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Economia<br />
<strong>Pavia</strong> economica<br />
Più tecnologia e nuovi modelli societari<br />
LA SEMPLIFICAZIONE<br />
AMMINISTRATIVA E IL RUOLO<br />
DELLA CAMERA DI COMMERCIO<br />
<strong>di</strong> STEFANO GATTI<br />
Una delle colonne portanti della riforma che oggi coinvolge<br />
la Pubblica Amministrazione è costituita dal processo<br />
riguardante la semplificazione amministrativa, che implica<br />
la costruzione <strong>di</strong> un nuovo modello <strong>di</strong> relazioni con<br />
<strong>il</strong> citta<strong>di</strong>no e l’impresa. Partendo dal presupposto che la<br />
finalità ultima del sostegno alle attività produttive è fondamentale<br />
per la crescita del Paese, ne deriva l’urgenza<br />
<strong>di</strong> rendere efficace <strong>il</strong> funzionamento dell’amministrazione<br />
pubblica, eliminando ogni ostacolo burocratico per favorire<br />
lo sv<strong>il</strong>uppo nell’interesse della collettività.<br />
Elemento fondante della semplificazione è costituito dallo<br />
sfruttamento oculato dei mezzi messi a <strong>di</strong>sposizione dalla<br />
tecnologia: per questo l’importanza della <strong>di</strong>gitalizzazione<br />
dei documenti e dell’estensione progressiva dei processi<br />
telematici nelle comunicazioni tra la PA e le imprese era<br />
stata già focalizzata nel dpr 445/2000, testo unico sulla<br />
documentazione amministrativa. Successivamente tali<br />
norme sono state trasfuse nel Co<strong>di</strong>ce dell’Amministrazione<br />
<strong>di</strong>gitale del 2005, più volte mo<strong>di</strong>ficato negli anni<br />
recenti. Trattasi <strong>di</strong> una normativa in continua evoluzione,<br />
che mira all’adozione <strong>di</strong> misure per accelerare <strong>il</strong> progresso<br />
e ridurre <strong>il</strong> <strong>di</strong>gital <strong>di</strong>vide, e quin<strong>di</strong> ha richiesto <strong>di</strong>versi<br />
interventi mo<strong>di</strong>ficativi: così, dopo le novità introdotte nel<br />
2010 del decreto legislativo n. 235, sono stati apportati<br />
<strong>di</strong>versi aggiornamenti da successive <strong>di</strong>sposizioni, incluso <strong>il</strong><br />
pacchetto <strong>di</strong> norme contenute nel recente “decreto crescita”<br />
(d.l. n. 179/2012) per <strong>il</strong> sostegno della <strong>di</strong>ffusione degli<br />
strumenti telematici tra la P.A. e <strong>il</strong> citta<strong>di</strong>no, a garanzia<br />
dei principi <strong>di</strong> accessib<strong>il</strong>ità e <strong>di</strong> inclusione <strong>di</strong>gitale.<br />
Le Camere <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> hanno svolto una funzione <strong>di</strong><br />
apripista in questo ambito, essendo <strong>il</strong> Registro Imprese <strong>il</strong><br />
banco <strong>di</strong> prova più tangib<strong>il</strong>e della <strong>di</strong>gitalizzazione dei proce<strong>di</strong>menti.<br />
Infatti l’anagrafe economica è stata completamente<br />
rivoluzionata dall’estensione della Comunicazione<br />
Unica a tutte le imprese, unificando a partire dal 2010<br />
tutte le procedure per l’inoltro delle denunce non solo<br />
alla <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong>, ma anche all’Agenzia delle Entrate,<br />
all’Inps e all’Ina<strong>il</strong>.<br />
Queste fondamentali tappe costituivano solo <strong>il</strong> prologo <strong>di</strong><br />
una più ra<strong>di</strong>cale serie <strong>di</strong> interventi, la cui necessità <strong>di</strong>ventava<br />
sempre più evidente, quanto più si ra<strong>di</strong>cava la crisi<br />
economica che ha investito l’Europa, dove <strong>di</strong>venta sempre<br />
più stridente <strong>il</strong> contrasto tra i Paesi che riescono a mantenere<br />
margini <strong>di</strong> sicurezza, e quelli come l’Italia, dove la<br />
farragine burocratica continua a costituire una delle prime<br />
cause dello svantaggio competitivo.<br />
L’alta percentuale del peso degli oneri amministrativi sul<br />
PIL impone – oltre al taglio dei costi della burocrazia sugli<br />
impren<strong>di</strong>tori – anche lo snellimento delle procedure e<br />
l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> tempi certi per la conclusione dei proce<strong>di</strong>menti<br />
autorizzativi, identificando un’unica interfaccia<br />
tra gli organi della PA e le imprese. Per questo uno degli<br />
strumenti volti a liberare risorse per lo sv<strong>il</strong>uppo e limitare<br />
gli sprechi <strong>di</strong> tempo e denaro è l’istituzione dello Sportello<br />
Unico delle Attività Produttive (SUAP) con modalità<br />
telematiche. Il dpr n. 160/2010 ha spinto i Comuni ad accelerare<br />
l’aggiornamento tecnologico, al fine <strong>di</strong> poter costituire<br />
efficacemente l’unico interlocutore tra le imprese<br />
e tutti gli Enti preposti alla tutela degli interessi pubblici<br />
(ve<strong>di</strong> riquadro).<br />
Parallelamente permangono le negatività costituite dalla<br />
14 2012 - Numero 3