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Linea di terra. - Edizioni di Passaggio

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Angelo Pitrone<br />

<strong>Linea</strong> <strong>di</strong> <strong>terra</strong>.<br />

Viaggio in Sicilia per treni e stazioni<br />

Testi <strong>di</strong> Franco La Cecla e Roberta Valtorta. Con un’intervista ad Andrea Camilleri <strong>di</strong> Gaetano Savatteri


Un omaggio prezioso al viaggio ed alla Sicilia, seguendo i paesaggi che si<br />

<strong>di</strong>segnano tra binari, treni e stazioni. Una vera chicca accompagna le fotografie:<br />

un’intervista ad Andrea Camilleri.<br />

GLI AUTORI<br />

Angelo Pitrone<br />

Si occupa da tempo <strong>di</strong> fotografia <strong>di</strong> paesaggio e <strong>di</strong> reportage. Ha realizzato numerose pubblicazioni<br />

tra cui Viaggio nella Sicilia <strong>di</strong> Pirandello, con introduzione <strong>di</strong> Matteo Collura, Palerrmo<br />

Ban<strong>di</strong>ta, con testi <strong>di</strong> Giuseppe Tornatore, Solarium, L’Epos, de<strong>di</strong>cato al paesaggio siciliano, I<br />

luoghi del romanzo, Salvatore Sciascia e<strong>di</strong>tore. Insegna Storia e tecnica della fotografia alla<br />

Facoltà <strong>di</strong> Lettere <strong>di</strong> Palermo. Ha seguito numerose campagne archeologiche in Libia e realizzato<br />

mostre personali e collettive.<br />

Andrea Camilleri<br />

Originario <strong>di</strong> Porto Empedocle, autore del fortunato personaggio del commissario<br />

Montalbano, non ha bisogno <strong>di</strong> alcuna presentazione. Salvo precisare che viaggia rigorosamente<br />

in treno.<br />

Franco La Cecla<br />

Franco La Cecla, antropologo e architetto, insegna Antropologia culturale presso la facoltà <strong>di</strong><br />

Architettura dell’Università IUAV <strong>di</strong> Venezia. Ha curato con Maurizio Tosi il catalogo Bruce<br />

Chatwin in Afghanistan (Bruno Mondadori, 2000). Tra i suoi libri recenti: Jet-lag. Antropologia<br />

e altri <strong>di</strong>sturbi da viaggio, Bollati Boringhieri, 2002; Lasciami. Ignoranza dei conge<strong>di</strong>, Bruno<br />

Mondadori e<strong>di</strong>tore, 2003; Lo stretto in<strong>di</strong>spensabile. Storie e geografie <strong>di</strong> un tratto <strong>di</strong> mare limitato<br />

(con P. Zanini), Bruno Mondadori e<strong>di</strong>tore, 2004.<br />

Gaetano Savatteri<br />

Giornalista per il Giornale <strong>di</strong> Sicilia, poi collaboratore per la RAI ed il Tg5, è autore <strong>di</strong> numerosi<br />

romanzi tra cui La ferita <strong>di</strong> Vishinskij e La congiura dei loquaci, entrambi e<strong>di</strong>ti da Sellerio.<br />

Nel 2005 ha pubblicato I siciliani, per le e<strong>di</strong>zioni Laterza.<br />

Roberta Valtorta<br />

È una delle personalità più autorevoli nell’ambito della storia e della critica fotografica italiana,<br />

ha curato negli anni innumerevoli esposizioni e cataloghi <strong>di</strong> fotografia, in Italia ed all’estero.<br />

Tra i volumi ricor<strong>di</strong>amo: Pagine <strong>di</strong> Fotografia Italiana 1900 - 1998, Charta, e Gabriele Basilico.<br />

L’esperienza dei luoghi, Art’&. È docente presso l’università <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne e da alcuni anni coor<strong>di</strong>na<br />

le attività del Museo <strong>di</strong> Fotografia Contemporanea Villa Ghirlanda <strong>di</strong> Cinisello Balsamo.<br />

Agrigento<br />

Ragusa


Dall’intervista ad Andrea Camilleri <strong>di</strong> Gaetano Savatteri<br />

C’è un treno nella vita <strong>di</strong> ogni siciliano. Un treno perduto. Un treno che li porta lontano o li fa<br />

tornare. E c’è un treno - l’immagine e il ritmo <strong>di</strong> un treno - perfino nell’epoca delle auto, degli<br />

autobus e degli aerei. A parlar <strong>di</strong> treni si finisce per parlare <strong>di</strong> stazioni: gran<strong>di</strong> e piccole, citta<strong>di</strong>ne<br />

o <strong>di</strong> campagna. «Cominciarono a passare le stazioni, casotti <strong>di</strong> legno col sole sul cappello<br />

rosso dei capistazione, e la selva si apriva, si stringeva, <strong>di</strong> fichi<strong>di</strong>n<strong>di</strong>a alti come forche», scrive<br />

Elio Vittorini nel suo Conversazione in Sicilia. «Il treno attraversava un paesaggio fulminato<br />

<strong>di</strong> sole, deserto», aggiunge Leonardo Sciascia, nel suo Mare colore del vino. In treno, ancora<br />

oggi, viaggia Andrea Camilleri nei suoi an<strong>di</strong>rivieni tra Roma e la Sicilia: un po’ per timore <strong>di</strong><br />

altri mezzi, un po’ per antica passione.<br />

Andrea Camilleri, cominciamo questo nostro viaggio. Molta parte della letteratura siciliana<br />

è legata al treno, ai viaggi in treno, alle persone e ai silenzi <strong>di</strong> stazioni affollate o<br />

deserte. Perché?<br />

Per lungo tempo il treno è stato l’unico mezzo <strong>di</strong> collegamento per noi siciliani. Le corriere<br />

sono successive. Ma all’inizio <strong>di</strong> tutto c’è il treno che innesca anche gran<strong>di</strong> battaglie sociali. Ad<br />

esempio, c’è stata una rivolta in Sicilia, durata a lungo e molto seria, che riguardava il potenziamento<br />

<strong>di</strong> una tratta ferroviaria che privilegiava Caltanissetta con Catania rispetto a<br />

Caltanissetta con Agrigento e quin<strong>di</strong> Porto Empedocle. Sarebbe inspiegabile, se <strong>di</strong>etro tutto<br />

questo non ci fosse la questione dello zolfo...<br />

Dal testo <strong>di</strong> Franco La Cecla<br />

In carrozza... Si parte! Si sbattono le porte, le ruote cominciano a cigolare. Il treno impercettibilmente<br />

si stira e si stacca, striscia, scivola lungo la banchina, come se non ci credesse,<br />

come se la <strong>di</strong>stanza tra lo stare fermo in attesa ed il momento della partenza fosse quello del<br />

massimo sforzo e della massima pigrizia. Superata l’inerzia, poi, la massa lunga e articolata<br />

prende leggerezza, potrebbe andare sempre.<br />

Chi è cresciuto prendendo treni sa che nulla al pari <strong>di</strong> questo mezzo somiglia ai sentimenti<br />

della stanzialità e, allo stesso tempo, dell’essere altrove. In Sicilia il treno è arrivato come<br />

primo segno della modernità e come collegamento con un’Italia al <strong>di</strong> là dello Stretto a cui era<br />

<strong>di</strong>fficile credere con convinzione. Eppure è arrivato anche come creazione <strong>di</strong> centri, <strong>di</strong> luoghi<br />

d’arrivo, <strong>di</strong> paesi che finalmente <strong>di</strong>ventavano centri perché avevano una stazione. La campagna<br />

si popolava <strong>di</strong> ponti, <strong>di</strong> casellanti, <strong>di</strong> passaggi a livello, <strong>di</strong> massicciate e <strong>di</strong> stazioni. Il territorio<br />

dell’isola veniva declinato, messo in or<strong>di</strong>ne da un rosario <strong>di</strong> binari e <strong>di</strong> traversine e da<br />

un salmo<strong>di</strong>are <strong>di</strong> nomi: Barcellona Pozzo <strong>di</strong> Gotto, Fiumefreddo, Sant’Agata <strong>di</strong> Militello. In<br />

alcuni <strong>di</strong> questi luoghi i viaggiatori non si fermavano, ma <strong>di</strong>ventavano tappe della litania, una<br />

corona <strong>di</strong> località che adesso il treno recitava.<br />

Vittoria


<strong>Linea</strong> <strong>di</strong> <strong>terra</strong>.<br />

Viaggio in Sicilia per treni e stazioni<br />

Fotografie <strong>di</strong> Angelo Pitrone<br />

Testi <strong>di</strong> Franco La Cecla e Roberta Valtorta<br />

Con un’intervista ad Andrea Camilleri<br />

<strong>di</strong> Gaetano Savatteri<br />

COLLANA: atlante<br />

PAGINE: 152<br />

PREZZO: euro 40,00<br />

FORMATO: cm 29,7 x 21, rilegato in brossura<br />

CODICE: 88-901726-3-0<br />

PERIODO: DICEMBRE 2005<br />

IL LIBRO<br />

Come scrive Camilleri “C’è un treno nella vita <strong>di</strong> ogni siciliano”,<br />

ed in effetti le stazioni hanno ricoperto nell’immaginario<br />

collettivo un ruolo significativo, poiché hanno rappresentato<br />

per tanto tempo il luogo del viaggio per eccellenza,<br />

in particolare in una regione come la nostra segnata<br />

da forti fenomeni <strong>di</strong> emigrazione. Nell’anno del<br />

Centenario delle Ferrovie dello Stato il volume propone un<br />

viaggio alla scoperta <strong>di</strong> una Sicilia insolita, attraverso le<br />

stazioni ed i suoi paesaggi. Con le immagini a colori <strong>di</strong><br />

Angelo Pitrone (relative alla campagna fotografica effettuata<br />

in tutta la regione) ed i testi <strong>di</strong> autori che sulle stazioni,<br />

sul viaggio e sul paesaggio riflettono da tempo, questo<br />

libro rappresenta un omaggio prezioso alla Sicilia.<br />

Con in un più una vera e propria chicca: l’intervista ad un<br />

amante dei treni per antonomasia, Andrea Camilleri.<br />

via Principe <strong>di</strong> Granatelli, 36 Palermo<br />

info@e<strong>di</strong>zioni<strong>di</strong>passaggio.it

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