Perizia PDF - Astagiudiziaria
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TRIBUNALE DI SASSARI<br />
Ufficio Esecuzioni Immobiliari<br />
Procedura n. Nr. 000053/11 R.G.E.<br />
Giudice dell’esecuzione: Dott.ssa Maria Grixoni<br />
Promossa da:<br />
Contro<br />
RELAZIONE DI CONSULENZA TECNICA<br />
Il Consulente Tecnico d’Ufficio<br />
Dott. Agronomo Stefano Taras<br />
__________________________________________
SOMMARIO<br />
QUESITO UNO: Identificazione del bene ................................................................................. 2<br />
QUESITO DUE: “Descrizione del bene” ................................................................................... 3<br />
QUESITO TRE: “Comparazione tra dati attuali e pignoramento” ............................................. 7<br />
QUESITO QUATTRO: “Accatastamento” ................................................................................ 8<br />
QUESITO CINQUE: “Destinazione Urbanistica/Di Piano” ...................................................... 8<br />
QUESITO SEI: “Conformità alla normativa - sanabilità” ........................................................ 11<br />
QUESITO SETTE: “Divisione in lotti” .................................................................................... 11<br />
QUESITO OTTO: “Divisibilità in natura” ............................................................................... 12<br />
QUESITO NOVE: “Stato del bene” ......................................................................................... 12<br />
QUESITO DIECI: “Regime vincolistico” ................................................................................ 12<br />
QUESITO UNDICI: “Determinazione del valore” .................................................................. 13<br />
ALLEGATO 1 - Documentazione fotografica ( n° 14 fotografie)<br />
ALLEGATO 2 - Visure catastali, planimetria catastale<br />
ALLEGATO 3 - Copia concessione edilizia per rifacimento e tinteggiatura facciata<br />
ALLEGATO 4 - Certificato Ufficio Accesso agli Atti del comune di Sassari, Legge 7 Agosto<br />
1990 n. 241 e T.U. 10 Agosto 2000 n. 267<br />
ALLEGATO 5 - Planimetrie stato di fatto<br />
ALLEGATO 6 - Computo Metrico<br />
ALLEGATO 7 - Istanza di liquidazione e parcella<br />
Dott. Agronomo Stefano Taras<br />
Via F.lli Rosselli, 21 cell. 3287397146<br />
email: stefano.taras@tin.it<br />
1
RELAZIONE DI CONSULENZA TECNICA<br />
Il sottoscritto Dottore Agronomo Stefano Maria Taras nato a Sassari il 30/08/1976 ed ivi<br />
residente, regolarmente iscritto all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di<br />
Sassari e regolarmente iscritto all’Albo dei CTU presso il Tribunale di Sassari, in data<br />
20/12/2011 ha prestato giuramento in qualità di esperto ed il Giudice dell’esecuzione Dott.ssa<br />
Maria Grixoni ha posto i quesiti di cui al verbale di udienza, integrato dalle “Disposizioni<br />
generali in materia di esecuzioni immobiliari”.<br />
SVOLGIMENTO DELLE OPERAZIONI<br />
QUESITO UNO: Identificazione del bene<br />
Verifichi, prima di ogni altra attività, la completezza della documentazione di cui all’art. 567, 2° comma Cod. Proc. Civ.<br />
(estratto del catasto e certificati delle iscrizioni e trascrizioni relative all’immobile pignorato effettuate nei venti anni<br />
anteriori alla trascrizione del pignoramento oppure certificato notarile attestante le risultanze delle visure catastali e dei<br />
registri immobiliari) segnalando immediatamente al giudice ed al creditore pignorante quelli mancanti od inidonei;<br />
predisponga, sulla base dei documenti in atti, l’elenco delle iscrizioni pregiudizievoli (ipoteche, pignoramenti, sequestri,<br />
domande giudiziali, sentenze dichiarative di fallimento); acquisisca, ove non depositate, le mappe censuarie ritenute<br />
indispensabili per la corretta identificazione del bene ed, in ogni caso, i certificati di destinazione urbanistica dei terreni di<br />
cui all’art. 30 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 dando prova, in caso di mancato rilascio di detta documentazione da parte<br />
dell’Amministrazione competente, della relativa richiesta; acquisisca l’atto di provenienza ultraventennale (ove non<br />
risultante dalla documentazione in atti); indichi se il bene è pignorato pro quota o per intero, indicando immediatamente che<br />
si tratta di “quota di bene”.<br />
Alla istanza di pignoramento sono stati allegati i seguenti documenti:<br />
- Originale contratto di mutuo fondiario n° 32485906 01/51 ;<br />
- Atto notarile di consenso ad iscrizione ipoteca – Bilardi notaio re. 43.245 racc. 20.864;<br />
- Atto di precetto 1°-12-2010 notificato;<br />
- Certificati ipocatastali;<br />
- Certificati di Trascrizione dell’Atto di provenienza ultraventennale;<br />
OSSERVAZIONI:<br />
La documentazione è stata integrata con le seguenti acquisizioni:<br />
− Planimetria Catastale del fabbricato;<br />
− Atto di pignoramento immobiliare;<br />
− Visura catastale attuale (Catasto Fabbricati);<br />
− Concessione Edilizia per rifacimento e tinteggiatura facciata;<br />
− Certificato Ufficio Accesso agli Atti del comune di Sassari, Legge 7 Agosto 1990 n.<br />
241 e T.U. 10 Agosto 2000 n. 267<br />
Dott. Agronomo Stefano Taras<br />
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ELENCO DELLE ISCRIZIONI E DELLE TRASCRIZIONI PREGIUDIZIEVOLI<br />
Ipoteche:<br />
Primo grado:<br />
Ipoteca Volontaria del 29/12/2008 con iscrizione presso la Conservatoria dei RR. II di Sassari<br />
in data 30/12/2008 RG 24220, RP 3769 e Numero di Rep. 43245/20864, derivante da<br />
concessione a garanzia di Mutuo .<br />
Pignoramenti:<br />
Atto giudiziario esecutivo del 8/02/2011 con iscrizione presso la Conservatoria dei RR. II di<br />
Sassari in data 09/03/2008 RG 3563, RP 2359 e Numero di Rep. 124, derivante da Verbale di<br />
Pignoramento Immobiliare.<br />
QUESITO DUE: “Descrizione del bene”<br />
Descriva, previo necessario accesso, l’immobile pignorato, indicando dettagliatamente: comune, località, via, numero<br />
civico, scala, piano,, interno, caratteristiche interne, ed esterne, superficie (calpestabile) in mq., confini e dati catastali<br />
attuali, eventuali pertinenze, accessori e millesimi di parti comuni (lavatoi, soffitte comuni, locali di sgombero, portineria,<br />
riscaldamento ecc.); descriva le caratteristiche strutturali del bene (strutture verticali,, solai, infissi esterni ed interni,<br />
pavimentazione interna ed esterna, impianti termici, impianti elettrici); descriva le caratteristiche della zona, con riferimento<br />
alla urbanizzazione primaria e secondaria, ai servizi offerti dalla zona (centri commerciali, farmacie, spazi diversi, negozi al<br />
dettaglio), alla distanza dal centro della città e dalle provinciali vie di comunicazione verso l’esterno (strade, autostrade,<br />
ferrovie, porti, aeroporti) nonché ai principali collegamenti verso il centro della città.<br />
Oggetto del pignoramento è:<br />
un appartamento sito in Comune di Sassari (SS) in Vicolo Agnesa, 15 distinto come segue:<br />
Catasto Fabbricati<br />
Comune Foglio Mapp. Sub. Zona Cens Cat. Classe Consistenza Rendita Indirizzo<br />
Sassari 109 174 4 1 A/3 2 6 vani € 340,86 Vicolo Agnesa<br />
L’abitazione risulta essere di proprietà del Sign. ................................................................ ed<br />
ivi residente. Si tratta di un immobile ubicato nel cuore del centro storico cittadino, nel<br />
quartiere di San Donato prospiciente le scuole elementari. La zona, sostanzialmente poco<br />
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trafficata, per quanto sia dotata di un livello di servizi sufficiente e di una sua innegabile<br />
valenza storica, appare tuttavia in alcune parti ancora da recuperare sotto l’aspetto del decoro<br />
urbano, fattore questo che condiziona negativamente il mercato immobiliare locale.<br />
L’abitazione, disabitata al momento del sopralluogo, ha un ingresso indipendente in Vicolo<br />
Agnesa 15, è destinata a residenza privata ed è costituita da tre piani; confina con altre due<br />
unità abitative e con la via Moscatello.<br />
L’immobile ancora incompiuto a causa di una ristrutturazione non ultimata risulta essere così<br />
ripartito:<br />
- Piano Terra<br />
- Piano Primo<br />
- Piano secondo<br />
Piano terra<br />
E’ l’ingresso dell’abitazione, caratterizzato da un breve corridoio con soffitto in pietra a vista<br />
dal quale si accede a una scala in marmo che conduce al piano superiore.<br />
La superficie commerciale del piano è di seguito riportata in tabella:<br />
Ambiente<br />
Sup. netta (mq)<br />
Piano T<br />
Sup. Lorda<br />
(mq)<br />
Coefficiente di<br />
ragguaglio<br />
Sup commerciale<br />
(mq)<br />
Ingresso 5,80 7,65 1,00 7,65<br />
Vano scala 4,52 7,81 1,00 7,81<br />
TOT 10,32 15,46 15,46<br />
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Piano primo<br />
In cima alla scala, attraverso un disimpegno, si accede ad un ampia sala caratterizzata da<br />
pareti in pietra a vista su due lati e in muratura sugli altri due. Il soffitto del locale ha una<br />
orditura principale fatta in travi in legno e una secondaria in travetti sempre in legno. La<br />
superficie calpestabile, così come in tutto il piano, è caratterizzata solo dalla cappa in<br />
calcestruzzo del solaio. Direttamente collegato al vano più ampio sopra descritto si accede a<br />
un altro locale che verosimilmente sarebbe dovuto diventare una cucina che al momento<br />
consta solamente di un ampio banco in muratura e degli attacchi alla rete idrica. Infine dal<br />
disimpegno è possibile accedere a un piccolo bagno nel quale è già predisposto e in opera<br />
l’impianto idrico anche se mancano i sanitari. L’impiantistica elettrica risulta su tutto il piano<br />
predisposta e già in opera seppur in parte non ancora funzionante per la mancanza delle<br />
scatole. Gli infissi sono risultati in discrete condizioni.<br />
La superficie commerciale del piano in oggetto risulta come in tabella:<br />
Ambiente<br />
Superf netta<br />
(mq)<br />
Piano primo<br />
Sup Lorda<br />
(mq)<br />
Coefficiente di<br />
ragguaglio<br />
Sup commerciale<br />
(mq)<br />
Soggiorno 20,00 26,60 1,00 26,60<br />
Sala da pranzo 6,30 8,11 1,00 8,11<br />
Bagno 2,50 4,00 1,00 4,00<br />
Corridoio 5,98 7,50 1,00 7,50<br />
TOT 34,78 46,21 46,21<br />
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Piano secondo<br />
E’ il piano attualmente abitabile di tutto l’immobile ed è composto da una camera da letto, da<br />
un piccolo ripostiglio ad essa annesso, da un soggiorno, un bagno e antibagno. All’esterno del<br />
soggiorno si accede ad un ampio balcone che dà sulla sottostante via Moscatello. Gli infissi<br />
appaiono in discrete condizioni. Nel piano è presente un impianto di condizionamento<br />
costituito da due pompe di calore presenti in camera da letto e in soggiorno.<br />
La superficie commerciale del piano in oggetto risulta come in tabella:<br />
Ambiente<br />
Superf netta<br />
(mq)<br />
Piano secondo<br />
Sup Lorda<br />
(mq)<br />
Coefficiente di<br />
ragguaglio<br />
Sup commerciale<br />
(mq)<br />
Terrazza 11,50 12,16 0,30 3,65<br />
Antibagno 2,70 3,04 1,00 3,04<br />
Bagno 2,30 2,56 1,00 2,56<br />
Soggiorno 7,60 8,42 1,00 8,42<br />
Camera da letto 17,70 19,83 1,00 19,83<br />
Ripostiglio 5,60 1,46 1,00 1,46<br />
TOT 47,40 47,47 38,96<br />
Riepilogo dimensionale dell’immobile:<br />
Le caratteristiche dimensionali possono essere riassunte come di seguito indicato:<br />
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Destinazione<br />
Superf netta (mq)<br />
Riepilogo<br />
Sup Lorda<br />
(mq)<br />
Sup commerciale (mq)<br />
Piano terra 10,32 15,46 15,46<br />
Piano primo 34,78 46,21 46,21<br />
Piano secondo 47,40 47,47 38,96<br />
Totale 92,50 109,14 100,63<br />
QUESITO TRE: “Comparazione tra dati attuali e pignoramento”<br />
Accerti la conformità tra la descrizione attuale del bene (indirizzo, numero civico, piano, interno, dati catastali e confini) e<br />
quella contenuta nel pignoramento evidenziando, in caso di rilevata difformità:<br />
a) se i dati indicati in pignoramento non hanno mai identificato l’immobile e non consentono la sua univoca<br />
identificazione;<br />
b) se i dati indicati in pignoramento sono erronei ma consentono l’individuazione del bene;<br />
c) se i dati indicati nel pignoramento, pur non corrispondendo a quelli attuali, hanno in precedenza individuato<br />
l’immobile rappresentando, in questo caso, la storia catastale del compendio pignorato.<br />
La descrizione dell’immobile esecutato così come appare nell’atto di pignoramento non è<br />
risultata in toto conforme ai rilievi effettuati in sede di sopralluogo; infatti il numero civico<br />
citato in pignoramento è il numero 12 ma nella realtà risulta essere il 15. Questa difformità<br />
non si è palesata solamente nell’atto di pignoramento ma anche in tutti gli atti in mio possesso<br />
finanche nella visura catastale aggiornata.<br />
Tuttavia dalla planimetria è emerso con chiarezza che le caratteristiche dell’immobile oggetto<br />
di esecuzione erano compatibili con il numero civico 15 e non appunto con il numero 12. A<br />
ulteriore conferma di ciò risulta l’autorizzazione edilizia richiesta dalla signora<br />
…………………….e accolta dal sindaco il 25/02/1992 per il rifacimento della facciata e<br />
relativa tinteggiatura da realizzarsi in V.lo Agnesa 15 angolo via Moscatello. La sign.ra<br />
……………..è risultata proprietaria dell’abitazione dai certificati delle iscrizioni e<br />
trascrizioni relative all’immobile pignorato effettuate nei venti anni anteriori alla trascrizione<br />
del pignoramento.<br />
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QUESITO QUATTRO: “Accatastamento”<br />
Proceda, ove necessario, ad eseguire le necessarie variazioni per l’aggiornamento del catasto provvedendo, in caso di<br />
difformità o mancanza di idonea planimetria del bene, alla sua correzione o redazione ed all’accatastamento delle unità<br />
immobiliari non regolarmente accatastate, in particolare, al fine di rendere possibile un’esatta identificazione del bene nel<br />
decreto di trasferimento sono richiesti all’esperto i seguenti adempimenti:<br />
- Qualora risultino non corretti i dati contenuti nella visura catastale attuale o manchino la categoria catastale e la<br />
rendita oppure queste non siano coerenti con l’attuale destinazione del bene, l’esperto deve effettuare la variazione o<br />
determinare i valori mancanti mediante la procedura DOCFA o altra procedura ritenuta idonea;<br />
- Quando invece l’immobile non risulti inserito in mappa (il che salva l’ipotesi di vendita in un unico lotto dell’intera area<br />
pignorata e di tutte le edificazioni soprastanti, è d’impedimento alla stessa pronuncia dell’ordinanza di vendita),<br />
l’esperto trasmette subito una relazione al giudice e ai creditori chiedendo l’autorizzazione a procedere alla<br />
regolarizzazione catastale indicando i relativi costi.<br />
L’immobile, seppur regolarmente accatastato in comune di Sassari con deposito in catasto<br />
delle planimetrie con dichiarazione del 23/05/2001, presenta delle difformità rispetto ai rilievi<br />
effettuati. Infatti come esplicato nel quesito precedente il numero civico risulta errato. La<br />
variazione è stata regolarmente segnalata in catasto secondo idonea procedura.<br />
QUESITO CINQUE: “Destinazione Urbanistica/Di Piano”<br />
Indichi l’utilizzazione prevista dallo strumento urbanistico comunale;<br />
Si riporta integralmente l'articolo 4 delle Norme Urbanistico-Edilizie di attuazione del Piano<br />
Regolatore Generale;Aggregato Urbano - Norme edilizie speciali per il centro storico:<br />
tali norme riguardano il centro storico, cioe' la partedi aggregato urbano compresa nel<br />
perimetro delle seguenti vie:V.Politeama, V.Brigata Sassari, V.Torre Tonda, Corso Regina<br />
Margherita di Savoria, Corso Vico, V. Aurelio Saffi, Corso Trinita' e Viale Umberto.<br />
Entrotale perimetro due gruppi di zone: A) Zone di rilevante<br />
interesse funzionale e artistico : (V. planimetria P.R. scala 1:1000); Zona A) del Duomo e del<br />
Comune; Zona B) Piazza Demolizioni e nuova strada per Corso Vico; Zona C) Teatro Civico,<br />
Mercato al minuto, Piazzale di porta Rosello; Zona D) Piazza Castello; Zona E) Piazza<br />
Stazione, Corso Vico; Zona F) San Donato; Zona G) Corso Trinita'.<br />
Per queste zone dovranno essere conservati i seguenti limiti massimi: Rapporto di<br />
fabbricabilita' mc./mq 8 idem di superficie coperta superficie terreno 0,5. Altezza m.18.<br />
Attraverso lo studio di piani particolareggiati tali indici potranno venire modificati quando<br />
risultino soddisfatte pienamente le condizioni igieniche ed il rispetto dei valori storico artistici<br />
di complessi monumentali o semplicemente ambientali. In ogni caso l'altezza massima non<br />
potra' superare i metri 21. B) Zone non comprese nel primo gruppo di P.R. Per queste zone<br />
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le norme cui di seguito riguardano: a) le condizioni di inabitabilita' del piano terra; b) le<br />
condizioni di inabitabilita' degli altri piani; c),d),e),f), i permessi di modifica di<br />
sopraelevazione e nuove costruzioni; g) la facolta' dell'A.C. di consentire nuovi allineamenti<br />
stradali. Le norme di cui ai commi A) e B) vengono fissate sia per lo scopo sociale di<br />
denuncia pubblica dell'inabitabilita', sia per la valutazione da dare agli stabili in caso di<br />
esproprio. Esse poi, come appare dagli stessi riferimenti contenuti nel testo, devono essere<br />
rispettati in ogni caso dai proprietari che prendono le iniziative di cui ai successivi commi<br />
c),d),e) ,f),g). a) Inabitabilita' del piano terra qualora non si verifichino le seguenti condizioni<br />
minime ammissibili: 1) sopraelevazione del pavimento del piano terra di almeno cm. 30 dal<br />
piano stradale; 2) Intercapedine d'aria e impermeabilizzazione qualora il pavimento del piano<br />
terra risulti incassato rispetto al piano di campagna. 3) Il pavimento del piano terra deve<br />
essere sopraelevato sul piano stradale isolato e impermeabilizzato. 4) L'areazione del locale di<br />
abitazione deve avvenire da una finestra, di almeno mq.1 di superficie oltre che dalla porta.<br />
Sono ammesse porte finestre, purche' la superficie complessiva superi i mq. 2,5 e le imposte<br />
della finestra siano articolate in modo autonomo da quelle della porta.<br />
5) L'altezza netta del locale abitabile non deve essere inferiorea m.3.<br />
b) Inabitabilita' di tutti i piani.<br />
1) Se l'areazione dei locali abitabili avviene dal cortile questo non dovra' essere inferiore a<br />
mq.9 se nessuno degli edifici fronteggianti supera i tre piani fuori terra; non inferiore a mq.16,<br />
se nessuno degli edifici fronteggianti supera i quattro piani fuori terra; non inferiore a mq.20<br />
per altezze maggiori. Minima distanza fra i fronti opposti dei fabbricati m.2,50.<br />
2) I cortili, quando l'altezza anche di uno soltanto dei fabbricati prospicienti supera i tre piani<br />
fuori terra, devono avere l'areazione attiva almeno attraverso un vano di sezione<br />
traversale non inferiore a mq.5, passante tra strada e cortile al piano terra. Il vano puo' essere<br />
lo stesso portone di in gresso allo stabile fornito di cancelli a maglia larga.<br />
3) Le latrine devono essere direttamente aereate, illuminate o fornite di antilatrina aereata<br />
almeno con un cunicolo di cm.10 di diametro portato fino alla copertura dell'edificio.<br />
4) La minima unita' di abitazione deve essere almeno di due vani: cucina-tinello e camera da<br />
letto. Essa deve essere provvista di servizi igienici (W.C,doccia e vasca) e non deve essere<br />
inferiore complessivamente a mq.30 di superficie utile.<br />
c) I permessi di modifica o di sopraelevazione di nuova costruzione, previa demolizione,<br />
vengono concessi soltanto se venga provveduto ad abolire l'abitazione del piano terra,<br />
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ammenoche' questa non si trovi nelle condizioni di cui al precedente comma a). Devono<br />
inoltre essere osservate tutte le disposizioni contenute nella precedente regolamentazione.<br />
d) Gli spazi liberi esistenti nei lotti, compresi i giardini ed i cortili di ampiezza superiore a<br />
quella prescritta come minima, non possono in alcun modo venire edificati.<br />
Nel caso di demolizione e di nuova costruzione le superfici di nuovi spazi liberi non potranno<br />
essere inferiori a quelle precedentemente esistenti.<br />
e) La minima larghezza del fronte di affacciamento sulla strada, per la quale puo' essere<br />
consentita la modifica, sopraelvazione, demolizione e nuova costruzione, viene fissata in m.8<br />
f) I rapporti fra l'altezza dei fabbricati e la larghezza della strada dovranno essere dell'ordine<br />
massimo di 1/2. La larghezza reale o ideale della strada nel riferimento anche ai commi<br />
seguenti non deve essere inferiore a m.4,50. Quando un edificio venga eretto o sopraelevato<br />
all'angolo di due vie contigue di diversa larghezza, e' consentito di continuare l'altezza<br />
osservata sulla via principale per una profondita' massima di m.6 a partire dallo spigolo dei<br />
due fronti.<br />
g) E' data facolta' alla A.C. sentito il parere della Commissione Edilizia integrata di due<br />
esperti nel campo urbanistico, di consentire nuovi allineamenti stradali anche in zone non<br />
comprese nei primi piani particolareggiati di attuazione, al fine di agevolare il risanamento<br />
dell'abitato con capillare concorso della iniziativa privata nei casi seguenti:<br />
A) Avanzamenti o arretramenti di fronte dei fabbricati nelle piazzette ottenute con le<br />
demolizioni degli isolati. Tali modifiche verranno consentite possibilmente tutto attorno<br />
ai perimetri delle nuove piazzette in modo da offrire la possibilita' di un piu' razionale assetto<br />
edilizio nelle proprieta' prospicienti. La A.C. mediante piano particolareggiato limitato alle<br />
proprieta' ed agli spazi pubblici direttamente interessati, fissera' di volta in volta i criteri di<br />
attuazione.<br />
B) Nei casi di strade di secondaria importanza di sezione stradale inferiore a m.4,50 l'A.C.<br />
potra' consentire la demolizione e la nuova costruzione, la sopraelevazione o la semplice<br />
modifica su uno dei due lati della strada dopo aver provveduto alla espropriazione della fascia<br />
della proprieta' del lato opposto onde ottenere la sezione stradale voluta. Tale modifica ai<br />
tracciati, che potra' fare seguito anche a richiesta della iniziativa privata, verra' regolata<br />
mediante piano particolareggiato limitato alle aree pubbliche e private<br />
direttamente interessate.<br />
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h) Il numero massimo dei piani dei fabbricati consentito e' di tre piani fuori terra. Soltanto in<br />
caso particolarmente favorevole dal lato igienico e statico possono eccezionalmente essere<br />
consentiti quattro piani fuori terra.<br />
QUESITO SEI: “Conformità alla normativa - sanabilità”<br />
Indichi la conformità o meno della costruzione alle autorizzazioni o concessioni amministrative e l’esistenza o meno di<br />
dichiarazioni di agibilità. In caso di costruzione realizzata o modificata in violazione della normativa urbanistico – edilizia,<br />
l’esperto dovrà descrivere dettagliatamente la tipologia degli abusi riscontrati e dire se l’illecito sia stato sanato o sia<br />
sanabile in base combinato disposto degli articoli 46, quinto comma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 e 40, sesto comma<br />
della L. 28/ febbraio 1985, n. 47.<br />
La storia del fabbricato urbano oggetto della presente perizia estimativa può essere così<br />
riassunta:<br />
La costruzione è stata realizzata in un periodo antecedente il 1942 come certificato da<br />
apposita lettera rilasciata dall’ufficio tecnico del comune di Sassari e di seguito allegata.<br />
Stante così le cose e secondo i termini di legge non è previsto alcun certificato di agibilità.<br />
Tuttavia dall’esame degli elaborati catastali planimetrici, sono emerse alcune differenze tra lo<br />
stato di fatto e quanto indicato negli elaborati stessi:<br />
Primo piano: Assenza del muro divisorio che avrebbe dovuto costituire l’antibagno (vedasi<br />
allegati delle planimetrie sullo stato di fatto). Inoltre la porta che dall’antibagno avrebbe<br />
dovuto dare accesso alla cucina (in planimetria catastale identificata come “pranzo”) è stata<br />
sostituita da una parete con una apertura superiore.<br />
QUESITO SETTE: “Divisione in lotti”<br />
Dica se è possibile vendere i beni pignorati in uno o più lotti; provvedendo, in questo ultimo caso, alla loro formazione e<br />
procedendo, inoltre, (solo previa autorizzazione del Giudice all’esecuzione) all’identificazione dei nuovi confini ed alla<br />
redazione del frazionamento; in questa ipotesi l’esperto dovrà allegare, alla relazione estimativa i tipi debitamente approvati<br />
dall’Ufficio Tecnico Erariale:<br />
Non è plausibile una divisione in lotti.<br />
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11
QUESITO OTTO: “Divisibilità in natura”<br />
Dica nel caso in cui l’immobile sia pignorato pro quota, se esso sia divisibile in natura, procedendo, in questo caso, alla<br />
formazione dei singoli lotti (ed, ove necessario, all’’identificazione dei nuovi confini, nonché alla redazione del<br />
frazionamento allegando alla relazione estimativa i tipi debitamente approvati dall’ U.T.E.) indicando il valore di ciascuno<br />
di essi e tenendo conto delle quote dei singoli comproprietari, prevedendo anche alla determinazione degli eventuali<br />
conguagli in denaro; l’esperto dovrà procedere, in caso contrario, alla stima dell’intero esprimendo compiutamente il<br />
giudizio di indivisibilità eventualmente anche alla luce di quanto disposto dall’art. 577 Cod. Proc. Civ. dall’art. 846 c.c. e<br />
dalla L. 3 giugno 1940, n. 1078.<br />
L’esecutato è il solo proprietario dell’ immobile oggetto di stima<br />
QUESITO NOVE: “Stato del bene”<br />
Accerti se l’immobile non è in proprietà piena, ma con mero diritto di superficie limitato nel tempo; in tal caso si indichi la<br />
data di scadenza; nel caso che l’oggetto di pignoramento sia la nuda proprietà o l’usufrutto deve sempre indicarsi l’età<br />
dell’usufruttuario o la durata dell’usufrutto se a termine. Dica se è libero o occupato, acquisisca il titolo legittimante il<br />
possesso o la detenzione del bene evidenziando se esso ha data certa anteriore alla trascrizione del pignoramento; verifichi<br />
se risultano registrati presso l’ufficio del registro degli atti privati contratti di locazione e qualora risultino contratti di<br />
locazione opponibili alla procedura esecutiva indichi la data di scadenza, la data fissata per il rilascio o se sia ancora<br />
pendente il giudizio per la liberazione del bene; dica se l’immobile sia occupato dal coniuge separato o dall’ex coniuge del<br />
debitore esecutato, e acquisisca il provvedimento di assegnazione della casa coniugale (anche in copia non autentica).<br />
Come già sottolineato, l’immobile risultava in piena proprietà dell’ esecutato e disabitato.<br />
QUESITO DIECI: “Regime vincolistico”<br />
Indichi l’esistenza sui beni pignorati di eventuali vincoli artistici, storici, alberghieri di inalienabilità o di indivisibilità;<br />
accerti l’esistenza di vincoli o oneri di natura condominiale (segnalando se gli stessi resteranno a carico dell’acquirente,<br />
ovvero saranno cancellati o risulteranno non opponibili al medesimo); rilevi l’esistenza di diritti demaniali (di superficie o<br />
servitù pubbliche) o usi civici evidenziando gli eventuali oneri di affrancazione o riscatto; indicare l’esistenza di eventuali<br />
fondi patrimoniali a carico del bene.<br />
Non è stato rilevato alcun vincolo rispetto a quanto posto in quesito.<br />
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QUESITO UNDICI: “Determinazione del valore”<br />
Determini il valore dell’immobile con espressa e compiuta indicazione delle condizioni dell’immobile e del criterio di stima e<br />
analitica descrizione della letteratura cui si è fatto riferimento operando le opportune decurtazioni sul prezzo di stima<br />
considerando lo stato di conservazione dell’immobile e come opponibili alla procedura esecutiva i soli contratti di locazione<br />
e i provvedimenti di assegnazione al coniuge aventi data certa anteriore alla data di trascrizione del pignoramento<br />
(l’assegnazione della casa coniugale dovrà essere ritenuta opponibile nei limiti di 9 anni dalla data del provvedimento di<br />
assegnazione se non trascritta nei pubblici registri ma anteriore alla data di trascrizione del pignoramento, non opponibile<br />
alla procedura se disposta con provvedimento successivo alla data di trascrizione del pignoramento, in questo ultimo caso<br />
l’immobile verrà valutato come se fosse una nuda proprietà) .<br />
METODO DI STIMA<br />
Il bene oggetto della presente Relazione di Stima consiste in:<br />
- piena proprietà di una villetta facente parte di un complesso a schiera a destinazione<br />
residenziale con annesso piccolo appezzamento di terra.;<br />
Lo scopo della stima è la determinazione del valore economico dei beni volto a stabilire la<br />
base d’asta per la loro vendita giudiziaria.<br />
Nella disciplina estimativa gli immobili come quello in oggetto vengono definiti beni non<br />
soggetti a trasferimenti da un luogo ad un altro e per questo, appunto, “immobili” il cui<br />
mercato segue un andamento strettamente locale. Il loro valore è funzione della loro utilità,<br />
disponibilità e rarità in un dato momento e in un determinato ambiente e dipenderà dalla<br />
fondamentale legge economica della domanda e dell’offerta. Per i motivi sopra esposti si<br />
procederà alla stima dell’ immobile adottando il criterio del più probabile valore di<br />
mercato.<br />
Per effettuare la stima verrà applicato il procedimento sintetico comparativo e verrà<br />
adottato il parametro dell’unità di superficie commerciale (metro quadrato). Le superfici<br />
commerciali verranno calcolate ragguagliando le superfici lorde sulla base di quanto disposto<br />
dal D.P.R. 23 marzo 1998, n. 138 recante le norme per il calcolo della superficie catastale di<br />
unità immobiliari ad uso residenziale.<br />
Si procederà quindi a formare una scala di prezzi noti di beni analoghi espressi in termini di<br />
Euro/mq nella quale inserire il bene da stimare. Per la ricerca dei prezzi verranno valutati<br />
immobili analoghi a quello oggetto di stima per ubicazione, per caratteristiche e consistenza<br />
nel rispetto del principio dell’ordinarietà.<br />
Si giungerà quindi alla determinazione del valore ordinario del bene, cioè del più probabile<br />
valore di mercato di immobili ordinari con caratteristiche assimilabili a quelli oggetto di<br />
stima. In seguito verrà data valutazione ai fattori che attualmente caratterizzano la<br />
destinazione, lo stato e la consistenza del bene, la zona in cui ricade, la destinazione<br />
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urbanistica vigente e i relativi vincoli a cui è soggetto. Sulla base di tali valutazioni, al valore<br />
precedentemente ottenuto si applicheranno aggiunte e/o detrazioni determinate sulla base<br />
delle condizioni reali degli immobili stimati. In tal modo il valore ordinario verrà adeguato<br />
alle reali condizioni in cui si trovano gli immobili al momento della stima e verrà così<br />
determinato il valore reale del bene.<br />
Si rilevano e si descrivo nodi seguito tutti gli elementi di importanza fondamentale ai fini<br />
della stima qui di seguito elencati:<br />
Caratteristiche estrinseche:<br />
Consistono nelle principali caratteristiche della zona in cui ricadono gli immobili, quali<br />
l’ubicazione rispetto al centro abitato ed al centro economico della città, i collegamenti ai<br />
servizi, livello di dotazione infrastrutturale, tipo di fabbricati e categorie delle unità<br />
immobiliari presenti in zona, esposizione e salubrità dell’area, traffico e rumorosità.<br />
Valutazioni tutte queste da fare nel rispetto del principio dell’ordinarietà.<br />
Caratteristiche intrinseche<br />
Consistono nelle caratteristiche, anche esse ordinarie, proprie dell’immobile oggetto di stma<br />
quali: la destinazione d’uso, epoca di costruzione, lo stato di manutenzione, il grado di<br />
finitura, consistenza, presenza e caratteristiche di pertinenze esterne, allacci e collegamenti<br />
alla rete infrastrutturale della zona.<br />
Comodi e scomodi.<br />
Per comodi o scomodi si intendono tutte quelle condizioni che determinano una maggiore o<br />
minore desiderabilità del bene, e che pertanto ne determinano un incremento o in decremento<br />
del valore economico.<br />
Gli aspetti di comodo o scomodo valutati sono determinati rispettivamente dalla presenza o<br />
assenza delle seguenti caratteristiche:<br />
- Aree annesse quali giardini, cortili o simili;<br />
- Dotazione e corretto dimensionamento di impianti particolari quali aria condizionata,<br />
riscaldamento autonomo etc;<br />
- Diritti reali di godimento;<br />
- Diritti di superficie;<br />
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- Sicurezza e sorveglianza della zona.<br />
- Salubrità della zona.<br />
- Conformità normativa<br />
VALORE DEGLI IMMOBILI<br />
Per la valutazione dei beni oggetti di stima si parte da valori ricavati da indagini di mercato<br />
sui prezzi correnti e dalla banca dati dell’OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare)<br />
pubblicata dall’Agenzia del territorio.<br />
Di seguito è riportata la valutazione del valore di mercato dell’ immobile precedentemente<br />
descritto.<br />
Il Valore Ordinario Medio di beni analoghi a quello oggetto di stima espresso per metro<br />
quadro di superficie lorda è pari a Euro 1100.<br />
Pertanto il valore ordinario del fabbricato è dato da :<br />
VALORE ORDINARIO = VALORE UNITARIO X SUPERFICIE COMMERCIALE<br />
Superficie commerciale Valore unitario Valore ordinario (€)<br />
(mq) (€/mq) (V.Ordinario x Superficie Commerciale)<br />
100,63 1.100,00 110.693,00<br />
Date le condizioni generali dell’immobile, il valore ordinario del bene non verrà corretto in<br />
base alla vetustà dell’immobile, ma in funzione della sua incompiutezza.<br />
Sulla base di quanto riportato nella descrizione dell’immobile si può affermare quanto segue:<br />
- Caratteristiche estrinseche: il fabbricato riguardo alle caratteristiche della zona si<br />
presenta in condizioni di media ordinarietà.<br />
- Caratteristiche intrinseche: riguardo alle caratteristiche possedute il fabbricato si<br />
presenta in condizioni di incompletezza, pertanto si è stimato il probabile prezzo di<br />
mercato considerando le spese necessarie per effettuare i lavori non eseguiti e non<br />
ultimati.<br />
- Scomodi: il fabbricato non presenta attualmente condizioni di inferiorità rispetto a beni<br />
ordinari medi simili anche se la sua incompiutezza non permette oggi un’analisi<br />
definitiva in tal merito.<br />
Il più probabile prezzo di mercato di un edificio non ultimato si ottiene sempre in base al<br />
valore di trasformazione e cioè il probabile prezzo del fabbricato ultimato meno le spese<br />
necessarie per effettuare le operazioni non eseguite e non ultimate. Per stabilire le spese<br />
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necessarie per l’ultimazione dell’opera si ricorre al computo metrico e all’analisi dei prezzi<br />
valutati in base all’ordinarietà. In questo caso è stato preso come riferimento il Prezzario<br />
Regionale dei Lavori Pubblici. In allegato viene riportato il computo metrico stimato per<br />
l’ultimazione dell’immobile. Di seguito viene sintetizzata la spesa totale da sostenere per<br />
riportare l’edificio nelle condizioni ordinarie:<br />
SPESE DI COMPLETAMENTO CASA<br />
Costo<br />
Da computo metrico estimativo € 6.591,00<br />
Totale € 6.591,00<br />
Pertanto il valore reale del fabbricato è dato da:<br />
VALORE REALE = VALORE ORDINARIO – SPESE DI ULTIMAZIONE<br />
Valore Ordinario Spese di ultimazione V.ordinario-spese Valore Unitario<br />
(€) (€) (€) (€/mq)<br />
110.693,00 6.591,00 104.102,00 1.035,00<br />
Come riportato in tabella si è indicato anche il Valore Unitario espresso per metro quadro<br />
di superficie lorda (100,63 mq) pari a Euro 1.035,00.<br />
Il valore arrotondato per eccesso stimato della villetta in oggetto è pertanto di seguito<br />
riportato:<br />
Superficie Comerciale lorda Valore unitario Valore Reale (€)<br />
(mq) (€/mq) (V.Reale x Superficie Commerciale)<br />
100,63 1.035,00 € 104.102,00<br />
Ritenendo di aver espletato l’incarico ricevuto con giusto criterio e massima razionalità<br />
rassegno il mandato ringraziando la S.V Ill.ma per la fiducia accordatami e rimango a<br />
disposizione per ogni eventuale chiarimento.<br />
Sassari, 25/07/2012<br />
Il CTU<br />
(Dott. Agr. Stefano Taras)<br />
______________________________<br />
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--- _. .j<br />
COMUNE DI SASSARJ<br />
CODICé FISCALE: 00239740905<br />
AUTORIZZAZIONE EDILIZIA NUMERO A/92/0008JI<br />
IL SINDACO<br />
d. o rna li ci..:~ ./ '=1 -; ./ ~J -i 5..:) 7<br />
per ottene~e l'autorizzazione<br />
presentata in data. 10:09A1991<br />
J.D.Ij\~.I. SPERP,;\iZA<br />
cufiSCu/paiva DNISRN13C62I452U<br />
VC; AGNESA7 15<br />
:3!;:3:3{~F~ I (SS )<br />
-SENTITO il parere della Commissione Edilizia Comunale<br />
esoresso in data 14~01=1992 con esame numeFO 01000019<br />
-VISTO il vigente P"R=G~ ed il Regolamento Edilizio COinunalen<br />
A U T O R l Z Z A<br />
c~fiSCu/paiva DNISR~j13C621452U<br />
vc; AGNESA7 15<br />
S!~SSAF~ I (8:3 )<br />
ad eseguire i lavori<br />
AL RIFACIMENTO DELLA relativi<br />
FACCIATA E RELATIVA TINTEGGIATURA<br />
(VEDI TABELLA ALLEGA"fA)<br />
da realizzarsi in VC~ AGNESA7 15 ANG. VIA MOSCATELLO<br />
osservando tutte le norme di legge e d2i regolamenti comunali~<br />
RESTANO SALVI I DIRITTI DI TERZI.<br />
La presente autorizzazione ha ~ffetto dal 25=02=1992<br />
e i termini di validita' sono fissati in anni UNO per<br />
1- 1-i-Fì-t-z-:h--,j---de-t..-n--la-v 8 r--i ; e-d t---r!' ::t--t:i-rj.i--~ 'TR-E - P e..r +-0 l_._z LI -it i-'IT!'a z-i Q-rn? Il'