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Perizia PDF - Astagiudiziaria

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TRIBUNALE DI SASSARI<br />

Ufficio Esecuzioni Immobiliari<br />

Procedura n. Nr. 000053/11 R.G.E.<br />

Giudice dell’esecuzione: Dott.ssa Maria Grixoni<br />

Promossa da:<br />

Contro<br />

RELAZIONE DI CONSULENZA TECNICA<br />

Il Consulente Tecnico d’Ufficio<br />

Dott. Agronomo Stefano Taras<br />

__________________________________________


SOMMARIO<br />

QUESITO UNO: Identificazione del bene ................................................................................. 2<br />

QUESITO DUE: “Descrizione del bene” ................................................................................... 3<br />

QUESITO TRE: “Comparazione tra dati attuali e pignoramento” ............................................. 7<br />

QUESITO QUATTRO: “Accatastamento” ................................................................................ 8<br />

QUESITO CINQUE: “Destinazione Urbanistica/Di Piano” ...................................................... 8<br />

QUESITO SEI: “Conformità alla normativa - sanabilità” ........................................................ 11<br />

QUESITO SETTE: “Divisione in lotti” .................................................................................... 11<br />

QUESITO OTTO: “Divisibilità in natura” ............................................................................... 12<br />

QUESITO NOVE: “Stato del bene” ......................................................................................... 12<br />

QUESITO DIECI: “Regime vincolistico” ................................................................................ 12<br />

QUESITO UNDICI: “Determinazione del valore” .................................................................. 13<br />

ALLEGATO 1 - Documentazione fotografica ( n° 14 fotografie)<br />

ALLEGATO 2 - Visure catastali, planimetria catastale<br />

ALLEGATO 3 - Copia concessione edilizia per rifacimento e tinteggiatura facciata<br />

ALLEGATO 4 - Certificato Ufficio Accesso agli Atti del comune di Sassari, Legge 7 Agosto<br />

1990 n. 241 e T.U. 10 Agosto 2000 n. 267<br />

ALLEGATO 5 - Planimetrie stato di fatto<br />

ALLEGATO 6 - Computo Metrico<br />

ALLEGATO 7 - Istanza di liquidazione e parcella<br />

Dott. Agronomo Stefano Taras<br />

Via F.lli Rosselli, 21 cell. 3287397146<br />

email: stefano.taras@tin.it<br />

1


RELAZIONE DI CONSULENZA TECNICA<br />

Il sottoscritto Dottore Agronomo Stefano Maria Taras nato a Sassari il 30/08/1976 ed ivi<br />

residente, regolarmente iscritto all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di<br />

Sassari e regolarmente iscritto all’Albo dei CTU presso il Tribunale di Sassari, in data<br />

20/12/2011 ha prestato giuramento in qualità di esperto ed il Giudice dell’esecuzione Dott.ssa<br />

Maria Grixoni ha posto i quesiti di cui al verbale di udienza, integrato dalle “Disposizioni<br />

generali in materia di esecuzioni immobiliari”.<br />

SVOLGIMENTO DELLE OPERAZIONI<br />

QUESITO UNO: Identificazione del bene<br />

Verifichi, prima di ogni altra attività, la completezza della documentazione di cui all’art. 567, 2° comma Cod. Proc. Civ.<br />

(estratto del catasto e certificati delle iscrizioni e trascrizioni relative all’immobile pignorato effettuate nei venti anni<br />

anteriori alla trascrizione del pignoramento oppure certificato notarile attestante le risultanze delle visure catastali e dei<br />

registri immobiliari) segnalando immediatamente al giudice ed al creditore pignorante quelli mancanti od inidonei;<br />

predisponga, sulla base dei documenti in atti, l’elenco delle iscrizioni pregiudizievoli (ipoteche, pignoramenti, sequestri,<br />

domande giudiziali, sentenze dichiarative di fallimento); acquisisca, ove non depositate, le mappe censuarie ritenute<br />

indispensabili per la corretta identificazione del bene ed, in ogni caso, i certificati di destinazione urbanistica dei terreni di<br />

cui all’art. 30 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 dando prova, in caso di mancato rilascio di detta documentazione da parte<br />

dell’Amministrazione competente, della relativa richiesta; acquisisca l’atto di provenienza ultraventennale (ove non<br />

risultante dalla documentazione in atti); indichi se il bene è pignorato pro quota o per intero, indicando immediatamente che<br />

si tratta di “quota di bene”.<br />

Alla istanza di pignoramento sono stati allegati i seguenti documenti:<br />

- Originale contratto di mutuo fondiario n° 32485906 01/51 ;<br />

- Atto notarile di consenso ad iscrizione ipoteca – Bilardi notaio re. 43.245 racc. 20.864;<br />

- Atto di precetto 1°-12-2010 notificato;<br />

- Certificati ipocatastali;<br />

- Certificati di Trascrizione dell’Atto di provenienza ultraventennale;<br />

OSSERVAZIONI:<br />

La documentazione è stata integrata con le seguenti acquisizioni:<br />

− Planimetria Catastale del fabbricato;<br />

− Atto di pignoramento immobiliare;<br />

− Visura catastale attuale (Catasto Fabbricati);<br />

− Concessione Edilizia per rifacimento e tinteggiatura facciata;<br />

− Certificato Ufficio Accesso agli Atti del comune di Sassari, Legge 7 Agosto 1990 n.<br />

241 e T.U. 10 Agosto 2000 n. 267<br />

Dott. Agronomo Stefano Taras<br />

Via F.lli Rosselli, 21 cell. 3287397146<br />

email: stefano.taras@tin.it<br />

2


ELENCO DELLE ISCRIZIONI E DELLE TRASCRIZIONI PREGIUDIZIEVOLI<br />

Ipoteche:<br />

Primo grado:<br />

Ipoteca Volontaria del 29/12/2008 con iscrizione presso la Conservatoria dei RR. II di Sassari<br />

in data 30/12/2008 RG 24220, RP 3769 e Numero di Rep. 43245/20864, derivante da<br />

concessione a garanzia di Mutuo .<br />

Pignoramenti:<br />

Atto giudiziario esecutivo del 8/02/2011 con iscrizione presso la Conservatoria dei RR. II di<br />

Sassari in data 09/03/2008 RG 3563, RP 2359 e Numero di Rep. 124, derivante da Verbale di<br />

Pignoramento Immobiliare.<br />

QUESITO DUE: “Descrizione del bene”<br />

Descriva, previo necessario accesso, l’immobile pignorato, indicando dettagliatamente: comune, località, via, numero<br />

civico, scala, piano,, interno, caratteristiche interne, ed esterne, superficie (calpestabile) in mq., confini e dati catastali<br />

attuali, eventuali pertinenze, accessori e millesimi di parti comuni (lavatoi, soffitte comuni, locali di sgombero, portineria,<br />

riscaldamento ecc.); descriva le caratteristiche strutturali del bene (strutture verticali,, solai, infissi esterni ed interni,<br />

pavimentazione interna ed esterna, impianti termici, impianti elettrici); descriva le caratteristiche della zona, con riferimento<br />

alla urbanizzazione primaria e secondaria, ai servizi offerti dalla zona (centri commerciali, farmacie, spazi diversi, negozi al<br />

dettaglio), alla distanza dal centro della città e dalle provinciali vie di comunicazione verso l’esterno (strade, autostrade,<br />

ferrovie, porti, aeroporti) nonché ai principali collegamenti verso il centro della città.<br />

Oggetto del pignoramento è:<br />

un appartamento sito in Comune di Sassari (SS) in Vicolo Agnesa, 15 distinto come segue:<br />

Catasto Fabbricati<br />

Comune Foglio Mapp. Sub. Zona Cens Cat. Classe Consistenza Rendita Indirizzo<br />

Sassari 109 174 4 1 A/3 2 6 vani € 340,86 Vicolo Agnesa<br />

L’abitazione risulta essere di proprietà del Sign. ................................................................ ed<br />

ivi residente. Si tratta di un immobile ubicato nel cuore del centro storico cittadino, nel<br />

quartiere di San Donato prospiciente le scuole elementari. La zona, sostanzialmente poco<br />

Dott. Agronomo Stefano Taras<br />

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trafficata, per quanto sia dotata di un livello di servizi sufficiente e di una sua innegabile<br />

valenza storica, appare tuttavia in alcune parti ancora da recuperare sotto l’aspetto del decoro<br />

urbano, fattore questo che condiziona negativamente il mercato immobiliare locale.<br />

L’abitazione, disabitata al momento del sopralluogo, ha un ingresso indipendente in Vicolo<br />

Agnesa 15, è destinata a residenza privata ed è costituita da tre piani; confina con altre due<br />

unità abitative e con la via Moscatello.<br />

L’immobile ancora incompiuto a causa di una ristrutturazione non ultimata risulta essere così<br />

ripartito:<br />

- Piano Terra<br />

- Piano Primo<br />

- Piano secondo<br />

Piano terra<br />

E’ l’ingresso dell’abitazione, caratterizzato da un breve corridoio con soffitto in pietra a vista<br />

dal quale si accede a una scala in marmo che conduce al piano superiore.<br />

La superficie commerciale del piano è di seguito riportata in tabella:<br />

Ambiente<br />

Sup. netta (mq)<br />

Piano T<br />

Sup. Lorda<br />

(mq)<br />

Coefficiente di<br />

ragguaglio<br />

Sup commerciale<br />

(mq)<br />

Ingresso 5,80 7,65 1,00 7,65<br />

Vano scala 4,52 7,81 1,00 7,81<br />

TOT 10,32 15,46 15,46<br />

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Piano primo<br />

In cima alla scala, attraverso un disimpegno, si accede ad un ampia sala caratterizzata da<br />

pareti in pietra a vista su due lati e in muratura sugli altri due. Il soffitto del locale ha una<br />

orditura principale fatta in travi in legno e una secondaria in travetti sempre in legno. La<br />

superficie calpestabile, così come in tutto il piano, è caratterizzata solo dalla cappa in<br />

calcestruzzo del solaio. Direttamente collegato al vano più ampio sopra descritto si accede a<br />

un altro locale che verosimilmente sarebbe dovuto diventare una cucina che al momento<br />

consta solamente di un ampio banco in muratura e degli attacchi alla rete idrica. Infine dal<br />

disimpegno è possibile accedere a un piccolo bagno nel quale è già predisposto e in opera<br />

l’impianto idrico anche se mancano i sanitari. L’impiantistica elettrica risulta su tutto il piano<br />

predisposta e già in opera seppur in parte non ancora funzionante per la mancanza delle<br />

scatole. Gli infissi sono risultati in discrete condizioni.<br />

La superficie commerciale del piano in oggetto risulta come in tabella:<br />

Ambiente<br />

Superf netta<br />

(mq)<br />

Piano primo<br />

Sup Lorda<br />

(mq)<br />

Coefficiente di<br />

ragguaglio<br />

Sup commerciale<br />

(mq)<br />

Soggiorno 20,00 26,60 1,00 26,60<br />

Sala da pranzo 6,30 8,11 1,00 8,11<br />

Bagno 2,50 4,00 1,00 4,00<br />

Corridoio 5,98 7,50 1,00 7,50<br />

TOT 34,78 46,21 46,21<br />

Dott. Agronomo Stefano Taras<br />

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Piano secondo<br />

E’ il piano attualmente abitabile di tutto l’immobile ed è composto da una camera da letto, da<br />

un piccolo ripostiglio ad essa annesso, da un soggiorno, un bagno e antibagno. All’esterno del<br />

soggiorno si accede ad un ampio balcone che dà sulla sottostante via Moscatello. Gli infissi<br />

appaiono in discrete condizioni. Nel piano è presente un impianto di condizionamento<br />

costituito da due pompe di calore presenti in camera da letto e in soggiorno.<br />

La superficie commerciale del piano in oggetto risulta come in tabella:<br />

Ambiente<br />

Superf netta<br />

(mq)<br />

Piano secondo<br />

Sup Lorda<br />

(mq)<br />

Coefficiente di<br />

ragguaglio<br />

Sup commerciale<br />

(mq)<br />

Terrazza 11,50 12,16 0,30 3,65<br />

Antibagno 2,70 3,04 1,00 3,04<br />

Bagno 2,30 2,56 1,00 2,56<br />

Soggiorno 7,60 8,42 1,00 8,42<br />

Camera da letto 17,70 19,83 1,00 19,83<br />

Ripostiglio 5,60 1,46 1,00 1,46<br />

TOT 47,40 47,47 38,96<br />

Riepilogo dimensionale dell’immobile:<br />

Le caratteristiche dimensionali possono essere riassunte come di seguito indicato:<br />

Dott. Agronomo Stefano Taras<br />

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Destinazione<br />

Superf netta (mq)<br />

Riepilogo<br />

Sup Lorda<br />

(mq)<br />

Sup commerciale (mq)<br />

Piano terra 10,32 15,46 15,46<br />

Piano primo 34,78 46,21 46,21<br />

Piano secondo 47,40 47,47 38,96<br />

Totale 92,50 109,14 100,63<br />

QUESITO TRE: “Comparazione tra dati attuali e pignoramento”<br />

Accerti la conformità tra la descrizione attuale del bene (indirizzo, numero civico, piano, interno, dati catastali e confini) e<br />

quella contenuta nel pignoramento evidenziando, in caso di rilevata difformità:<br />

a) se i dati indicati in pignoramento non hanno mai identificato l’immobile e non consentono la sua univoca<br />

identificazione;<br />

b) se i dati indicati in pignoramento sono erronei ma consentono l’individuazione del bene;<br />

c) se i dati indicati nel pignoramento, pur non corrispondendo a quelli attuali, hanno in precedenza individuato<br />

l’immobile rappresentando, in questo caso, la storia catastale del compendio pignorato.<br />

La descrizione dell’immobile esecutato così come appare nell’atto di pignoramento non è<br />

risultata in toto conforme ai rilievi effettuati in sede di sopralluogo; infatti il numero civico<br />

citato in pignoramento è il numero 12 ma nella realtà risulta essere il 15. Questa difformità<br />

non si è palesata solamente nell’atto di pignoramento ma anche in tutti gli atti in mio possesso<br />

finanche nella visura catastale aggiornata.<br />

Tuttavia dalla planimetria è emerso con chiarezza che le caratteristiche dell’immobile oggetto<br />

di esecuzione erano compatibili con il numero civico 15 e non appunto con il numero 12. A<br />

ulteriore conferma di ciò risulta l’autorizzazione edilizia richiesta dalla signora<br />

…………………….e accolta dal sindaco il 25/02/1992 per il rifacimento della facciata e<br />

relativa tinteggiatura da realizzarsi in V.lo Agnesa 15 angolo via Moscatello. La sign.ra<br />

……………..è risultata proprietaria dell’abitazione dai certificati delle iscrizioni e<br />

trascrizioni relative all’immobile pignorato effettuate nei venti anni anteriori alla trascrizione<br />

del pignoramento.<br />

Dott. Agronomo Stefano Taras<br />

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QUESITO QUATTRO: “Accatastamento”<br />

Proceda, ove necessario, ad eseguire le necessarie variazioni per l’aggiornamento del catasto provvedendo, in caso di<br />

difformità o mancanza di idonea planimetria del bene, alla sua correzione o redazione ed all’accatastamento delle unità<br />

immobiliari non regolarmente accatastate, in particolare, al fine di rendere possibile un’esatta identificazione del bene nel<br />

decreto di trasferimento sono richiesti all’esperto i seguenti adempimenti:<br />

- Qualora risultino non corretti i dati contenuti nella visura catastale attuale o manchino la categoria catastale e la<br />

rendita oppure queste non siano coerenti con l’attuale destinazione del bene, l’esperto deve effettuare la variazione o<br />

determinare i valori mancanti mediante la procedura DOCFA o altra procedura ritenuta idonea;<br />

- Quando invece l’immobile non risulti inserito in mappa (il che salva l’ipotesi di vendita in un unico lotto dell’intera area<br />

pignorata e di tutte le edificazioni soprastanti, è d’impedimento alla stessa pronuncia dell’ordinanza di vendita),<br />

l’esperto trasmette subito una relazione al giudice e ai creditori chiedendo l’autorizzazione a procedere alla<br />

regolarizzazione catastale indicando i relativi costi.<br />

L’immobile, seppur regolarmente accatastato in comune di Sassari con deposito in catasto<br />

delle planimetrie con dichiarazione del 23/05/2001, presenta delle difformità rispetto ai rilievi<br />

effettuati. Infatti come esplicato nel quesito precedente il numero civico risulta errato. La<br />

variazione è stata regolarmente segnalata in catasto secondo idonea procedura.<br />

QUESITO CINQUE: “Destinazione Urbanistica/Di Piano”<br />

Indichi l’utilizzazione prevista dallo strumento urbanistico comunale;<br />

Si riporta integralmente l'articolo 4 delle Norme Urbanistico-Edilizie di attuazione del Piano<br />

Regolatore Generale;Aggregato Urbano - Norme edilizie speciali per il centro storico:<br />

tali norme riguardano il centro storico, cioe' la partedi aggregato urbano compresa nel<br />

perimetro delle seguenti vie:V.Politeama, V.Brigata Sassari, V.Torre Tonda, Corso Regina<br />

Margherita di Savoria, Corso Vico, V. Aurelio Saffi, Corso Trinita' e Viale Umberto.<br />

Entrotale perimetro due gruppi di zone: A) Zone di rilevante<br />

interesse funzionale e artistico : (V. planimetria P.R. scala 1:1000); Zona A) del Duomo e del<br />

Comune; Zona B) Piazza Demolizioni e nuova strada per Corso Vico; Zona C) Teatro Civico,<br />

Mercato al minuto, Piazzale di porta Rosello; Zona D) Piazza Castello; Zona E) Piazza<br />

Stazione, Corso Vico; Zona F) San Donato; Zona G) Corso Trinita'.<br />

Per queste zone dovranno essere conservati i seguenti limiti massimi: Rapporto di<br />

fabbricabilita' mc./mq 8 idem di superficie coperta superficie terreno 0,5. Altezza m.18.<br />

Attraverso lo studio di piani particolareggiati tali indici potranno venire modificati quando<br />

risultino soddisfatte pienamente le condizioni igieniche ed il rispetto dei valori storico artistici<br />

di complessi monumentali o semplicemente ambientali. In ogni caso l'altezza massima non<br />

potra' superare i metri 21. B) Zone non comprese nel primo gruppo di P.R. Per queste zone<br />

Dott. Agronomo Stefano Taras<br />

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le norme cui di seguito riguardano: a) le condizioni di inabitabilita' del piano terra; b) le<br />

condizioni di inabitabilita' degli altri piani; c),d),e),f), i permessi di modifica di<br />

sopraelevazione e nuove costruzioni; g) la facolta' dell'A.C. di consentire nuovi allineamenti<br />

stradali. Le norme di cui ai commi A) e B) vengono fissate sia per lo scopo sociale di<br />

denuncia pubblica dell'inabitabilita', sia per la valutazione da dare agli stabili in caso di<br />

esproprio. Esse poi, come appare dagli stessi riferimenti contenuti nel testo, devono essere<br />

rispettati in ogni caso dai proprietari che prendono le iniziative di cui ai successivi commi<br />

c),d),e) ,f),g). a) Inabitabilita' del piano terra qualora non si verifichino le seguenti condizioni<br />

minime ammissibili: 1) sopraelevazione del pavimento del piano terra di almeno cm. 30 dal<br />

piano stradale; 2) Intercapedine d'aria e impermeabilizzazione qualora il pavimento del piano<br />

terra risulti incassato rispetto al piano di campagna. 3) Il pavimento del piano terra deve<br />

essere sopraelevato sul piano stradale isolato e impermeabilizzato. 4) L'areazione del locale di<br />

abitazione deve avvenire da una finestra, di almeno mq.1 di superficie oltre che dalla porta.<br />

Sono ammesse porte finestre, purche' la superficie complessiva superi i mq. 2,5 e le imposte<br />

della finestra siano articolate in modo autonomo da quelle della porta.<br />

5) L'altezza netta del locale abitabile non deve essere inferiorea m.3.<br />

b) Inabitabilita' di tutti i piani.<br />

1) Se l'areazione dei locali abitabili avviene dal cortile questo non dovra' essere inferiore a<br />

mq.9 se nessuno degli edifici fronteggianti supera i tre piani fuori terra; non inferiore a mq.16,<br />

se nessuno degli edifici fronteggianti supera i quattro piani fuori terra; non inferiore a mq.20<br />

per altezze maggiori. Minima distanza fra i fronti opposti dei fabbricati m.2,50.<br />

2) I cortili, quando l'altezza anche di uno soltanto dei fabbricati prospicienti supera i tre piani<br />

fuori terra, devono avere l'areazione attiva almeno attraverso un vano di sezione<br />

traversale non inferiore a mq.5, passante tra strada e cortile al piano terra. Il vano puo' essere<br />

lo stesso portone di in gresso allo stabile fornito di cancelli a maglia larga.<br />

3) Le latrine devono essere direttamente aereate, illuminate o fornite di antilatrina aereata<br />

almeno con un cunicolo di cm.10 di diametro portato fino alla copertura dell'edificio.<br />

4) La minima unita' di abitazione deve essere almeno di due vani: cucina-tinello e camera da<br />

letto. Essa deve essere provvista di servizi igienici (W.C,doccia e vasca) e non deve essere<br />

inferiore complessivamente a mq.30 di superficie utile.<br />

c) I permessi di modifica o di sopraelevazione di nuova costruzione, previa demolizione,<br />

vengono concessi soltanto se venga provveduto ad abolire l'abitazione del piano terra,<br />

Dott. Agronomo Stefano Taras<br />

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email: stefano.taras@tin.it<br />

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ammenoche' questa non si trovi nelle condizioni di cui al precedente comma a). Devono<br />

inoltre essere osservate tutte le disposizioni contenute nella precedente regolamentazione.<br />

d) Gli spazi liberi esistenti nei lotti, compresi i giardini ed i cortili di ampiezza superiore a<br />

quella prescritta come minima, non possono in alcun modo venire edificati.<br />

Nel caso di demolizione e di nuova costruzione le superfici di nuovi spazi liberi non potranno<br />

essere inferiori a quelle precedentemente esistenti.<br />

e) La minima larghezza del fronte di affacciamento sulla strada, per la quale puo' essere<br />

consentita la modifica, sopraelvazione, demolizione e nuova costruzione, viene fissata in m.8<br />

f) I rapporti fra l'altezza dei fabbricati e la larghezza della strada dovranno essere dell'ordine<br />

massimo di 1/2. La larghezza reale o ideale della strada nel riferimento anche ai commi<br />

seguenti non deve essere inferiore a m.4,50. Quando un edificio venga eretto o sopraelevato<br />

all'angolo di due vie contigue di diversa larghezza, e' consentito di continuare l'altezza<br />

osservata sulla via principale per una profondita' massima di m.6 a partire dallo spigolo dei<br />

due fronti.<br />

g) E' data facolta' alla A.C. sentito il parere della Commissione Edilizia integrata di due<br />

esperti nel campo urbanistico, di consentire nuovi allineamenti stradali anche in zone non<br />

comprese nei primi piani particolareggiati di attuazione, al fine di agevolare il risanamento<br />

dell'abitato con capillare concorso della iniziativa privata nei casi seguenti:<br />

A) Avanzamenti o arretramenti di fronte dei fabbricati nelle piazzette ottenute con le<br />

demolizioni degli isolati. Tali modifiche verranno consentite possibilmente tutto attorno<br />

ai perimetri delle nuove piazzette in modo da offrire la possibilita' di un piu' razionale assetto<br />

edilizio nelle proprieta' prospicienti. La A.C. mediante piano particolareggiato limitato alle<br />

proprieta' ed agli spazi pubblici direttamente interessati, fissera' di volta in volta i criteri di<br />

attuazione.<br />

B) Nei casi di strade di secondaria importanza di sezione stradale inferiore a m.4,50 l'A.C.<br />

potra' consentire la demolizione e la nuova costruzione, la sopraelevazione o la semplice<br />

modifica su uno dei due lati della strada dopo aver provveduto alla espropriazione della fascia<br />

della proprieta' del lato opposto onde ottenere la sezione stradale voluta. Tale modifica ai<br />

tracciati, che potra' fare seguito anche a richiesta della iniziativa privata, verra' regolata<br />

mediante piano particolareggiato limitato alle aree pubbliche e private<br />

direttamente interessate.<br />

Dott. Agronomo Stefano Taras<br />

Via F.lli Rosselli, 21 cell. 3287397146<br />

email: stefano.taras@tin.it<br />

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h) Il numero massimo dei piani dei fabbricati consentito e' di tre piani fuori terra. Soltanto in<br />

caso particolarmente favorevole dal lato igienico e statico possono eccezionalmente essere<br />

consentiti quattro piani fuori terra.<br />

QUESITO SEI: “Conformità alla normativa - sanabilità”<br />

Indichi la conformità o meno della costruzione alle autorizzazioni o concessioni amministrative e l’esistenza o meno di<br />

dichiarazioni di agibilità. In caso di costruzione realizzata o modificata in violazione della normativa urbanistico – edilizia,<br />

l’esperto dovrà descrivere dettagliatamente la tipologia degli abusi riscontrati e dire se l’illecito sia stato sanato o sia<br />

sanabile in base combinato disposto degli articoli 46, quinto comma del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 e 40, sesto comma<br />

della L. 28/ febbraio 1985, n. 47.<br />

La storia del fabbricato urbano oggetto della presente perizia estimativa può essere così<br />

riassunta:<br />

La costruzione è stata realizzata in un periodo antecedente il 1942 come certificato da<br />

apposita lettera rilasciata dall’ufficio tecnico del comune di Sassari e di seguito allegata.<br />

Stante così le cose e secondo i termini di legge non è previsto alcun certificato di agibilità.<br />

Tuttavia dall’esame degli elaborati catastali planimetrici, sono emerse alcune differenze tra lo<br />

stato di fatto e quanto indicato negli elaborati stessi:<br />

Primo piano: Assenza del muro divisorio che avrebbe dovuto costituire l’antibagno (vedasi<br />

allegati delle planimetrie sullo stato di fatto). Inoltre la porta che dall’antibagno avrebbe<br />

dovuto dare accesso alla cucina (in planimetria catastale identificata come “pranzo”) è stata<br />

sostituita da una parete con una apertura superiore.<br />

QUESITO SETTE: “Divisione in lotti”<br />

Dica se è possibile vendere i beni pignorati in uno o più lotti; provvedendo, in questo ultimo caso, alla loro formazione e<br />

procedendo, inoltre, (solo previa autorizzazione del Giudice all’esecuzione) all’identificazione dei nuovi confini ed alla<br />

redazione del frazionamento; in questa ipotesi l’esperto dovrà allegare, alla relazione estimativa i tipi debitamente approvati<br />

dall’Ufficio Tecnico Erariale:<br />

Non è plausibile una divisione in lotti.<br />

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QUESITO OTTO: “Divisibilità in natura”<br />

Dica nel caso in cui l’immobile sia pignorato pro quota, se esso sia divisibile in natura, procedendo, in questo caso, alla<br />

formazione dei singoli lotti (ed, ove necessario, all’’identificazione dei nuovi confini, nonché alla redazione del<br />

frazionamento allegando alla relazione estimativa i tipi debitamente approvati dall’ U.T.E.) indicando il valore di ciascuno<br />

di essi e tenendo conto delle quote dei singoli comproprietari, prevedendo anche alla determinazione degli eventuali<br />

conguagli in denaro; l’esperto dovrà procedere, in caso contrario, alla stima dell’intero esprimendo compiutamente il<br />

giudizio di indivisibilità eventualmente anche alla luce di quanto disposto dall’art. 577 Cod. Proc. Civ. dall’art. 846 c.c. e<br />

dalla L. 3 giugno 1940, n. 1078.<br />

L’esecutato è il solo proprietario dell’ immobile oggetto di stima<br />

QUESITO NOVE: “Stato del bene”<br />

Accerti se l’immobile non è in proprietà piena, ma con mero diritto di superficie limitato nel tempo; in tal caso si indichi la<br />

data di scadenza; nel caso che l’oggetto di pignoramento sia la nuda proprietà o l’usufrutto deve sempre indicarsi l’età<br />

dell’usufruttuario o la durata dell’usufrutto se a termine. Dica se è libero o occupato, acquisisca il titolo legittimante il<br />

possesso o la detenzione del bene evidenziando se esso ha data certa anteriore alla trascrizione del pignoramento; verifichi<br />

se risultano registrati presso l’ufficio del registro degli atti privati contratti di locazione e qualora risultino contratti di<br />

locazione opponibili alla procedura esecutiva indichi la data di scadenza, la data fissata per il rilascio o se sia ancora<br />

pendente il giudizio per la liberazione del bene; dica se l’immobile sia occupato dal coniuge separato o dall’ex coniuge del<br />

debitore esecutato, e acquisisca il provvedimento di assegnazione della casa coniugale (anche in copia non autentica).<br />

Come già sottolineato, l’immobile risultava in piena proprietà dell’ esecutato e disabitato.<br />

QUESITO DIECI: “Regime vincolistico”<br />

Indichi l’esistenza sui beni pignorati di eventuali vincoli artistici, storici, alberghieri di inalienabilità o di indivisibilità;<br />

accerti l’esistenza di vincoli o oneri di natura condominiale (segnalando se gli stessi resteranno a carico dell’acquirente,<br />

ovvero saranno cancellati o risulteranno non opponibili al medesimo); rilevi l’esistenza di diritti demaniali (di superficie o<br />

servitù pubbliche) o usi civici evidenziando gli eventuali oneri di affrancazione o riscatto; indicare l’esistenza di eventuali<br />

fondi patrimoniali a carico del bene.<br />

Non è stato rilevato alcun vincolo rispetto a quanto posto in quesito.<br />

Dott. Agronomo Stefano Taras<br />

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email: stefano.taras@tin.it<br />

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QUESITO UNDICI: “Determinazione del valore”<br />

Determini il valore dell’immobile con espressa e compiuta indicazione delle condizioni dell’immobile e del criterio di stima e<br />

analitica descrizione della letteratura cui si è fatto riferimento operando le opportune decurtazioni sul prezzo di stima<br />

considerando lo stato di conservazione dell’immobile e come opponibili alla procedura esecutiva i soli contratti di locazione<br />

e i provvedimenti di assegnazione al coniuge aventi data certa anteriore alla data di trascrizione del pignoramento<br />

(l’assegnazione della casa coniugale dovrà essere ritenuta opponibile nei limiti di 9 anni dalla data del provvedimento di<br />

assegnazione se non trascritta nei pubblici registri ma anteriore alla data di trascrizione del pignoramento, non opponibile<br />

alla procedura se disposta con provvedimento successivo alla data di trascrizione del pignoramento, in questo ultimo caso<br />

l’immobile verrà valutato come se fosse una nuda proprietà) .<br />

METODO DI STIMA<br />

Il bene oggetto della presente Relazione di Stima consiste in:<br />

- piena proprietà di una villetta facente parte di un complesso a schiera a destinazione<br />

residenziale con annesso piccolo appezzamento di terra.;<br />

Lo scopo della stima è la determinazione del valore economico dei beni volto a stabilire la<br />

base d’asta per la loro vendita giudiziaria.<br />

Nella disciplina estimativa gli immobili come quello in oggetto vengono definiti beni non<br />

soggetti a trasferimenti da un luogo ad un altro e per questo, appunto, “immobili” il cui<br />

mercato segue un andamento strettamente locale. Il loro valore è funzione della loro utilità,<br />

disponibilità e rarità in un dato momento e in un determinato ambiente e dipenderà dalla<br />

fondamentale legge economica della domanda e dell’offerta. Per i motivi sopra esposti si<br />

procederà alla stima dell’ immobile adottando il criterio del più probabile valore di<br />

mercato.<br />

Per effettuare la stima verrà applicato il procedimento sintetico comparativo e verrà<br />

adottato il parametro dell’unità di superficie commerciale (metro quadrato). Le superfici<br />

commerciali verranno calcolate ragguagliando le superfici lorde sulla base di quanto disposto<br />

dal D.P.R. 23 marzo 1998, n. 138 recante le norme per il calcolo della superficie catastale di<br />

unità immobiliari ad uso residenziale.<br />

Si procederà quindi a formare una scala di prezzi noti di beni analoghi espressi in termini di<br />

Euro/mq nella quale inserire il bene da stimare. Per la ricerca dei prezzi verranno valutati<br />

immobili analoghi a quello oggetto di stima per ubicazione, per caratteristiche e consistenza<br />

nel rispetto del principio dell’ordinarietà.<br />

Si giungerà quindi alla determinazione del valore ordinario del bene, cioè del più probabile<br />

valore di mercato di immobili ordinari con caratteristiche assimilabili a quelli oggetto di<br />

stima. In seguito verrà data valutazione ai fattori che attualmente caratterizzano la<br />

destinazione, lo stato e la consistenza del bene, la zona in cui ricade, la destinazione<br />

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urbanistica vigente e i relativi vincoli a cui è soggetto. Sulla base di tali valutazioni, al valore<br />

precedentemente ottenuto si applicheranno aggiunte e/o detrazioni determinate sulla base<br />

delle condizioni reali degli immobili stimati. In tal modo il valore ordinario verrà adeguato<br />

alle reali condizioni in cui si trovano gli immobili al momento della stima e verrà così<br />

determinato il valore reale del bene.<br />

Si rilevano e si descrivo nodi seguito tutti gli elementi di importanza fondamentale ai fini<br />

della stima qui di seguito elencati:<br />

Caratteristiche estrinseche:<br />

Consistono nelle principali caratteristiche della zona in cui ricadono gli immobili, quali<br />

l’ubicazione rispetto al centro abitato ed al centro economico della città, i collegamenti ai<br />

servizi, livello di dotazione infrastrutturale, tipo di fabbricati e categorie delle unità<br />

immobiliari presenti in zona, esposizione e salubrità dell’area, traffico e rumorosità.<br />

Valutazioni tutte queste da fare nel rispetto del principio dell’ordinarietà.<br />

Caratteristiche intrinseche<br />

Consistono nelle caratteristiche, anche esse ordinarie, proprie dell’immobile oggetto di stma<br />

quali: la destinazione d’uso, epoca di costruzione, lo stato di manutenzione, il grado di<br />

finitura, consistenza, presenza e caratteristiche di pertinenze esterne, allacci e collegamenti<br />

alla rete infrastrutturale della zona.<br />

Comodi e scomodi.<br />

Per comodi o scomodi si intendono tutte quelle condizioni che determinano una maggiore o<br />

minore desiderabilità del bene, e che pertanto ne determinano un incremento o in decremento<br />

del valore economico.<br />

Gli aspetti di comodo o scomodo valutati sono determinati rispettivamente dalla presenza o<br />

assenza delle seguenti caratteristiche:<br />

- Aree annesse quali giardini, cortili o simili;<br />

- Dotazione e corretto dimensionamento di impianti particolari quali aria condizionata,<br />

riscaldamento autonomo etc;<br />

- Diritti reali di godimento;<br />

- Diritti di superficie;<br />

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- Sicurezza e sorveglianza della zona.<br />

- Salubrità della zona.<br />

- Conformità normativa<br />

VALORE DEGLI IMMOBILI<br />

Per la valutazione dei beni oggetti di stima si parte da valori ricavati da indagini di mercato<br />

sui prezzi correnti e dalla banca dati dell’OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare)<br />

pubblicata dall’Agenzia del territorio.<br />

Di seguito è riportata la valutazione del valore di mercato dell’ immobile precedentemente<br />

descritto.<br />

Il Valore Ordinario Medio di beni analoghi a quello oggetto di stima espresso per metro<br />

quadro di superficie lorda è pari a Euro 1100.<br />

Pertanto il valore ordinario del fabbricato è dato da :<br />

VALORE ORDINARIO = VALORE UNITARIO X SUPERFICIE COMMERCIALE<br />

Superficie commerciale Valore unitario Valore ordinario (€)<br />

(mq) (€/mq) (V.Ordinario x Superficie Commerciale)<br />

100,63 1.100,00 110.693,00<br />

Date le condizioni generali dell’immobile, il valore ordinario del bene non verrà corretto in<br />

base alla vetustà dell’immobile, ma in funzione della sua incompiutezza.<br />

Sulla base di quanto riportato nella descrizione dell’immobile si può affermare quanto segue:<br />

- Caratteristiche estrinseche: il fabbricato riguardo alle caratteristiche della zona si<br />

presenta in condizioni di media ordinarietà.<br />

- Caratteristiche intrinseche: riguardo alle caratteristiche possedute il fabbricato si<br />

presenta in condizioni di incompletezza, pertanto si è stimato il probabile prezzo di<br />

mercato considerando le spese necessarie per effettuare i lavori non eseguiti e non<br />

ultimati.<br />

- Scomodi: il fabbricato non presenta attualmente condizioni di inferiorità rispetto a beni<br />

ordinari medi simili anche se la sua incompiutezza non permette oggi un’analisi<br />

definitiva in tal merito.<br />

Il più probabile prezzo di mercato di un edificio non ultimato si ottiene sempre in base al<br />

valore di trasformazione e cioè il probabile prezzo del fabbricato ultimato meno le spese<br />

necessarie per effettuare le operazioni non eseguite e non ultimate. Per stabilire le spese<br />

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necessarie per l’ultimazione dell’opera si ricorre al computo metrico e all’analisi dei prezzi<br />

valutati in base all’ordinarietà. In questo caso è stato preso come riferimento il Prezzario<br />

Regionale dei Lavori Pubblici. In allegato viene riportato il computo metrico stimato per<br />

l’ultimazione dell’immobile. Di seguito viene sintetizzata la spesa totale da sostenere per<br />

riportare l’edificio nelle condizioni ordinarie:<br />

SPESE DI COMPLETAMENTO CASA<br />

Costo<br />

Da computo metrico estimativo € 6.591,00<br />

Totale € 6.591,00<br />

Pertanto il valore reale del fabbricato è dato da:<br />

VALORE REALE = VALORE ORDINARIO – SPESE DI ULTIMAZIONE<br />

Valore Ordinario Spese di ultimazione V.ordinario-spese Valore Unitario<br />

(€) (€) (€) (€/mq)<br />

110.693,00 6.591,00 104.102,00 1.035,00<br />

Come riportato in tabella si è indicato anche il Valore Unitario espresso per metro quadro<br />

di superficie lorda (100,63 mq) pari a Euro 1.035,00.<br />

Il valore arrotondato per eccesso stimato della villetta in oggetto è pertanto di seguito<br />

riportato:<br />

Superficie Comerciale lorda Valore unitario Valore Reale (€)<br />

(mq) (€/mq) (V.Reale x Superficie Commerciale)<br />

100,63 1.035,00 € 104.102,00<br />

Ritenendo di aver espletato l’incarico ricevuto con giusto criterio e massima razionalità<br />

rassegno il mandato ringraziando la S.V Ill.ma per la fiducia accordatami e rimango a<br />

disposizione per ogni eventuale chiarimento.<br />

Sassari, 25/07/2012<br />

Il CTU<br />

(Dott. Agr. Stefano Taras)<br />

______________________________<br />

Dott. Agronomo Stefano Taras<br />

Via F.lli Rosselli, 21 cell. 3287397146<br />

email: stefano.taras@tin.it<br />

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--- _. .j<br />

COMUNE DI SASSARJ<br />

CODICé FISCALE: 00239740905<br />

AUTORIZZAZIONE EDILIZIA NUMERO A/92/0008JI<br />

IL SINDACO<br />

d. o rna li ci..:~ ./ '=1 -; ./ ~J -i 5..:) 7<br />

per ottene~e l'autorizzazione<br />

presentata in data. 10:09A1991<br />

J.D.Ij\~.I. SPERP,;\iZA<br />

cufiSCu/paiva DNISRN13C62I452U<br />

VC; AGNESA7 15<br />

:3!;:3:3{~F~ I (SS )<br />

-SENTITO il parere della Commissione Edilizia Comunale<br />

esoresso in data 14~01=1992 con esame numeFO 01000019<br />

-VISTO il vigente P"R=G~ ed il Regolamento Edilizio COinunalen<br />

A U T O R l Z Z A<br />

c~fiSCu/paiva DNISR~j13C621452U<br />

vc; AGNESA7 15<br />

S!~SSAF~ I (8:3 )<br />

ad eseguire i lavori<br />

AL RIFACIMENTO DELLA relativi<br />

FACCIATA E RELATIVA TINTEGGIATURA<br />

(VEDI TABELLA ALLEGA"fA)<br />

da realizzarsi in VC~ AGNESA7 15 ANG. VIA MOSCATELLO<br />

osservando tutte le norme di legge e d2i regolamenti comunali~<br />

RESTANO SALVI I DIRITTI DI TERZI.<br />

La presente autorizzazione ha ~ffetto dal 25=02=1992<br />

e i termini di validita' sono fissati in anni UNO per<br />

1- 1-i-Fì-t-z-:h--,j---de-t..-n--la-v 8 r--i ; e-d t---r!' ::t--t:i-rj.i--~ 'TR-E - P e..r +-0 l_._z LI -it i-'IT!'a z-i Q-rn? Il'

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