Anno 2 - n° 12 - Il Santuario del Miracolo Eucaristico
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4 I Santi<br />
Francescani<br />
e l’Eucaristia<br />
S. Giuseppe<br />
da Copertino<br />
e l’Eucaristia<br />
“Se vogliamo riscoprire in tutta la<br />
sua ricchezza il rapporto intimo che<br />
lega Chiesa ed Eucaristia, non possiamo<br />
dimenticare Maria, Madre e<br />
mo<strong>del</strong>la <strong>del</strong>la Chiesa. Nella Lettera<br />
apostolica Rosarium Virginis Mariae,<br />
additando la Vergine Santissima come<br />
Maestra nella contemplazione<br />
<strong>del</strong> volto di Cristo, ho inserito tra i<br />
misteri <strong>del</strong>la luce anche l’istituzione<br />
<strong>del</strong>l’Eucaristia. In effetti, Maria ci<br />
può guidare verso questo Santissimo<br />
Sacramento, perché ha con esso una<br />
relazione profonda. A prima vista, il<br />
Vangelo tace su questo tema. Nel<br />
racconto <strong>del</strong>l’istituzione, la sera <strong>del</strong><br />
Giuseppe Desa nacque a Copertino nel 1603, il 17 giugno. Poco prima di nascere il<br />
Signore fece un miracolo per mezzo di lui. La madre Francesca, con Giuseppe nel<br />
grembo, si recava nella chiesa di s. Francesco per partecipare all’Eucaristia e una non<br />
vedente si scontrò involontariamente con lei. Al contatto con s. Giuseppe nel seno<br />
materno, la donna riacquistò la vista. Da ragazzo Giuseppe<br />
si distinse per la pietà eucaristica e mariana. Considerato<br />
non molto intelligente e poco portato agli studi, i genitori<br />
decisero di avviarlo al lavoro manuale come ciabattino. Si<br />
aprirono le porte <strong>del</strong> convento dei frati cappuccini e il sogno<br />
di consacrarsi al Signore sembrava realizzarsi. Come<br />
fratello religioso ebbe il nome di Stefano. Dimesso dai cappuccini,<br />
dopo tante peripezie, ebbe la possibilità di entrare<br />
tra i frati minori conventuali, riprendendo il nome di battesimo.<br />
Anche tra i conventuali sorsero dei problemi, sempre<br />
per via degli studi. Con la grazia <strong>del</strong> Signore però, divenne<br />
sacerdote il 28 marzo 1628 e il calvario terreno continuò.<br />
“Non possiamo avere due paradisi, uno in<br />
questo mondo e uno nell’altro”. A causa <strong>del</strong>le<br />
estasi e dei voli fu trasferito prima ad Assisi,<br />
poi a Pietrarubbia presso i frati cappuccini. Quando a Roma si trovò dinanzi<br />
ad Urbano VIII si alzò in volo fu necessario il comando <strong>del</strong> p. Generale<br />
per farlo tornare alla base. Nell’estate <strong>del</strong> 1657 fu destinato al<br />
convento di s. Francesco in Osimo, dove giunse segretamente. Fu molto<br />
consolato dalla presenza <strong>del</strong>la santa Casa di Loreto nelle vicinanze. Visse<br />
quasi segregato: in sei anni uscì una sola volta per visitare la chiesa<br />
e una diecina di volte per scendere nell’orto attiguo. <strong>Il</strong> 17 settembre<br />
1663, festa <strong>del</strong>la impressione <strong>del</strong>le sacre stimmate di s. Francesco, ricevette<br />
l’ultima comunione e l’incontro son sorella morte avvenne il giorno<br />
dopo. Fu canonizzato da Clemente XIII nel 1767 insieme a s. Serafino<br />
da Montegranaro, l’umile frate cappuccino <strong>del</strong>le Marche. <strong>Il</strong> corpo riposa<br />
ad Osimo nella Basilica a lui dedicata. Patrono degli studenti, in<br />
particolar modo degli esaminandi. Da diversi anni c’è la tradizione di<br />
compiere il pellegrinaggio al <strong>Santuario</strong> di Osimo a 100 giorni dagli esami<br />
di maturità. La celebrazione eucaristica è il culmine <strong>del</strong>l’incontro con<br />
la presenza di tantissimi giovani marchigiani. Presto un altro evento toccherà Osimo:<br />
il Congresso eucaristico nazionale <strong>del</strong>l’anno 2011(l’ultimo si è tenuto a Bari dal 22<br />
al 29 maggio 2005). Saranno coinvolte le diocesi di Ancona – Osimo. Per l’Italia sarà<br />
un avvenimento ecclesiale.<br />
Santino Verna<br />
Alla scuola di Maria<br />
Donna “eucaristica”<br />
Giovedì Santo, non si parla di Maria.<br />
Si sa invece<br />
che Ella era presente<br />
tra gli Apostoli,<br />
“concordi<br />
nella preghiera”<br />
(At 1,14), nella<br />
prima comunità radunata<br />
dopo<br />
l’Ascensione in attesa<br />
<strong>del</strong>la Pentecoste.<br />
Questa sua presenza<br />
non poté<br />
certo mancare<br />
nelle Celebrazioni eucaristiche tra i<br />
fe<strong>del</strong>i dalla prima generazione cristiana,<br />
assidui “ nella frazione <strong>del</strong> pane”(<br />
At 2,42). Al di là <strong>del</strong>la<br />
sua partecipazione al<br />
Convito eucaristico, il rapporto<br />
di Maria con l’Eucaristia<br />
si può direttamente<br />
<strong>del</strong>ineare a partire dal<br />
suo atteggiamento interiore.<br />
Maria è donna “eucaristica”<br />
con l’intera sua vita. La<br />
Chiesa, guardando a Maria<br />
come a suo mo<strong>del</strong>lo, è<br />
chiamata ad imitarla anche<br />
nel suo rapporto con questo<br />
Mistero santissimo.<br />
(Gv.P II Ecclesia de Eucharistia, n. 53).