Novellette, esempi morali e apologhi
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16<br />
stava.<br />
Advenne, die lupo passava et<br />
vidde la volpe caduta giuso, et dissele:<br />
o che vul dir questo , suoro (1)<br />
mia? o tu se' sì savia et maestra!<br />
come se' così male capitata? Dice<br />
la volpe: o io so' pura pura! ma tu<br />
sai<br />
che noi siamo d'una condizione,<br />
cioè che tu et io viviamo di rapine:<br />
aitianci<br />
insieme, come noi doviamo:<br />
do! io mi ti raccomando, che tu<br />
m'aiti di quello che tu puoi. Disse<br />
il lupo: che vuoi ch'io facci? Dice<br />
la volpe: entra in cotesta secchia<br />
vota, et viene quaggiù aiutarmi. Dice<br />
il lupo: ài tu da mangiare nulla?<br />
Dice la volpe: elli c'è una gallina.<br />
Egli, udendo questo, entrò nella<br />
secchia; et come elli vi fu dentro,<br />
subito per la gravezza, a un tratto,<br />
egli andò in giù, et la volpe, che<br />
era nell'altra secchia, andò in su.<br />
Dice il lupo a la volpe: oooo! tu<br />
(1) suora per suora, sorella si usò comunemente<br />
da tulli eli amichi scrittori senesi.