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SOCIALE*E*POLITICA TESI*DI*LAUREA IN ... - Marco Cerrone

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UNIVERSITÀ*DEGLI*STUDI*DI*NAPOLI<br />

“FEDERICO*II”<br />

FACOLTÀ*DI*SOCIOLOGIA<br />

CORSO*DI*LAUREA*<strong>IN</strong>*<br />

COMUNICAZIONE*PUBBLICA*<strong>SOCIALE*E*POLITICA</strong><br />

<strong>TESI*DI*LAUREA</strong><br />

<strong>IN</strong><br />

COMUNICAZIONE*MARKET<strong>IN</strong>G*E*PUBBLICITÀ<br />

GEO9SOCIAL(GAME)*MARKET<strong>IN</strong>G<br />

I*LOCATION9BASED*SERVICES*PER*LE*IMPRESE*<br />

E*IL*TURISMO:*IL*CASO*FOURSQUARE<br />

RELATORE:<br />

Ch.mo-Prof.<br />

Derrick-De-Kerckhove<br />

ANNO*ACCADEMICO*2010/2011<br />

CANDIDATO:<br />

<strong>Marco</strong>-<strong>Cerrone</strong><br />

Matr.-M15/166


Indice<br />

Introduzione .......................................................................................... 1<br />

Capitolo 1: Il Mercato Conversazionale della Network Society .................. 5<br />

1.1 Nuovi scenari del Marketing dell’ascolto .......................................................... 5<br />

1.2 Conversazioni in movimento nell’era del (post)web ......................................... 21<br />

1.3 L’App Economy e i nuovi modelli di business per il Mobile Marketing ............ 32<br />

Capitolo 2: Geolocalizzazione: il check-in si fa sociale ............................. 42<br />

2.1 Location-Based Services e contesti di utilizzo ................................................... 42<br />

2.2 Geo-Social Networking: piattaforme in continua evoluzione ............................ 55<br />

2.3 Geo-Social Gaming: coinvolgere e fidelizzare attraverso la gamification ........... 74<br />

Capitolo 3: Il Geo-Social(game) Marketing su Foursquare ....................... 83<br />

3.1 Foursquare per le attività commerciali: simulazione d’uso dei marketing tools .. 83<br />

3.2 Foursquare per i brand: un’analisi delle Brand Page in Italia .............................. 97<br />

3.3 Foursquare per il turismo: il caso di Visit Tuscany ............................................. 120<br />

Conclusioni ........................................................................................... 137<br />

Appendice A: Marketing Tools di Foursquare ......................................... 148<br />

Appendice B: Analisi del Contenuto delle Brand Page su Foursquare ...... 154<br />

Appendice C: Intervista .......................................................................... 165<br />

Fonti e Riferimenti Bibliografici .............................................................. 174<br />

Ringraziamenti ...................................................................................... 180


Introduzione*<br />

Circa due anni fa, mentre ci trovavamo a riflettere sulle principali<br />

caratteristiche e sui possibili sviluppi dei social network, un mio amico e collega<br />

universitario mi segnalò una nuova piattaforma online da poco presentata negli<br />

Stati Uniti e che cominciava a essere utilizzata anche in Italia: un social network che<br />

oltre alle basilari funzionalità come la creazione di un profilo, la possibilità di<br />

stringere amicizie e pubblicare status testuali, permetteva di condividere la<br />

posizione geografica dell’utente sfruttando la tecnologia GPS del proprio<br />

telefono cellulare. Un’ulteriore peculiarità di tale piattaforma era quella di poter<br />

sfidare i propri amici in una sorta di videogioco sociale, con l’obiettivo di<br />

conquistare medaglie virtuali (badge) e scalare un classifica attraverso l’acquisizione<br />

di punti che potevano essere vinti ogni qual volta si effettuava il “check-in”,<br />

ovvero ci si segnalava in un determinato luogo. Inoltre, l’utente che effettuava<br />

con maggiore frequenza questo tipo di registrazione nello stesso luogo acquisiva<br />

la particolare carica di Mayor, diventando così il Sindaco virtuale di quella piazza,<br />

strada, bar, ristorante e così via. Questo particolare social network basato sulla<br />

geolocalizzazione si chiamava (e si chiama ancora) Foursquare. Pur individuando<br />

fin da subito un possibile modello di business alla base di tale prodotto,<br />

rappresentato dalla possibilità per alcuni brand di poter profilare ancora più<br />

precisamente gli utenti/clienti, Foursquare non suscitò in noi grande entusiasmo<br />

poiché non riuscivamo ancora a capire bene quali potessero essere le reali leve in<br />

grado di spingere gli utenti a rendere pubblica una informazione così sensibile<br />

come la propria posizione, per di più ricevendo in cambio punti, medagliette e<br />

uno status virtuale di Sindaco. È importante considerare che la straordinaria<br />

diffusione di smartphone non era ancora quella che si sarebbe vista in seguito e<br />

che avrebbe aumentato l’interesse di aziende e programmatori nelle applicazioni<br />

mobili, tanto da generare una specifica economia, definita appunto App Economy,<br />

che sembra essere uno dei pochi settori a non risentire dell’attuale crisi.<br />

1


Passa poco più di un anno e, dopo aver portato a termine tutti gli esami del<br />

mio percorso universitario, decido di prendermi una settimana libera prima di<br />

iniziare a ragionare sull’oggetto di studio che avrei voluto approfondire durante il<br />

lavoro di tesi. Verso la fine di luglio mi metto in viaggio verso Pesaro dove un<br />

altro mio caro amico, con il quale ho condiviso l’intera esperienza di laurea<br />

triennale, si trovava per gli studi universitari. Durante il viaggio in treno che dura<br />

pressappoco sei ore, sono accompagnato dal mio iPhone con il quale ascolto<br />

della musica, leggo notizie da diversi blog e testate giornalistiche online, mi collego<br />

a Twitter e Facebook e metto in ordine alcune applicazioni cancellando quelle che<br />

non uso frequentemente. Tra le varie app presenti sul mio smartphone vi è<br />

Foursquare. Pur essendo iscritto già da un po’ di tempo non l’avevo usata molto e<br />

prima di eliminarla decido di testarla “on the road”. A partire dalla stazione di<br />

Bologna Centrale inizio ad accumulare punti facendo il check-in nelle principali<br />

stazioni che attraversavo: Imola, Forlì, Cesena, Rimini, Riccione e così via. La mia<br />

attenzione non era rivolta tanto ai punti che stavo accumulando, ma ai diversi<br />

consigli (definiti nel gergo di Foursquare tips), lasciati dalle persone che erano<br />

state prime di me in quei luoghi. Attraverso l’applicazione riuscivo quindi a<br />

“catturare” quei commenti lasciati “nell’aria” prima del mio arrivo. Inizio così a<br />

leggere i diversi consigli, che in prevalenza riguardavano la puntualità dei treni, la<br />

qualità dei bar, le specialità di alcuni ristoranti situati nei pressi della stazione,<br />

scritti da persone qualunque. All’altezza di Cesena mi accorgo però che uno dei<br />

consigli era stato creato direttamente dal Comune di Cesena tramite il proprio<br />

account ufficiale su Foursquare che consigliava i principali luoghi di interesse da<br />

visitare. Inizio così a prendere visione delle diverse liste di suggerimenti<br />

organizzate per aree tematiche: “I misteri di Cesena”, “Promozioni a Cesena e<br />

dintorni”, “Storia e Cultura”, “Cesena Wi-Fi”. In pochi attimi, per uno strano<br />

caso di serendipity, mi ritrovo a ipotizzare la possibilità di poter approfondire<br />

scientificamente, attraverso la strumentazione concettuale, metodologica e tecnica<br />

acquisita durante il percorso universitario, questo particolare e innovativo social<br />

network.<br />

2


A partire da una fase di screening del contesto di riferimento iniziai ad<br />

approfondire, attraverso l’osservazione diretta della piattaforma, la lettura di blog<br />

e riviste di settore, le principali caratteristiche non soltanto di Foursquare, ma<br />

anche di servizi analoghi basati appunto sulla geolocalizzazione. Incominciai così<br />

a pormi una serie di domande: qual è il contesto in cui questi servizi hanno luogo<br />

e si diffondono? Quali sono le reali opportunità per i marketers? Che tipo di<br />

impatto hanno sui consumatori e quali possono essere i limiti e i pericoli di tali<br />

tecnologie? Quali sono i principali bisogni, le principali motivazioni che inducono<br />

gli utenti a utilizzare tali servizi? Quali sono i settori che maggiormente investono<br />

su queste tecnologie e in che modo? Questi sono soltanto alcuni degli<br />

interrogativi che hanno rappresentato gli obiettivi conoscitivi e il punto di<br />

partenza del presente lavoro, che si struttura in tre capitoli.<br />

Nel primo, dal titolo Il Mercato Conversazionale della Network Society, cercherò di<br />

mettere a fuoco i principali fattori che sono alla base di un profondo<br />

cambiamento della società, dei mercati e dei consumatori. Con l’aiuto di una serie<br />

di prospettive e di osservazioni da parte di alcuni studiosi, saranno presi in esame<br />

i possibili effetti delle trasformazioni delle tradizionali regole che fino a ora<br />

hanno governato il mercato. All’interno del nuovo contesto verrà prestata<br />

particolare attenzione alle modalità di azione di un nuovo tipo di consumatore,<br />

più maturo e informato, che ha la possibilità di porsi sullo stesso livello del flusso<br />

comunicativo dei brand e di conversare con loro in qualsiasi momento e in<br />

qualsiasi luogo attraverso le nuove tecnologie della comunicazione. Verranno<br />

presi in esame alcuni dati relativi allo sviluppo del mercato dei dispositivi mobili e<br />

del conseguente interessamento da parte delle strategie di marketing. Inoltre, in<br />

chiusura di capitolo, illustrerò le principali caratteristiche di un tipo di economia<br />

in forte crescita come quella dell’App Economy.<br />

Il secondo capitolo, intitolato Geolocalizzazione: il Check-in si fa sociale, sarà<br />

dedicato all’individuazione delle peculiarità dei location-based services, cercando<br />

inoltre di identificare i diversi contesti e le differenti modalità di utilizzo di tali<br />

tecnologie. Attraverso un’analisi comparata dei principali servizi basati sulla<br />

geolocalizzazione si presterà particolare attenzione ai relativi modelli di business e<br />

alle strategie di social gaming che caratterizzano alcune di queste piattaforme.<br />

3


Nel terzo e ultimo capitolo, dal titolo Il Geo-Social(Game) Marketing su Foursquare,<br />

analizzerò alcuni casi di studio relativi all’utilizzo di Foursquare, con l’ausilio di<br />

tre differenti tecniche di ricerca: in primo luogo, effettuerò una simulazione<br />

dell’utilizzo dei marketing tools messi a disposizione dal geo-social network preso in<br />

esame, cercando di evidenziare i punti di forza e di debolezza di tali strumenti; in<br />

secondo luogo, con l’ausilio di una particolare tecnica adottata dalla metodologia<br />

della ricerca sociale come quella dell’analisi del contenuto, analizzerò le brand page<br />

italiane presenti su Foursquare; infine, terminerò il lavoro di ricerca con un<br />

approfondimento che cercherà di comprendere in che modo Foursquare può<br />

essere integrato in strategie di marketing territoriale, a partire dall’osservazione di<br />

uno specifico caso di studio, come quello rappresentato dal progetto “Voglio<br />

Vivere Così” della Fondazione Sistema Toscana, e mediante l’utilizzo di<br />

un’intervista.<br />

4


notevole numero di followers sono brand che hanno investito una serie di risorse,<br />

anche economiche, per creare un’esperienza coinvolgente per il proprio pubblico.<br />

Starbucks pur essendo la pagina che da meno tempo rispetto alle altre è presente<br />

su Foursquare e nonostante non abbia utilizzato, per ora, in maniera ottimale la<br />

brand page (pochi consigli, nessuna foto, un solo link esterno) attraverso l’altra<br />

piattaforma dedicata agli special e la creazione di uno specifico badge partner<br />

(Barista Badge) è riuscita ad attirare molti utenti sulla propria pagina nell’arco di<br />

un solo anno diventando la seconda pagina più popolare su Foursquare. Il buon<br />

utilizzo adiacente alle logiche della piattaforma, l’internazionalità del brand, la<br />

creazione dei badge partner per stimolare un coinvolgimento nell’esperienza<br />

geolocalizzata promossa dal brand, sono stati senza dubbio gli elementi vincenti<br />

che hanno consentito di giungere a un tale successo. Come si è potuto osservare<br />

anche in precedenza, a livello globale Foursquare sta crescendo velocemente e<br />

molti brand iniziano a guardare con grande interesse tale piattaforma. Ma nello<br />

specifico caso italiano qual è lo stato attuale delle brand page?<br />

Nel marzo del 2010 un interessante progetto di Roberto Cobianchi co-founder<br />

dell’agenzia di comunicazione bolognese Mimlus ha dato vita a un blog dal titolo<br />

“Foursquare Italia”, diventato in poco tempo un vero e proprio osservatorio che<br />

raccoglie informazioni e approfondimenti sui temi della geolocalizzazione,<br />

prestando particolare attenzione alla piattaforma Foursquare. Tra le attività<br />

interessanti svolte dall’osservatorio va evidenziata quella relativa alla creazione di<br />

un censimento delle brand page italiane presenti su Foursquare 107 . Le pagine<br />

ufficiali dei brand censite risultano essere 236 e rappresentano il 3,9% di tutte le<br />

6.094 brand page presenti su Foursquare (dato aggiornato al 16 gennaio 2011). Le<br />

modalità di selezione per il censimento delle pagine sono le stesse di quelle<br />

mostrate in precedenza e si basano sul monitoraggio della Gallery di Foursquare.<br />

Il 27 luglio 2011, a circa quattro mesi dal primo censimento, l’Osservatorio ha<br />

effettuato un’analisi delle allora 88 brand page italiane con lo scopo di<br />

comprendere come queste venissero utilizzate. Dai principali dati emersi da tale<br />

ricerca è possibile notare come in poco più di tre mesi il numero di brand page<br />

107 Vedi Foursquare Italia, Le Brand Page Italiane su Foursquare: http://www.foursquareitalia.org/lebrand-page-italiane-su-foursquare/<br />

100


italiane fosse cresciuto del 733% e in particolare che il settore più rappresentato<br />

fosse quello Turistico. Circa la metà delle brand page censite aveva tra i 101 e<br />

1.000 followers, ma a influire su questo dato non erano significative le attività<br />

svolte, considerato che non si registrava alcuna relazione tra numero di sostenitori<br />

e numero di suggerimenti inseriti. L’articolo che riportava i dati della ricerca si<br />

concludeva con alcune constatazioni mettendo in evidenza che: «il numero delle<br />

Brand Page è cresciuto a un ritmo sostenuto; la crescita sembra guidata dalla<br />

logica di “esserci” più che “farci qualcosa” (in stile Facebook); le Brand Page<br />

raccolgono follower pur non facendo quasi nulla (sorge spontanea una domanda:<br />

che tipo di relazione stanno immaginando di tenere con i loro follower?); la<br />

presenza su Foursquare è, nella maggior parte dei casi, scollegata da altre<br />

iniziative digitali; la presenza su Foursquare, nella maggioranza dei casi, non è<br />

neppure citata sul sito istituzionale, dove non compare nemmeno l’icona “Seguici<br />

su Foursquare”» (Cobianchi 2011) 108 .<br />

Come proseguimento dello studio affrontato fin qui, condotto attraverso un<br />

approfondimento generale della piattaforma che si è servito di una simulazione<br />

dell’utilizzo dei marketing tools messi a disposizione da Foursquare, nonché di<br />

un’osservazione qualitativa dei cinque principali brand internazionali presenti sul<br />

social network preso in esame, si è deciso di aggiornare e approfondire la ricerca<br />

elaborata dall’Osservatorio Foursquare Italia, ponendosi come principale<br />

obiettivo conoscitivo le modalità di utilizzo della piattaforma brand. Con la<br />

strutturazione di una specifica analisi che ha come oggetto le brand page italiane<br />

presenti su Foursquare si intende quindi comprendere la consapevolezza d’uso e<br />

di adattamento dei contenuti di comunicazione alle peculiarità e alle logiche<br />

partecipative e relazionali della piattaforma utilizzata e in generale del Web 2.0.<br />

Un ulteriore obiettivo è rappresentato poi dalla volontà di indagare le<br />

differenze legate alla tipologia e al settore commerciale di riferimento del brand.<br />

Come criterio di selezione delle unità di analisi in fase di disegno della ricerca si è<br />

scelto di prendere in considerazione tutte le 236 brand page italiane censite fino<br />

108 Roberto Cobianchi, Foursquare: piccole Brand Page italiane crescono. O forse no, http://<br />

www.foursquareitalia.org/2011/07/27/foursquare-piccole-brand-page-italiane-crescono-oforse-no,<br />

27 luglio 2011<br />

101


al 16 gennaio 2011 dall’Osservatorio Foursquare Italia. Per analizzare le brand<br />

page italiane presenti su Foursquare si è deciso di utilizzare una particolare<br />

tecnica per lo studio dei fenomeni del processo comunicativo, l’analisi del<br />

contenuto. Tale tecnica consiste essenzialmente nella scomposizione dell’unità<br />

comunicativa che si vuole analizzare, in questo caso le brand page, in unità più<br />

semplici. Una volta effettuata la scomposizione, le unità vengono classificate<br />

attraverso un sistema di categorie, trasformate in variabili categoriali o ordinali,<br />

che sono successivamente sottoposte a trattamenti statistici (Amaturo 1993). In<br />

generale, le unità di comunicazione vengono scomposte in unità più semplici,<br />

individuando le unità di classificazione (recording units) e le unità di contesto<br />

(context units). Seguendo la distinzione elaborata da Rositi (1988) in merito alle<br />

diverse tipologie di analisi del contenuto, e considerando le unità di classificazione<br />

scelte, si è proceduto con un’analisi del terzo tipo, perchè nel caso specifico della<br />

ricerca «non vi è scomposizione in elementi, ma l’unità di classificazione coincide<br />

con l’unità di contesto» (Amaturo 1993, pp.39-40). Prima dell’elaborazione del<br />

sistema di categorie per la classificazione che guidano la costruzione degli<br />

strumenti di rilevazione dei dati, si sono elaborate due ipotesi: il settore che<br />

maggiormente potrebbe trarre benefici dall’utilizzo di tale piattaforma è quello<br />

del turismo e della promozione culturale; le attività svolte dal brand sulla propria<br />

pagina non sono determinanti nell’incrementare il numero di sostenitori.<br />

Una volta definito il disegno della ricerca si è proceduto con la fase relativa alla<br />

costruzione degli strumenti e alla raccolta dei dati. Il precedente studio<br />

bibliografico e l’osservazione empirica di alcuni casi di analisi sono servite da fase<br />

preliminare per raccogliere informazioni sull’oggetto della ricerca e per costruire<br />

le tecniche di raccolta dati. Si è così costruita una scheda di analisi del contenuto<br />

ovvero «una successione ordinata, anziché di domande, di “voci” suddivise in<br />

aree tematiche, ciascuna destinata a rilevare una particolare caratteristica, delle<br />

unità di analisi» (Losito 2009, p.221). Seguendo le quattro fasi individuate da<br />

Lazarsfeld (1958), si è passati alla definizione operativa di tutte le proprietà e,<br />

successivamente, alla traduzione di queste in variabili. Sono state quindi definite<br />

lessicalmente le proprietà rappresentate dalla variabile e analizzate le dimensioni<br />

delle proprietà scomponendole in più aspetti e sotto-dimensioni. Si sono scelte,<br />

102


per ciascuna dimensione, una o più proprietà, indicatori di tale dimensione e<br />

infine sono state effettuate le procedure di definizione operativa delle variabili<br />

scelte come indicatori (Losito 2009). Sono così state definite le voci “aperte” e<br />

“chiuse” di una preliminare versione della scheda di analisi del contenuto.<br />

Essendo le alternative di risposta delle “voci”, nel loro insieme, un sistema di<br />

classificazione, si sono seguite le classiche regole di esaustività, mutua esclusività e<br />

unicità del fundamentum divisionis (Marradi 1984). Per sottoporre a una verifica di<br />

attendibilità 109 dello strumento da utilizzare si sono effettuati due pre-test per<br />

individuare eventuali voci mancanti, errori o inesattezze nella formulazione e<br />

nella successione delle voci e, per ciascuna voce, delle alternative di risposta,<br />

nonché per trarre indicazioni per la eventuale “chiusura” di voci “aperte” (Losito<br />

1996). Non trattandosi di uno studio di equipe l’unica tipologia di pre-test è<br />

risultata essere quella del test-retest, per constatare l’intrasoggettività tra<br />

registrazioni differenti in momenti diversi, effettuate da uno stesso ricercatore<br />

con eguale strumento, sugli stessi casi (Galtung 1967).<br />

In seguito alla fase di prova, le voci elaborate per la scheda di analisi relativa<br />

alle brand page su Foursquare sono risultate essere 18 suddivise in 3 aree<br />

tematiche 110 . La prima area denominata “Profilo della Brand Page” riguarda le<br />

caratteristiche generali della pagina e del brand che la gestisce, ovvero il titolo e<br />

l’indirizzo specifico della pagina (URL), la tipologia del brand (istituzionale,<br />

commerciale, ecc.) e il settore nel quale esso opera, l’area geografica di<br />

appartenenza (con riferimento alla sede legale), la presenza/assenza sul sito<br />

ufficiale del brand di un rimando alla propria pagina Foursquare e il numero di<br />

followers (sostenitori) della pagina. Nella seconda area, relativa alla<br />

“Personalizzazione” della brand page, vengono rilevate le scelte grafiche come la<br />

tipologia di banner inserito (osservando se è stato creato specificamente per la<br />

piattaforma), la lingua utilizzata per la descrizione generale e il numero e la<br />

tipologia dei link esterni utilizzati per creare rete con altri siti web. La terza e<br />

ultima area, riguardante le “Modalità di Utilizzo” delle brand page, raccoglie<br />

informazioni come, la quantità di foto pubblicate, la presenza/assenza del<br />

109 Per i problemi di validità e attendibilità cfr. Losito G., 1996; 2008; Krippendorf K., 1980.<br />

110 In Appendice B è presenta la scheda di Analisi del Contenuto<br />

103


iquadro attività recenti, il numero dei suggerimenti, il numero relativo alle liste<br />

create e quello inerente alle liste seguite.<br />

Nell’ultima fase, preliminare all’analisi dei dati, si è elaborato un piano di<br />

codifica 111 elencando e numerando tutte le variabili generate dalla scheda di<br />

analisi del contenuto. Il numero delle variabili che compare nel piano di codifica<br />

(presente in Appendice B) è pari a 27. Considerata la coincidenza tra le figure di<br />

ricercatore, analista e codificatore, si è deciso di raccogliere i dati in maniera già<br />

codificata. Le variabili “Tipologia Brand”, “Settore Brand”, alcune voci “Altro” e<br />

quelle relative all’area geografica (“Comune”, “Provincia”, “Regione”) sono state<br />

inizialmente lasciate come “voci” aperte, per rilevare in maniera più approfondita<br />

queste caratteristiche. Tali variabili sono state quindi sottoposte soltanto in un<br />

secondo momento a una classificazione a posteriori sulla base delle osservazioni.<br />

La rilevazione dei dati, avvenuta via web, è stata eseguita dal 16 al 18 gennaio<br />

2012 tramite una matrice Excel e una volta completata la fase di inserimento dei<br />

dati, si è proceduto con la classificazione di alcune variabili. In particolare<br />

“Tipologia Brand” ha dato luogo a 6 categorie: Istituzionale (attività promosse da<br />

Enti Pubblici), Commerciale Piccolo-Medio (negozi, piccole e medie imprese,<br />

singoli professionisti), Commerciale Grande Brand (Brand nazionali o<br />

internazionali), Non-Profit (associazioni senza scopo di lucro), Individuale<br />

(iniziative individuali o di gruppo non strutturate in forme associative), Politica<br />

(candidati o partiti politici). Le categorie della variabile “Settore Brand” sono<br />

risultate essere 13: Cultura e Turismo (promozione culturale, viaggi, ospitalità,<br />

itinerari), Cibo (ristoranti, trattorie, bar), Marketing e Comunicazione (agenzie di<br />

marketing, servizi e prodotti legati alla comunicazione), Telefonia e Internet<br />

(gestori di telefonia mobile e/o fissa, internet service provider), News (quotidiani,<br />

riviste, blog e portali informativi), Moda (settore moda e abbigliamento),<br />

Spettacolo (intrattenimento, pagine relative a canali o programmi televisivi, radio,<br />

spettacoli teatrali o cinematografici), Eventi (pagine per promuovere un singolo<br />

111 Vedi Appendice B<br />

104


evento) 112 , Sport e Tempo Libero (attività sportive e lifestyle), Salute e Benessere<br />

(attività legate alla salute come farmacie e studi medici e quelle legate al benessere<br />

come centri termali o Spa), Formazione, Scuola e Università (attività legate alla<br />

formazione come corsi di specializzazione, corsi di lingue, corsi universitari,<br />

ecc..), Comunicazione politica (pagine per campagne elettorali), Altri Settori<br />

Commerciali (studi fotografici, studi liberi professionisti, arredamento, elettronica<br />

e meccanica).<br />

La risultante matrice casi per variabili (236 casi 27 variabili) nella quale sono<br />

stati organizzati i dati è stata successivamente importata nel software di<br />

elaborazione statistica SPSS sul quale sono state effettuate le preliminari<br />

operazioni di assegnazione dei tipi di trattamento (numerico, stringa o data), dei<br />

valori (specificando le modalità) e della tipologia della variabile (nominale,<br />

ordinale, cardinale) e successivamente si è passati all’ultima fase concernente<br />

l’elaborazione e l’analisi dei dati. Per esigenze operative le variabili cardinali<br />

“followers” e “tips”, sono state suddivise in classi, ottenendo in questo modo<br />

altre due variabili. Per poter meglio confrontare i dati elaborati con la precedente<br />

analisi dell’Osservatorio Foursquare Italia, la nuova variabile followers ha previsto<br />

la suddivisione del numero di sostenitori in 3 classi: da 10 (numero minimo di<br />

sostenitori riscontrati) a 100, da 101 a 1.000 e da 1.001 in poi. Scelta analoga per<br />

quanto riguarda l’altra variabile “tips classi” che ha prodotto 3 classi: da 0 a 10, da<br />

11 a 100, da 101 in poi. Al fine di indagare le diverse dimensioni dei concetti presi<br />

in considerazione, sono state elaborate delle tabelle, organizzate rispettando<br />

l’ordine e la suddivisone delle aree tematiche presenti nella scheda di analisi del<br />

contenuto, per effettuare una lettura delle diverse distribuzioni di frequenze.<br />

Osservando la prima area tematica relativa alle caratteristiche generali delle<br />

brand page è possibile evidenziare come quasi la metà dei brand presenti su<br />

Foursquare sia un’attività commerciale come ad esempio un negozio o un<br />

piccola-media impresa (47,5%). A seguire vi sono grandi marche nazionali e<br />

internazionali che costituiscono il 27,5% delle brand page. Una percentuale<br />

112 In questo caso si è deciso di far “pesare” maggiormente la dimensione temporale della<br />

pagina. Questo tipo di categoria aiuta a comprendere un particolare utilizzo della brand page<br />

come quello della creazione di una pagina ad hoc per un evento così come avviene per<br />

Facebook<br />

105


minore, ma significativa è quella delle brand page istituzionali che coprono il<br />

10,2% della distribuzione.<br />

Tabella 2. Tipologia dei Brand presenti su Foursquare<br />

Frequenza %<br />

Istituzionale 24 10,2<br />

Commerciale Piccolo-Medio 112 47,5<br />

Commerciale Grande Brand 65 27,5<br />

Non-Profit 22 9,3<br />

Individuale 11 4,7<br />

Politico 2 0,8<br />

Totale 236 100,0<br />

Il settore maggiormente rappresentato sulla piattaforma brand è quello<br />

relativo alla “Cultura e Turismo” (24,6%) seguito dalla categoria definita “Altri<br />

settori commerciali” all’interno della quale vi sono attività commerciali come<br />

studi fotografici, studi professionali di avvocati e architetti, botteghe di artigiani,<br />

negozi di arredamento e oggettistica per la casa e attività legate all’elettronica e<br />

alla meccanica che insieme raggiungano il 16,5%. Un altro settore dominante è<br />

quello delle agenzie di “Marketing e Comunicazione” (15,3%). Gli altri settori<br />

non raggiungo il 10% e il settore meno presente è quello della comunicazione<br />

politica (0,8%) che ha soltanto due pagine.<br />

106


30,0%<br />

25,0%<br />

20,0%<br />

15,0%<br />

10,0%<br />

5,0%<br />

,0%<br />

24,6%<br />

Cultura3Turismo%<br />

8,9%<br />

15,3%<br />

Cibo%<br />

Marke=ng%e%Comunicazione%<br />

3,0%<br />

Telefonia%e%Internet%<br />

Se#ori'su'Foursquare'<br />

5,1%<br />

News%<br />

8,1%<br />

Moda%<br />

2,1%<br />

SpeIacolo%<br />

5,1%<br />

3,8%<br />

Even=%<br />

Sport%e%Tempo%Libero%<br />

4,7%<br />

Saute%e%Benessere%<br />

2,1%<br />

Formazione,%Scuola,%Università%<br />

Figura 16. Grafico dei settori più diffusi sulle brand page di Foursquare<br />

,8%<br />

Comunicazione%Poli=ca%<br />

16,5%<br />

Altri%SeIori%Commerciali%<br />

Escludendo i grandi brand che operano a livello nazionale e internazionale, per<br />

quanto concerne l’area territoriale di appartenenza è possibile notare come la<br />

maggior parte dei brand operi nelle regioni del nord (53,8%) e del centro Italia<br />

(31,6%). In generale la regione più rappresentata è la Lombardia con 33 brand<br />

page (19,3%) seguita dalla Toscana (17%) e dall’Emilia Romagna (14,6%). Ad<br />

esclusione della Valle d’Aosta tutte le altre regioni d’Italia hanno almeno una<br />

brand page. La Basilicata, il Friuli-Venezia Giulia, il Molise e l’Umbria sono le<br />

uniche regioni ad avere una sola brand page.<br />

107


Tabella 3. Distribuzione regionale delle Brand Page (esclusi i Grandi Brand)<br />

Frequenza %<br />

Abruzzo 2 1,2<br />

Basilicata 1 0,6<br />

Calabria 2 1,2<br />

Campania 6 3,5<br />

Emilia Romagna 25 14,6<br />

Lazio 18 10,5<br />

Liguria 1 0,6<br />

Lombardia 33 19,3<br />

Marche 6 3,5<br />

Molise 1 0,6<br />

Piemonte 14 8,2<br />

Puglia 3 1,8<br />

Sardegna 2 1,2<br />

Sicilia 4 2,3<br />

Toscana 29 17<br />

Trentino 8 4,7<br />

Umbria 1 0,6<br />

Veneto 11 6,4<br />

-1 (non verificabile) 4 2,3<br />

Totale 171 100,0%<br />

108


In merito all’integrazione di Foursquare all’interno dei siti web ufficiali<br />

(laddove presenti) è possibile constatare come più della metà dei brand (72,1%)<br />

non faccia ricorso a un apposito pulsante/logo per rimandare alla proprio pagina<br />

sulla piattaforma di geolocalizzazione.<br />

Tabella 4. Pulsante Foursquare sui siti ufficiali dei brand<br />

Frequenza %<br />

Presente 60 27,9<br />

Assente 155 72,1<br />

Totale 215 100,0<br />

Per quanto riguarda il numero dei followers è possibile osservare come il 53%<br />

delle brand page abbia meno di 100 sostenitori, mentre il 37% ne ha trai 101 e i<br />

1.000. Soltanto il 10% ha più di mille sostenitori e tra questi quella che ha un<br />

maggior numero in assoluto di utenti è quella di Gucci (52.597) seguita dalla<br />

pagina dell’Adidas (13.779) e da quella di Visit Tuscany (11.905).<br />

Followers(delle(Brand(Page(Italiane(su(Foursquare(<br />

37%$<br />

10%$<br />

Figura 17. Grafico dei Followers suddivisi in classi<br />

53%$<br />

1$($100$<br />

101$($1000$<br />

1001+$<br />

109


Nello specifico, il 54,2 % delle brand page che hanno più di 1.000 sostenitori è<br />

gestita da un grande brand. Stesso discorso per le pagine tra i 101 e 1.000<br />

sostenitori dove le grandi marche costituiscono il 44,8% dei casi.<br />

70,0%%<br />

60,0%%<br />

50,0%%<br />

40,0%%<br />

30,0%%<br />

20,0%%<br />

10,0%%<br />

,0%%<br />

7,2%%<br />

11,5%%<br />

20,8%%<br />

62,4%%<br />

34,5%%<br />

16,7%%<br />

Is/tuzionale% Commerciale%<br />

Piccolo>Medio%<br />

Numero'di'Followers'per'Tipologia'Brand'<br />

10,4%%<br />

44,8%%<br />

54,2%%<br />

Commerciale%<br />

Grande%Brand%<br />

12,8%%<br />

5,7%% 5,6%%<br />

4,2%% 3,4%% 4,2%%<br />

1,6%%<br />

,0%% ,0%%<br />

Non>Profit% Individuale% Poli/co%<br />

Figura 18. Grafico dei Followers suddivisi in classi per Tipologia Brand<br />

1>100%<br />

101>1000%<br />

Tra le brand page che hanno più di 1.000 sostenitori, il 29,2% è rappresentato<br />

dal settore della cultura e del turismo seguito da quello del marketing e della<br />

moda entrambi rappresentati al 16,7%. In generale le brand page più seguite si<br />

trovano al centro-nord dove le pagine raggiungono più di 1.000 sostenitori sono<br />

rappresentate dalle regioni Toscana (27,3%), Piemonte e Veneto (18,2%).<br />

L’Emilia Romagna è invece la regione che ha una maggiore percentuale di brand<br />

page sostenute dalla fascia di sostenitori che va da 101 a 1.000 (22,9%), seguita<br />

dalla Lombardia (18,8%).<br />

1001+%<br />

110


Attraverso l’incrocio di alcune di queste variabili è possibile inoltre evidenziare<br />

che come ci si potrebbe aspettare, i brand istituzionali utilizzano principalmente<br />

la propria pagina per iniziative legate alla promozione culturale e al turismo<br />

(70,8%). Le realtà delle piccole e medie imprese operano principalmente nel<br />

settore del marketing e della comunicazione (25,9%) e utilizzano la propria pagina<br />

per servizi e prodotti legati al turismo nel 24,1% dei casi. I grandi brand presenti<br />

invece sono quelli che operano prevalentemente nel settore della moda (18,5%),<br />

mentre le associazioni non-profit sono legate al settore della promozione<br />

culturale (22,7%), ma anche in quello delle news e dello sport e tempo libero<br />

(18,2%). La pagina personale viene invece generalmente utilizzata per auto-<br />

promuoversi nell’ambito del marketing e della comunicazione (36,4%).<br />

Tabella 5. Tipologia e Settore dei Brand su Foursquare<br />

Istituzionale Commerciale Commerciale<br />

Piccolo-Medio Grande Brand Non-Profit Individuale Politico<br />

F % F % F % F % F % F %<br />

Cultura-Turismo 17 70,8 27 24,1 7 10,8 5 22,7 2 18,2 0 0<br />

Cibo 0 0 13 11,6 7 10,8 0 0 1 9,1 0 0<br />

Marketing e<br />

Comunicazione<br />

Telefonia e<br />

Internet<br />

0 0 29 25,9 3 4,6 0 0 4 36,4 0 0<br />

0 0 1 0,9 6 9,2 0 0 0 0 0 0<br />

News 1 4,2 5 4,5 2 3,1 4 18,2 0 0 0 0<br />

Moda 0 0 6 5,4 12 18,5 1 4,5 0 0 0 0<br />

Spettacolo 0 0 0 0 5 7,7 0 0 0 0 0 0<br />

Eventi 2 8,3 2 1,8 5 7,7 3 13,6 0 0 0 0<br />

Sport e Tempo<br />

Libero<br />

1 4,2 3 2,7 1 1,5 4 18,2 0 0 0 0<br />

Salute e Benessere 1 4,2 4 3,6 2 3,1 2 9,1 2 18,2 0 0<br />

Formazione,<br />

Scuola, Università<br />

Comunicazione<br />

Politica<br />

Altri Settori<br />

Commerciali<br />

1 4,2 0 0 4 6,2 0 0 0 0 0 0<br />

0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 100<br />

1 4,2 22 19,6 11 16,9 3 13,6 2 18,2 0 0<br />

Totale 24 100 112 100 65 100 22 100 11 100 2 100<br />

111


Per quanto riguarda la seconda area tematica relativa alle personalizzazione<br />

della brand page è riscontrabile una perfetta divisione tra i brand che utilizzano<br />

un banner creato ad hoc per Foursquare (50,8) e altri brand che si limitano a<br />

utilizzare banner generici. La lingua più utilizzata per la descrizione generale del<br />

proprio brand è l’italiano (78%) e in generale la lingua inglese è più utilizzata tra<br />

le brand page turistiche (41%) che sono anche quelle che maggiormente (33%)<br />

ricorrono alla doppia lingua insieme alle brand page degli eventi.<br />

Cultura'Turismo-<br />

Telefonia-e-Internet-<br />

Cibo-<br />

Marke2ng-e-Comunicazione-<br />

Lingua'Descrizione'Brand'Page'su'Foursquare''<br />

News-<br />

Moda-<br />

Spe>acolo-<br />

Even2-<br />

Sport-e-Tempo-Libero-<br />

Saute-e-Benessere-<br />

Comunicazione-Poli2ca-<br />

Formazione,-Scuola,-Università-<br />

Altri-Se>ori-Commerciali-<br />

Italiano'Inglese-<br />

Inglese-<br />

Italiano-<br />

Figura 18. Grafico delle lingue utilizzate per la descrizione del brand in base al settore<br />

In media vengono utilizzati nella descrizione o nell’apposita sezione 3 link per<br />

rimandare ad altri siti del brand. Tra questi link esterni in generale il sito web<br />

ufficiale non viene omesso quasi mai ed è presente nel 91% dei casi. Discorso<br />

diverso per i blog aziendali che sono presenti solo nel 13,1% delle pagine. Twitter<br />

è il social network più utilizzato (89,8%) seguito da Facebook (71,6%) e YouTube<br />

(11%). Nel 77% dei casi non vengono utilizzati altri siti web che, laddove<br />

presenti, sono rappresentati da altri siti ufficiali afferenti al brand e solo in<br />

rarissime occasioni da altri social network come Flickr (6), LinkedIn (4), Google<br />

Plus (3) e Tumblr (1).<br />

112


Osservando i dati inerenti all’ultima area tematica relativa alle modalità di<br />

utilizzo è possibile notare che mediamente vengono pubblicate 5 foto, anche se il<br />

valore di tendenza centrale della moda è pari a 0. La pagina che ha pubblicato il<br />

maggior numero di foto (132) è quella di Groupalia Italia che opera nel settore<br />

della vendita online di pacchetti per viaggi e tempo libero. Inoltre, dai dati emerge<br />

chiaramente che la brand page non viene utilizzata per effettuare check-in poiché<br />

nel 91% dei casi non vi sono aggiornamenti di attività recenti. Tale utilizzo si<br />

concentra tra le pagine dei grandi brand e in particolare nel settore del turismo<br />

(36,8%).<br />

Per quanto riguarda i tips (suggerimenti) è possibile notare come quasi la metà<br />

dei brand abbia meno di 10, mentre il 40% ha tra gli 11 e i 100 tips. Soltanto 11<br />

pagine (5%) hanno più di 100 suggerimenti.<br />

40%#<br />

Tips%pubblica+%dalle%Brand%Page%<br />

5%#<br />

6%#<br />

49%#<br />

Figura 19. Grafico dei suggerimenti pubblicati dalle Brand Page su Foursquare<br />


Generalmente in media sono stati pubblicati 27 suggerimenti: tale dato risente<br />

però di un valore molto alto come quello della pagina di “Galbusera Tra” che<br />

detiene il record di 395 tips. Il numero di suggerimenti più ricorrente è pari a 5.<br />

La lingua utilizzata per scrivere i suggerimenti è l’italiano (78,8%), mentre tra le<br />

pagine che utilizzano l’inglese vi sono quelle che operano nel settore della<br />

promozione culturale e del turismo (47,2%).<br />

Tabella 6. Lingua dei suggerimenti in base al settore<br />

Italiano Inglese<br />

Frequenza % Frequenza %<br />

Cultura-Turismo 38 20,4 17 47,2<br />

Cibo 17 9,1 3 8,3<br />

Marketing e Comunicazione 31 16,7 4 11,1<br />

Telefonia e Internet 5 2,7 0 0<br />

News 9 4,8 2 5,6<br />

Moda 12 6,5 6 16,7<br />

Spettacolo 5 2,7 0 0<br />

Eventi 11 5,9 0 0<br />

Sport e Tempo Libero 8 4,3 0 0<br />

Saute e Benessere 11 5,9 0 0<br />

Formazione, Scuola, Università 2 1,1 3 8,3<br />

Comunicazione Politica 2 1,1 0 0<br />

Altri Settori Commerciali 35 18,8 1 2,8<br />

Totale 186 100 36 100<br />

114


Mediamente il numero di persone che dichiara di aver seguito un<br />

suggerimento è pari a 6, ma nella maggior parte dei casi i suggerimenti non<br />

vengono indicati come eseguiti (la moda è pari a 0). Il suggerimento più eseguitio<br />

riguarda quello di “Current Italia” sulla Stazione di Bologna Centrale (146),<br />

seguito dal tip di “Visit Tuscany” riguardante il Ponte Vecchio a Firenze (94) e<br />

infine quello di Gucci relativo al suo store di New York (90). Relativamente<br />

all’organizzazione dei suggerimenti nelle liste va sottolineato che nel 58,9% dei<br />

casi non si utilizza questo tipo di strumento. La percentuale cresce ancora se si<br />

considerano le “liste seguite” dai brand: in questo caso l’89,4% delle pagine non<br />

segue altre brand page. Il numero di liste maggiori presenti su una brand page è<br />

15 (Groupalia Italia), mentre il record di liste seguite, pari a 12, è quello di Lotto<br />

Sport Italia. A utilizzare maggiormente le liste sono le piccole e medie imprese<br />

che nel 41,1% dei casi utilizza almeno una lista.<br />

Per completare l’osservazione, in seguito all’analisi descrittiva dei dati, sono<br />

state formulate alcune ipotesi circa le possibili relazioni tra le variabili. Si è quindi<br />

proceduto con un’analisi bivariata utilizzando calcoli statistici in base alle<br />

tipologie di variabili esaminate. Per studiare le relazioni tra variabili nominali e<br />

cardinali si è fatto ricorso all’analisi della varianza. Nello specifico si è effettuato il<br />

test statistico inferenziale dell’ANOVA per verificare l’esistenza di un’eventuale<br />

relazione tra la variabile “Regione” e il numero di “Followers”. Dall’elaborazione<br />

è emerso che i valori del rapporto F (dati dal rapporto tra le medie interne ed<br />

esterne ai gruppi) osservati con il relativo P-value (Sig.) non sono risultati essere<br />

significativi e di conseguenza non si è potuta accettare l’ipotesi di dipendenza tra<br />

queste due variabili. Operazione analoga è stata effettuata per verificare se la<br />

presenza/assenza di un richiamo di Foursquare possa in qualche modo influire<br />

sul numero di sostenitori, ma anche in questo caso i valori hanno indicato una<br />

relazione molto debole. A influire maggiormente sul numero di followers<br />

sembrano invece essere altre due variabili come il tipo di brand e il settore in cui<br />

questo opera. Infatti, il valore riscontrato del rapporto F (2,31) e il relativo P-<br />

value (0,045) consente di sostenere che la variabilità del numero di followers è da<br />

attribuire in parte alla tipologia del brand.<br />

115


Tabella 7. ANOVA: Tipologia Brand - Followers<br />

Somma dei quadrati df Media dei quadrati F Sig.<br />

Fra gruppi 1,683 5 3,367 2,31 0,045<br />

Entro gruppi 3,355 230 1,457<br />

Totale 3,52 235<br />

Inoltre, sottoponendo alla medesima analisi il settore del brand si è potuto<br />

osservare che il valore del rapporto F (1,77) ha una probabilità dello 0,054 di<br />

provenire da una situazione di indipendenza fra le due variabili considerate.<br />

Tabella 8. ANOVA: Settore del Brand - Followers<br />

Somma dei quadrati df Media dei quadrati F Sig.<br />

Fra gruppi 3,066 12 2,555 1,77 0,054<br />

Entro gruppi 3,214 223 1,441<br />

Totale 3,52 235<br />

Per quanto riguarda l’attività portante della brand page, quella cioè relativa alla<br />

scrittura di suggerimenti che permettono di instaurare una conversazione diretta<br />

con i propri utenti, si è voluto verificare se in qualche modo tale attività possa<br />

influire nell’incrementare il numero di followers 113 .<br />

113 Per misurare la forza della relazione tra le due variabili cardinali come quella del numero di<br />

“suggerimenti” e il numero di “followers” si è utilizzato il coefficiente di correlazione Pearson.<br />

116


Tabella 9. Correlazione tra Tips e Followers<br />

Tips Followers<br />

Correlazione di Pearson 1 0,056<br />

Tips Sig. (2-code) - 0,389<br />

N 236 236<br />

Correlazione di Pearson 0,056 1<br />

Followers Sig. (2-code) 0,389 -<br />

N 236 236<br />

Essendo il valore osservato (0,056) estremamente prossimo allo 0 è possibile<br />

sostenere che non sembrerebbe esserci una relazione tra il numero di<br />

suggerimenti scritti e i followers della brand page.<br />

Al fine di sintetizzare i risultati emersi dalla presente indagine si è ritenuto<br />

opportuno, così come anticipato in precedenza, procedere con la comparazione<br />

di alcuni dati attraverso il confronto con una precedente rilevazione avvenuta a<br />

luglio 2011 e condotta dall’Osservatorio Foursquare Italia. È possibile<br />

innanzitutto osservare come il numero delle brand page, rispetto alla precedente<br />

rilevazione (dove erano state esaminate 88 brand page), abbia visto un consistente<br />

incremento del 268%. Tale tasso di crescita pur essendo sostanziale è comunque<br />

minore rispetto a quella registrato nel secondo trimestre del 2011 dove si era<br />

assistito a un incremento del 733% (da marzo a luglio 2011). Si è potuto<br />

osservare come a prevalere sulla piattaforma brand di Foursquare siano le pagine<br />

afferenti alle realtà commerciali, in particolare rappresentate dai negozi e dalle<br />

piccole e medie imprese. Il settore più rappresentato dalle brand page è ancora<br />

quello della promozione culturale e del turismo. Le pagine delle agenzie di<br />

comunicazione sono la seconda categoria che però è inferiore rispetto all’insieme<br />

di altre piccole attività commerciali legate ad altri settori come quello ad esempio<br />

della fotografia, dell’arredamento e degli studi professionali. I brand legati alla<br />

moda e all’abbigliamento superano il settore del cibo che, tra gli altri settori presi<br />

117


in considerazione, rimane comunque quello con una maggiore percentuale di<br />

utilizzo. Interessante notare come altri settori appartenenti al mondo delle news o<br />

dello spettacolo, come canali televisivi e radiofonici, non registrino una presenza<br />

importante sulla piattaforma rappresentando una situazione discordante se<br />

confrontata con il panorama internazionale dove i brand dell’informazione e<br />

dell’intrattenimento sono molto presenti e hanno il maggior numero di followers<br />

su Foursquare. Per quanto riguarda le disuguaglianze geografiche è stato possibile<br />

evidenziare come il numero delle brand page appartenenti all’ambito territoriale<br />

del nord Italia prevalgano. In riferimento alla precedente analisi, nell’ambito del<br />

turismo la classifica delle regioni principali rimane pressoché invariata: la Toscana<br />

è ancora la regione più rappresentata con ben 12 brand page, seguita dall’Emilia<br />

Romagna che ha raddoppiato le proprie pagine turistiche (7) e dal Trentino-Alto<br />

Adige (6). Non vi sono particolari caratterizzazioni dell’utilizzo dei link esterni<br />

per quanto riguarda la tipologia del brand e il settore di riferimento: in generale<br />

tutti i brand indipendentemente dal settore li utilizzano in ugual misura.<br />

Interessante, però, notare quali sono i social network promossi all’interno della<br />

pagina: il rimando alla fan page su Facebook pur essendo presente quasi sempre è<br />

comunque inferiore ai link che reindirizzano su Twitter. La strategia di<br />

Foursquare di aver reso obbligatorio la creazione di un account sulla principale<br />

piattaforma di micro-blogging ha generato sicuramente, al di là della qualità di<br />

utilizzo, un incremento quantitativo degli account dei brand su Twitter. È<br />

possibile evidenziare come in generale non ci siano sostanziali variazioni della<br />

scelta del tipo di banner a seconda del settore o del brand, fatta eccezione<br />

(stranamente) proprio per quello del marketing e della comunicazione dove la<br />

maggior parte dei banner non è personalizzato (63,9%). In merito al numero di<br />

followers, la distribuzione ha subito notevoli variazioni: se prima circa la metà<br />

(55%) delle brand page italiane su Foursquare avevano tra i 101 e i 1.000<br />

sostenitori, ora il 53% ha meno di 100 followers, mentre il 37% ha tra i 101 e i<br />

1.000 e soltanto un 10% ha più di 1.000 sostenitori. Il primato dei followers è<br />

ancora quello della pagina di Gucci (52.597), mentre la brand page di Visit<br />

Tuscany (11.905) cede il suo posto a quella di un altro brand della moda e<br />

dell’abbigliamento come quello dell’Adidas (13.779). In relazione alle osservazioni<br />

118


sui suggerimenti è possibile notare come pur essendo diminuite dal 22% al 6% le<br />

pagine che non hanno alcun suggerimento, quasi la metà delle pagine (49%) si<br />

limita a meno di 10 suggerimenti e nella maggior parte dei casi si scrivono 5<br />

suggerimenti, giusto il minimo sindacale per comparire nella Gallery di<br />

Foursquare. Nonostante non abbia implementato il numero di suggerimenti, il<br />

primato dei tips resta alla brand page “Galbusera Tra” con i suoi 395 tips. Inoltre,<br />

così come osservato nella precedente indagine, restano rari i casi in cui il<br />

suggerimento venga dichiarato come “fatto”. Se i suggerimenti sono pochi, anche<br />

il loro raggruppamento in liste è molto raro. Gli aggiornamenti in tempo reale<br />

sono presenti solamente su 17 pagine ovvero meno del 10%. Nella maggior parte<br />

dei casi è possibile ipotizzare una sperimentazione piuttosto che un utilizzo<br />

consapevole della piattaforma. Il richiamo a Foursquare sui propri siti è assente<br />

(72,2%) e nessun brand page ha avanzato la proposta di badge partner. In<br />

sostanza è possibile affermare che in generale l’utilizzo delle brand page italiane<br />

non è ancora maturo come quello dei principali brand internazionali e la presenza<br />

su Foursquare sembra ancora guidata, come evidenziato già in precedenza da<br />

Roberto Cobianchi, «dalla logica di “esserci” più che “farci qualcosa” (in stile<br />

Facebook)» (Cobianchi 2011) 114 .<br />

In conclusione, volendo confrontare quanto emerso dall’analisi con le ipotesi<br />

elaborate nel disegno della presente ricerca, non è possibile non constatare che il<br />

settore maggiormente interessato all’utilizzo di Foursquare sia quello della<br />

promozione culturale e del turismo. Enti pubblici dei Beni Culturali e del<br />

Turismo, associazioni e alcune comunità locali mostrano forte interesse per le<br />

possibilità di veicolare suggerimenti sui luoghi del contesto territoriale in cui esse<br />

operano, promuovendo le proprie tradizioni e i propri prodotti culturali. In<br />

merito alla seconda ipotesi, i dati hanno evidenziato come le attività svolte sulla<br />

brand page (in particolare aggiunta di foto e scrittura dei suggerimenti) non<br />

sembrerebbero ancora determinanti nell’incrementare il numero dei sostenitori.<br />

Salvo rare eccezioni, il tipo di conversazione che si viene a creare tra il brand e i<br />

114 Roberto Cobianchi, Foursquare: piccole Brand Page italiane crescono. O forse no, http://<br />

www.foursquareitalia.org/2011/07/27/foursquare-piccole-brand-page-italiane-crescono-oforse-no,<br />

27 luglio 2011<br />

119


suoi interlocutori non risponde pienamente alle logiche partecipative, interattive e<br />

coinvolgenti permesse da tale piattaforma. Molti strumenti come le attività<br />

recenti e la creazione di liste non vengono presi in considerazione e l’aumento dei<br />

sostenitori sembrerebbe legato principalmente al tipo di brand e al settore in cui<br />

esso opera. Pur essendo aumentato il numero dei siti ufficiali che rimandano a<br />

Foursquare, nella maggior parte dei casi tale reindirizzamento è ancora assente.<br />

Anche i grandi brand presenti non sembrano essere ancora consapevoli delle reali<br />

opportunità e vivono un periodo di sperimentazione, piuttosto che una fase di<br />

investimento. Non mancano però buone pratiche di utilizzo come ad esempio la<br />

brand page “Visit Tuscany”: nata su iniziativa della Regione Toscana per<br />

promuovere il proprio territorio, “Visit Tuscany” si inserisce all’interno di una più<br />

complessa strategia di social media marketing ed è la prima brand page regionale in<br />

Italia che ha deciso di puntare sulle potenzialità dei location-based services per<br />

comunicare le proprie attrazioni culturali e paesaggistiche.<br />

3.3*Foursquare*per*il*turismo:*il*caso*di*Visit*Tuscany<br />

Come è stato possibile osservare attraverso l’analisi delle brand page italiane su<br />

Foursquare, il settore maggiormente rappresentato è quello della promozione<br />

culturale e del turismo. Il settore turistico continua dunque a intrattenere un<br />

legame con le innovazioni tecnologiche informatiche che lo accompagnano sin<br />

dagli anni Sessanta, da quando cioè negli Stati Uniti fu introdotta SABRE (Semi-<br />

Automated Business Research Environment), la prima applicazione che consentiva di<br />

gestire le prenotazioni dei biglietti per l’American Airlines e che successivamente<br />

è stata utilizzata da altre compagnie aeree fino a estendersi alla rete ferroviaria,<br />

alle catene di alberghi e alle agenzie di viaggi. Così come sottolineato da Andrea<br />

Pollarini (2011), presidente della Scuola Superiore di Loisir e degli Eventi di<br />

Comunicazione di Rimini, oltre alla tecnologia vi sono anche altri fattori che<br />

intrecciandosi tra loro hanno permesso all’industria turistica di diventare la prima<br />

industria al mondo, non soltanto in termini di fatturato, ma anche in termini di<br />

propensione all’innovazione. Tra i fattori relativi al contesto in cui tale industria si<br />

120


Appendice*B:*Analisi*del*Contenuto*delle*Brand*Page*su*<br />

Foursquare<br />

Scheda di Analisi del Contenuto<br />

154


Piano di Codifica per la Scheda di Analisi del Contenuto<br />

155


Tabelle Analisi del Contenuto delle Brand Page italiane su Foursquare<br />

Tabella 10. Settori presenti su Foursquare<br />

Frequenza %<br />

Cultura-Turismo 58 24,6<br />

Cibo 21 8,9<br />

Marketing e Comunicazione 36 15,3<br />

Telefonia e Internet 7 3,0<br />

News 12 5,1<br />

Moda 19 8,1<br />

Spettacolo 5 2,1<br />

Eventi 12 5,1<br />

Sport e Tempo Libero 9 3,8<br />

Salute e Benessere 11 4,7<br />

Formazione, Scuola, Università 5 2,1<br />

Comunicazione Politica 2 0,8<br />

Altri Settori Commerciali 39 16,5<br />

Totale 236 100,0<br />

Tabella 11. Presenza pulsane di richiamo Foursquare<br />

Frequenza %<br />

-1 (Sito web assente) 21 8,9<br />

Presente 60 25,4<br />

Assente 155 65,7<br />

Totale 236 100,0<br />

156


Tabella 12. Tipologia Banner<br />

Frequenza %<br />

Ad Hoc 120 50,8<br />

Standard 116 49,2<br />

Totale 236 100,0<br />

Tabella 13. Lingua Descrizione<br />

Frequenza %<br />

Italiano 184 78,0<br />

Inglese 46 19,5<br />

Italiano-Inglese 6 2,5<br />

Totale 236 100,0<br />

Tabella 14. Link Esterni<br />

Media 2,95<br />

Moda 3<br />

Minimo 0<br />

Massimo 8<br />

157


Tabella 15. Sito Web<br />

Frequenza %<br />

Presente 215 91,1<br />

Assente 21 8,9<br />

Totale 236 100,0<br />

Tabella 16. Blog<br />

Frequenza %<br />

Presente 31 13,1<br />

Assente 205 86,9<br />

Totale 236 100,0<br />

Tabella 17. Twitter<br />

Frequenza %<br />

Presente 212 89,8<br />

Assente 24 10,2<br />

Totale 236 100,0<br />

Tabella 18. Facebook<br />

Frequenza %<br />

Presente 169 71,6<br />

Assente 67 28,4<br />

Totale 236 100,0<br />

158


Tabella 19. YouTube<br />

Frequenza %<br />

Presente 26 11,0<br />

Assente 210 89,0<br />

Totale 236 100,0<br />

Tabella 20. Foto<br />

Media 4,80<br />

Moda 0<br />

Minimo 0<br />

Massimo 132<br />

Somma 1.132<br />

Tabella 21. Attività Recenti<br />

Frequenza %<br />

Presente 19 8,1<br />

Assente 217 91,9<br />

Totale 236 100,0<br />

159


Tabella 22. Attività Recenti<br />

Frequenza %<br />

Nessuna Attività Recente 14 5,9<br />

Italiano 186 78,8<br />

Inglese 36 15,3<br />

Totale 236 100,0<br />

Tabella 23. Followers<br />

Frequenza % Percentuale Cumulata<br />

1 - 100 125 53,0 53,0<br />

101 - 1000 87 36,9 89,8<br />

1001+ 24 10,2 100,0<br />

Totale 236 100,0 -<br />

Tabella 24. Tips<br />

Frequenza % Percentuale Cumulata<br />


Tabella 24. Followers - Tips<br />

FOLLOWERS<br />

1 - 100 101 - 1000 1001+<br />

F % F % F %<br />


Tabella 26. Settore Brand - Followers<br />

FOLLOWERS<br />

1 - 100 101 - 1000 1001+ Totale<br />

F % F % F % F %<br />

Cultura-Turismo 28 48,3 23 39,7 7 12,1 58 100<br />

Cibo 11 52,4 8 38,1 2 9,5 21 100<br />

Marketing e<br />

Comunicazione<br />

21 58,3 11 30,6 4 11,1 36 100<br />

Telefonia e Internet 1 14,3 3 42,9 3 42,9 7 100<br />

News 4 33,3 5 41,7 3 25 12 100<br />

Moda 6 31,6 9 47,4 4 21,1 19 100<br />

SETTORE<br />

Spettacolo 0 0 4 80 1 20 5 100<br />

BRAND Eventi 7 58,3 5 41,7 0 0 12 100<br />

Sport e Tempo Libero 9 100 0 0 0 0 9 100<br />

Salute e Benessere 6 54,5 5 45,5 0 0 11 100<br />

Formazione, Scuola,<br />

Università<br />

Comunicazione<br />

Politica<br />

Altri Settori<br />

Commerciali<br />

2 40 3 60 0 0 5 100<br />

2 100 0 0 0 0 2 100<br />

28 71,8 11 28,2 0 0 39 100<br />

162


Tabella 27. Tipologia Brand - Tips<br />

TIPS<br />


Tabella 29. Tips<br />

Media 27,67<br />

Moda 5<br />

Minimo 0<br />

Massimo 623<br />

Somma 6.531<br />

Tabella 30. Max Tips Fatti<br />

Media 6,23<br />

Moda 0<br />

Minimo 0<br />

Massimo 146<br />

Somma 1.471<br />

164

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