Dossier favole - I.C. âG. Galileiâ Tradate

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IL LEONE PREPOTENTE E LA TARTARUGA C’era una volta un leone molto prepotente. Il leone decise di invitare a casa sua a cena la sua cara amica tartaruga. La tartaruga era molto indecisa, se andare o no, perché anch’essa sapeva che il leone era prepotente. Andò, però, perché voleva avere un po’ di compagnia. Arrivato il giorno stabilito, la tartaruga si vestì bene, si truccò e si mise le scarpe col tacco e uscì. Arrivata vide la tavola vuota. Il leone disse: “No, cara, il cibo e la tavola li devi preparare tu.” La tartaruga rispose: “Mi hai ingannato, io adesso me vado.” e se ne andò. Il giorno dopo la tartaruga invitò a cena il leone. Arrivato il momento, il leone andò e trovò anche lui la tavola vuota. Lui disse: “Adesso anche tu mi hai ingannato, io non sono più tuo amico.”. La tartaruga disse: “E neanche io sono tua amica perché tu mi hai ingannato per primo e quindi io con te ho chiuso!”. Chi la fa, l’aspetti. Gaia Bonotto, I B UN LUPO PRESUNTUOSO C’erano una volta, vicino ad una quercia, due pecore che stavano parlando di cose impossibili. Una pecora disse: “E’ impossibile che un lupo salti da fermo cinque metri in avanti!” E l’altra replicò: “E’ impossibile che un lupo rimanga due minuti sott’acqua!” E l’altra ribatté : “E’ impossibile che un lupo fermi un treno in corsa!”. All’improvviso un lupo, che le aveva sentite parlare, si avvicinò a loro e disse: “Io so fare tutte queste cose!”. E le pecore gli dissero: ”Facci vedere cosa sai fare!”. Il lupo cominciò col salto dai cinque metri da fermo: “Ora sono troppo stanco per fare questo salto, farò un’altra cosa impossibile domani!” Il giorno dopo doveva stare due metri sott’acqua: ”Oggi l’acqua è troppo fredda!”. Le pecore gli dissero: ”Se non lo fai non fa niente, non ti prenderemo in giro!”. Il lupo rispose loro: “Domani fermerò un treno in corsa!”. Il pomeriggio seguente il lupo saltò sulle rotaie aspettando un treno: ”Quando arriva questo treno?” Subito dopo il treno arrivò, era ormai vicinissimo al lupo, quando questo saltò fuori dalle rotaie. “E va bene, lo ammetto, non so saltare cinque metri da fermo, né stare due minuti sott’acqua, né fermare un treno in corsa!” disse piangendo. “Non fa niente, non ti prenderemo in giro!” dissero le pecore. Il lupo le ringraziò e se ne andò. La favola insegna che se non riesci a fare una cosa non fa niente, non umiliarti per niente! Aziz Bedoui, I B
IL CANE E IL GATTO Una volta un cane e un gatto stavano litigando per un giocattolo che piaceva a tutti e due. Decisero di fare una gara: vinse il gatto, ma era triste lo stesso. Allora, il cane gli disse: “Dai, ti sto accanto io.” Il gatto un giorno si ruppe una zampa e il cane l’aiutò. La favola ci vuol far capire che chi trova un amico trova un tesoro. Jasmine Cassano, I E IL RAGNO E LA MOSCA Un giorno una mosca stava gironzolando nella cantina di una casa e ad un tratto si impigliò in una ragnatela. La mosca pregò il ragno di lasciarla andare, in cambio l’avrebbe aiutato in caso di pericolo. Al ragno sembrava una promessa banale, ma comunque la lasciò andare. Dopo un po’ di giorni la mosca sentì la padrona della casa dire a suo marito che andava giù a pulire la cantina dalle ragnatele e dai ragni. La mosca andò dal ragno ad avvisarlo. Dopo aver raggiunto il ragno, gli disse che se ne doveva andare prima che la padrona arrivasse, altrimenti la sua vita sarebbe stata in pericolo. Il ragno si fidò e uscì fuori dalla cantina. Poco più di cinque minuti dopo vide la padrona entrare con un aspirapolvere. Da allora il ragno e la mosca diventarono amici. Mirko Dervishi, I E LO SQUALO PREDATORE Tanto tempo fa, in un oceano, viveva un branco di sardine. Esse cercavano un riparo per non farsi mangiare dallo squalo più cattivo dell’oceano. Lo squalo viveva in una grotta in attesa di prede da divorare. Le sardine procedevano velocissime, quando ad un tratto, un loro piccolo, che stava dietro, si perse nell’oceano. Costui, spaventato, chiamò aiuto per far capire al suo branco dove si trovava. Lo squalo sentì la sardina gridare aiuto, allora decise di andare a caccia. Lo squalo vide la sardina tremare di paura, le andò vicino e, con un morso, la mangiò. La favola insegna che il pesce grosso mangia il piccolo. Samy Bonetti, I E
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