Passato presente e futuro dell'azienda Guglielmo - Confindustria ...
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AZIENDA IN VETRINA<br />
di Rita Macrì<br />
<strong>Passato</strong> <strong>presente</strong> e <strong>futuro</strong><br />
dell’azienda <strong>Guglielmo</strong><br />
A tu per tu con Daniele Rossi, direttore Marketing e Sviluppo “<strong>Guglielmo</strong> Spa”<br />
Entrando nella struttura all’interno della<br />
quale viene prodotto il ben noto caffè<br />
<strong>Guglielmo</strong>, non si può che rimanere inebriati<br />
dal profumo che pervade ogni angolo<br />
dell’azienda. Abbiamo intervistato Daniele<br />
Rossi che, insieme con lo zio Roberto Volpi<br />
e il cugino Matteo Tubertini, dirige la “<strong>Guglielmo</strong><br />
Spa”, una realtà che dimostra ancora<br />
una volta il valore della famiglia che, specie<br />
nel Meridione, ha avuto una centralità nella<br />
nostra cultura e società, determinando il<br />
successo di tale modello d’impresa. Il capitalismo<br />
famigliare è una costante della storia<br />
dell’Italia industriale e appare in termini di<br />
qualità del management e visione strategica,<br />
ricco di elementi di forza che lo rendono<br />
molto efficiente; le piccole e medie imprese<br />
sono la struttura portante dell’imprenditoria<br />
privata. Un esempio tutto calabrese è la<br />
<strong>Guglielmo</strong>, un’azienda con una storia lunga<br />
65 anni che attualmente è riuscita a diventare<br />
leader nel mercato calabrese del settore<br />
caffè e una realtà importante nel panorama<br />
nazionale e internazionale. Con il marchio<br />
principale <strong>Guglielmo</strong> e con i marchi partecipati,<br />
Sao Cafè e Gran Cafè, raggiunge<br />
quote di mercato a livello locale del 65% e<br />
nazionale del 15%. La torrefazione, che si<br />
affaccia sull’affascinante costa Jonica di Copanello,<br />
propone un’immagine a metà tra<br />
avanguardia e tradizione. A tal proposito<br />
Daniele Rossi ci ha raccontato: «Mio nonno,<br />
<strong>Guglielmo</strong> Papaleo, nel lontano 1945<br />
fondò una piccolissima azienda nel cuore di<br />
Catanzaro all’interno della quale collocò la<br />
prima nostra macchina per il caffè. Grazie<br />
<strong>Confindustria</strong> Catanzaro Informa 22
Roberto Volpi e daniele Rossi<br />
al suo intuito e alla sua passione oggi quella<br />
piccola impresa è diventata una delle più<br />
importanti realtà imprenditoriali del Sud<br />
Italia. Ha sede a Copanello e si sviluppa su<br />
un’area di 10.000 mq. coperti, vantando<br />
impianti modernissimi e una capacità produttiva<br />
di 3.000 tonnellate annue operando<br />
nel rispetto delle norme Hccp. È sempre<br />
stata concepita come una grande famiglia e<br />
rappresenta uno straordinario esempio di<br />
efficacia e capacità produttiva. Trasformata<br />
successivamente in una Spa non ha perso il<br />
sapore antico del suo fondatore. Tengo sempre<br />
a mente le parole di mio nonno: “Umiltà<br />
e sacrificio sono alla base del successo”. Faccio<br />
tesoro dei suoi insegnamenti. “La solidità<br />
dell’azienda familiare risiede in un clima sereno<br />
tra i familiari, i collaboratori e i clienti”.<br />
Lui concepì la sua azienda come una grande<br />
famiglia e ancora oggi con i collaboratori,<br />
una cinquantina in tutto, e i nostri clienti<br />
esiste un rapporto stretto di fiducia, di stima<br />
e rispetto reciproco. La cosa più bella in questo<br />
lavoro è andare in giro con il venditore<br />
dalla mattina fino a sera, ascoltare il cliente,<br />
accogliere le sue esigenze o semplicemente<br />
recarsi da lui per un saluto».<br />
Quali sono le parole chiave per ottenere il<br />
successo nelle vendite?<br />
«Qualità in primis; si deve inoltre lavorare<br />
per ottimizzare una capillare distribuzione,<br />
un’attenta comunicazione, una ricerca<br />
costante, un’attenzione maniacale, tanta<br />
dedizione e passione, professionalità e innovazione.<br />
Solo così si può fidelizzare il cliente,<br />
individuare e soddisfare le sue esigenze e le<br />
sue aspettative».<br />
Quali sono le prospettive del<br />
gruppo a medio e lungo termine?<br />
«Le prospettive sono quelle di<br />
sempre, “l’innovazione in un clima<br />
di tradizione”. L’innovazione<br />
nella ricerca della qualità della<br />
miscela, dando ai nostri clienti<br />
sempre una proposta di alta<br />
qualità organolettica; l’innovazione tecnologica,<br />
investendo sempre in nuovi impianti<br />
e nuove tecnologie di confezionamento e<br />
stoccaggio della materia prima e del prodotto<br />
finito (la nostra azienda è all’avanguardia<br />
in Italia per impiantistica e sistema informativo<br />
produttivo), l’innovazione nella ricerca<br />
di nuovi mercati esteri, soprattutto quelli<br />
emergenti come la Corea del Sud, Giappone<br />
e Cina. Oltre al clima innovativo esiste<br />
e ci sarà sempre la tradizione <strong>Guglielmo</strong>. A<br />
tal proposito all’interno della sede centrale<br />
ha trovato posto una sorta di piccolo museo<br />
che consente di ripercorrere la storia del caffè:<br />
una passeggiata che permette al visitatore<br />
di ammirare dalla prima macchina tostatrice<br />
usata dal fondatore, mio nonno <strong>Guglielmo</strong>,<br />
per arrivare alle macchine da caffè espresso<br />
(come una Cimbali a 6 bracci, unica nel<br />
suo genere). L’ingresso è gratuito e aperto a<br />
tutti. Ogni anno il museo è visitato almeno<br />
da 60 scuole e da una moltitudine di turisti.<br />
L’azienda, inoltre, offre la possibilità di<br />
seguire corsi di formazione e specializzazione<br />
alle università locali e alle diverse realtà<br />
di categoria che ne dovessero fare richiesta.<br />
Ciò permette alla nostra azienda di potersi<br />
avvalere di uno strumento di marketing territoriale<br />
importante».<br />
La crisi mondiale, vista peraltro dal suo<br />
osservatorio di manager che osserva l’andamento<br />
dei mercati globali, ha colpito<br />
anche questo particolare settore?<br />
«Il mercato internazionale del caffè nel<br />
2009, sulla scia della deflazione di tutti i<br />
principali mercati delle materie prime, ha<br />
proseguito nella prima metà dell’anno l’an-<br />
<strong>Confindustria</strong> Catanzaro Informa 23
AZIENDA IN VETRINA<br />
damento al ribasso iniziato negli ultimi mesi<br />
del 2008 ed è stato caratterizzato da una<br />
marcata contrazione dei corsi internazionali<br />
e da una minore volatilità, in gran parte<br />
dovuta al più cauto atteggiamento dei fondi<br />
di investimento speculativi, la cui solita<br />
aggressività è stata contenuta dalla crisi finanziaria<br />
che ha condizionato gli interventi<br />
operati sul mercato dei futures. Ma già dal<br />
secondo semestre, lo sviluppo dei fattori<br />
fondamentali del mercato ha contribuito a<br />
sostenere nuovamente la dinamica dei prezzi.<br />
La tendenza al rialzo dei prezzi del caffè<br />
registrato alla fine del 2009 è continuata nella<br />
prima parte del 2010. Negli ultimi mesi,<br />
la differenza prezzi tra Arabica e Robusta è<br />
notevolmente aumentata. I più grandi i paesi<br />
consumatori sono: Stati Uniti (16,2% del<br />
consumo mondiale), Brasile (pari al 13%)<br />
Germania (con una quota del 6,7%) e Giappone<br />
(5,6%).<br />
La produzione totale della stagione 2008/09<br />
è stata di circa 128 milioni di sacchi per<br />
una domanda globale di circa 130 milioni.<br />
La produzione mondiale per la campagna<br />
2009/10 è stimata a 122 milioni sacchi, con<br />
una diminuzione del 6% rispetto alla stagione<br />
2008/09, per una domanda globale<br />
di circa 132 milioni. Per l’anno 2009/10,<br />
la produzione in Brasile è scesa a 39 milioni<br />
contro 46 milioni di sacchi nel 2008/09.<br />
L’offerta di caffè resterà ristretta nel corso<br />
dell’anno 2010 in ragione di un debole livello<br />
di produzione e delle dinamiche del consumo<br />
globale. Malgrado la crisi economica<br />
generale intervenuta a partire dall’autunno<br />
del 2008, la dinamica dei consumi continua<br />
a costituire un fattore di sostegno dei prezzi.<br />
La crescita futura dei consumi di caffè è dovuta<br />
principalmente allo sviluppo dei mercati<br />
emergenti, ma l’aumento del consumo<br />
interno dei paesi esportatori potrebbe essere<br />
frenato dalla vulnerabilità delle economie di<br />
questi paesi in rapporto alla crisi economica<br />
mondiale».<br />
Parliamo del Caffè. Da quali paesi importate<br />
la materia prima che è alla base delle<br />
vostre produzioni?<br />
«Il Caffè è un arbusto sempreverde della famiglia<br />
delle Rubiacee, originario dell’Abissinia<br />
meridionale, diffuso in tutte le regioni<br />
subtropicali. Ha dei frutti di colore rosso<br />
cupo, contenenti due noccioli, ciascuno dei<br />
quali avvolge un seme, il cosiddetto chicco<br />
di caffè. Il frutto viene decorticato, dunque<br />
viene divisa la bacca dal chicco, e dopo l’essiccazione,<br />
viene conservato in sacche di juta<br />
per poi essere venduto. Per infuso se ne ricava<br />
l’omonima bevanda introdotta in occidente<br />
dagli arabi. Noi acquistiamo il prodotto<br />
prevalentemente dai paesi subequatoriali<br />
e in particolare dal Brasile, dall’Indonesia,<br />
<strong>Confindustria</strong> Catanzaro Informa 24
Matteo Tubertini<br />
dall’Africa e dal Centro America».<br />
Ci parli delle fasi della produzione…<br />
«L’azienda sceglie con cura i vari tipi di caffè<br />
che importa affidandosi a fornitori qualificati<br />
che possono garantire una costante<br />
qualità del prodotto. Il caffè verde, prima<br />
di essere messo nel ciclo produttivo, viene<br />
testato da personale specializzato che ne valuta<br />
attentamente le qualità organolettiche<br />
per garantire l’inconfondibile aroma e gusto<br />
delle miscele prodotte. La produzione della<br />
<strong>Guglielmo</strong>, “azienda certificata Uni En Iso<br />
9002”, si realizza a partire dalla materia prima<br />
che è il caffè verde e si articola in quattro<br />
fasi: l’introduzione del caffè verde nella<br />
“vagliatrice” dove viene aspirato pneumaticamente<br />
e ripulito dalle eventuali impurità<br />
in un ciclone separato; la torrefazione o tostatura<br />
che dura mediamente 15/20 minuti<br />
ed avviene ad una temperatura che oscilla<br />
tra i 240 e i 300 gradi; durante quest’ultimo<br />
processo vi sono mutamenti sia delle<br />
caratteristiche fisiche, sia delle caratteristiche<br />
chimico-organolettiche del caffè. I<br />
chicchi si gonfiano, aumentano di volume,<br />
rilasciando i principi aromatici e gli olii essenziali<br />
facendogli acquisire aroma e gradevolezza.<br />
E’ proprio questo trattamento<br />
a conferire al caffè il suo gusto e il suo aroma.<br />
Terminata l’operazione di torrefazione,<br />
il caffè viene versato in una tramoggia per<br />
essere raffreddato e successivamente miscelato.<br />
Attraverso il sistema compiuterizzato<br />
viene, infatti, preparata la miscela desiderata<br />
(con percentuali definite di arabica o robusta).<br />
Il caffè che si acquista al supermercato<br />
è quasi sempre il risultato di una miscela di<br />
diverse qualità di caffè, che determina<br />
le differenze di gusto<br />
e di peculiarità qualitativa; la<br />
scelta della miscela dipende anche<br />
dal tipo di preparazione che<br />
si utilizzerà per ottenere il caffè:<br />
moka, espresso, caffè filtrato. Le<br />
proporzioni in cui il caffè viene<br />
miscelato restano una scelta<br />
ed un segreto del torrefattore.<br />
Dopo la torrefazione, tramite un sistema di<br />
elevatori a tazza, vengono alimentate le varie<br />
macchine per il confezionamento in grani.<br />
L’ultima fase di produzione è il confezionamento<br />
del macinato sotto vuoto. La miscela<br />
di caffè, dopo essere stata macinata attraverso<br />
dei mulini a rulli, viene inviata nei Sili,<br />
contenitori che alimentano le varie macchine<br />
per il relativo confezionamento. Il caffè<br />
viene confezionato sotto vuoto con tecniche<br />
particolari atte a mantenere nel tempo l’aroma».<br />
Quali sono le ultime “vittorie” in termini<br />
di acquisizioni di mercati e di prestigiosi<br />
clienti e i progetti per il <strong>futuro</strong>?<br />
«Abbiamo recentemente chiuso un contratto<br />
con un distributore Coreano grazie alla<br />
lungimiranza del direttore commerciale<br />
estero, Matteo Tubertini; siamo diventati<br />
fornitori ufficiali dal famoso caffè letterario<br />
Antico Caffè Greco di Roma di via Condotti.<br />
A giugno abbiamo aperto il <strong>Guglielmo</strong><br />
Store a Catanzaro. Questi importanti<br />
successi rientrano nel progetto di sviluppo<br />
del Piano strategico che la società sta portando<br />
avanti con l’obiettivo di crescere nella<br />
sua dimensione nazionale ed internazionale;<br />
abbiamo l’esigenza di dar vita ad una<br />
fase di espansione commerciale e strutturale<br />
dell’impresa, alla luce dei risultati raggiunti<br />
finora e delle prospettive di crescita individuate<br />
dalle previsioni del Piano industriale.<br />
Diretta conseguenza di tale politica è stata<br />
l’apertura di una nuova sede commerciale a<br />
Bologna, città nella quale la <strong>Guglielmo</strong> era<br />
già operante da alcuni anni come proprieta-<br />
<strong>Confindustria</strong> Catanzaro Informa 25
AZIENDA IN VETRINA<br />
Giovanni Cella con una piantina di caffè<br />
ria e fornitrice di diversi locali nel centro storico<br />
cittadino. La nuova sede di proprietà,<br />
con annessi uffici commerciali, show room<br />
e depositi, rappresenta una leva importante<br />
per lo sviluppo del core-business della <strong>Guglielmo</strong><br />
nell’area del nord Italia, poiché consegnerà<br />
alla società una nuova infrastruttura<br />
per meglio perseguire la crescita e sfruttare<br />
più adeguatamente i rapporti con la GDO,<br />
garantendo il necessario contributo pre e<br />
post vendita per i grandi clienti e costruendo<br />
nuove cooperazioni con le più importanti<br />
imprese del settore della Distribuzione Moderna.<br />
Questa sede, inoltre, costituirà un<br />
nuovo trampolino di lancio per una crescita<br />
su larga scala nell’internazionalizzazione<br />
dell’azienda, visto che sarà preposta allo sviluppo<br />
di nuove soluzioni commerciali verso<br />
i mercati esteri e coordinerà tutti i progetti<br />
di realizzazione dei concept bar <strong>Guglielmo</strong><br />
all’estero. Per troppo tempo imprenditori e<br />
manager hanno limitato le loro ambizioni<br />
e trascurato le esigenze della crescita, perseguendo<br />
la redditività più all’interno di<br />
nicchie che allargando la presenza sul mercato.<br />
Oggi non è più possibile operare così:<br />
le aspirazioni dell’imprenditore devono ampliarsi,<br />
visto che le aree un tempo protette<br />
sono sempre più esposte e la competizione<br />
non si può vincere sul prezzo. Il rimedio per<br />
uscire dal labirinto è far evolvere le aziende,<br />
farle crescere creando valore duraturo<br />
nel tempo. Crescere è l’obiettivo e il dovere<br />
principale di ogni azienda. La crescita, però,<br />
deve essere virtuosa e creare valore per tutti<br />
i portatori di interesse. Per essere sostenibile<br />
deve creare ricchezza duratura non solo per<br />
se stessa e per gli azionisti, ma anche per i<br />
dipendenti e per il territorio su cui insiste,<br />
sia esso un distretto, una regione, o un’intera<br />
nazione. La qualità del prodotto è da sempre<br />
il motore primo della crescita della <strong>Guglielmo</strong><br />
ed il più profondo dei valori aziendali.<br />
Tre sono i pilastri della sostenibilità su cui si<br />
fonda il percorso virtuoso della nostra azienda:<br />
bilanciare gli investimenti e i ritorni del<br />
proprio portfolio di iniziative; individuare e<br />
costruire una proposta di valore sostenibile<br />
coniugando in maniera ottimale prestazioni,<br />
costi e sistema di prezzi; disegnare e realizzare<br />
processi commerciali idonei a migliorare<br />
la copertura del mercato, la pressione<br />
commerciale e la valorizzazione delle risorse<br />
disponibili. La <strong>Guglielmo</strong> rappresenta oggi,<br />
ancor più di ieri, un punto d’eccellenza sia<br />
per l’economia locale che italiana, un’azienda<br />
che porta avanti un lavoro davvero impegnativo,<br />
che dà i suoi frutti perché sa guardare<br />
al <strong>futuro</strong>, rinnovandosi di anno in anno».<br />
<strong>Confindustria</strong> Catanzaro Informa 26