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Corso di formazione<br />
Anno educativo 2009-10<br />
<strong>SUSSIDI</strong> <strong>PER</strong> <strong>LA</strong> <strong>DISLESSIA</strong>:<br />
Mezzi compensativi, dispensativi e libri digitali<br />
Condotto da: Maria Grazia Pancaldi<br />
1
13 Gennaio 2010<br />
Primo incontro informativo su DSA Disturbo Specifico dell’Apprendimento.<br />
Condotto da Maria Grazia Pancaldi, rappresentante territoriale dell’Associazione Italiana<br />
Dislessia – sezione di Bologna.<br />
Dopo una breve introduzione al corso, la docente ci introduce al tema fornendo alcune<br />
definizioni specifiche.<br />
Definizione di DSA (Disturbi Specifici Apprendimento).<br />
Il bambino con disturbo di apprendimento “è un bambino che ha difficoltà nell’apprendere ma<br />
ha un sistema sensoriale integro, ha avuto la possibilità di imparare, non ha disturbi<br />
neurologici, proviene da un contesto sociale adeguato”.<br />
I DISLESSICI IN C<strong>LA</strong>SSE:<br />
uno studente italiano su cinque incontra, nella sua carriera scolastica, un momento di<br />
particolare difficoltà tale da richiedere l’aiuto di un esperto.<br />
Un’elevata percentuale di studenti incorre in disavventure scolastiche, in bocciature o in<br />
ritiri dalla scuola<br />
Non solo difficoltà specifiche:<br />
Ricerca promossa dal Provveditorato di Modena – su 8000 bambini coinvolti indirettamente<br />
(1991)<br />
Il disagio scolastico sembra essere un fenomeno in costante crescita parallelamente al<br />
progredire del grado di scolarizzazione (dalla scuola elementare alla scuola media inferiore)<br />
Risultati di prove oggettive:<br />
Percentuali molto ridotte di bambini con difficoltà rispetto a quelle rilevate attraverso i<br />
questionari degli insegnanti<br />
Coerenza delle percentuali nelle due fasce d’età prese in esame<br />
Difficoltà di apprendimento: fa riferimento a qualsiasi difficoltà incontrata da uno studente<br />
durante la sua carriera scolastica;<br />
Disturbo specifico di apprendimento: problematica più grave, con caratteristiche specifiche<br />
e legata al processo di apprendimento.<br />
Difficoltà scolastiche<br />
Sono di tanti tipi diversi<br />
Spesso non sono la conseguenza di una specifica causa, ma dovute al concorso di molti<br />
fattori, che riguardano sia lo studente sia il contesto in cui egli viene a trovarsi:<br />
• Ambiente socioculturale<br />
• Clima familiare<br />
• Qualità dell’istituzione scolastica<br />
2
Alcuni dati:<br />
TIPO DI<br />
DIFFICOLTA’<br />
MASCHI<br />
FEMMINE<br />
Basso rendimento<br />
13 7<br />
scolastico<br />
Disturbi specifici<br />
4,5 3,5<br />
dell’apprendimento<br />
Disturbi di linguaggio 1,5 1<br />
Disturbi<br />
5 1,25<br />
dell’attenzione<br />
Ritardo mentale 1 1<br />
Sordità e ipocusie 0,1 0,1<br />
Disabilità plurime 0,15 0,15<br />
Visione e discussione del filmato:<br />
“Come può essere così difficile?<br />
Comprendere le difficoltà di apprendimento”<br />
traduzione dall'inglese di una "simulazione" del grande psicologo americano Lavoie.<br />
In questa simulazione, genitori, educatori, psicologi e assistenti sociali si troveranno in classe e<br />
proveranno in prima persona l’ansia, la frustrazione e la tensione ben note ai ragazzi con<br />
disturbo dell’apprendimento. Il video è ricco di esempi e può essere utilizzato per la formazione<br />
degli insegnanti, nelle scuole e anche in casa, per dimostrare a tutti cosa significa avere un<br />
disturbo dell’apprendimento.<br />
L’attenzione è posta sui seguenti aspetti:<br />
• APPROPRIAZIONE DEL PROBLEMA<br />
• ANSIA<br />
• E<strong>LA</strong>BORAZIONE<br />
• DIFFERENZA TRA DISTRAIBILITA’ E NON AVERE ATTENZIONE<br />
• CORRERE DEI RISCHI<br />
• MOTIVAZIONE<br />
• <strong>PER</strong>CEZIONE VISIVA<br />
• EFFETTI DEL<strong>LA</strong> <strong>PER</strong>CEZIONE SUL COMPORTAMENTO<br />
• CORDINAZIONE VISUO MOTORIA<br />
• IL TEMPO<br />
• DECODIFICARE<br />
• SENTIRE <strong>PER</strong> CAPIRE (E<strong>LA</strong>BORAZIONE UDITIVA)<br />
• DEFINIZIONE ‘GIUSTIZIA’<br />
• COMMENTI DEI PARTECIPANTI<br />
3
20 Gennaio 2010<br />
La Dott.ssa Pancaldi, elenca e spiega, tramite apporto di slide esplicative che riportiamo<br />
di seguito, alcune definizioni e concetti riguardanti il tema DSA.<br />
- <strong>DISLESSIA</strong><br />
- DISCALCULIA<br />
- DIS – ORTOGRAFIA<br />
- DIS – GRAFIA<br />
Il termine difficoltà di apprendimento, fa riferimento a qualsiasi difficoltà incontrata dallo<br />
studente durante la carriera scolastica.<br />
Il disturbo specifico dell’apprendimento è una problematica con caratteristiche specifiche,<br />
legate al processo di apprendimento.<br />
Il basso rendimento scolastico di alcuni allievi può derivare da diverse cause:<br />
l’allievo può presentare lentezza nell’apprendimento<br />
può avere un ritardo aspecifico di apprendimento<br />
avere un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA)<br />
può avere dei deficit di attenzione<br />
ALLIEVI LENTI<br />
non presentano disturbi cognitivi specifici<br />
il basso rendimento scolastico è in corrispondenza con le loro potenzialità di<br />
apprendimento (modesto l’apprendimento, ma modeste anche le potenzialità<br />
intellettive e generali)<br />
ritardo aspecifico di apprendimento<br />
lunghe assenze da scuola , soprattutto in momenti critici del processo di<br />
apprendimento<br />
impostazione data all’istituzione scolastica, clima emotivo all’interno della scuola e<br />
della classe, i contenuti proposti<br />
CARATTERISTICHE DI <strong>PER</strong>SONALITA’<br />
coscienza di sé<br />
persistenza (perseveranza )<br />
capacità di accettare il proprio problema di apprendimento<br />
capacità di stabilire e pianificare realisticamente i propri obiettivi<br />
partecipazione ad attività sociali<br />
adeguate reazioni allo stress e alle frustrazioni<br />
associazione tra problemi emotivi, motivazionali, comportamentali, sociali. Ecc da un<br />
lato e difficoltà di apprendimento dall’altro<br />
DEFICIT DI ATTENZIONE<br />
L’ATTENZIONE NON CARENTE. È MAL UTILIZZATA<br />
LE MAGGIORI DIFFICOLTA’ SONO:<br />
1. nell’orientamento volontario dell’attenzione<br />
2. nel mantenimento prolungato (dipende da: tipo e ritmo degli stimoli,<br />
gratificazioni)<br />
3. nello spostamento dell’attenzione (errori di perseverazione)<br />
4
Caratteristiche:<br />
deficit delle funzioni esecutive<br />
alterata sensibilità nei confronti dei rinforzi<br />
scarsa motivazione<br />
deficit di autoregolazione<br />
difficoltà scolastiche<br />
difficoltà nelle relazioni sociali<br />
scarsa autoregolazione delle emozioni e degli impulsi<br />
bassa motivazione, soprattutto per i compiti scolastici<br />
INFATTI:<br />
- compie errori di distrazione<br />
- non sa stare attento a lugno<br />
- non ascolta chi gli parla<br />
- non segue le istruzioni<br />
- non si organizza nei compiti<br />
- rifugge dall’impegno eccessivo<br />
- perde le cose<br />
- si lascia distrarre da stimoli estranei<br />
- è sbadato<br />
D.S.A<br />
Le caratteristiche tipiche di un disturbo specifico dell’apprendimento, le quali variano a<br />
seconda dell’allievo, sono le seguenti:<br />
L’ALUNNO:<br />
E’ DISTRATTO<br />
DISTURBA I COMPAGNI<br />
NON INTERVIENE<br />
CHIACCHERA TROPPO<br />
E’ SVOGLIATO<br />
NON RICORDA QUELLO CHE STUDIA<br />
SCIUPA IL MATERIALE SCO<strong>LA</strong>STICO<br />
NON SA ESPRIMERSI<br />
NON RISPETTA LE REGOLE<br />
INTERROMPE<br />
È AGGRESSIVO<br />
NON ASCOLTA<br />
È INTELLIGENTE MA NON SI APPLICA<br />
NON SOCIALIZZA<br />
Quadro dei disturbi dell’ apprendimento:<br />
<strong>DISLESSIA</strong> : disturbo che riguarda la lettura<br />
DISCALCULIA: riferita a problemi con il calcolo<br />
DISORTOGRAFIA (o DIS-GRAFIA): disturbo che riguarda la scrittura<br />
5
DISTURBO DI LETTURA<br />
Fisionomia: difficoltà in accuratezza, velocità e comprensione, frequenti sostituzioni,<br />
distorsioni e omissioni<br />
Caratteri associati, ritardo nel linguaggio, deficit in scrittura, calcolo, attenzione,<br />
memoria, coordinazione<br />
Prevalenza: intorno al 4%<br />
Decorso: positivo ,se supportato da diagnosi ed intervento precoce<br />
Familiarità: Comune il riscontro nei familiari<br />
Diagnosi differenziale: deficit visivi – uditivi, linguistici, di sviluppo generalizzato, ritardo<br />
mentale<br />
SECONDO <strong>LA</strong> DEFINIZIONE PIU’ RECENTE, APPROVATA DALL 'International Dyslexia<br />
Association (IDA):<br />
"La dislessia è una disabilità dell'apprendimento di origine neurobiologica. Essa è<br />
caratterizzata dalla difficoltà a effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarse<br />
abilità nella scrittura (ortografia).<br />
Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit nella componente fonologica del<br />
linguaggio, che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di<br />
un'adeguata istruzione scolastica. Conseguenze secondarie possono includere i problemi<br />
di comprensione nella lettura e una ridotta pratica nella lettura che può impedire una<br />
crescita del vocabolario e della conoscenza generale".<br />
CRITERI <strong>PER</strong> L’IDENTIFICAZIONE DEL<strong>LA</strong> <strong>DISLESSIA</strong> EVOLUTIVA<br />
Livello di lettura 2 : DS inferiore alla media attesa per l’età e per la classe scolastica<br />
frequentata<br />
QI nella norma (> o = a 85, ricavato da una scala psicometrica in cui i valori normali<br />
si collocano tra 85 e 115)<br />
Assenza di cause neurologiche e/o sensoriali che possano giustificare le difficoltà di<br />
lettura come conseguenza indiretta<br />
Conseguenze sulla scolarizzazione o attività sociali in cui è richiesto l’impiego della<br />
letto - scrittura<br />
Deve essere persistente , ossia il disturbo permane nonostante la scolarizzazione<br />
adeguata e interventi didattici specifici.<br />
Che cos’è la DEVIAZIONE STANDARD.<br />
Molto importante: è considerata significativa la difficoltà di lettura quando la capacità di<br />
decodifica corrisponde a quella di un lettore con due anni in meno di scolarizzazione.<br />
La comunità scientifica internazionale ha stabilito un criterio fondamentale per la diagnosi<br />
dei DSA: il criterio della deviazione. I DSA sono caratterizzati e si identificano da una<br />
inattesa DISCREPANZA tra livello intellettivo generale e effettiva riuscita negli<br />
apprendimenti di base.<br />
Un bambino con intelligenza nella media e un’abilità di lettura significativamente inferiore<br />
rispetto al livello dei coetanei, mostra appunto una discrepanza inattesa, che potrebbe<br />
indicare la presenza di un disturbo specifico dell’apprendimento.<br />
La valutazione del livello intellettivo si svolge attraverso la somministrazione dei ‘test di<br />
intelligenza’ che psicologi , psichiatri e neuropsichiatri, somministrano ai ragazzi durante<br />
la loro carriera scolastica.<br />
6
Differenza con il ritardo di apprendimento:<br />
nella dislessia il processo di transcodifica rimane un processo molto lento e faticoso, con<br />
la presenza di errori frequenti e con la conseguente difficoltà a riconoscere le parole<br />
presentate in forma scritta.<br />
Una conseguenza importante :<br />
Non bisogna più pensare che lo scopo dell’insegnamento o degli interventi di recupero sia<br />
portare tutti i bambini allo stesso livello , perché porta alla frustrazione sia per<br />
l’insegnante sia per il bambino. Non possiamo attenderci la scomparsa degli errori di<br />
ortografia e se non scompaiono ‘fermare’ le attività.<br />
Quel bambino crescerà e farà errori di ortografia anche all’università ma ne farà di meno.<br />
Questo è già un buon risultato. Non fare più errori è reso possibile da alcune determinanti<br />
di partenza che gli insegnanti e i clinici nonostante siano esperti e capaci non possono<br />
modificare. (Stella, 1999)<br />
Nel caso in cui alla fine dell'anno permangano significativi segnali di rischio è opportuna la<br />
segnalazione ai servizi sanitari per l'età evolutiva.<br />
La diagnosi viene effettuata da un equipe multidisciplinare composta da Neuropsichiatria<br />
Infantile, Psicologo e Logopedista.<br />
INDIVIDUAZIONE<br />
PRECOCE<br />
screening<br />
Trattamenti preventivi<br />
DIAGNOSI<br />
Protocollo diagnostico<br />
Trattamenti<br />
Riabilitativi<br />
SOSTEGNO<br />
PSICOLOGICO<br />
MODIFICAZIONI<br />
DIDATTICA<br />
TUTORAGGIO<br />
AUSILI<br />
I BAMBINI CON <strong>DISLESSIA</strong> EVOLUTIVA PRESENTANO COMUNEMENTE:<br />
NORMALE QUOZIENTE INTELLETTIVO<br />
LETTURA AD ALTA VOCE MOLTO STENTATA (LENTA E A VOLTE SCORRETTA)<br />
DIFFICOLTA’ ORTOGRAFICHE NEL<strong>LA</strong> SCRITTURA<br />
DIFFICOLTA’ NEL<strong>LA</strong> SCRITTURA E LETTURA DEI NUMERI<br />
DIFFICOLTA’ NELL’APPRENDIMENTO DELLE TABELLINE E DEL CALCOLO MENTALE<br />
DIFFICOLTA’ NEGLI ALGORITMI DEL CALCOLO ARITMETICO<br />
A VOLTE SONO PRESENTI ALCUNE DIFFICOLTA’ DI ESPOSIZIONE ORALE<br />
A VOLTE SONO PRESENTI INSTABILITA’ MOTORIA E DISTURBI DI ATTENZIONE<br />
Per quanto la dislessia possa avere un suo profilo caratteristico , ogni dislessico presenta<br />
le caratteristiche proprie, legate non solo alla parziale differenza nelle cause ma anche<br />
alla differente fisionomia del disturbo e dei meccanismi sottostanti.<br />
7
Cosa fare dopo la diagnosi<br />
Dopo la diagnosi il percorso è differenziato a seconda dell'età del soggetto dislessico,<br />
della specificità del disturbo (correttezza, rapidità, comprensione del testo), e dal grado di<br />
gravità.<br />
Alcuni elementi importanti dopo aver ottenuto la diagnosi sono:<br />
- il professionista deve comunicare la diagnosi in maniera chiara e precisa specificando<br />
anche gli aspetti psicologici secondari (demotivazione, bassa autostima, ) e redigere un<br />
referto<br />
scritto<br />
- indicare la possibilità dell'utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi<br />
- comunicare con la scuola per creare una rete di condivisione di obiettivi e contattare il<br />
referente scolastico per la dislessia<br />
- programmare dei controlli a breve scadenza (minimo 6 mesi, massimo 1 anno)<br />
- la famiglia deve prendere coscienza del problema ricordando che la strada per il<br />
recupero del dislessico è difficile in quanto il carico dei compiti scolastici resta il problema<br />
più gravoso per la famiglia stessa. Per alleggerire questa situazione si può affidare il<br />
lavoro scolastico a casa ad una persona estranea alla famiglia, in questo modo si<br />
ottengono diversi risultati: migliorare il clima familiare , riappropriarsi del ruolo di madre<br />
e non di insegnante, al fine di ridurre l'ansia della prestazione nel bambino e aumentare<br />
l'autostima e la motivazione.<br />
- se il bambino è nel primo ciclo della scuola primaria si consiglia una terapia logopedica o<br />
una terapia neuropsicologica<br />
- nelle fasi successive è consigliato un intervento metacognitivo che chiarisca gli scopi<br />
della lettura a seconda del materiale da studiare al fine di incrementare la consapevolezza<br />
dei processi che intervengono nella lettura<br />
- l'ambiente, soprattutto quello familiare, deve appoggiare il bambino, aiutandolo nelle<br />
strategie di compenso e nella costruzione di un'immagine positiva di sé<br />
DISCALCULIA: DISTURBO DEL CALCOLO<br />
ALCUNE DEFINIZIONI<br />
Fisionomia: difficoltà aritmetiche riguardanti le abilità di livello base della matematica,<br />
difficoltà nel ragionamento logico<br />
Caratteri associati : deficit di lettura , scrittura, coordinazione , attenzione e memoria<br />
Prevalenza: intorno all’1%<br />
In particolare, la discalculia è :<br />
“difficoltà nei compiti numerici e aritmetici di base, ad esempio , leggere e scrivere<br />
correttamente i numeri o eseguire semplici calcoli a mente con sufficiente rapidità e<br />
precisione” (Biancardi,Mariani e Pieretti, 2003)<br />
Cosa significa?<br />
Non possiamo considerare genericamente tutta la matematica , ma solo alcune abilità di<br />
base , che si identificano con :<br />
- il processamento numerico (leggere e scrivere i numeri, identificarne la grandezza<br />
ecc.)<br />
- conoscenza degli algoritmi di base del calcolo (a mente e per iscritto)<br />
Tabelline , calcoli a mente e scritti risultano spesso difficoltosi o richiedono tempi molto<br />
elevati per la soluzione<br />
+<br />
nell’attività scolastica questi calcoli non sono quasi mai presentati da soli ma servono per<br />
la risoluzione di compiti aritmetici o matematici più complessi, quali problemi, espressioni<br />
o altro.<br />
8
Quindi:<br />
l’alunno presenta difficoltà nell’eseguire calcoli, che dovrebbero essere automatizzati o<br />
eseguiti con grande efficienza e rapidità, interferiscono pesantemente sulle abilità<br />
matematiche e in generale sul rendimento scolastico.<br />
Comorbilità con la dislessia:<br />
limitatissimi i casi di discalculici non dislessici<br />
nella pratica clinica i segni di discalculia evolutiva sono quasi sempre associati alla<br />
dislessia , per quanto a volte compensata<br />
“60% bambini dislessici: anche discalculia evolutiva o difficoltà nei compiti di processa<br />
mento numerico” (Miles e Miles 1992)<br />
DISORTOGRAFIA<br />
Difficoltà nel tradurre correttamente fonemi che compongono le parole e simboli grafici.<br />
Gli errori possono essere:<br />
errori fonologici: confusione tra fonemi simili (f e v)<br />
confusione tra grafemi simili (p e b)<br />
omissioni (pala al posto di palla)<br />
inversioni (sefamoro anzichè semaforo)<br />
errori non fonologici - associazione tra parole e rappresentazione ortografica<br />
Esempio:<br />
I BINBI RIPOSANO NEL SILENZIO OVATTATO DEL<strong>LA</strong> SERA TACCONO LE LORO VOCI<br />
CIASSOSE E GOCONDE NEL<strong>LA</strong> STANZA A SOQUADRO <strong>LA</strong>RRQUETA COMPAGNIA HA<br />
<strong>LA</strong>CSIATO AL<strong>LA</strong> RINFUSA QUADERNEI TAQUINI E OGGETTI DI SCUO<strong>LA</strong> HO CHE GUAIO<br />
DICE <strong>LA</strong> MAMMA MEL<strong>LA</strong>NNO FATTA UNALTRA VOLTA ORA TOCCA HA Mè RIORDINARE<br />
RASSESTTA I CUSCINI QUALCITI E SORRIDE PENSANDO AI GOTTI PICCINI CHE ANNO<br />
TANTO GRADITO <strong>LA</strong> TORTA.<br />
23 errori/66 parole (più errori anche all’interno della stessa parola)<br />
Suddividere gli errori in modo teoricamente fondato si rivela fondamentale per avviare un<br />
qualsiasi training di recupero.<br />
DISGRAFIA:<br />
fa riferimento alla mancata capacità di scrivere con una corretta calligrafia.<br />
Le abilità di base coinvolte sono la coordinazione nel movimento, l'orientamento e<br />
l'organizzazione spazio-temporale, la coordinazione oculo-manuale, la consapevolezza<br />
dello schema corporeo, la memoria sequenziale, il linguaggio, il senso del ritmo (in<br />
genere immaturo), il processo di simbolizzazione (rallentato), la capacità di<br />
discriminazione suoni-segni.<br />
Si concretizza in una prestazione scadente dal punto di vista della grafia in bambini di<br />
intelligenza normale privi di danni neurologici o di handicap percettivo – motorio.<br />
Incide solo sui tempi e sulla regolarità – realizzazione dei pattern attivati. Tuttavia un<br />
rallentamento o un livello di leggibilità molto scarso della grafia possono costituire un<br />
problema.<br />
DEFINIZIONE DI ABILITA’<br />
Capacità del soggetto di eseguire una procedura composta da una sequenza di atti in<br />
modo rapido, corretto e con basso dispendio di energie (padronanza comportamentale).<br />
L’abilità si acquisisce in seguisto alla ripetizione frequente della procedura (allenamento) .<br />
Le abilità strumentali (lettura, scrittura e calcolo) risentono oltre che dell’allenamento<br />
anche del metodo utilizzato e delle capacità di partenza del soggetto.<br />
9
CARATTERISTICHE <strong>PER</strong> ACQUISIRE UN’ABILITA’:<br />
1. predisposizione di partenza<br />
2. esposizione ripetuta agli stimoli<br />
3. semplicità e stabilità della sequenza degli atti da apprendere<br />
4. a partià di condizioni , più frequente è l’esercizio, più rapida è l’acquisizione<br />
dell’abilità.<br />
La mancanza di alcuni prerequisiti<br />
Rende inefficace la ripetizione come fattore di apprendimento<br />
Non determina l’effetto classico di veder comparire una competenza a seguito di un<br />
esercizio specifico<br />
Un’abilità è considerata funzionale quando non è appresa nella sua totalità, ma solo<br />
funzionalmente a scopi e contesti particolari.<br />
Un’abilità strumentale è invece in grado di adattarsi a casi diversi e a padroneggiare<br />
tutto (o quasi) i testi scritti.<br />
La dislessia è presente quando:<br />
l’automatizzazione dell’identificazione della parola (lettura) e/o della scrittura non si<br />
sviluppa o si sviluppa in maniera molto incompleta , o con grandi difficoltà.<br />
Con il termine AUTOMATIZZAZIONE del processo di lettura, di scrittura e di calcolo:<br />
Si intende infatti la stabilizzazione di un processo automatico caratterizzato da un alto<br />
grado di velocità e accuratezza.<br />
Questo processo viene realizzato inconsciamente, richiede un minimo impegno attentivo<br />
ed è facile da sopprimere, da ignorare o da influenzare.<br />
10
27 Gennaio 2010<br />
Con l’utilizzo di slide esplicative che riportiamo di seguito, la Professoressa Pancaldi illustra i<br />
seguenti punti:<br />
Nei ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento<br />
L’EVOLUZIONE DEL<strong>LA</strong> CAPACITA’ DI SCRITTURA:<br />
nel 62% dei casi non varia<br />
nel 25% migliora rispetto al criterio e alla precedente prestazione ma<br />
rimane deficitaria<br />
nel 10% migliora rispetto al criterio e alla precedente prestazione<br />
nel 2% dei casi peggiora<br />
<strong>LA</strong> COMPRENSIONE DEL TESTO:<br />
peggiora con l’età<br />
i testi sempre più lunghi richiedono un maggiore sforzo ed<br />
energie e di conseguenza un affaticamento a causa del<br />
sovraccarico della decodifica MBT (aumenta la quantità di<br />
informazioni da decodificare)<br />
COSA BISOGNA SA<strong>PER</strong>E?<br />
DISNOMIA:<br />
Dislessico è un disabile costituzionale ha un modo diverso di imparare<br />
Riesce a leggere il brano ma non comprende i contenuti<br />
Ha difficoltà con le regole grammaticali e l’uso di cifre (verbi e tabelline)<br />
Si stanca più velocemente e ha bisogno di più concentrazione<br />
La sua performance è incongruente<br />
Soffre di incertezza<br />
Non riesce a prendere appunti perché non sa scrivere e ascoltare<br />
contemporaneamente<br />
Si distrae<br />
E’ pressato dal tempo perché lavora lentamente<br />
Ha difficoltà a trovare il punto<br />
11
COSA PUO’ FARE <strong>LA</strong> SCUO<strong>LA</strong>:<br />
- prevenire insuccesso e scarso rendimento scolastico<br />
- favorire apprendimento<br />
- aiutare alunno a gestire i disagi emotivi (ansia, disistima, aggressività, demotivazione)<br />
COME ?<br />
- adattando le proposte didattiche alle difficoltà dei singoli<br />
- e con l’utilizzo di mezzi compensativi quali:<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Registratore<br />
Videoscrittura<br />
Sintesi vocale<br />
Scanner<br />
Videocassetta<br />
Schemi e mappe cognitive<br />
Libri parlanti (audiolibri o libri digitali)<br />
Calcolatrice<br />
Tavola pitagorica<br />
Tavola additiva e sottrattiva<br />
Striscia numerica e alfabetica<br />
Tabelle riassuntive<br />
- e l’utilizzo di mezzi dispensativi come:<br />
Utilizzo del maiuscolo , alla lavagna e per i compiti<br />
Carico minore di attività<br />
Tempi più lunghi<br />
Prove orali non scritte<br />
Interrogazioni programmate<br />
Valutazione dei contenuti e non della forma<br />
Non imporre un determinato carattere di scrittura<br />
CHE COSA POSSONO FARE GLI INSEGNANTI?<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Modificare la didattica tenendo conto dei dati forniti dai servizi sanitari<br />
Favorire l’autostima<br />
Dargli tempo, lodare, incoraggiare, valutare il contenuto di una prova e non l’ortografia,<br />
lasciarlo lavorare con il libro aperto sotto, valutare le risposte orali e trovare qualcosa in<br />
cui è bravo<br />
Condurre uno sforzo per costituire fiducia alunno attraverso lo sviluppo delle sue<br />
attitudini superiori in campi come lo sport, il disegno , la tecnologia , scienza o<br />
recitazione<br />
Attuare provvedimenti compensativi e dispensativi<br />
Leggere a voce alta se chiede lui di farlo<br />
Non fargli prendere appunti<br />
Non pretendere che impari a memoria tutta la poesia<br />
Dividere le richieste per argomento<br />
Evidenziare la parola chiave<br />
12
Verifiche orali con domande circoscritte e univoche<br />
Permettergli di utilizzare mappe concettuali e mentali: strumenti che consentono di<br />
organizzare e rappresentare la conoscenza (considerate dalla letterature specifica<br />
importanti strategie didattiche che favoriscono l’apprendimento)<br />
COSA NON DEVONO FARE GLI INSEGNANTI:<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Farlo leggere a voce alta;<br />
Definirlo pigro , lento , svogliato o stupido;<br />
Ridicolizzarlo;<br />
Correggere tutti gli errori;<br />
Dargli una lista di parole da imparare a memoria;<br />
Fargli copiare dalla lavagna sempre;<br />
Far ricopiare lavoro già svolto con correzioni perché non migliora la perfomance;<br />
Paragonarlo agli altri;<br />
Fargli cambiare ortografia;<br />
Domande:<br />
Cosa valuto? Abilità o contenuti?<br />
Come valuto?<br />
Quando valuto?<br />
Quali strumenti adopero?<br />
Come costruisco le verifiche?<br />
Come e quando stabilisco criteri di assegnazione del punteggio?<br />
Perché ho fatto tutte queste scelte?<br />
Cosa posso modificare?<br />
Cosa sono disposta a modificare?<br />
1° PROBLEMA:<br />
Velocità e tempo<br />
L’esistenza di tempi individuali diversi di apprendimento e di reazione sono noti:<br />
Chiediamoci: di chi è il problema?<br />
Nella società contemporanea:<br />
+ rapido = + efficiente<br />
Ma non è sempre così .<br />
Calma e lentezza favoriscono la creatività.<br />
2° PROBLEMA:<br />
Giustizia:<br />
essere giusti nella scuola significa dare a tutti ciò di cui hanno bisogno<br />
(togliere calcolatrice a dislessico è come togliere gli occhiali a un miope)<br />
Per essere veramente giusti dobbiamo trattare ognuno diversamente.<br />
13
SUGGERIMENTI:<br />
Valutare in modo costruttivo separando sempre errore da contenuto<br />
Far capire che gli errori sono migliorabili<br />
Dare indicazioni precise per effettuare miglioramenti<br />
Fare attenzione all’aspetto formale della correzione<br />
Metter pochi segni rossi<br />
Fare attenzione all’impegno<br />
La valutazione sulla scheda deve riflettere il percorso dei ragazzi e registrare i loro<br />
progressi.<br />
Abituare alunni all’autovalutazione con confronto del giudizio insegnante<br />
Ricordarsi che valutazione dovrebbe aiutare alunni a diventare consapevoli in<br />
positivo delle proprie capacità e dei propri miglioramenti<br />
Preferire test di riconoscimento a quelli di produzione<br />
Formulare le consegne a voce<br />
Predisporre verifiche ‘scalari’ = parte iniziale più semplice e leggermente ingrandita<br />
graficamente e poi più difficile<br />
Argomento principale ben evidenziato<br />
Testo chiaro graficamente possibilmente su un unico argomento<br />
Possibilmente indicare obiettivo di oggetto di valutazione<br />
Valutare i ragazzi dislessici in rapporto alla loro difficoltà di senza timore di discostarci da<br />
come valutiamo la classe secondo il principio dell’individualizzazione dell’offerta<br />
formativa.<br />
(La normativa in questo senso ci conforta.)<br />
Si è ancora più tutelati se c’è riferimento progettuale nel POF di Istituto con un<br />
PROGETTO <strong>PER</strong> L’INTEGRAZIONE DELLE DIVERSITA’con riferimento all’Autonomia.<br />
QUELLO CHE PENSANO I RAGAZZI:<br />
Noi abbiamo…<br />
- Problemi a leggere e scrivere;<br />
- A studiare tutte le materie;<br />
- A memorizzare tutte le poesie e i nomi dei personaggi nomi geografici e date storiche;<br />
- A imparare l’ analisi grammaticale e logica;<br />
- Sopportare i compagni che ‘ci prendono in giro’;<br />
- Problemi a fare verifiche ed essere interrogati;<br />
- Sopportare le prof che ci sgridano perché ‘dobbiamo fare di più’;<br />
La tutela in Italia<br />
Molti di questi ragazzi non sono riconosciuti come dislessici<br />
e non ottengono alcuna facilitazione o adattamento della<br />
didattica che permetta loro di avere pari opportunità di<br />
apprendimento.<br />
Il mancato riconoscimento ha importanti conseguenze<br />
psicologiche, determina spesso l’abbandono della scuola<br />
e talvolta un futuro professionale di basso livello<br />
nonostante le potenzialità di creatività . e di intelligenza<br />
che questi ragazzi manifestano.<br />
Anche se riconosciuti, i ragazzi dislessici attualmente<br />
non godono di nessuna tutela specifica, a differenza<br />
di quanto accade in numerosi paesi europei.<br />
14
La dislessia in Italia non esiste<br />
La dislessia non viene citata in alcuna legge o norma dello stato italiano.<br />
Costituzione: art. 3<br />
E’ compito della repubblica rimuovere gli ostacoli … che impediscono il pieno sviluppo della<br />
persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica,<br />
economica e sociale del Paese…<br />
Legge 5-2-92 n. 104<br />
(legge quadro sull’handicap)<br />
La Repubblica…. promuove la piena integrazione nella famiglia, nella<br />
scuola, nel lavoro e nella società… ... persegue il recupero funzionale e<br />
sociale della persona affetta da minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali e<br />
assicura i servizi e le prestazioni per la prevenzione, la cura e la<br />
riabilitazione delle minorazioni…<br />
Hanno diritto coloro che presentano una minorazione fisica, psichica o<br />
sensoriale…che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di<br />
integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio<br />
sociale o di emarginazione.L’esercizio del diritto all’educazione e<br />
all’istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento…<br />
Legge n. 104 (2)<br />
Sono garantite… attività di sostegno mediante<br />
l’assegnazione di docenti specializzati…<br />
…sono consentite prove equipollenti e tempi più lunghi<br />
per l’effettuazione delle prove scritte o grafiche.<br />
…le prove finalizzate alla valutazione del rendimento<br />
scolastico o allo svolgimento di esami anche universitari<br />
con l’uso degli ausili necessari.<br />
E’ previsto l’iter:<br />
DIAGNOSI FUNZIONALE<br />
PROFILO DINAMICO-FUNZIONALE<br />
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO<br />
Le alternative alla certificazione:<br />
- L’utilizzo della certificazione secondo la legge 104/92 non è la soluzione migliore, inoltre<br />
attualmente, in molte regioni, prevale la tendenza del servizio a non certificare i ragazzi<br />
affetti da dislessia o disturbi specifici di apprendimento;<br />
- Benché vi siano diverse possibilità per garantire ai dislessici un trattamento adeguato<br />
(es. legge sull’autonomia), non c’è una normativa specifica;<br />
15
- Tutto si basa su contrattazione individuale tra famiglie e insegnanti e sulla buona<br />
volontà e sensibilità e comprensione del problema;<br />
- Il vuoto normativo rende la situazione difficile . Le famiglie a volte si vedono negare<br />
anche i provvedimenti più semplici (come l’uso della calcolatrice o del PC per scrivere i<br />
compiti).<br />
Normativa di interesse per i dislessici<br />
• Legge 517/77 (legge sulla programmazione<br />
educativa) :…interventi individualizzati in relazione alle esigenze<br />
dei singoli alunni…<br />
• Possibilità di organizzare attività per gruppi di alunni per agevolare il diritto allo studio e<br />
la promozione della piena formazione della personalità.<br />
• Legge 59/97 ( legge Bassanini sull’autonomia scolastica) art. 21<br />
• …autonomia didattica finalizzata al diritto di apprendere.<br />
• L’apprendimento viene considerato un diritto che si sostanzia in una<br />
offerta didattica frutto di “…scelte libere e programmate di<br />
metodologie, strumenti, organizzazione e tempi di insegnamento” che<br />
assicurino il pieno successo formativo.<br />
D.P.R. 275/99<br />
• Le istituzioni scolastiche,… riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le<br />
potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo<br />
formativo.<br />
• Le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono<br />
opportune e tra l’altro:<br />
• … l’attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale<br />
dell’integrazione degli<br />
alunni nella classe e nel gruppo<br />
• …le istituzioni scolastiche assicurano comunque la realizzazione di iniziative di recupero<br />
e sostegno quali percorsi individualizzati e iniziative di recupero e sostegno.<br />
Strumenti compensativi<br />
- Tabella dei mesi, tabella dell'alfabeto e dei vari caratteri,<br />
- Tavola pitagorica,<br />
- Tabella delle misure, tabelle delle formule,<br />
- Calcolatrice,<br />
- Registratore,<br />
- Cartine geografiche e storiche, tabelle della memoria, mappe concettuali di ogni tipo<br />
- Computers con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi<br />
vocale,commisurati al singolo caso<br />
- cassette registrate (dagli insegnanti, dagli alunni, e/o allegate ai<br />
- testi), mediante anche la predisposizione in ogni scuola di una fonoteca scolastica<br />
contenente il testo parlato dei libri in adozione, ed altri testi culturalmente significativi,<br />
( possibilità di collaborazione col Centro del "Libro parlato” di Feltre)<br />
- Dizionari di lingua straniera computerizzati, tabelle, traduttori<br />
- Richiesta alle case editrici di produrre testi anche ridotti e contenenti audio- cassette o<br />
cd-rom<br />
Strumenti dispensativi<br />
- Lettura a voce alta, scrittura veloce sotto dettatura,<br />
- Scrittura di appunti durante le lezioni, lettura di consegne,<br />
16
- Uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline;<br />
- Dispensa dallo studio delle lingue straniere in forma scritta, a causa delle difficoltà<br />
rappresentate dalla differenza tra scrittura e pronuncia;<br />
- Tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio, mediante una adeguata<br />
organizzazione degli spazi ed un flessibile raccordo tra gli insegnanti;<br />
- Organizzazione di interrogazioni programmate<br />
- Assegnazione di compiti a casa in misura ridotta<br />
- Possibilità d'uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine (come già<br />
avviene in vari paesi europei tra i quali la Gran Bretagna dove esiste lo stesso testo<br />
ampio oppure ridotto per i dislessici).<br />
QUANDO?<br />
Utilizzo di tali misure non richiede per forza la segnalazione ex L.104 ma solo diagnosi<br />
specialista per non inficiare il successo formativo di chi presenta DSA.<br />
Nella precisazione ministeriale 5.1.2005 dove questi punti sono ribaditi , si aggiunge che<br />
tali strumenti debbano essere applicati in tutte le fasi del percorso scolastico compresa la<br />
valutazione finale.<br />
La nota 1.3.2005 per gli esami di stato dispone che le commissioni esaminatrici tengano<br />
in considerazione le difficoltà di alunni dislessici cercando di ridurle e concedendo loro più<br />
tempo per lo svolgimento delle prove.<br />
La riforma Moratti<br />
Legge 53/2003<br />
• Al centro della riforma Moratti c’è il concetto di “personalizzazione”<br />
• E’ implicito da tale impostazione che i dislessici dovrebbero avere un trattamento<br />
consono alle loro esigenze<br />
• I decreti applicativi della legge non menzionano la dislessia.<br />
• Si parla di programmazione individualizzata per gli alunni con particolari difficoltà<br />
(inapplicata)<br />
In Emilia Romagna<br />
Delibera regionale PRO-DSA (2010)<br />
(Programma regionale operativo per i Disturbi Specifici di Apprendimento in Emilia<br />
Romagna)<br />
• la maggioranza dei DSA non possono essere assimilati, di norma, alle situazioni di<br />
handicap tutelate dalla legge 104/92, salvo casi di particolare gravità e/o<br />
comorbilità;<br />
• diritto ad una diagnosi specialistica precoce ed a un trattamento abilitativo<br />
adeguato;<br />
• possibilità di notificare la diagnosi mediante una procedura di segnalazione che<br />
tuteli ugualmente il bisogno di particolare attenzione all’inserimento scolastico di<br />
questi alunni anche quando non ricompresi nella Legge 104/92<br />
• bisogno documentato e riconosciuto di poter disporre di strumenti dispensativi e<br />
compensativi, nei vari ambiti di vita nelle diverse fasce di età<br />
• benché in molte case sia oggi presente un Personal Computer, va considerato il<br />
bisogno per questi alunni di una strumentazione informatica agile, portabile in<br />
cartella, utilizzabile, cioè, sia a scuola che a casa con i software necessari alla<br />
esecuzione dei compiti (v. sintesi vocale, programmi per elaborare mappe<br />
concettuali, etc), che offra anche la possibilità di utilizzare i libri digitali; va quindi<br />
previsto uno sforzo per garantire a tutti gli alunni con DSA la disponibilità di un<br />
piccolo PC portatile (notebook) con i relativi software, microfono e cuffie.<br />
Impegno della SANITA’, SCUO<strong>LA</strong>, UNIVERSITA’, CORSI FORM. REGIONALI,<br />
SOCIALE, <strong>LA</strong>VORO, ASSOCIAZIONI<br />
Segnalazione alle scuole<br />
17
PDP per alunni con DSA<br />
Analisi della situazione dell’alunno<br />
Livello degli apprendimenti<br />
Obiettivi e contenuti di apprendimento per l’AS<br />
Metodologie (uditive e visive)<br />
Strumenti compensativi e dispensativi<br />
Valutazione formale e finale<br />
Assegnazione dei compiti a casa e rapporti con la famiglia<br />
Partecipazione dell’allievo con DSA alla definizione del PDP.<br />
Le note del MIUR<br />
Prot. n 4099/A/4 del 05.10.2004:<br />
Invita le scuole ad applicare gli strumenti compensativi e dispensativi<br />
Prot. N. del 05.01.2005:<br />
Precisa che tali strumenti devono essere applicati in tutte le fasi del percorso scolastico,<br />
compresi i momenti di valutazione finale, a favore di tutti gli alunni che siano in possesso di<br />
una diagnosi specialistica di DSA o dislessia (di psicologo o neuropsichiatra di struttura<br />
pubblica o privata).<br />
Le note del MIUR<br />
del 01.03.2005:<br />
Riguarda gli esami di Stato, e invita i commissari ad adottare, in particolare per la terza prova,<br />
ogni opportuna iniziativa idonea a ridurre le possibili difficoltà degli studenti, a riservare alle<br />
prove tempi più lunghi di quelli ordinari e a tenere<br />
conto nella valutazione dei problemi specifici causati dalla dislessia.<br />
Ogni anno nelle scuole italiane entrano almeno 400.000 nuovi bambini, fra di loro ce ne sono<br />
da 12 a 20mila che dovranno affrontare da subito un cammino difficile e doloroso perché sono<br />
dislessici.<br />
ndicazioni e criteri per lo svolgimento degli esami nelle scuole statali e paritarie per<br />
l’anno scolastico 2006/2007.<br />
C.M. 28 del 15/3/07 n. 2613<br />
• Pag. 5<br />
4. Alunni con disturbo specifico di apprendimento<br />
Per quanto riguarda gli alunni con diagnosi di disturbi specifici di apprendimento o con<br />
diagnosi di dislessia, che , comunque, dovranno sostenere tutte le prove scritte, si<br />
raccomanda l’impiego di misure dispensative e strumenti compensativi anche in sede<br />
d’esame, come indicato dalla nota ministeriale prot. 26/A del 4 Gennaio 2005.<br />
18
ESAME DI MATURITA’ – Esame di Stato a.s. 2006/2007<br />
• Introduzione e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami<br />
(Ordinanza Ministeriale n.26 del 15 Marzo 2007)<br />
Pag. 3 VISTA la C.M. prot. n. 1787 dell’1-3-2005, relativa agli alunni affetti da<br />
dislessia;<br />
Pag. 21 Art.12 - comma 7<br />
La commissione terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, relative ai<br />
candidati affetti da dislessia, sia in sede di predisposizione della terza prova scritta, che in<br />
sede di valutazione delle altre due prove scritte, prevedendo anche la possibilità di<br />
riservare alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari. Al candidato sarà consentita la<br />
utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati<br />
per le verifiche in corso d’anno.<br />
CIRCO<strong>LA</strong>RI RECENTI<br />
• In data 10 Maggio 2007 sono uscite altre due circolari ministeriali, 4600 e la 4674, la<br />
prima di precisazione sulla modalità di esecuzione dell’esame di Stato conclusivo del<br />
primo ciclo di istruzione nelle scuole paritarie e statali, la seconda di indicazioni<br />
operative sui Disturbi Specifici dell’ Apprendimento.<br />
• La C.M. con prot. 4600 10 Maggio 2007<br />
C.M. prot. 4600 - 10 Maggio 2007<br />
• In ordine allo svolgimento delle prove di Esame di Stato conclusivo del primo<br />
ciclo di istruzione “….omissis….”. Per quanto riguarda gli studenti con disturbi di<br />
apprendimento (dislessia, disgrafia, discalculia), nel richiamare le disposizioni<br />
contenute nella circolare n. 28/2007, si conferma che non vi può essere nei loro<br />
confronti dispensa dalle prove scritte ma che, più opportunamente, viene consentito<br />
loro un tempo più disteso per lo svolgimento delle prove, prevedendo altresì che la<br />
valutazione delle stesse avvenga tenendo conto prevalentemente del contenuto<br />
più che della forma. In definitiva si suggerisce alle sottocommissioni di esame di<br />
adottare nello svolgimento delle prove scritte e orali le misure compensative e<br />
dispensative impiegate in corso d’anno nel limite della compatibilità consentite alla<br />
particolare circostanza delle finalità d’esame.<br />
C.M. 4674 - 10 Maggio 2007<br />
• Oggetto: Disturbi di apprendimento – Indicazioni operative<br />
19
• Con la C.M. 4674 Il M. P. I. , oltre a sottolineare l’importanza delle misure<br />
compensative già raccomandate nella nota 5/10/2004 n. 4099/A/4 e nell’ O.M. per<br />
l’esame di Stato n. 26 del 15 Marzo 2007, vuole richiamare particolarmente<br />
l’attenzione sulle prove orali come misure compensative dovute nei confronti delle<br />
corrispondenti prove scritte effettuate nelle lingue non native sia moderne che<br />
antiche.<br />
• MISURE DISPENSATIVE <strong>PER</strong> GLI STUDENTI DISLESSICI<br />
Con nota ministeriale prot. 4674 del 10 Maggio scorso, il Ministero della pubblica<br />
istruzione ha fornito chiarimenti alle scuole per particolari interventi nei confronti degli<br />
studenti che hanno disturbi specifici di apprendimento (dislessia, disgrafia).<br />
Dopo aver premesso che, per avvalersi di strumenti compensativi e di misure<br />
dispensative, gli studenti devono produrre un’apposita certificazione medica, il Ministero<br />
si è soffermato in modo particolare sullo svolgimento delle prove scritte di lingua<br />
straniera per le quali già in passato erano state raccomandate opportune misure<br />
dispensative a favore dei dislessici.<br />
Il Ministero in proposito ha quindi nuovamente raccomandato, ad esempio, maggiori<br />
tempi di svolgimento delle prove, riservando minor peso valutativo agli aspetti formali<br />
e, soprattutto, compensando la prova scritta con adeguata valorizzazione della prova<br />
orale.<br />
La novità della nota ministeriale consiste nel fatto che sono comprese tra le lingue<br />
stranieri meritevoli di questa attenzione non solo quelle moderne ma anche quelle<br />
antiche (greco, latino), considerate tutte come elemento di difficoltà oggettiva per i<br />
dislessici rispetto alla lingua materna.<br />
DPR 122 del 22 Giugno 2009<br />
Regolamento sulla valutazione degli alunni<br />
1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento adeguatamente<br />
certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle<br />
effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle<br />
specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento<br />
dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati, nell’ambito delle<br />
risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologicididattici<br />
compensativi e dispensativi più idonei.<br />
2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione<br />
delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.<br />
20
Un obiettivo ambizioso:<br />
• Passare dalla compensazione di una disabilità….<br />
• ….Alla abilitazione di una competenza debole<br />
Disegno di legge sui DSA<br />
• Le DSA non sono in alcun modo assimilate all’handicap<br />
• Le DSA impediscono l’utilizzo in maniera automatica e strumentale delle capacità<br />
di lettura, di scrittura, e di calcolo e possono costituire una limitazione importante<br />
per alcune attività della vita quotidiana delle persone che ne sono affette.<br />
1. La presente legge ha lo scopo di :<br />
a) Garantire i necessari supporti agli alunni con DSA<br />
b) Prevenire l’insuccesso scolastico e blocchi nell’apprendimento;<br />
c) Ridurre i disagi formativi e motivazionali;<br />
d) Ottenere una formazione adeguata e lo sviluppo delle potenzialità degli alunni<br />
con DSA;<br />
e) Adottare forme di verifica e valutazione incoraggianti;<br />
f) Sensibilizzare e preparare gli insegnanti ed i genitori nei confronti della<br />
problematica;<br />
g) Assicurare adeguate possibilità di diagnosi e di riabilitazione per i soggetti con<br />
DSA;<br />
h) Incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi<br />
sanitari durante tutto l’arco dell’anno scolastico;<br />
i) Garantire nella vita lavorativa e sociale pari opportunità ai soggetti con DSA.<br />
1. E’ compito delle scuole di ogni ordine e grado attivare interventi idonei per individuare i<br />
casi sospetti di DSA.<br />
2. Per gli alunni che, nonostante adeguate attività di recupero e di riabilitazione delle<br />
capacità fonologiche, presentano persistenti difficoltà, è necessario attivare un percorso<br />
diagnostico specifico mediante segnalazione da parte della scuola alla famiglia.<br />
3. Il Servizio sanitario nazionale assicura competenze diagnostiche specifiche almeno a<br />
livello provinciale, anche attraverso la costituzione di una specifica unità diagnostica<br />
multidisciplinare.<br />
4. La diagnosi di DSA da parte del Servizio sanitario nazionale, su istanza della famiglia, è<br />
notificata alla scuola mediante una procedura di segnalazione che non da diritto alle<br />
provvidenze di cui alla legge 5 Febbraio 1992, n.104, e successive modificazioni, se non<br />
in caso di particolare gravità.<br />
5. Il Ministero dell’istruzione promuove, mediante iniziative da realizzare in collaborazione<br />
con il Servizio sanitario nazionale, attività di identificazione precoce da realizzare dopo i<br />
primi mesi di frequenza dei corsi scolastici, per individuare gli alunni a rischio di DSA.<br />
L’esito di tali attività non costituisce , comunque, una diagnosi effettiva di DSA.<br />
• Agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado è assicurata una adeguata<br />
formazione riguardo alla problematica delle DSA.<br />
• Gli alunni con segnalazione diagnostica di DSA hanno diritto a fruire di appositi<br />
provvedimenti dispensativi e compensativi nel corso dei cicli di istruzione.<br />
• Agli alunni con DSA è garantita l’applicazione di misure educative e di supporto che<br />
sono adottate in tutto il sistema di istruzione e di formazione al fine di assicurare pari<br />
opportunità per il diritto allo studio e il successo formativo:<br />
21
a) Favorire l’uso di una didattica individualizzata con forme efficaci e flessibili di lavoro<br />
scolastico, evitando metodi non idonei;<br />
b) Coltivare negli alunni una struttura positiva di apprendimento , aiutandoli a porsi in<br />
situazioni di benessere;<br />
c) Prevenire il fallimento scolastico ed esistenziale;<br />
d) Prendere accorgimenti di carattere dispensativo e compensativo, comprendenti<br />
anche l’uso delle tecnologie informatiche e degli strumenti di apprendimento<br />
alternativi;<br />
e) Essere sottoposte periodicamente a un monitoraggio per valutarne l’efficacia e il<br />
raggiungimento degli obiettivi;<br />
f) Applicare percorsi di apprendimento individualizzati e personalizzati che tengano<br />
conto di caratteristiche peculiari come il bilinguismo.<br />
• Agli alunni con DSA sono garantite altresì adeguate forme di verifica e di valutazione,<br />
predisposte al fine di evitare che gli stessi siano posti in condizioni di svantaggio rispetto<br />
agli altri alunni, a causa della loro lentezza o incapacità di decodifica e di produzione di<br />
stesti, in particolare per quanto concerne gli esami di Stato, di passaggio di ciclo di<br />
istruzione e di ammissione all’Università.<br />
22
01 Febbraio 2010<br />
La prof.ssa Pancaldi elenca e spiega, attraverso utilizzo di slide esplicative che riportiamo<br />
di seguito, i seguenti temi:<br />
• Il percorso di alfabetizzazione informatica,<br />
Il percorso di alfabetizzazione informatica di un bambino dislessico non dovrebbe essere<br />
diverso da quello di ogni altro alunno di scuola elementare.<br />
MA<br />
Alla scuola elementare si fa “alfabetizzazione informatica”? La risposta dovrebbe essere<br />
SI<br />
QUANDO INIZIARE?<br />
SUBITO; A CASA E A SCUO<strong>LA</strong>.<br />
• Abituando fin dall’infanzia all’uso della tastiera, mouse, e video, con giochi (di<br />
spazialità, di logica...) – infanzia e primo anno elementare.<br />
• Con l’apprendimento della letto-scrittura, parallelamente, imparare l’uso della scrittura<br />
a tastiera – prima e seconda elementare.<br />
• In terza e quarta elementare velocizzare l’uso della scrittura a tastiera usano anche<br />
word processor e DVD multimediali.<br />
• Se necessario, iniziare ad abituare all’uso della sintesi vocale (non prima della quarta).<br />
• Se necessario, in quinta abituarsi all’uso di programmi screen reader con la sintesi<br />
vocale (in vista del loro utilizzo alle scuole medie).<br />
L’adolescenza<br />
I ragazzi dislessici delle scuole di II grado si vergognano ad utilizzare i mezzi<br />
compensativi informatici perché:<br />
- sono i soli a farlo<br />
- vengono presi in giro dai compagni<br />
In più, sono un aggravio di lavoro per gli insegnanti perché occorrerebbe integrare il<br />
lavoro informatico su tutta la classe.<br />
Uso degli strumenti informatici<br />
Per bambini/ragazzi<br />
PC, quale?<br />
Software riabilitativi e compensativi, dove?<br />
Uso, comunque, di mezzi multimediali (cd, dvd, videocassette, audio, libri digitali,<br />
audiolibri…).<br />
Per docenti<br />
Pc, aule informatiche, lavagne digitali, software di presentazione e per mappe, video,<br />
audio…<br />
Panoramica dei principali strumenti informatici free e in commercio<br />
ASUS Eee PC<br />
ASUS Eee PC Box<br />
I NUOVI PRODOTTI:<br />
23
Durante l’adolescenza i ragazzi cercano approvazione e omologazione. Hanno il timore<br />
che avere del materiale scolastico diverso da quello dei compagni li possa isolare e di<br />
conseguenza tendono a nascondere il problema o a ignorarlo.<br />
Questi due nuovi modelli di PC, che però sono da molto tempo sul mercato e quindi<br />
hanno un prezzo ragionevole, li rendono più sicuri di sé in quanto non è materiale<br />
ingombrante o che rischia di metterli in evidenza.<br />
L’alunno con DSA, se non identificato alla scuola elementare, soprattutto nelle classi di<br />
scuola media e superiore, tende a nascondersi e a far ignorare il suo problema (anche<br />
nascondendolo con comportamenti aggressivi), fino a quando i suoi risultati scolastici non<br />
rendono la situazione catastroficamente evidente (bocciatura).<br />
SOFTWARE DIGITALI:<br />
Riabilitativi ( servono? Non ci sono prove cliniche di utilità, ma ci sono alcuni riscontri<br />
educativi)<br />
www.ivana.it<br />
www.webalice.it (software creato da Antonella Pulvirenti)<br />
www.vbscuola.it (visual basic scuola)<br />
www.itd.cnr.it (ITD istituto per le tecnologie didattiche)<br />
Ufficio Scolastico Provinciale di Bologna – Progetto Marconi – Software didattico<br />
• http://csa.scuole.bo.it/ele/index.htm<br />
o Primi P@ssi (sc. Infanzia)<br />
o 1&2 … ReSTART (sc. Primaria classi 1^, 2^, 3^)<br />
o Primaria Secondaria (sc. Primaria 4^ e 5^ e Secondaria 1°)<br />
SERVIZI GRATUITI SU INTERNET:<br />
- www.liberliber.it<br />
- www.radio.rai.it (broadcast delle trasmissioni più lettura di libri)<br />
- Wikipedia.org che richiede la sintesi vocale sul PC<br />
Compensativi<br />
(ricordando che per i dislessici NON vanno bene gli screen reader per non vedenti)<br />
- www.aid.italia.org<br />
- Screen reader : BA<strong>LA</strong>BOLKA, DSPEECH, JUMP<br />
- Mappe concettuali: CMAP, FREEMIND<br />
- Word processor con CORREZIONE ORTOGRAFICA: OPEN OFFICE<br />
SOFTWARE IN COMMERCIO:<br />
COMPENSATIVI:<br />
Screen Reader<br />
- dislessia evolutiva (Erikson)<br />
- word reader (Serverdev)<br />
- carlo II V6 (Anastasis)<br />
- carlo mobile V6 (Anastasis)<br />
Mappe:<br />
- Knowledge manager (Knowledge Master Corp)<br />
- Super mappe (Anastasis)<br />
Su internet:<br />
- centro internazionale del libro parlato di Feltre<br />
www.libroparlato.org<br />
24
• Richiesta dei libri digitali a BiblioAID<br />
www.biblioaid.it<br />
- compilazione della domanda di accesso al servizio<br />
- accesso on-line sul sito www.biblioaid.it<br />
- ricevi la mail<br />
- crea una nuova richiesta<br />
- sottoscrivi il modulo per l’accettazione<br />
- scegli il foglio per cui effettuare la richiesta<br />
- compila il modulo informativo<br />
- compila il modulo DSA<br />
- scegli i libri di testo<br />
- guarda il riepilogo della tua richiesta<br />
- successivamente, se vuoi controllare lo stato della tua richiesta, inserisci nome<br />
utente e password<br />
Per la procedura di richiesta vedi Cd-rom<br />
Biblioaid fornisce anche un KIT <strong>DISLESSIA</strong> composto da:<br />
- Pc<br />
- mouse<br />
- chiavetta 8gb<br />
- tutti i programmi per audio<br />
- video per screen reader e voce<br />
- libri<br />
Utilizzo dei libri digitali per apprendere a scuola e a casa.<br />
Come si usa un libro digitale?<br />
- inserire cd-rom nel PC<br />
- installazione ADOBE READER : il lettore gratuito “Adobe Acrobat Reader” è contenuto<br />
nel disco ed è installabile<br />
- la pagina successiva vi racconta chi ha fatto il libro (AID. Ist. Aldini , BiblioAID, editore)<br />
- la pagina successiva vi spiega come trovare il sito nazionale e quello della Biblioteca,<br />
dove trovare informazioni sull’uso dei dischi<br />
- l’ultima pagina è quella con l’indice libro, basta cliccare sul link del capitolo per trovarne<br />
le pagine<br />
- libro diviso per capitoli<br />
- è necessario un programma chiamato “screen reader” (lettore dello schermo), con<br />
acclusa la voce, per leggere le pagine e sentirle in audio.<br />
Alla pagina http://www.aiditalia.org.it/software.html trovate elencati i programmi più<br />
adatti.<br />
Uno di questi, gratuito, si chiama Balabolka. Lo si può scaricare da Internet o installare<br />
dal cd che fornisce la BiblioAID con i programmi gratuiti per l’uso dei libri. Il cd fatto da<br />
BiblioAID contiene software gratuito (con interfacce in italiano) al quale abbiamo scritto le<br />
istruzioni in file PDF nella nostra lingua. La BiblioAID lo manda su richiesta, con<br />
contributo per le spese di produzione.<br />
RICORDATE: lo screen reader da solo non legge, ci vuole la voce, che è un programma a<br />
parte e va installata sul sistema operativo Windows.<br />
- Finita l’installazione della voce, andare in START PANNELLO DI CONTROLLO e<br />
selezionare SINTESI E RICONOSCIMENTO VOCALE.<br />
- Alla cartella SINTESI VOCALE selezionate quella giusta e regolatela in velocità<br />
- In seguito, aprire il file che desiderate leggere dopo aver scelto il percorso, sul cd del<br />
libro, del capitolo che serve.<br />
- Appena aperto il file pdf, il programma lo inserisce nella pagina.<br />
25
- Balabolka può essere ridotto a icona e si può continuare a seguire la lettura sul testo<br />
del libro.<br />
- Il testo del libro può essere usato anche per copiare e incollare una parte del testo su<br />
word in modo da poter modificare la grandezza del carattere e renderlo maggiormente<br />
chiaro.<br />
ATTENZIONE<br />
alla banalizzazione:<br />
“Se il dislessico fatica a leggere e scrivere<br />
forniamo word processor, sintesi vocale e libri di testo<br />
abbiamo risolto il problema: il dislessico non è più tale!”<br />
Questo è solo un veloce esempio di quello che si può fare<br />
per studiare con un libro digitale.<br />
A voi migliorarlo, approfondirlo, trovare nuove soluzioni<br />
…<br />
E’ importante mettere in comune tutte le informazioni e le soluzioni adottate per i nostri<br />
figli o alunni, così altri genitori o insegnanti potranno avvantaggiarsene.<br />
Per questo vi chiediamo di comunicarci ciò che pensate possa essere rilevante a questo<br />
scopo alla mail.<br />
info@biblioaid.it .<br />
GRAZIE<br />
26
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO:<br />
(dal sito: www.libriliberi.com)<br />
I LIBRI DI LOREDANA GARNERO<br />
Dopo una formazione in Israele e a Roma con Gabriel Levi, Loredana Garnero ha studiato e<br />
sperimentato negli Stati Uniti il Multisensory Approach di Orton-Gillingham nella versione<br />
adattata da Beth Slingerland per l’applicazione alla classe intera e finalizzata all’insegnamento<br />
della lingua scritta. È stata per 4 anni Presidente del Comitato Scuola dell’Associazione Italiana<br />
Dislessia (AID).<br />
IMPARARE ATTRAVERSO L’INTELLIGENZA<br />
Un approccio multisensoriale all’italiano scritto<br />
La tecnica di approccio multisensoriale di Orton-Gillingham è stata messa a punto con lo scopo<br />
di fornire un aiuto precoce e preventivo nelle difficoltà di apprendimento (tra cui la dislessia) che<br />
il bambino può presentare nel corso della prima fase scolastica. Il metodo consiste nella<br />
presentazione del linguaggio orale e scritto attraverso i tre canali sensoriali principalmente<br />
interessati dal processo di apprendimento della lingua scritta: uditivo, visivo e cinestetico.<br />
Con questo metodo didattico metacognitivo anche bambini con disturbi specifici lievi riescono ad<br />
apprendere l’italiano scritto, compensando le loro abilità carenti con la loro intelligenza.<br />
Come impara il bambino dislessico<br />
<strong>DISLESSIA</strong>: UNA DEFINIZIONE IN POSITIVO<br />
Il libro è rivolto a insegnanti e riabilita tori (ma anche a genitori) di bambini con Disturbi<br />
Specifici di Apprendimento, per indagare e individuare non solo le difficoltà, ma soprattutto le<br />
loro particolari abilità, quasi sempre presenti in misura eccezionale. L’acquisto del libro dà<br />
diritto ad accedere al software del programma INDACO per ricavare il profilo individuale di<br />
ogni bambino, sulla base degli indicatori delle sue forze o debolezze nei diversi canali di<br />
accesso dell’input indagati, e le relative indicazioni didattiche per poter attuare un intervento<br />
mirato e individualizzato.<br />
27
LIBRI LIBERI E L’ASSOCIAZIONE ITALIANA <strong>DISLESSIA</strong><br />
Dal “Mago delle formiche giganti”, il primo libro per bambini sul tema della dislessia scritto da<br />
Libri Liberi e illustrato da Fiorella e Morena Cauduro (due bravissime disegnatrici dislessiche,<br />
madri di figli dislessici e fin dall’inizio fra le più attive animatrici dell’AID) è iniziata nel 2002 la<br />
collaborazione tra la nostra Casa editrice e l’Associazione Italiana Dislessia.<br />
Una collaborazione basata sulla pubblicazione di libri “utili”, facili, agili, economici, scritti con<br />
un linguaggio comprensibile a tutti e rivolti a insegnanti e genitori. Gli autori dei testi sono<br />
sempre membri dell’Associazione, e spesso fanno parte, o sono stati membri, della<br />
Commissione Scuola: fra i tanti ricordiamo Marilena Meloni, che ha ideato, prodotto e anche<br />
coordinato i testi più importanti di questa collana, mettendo a disposizione la propria<br />
esperienza di insegnante e di madre, oltre alla sua intelligente capacità divulgativa. Questi libri<br />
rappresentano quindi la “voce” dell’Associazione che ne garantisce la qualità e l’utilità, anche<br />
attraverso le presentazioni spesso scritte dai più importanti esponenti dell’AID: Andrea<br />
Biancardi, Giacomo Stella, Enrico Ghidoni, Enrico Profumo, Enrico Savelli ed altri.<br />
AA.VV.<br />
IL MAGO DELLE FORMICHE GIGANTI<br />
La dislessia a scuola: tutti uguali, tutti diversi<br />
Come far sapere ai bambini (ma anche a genitori e insegnanti) che cos’è la dislessia?<br />
Abbiamo pensato di farlo attraverso una storia semplice e divertente. E di inserire, alla fine<br />
della storia, una serie di giochi e di schede operative per cercare di individuare, capire e<br />
affrontare questo problema. Il volume, interamente disegnato a colori, è stato progettato e<br />
realizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana Dislessia.<br />
Giacomo Stella<br />
STORIE DI <strong>DISLESSIA</strong><br />
I bambini di oggi e di ieri raccontano la loro battaglia quotidiana<br />
La dislessia non è solo una difficoltà di lettura, ma anche una condizione conflittuale di<br />
vita. Questo libro mette in luce i problemi di chi vive – o ha vissuto – questo problema in<br />
prima persona, nella realtà di ogni giorno. I bambini, con le loro parole, ci forniscono un<br />
mezzo per entrare nella dimensione quotidiana: famiglia, scuola, società. Gli adulti,<br />
bambini di ieri, riportano invece i ricordi di quando hanno vissuto in solitudine le loro<br />
difficoltà di apprendimento, senza poter dare loro un nome.<br />
Marilena Meloni, Natalia Sponza, Pamela Kvilekval,<br />
M. Carmela Valente, Raffaele Bellantone<br />
<strong>LA</strong> <strong>DISLESSIA</strong> RACCONTATA AGLI INSEGNANTI<br />
1. Come riconoscerla. Cosa fare in classe<br />
Come aiutare gli insegnanti a riconoscere gli alunni dislessici? Come aiutarli a trarre sempre<br />
il massimo da ogni bambino e a sbagliare il meno possibile? Come aiutarli a far diventare i<br />
loro ragazzi preparati, ma anche curiosi, fiduciosi e sicuri di sé? Gli autori hanno realizzato<br />
un manuale minimo che parla a tutti gli insegnanti. Un manuale facile e conciso, ma capace<br />
di indicare molte piste e di suggerire molte strategie.<br />
28
Marilena Meloni, Natalia Sponza, Pamela Kvilekval, M. Carmela Valente<br />
<strong>LA</strong> <strong>DISLESSIA</strong> RACCONTATA AGLI INSEGNANTI<br />
2. Prima elementare: prove d’ingresso e proposte di lavoro<br />
Gli insegnanti troveranno qui i famosi protocolli d’ingresso strutturati da Giacomo Stella e<br />
alcune proposte di lavoro metafonologico. Vengono forniti strumenti per approfondire<br />
i metodi di intervento con bambini dislessici o con problemi di apprendimento. Per aiutare gli<br />
insegnanti a individuare fin dall’inizio gli alunni in difficoltà, a fare le scelte per non creare<br />
problemi alla classe, a preparare spazi e materiali per facilitare a tutti l’acquisizione della<br />
lettura e della scrittura.<br />
Marilena Meloni, Natalia Sponza, Nicoletta Galvan, Luca Grandi,<br />
Nicoletta Staffa, M. Carmela Valente<br />
<strong>DISLESSIA</strong>: ATTIVITÀ DI RECU<strong>PER</strong>O<br />
Letto-scrittura, lettura, informatica<br />
Come predisporre una didattica per recuperare competenze deboli e obiettivi non raggiunti?<br />
Come padroneggiare la complessità di un testo, di una situazione problematica, diun piano di<br />
scrittura? Questo libro si propone di costruire una competenza pedagogica e metodologica<br />
per progettare percorsi didattici che permettano, anche all’alunno in difficoltà, di accedere al<br />
sapere, di costruire competenze comunicative atte ad affrontare le situazioni di diversità, di<br />
migliorare le proprie abilità tecniche.<br />
<strong>DISLESSIA</strong>: STRUMENTI COMPENSATIVI<br />
Ci sono libri da sfogliare, da studiare, da consultare, da guardare. Questo è un libro “da fare a<br />
pezzi”. Gli autori, nel progettarlo, hanno pensato ai problemi che la dislessia crea nel<br />
quotidiano: leggere un orologio, orientarsi in una mappa, ricordarsi quanto fa 7 x 9, dominare<br />
la complessità lessicale di un testo…<br />
Da qui è nata questa antologia di strumenti compensativi. Strumenti cartacei, singole<br />
pagine da ritagliare, plastificare e che, in tasca o nell’astuccio, possano costituire un<br />
promemoria tascabile, un “help” di immediato accesso che compensi le défaillances tipiche<br />
della dislessia.<br />
Maria Angela Berton, Elisabetta Lorenzi, Angela Lugli, Alfia Valenti<br />
A cura di MARILENA MELONI<br />
<strong>DISLESSIA</strong>: <strong>LA</strong>VORO FONOLOGICO<br />
Tra scuola dell’infanzia e scuola primaria. Esperienze<br />
Spesso le difficoltà di letto-scrittura dei bambini vengono interpretate come<br />
conseguenze di problemi emotivi o di scarso impegno. Questi disturbi, invece, possono<br />
essere contrastati e i loro effetti funzionali ridotti. Questi bambini richiedono un<br />
programma<br />
didattico adeguato alle loro caratteristiche in quanto, a causa del loro disturbo, non<br />
sono in grado di adattarsi al metodo standard proposto. Le esperienze riportate in<br />
questo libro sono una esemplificazione di come sia possibile operare su livelli diversi di<br />
scuola.<br />
29
Nicoletta Galvan, Andrea Biancardi<br />
“UNO, DUE, DUI... UNA DIDATTICA <strong>PER</strong> <strong>LA</strong> DISCALCULIA<br />
I percorsi contenuti in questo libro sono stati pensati per alunni con difficoltà di<br />
apprendimento dovute a DSA. I bambini con questo tipo di difficoltà non sono incapaci<br />
di apprendere la matematica: ciò che compromette le loro potenzialità è la difficoltà a<br />
memorizzare e ad eseguire in maniera rapida talune procedure relative al conteggio e<br />
al<br />
calcolo. Tutte le pagine di questo libro sono state progettate tenendo conto<br />
dell’esigenza<br />
che questi bambini hanno degli strumenti compensativi, e segnalano graficamente le<br />
presenza dei facilitatori ai quali i bambini possono far ricorso in caso di difficoltà.<br />
“PROBLEMI DELL’APPRENDIMENTO”, UNA NUOVA<br />
COL<strong>LA</strong>NA DIRETTA DA GIACOMO STEL<strong>LA</strong><br />
“Problemi dell’apprendimento” è una nuova collana diretta da Giacomo Stella, rivolta a<br />
genitori,<br />
insegnanti, tecnici e operatori del settore. Anche qui la scelta prevede libri brevi, facili e<br />
concreti, che affrontino “in positivo” le difficoltà di vario grado che molti bambini hanno nei<br />
confronti della scuola e della società. Non solo dislessia quindi, ma tutti gli ostacoli che il<br />
bambino può incontrare nel cammino dell’apprendimento e della conoscenza.<br />
Giacomo Stella, fondatore dell’Associazione Italiana Dislessia, attualmente professore di<br />
Psicologia clinica all’Università di Reggio Emilia, è uno del maggiori esperti dei disturbi<br />
dell’apprendimento e del linguaggio. Moltissime e fondamentali le sue pubblicazioni.<br />
Nicoletta Galvan, Giuliana Andreatta<br />
LEGGERE PRIMA DI LEGGERE<br />
Linee guida per una didattica della letto-scrittura<br />
Leggere prima di leggere è ciò che i lettori esperti fanno prima di procedere alla<br />
lettura approfondita, è la capacità di prevedere ciò che sarà scritto in una pagina<br />
prima di decifrarla interamente. Leggere prima di leggere è ciò che la didattica del<br />
recupero solitamente non insegna ai bambini in difficoltà, considerando prioritario il<br />
consolidamento delle competenze fonologiche. Questo libro propone una didattica<br />
della letto-scrittura che non separa anticipazione e decifrazione, che propone compiti<br />
risolvibili anche in assenza di elevate abilità strumentali, che chiede – anche a chi è in<br />
difficoltà – di pensare.<br />
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Daniele Mugnaini<br />
DOPPIE E ACCENTI<br />
Schede per disortografia e dislessia<br />
La padronanza nell’uso della consonante doppia e dell’accento finale nella lingua<br />
scritta viene difficilmente acquisita dai bambini con disortografia o dislessia. Il<br />
metodo qui presentato si basa sull’utilizzo da parte del bambino della memoria visiva<br />
quale via non deficitaria per stimolare sinergicamente abilità fonologiche e abilità<br />
metacognitive elementari.<br />
Le schede sono ordinate in modo da costituirsi come itinerario progressivo per uno<br />
specifico apprendimento in bambini che abbiano già acquisito una sufficiente capacità<br />
di conversione fonema-grafema.<br />
Pamela Kvilekval<br />
INSEGNARE L’INGLESE AI BAMBINI DISLESSICI<br />
Un metodo sicuro per tutti<br />
L’autrice ritiene che l’approccio più ragionevole per insegnare l’inglese ai bambini dislessici sia<br />
uguale al metodo da lei utilizzato per i non dislessici: un medodo che, pur predisposto per<br />
coloro che partono svantaggiati, risulta però vantaggioso per tutti. Il programma<br />
d’insegnamento inizia con parole inglesi scritte con ortografia “trasparente”,<br />
cioè così come sono pronunciate, con esatta corrispondenza fonema/grafema, dopodiché<br />
vengono introdotte parole con insiemi di lettere (patterns) molto comuni in questa<br />
lingua. Si prosegue, imparando ogni pattern, finché l’inglese scritto non rivela tutta la sua<br />
complicata logica.<br />
Rossella Grenci<br />
<strong>LA</strong> <strong>DISLESSIA</strong> DAL<strong>LA</strong> A AL<strong>LA</strong> Z<br />
100 parole chiave<br />
Per chi non ha mai sentito parlare di dislessia, per chi ha bisogno di capire solo alcuni aspetti<br />
legati alla dislessia, per i genitori e le loro domande frequenti, per gli insegnanti e i loro dubbi,<br />
ecco un libro fondamentale. Suddiviso per parole chiave, di facile consultazione come un<br />
dizionario, questo nuovo testo di Rossella Grenci raccoglie<br />
in ogni voce un’utilissima sintesi di quello che i maggiori esperti hanno scritto sul problema,<br />
per permettere a chiunque voglia leggere anche solo un aspetto legato alla<br />
dislessia di trovare uno spunto di riflessione e un piccolo aiuto.<br />
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