ALBINO LUCIANI Da Adua ad El Alamein - istrit.org
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Pubblicazione realizzata da:<br />
ISITUTO PER LA STORIA<br />
DEL RISORGIMENTO DI TREVISO<br />
Collana storica a cura di<br />
Stefano Gambarotto<br />
Monica Zornetta<br />
Comitato Direttivo Istrit<br />
Enzo Raffaelli (presidente onorario), Stefano<br />
Gambarotto (presidente), Andrea<br />
Castagnotto (segretario); consiglieri: Stefano<br />
Fumarola, Francesco Scattolin, Carlo<br />
Brandani, Benito Buosi: soci aggregati<br />
al comitato direttivo: Roberto Pignatiello,<br />
Stefano Boccato, Roberto Tessari, Domenico<br />
Rossi; soci collaboratori del comitato<br />
direttivo: Carmelo Raccuia (<strong>ad</strong>detto alle<br />
relazioni esterne).<br />
<strong>ALBINO</strong> <strong>LUCIANI</strong><br />
In copertina: Papa Giovanni<br />
Paolo I di fronte alla Basilica<br />
di San Marco.<br />
Il numero dei pellegrini che<br />
si recano a Canale d'Agordo,<br />
paese natale di Albino<br />
Luciani, è in continuo aumento.<br />
La fi ction televisiva<br />
che ha ripercorso le tappe<br />
della sua vita è stata accolta<br />
con grande entusiasmo<br />
dal pubblico. A cosa si deve<br />
la crescente attenzione che<br />
circonda il «Papa del sorriso»<br />
Albino Luciani è stato il<br />
profeta dell'umiltà, virtù che<br />
egli trasformò nel cardine<br />
attorno al quale ruotava la<br />
sua intera esistenza. L'umiltà<br />
era per lui l'essenza stessa<br />
del cristianesimo. Signifi<br />
cava mettersi all'ascolto e<br />
a disposizione del prossimo,<br />
essere pastore senza<br />
risparmiarsi mai e trattare<br />
chiunque da pari a pari. Sapeva<br />
farsi capire dalle persone<br />
grazie <strong>ad</strong> una innata<br />
capacità di esprimersi in<br />
modo chiaro e, con la sua<br />
dolcezza, riusciva a mettere<br />
a proprio agio qualsiasi<br />
l'interlocutore. Albino Luciani<br />
era un probo che predicava<br />
la bontà. Un uomo<br />
buono dunque, ma fermo<br />
nelle proprie convinzioni.<br />
Un prete pronto al dialogo<br />
con chiunque, ma nient'affatto<br />
disposto, soprattutto in<br />
materia di fede, a recedere<br />
da ciò che riteneva giusto.<br />
Non era individuo da compromessi.<br />
Generoso e del<br />
tutto disinteressato ai beni<br />
materiali, si dimostrò sempre<br />
allergico <strong>ad</strong> ogni forma<br />
di privilegio. Albino Luciani<br />
di tutto ciò seppe dare<br />
sempre testimonianza giornaliera<br />
attraverso l'esempio<br />
personale. Era il primo<br />
a mettere in pratica ciò che<br />
predicava. In molti oggi -<br />
anche fra i giovani - guardano<br />
a lui come a una fi gura<br />
dalla quale trarre ispirazione,<br />
ammirando la coerenza<br />
di un uomo che rimase<br />
sempre lo stesso.<br />
Stefano Gambarotto<br />
Editore<br />
Sito Internet<br />
www.<strong>istrit</strong>.<strong>org</strong><br />
mail: info@<strong>istrit</strong>.<strong>org</strong><br />
Recapiti<br />
Via S. Ambrogio di Fiera, 60 - 31100<br />
Treviso; mail: info@<strong>istrit</strong>.<strong>org</strong>; Telefono o<br />
Segreteria: 329 8456896. Man. Dir. Stefano<br />
Gambarotto. As. Man. Dir. Monica<br />
Zornetta Collana di monografi e storiche<br />
registrata presso il Tribunale di Treviso.<br />
SOMMARIO Numero 2 - Ottobre 2012<br />
• Albino Luciani. Il Papa del sorriso...............................................2<br />
• Il cammino verso il sacerdozio. <strong>Da</strong> Feltre a Belluno..................12<br />
• Vescovo di Vittorio Veneto........................................................27<br />
• Patriarca di Venezia..................................................................42<br />
• Il caso della Banca Cattolica del Veneto...................................52<br />
• Papa Giovanni Paolo I..............................................................54<br />
• Una fi ne improvvisa...................................................................60<br />
• La beatifi cazione......................................................................64<br />
<strong>Da</strong> <strong>Adua</strong> <strong>ad</strong> <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong><br />
Il materiale fotografi co, ove non diversamente<br />
indicato, proviene dafl i archivi di<br />
ISTRIT (Istituto per la Storia del Ris<strong>org</strong>imento<br />
di Treviso). L'editore è a disposizione<br />
degli eventuali aventi diritto per le<br />
immagini fotografi che generiche prodotte<br />
dopo il 1992 (Art. 92, Legge 22 aprile<br />
1941 n. 633).<br />
stampato da<br />
Marca Print<br />
tel.0422 470055 - fax 0422 479579<br />
www.marcaprint.it - info@marcaprint.it<br />
per conto di<br />
EDITRICE STORICA<br />
1882-1942: gli italiani e l'«impero»<br />
una collana di Lorenzo C<strong>ad</strong>eddu e Enzo Raffaelli<br />
TRE VOLUMI IN DISTRIBUZIONE DA OTTOBRE 2012<br />
Monografie 1
La piazza di Canale d'Agordo, paese natale di Albino Luciani, un tempo chiamato «Forno di Canale». Sulla destra la<br />
chiesa arcipretale di San Giovanni Battista. Sulla sinistra l'edificio del nuovo museo dedicato a Giovanni Paolo I.<br />
Canale d’Agordo è un<br />
piccolo paese che<br />
s<strong>org</strong>e in Valle dei<br />
Biois, a quasi mille<br />
metri d’altezza,<br />
incastonato fra i monti Pelmo e<br />
Civetta, le Pale di San Martino e<br />
la Marmol<strong>ad</strong>a. Il Papa del sorriso<br />
nacque lassù, fra le montagne bellunesi,<br />
all’imboccatura della valle di<br />
Garès, dove i torrenti Biois e Liera<br />
si incontrano e dove gli inverni sono<br />
duri e la gente di poche parole.<br />
La nascita<br />
Albino Luciani era venuto<br />
al mondo un freddo giovedì<br />
d’autunno del 1912. Era il 17 ottobre,<br />
ricorrenza di Sant’Edvige, e<br />
Maria Fiocco - l’ostetrica che assisteva<br />
la m<strong>ad</strong>re durante il parto<br />
- lo battezzò subito perché le sue<br />
condizioni di salute apparivano<br />
problematiche. Il piccolo poteva<br />
morire in qualsiasi momento e non<br />
c’era il tempo per chiamare il prete.<br />
Due giorni più tardi, un sacerdote,<br />
Don Achille Ronzon, riconobbe la<br />
validità del rito e lo completò.<br />
La famiglia<br />
Albino, fi glio di Giovanni Luciani<br />
e di Bortola Tancon, fu il primogenito<br />
di quattro fratelli: Tranquillo<br />
Federico (1915-1916), Edoardo<br />
(1917-2008) e Antonia, detta Nina<br />
(1920-2009). Il p<strong>ad</strong>re lo fece battezzare<br />
con quel nome, Albino, in<br />
ricordo di un compagno di lavoro<br />
morto all’interno di un altoforno<br />
2 Monografie<br />
Monografie 3
in Germania. 1 Gli anni compresi<br />
tra la fi ne dell’Ottocento e gli inizi<br />
del Novecento sono molto duri<br />
nel Bellunese come nel resto del<br />
Veneto.<br />
Un p<strong>ad</strong>re emigrante<br />
Il lavoro è poco e la gente è<br />
costretta <strong>ad</strong> emigrare. Giovanni<br />
Luciani segue la stessa sorte di<br />
molti suoi compaesani e <strong>ad</strong> appena<br />
undici anni, nel 1883, si<br />
trasferisce all’estero: dapprima in<br />
Austria e poi in Germania, lavorando<br />
come muratore. 2 Rientra a<br />
1 Stefania Falasca, Mio fratello Albino. Ricordi<br />
e memorie della sorella di Papa Luciani,<br />
Roma, Trenta Giorni, 2003, p. 15.<br />
2 Andrea Tornielli, Alessandro Zangrando,<br />
Papa Luciani. Il parroco del mondo, Udine,<br />
Segno, 1998, p. 18.<br />
Canale d’Agordo – che all’epoca<br />
si chiama ancora Forno di Canale<br />
– nel 1900. Qui sposa una cugina<br />
di primo gr<strong>ad</strong>o 3 e dal matrimonio<br />
nascono due bimbe, Amalia e Pia.<br />
Le piccole sono entrambe prive<br />
dell’udito. Amalia muore nel 1938<br />
mentre Pia, dopo aver preso i voti<br />
religiosi, trascorre il resto della<br />
propria vita <strong>ad</strong> assistere gli infermi<br />
dell’Istituto Cottolengo di Torino.<br />
Quando anche la moglie morì,<br />
Giovanni Luciani riprese la via<br />
dell’emigrazione. Nel 1909 si trasferì<br />
in Svizzera per poi rientrare in<br />
Italia dove, nell’isola di Murano,<br />
trovò lavoro come operaio.<br />
3 Lucio D'Orazi, Impegno all’umiltà. La<br />
vita di papa Luciani, Roma, Logos, 1987,<br />
p. 53.<br />
Murano<br />
E’ qui, tra le calli e i canali della<br />
celebre città del vetro, che nasce<br />
il suo nuovo legame con Bortola<br />
Tancon, destinata a divenire la<br />
sua seconda moglie. E’ lo stesso<br />
Albino Luciani – una volta divenuto<br />
Papa - a ricordare quella circostanza,<br />
per sottolineare il suo legame<br />
con la laguna veneta: «a Venezia<br />
avvenne l’incontro dei miei futuri<br />
genitori, dediti <strong>ad</strong> umile lavoro, da<br />
lì prese l’avvio la conoscenza che<br />
li portò al matrimonio, e quindi, se<br />
io sono qua il mio cuore è ancora<br />
a Venezia». 4<br />
4 Balaam di Boer, <strong>Da</strong> Canale alla Cattedra<br />
di Pietro, perchè «su questa polvere il<br />
Signore ha scritto»: la vicenda di papa Luciani<br />
riassunta da S. Paolo …, in: L’Amico<br />
del popolo. Giornale Cattolico, Belluno,<br />
4 Monografie<br />
Un'immagine d'epoca di Canale d'Agordo quando ancora si chiamava «Forno di Canale».<br />
Una vecchia foto della famiglia Luciani: in piedi da sinistra la mamma di Albino. Al centro lo zio Tranquillo.<br />
Seduti in primo piano i nonni materni M<strong>ad</strong>dalena e Giovanni.
La casa natale di Albino Luciani a Canale d'Agordo<br />
6 Monografie<br />
Dopo la Grande Guerra<br />
Il p<strong>ad</strong>re del piccolo Albino avrebbe<br />
voluto trasferirsi con la famiglia<br />
in Argentina ma lo scoppio della<br />
Grande Guerra glielo impedì. Al<br />
termine del conflitto fu di nuovo<br />
costretto a cercare lavoro all’estero<br />
e a vivere lontano dai propri cari<br />
trasferendosi prima in Francia e<br />
poi in Svizzera. Sono anni diffi cili,<br />
nei quali si assiste al r<strong>ad</strong>icalizzarsi<br />
del confronto tra b<strong>org</strong>hesia e proletariato:<br />
una ‘‘disputa’’, resa ancora<br />
più acuta dalla trasformazione<br />
del lavoro. La rivoluzione industriale<br />
ha mutato gli uomini in numeri<br />
e coloro che si abbeverano agli<br />
scritti di Marx ed Engels ora interpretano<br />
il mondo non più come<br />
un insieme di popoli e di etnie ma<br />
come il teatro della contesa fra<br />
p<strong>ad</strong>roni e servi. 5 Giovanni Luciani,<br />
che non aveva mai fatto mistero<br />
delle proprie simpatie socialiste,<br />
maturate durante l’emigrazione in<br />
Germania - «perché”, ricordava la<br />
fi glia Antonia, «a quel tempo i socialisti<br />
erano gli unici a occuparsi<br />
delle condizioni degli operai» 6 - ,<br />
tornò defi nitivamente in patria nel<br />
1925 quando venne assunto presso<br />
la centrale elettrica di Canale.<br />
Mantenne questo impiego sino al<br />
giorno della pensione.<br />
La lontananza<br />
La lontananza del p<strong>ad</strong>re durante<br />
gli anni della fanciullezza<br />
lascerà un segno ben marcato nella<br />
memoria del giocanissimo Albino<br />
che, una volta diventato vescovo,<br />
dirà: «Quando ero piccolo mio<br />
p<strong>ad</strong>re era emigrante in Francia e<br />
in Svizzera; mia m<strong>ad</strong>re mi faceva<br />
pregare per lui ogni giorno; sono<br />
in gr<strong>ad</strong>o di comprendere i sacrifi ci<br />
di quelli che sono fuori di casa e<br />
anche le preoccupazioni di coloro<br />
che, rimasti a casa, trepidano per<br />
gli assenti». 7<br />
anno 72., n. 34, sabato 26 settembre 1981.<br />
5 Giordano Stella, Papa Luciani, Il profeta<br />
dell’umiltà, Milano, Gribaudi, 2007, p. 8.<br />
6 Falasca, Mio fratello…., op. cit., p. 15.<br />
7 Albino Luciani, Lettera agli emigranti<br />
(10 marzo 1959), in: Opera omnia, volume<br />
II, Vittorio Veneto, 1959-1962:<br />
discorsi, scritti, articoli, P<strong>ad</strong>ova, Messaggero,<br />
1988, p. 29.<br />
Il piccolo Albino Luciani con i compagnl di classe della scuola elementare. In<br />
questa immagine è il secondo bambino da sinistra in ultima fi la.<br />
La m<strong>ad</strong>re di Albino Luciani Bortola Tancon<br />
con il marito Giovanni Battista Luciani.<br />
Monografie 7