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Dott. Carlo Fabbri<br />

Domande<br />

agli specialisti<br />

Diverticoli:<br />

se si fanno sentire, guai a ignorarli<br />

Ph. Shutterstock.com<br />

Medico chirurgo specialista<br />

in gastroenterologia<br />

ed endoscopia digestiva.<br />

UOSD Gastroenterologia<br />

Ospedale Bellaria Bologna<br />

Dottor Carlo Fabbri cosa sono i<br />

diverticoli e come ci si accorge della<br />

loro presenza<br />

I diverticoli sono ernie che si formano<br />

sulla parete del colon: assomigliano a<br />

piccole tasche che compaiono sulla<br />

mucosa dell’ultima parte dell’intestino,<br />

il colon. Soprattutto nella porzione<br />

terminale detta sigma, sul lato sinistro<br />

dell’addome.<br />

Generalmente diverticoli non danno<br />

sintomi: in questo caso si parla I sintomi<br />

di Diverticolosi. Ne soffre circa il 60%<br />

della popolazione tra i 60 e gli 80<br />

anni. Quando però si infettano e/o<br />

si infiammano (10-20% dei casi) si<br />

ha la Diverticolite. Si parla di Malattia<br />

Diverticolare quando la presenza di<br />

diverticoli provoca dei sintomi.<br />

Sono un fenomeno doloroso<br />

Non presentando sintomi, alcuni<br />

scoprono di avere i diverticoli solo in<br />

occasione di un esame radiologico o<br />

endoscopico, eseguito per altri motivi. I<br />

sintomi si presentano in circa il 20%<br />

dei casi e sono: dolore addominale;<br />

gonfiore addominale; stitichezza,<br />

talvolta alternata a diarrea. Il dolore,<br />

per lo più nella zona inferiore sinistra<br />

dell’addome, può durare da poche ore<br />

a qualche giorno, spesso peggiora dopo<br />

i pasti e si riduce dopo l’evacuazione di<br />

aria e di feci. L’entità dei disturbi dipende<br />

dalla presenza o meno di complicanze<br />

causate spesso dall’infezione. In questa<br />

situazione va consultato il proprio<br />

medico.<br />

Qual è la complicanza più frequente<br />

È la diverticolite acuta e ne soffre al<br />

10 al 25% dei pazienti con diverticoli.<br />

I diverticoli tendono nel tempo ad<br />

aumentare di dimensioni: ciò facilita<br />

il passaggio delle feci - e dunque di<br />

batteri - e al loro interno aumentando<br />

il rischio di infezione e infiammazione,<br />

cioè diverticolite. Se peggiora può<br />

provocare la perforazione del diverticolo.<br />

Episodi ripetuti di diverticolite possono<br />

portare a indurimento della parete del<br />

colon (fibrosi). La fibrosi determina<br />

una ridotta distensibilità del colon e,<br />

nel tempo, a una riduzione del canale<br />

interno (stenosi). La stenosi è spesso<br />

all’origine dell’occlusione intestinale che<br />

può presentarsi come urgenza acuta,<br />

richiedendo il ricovero ospedaliero.<br />

I sintomi della diverticolite assomigliano<br />

a quelli di una appendicite, con la<br />

differenza che il dolore sarà localizzato<br />

nella parte inferiore sinistra dell’addome<br />

invece che in quella inferiore destra.<br />

Il dolore è solitamente intenso ed<br />

improvviso. Può essere accompagnato<br />

da altri sintomi: vomito, gonfiore<br />

addominale, alternanza stipsi-diarre,<br />

febbre, emissione di sangue con le<br />

feci. In caso di sospetta diverticolite è<br />

necessario rivolgersi al proprio medico.<br />

La terapia medica è efficace nel 90% dei<br />

casi e può prevedere anche il ricovero<br />

ospedaliero. Nei restanti casi si avranno<br />

delle recidive entro un anno.<br />

Si può educare la popolazione sui<br />

diverticoli in maniera comprensibile e<br />

chiara<br />

I suggerimenti più diretti riguardano<br />

la prevenzione e cioè il tipo di<br />

alimentazione da seguire.<br />

Gli alimenti ad alto contenuto<br />

di fibra, come la frutta fresca, la<br />

verdura, i legumi e i cereali integrali,<br />

ammorbidiscono le feci e favoriscono<br />

il loro passaggio attraverso il colon.<br />

È consigliabile perciò ridurre alimenti<br />

troppo raffinati come dolci e alimenti a<br />

base di farina senza crusca. Può essere<br />

utile anche assumere crusca grezza (20-<br />

25 grammi al giorno, con tanta acqua),<br />

ma solo nel caso che questo non comporti<br />

un peggioramento della digestione .<br />

Importante è a bere almeno 1,5-2<br />

litri di acqua al giorno per rendere le<br />

feci più morbide e stimolare la motilità<br />

intestinale. Va evitato il sovrappeso<br />

e va praticata attività fisica. Una<br />

passeggiata quotidiana di almeno 30<br />

minuti è sufficiente<br />

Quali sono le tecniche per trattare i<br />

diverticoli<br />

In alcuni casi si somministrano farmaci<br />

per alleviare il dolore. Ma con attenzione<br />

perché l’uso di antidolorifici potrebbe<br />

nascondere la presenza di alcune<br />

complicanze come la peritonite. In caso di<br />

infezione si ricorre agli antibiotici, senza<br />

però eccedere indiscriminatamente.<br />

Importantissimo mantenere la flora<br />

intestinale in equilibrio attraverso i<br />

probiotici. In casi più severi è utile<br />

un trattamento con antinfiammatori<br />

intestinali come la mesalazina.<br />

E l’intervento chirurgico<br />

Di quel 20% di casi che presenta dei<br />

sintomi, il 2% necessita del ricovero.<br />

E di questi solo lo 0,5% richiede un<br />

intervento chirurgico, nei casi frequenti<br />

e gravi: attacchi ripetuti (da due a<br />

quattro) o complicanze (peritoniti,<br />

occlusioni, ascessi, fistole). L’intervento<br />

eseguibile anche in laparoscopia,<br />

consiste nell’asportazione del segmento<br />

affetto e nel ripristino del canale e della<br />

funzionalità intestinale. È importante<br />

individuare con il proprio medico il<br />

momento per intervenire onde evitare<br />

un intervento chirurgico d’urgenza.<br />

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