Bilancio Sociale 2008 - Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio ...
Bilancio Sociale 2008 - Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio ...
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AZIENDA OSPEDALIERA<br />
SANTI ANTONIO E BIAGIO E<br />
CESARE ARRIGO<br />
ALESSANDRIA<br />
<strong>Bilancio</strong><br />
<strong>Sociale</strong><br />
ANNO <strong>2008</strong>
ilancio<br />
sociale<br />
anno <strong>2008</strong>
INDICE<br />
PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO<br />
Presentazione del Direttore Generale<br />
Nota metodologica<br />
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
1.1 Contesto di riferimento<br />
1.2 Contesto normativo<br />
1.3 Il Ruolo dell’<strong>Azienda</strong><br />
1.4 assetto organizzativo<br />
1.4.1 I Presidi Ospedalieri<br />
1.4.2 Il Modello Organizzativo<br />
1.4.3 Le strutture organizzative<br />
1.5 Politiche aziendali<br />
1.6.1 Politica di “centralità” del cittadino-utente<br />
1.6.2 Politica di tutela dati personali, garanzia,<br />
diritto alla riservatezza<br />
1.6.3 Politica di sicurezza<br />
1.6.4 Politica di genere<br />
1.6 attività di indirizzo, programmazione e controllo<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
2.1 Identificazione stakeholders principali<br />
2.1.1 Cittadini<br />
Prevenzione<br />
Informazione e comunicazione<br />
2.1.2 Pazienti<br />
Attività di emergenza<br />
Attività ambulatoriale<br />
Assistenza farmaceutica<br />
Gestione del rischio clinico<br />
Qualità Percepita e soddisfazione dell’utente<br />
Progetti, studi e ricerche<br />
2.1.3 Dipendenti<br />
Composizione del personale<br />
Politiche del personale<br />
Organizzazione del lavoro e sistema incarichi<br />
Indicatori di benessere organizzativo<br />
Strumenti di dialogo e comunicazione<br />
Rischio professionale<br />
Pari opportunità<br />
Rapporti con le rappresentanze sindacali<br />
Formazione<br />
Sistemi premianti<br />
2.1.4 Enti e istituzioni<br />
Regione Piemonte<br />
Provincia e Comuni<br />
Conferenza dei sindaci<br />
Università<br />
Alte istituzioni e organismi<br />
Integrazione con ASL<br />
2.1.5 Fornitori<br />
2.1.6 Terzo settore<br />
2.2 ambiente<br />
2.2.1 Risparmio energetico<br />
2.2.2 Gestione rifiuti ospedalieri<br />
2.3 Risorse finanziarie da “esterni”<br />
2.3.1 Donazioni<br />
2.3.2 Sponsorizzazioni<br />
Rendiconto Economico<br />
3.1 Sostenibilità economica<br />
3.2 Sostenibilità patrimoniale<br />
3.3 Sostenibilità finanziaria<br />
3.4 Analisi economica per livelli di assistenza<br />
3.5 Investimenti<br />
3.5.1 Tecnology Assesment<br />
3.5.2 Altri investimenti<br />
Prospettive Future<br />
4.1 Spunti di miglioramento<br />
4.2 Verso il bilancio 2009
Gentili Utenti,<br />
è un piacere poterVi presentare il primo <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> pubblicato dall’<strong>Azienda</strong><br />
<strong>Ospedaliera</strong> “SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e Cesare Arrigo” di Alessandria.<br />
Attraverso queste poche righe vorrei condividere con Voi i principi ispiratori di questo<br />
<strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> e le motivazioni che ci hanno spinto a redigerlo: innanzitutto per<br />
rendicontare sull’operato della nostra organizzazione, nell’ottica della massima<br />
partecipazione.<br />
Riteniamo che il bilancio di un’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> sia sociale per definizione,<br />
perché sociale è il suo orizzonte di intervento, in quanto origina dall’uso di risorse<br />
comuni destinate a generare benefici per la società.<br />
Speriamo di poter fornire ad ogni soggetto che interagisce con l’<strong>Azienda</strong> strumenti<br />
di valutazione diversi e aggiuntivi, che rendano più trasparenti e leggibili i risultati<br />
raggiunti dall’azienda, anche e soprattutto in termini di ricadute sulla collettività,<br />
al fine di permettere un giudizio motivato sull’operato dell’organizzazione.<br />
Questo <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> è quindi uno degli strumenti, che adottiamo volontariamente,<br />
per darVi conto del nostro operato, anche sotto il profilo etico: la sua vocazione è<br />
quindi sia informativa sia di comunicazione.<br />
L’auspicio è che possa diventare il primo tassello di una rete di relazioni mirata alla<br />
più ampia partecipazione dei soggetti coinvolti nell’attività dell’<strong>Azienda</strong>.<br />
Il Direttore Generale<br />
Dr. Nicola Giorgione<br />
5
Nota metodologica<br />
Il presente <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> rappresenta, per<br />
il primo anno, l’impegno a rendicontare sulle<br />
performance economiche, sociali ed ambientali<br />
della <strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> Nazionale S.S.<br />
<strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e Cesare Arrigo. Obiettivo del<br />
<strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> è fornire una comunicazione<br />
trasparente delle attività svolte e dei principi<br />
di funzionamento dell’<strong>Azienda</strong>, implementando<br />
un confronto ed un coinvolgimento mirato<br />
ad incrementare il rapporto di fiducia con gli<br />
stakeholders.<br />
I dati esposti sono estrapolati da documenti<br />
ufficiali secondo le normative indicate dalla<br />
Regione Piemonte. La rendicontazione fa riferimento<br />
alle attività svolte negli anni 2006,<br />
2007, <strong>2008</strong> e adotta gli standard di riferimento in<br />
materia per agevolare il lettore in una completa<br />
e corretta interpretazione.<br />
Secondo l’impostazione strategica definita<br />
dalle linee guida indicate dall’ARESS, questo<br />
documento rendiconta i risultati raggiunti<br />
dall’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>, pur mantenendo<br />
un’attenzione particolare verso le performance<br />
delle singole aree di eccellenza. Dal punto di<br />
vista metodologico il presente documento si<br />
articola nelle seguenti aree:<br />
1. Presentazione dell’azienda<br />
Descrive la missione dell’<strong>Azienda</strong>, con particolare<br />
riferimento al contesto nel quale essa opera, illustra<br />
l’assetto organizzativo e fornisce le linee guida per<br />
il piano programmatico di sviluppo e i fondamenti<br />
delle politiche aziendali.<br />
2. Relazione sociale<br />
Delinea l’Ambiente di interazione degli stakeholders,<br />
illustrando le diverse categorie di portatori di<br />
interesse ed analizzando il soddisfacimento delle<br />
attese preposte.<br />
3. Rendiconto economico<br />
Espone i prospetti di bilancio dell’<strong>Azienda</strong>, con<br />
un’analisi approfondita del valore aggiunto e dei<br />
vari livelli di assistenza. Vengono inoltre illustrati gli<br />
assets d’investimento.<br />
4. Prospettive future<br />
Introduzione al <strong>Bilancio</strong> 2009 con particolare riferimento<br />
agli obiettivi di miglioramento cui la gestione<br />
aziendale si deve orientare descrivendo i principali<br />
progetti innovativi in corso volti ad un incremento<br />
dei livelli di efficacia ed efficienza per continuare<br />
a mantenere un assetto competitivo ed innovativo.
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
1.1 Contesto di riferimento<br />
L’<strong>Azienda</strong> opera nel contesto della Provincia di Alessandria<br />
ed Asti con un bacino di utenza stimato di<br />
circa 600.000 persone.<br />
Il territorio alessandrino ha una superficie di 3650<br />
Kmq. con 435.196 abitanti (fonte Istat 2007) con una<br />
densità abitativa di 122.25 abitanti per chilometro<br />
quadrato e i suoi comuni sono 190. Il capoluogo<br />
Alessandria è situata in zona pianeggiante tra due<br />
fiumi, il Tanaro e il Bormida, in un importante nodo<br />
stradale e ferroviario. Si trova nel centro del triangolo<br />
industriale Torino-Genova-Milano; conta una popolazione<br />
stimata al <strong>2008</strong> pari a 93.676 unità; i residenti<br />
stranieri ammontano a 12.767 (13,62%).<br />
Il territorio astigiano ha una superficie di 1511 kmq.<br />
con 217.197 abitanti (fonte Istat 2007) con una densità<br />
abitativa di 144 abitanti per chilometro quadrato e<br />
i suoi comuni sono 118, distribuiti soprattutto in<br />
collina.<br />
La Provincia di Alessandria appare notevolmente<br />
articolata sotto un profilo territoriale, con sette centri<br />
zona – Acqui Terme, Alessandria, Casale Monferrato,<br />
Novi Ligure, Ovada, Tortona, Valenza – e altrettante<br />
aree, ognuna con proprie caratteristiche socioeconomiche,<br />
frutto di una sedimentazione di lungo periodo,<br />
ormai quasi secolare.<br />
Caratteristica strutturale della popolazione della<br />
provincia di Alessandria è data dalla bassa percentuale<br />
di giovani e dall’alta percentuale di anziani,<br />
frutto di un trend demografico ormai secolare: i<br />
“giovani” con meno di 19 anni sono il 14,4% della<br />
popolazione residente, una percentuale nettamente<br />
inferiore sia a quella del Piemonte (16,5%) sia a<br />
quella nazionale (19%), mentre gli “anziani” con più<br />
di 65 anni raggiungono ormai il 26,1% della popolazione<br />
residente, di fronte al 22,6% del Piemonte e<br />
al 19,8% dell’Italia.<br />
Un’altra caratteristica della popolazione residente<br />
– che si sta avviando rapidamente a diventare una<br />
componente strutturale – è data dalla presenza di<br />
stranieri immigrati regolarmente residenti, che nel<br />
<strong>2008</strong> ammontano a 36.660 (erano 10.103 nel 2000),<br />
pari al 8,4% della popolazione.<br />
L’età è universalmente riconosciuta come il principale<br />
determinante del ricorso ai servizi sanitari, essendo<br />
evidente che i soggetti più anziani presentano<br />
una maggiore probabilità di deterioramento della<br />
propria salute e quindi di ricorso ai servizi sanitari<br />
rispetto ai soggetti giovani.<br />
I risultati dell’Atlante dell’invecchiamento della<br />
popolazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche<br />
(CNR) mettono in evidenza come le province più<br />
vecchie siano quelle di Alessandria (22,9% di ultra<br />
sessantacinquenni sul totale della popolazione) e di<br />
Asti (21,2% di ultra sessantacinquenni sul totale della<br />
popolazione). Altro elemento che va tenuto presente<br />
nella descrizione dell’invecchiamento è il maggior<br />
rischio di morte cui sono sottoposti i maschi a tutte<br />
le età della vita. Fatto che comporta una maggior<br />
presenza delle donne nella popolazione anziana,<br />
soprattutto fra gli ultraottantenni.<br />
In base ai dati di attività inoltre è possibile dividere<br />
i pazienti ricoverati presso le strutture della nostra<br />
<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> per classi di età.<br />
classi di età 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
› 80 11.2% 12.3% 12.3%<br />
65-80 30,0% 30,6% 29,5%<br />
40-64 25,2% 24,1% 24,6%<br />
20-39 14,3% 13,7% 14,4%<br />
0-19 19,3% 19,3% 19,2%<br />
Come si nota più del 40% dei ricoveri riguarda una<br />
popolazione di età con più di 65 anni con un 12% di<br />
pazienti di età superiore agli 80 anni.<br />
1.2 Contesto normativo<br />
La tutela della salute nei suoi aspetti di prevenzione,<br />
cura e riabilitazione di tutti i cittadini nella prospettiva<br />
di realizzare un sistema di sicurezza sociale attraverso<br />
l’attivazione del Servizio Sanitario Nazionale<br />
viene istituita con la legge 833/78, in cui il legislatore,<br />
oltre a richiamare la disposizione costituzionale<br />
relativa alla tutela della salute come fondamentale<br />
diritto dell’individuo, ha provveduto ad una radicale<br />
ristrutturazione del sistema sanitario.<br />
Successivamente, con la legge delega 421/92 attuata<br />
con il D. Lgs. 502/92 di riordino della disciplina in<br />
materia sanitaria, sono stati individuati i fini, i principi<br />
e criteri direttivi vincolanti per il Governo nell’attuazione<br />
della delega, che possono riassumersi nella ottimale<br />
e razionale utilizzazione delle risorse destinate<br />
al SSN nel perseguimento della efficienza, dell’equità<br />
distributiva e del contenimento della spesa sanitaria<br />
con riferimento all’art. 32 Costituzione, assicurando<br />
al cittadino il libero accesso alle cure e gratuità del<br />
servizio nei limiti e secondo i criteri previsti dalla<br />
normativa vigente. È stata inoltre sancita la centralità<br />
del Piano sanitario nazionale quale strumento di programmazione<br />
sanitaria, come ambito di riferimento<br />
di tutte le iniziative a livello centrale e locale.<br />
Con la Legge delega 419/98 ed il D.lgs 229/99 di sua<br />
attuazione è stato completato il processo di riforma<br />
del SSN, dando luogo ad un sistema modificato ed<br />
integrato ma unitario, che ha subito ulteriori integrazioni<br />
con interventi normativi di tipo più contenuto<br />
anche se rilevanti sotto il profilo organizzativo delle<br />
aziende sanitarie.<br />
Numerosi sono stati gli interventi normativi a livello<br />
regionale che hanno dato compiuta e piena realizzazione<br />
alle disposizioni nazionali; di particolare rilievo<br />
sono gli interventi che hanno permesso la completa<br />
attuazione dell’aziendalizzazione e dei livelli di pianificazione.<br />
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
10<br />
11
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
1.3 Ruolo dell’azienda<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e Cesare<br />
Arrigo è un’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di rilevanza nazionale;<br />
costituisce punto di riferimento per le attività di<br />
2° e 3° livello per tutta l’Area Funzionale Sovrazonale<br />
4 (AFS 4) e svolge un ruolo di presidio di base per<br />
i cittadini residenti nel Distretto di Alessandria, in<br />
stretta correlazione con i servizi territoriali.<br />
In particolare, l’<strong>Azienda</strong> ha competenze di alta<br />
specializzazione nei campi delle emergenze, ivi<br />
comprese quelle pediatriche, della cardiochirurgia,<br />
della neurochirurgia, nefro-urologia, anche pediatrica,<br />
della neuro riabilitazione, dell’oncoematologia,<br />
della pneumologia oncologica, della radioterapia<br />
oncologica, delle malattie vascolari, della chirurgia<br />
e ginecologia oncologica.<br />
Inoltre è sede di presidio pediatrico, è centro di riferimento<br />
per il recupero e la riabilitazione funzionale<br />
di III livello, è sede di Dipartimento di emergenza e<br />
accettazione di II livello, anche a livello pediatrico,<br />
sviluppa progetti regionali in rete, è sede di Centrale<br />
operativa Emergenza 118 della Provincia di Alessandria<br />
con Base per Elisoccorso ed infine è sede del<br />
Corso di Laurea in Infermieristica della facoltà di<br />
medicina e Chirurgia dell’Università del Piemonte<br />
orientale “Amedeo Avogadro”.<br />
1.4 Assetto organizzativo<br />
1.4.1 I Presidi Ospedalieri<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e Cesare<br />
Arrigo espleta la sua attività istituzionale attraverso<br />
le seguenti strutture operative:<br />
• Presidio “<strong>Santi</strong> <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong>” (Ospedale<br />
Civile), via Venezia 16, 15121 Alessandria;<br />
• Presidio Ospedaliero Pediatrico “Cesare Arrigo”<br />
(Ospedale Infantile), Spalto Marengo 46, 15121<br />
Alessandria;<br />
• Centro Riabilitativo Polifunzionale Teresio<br />
Borsalino, P.le F. Ravazzoni, 3 (ex Via Forlanini 3),<br />
15122 Alessandria;<br />
• Poliambulatorio Ignazio Gardella, via Don Gasparolo<br />
2, 15100 Alessandria;<br />
• Centrale Operativa Emergenza 118 e base Elisoccorso,<br />
via T. Michel 65, 15121 Alessandria<br />
Presidio SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong><br />
È il presidio storico, definito come “Ospedale Civile<br />
SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong>” di Alessandria, la cui istituzione<br />
risale circa al 1570, dall’unione di ospedali<br />
preesistenti di fine sec. XIV inizio sec. XV, noto nel<br />
passato come “Spedal Grande” e “Ospedale degli<br />
Infermi”. In particolare l’Ospedale Civile trae origine<br />
dalla fusione dei preesistenti Ospedali di S.<br />
<strong>Biagio</strong> e di S. <strong>Antonio</strong> Abate, creati il primo a metà<br />
del sec. XIV con 11 posti letto per soli uomini e il<br />
secondo nel sec. XV con 12 letti: l’unione avvenne<br />
attorno al 1566 nella sede dell’Ospedale di S. <strong>Antonio</strong>,<br />
nel quartiere Gamondio, in cui erano due<br />
crociere separate con 25 posti letto per uomini e 17<br />
donne, oltre ad una stanza per le balie al servizio<br />
degli esposti.<br />
Attualmente è un presidio ospedaliero per acuti<br />
in età adulta, dotato di dipartimento di emergenza<br />
DEA di II livello e di tutte le principali branche specialistiche,<br />
comprese quelle di III livello.<br />
Posti letto:<br />
• 505 ordinari<br />
• 86 Day Hospital<br />
Presidio Cesare Arrigo<br />
Noto come “l’uspidalet”, l’Ospedale Infantile venne<br />
istituito il 18 aprile del 1886 con 9 letti, per iniziativa<br />
di un comitato guidato dal Dott. Cesare Arrigo, che fu<br />
il primo medico ed al quale venne intitolata la struttura<br />
quando nel 1891 fu eretto ad ente morale. Fu poi<br />
oggetto di ampliamenti e ristrutturazioni negli anni<br />
successivi fino ad arrivare all’attuale conformazione.<br />
Ad oggi è un presidio ospedaliero riservato all’età<br />
pediatrica dotato delle specialità di base e in grado<br />
di fornire assistenza di terapia intensiva neonatale<br />
e pediatrica.<br />
Posti letto:<br />
• 83 ordinari<br />
• 11 Day Hospital<br />
Presidio Teresio Borsalino<br />
Ristrutturato dopo l’alluvione del 1994 e completato<br />
nel 2006, è oggi la struttura dedicata alla riabilitazione,<br />
con posti letto di III livello e di II livello nel campo<br />
cardio-respiratorio, ortopedico e neurologico. La<br />
struttura originale, progettata da Ignazio Gardella<br />
su indicazione di Teresio Borsalino, era nata come<br />
Sanatorio della città e successivamente aveva ospitato<br />
il reparto di Pneumologia.<br />
Posti letto: n 104 di cui 4 day hospital, da attivare<br />
interamente entro dicembre 2009.<br />
Il completamento dei lavori presso il presidio Borsalino<br />
ha rappresentato un grande evento per la città<br />
di Alessandria, particolarmente atteso dai cittadini<br />
affezionati al vecchio “sanatorio”. L’edificio è ad oggi<br />
da ritenersi completamente ristrutturato, con una<br />
struttura innovativa in grado di ospitare le degenze,<br />
le attività riabilitative, tra cui un’area per trattamenti<br />
idroterapici e una palestra, gli ambulatori, gli studi<br />
medici, le aree di socializzazione e alcuni servizi<br />
generali.<br />
Disporre nella stessa azienda ospedaliera delle competenze<br />
specialistiche (sia professionali che strumentali)<br />
consente la migliore gestione del paziente<br />
in riabilitazione, permettendo inoltre il ricovero di<br />
pazienti trattati presso l’ospedale civile nella fase<br />
acuta di malattia che necessitano successivamente<br />
di trattamenti riabilitativi, attualmente ospitati presso<br />
strutture lontane da Alessandria.<br />
L’apertura del Borsalino è avvenuta nel 2006, a seguito<br />
della firma del contratto di affitto con la società<br />
Borsalino 2000, dopo il via libera della Regione Piemonte<br />
con l’autorizzazione dell’apertura graduale,<br />
con il permesso per le assunzioni e la conferma del<br />
finanziamento di 1.600.000 euro per l’acquisto delle<br />
attrezzature.<br />
A maggio 2007 sono stati attivati i posti letto relativi<br />
ai gravi cerebrolesi e mielolesi e nel <strong>2008</strong> la struttura<br />
ha preso avvio con l’attivazione in totale di oltre 70<br />
dei 104 posti letto disponibili.<br />
Poliambulatorio Ignazio Gardella<br />
Fu progettato negli anni ’30 come dispensario antitubercolosi<br />
da Ignazio Gardella, uno dei maggiori ar-<br />
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
12<br />
13
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
chitetti di matrice razionalista del primo dopoguerra.<br />
A seguito della riforma sanitaria, perde la propria<br />
funzione di dispensario e negli anni ’90 viene completamente<br />
ristrutturato, per diventare un moderno<br />
presidio di tipo ambulatoriale. Oggi ospita il centro<br />
Prelievi, le attività di screening mammografico e<br />
numerosi ambulatori specialistici afferenti ai reparti<br />
del presidio SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong>.<br />
L’A.O. SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e Cesare Arrigo è sede di<br />
Corso di Laurea in Infermieristica di II livello della<br />
Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università del<br />
Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”. La sede è<br />
nella Palazzina Esterna del presidio “C. Arrigo” via<br />
Di Vittorio 1/A tel. 0131-207315-207339.<br />
1.4.2 Il Modello Organizzativo<br />
L’<strong>Azienda</strong>, in conformità agli indirizzi regionali ed a<br />
quanto previsto dall’art. 17-bis del d.lgs.n. 502/1992<br />
e smi, adotta l’organizzazione dipartimentale come<br />
modello ordinario di gestione operativa.<br />
Il Dipartimento è costituito dall’aggregazione di<br />
strutture operative, aggregate in una specifica tipologia<br />
organizzativa e gestionale volta a dare risposte<br />
unitarie, flessibili, tempestive, razionali e complete<br />
rispetto ai compiti assegnati. Sono quindi tra loro interdipendenti,<br />
pur mantenendo la propria autonomia<br />
e responsabilità professionale.<br />
Ciascun Dipartimento è guidato da un direttore che<br />
opera avvalendosi di un apposito comitato.<br />
Il Direttore di dipartimento garantisce il processo<br />
di coordinamento delle attività di programmazione<br />
e monitoraggio delle attività dipartimentali, coordinando<br />
il processo di budget del dipartimento e partecipando<br />
alle fasi di negoziazione con la Direzione<br />
generale, unitamente con i direttori o responsabili<br />
delle strutture del Dipartimento interessate.<br />
Il comitato di dipartimento è costituito dai responsabili<br />
delle strutture complesse e dai responsabili<br />
delle strutture semplici a valenza dipartimentale.<br />
Con apposito regolamento sono disciplinati l’organizzazione<br />
e il funzionamento dei Dipartimenti, nonché<br />
la composizione e l’organizzazione dei comitati.<br />
Oltre ai dipartimenti strutturali in cui sono organizzate<br />
la maggior parte delle strutture sanitarie e<br />
le strutture di supporto tecnico-logistico, l’<strong>Azienda</strong><br />
comprende un dipartimento “funzionale” di Emergenza<br />
e Accettazione, con finalità di coordinamento<br />
degli interventi che hanno le caratteristiche<br />
dell’emergenza-urgenza, e quattro dipartimenti<br />
interaziendali, i quali hanno l’obiettivo, coinvolgendo<br />
più aziende sanitarie, di organizzare le risposte ai<br />
bisogni e alle richieste dei cittadini su scala provinciale<br />
e regionale.<br />
Alcune strutture, per la loro specificità, non sono<br />
inserite in alcun dipartimento. Tra queste troviamo<br />
le strutture sanitarie in line alla Direzione Generale,<br />
le strutture di staff alla Direzione Generale e le<br />
strutture di supporto tecnico-amministrativo.<br />
In questo quadro l’<strong>Azienda</strong> adotta criteri e tecniche<br />
di gestione orientati a garantire l’assunzione delle<br />
responsabilità da parte dei dirigenti secondo logiche<br />
di gestione per processi.<br />
A tal fine vengono individuate dalla Direzione generale<br />
le specifiche responsabilità decisionali, di<br />
coordinamento e di controllo dei processi organizzativi<br />
e gestionali dell’<strong>Azienda</strong> e delle iniziative di<br />
innovazione e cambiamento.<br />
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
14<br />
15
1.4.3 Le strutture organizzative<br />
Nelle tabelle che seguono sono elencati i Dipartimenti con le loro articolazioni e funzioni.<br />
Dipartimento internistico e delle specialità mediche<br />
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
Strutture<br />
Geriatria<br />
Gastroenterologia<br />
Medicina interna<br />
Neurologia<br />
Endoscopia digestiva<br />
Reumatologia<br />
Dermatologia<br />
Endocrinologia e malattie<br />
metaboliche<br />
Malattie infettive<br />
Nefrologia e dialisi<br />
attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />
specialistica del dipartimento<br />
› U.V.A. (Unità valutativa Alzheimer)<br />
› Unità Valutativa Geriatrica <strong>Ospedaliera</strong> (U.V.G.O)<br />
Follow up trapianto epatico<br />
Nutrizione enterale domiciliare (N.E.D) e Nutrizione parenterale a domicilio<br />
per soggetti neoplastici (NPDO)<br />
› Stroke unit dedicata al trattamento dei malati affetti da malattie<br />
cerebrovascolari in fase acuta;<br />
› Somministrazione intratecale di baclofen per pazienti con grave spasticità<br />
agli arti inferiori;<br />
› Impianto di pompe infusionali enterali per pazienti con M. Parkinson<br />
Centro di screening di cancri colon retto<br />
Centro autorizzato all’impiego dei farmaci biologici per la terapia dell’Artrite<br />
Psoriasica, della Spondilite Anchilosante ed all’impiego del Paratormone ed<br />
analoghi per la terapia dell’Osteoporosi grave<br />
› Servizio di Dermatologia Pediatrica;<br />
› Centro Psocare;<br />
› Centro MST e patologia genitale;<br />
› Ambulatorio dermatologia allergologica;<br />
› Servizio di Fototerapia;<br />
› Servizio di Dermatologia Chirurgica.<br />
› Malattie tiroide<br />
› Patologia ipofisaria: svolta con la NCH<br />
› Piede diabetico: attività numericamente rilevante coinvolgente anche altre<br />
specialità (Chirurgia vascolare, Ortopedia) svolta da personale medico<br />
dedicato<br />
› Infezione tubercolare<br />
› AIDS e pazienti immunocompromessi<br />
› Epatiti croniche virali B e C e nei coinfetti HIV.<br />
› Gestione trapianti renali<br />
› Attività nefrologica chirurgica: confezione di fistole artero-venose per terapia<br />
dialitica; impianto di protesi vascolari sintetiche tunnellizzate per dialisi;<br />
angioplastiche, biopsie renali.<br />
Dipartimento Cardiotoracico e vascolare<br />
Strutture<br />
attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />
specialistica del dipartimento<br />
Cardiochirurgia<br />
› Chirurgia ripartiva della valvola mitralica ed aortica;<br />
› Rivascolarizzazione miocardica con cellule staminali e neoangiogenesi;<br />
› Trattamento della patologia aneurismatica dell’aorta toracica;<br />
› Trattamento chirurgico della fibrillazione atriale isolata ed associata ad<br />
altre patologie<br />
Chirurgia toracica<br />
› Chirurgia dell’enfisema polmonare<br />
Malattie dell’apparato respiratorio › Centro di broncologia interventistica<br />
Cardiologia<br />
› Centro di riferimento per il trattamento in emergenza dell’infarto miocardio<br />
acuto(angioplastica primaria) con disponibilità 24 h su 24 per 365 giorni<br />
all’anno;<br />
› Centro di riferimento per il trattamento farmacologico e strumentale dello<br />
scompenso cardiaco acuto e cronico riacutizzato;<br />
› Centro di riferimento per il trattamento percutaneo delle aritmie cardiache<br />
(impianti di pacemaker bicamerali e biventricolari, impianti di defibrillatore,<br />
trattamento della fibrillazione atriale persistente).<br />
Chirurgia vascolare<br />
Diagnosi e trattamento delle lesioni acute e croniche della patologia<br />
artero-venosa<br />
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
16<br />
17
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
Dipartimento di Anestesia e rianimazione<br />
Strutture<br />
attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />
specialistica del dipartimento<br />
Terapia intensiva e Rianimazione Centro d’eccellenza per i Prelievi e le Donazioni di organi e tessuti<br />
Anestesia e rianimazione › Parto analgesia disponibile 24 ore su 24;<br />
› Protocollo fast track in chirurgia oncologica;<br />
› Assistenza cardiocircolatoria nei pazienti in shock cariogeno<br />
Anestesia e rianimazione<br />
pediatrica<br />
Terapia del dolore<br />
Gestione blocchi operatori<br />
› Sten (servizio di trasporto di emergenza neonatale);<br />
› Trattamento del lattante e del paziente in età evolutiva affetto da insufficienza<br />
respiratoria cronica: centro di riferimento dell’AFS per la ventilazione<br />
non invasiva in età pediatrica, in collaborazione con il centro di riferimento<br />
regionale per la ventilazione domiciliare in età evolutiva<br />
Struttura in fase di definizione e di futura attivazione<br />
Patologie trattate: Neurochirurgia, Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare,<br />
Chirurgia Toracica, Cardiochirurgia, Urologia, Otorinolaringoiatria,<br />
Maxillo-facciale, Chirurgia Plastica, Chirurgia ambulatoriale.<br />
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
Dipartimento Onco-ematologico<br />
Strutture<br />
attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />
specialistica del dipartimento<br />
Oncologia<br />
› Sede di Polo Oncologico della Rete oncologica di Piemonte e Valle d’Aosta<br />
› Trattamento multidisciplinare delle neoplasie rettali<br />
› Trattamenti integrati chemio-terapici<br />
› Centro di riferimento per la diagnosi e la documentazione dell’osteoporosi<br />
dei mascellari da bifosfonati (ONJ)<br />
Radioterapia<br />
› Centro di riferimento per la radioterapia di tutta la Provincia di Alessandria<br />
› Radioterapia conformazionale tridimensionale<br />
Ematologia<br />
› Unità clinica di trapianto: esecuzione di trapianti di cellule staminali<br />
autologici e allogenici<br />
› Diagnosi e terapia delle leucemie acute<br />
› Centro emostasi e trombosi<br />
› Diagnostica molecolare delle malattie emorragiche e trombotiche<br />
› Diagnostica molecolare di malattie linfo e mieloproleferative<br />
Day Hospital onco-ematologico Centro di riferimento per l’AFS per le attività oncoematologiche (cfr aree di<br />
eccellenza SOC di Oncologia e Ematologia)<br />
18<br />
19
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
Dipartimento chirurgico e delle specialità chirurgiche<br />
Strutture<br />
attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />
specialistica del dipartimento<br />
Chirurgia Generale a indirizzo › Centro di chirurgia laparoscopica avanzata oncologica e non oncologica<br />
oncologico<br />
› Gruppo interdisciplinare di cure (GIC) per malattie: valutazione multidisciplinare<br />
dei casi clinici oncologici al fine di ottimizzare le prestazioni diagnosticoterapeutiche,<br />
secondo percorsi preferenziali condivisi<br />
› Ecografia transrettale per studio patologie colo-proctologiche neoplastiche<br />
e benigne<br />
› Resezione mammaria stereotassica con strumentazione Site-Select<br />
› Stomaterapia e riabilitazione del pavimento pelvico (incontinenza fecale e stipsi)<br />
› Ambulatorio di ecografia diagnostica e interventistica e site-select<br />
Chirurgia plastica e ricostruttiva › Centro di riferimento per l’AFS per le terapie chirurgiche e ricostruttive<br />
nelle patologie neoplastiche, mal formative, traumatiche e post-traumatiche<br />
› Trattamento delle ulcere e ferite difficili con l’ausilio del Gel Piastrinico<br />
Neurochirurgia<br />
› Dipartimento interaziendale Oto-Neurochirurgico per la chirurgia del basi<br />
cranio: procedure chirurgiche per lesioni neoplastiche ipofisarie e del basi<br />
cranio<br />
› Gruppo interdisciplinare Cure (GIC) per patologie neoplastiche con valutazione<br />
interdisciplinare (Radioterapisti, Oncologi, Neurologi, Neuroradiologi) per<br />
l’ottimizzazione dei percorsi clinico-terapeutici<br />
› Awake surgery per il trattamento di pazienti affetti da patologie neoplastiche<br />
e mal formative in aree critiche<br />
Urologia<br />
› Centro di riferimento regionale per lo studio e la terapia dell’incontinenza<br />
urinaria di 1° e 2° livello<br />
› Centro di eccellenza per l’implantologia peniena: riconosciuto dalla SIA<br />
(società italiana di andrologia)<br />
› Centro integrato per la terapia extracorporea ed integrata della calcolosi<br />
urinaria<br />
Oculistica<br />
› Centro di diagnosi e cura della retinopatia del neonato pretermine<br />
› Centro di Riabilitazione visiva per ipovedenti<br />
› Trattamento della degenerazione maculare<br />
› Centro per il trattamento della degenerazione senile e miopica<br />
Otorinolaringoiatria<br />
› Centro di riferimento per la chirurgia della sordità (protesi impiantabili<br />
dell’orecchio medio, impianti cocleari)<br />
Chirurgia Maxillo-facciale › Servizio di odontostomatologia dell’età pediatrica<br />
Day surgery multispecialistico Nuova attivazione<br />
Ortopedia e traumatologia<br />
pediatrica<br />
Urologia pediatrica<br />
Chirurgia pediatrica<br />
Ortopedia e traumatologia<br />
centro regionale di chirurgia<br />
protesica<br />
Dipartimento di riabilitazione “Presidio Borsalino”<br />
Strutture<br />
Medicina fisica e riabilitazione<br />
di II livello<br />
Medicina fisica e riabilitazione<br />
di III livello<br />
Riabilitazione<br />
cardio - respiratoria<br />
› Allungamento chirurgico degli arti<br />
› Chirurgia dell’anca pediatrica<br />
› Trattamento del piede torto congenito<br />
› Traumatologia dell’età evolutiva<br />
› Ambulatorio di traumatologia dello sport<br />
› Ambulatorio di neuro-ortopedia<br />
› Ambulatorio urologia pediatrica<br />
› Centro regionale per la nutrizione artificiale domiciliare pediatrica (NAD)<br />
› Ambulatorio labiopalatoscisi e malformazioni correlate<br />
› Ambulatorio di gastroenterologia, chirurgia pediatrica e studio della stipsi<br />
› Centro regionale di Chirurgia protesica:<br />
• Chirurgia protesica di primo impianto d’anca, ginocchio, caviglia<br />
• Chirurgia protesica di revisione d’anca, ginocchio<br />
• Chirurgia della spalla<br />
• Chirurgia artroscopica anca, ginocchio, caviglia<br />
attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />
specialistica del dipartimento<br />
È Centro di riferimento per l’AFS per la presa in carico riabilitativa, in regime<br />
di ricovero, DH e ambulatoriale dei pazienti affetti da lesione midollare e Grave<br />
cerebro lesione acquisita e delle complicanze secondarie a tali patologie quali<br />
Disturbi neuropsicologici e cognitivi, Vescica neurologica, Lesioni da decubito<br />
e Spasticità<br />
Dipartimento di emergenza e accettazione<br />
Strutture<br />
attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />
specialistica del dipartimento<br />
Medicina e chirurgia<br />
› Centro per lo studio della sincope<br />
d’accettazione e d’urgenza › Diagnostica e gestione delle alterazioni dell’equilibrio acido base ed<br />
idroelettrolitiche<br />
› Gestione del dolore toracico non traumatico sospetto per sindrome coronarica<br />
acuta<br />
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
20<br />
21
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
Dipartimento materno-infantile<br />
Strutture<br />
attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />
specialistica del dipartimento<br />
Neuropsichiatria infantile › Centro regionale per la Diagnosi e la cura dell’epilessia in età evolutiva<br />
› Centro regionale per la Prescrizione di farmaci approvati per il trattamento<br />
della sindrome ADHD (Sindrome da deficit di attenzione e iperattività)<br />
Neonatologia-Terapia intensiva Trattamento neonati prematuri di peso alla nascita molto basso oppure<br />
neonatale<br />
malformati<br />
Malattie infettive pediatriche Isolamento malattie infettive<br />
Servizio di trasporto per Servizio Trasporto Emergenza Neonatale<br />
l’emergenza neonatale<br />
Pediatria<br />
› Centro regionale di Diabetologia pediatrica<br />
› Ambulatorio di gastroenterologia pediatrica<br />
› Ambulatorio di allergologia pediatrica<br />
› Ambulatorio di endocrinologia<br />
› Ambulatorio di reumatologia<br />
Ostetricia e ginecologia › Centro di riferimento individuato dalla Regione per il trasferimento in utero<br />
› Centro di riferimento di II livello individuato dalla Regione per lo studio e la<br />
terapia dell’incontinenza urinaria<br />
› Centro di riferimento di II livello nell’ambito del programma“ Prevenzione<br />
Serena” per la prevenzione cervicocarcinoma<br />
› Prelievo di cellule staminali da cordone ombelicale<br />
Dipartimento Diagnostica per immagini<br />
Strutture<br />
Radiodiagnostica<br />
Medicina Nucleare<br />
Radiodiagnostica pediatrica<br />
Neuroradiologia<br />
Radiologia interventistica<br />
attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />
specialistica del dipartimento<br />
› Studio (MOC-DEXA) e trattamento dell’osteoporosi<br />
› Screening mammografico<br />
› Centro TCMS<br />
› Attività di radioterapia metabolica<br />
› Sede di GIC (Gruppo Interdisciplinare Cure) per i tumori della tiroide<br />
› Ecografia trabsfontanellare<br />
› Uno dei due servizi regionali di radiodiagnostica pediatrica dedicata<br />
› Procedura di centratura TC e RM per interventi NCH con tecnica di neuro<br />
navigazione computerizzata<br />
› Centrature di biopsie stereotassiche<br />
› Neuroradiologia interventistica<br />
Angiografia e radiologia interventistica-riferimento per tutta l’area funzionale<br />
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
Dipartimento di Patologia Clinica<br />
Strutture<br />
attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />
specialistica del dipartimento<br />
Anatomia e istologia patologica Centro di riferimento nazionale e internazionale per la ricerca (di base e<br />
traslazionale) per la diagnosi del mesotelioma maligno e sede di banca<br />
biologica del mesotelioma maligno<br />
Laboratorio analisi<br />
Centro di eccellenza regionale per le indagini di tossicologia clinica e forense<br />
e per la diagnosi delle malattie oncoematologiche mediante citometria a flusso<br />
Microbiologia<br />
Centro di eccellenza regionale per l’attività di monitoraggio delle infezioni<br />
legate all’assistenza<br />
Medicina trasfusionale › Unità di emaferesi-esecuzione di prelievi aferetici di cellule staminali<br />
autologhe e da donatore (familiare e non consanguineo)<br />
› Unità di manipolazione e congelamento di cellule staminali<br />
› Laboratorio HLA accreditato EFI<br />
› Medicina rigenerativa, biotecnologie ed ingegneria tissutale<br />
22<br />
23
Le strutture sanitarie non dipartimentalizzate<br />
Le strutture amministrative<br />
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
STRUTTURa<br />
Psichiatria-Servizio<br />
Psichiatrico di Diagnosi<br />
e Cura<br />
Centrale Operativa 118<br />
Direzione Medica dei Presidi<br />
Farmacia<br />
Medicina del lavoro<br />
Controllo infezioni ospedaliere<br />
Servizio Infermieristico,<br />
Tecnico, della Riabilitazione<br />
e della Professione Ostetrica<br />
Psicologia<br />
Fisica sanitaria<br />
ATTIVITà/FINALITà<br />
Attività di monitoraggio dei parametri biologici e degli effetti collaterali nei<br />
pazienti in trattamento con farmaci antipsicotici tipici e atipici e con timo<br />
modulatori con particolare riguardo al protocollo di impiego della Clozapina.<br />
Ricevimento di tutte le chiamate di soccorso sanitario effettuate per mezzo<br />
del numero telefonico 118 provenienti da tutta la Provincia di Alessandria.<br />
Coordinamento per indirizzamento del paziente verso la struttura sanitaria<br />
più idonea/più vicina e gestione degli interventi di maxiemergenze convenzionali<br />
e di rischio nucleare, biologico, chimico, radiologico.<br />
Sviluppo della funzione di studio e ricerca nel settore dei rischi correlati<br />
all’organizzazione ospedaliera, in collaborazione con la rete HPH; il riordino<br />
dell’organizzazione ospedaliera verso un modello di maggiore centralizzazione<br />
delle attività sanitarie; l’implementazione di una nuova metodica centralizzata<br />
per la gestione del rischio clinico; l’utilizzo dei principi dell’ergonomia nella<br />
progettazione ospedaliera<br />
Garanzia degli approvvigionamenti di farmaci e dispositivi medici. Promuove<br />
un uso corretto dei farmaci tra i vari prescrittori, garantendo i controlli previsti<br />
dalla normativa vigente.<br />
Assolvimento dei compiti previsti dalla vigente Normativa in tema di salute e di<br />
aspetti sanitari correlati alla sicurezza sul lavoro. In particolare svolge compiti<br />
di Medico Competente per l’ASO di Alessandria e altre Aziende pubbliche o<br />
private che ne facciano richiesta.<br />
Coordinamento elaborazione e attuazione delle misure di prevenzione del<br />
rischio infettivo all’interno dell’<strong>Azienda</strong><br />
Partecipazione alla definizione delle politiche aziendali in materia di assistenza<br />
sanitaria e di formazione in campo infermieristico e Tecnico sanitario.<br />
Garanzia per prestazioni assistenziali efficaci ed efficienti, di qualità ed adeguate<br />
ai bisogni sanitari dei cittadini utenti.<br />
Ricerca e valutazione di strategie finalizzate all’acquisizione ed utilizzo di<br />
risorse anche in considerazione delle offerte del mercato.<br />
Elaborazione e ricerca di nuovi modelli organizzativi.<br />
Attività psicodiagnostiche, psicoterapeutiche, dell’organizzazione del lavoro<br />
e di psicologia della salute svolte nei Presidi aziendali.<br />
Garanzia della qualità tecnica delle prestazioni sanitarie secondo i dettami<br />
legislativi cogenti.<br />
STRUTTURA<br />
ATTIVITà/FINALITà<br />
Controllo di gestione Attività di valutazione dell’andamento della gestione dell’azienda mediante<br />
l’utilizzo di strumenti gestionali quali il processo di budget e il sistema di<br />
reporting.<br />
Organizzazione e sviluppo Implementazione, elaborazione e realizzazione delle scelte organizzative e<br />
risorse umane<br />
delle politiche e strategie relative alla gestione e allo sviluppo delle risorse<br />
umane.<br />
Gestione del Corso di laurea in infermieristica, in collaborazione con la Facoltà<br />
di Medicina e Chirurgia dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo<br />
Avogadro”.<br />
Sistemi Informativi<br />
Gestione e sviluppo dei sistemi informativi aziendali attraverso la predisposizione<br />
dei progetti relativi all’introduzione e all’evoluzione dei sistemi<br />
e Informatici-ICT<br />
informativi nell’azienda e nella predisposizione del piano di investimenti in<br />
tecnologie e soluzioni per l’informatica e le comunicazioni.<br />
Afferisce la struttura Gestione base-dati aziendali<br />
Relazioni Esterne<br />
Facilita i rapporti fra l’azienda ed il cittadino attraverso l’informazione, l’accoglienza,<br />
la tutela e la partecipazione.<br />
Affari Generali e Legale Gestione del contenzioso civile, amministrativo e penale in cui è parte l’azienda,<br />
gestione assicurazioni aziendali, convenzioni e incarichi professionali a<br />
soggetti esterni, tenuta del protocollo generale dell’<strong>Azienda</strong>, Albo Pretorio e<br />
attività provvedi mentale dell’ente.<br />
Servizio Prevenzione Attività riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute delle lavoratrici<br />
e dei lavoratori durante il lavoro.<br />
e Protezione<br />
Sistema Qualità<br />
Supporto alle macroarticolazioni per l’adeguamento delle strutture aziendali<br />
ai requisiti regionali di accreditamento e le politiche della qualità in stretto<br />
raccordo con la direzione Medica dei Presidi.<br />
Amministrazione del personale Gestione giuridica ed economico-previdenziale del personale, ivi comprese<br />
le procedure concorsuali.<br />
Contabilità e finanza Gestione contabilità economico patrimoniale, bilanci annuali e pluriennali di<br />
previsione (in collaborazione con il Controllo di Gestione), analisi dell’andamento<br />
economico-finanziario<br />
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
24<br />
25
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
Le strutture amministrative: Dipartimento Tecnico - Logistico:<br />
STRUTTURA<br />
- Tecnico<br />
- Patrimonio<br />
- Ingegneria Clinica<br />
- Acquisti e Logisitca<br />
ATTIVITà/FINALITà<br />
Gestione, progettazione, realizzazione, manutenzione e ristrutturazione del<br />
patrimonio immobiliare, degli impianti tecnologici funzionali alle strutture<br />
nonché delle apparecchiature<br />
Gestione del patrimonio mobiliare ed immobiliare di questa <strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong><br />
e della regolare tenuta del libro cespiti.<br />
Acquisizione e gestione delle tecnologie sanitarie ovvero delle strumentazioni<br />
ed attrezzature biomedicali classificate “dispositivi medici”<br />
Stipulazione, gestione e controllo dei contratti di fornitura e servizi, gestione<br />
dei magazzini economali e servizi economali.<br />
Dipartimenti interaziendali<br />
Nell’ottica di creare sinergie tra l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> e l’<strong>Azienda</strong> territoriale, sono stati attivati i seguenti<br />
Dipartimenti Interaziendali funzionali:<br />
Dipartimenti interaziendalI<br />
strutture complesse<br />
Salute Mentale<br />
Psichiatria S.P.D.C. ASO<br />
Psichiatria C.S.M. A.S.L. AL<br />
Otoneurochirurgia<br />
Neurochirurgia ASO<br />
e del basi cranio<br />
Otorinolaringoiatria ASO<br />
Otorinolaringoiatria ASL AL<br />
Dipartimento interaziendale di oncologia Oncologia ASO<br />
Oncologia ASL-AL Casale M.<br />
Pneumologia Oncologica ASL-AL Casale M.<br />
SOS Oncologia Acqui Terme, Novi Ligure,Tortona<br />
SOS Hospice e Cure Palliative-ASL-AL<br />
A dicembre del <strong>2008</strong> è stato istituito il Dipartimento Interaziendale di Oncologia che è di natura Funzionale e<br />
persegue le seguenti finalità:<br />
• unificazione dei percorsi di malattia dei pazienti oncologici attraverso la costituzione di GIC (gruppi interdisciplinari<br />
di cura) interaziendali.<br />
• creazione di un CAS (Centro Accoglienza e Servizi) interaziendale programmazione unificata della formazione<br />
professionale, sviluppo della ricerca, tutela della continuità assistenziale attraverso lo sviluppo e l’integrazione<br />
con i medici di medicina generale, ADI, Hospice e volontariato.<br />
1.5 Politiche aziendali<br />
Le politiche di Gestione implementate dalla Direzione<br />
sono improntate al rispetto dei criteri di efficacia,<br />
efficienza ed economicità, qualità, equità nel quadro<br />
dei seguenti principi generali:<br />
• Centralità del cittadino-utente;<br />
• Organizzazione dipartimentale;<br />
• Responsabilizzazione sui risultati aziendali e<br />
gestione per processi;<br />
• Miglioramento della qualità<br />
Efficienza ed efficacia<br />
È obiettivo prioritario lo sviluppo inteso come incremento<br />
della qualità e della quantità dei livelli e della<br />
tipologia delle prestazioni ambulatoriali, di ricovero,<br />
sanitarie in genere e alberghiere, rese da parte<br />
dell’<strong>Azienda</strong> a tutti i cittadini, avvalendosi anche della<br />
collaborazione delle Organizzazioni di Volontariato e<br />
di tutela dei diritti dei cittadini.<br />
Tale obiettivo è perseguito attraverso il miglioramento<br />
e il rinnovamento degli aspetti professionali<br />
scientifici, tecnologici, organizzativi e gestionali<br />
dell’<strong>Azienda</strong> ed è indirizzato esclusivamente all’effettivo<br />
soddisfacimento del bisogno di salute.<br />
È perciò impegno costante dell’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong><br />
Nazionale di Alessandria, la ricerca dei criteri e degli<br />
indicatori per l’analisi e la valutazione del soddisfacimento<br />
del bisogno di salute per tutta la popolazione.<br />
La ricerca continua delle condizioni di economicità<br />
di lungo periodo dell’<strong>Azienda</strong> rappresenta obiettivo<br />
di tutta l’Organizzazione che si realizza attraverso il<br />
monitoraggio e l’intervento sui seguenti indicatori.<br />
• di efficienza: intesa come rapporto tra risorse<br />
impiegate e prestazioni prodotte;<br />
• di efficacia gestionale: intesa come rapporto tra<br />
obiettivi raggiunti e prestazioni prodotte;<br />
• di efficacia sociale: intesa come rapporto tra<br />
obiettivi raggiunti e grado di soddisfacimento<br />
del bisogno di salute.<br />
Uguaglianza/Equità<br />
L’<strong>Azienda</strong> si impegna ad erogare le proprie prestazioni<br />
senza distinzione di età, di sesso, di nazionalità,<br />
di religione, di condizioni economiche e sociali nei<br />
confronti di tutti coloro che ne fanno richiesta.<br />
L’azienda prende in considerazione l’individuo come<br />
“persona” cui prodigare le cure di cui necessita,<br />
consapevole di svolgere essenzialmente un servizio<br />
fortemente permeato di carattere solidaristico, che<br />
come tale, deve essere prestato a tutti, senza discriminazione<br />
di alcun genere.<br />
Imparzialità<br />
È complementare rispetto al principio di uguaglianza,<br />
del quale rappresenta la naturale integrazione.<br />
È garantita:<br />
• attraverso l’erogazione delle prestazioni<br />
esclusivamente sulla base della gravità del caso,<br />
dell’emergenza e dell’adozione delle liste di prenotazione<br />
per i casi non urgenti;<br />
• con l’obbligo di astensione, da parte di tutti i<br />
dipendenti dell’<strong>Azienda</strong>, da atti o da fatti che abbiano<br />
il carattere della parzialità o dell’interesse<br />
privato;<br />
• con la più stretta osservanza, da parte dei<br />
dipendenti dell’azienda, dei doveri d’ufficio e deontologici,<br />
nell’espletamento della propria attività<br />
lavorativa;<br />
• con il divieto da parte del Personale di accettare<br />
somme di denaro, da chiunque e a qualunque titolo<br />
elargite, nel rispetto del DPCM del 28/11/00<br />
“Codice di comportamento dei dipendenti delle<br />
Pubbliche Amministrazioni”<br />
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
26<br />
27
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
Qualità<br />
Per garantire ai propri pazienti adeguati standard<br />
qualitativi delle prestazioni rese, l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong><br />
è da anni impegnata nell’applicazione degli<br />
standard normativi e nel percorso correlato all’ottenimento<br />
e al mantenimento della certificazione<br />
della qualità secondo lo standard UNI EN ISO 9001<br />
avente come oggetto “Erogazione di prestazioni sanitarie<br />
di diagnosi e cura in regime di ricovero in area<br />
medica ed in area chirurgica, in elezione e da pronto<br />
soccorso, in regime di day surgery e day hospital.<br />
Prestazioni ambulatoriali”.<br />
È pertanto impegno costante dell’<strong>Azienda</strong> il governo<br />
e monitoraggio sistematico e costante dei propri<br />
processi e delle prestazioni erogate e l’analisi dei<br />
modelli organizzativi implementati e dei flussi informativi<br />
interni, avendo come obiettivo ultimo la<br />
soddisfazione dei propri clienti.<br />
1.5.1 Politica di “centralità” del cittadino-utente<br />
L’atto medico/assistenziale, prima di essere un atto<br />
tecnico, dovrebbe essere un atto di personalizzazione<br />
ed umanizzazione, che riafferma e rafforza la centralità<br />
della persona umana per rispettare, salvare e<br />
promuovere la sua dignità: non solo curare, quindi,<br />
ma anche “prendersi cura” (“to cure”>”to care”).<br />
Il rafforzamento della componente umana può<br />
avvenire solo se prevale un atteggiamento che sia<br />
centrato e attento alla persona malata, con le sue<br />
idee, i suoi vissuti, le sue paure ed i suoi diritti,<br />
spostando il focus dell’intervento sanitario non più<br />
sulla “malattia da curare” bensì sulla “persona di<br />
cui prendersi cura”.<br />
La percezione del cittadino e quindi la sua soddisfazione<br />
diventa elemento centrale del processo diagnostico-terapeutico,<br />
ma va considerato l’atto finale<br />
di una corretta e responsabile gestione aziendale.<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria, infatti, intende<br />
introdurre i bisogni del cittadino nella determinazione<br />
delle scelte degli organi decisionali, potenziandone<br />
i canali di ascolto, utili alla Direzione quali idonei<br />
strumenti di controllo e valutazione interni.<br />
Gli strumenti a disposizione delle Direzioni per<br />
perseguire politiche di miglioramento sono diversi<br />
e devono essere integrati per potersi definire completi;<br />
l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria si è dotata<br />
degli strumenti che ritiene essere maggiormente<br />
appropriati per indagare la soddisfazione dei propri<br />
clienti, dai più tradizionali quali un sistema strutturato<br />
di gestione reclami e un sistema sistematico di<br />
rilevazione della soddisfazione tramite questionario<br />
somministrato dai reparti/servizi aziendali, alla<br />
stesura dello stesso <strong>Bilancio</strong> sociale, fino all’Audit<br />
Civico, sistema di valutazione delle aziende sanitarie<br />
promosso da Cittadinanza attiva e condotto con la<br />
partecipazione diretta dei cittadini.<br />
Tali strumenti e i risultati che produce la loro implementazione,<br />
per essere efficaci, devono essere<br />
integrati rendendo così completa la valutazione.<br />
RILEVAZIONI<br />
DECENTRATE<br />
ANALISI DI<br />
COSTUMER<br />
SATISFTACTION<br />
AZIENDALI<br />
La politica di centralità del cittadino-utente si realizza<br />
quindi garantendo:<br />
Partecipazione<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> individua il principio di partecipazione<br />
come elemento insostituibile per la guida<br />
e la gestione da parte dei Cittadini e delle loro associazioni,<br />
nonché da parte delle Organizzazione di<br />
Volontariato e, pertanto, lo favorisce e lo garantisce<br />
con ogni mezzo.<br />
A tal fine, in armonia con i principi di trasparenza e<br />
di partecipazione, di cui alla legge 241/90, ribaditi<br />
con la Direttiva della Presidenza del Consiglio dei<br />
Ministri del 27 gennaio 1994, si impegna ad attivare<br />
un sistema di iniziative atte a favorire i cittadini.<br />
Si impegna in conformità a quanto indicato in materia<br />
di partecipazione al comma 7, art 14 del decreto<br />
Legislativo 502/92 e successive modificazioni e integrazioni,<br />
a favorire all’interno della propria struttura<br />
organizzativa la presenza e l’attività degli organismi<br />
di Volontariato e di Tutela dei Diritti dei cittadini:<br />
• mettendo a disposizione dei predetti un efficace<br />
sistema di informazione sulle prestazioni erogate<br />
e sulle relative modalità di accesso;<br />
• attivando con tali organismi, senza oneri a<br />
carico del Servizio Sanitario Nazionale, accordi o<br />
INPUT PER IL<br />
MIGLIORAMENTO<br />
DELLE PRESTAZIONI<br />
BILANCIO<br />
SOCIALE<br />
AUDIT<br />
CIVICO<br />
GESTIONE<br />
RECLAMI<br />
protocolli che stabiliscono gli ambiti e le modalità<br />
della loro collaborazione;<br />
• riservando spazi preventivamente individuati, che<br />
consentano agli Organismi di Volontariato di poter<br />
partecipare a momenti istituzionali di indirizzo e di<br />
programmazione dell’attività propria dell’<strong>Azienda</strong>;<br />
• predisponendo progetti operativi per favorire<br />
l’adeguamento delle strutture e delle prestazioni<br />
sanitarie alle esigenze dei cittadini;<br />
• effettuando rilevazioni sistematiche di gradimento<br />
della prestazione aziendale, sulle basi di<br />
quanto percepito dal cittadino.<br />
Al fine di dare attuazione alla politica di partecipazione,<br />
l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria, per la<br />
prima volta nel <strong>2008</strong>, ha aderito al progetto AUDIT<br />
CIVICO promosso dal Tribunale per i Diritti del Malato,<br />
aprendo le porte dell’<strong>Azienda</strong> al cittadino, che<br />
potrà valutare:<br />
• l’orientamento al cittadino nell’organizzazione<br />
e nella gestione dei servizi;<br />
• la priorità data alla prevenzione dei rischi,<br />
alla riduzione del dolore e al sostegno dei malati<br />
cronici ed oncologici;<br />
• il coinvolgimento dei cittadini nella definizione<br />
e nella valutazione delle politiche aziendali<br />
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
28<br />
29
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
Monitoraggio sistematico della soddisfazione del<br />
cittadino<br />
L’azienda monitora la soddisfazione dei propri<br />
pazienti sia attraverso metodologie di tipo passivo<br />
(gestione reclami) che di tipo attivo (indagini di<br />
customer satisfaction), integrando le informazioni<br />
e riorientando le attività al perseguimento della<br />
soddisfazione stessa.<br />
Gestione reclami<br />
Nel <strong>2008</strong> è stato rivisto e adottato il Regolamento di<br />
pubblica tutela, con i seguenti scopi:<br />
• Non solo analisi dei disservizi ma ampliamento<br />
della tutela che si vuole garantire al cittadino, esteso<br />
alla “dignità della persona e al rispetto della Carta<br />
Europea dei diritti del malato”;<br />
• Centralizzazione della procedura di gestione<br />
reclami con la previsione di termini ristretti e definitivi,<br />
anche in considerazione degli obiettivi generali<br />
assegnati e attraverso l’integrazione con l’Ufficio<br />
Qualità e Ufficio Legale;<br />
• Istituzione della Commissione Mista Conciliativa<br />
nella necessità di garantire la massima collaborazione<br />
e partecipazione dei cittadini e delle loro<br />
Associazioni.<br />
Indagini di Customer Satisfaction<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> assume tra i suoi impegni<br />
fondamentali per il continuo miglioramento l’attuazione<br />
di politiche dirette alla realizzazione di indagini<br />
di soddisfazione dei servizi e delle prestazioni che<br />
saranno rese pubbliche ed evidenti anche attraverso<br />
il sito aziendale.<br />
sfazione del paziente, ma strumento, integrato con<br />
gli altri, per il perseguimento della soddisfazione,<br />
tenendo presente che una prestazione può definirsi<br />
efficace solo se soddisfa le esigenze di chi la riceve.<br />
Attraverso la customer satisfaction, che non è soltanto<br />
un’indagine sulla soddisfazione del cliente<br />
ma il perseguimento della soddisfazione stessa,<br />
l’<strong>Azienda</strong> vuole mettere il paziente al centro del<br />
sistema, tenendo presente che una prestazione può<br />
essere definita efficace solo se soddisfa le esigenze<br />
di chi la riceve; il puntare sulla customer satisfaction<br />
significa comunque dotarsi di una leva per orientare<br />
il cambiamento sotto il profilo culturale, organizzativo<br />
e tecnico, orientando la cultura interna al<br />
servizio del cittadino e motivando il personale nel<br />
comprendere pienamente il ruolo e i propri sforzi,<br />
favorendo il passaggio da una logica delle “funzioni”<br />
ad una logica per “processi” e ad un arricchimento<br />
delle mansioni alla base.<br />
Parallelamente alle indagini aziendali, vengono<br />
progettate e implementate delle indagini di rilevazione<br />
della soddisfazione dei pazienti ad hoc, in<br />
riferimento ad aspetti specifici relativi alle diverse<br />
strutture aziendali.<br />
È stato ad esempio implementato a fine <strong>2008</strong> un progetto<br />
di rilevazione dei bisogni e della soddisfazione<br />
dei clienti del Day Hospital Onco-ematologico, il cui<br />
abbrivio è stato fornito da alcuni articoli comparsi<br />
sulla stampa e da alcuni rilevazioni portate dai cittadini<br />
all’ufficio relazioni con il pubblico.<br />
Sono stati costituiti 5 focus group con circa 10 partecipanti<br />
per gruppo (misti pazienti e parenti) alla<br />
presenza delle psico-oncologhe, dell’URP e dell’Ufficio<br />
qualità; dagli incontri sono emerse le esigenze,<br />
aspettative e più in generale i fattori influenzanti la<br />
qualità del servizio erogato; è su tali aspetti che sono<br />
poi state condotte le indagini successive (tramite<br />
intervista e in autocompilazione).<br />
Parallelamente verranno effettuati incontri con gli<br />
operatori del DH per valutare le criticità evidenziate<br />
dal personale interno o eventuali motivazioni di criticità<br />
segnalate dai pazienti, partendo dall’assunto<br />
che per una corretta valutazione dei processi è<br />
indispensabile valutare la soddisfazione esterna e<br />
il clima interno.<br />
Tutte le informazioni di ritorno dalle indagini verranno<br />
integrate e verranno implementate le opportune<br />
azioni correttive.<br />
Tutti gli strumenti utilizzati ed in particolare la<br />
customer satisfaction permetteranno di introdurre<br />
i bisogni del cittadino nella determinazione delle<br />
scelte degli organi politici potenziandone i canali<br />
di ascolto, dando alla Direzione uno strumento<br />
aggiuntivo nell’impostazione di strumenti di controllo<br />
e valutazione interni, permettendo l’utilizzo<br />
degli indicatori nei processi di programmazione e<br />
definizione degli obiettivi annuali e nei sistemi di<br />
valutazione dei risultati di gestione.<br />
L’<strong>Azienda</strong> riconosce ancora che un sistema avanzato<br />
di valutazione del personale pone accanto alla valutazione<br />
effettuata dai vari responsabili, anche la<br />
valutazione dei cittadini-clienti.<br />
Comunicazione e informazione per il cittadino<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> intende promuovere strategie<br />
di comunicazione al fine di rendere concreto il diritto<br />
all’informazione dei cittadini, alla semplificazione<br />
delle procedure e alla partecipazione all’attività<br />
dell’<strong>Azienda</strong>.<br />
In particolare obiettivo prioritario aziendale è definire<br />
un percorso di comunicazione strutturato che<br />
consenta alla Direzione di operare in modo efficiente<br />
Nel corso del <strong>2008</strong> l’<strong>Azienda</strong> ha avviato un progetto<br />
di rilevazione strutturata e sistematica della soddisfazione<br />
dei propri utenti, attraverso il supporto e<br />
la collaborazione di Cittadinanza attiva.<br />
Il progetto non è soltanto un’indagine sulla soddied<br />
efficace, mettendo il cittadino in condizione di<br />
sapere dove trovare i servizi di cui ha bisogno.<br />
Inoltre, da fine 2007 l’A.O. di Alessandria che ha fatto<br />
parte presso l’ARESS, di un tavolo di lavoro sul BI-<br />
LANCIO SOCIALE E DI MIssIONE che ha portato alla<br />
predisposizione di linee guida regionali finalizzate<br />
all’elaborazione di uno schema di rendicontazione<br />
dei risultati raggiunti in relazione alle attese espresse<br />
delle diverse categorie di portatori di interesse<br />
(rappresentanti della associazioni, delle organizzazioni<br />
sindacali, istituzioni varie, utenti in generale,<br />
ecc…) da sperimentare presso le Aziende Sanitarie<br />
partecipanti al progetto.<br />
Diritto di scelta<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> favorisce, nei limiti della propria<br />
organizzazione, il diritto di scelta dell’Assistito<br />
riferito tanto all’individuazione dell’equipe sanitaria<br />
preposta alla sua cura, quanto alle possibili alternative<br />
terapeutiche, che gli vengono rappresentate<br />
dal medico di reparto e dal personale di assistenza,<br />
nel rispetto del “Consenso Informato”.<br />
Continuità<br />
L’<strong>Azienda</strong> nei propri servizi sanitari è impegnata<br />
a garantire la caratteristica della continuità degli<br />
stessi, intesa sia come erogazione delle prestazioni<br />
nel tempo sia come elemento di qualità tecnica<br />
delle stesse.<br />
Per fare questo l’<strong>Azienda</strong> ha rafforzato e implementato<br />
progetti di integrazione con il territorio e ha<br />
riorientato la gestione delle proprie attività in logica<br />
di processo/percorso.<br />
Lo sviluppo dei percorsi deve necessariamente<br />
realizzarsi nell’ottica del superamento dell’attuale<br />
logica dei servizi basata sull’organizzazione dei<br />
fattori di produzione, sostituendola con una basata<br />
sulla connessione di funzioni, competenze e servizi.<br />
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
30<br />
31
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
Occorre orientare i cittadini all’accesso ai servizi e<br />
per rendere effettiva la loro possibilità di determinare<br />
in modo attivo i percorsi di sostegno che li riguardano<br />
è necessaria l’integrazione a tutti i livelli.<br />
La costruzione di una partnership tra cittadini, organi<br />
politici e “professionisti della salute” è una delle leve<br />
fondamentali per migliorare la salute e la qualità<br />
della vita e per offrire un’assistenza sanitaria e sociale<br />
di tipo universalistico, fedele ai principi d’equità,<br />
accessibilità ed efficacia.<br />
Il modello organizzativo promosso, coerente con<br />
la norma ISO 9001, pone il cittadino al centro del<br />
processo/percorso che lo coinvolge, garantendo un<br />
corretto governo delle interfacce interne (tra reparto<br />
e reparto e tra processi principali e di supporto) ed<br />
esterne (territorio) con il fine di ridurre e semplificare<br />
i percorsi e, contemporaneamente, individuare modalità<br />
di “gestione della domanda” facendo in modo<br />
che le strutture si accollino l’onere del percorso, non<br />
riversando sul cittadino le incongruenze dei processi<br />
non integrati.<br />
sultati previsti e il miglioramento continuativo.<br />
1.5.2 Politica di tutela dati personali, garanzia diritto<br />
alla riservatezza<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> garantisce agli assistiti il<br />
diritto alla riservatezza ed impronta alla più stretta<br />
osservanza dello stesso l’attività dei propri operatori<br />
e i rapporti con gli Organismi esterni che, a vario<br />
titolo, operano all’interno dell’<strong>Azienda</strong> stessa.<br />
• mettendo a disposizione dei predetti un efficace<br />
sistema di informazione sulle prestazioni erogate<br />
e sulle relative modalità di accesso;<br />
• attivando con tali organismi, senza oneri a<br />
carico del Servizio Sanitario Nazionale, accordi o<br />
protocolli che stabiliscono gli ambiti e le modalità<br />
della loro collaborazione;<br />
• riservando spazi preventivamente individuati,<br />
che consentano agli Organismi di Volontariato<br />
di poter partecipare a momenti istituzionali di<br />
indirizzo e di programmazione dell’attività propria<br />
dell’<strong>Azienda</strong>;<br />
• predisponendo progetti operativi per favorire<br />
l’adeguamento delle strutture e delle prestazioni<br />
sanitarie alle esigenze dei cittadini;<br />
• effettuando rilevazioni sistematiche di gradimento<br />
della prestazione aziendale, sulle basi di<br />
quanto percepito dal cittadino.<br />
Privacy<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> “SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e<br />
Cesare Arrigo” garantisce la riservatezza dei dati<br />
e delle informazioni possedute e trattate per il<br />
conseguimento delle proprie finalità istituzionali.<br />
Tutti gli adempimenti e le misure di sicurezza<br />
adottate dall’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> in ossequio alla<br />
vigente normativa sulla riservatezza dei dati sono<br />
contenute nel Documento Programmatico sulla<br />
Sicurezza, approvato con apposito atto deliberativo<br />
ed oggetto di periodico aggiornamento ai sensi del<br />
punto 19 del Disciplinare Tecnico allegato al D.Lgs.<br />
196/2003 (Codice della Privacy) e del manuale per la<br />
Sicurezza distribuito a tutto il personale dipendente.<br />
1.5.3 Politica di sicurezza<br />
Erogare l’assistenza sanitaria può essere una fonte di<br />
pericolo. Vi sono rischi tanto per il paziente, quanto<br />
per i professionisti e per l’organizzazione che eroga<br />
il servizio. Tali rischi devono essere minimizzati ed<br />
Il Sistema di Gestione per la Qualità attuato all’interno<br />
dell’<strong>Azienda</strong> assicura la corretta gestione dei<br />
processi nell’ottica di migliorare l’efficacia e l’efficienza<br />
delle attività svolte nel rispetto dei requisiti<br />
della norma.<br />
Il Sistema di Gestione per la Qualità, messo in atto<br />
dall’<strong>Azienda</strong>:<br />
• ha identificato i processi e la loro applicazione;<br />
• ha stabilito la sequenza tra i singoli processi;<br />
• ha identificato i processi che impattano sulla<br />
funzionalità e sulla qualità del servizio;<br />
• stabilisce il corretto flusso degli stessi e le<br />
interazioni tra i singoli processi;<br />
• ha definito i controlli e gli indicatori per monitorare<br />
i processi che caratterizzano il servizio;<br />
• attua le azioni necessarie per conseguire i riè<br />
questo l’obiettivo di un particolare approccio alla<br />
Qualità identificato col termine di Risk Management.<br />
Il risk management o gestione del rischio è un processo<br />
che mira ad elevare la qualità e la sicurezza<br />
dei servizi sanitari.<br />
Poiché una delle responsabilità delle istituzioni<br />
sanitarie è fornire cure di qualità, ne deriva che uno<br />
dei principali elementi della qualità delle cure è la<br />
sicurezza. Le istituzioni sanitarie hanno pertanto il<br />
dovere di fornire la massima protezione possibile<br />
dai danni (conseguenti a errori umani e a errori di<br />
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
32<br />
33
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
sistema) che si verificano nei processi di cura.<br />
La Direzione Generale dell’AO di Alessandria, individua<br />
l’importanza di percorrere questa strada in<br />
tema di “Gestione del rischio”, e sulla base delle<br />
indicazioni della DGR n. 14-8500 del 31 marzo <strong>2008</strong>,<br />
con la Deliberazione 745 del 2 luglio <strong>2008</strong>, ha attivato<br />
l’Unità di gestione del rischio clinico quale garanzia<br />
tecnica per una politica costantemente rivolta alla<br />
sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari.<br />
1.5.4 Politiche di Genere<br />
gie che colpiscono l’universo femminile e propone<br />
strategie di prevenzione primarie e secondarie,<br />
promuovendo una cultura della salute di genere,<br />
assegnando alle strutture ospedaliere da uno a tre<br />
bollini rosa a seconda del grado di attenzione alle<br />
tematiche femminili.<br />
Nel <strong>2008</strong> all’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> sono stati assegnati<br />
tre bollini, nello specifico per l’elevato numero di<br />
prestazioni all’avanguardia nella cura delle patologie<br />
femminili e nell’assistenza alle donne per le numerose<br />
pubblicazioni scientifiche sulle patologie femminili<br />
negli ultimi 3 anni; la presenza di parecchie donne<br />
in posizione apicale e la percentuale, molto elevata,<br />
del 84,6% (al 31.12.<strong>2008</strong>) di personale infermieristico<br />
femminile. Una caratterista che è stata valutata<br />
molto significativamente è la presenza di attività di<br />
mediazione culturale coordinata dal Servizio <strong>Sociale</strong><br />
aziendale in tutti i reparti, anche in emergenza, con<br />
particolare attenzione all’assistenza della donna in<br />
gravidanza e della puerpera e altri moduli informativi<br />
Utilizzare una prospettiva di genere significa riscontrare<br />
disparità tra uomini e donne sulla base di<br />
differenze collegate al sesso (differenze biologiche) e<br />
al genere appunto (differenze sociali e culturali). Le<br />
politiche di genere, pertanto, investono molti aspetti<br />
e molte sfere della società: le attività tra uomini e<br />
donne, le loro reciproche relazioni, le differenze<br />
nell’accesso e nell’uso delle risorse, le reazioni ai<br />
cambiamenti culturali, economici e sociali. Anche<br />
l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>, ispirandosi ai principi contenuti<br />
nella legge 125 del 1991, applica politiche di<br />
genere mirate a favorire per i lavoratori il personale<br />
femminile e in generale favorire l’accesso ai servizi<br />
ospedalieri.<br />
Nello specifico, l’<strong>Azienda</strong> sostiene la Medicina di<br />
Genere attraverso la sensibilizzazione ai medici sia<br />
interni che esterni, affinché sia sempre più chiaro<br />
come le donne siano maggiormente esposte ad<br />
alcune patologie, siano curate meno e meno bene<br />
e molto spesso con farmaci non sperimentati direttamente<br />
su di loro. La Direzione aziendale ha<br />
organizzato a partire dal <strong>2008</strong> appuntamenti mirati<br />
ad offrire un’efficace politica di promozione della<br />
salute di uomini e donne.<br />
In questo contesto si inserisce anche l’adesione al<br />
Progetto realizzato dall’Osservatorio Nazionale sulla<br />
Salute della Donna, che studia le principali patolomultilingua<br />
relativi ad argomenti specifici.<br />
Nel <strong>2008</strong> inoltre l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> ha aderito al<br />
Progetto regionale contro la violenza sulle donne<br />
e delle vittime, realizzata in collaborazione con la<br />
Provincia di Alessandria e l’ASL AL.<br />
Rientrano nell’ambito delle politiche di genere anche<br />
le azioni correlate all’attuazione delle politiche di<br />
pari opportunità personali, i cui principi ispiratori<br />
nella legge italiana sono contenuti nella Costituzione<br />
agli Artt. 3, 37, 51 e 117. Tali principi hanno assunto<br />
sempre maggiore peso, a partire dal 1995 quando<br />
alla IV conferenza mondiale sulle donne tenutosi a<br />
Pechino nel furono proclamati due principi guida:<br />
l’empowerment, per perseguire le condizioni per<br />
una presenza diffusa delle donne nelle sedi in cui si<br />
assumono decisioni rilevanti per la vita della collettività,<br />
promuovendo la presenza delle donne negli<br />
organismi di nomina governativa e negli incarichi di<br />
responsabilità della Pubblica Amministrazione. Il<br />
secondo obiettivo è il mainstreaming, cioè l’integrazione<br />
dal punto di vista di genere nelle politiche da<br />
realizzare attraverso il coordinamento strutturale e<br />
permanente dell’azione amministrativa, e verificando<br />
l’attuazione delle normative in materia di parità.<br />
Importante è il D. Lgs. 165/2001 dove all’art. 7 –<br />
comma 1 – Gestione delle risorse umane, che prevede<br />
che le amministrazioni pubbliche garantiscano<br />
parità e pari opportunità tra uomini e donne per<br />
l’accesso ed il trattamento sul lavoro. L’art. 57 invece<br />
riserva alle donne almeno 1/3 dei componenti delle<br />
commissioni di concorso. Ecco dunque tali principi<br />
vengono accolti anche nei nuovi contratti collettivi<br />
firmati nell’anno 2007 con la Dirigenza Medica,<br />
Contratto Collettivo Integrativo Dirigenza Sanitaria,<br />
Professionale, Tecnica e Amministrativa, il personale<br />
del Comparto, che all’articolo 9 prevede: “Le parti<br />
concordano nel dare applicazione a quanto previsto<br />
dall’art. 7 CCNL del 7 aprile 1999, istituendo il Comitato<br />
per le pari opportunità”.<br />
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
34<br />
35
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
1.6 Attività di indirizzo, programmazione e controllo<br />
L’<strong>Azienda</strong> attua la piena e totale separazione tra<br />
potere di indirizzo, programmazione e controllo da<br />
un lato e potere di gestione dall’altro.<br />
La Direzione Generale concentra la propria azione<br />
di intervento sulle attività pure di indirizzo, pianificazione<br />
e programmazione, lasciando invece alla<br />
Dirigenza l’attività di gestione, anche nel perseguimento<br />
della piena responsabilizzazione della stessa.<br />
Il processo di programmazione dà attuazione agli<br />
obiettivi determinati dalla pianificazione strategica<br />
e il processo di “Budgeting” tende a definire, a livello<br />
dei singoli centri di responsabilità, obiettivi specifici<br />
di carattere operativo per l’attuazione delle scelte di<br />
programmazione, previa assegnazione delle risorse<br />
da mettere a disposizione ai fini del conseguimento<br />
degli stessi.<br />
Il sistema di budget è stato avviato all’interno della<br />
nostra struttura aziendale a fine anno 2006, quando<br />
sono stati definiti per ogni struttura obiettivi 2006-<br />
2007 comprendenti l’ultimo trimestre 2006 e l’intero<br />
anno 2007.<br />
Le linee guida cui si fa riferimento per la definizione<br />
degli obiettivi sono quelle approvate dal Collegio di<br />
Direzione in data 29.05.2006.<br />
Le logiche del sistema obiettivi sono:<br />
• un approccio multidimensionale alla valutazione<br />
delle performance<br />
• lo sviluppo armonico del sistema aziendale<br />
• il rafforzamento del ruolo dipartimento<br />
• tre dimensioni da presidiare:<br />
a) umanizzazione/qualità percepita, che comprende<br />
obiettivi finalizzati al miglioramento delle<br />
condizioni di accesso, di fruizione dei servizi<br />
e di relazioni interpersonali;<br />
b) qualità tecnico-professionale, in cui si intendono<br />
obiettivi relativi al miglioramento e<br />
alla razionalizzazione dei processi sanitari e<br />
amministrativi gestiti<br />
c) equilibrio economico-finanziario, che prevede<br />
obiettivi di perseguimento di condizioni<br />
di compatibilità economica finanziaria con il<br />
budget assegnato all’<strong>Azienda</strong>.<br />
L’articolazione obiettivi è così suddivisa:<br />
Obiettivi individuali Direttore Dipartimento/Direttore<br />
Struttura autonoma<br />
(complessa o semplice a<br />
valenza dipartimentale)<br />
Obiettivi collettivi<br />
Dirigenza senza incarichi di<br />
Struttura autonoma<br />
L’assegnazione di obiettivi avviene seguendo il seguente<br />
percorso:<br />
• la Direzione Generale definisce le linee programmatiche<br />
e gli obiettivi generali di riferimento<br />
per l’anno in accordo con la programmazione<br />
regionale<br />
• Le linee programmatiche unitamente alla documentazione<br />
di supporto predisposta dal Controllo<br />
di Gestione vengono trasmesse ai Dipartimenti<br />
• I Dipartimenti dopo opportuna discussione in<br />
sede collegiale e in accordo con l’ufficio qualità per<br />
gli aspetti “non economici” formulano le proposte<br />
di obiettivi<br />
• Le proposte di obiettivi vengono discusse con<br />
la Direzione generale in modo da arrivare ad una<br />
definizione di obiettivi condivisi<br />
• Trimestralmente vengono effettuati degli incontri<br />
tra Direzione generale e Dipartimenti per<br />
la verifica dell’andamento della gestione e l’individuazione<br />
di eventuali misure correttive<br />
• A fine anno il Nucleo di Valutazione valuta il grado<br />
di raggiungimento degli obiettivi delle singole<br />
strutture.<br />
Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />
36<br />
37
Relazione sociale<br />
ANNO SCReenING lettuRa ColPOSCOPICa Colon Retto<br />
mammoGRafICo CamPIone e lettuRa fleSSOSIGmoIDOSCOPIA<br />
1° E 2° LIVello CItoloGICo CamPIone e 1° E 2° LIVello<br />
1° LIVello CItoloGICO<br />
2° LIVello<br />
2006 3060 5414 3734 /<br />
2007 3847 7713 5194 /<br />
<strong>2008</strong> 2898 5669 4190 133<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
2.1. Identificazione stakeholders principali<br />
2.1.1. Cittadini<br />
Prevenzione<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> è inserita nel Dipartimento<br />
8-9 (ASL-AL,ASL-AT e ASO Alessandria) per svolgere<br />
l’attività di screening riferita ai tumori femminili e<br />
ai tumori del colon-retto nel programma regionale<br />
“Prevenzione Serena” istituito dalla Regione Piemonte<br />
con DGR n.77-12306 del 23/09/1996 e suoi<br />
aggiornamenti e recentemente rivista con DGR n.11<br />
-3632 del 02/08/2006.<br />
Prevenzione Serena è il programma di diagnosi<br />
precoce dei tumori del seno e del collo dell’utero e<br />
del colon retto messo a punto per tutelare la salute<br />
delle donne e degli uomini piemontesi. Il programma<br />
Prevenzione Serena è inserito nella rete della<br />
Comunità Europea sul controllo della qualità di<br />
questi programmi ed è frutto della collaborazione<br />
tra Regione Piemonte, Aziende Sanitarie, Comuni<br />
piemontesi, Ordini dei medici, F.I.M.M.G., Facoltà<br />
di Medicina piemontesi.<br />
Lo screening mammografico si rivolge alle donne<br />
nella fascia d’età 45 – 69 anni; le donne di età compresa<br />
tra i 50 e i 69 anni ricevono un invito e un appuntamento<br />
prefissato ogni due anni per effettuare<br />
una mammografia nei centri di screening.<br />
Lo screening per i tumori del collo dell’utero della<br />
Regione Piemonte prevede un Pap Test ogni tre anni<br />
per una popolazione composta da circa 1.227.000<br />
donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni.<br />
Lo screening per i tumori del colon retto prevede<br />
l’offerta della sigmoidoscopia una tantum a tutti i<br />
soggetti che compiono i 58 anni d’età, mentre per<br />
i soggetti che rifiutano quest’esame c’è la possibilità<br />
di effettuare il test FOBT (Fecal occult blood<br />
test) che permette di svelare la presenza di sangue<br />
occulto nelle feci e questo aiuta a scoprire in tempo<br />
la lesione all’intestino e permette di curarsi prima e<br />
meglio. A tutta la popolazione di età compresa tra i<br />
59 e i 69 anni al momento dell’inizio del programma<br />
verrà offerto il FOBT con cadenza biennale.<br />
Tutto il personale che lavora presso i Centri di Prevenzione<br />
Serena ha avuto una formazione specifica e<br />
gli approfondimenti diagnostici e l’eventuale terapia<br />
Prevenzione Serena vengono effettuati da medici<br />
altrettanto specializzati.<br />
L’attività svolta dall’<strong>Azienda</strong> è a carico delle strutture<br />
di Radiologia, Chirurgia, Anatomia Patologica,<br />
Ginecologia, Endoscopia e comprendono<br />
• Screening mammografico di primo e secondo<br />
livello<br />
• Screening per il tumore del collo dell’utero<br />
• Screening per il tumore del colon<br />
Partecipa all’attività di prevenzione svolta presso<br />
l’<strong>Azienda</strong> anche la Lega Tumori che eroga visite di<br />
prevenzione senologiche, dermatologiche, pap-test<br />
e attività di counselling; per tali attività l’azienda<br />
offre i locali e il personale medico della Strutture di<br />
Chirurgia Generale, Ostetricia e Ginecologia mentre<br />
per le visite dermatologiche si avvale di Medici di<br />
Medicina Generale.<br />
L’attività iniziata nel 1985 comprende pap-test e visite<br />
senologiche a cui nel 2001 si sono aggiunte visite dermatologiche<br />
con l’utilizzo del videodermatoscopio.<br />
Le visite totali sono state nel triennio 2006-<strong>2008</strong> circa<br />
1500 di cui circa 1100 solo di senologia. La prenotazione<br />
delle visite avviene tramite attività di segreteria<br />
che è attiva dal lunedì al venerdì.<br />
Attività del centro antifumo<br />
L’attività del centro antifumo è stata avviata nell’ambito<br />
del progetto “ospedale senza fumo” della rete<br />
HPH regionale. L’<strong>Azienda</strong> ha ribadito nell’anno 2003<br />
la volontà di implementare il centro antifumo presente<br />
nella realtà ospedaliera e alessandrina dal 2001.<br />
Il centro è aperto tutti i venerdì dalle 15.00 alle 17.00,<br />
vi si accede previa semplice impegnativa del Medico<br />
di medicina generale che richiede una prima visita<br />
presso il centro e prove di funzionalità respiratoria.<br />
In base alla prima visita e ai test di counselling cui<br />
si sottopone il paziente viene concordata la metodica<br />
più utile per la disintossicazione (agopuntura, ipnosi,<br />
terapia farmacologica, terapia sostitutiva e corsi<br />
cognitivo comportamentali.)<br />
Attualmente sono organizzati quattro corsi all’anno<br />
di dieci incontri l’uno gestiti da psicologi della Lega<br />
Tumori.<br />
Dal 2003 al 2005 sono state effettuate 452 prime<br />
visite a cui fanno seguito almeno quattro visite di<br />
controllo per ogni paziente.<br />
Per l’anno 2006 le prime visite sono state 157<br />
Per l’anno 2007 le prime visite sono state 151<br />
Per l’anno <strong>2008</strong> le prime visite sono state 162<br />
Nello svolgimento delle visite di prevenzione senologiche<br />
e dermatologiche utilizza locali dell’ <strong>Azienda</strong><br />
e si avvale per gli ambulatori di senologia del personale<br />
medico appartenente alla Struttura di Chirurgia<br />
Generale e per le visite dermatologiche del personale<br />
proveniente dal territorio.<br />
Altre attività<br />
Attraverso il Centro di Riabilitazione Visiva di Alessandria<br />
di Primo Livello, parte della Rete Regionale<br />
dei Servizi per la Prevenzione della Cecità viene<br />
realizzato un programma di prevenzione nell’ambito<br />
della Struttura Complessa di Oculistica dell’<strong>Azienda</strong><br />
così articolato:<br />
• Screening della Retinopatia del Pretermine:<br />
secondo le linee guida internazionali e secondo<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
40<br />
41
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
le raccomandazioni del Gruppo di Studio Italiano<br />
della Retinopatia del Pretermine, tutti i bambini<br />
nati pretermine con peso inferiore a 1500 gr. ed<br />
età gestazionale inferiore a 32 settimane, vengono<br />
sottoposti a visita oculistica in incubatrice. Qualora<br />
venga riscontrata la presenza di Retinopatia allo<br />
stadio soglia, viene eseguito, presso la Terapia<br />
Intensiva Neonatale, il trattamento laser della<br />
retina<br />
• Screening dell’ambliopia: vengono sottoposti<br />
a visita ortottica ed oculistica i bambini di età<br />
compresa tra i 4 ed i 6 anni<br />
• Screening della Retinopatia Diabetica: vengono<br />
sottoposti ad esame del fundus oculi i pazienti<br />
diabetici seguiti presso la Diabetologia dell’ASO<br />
di Alessandria, pari a circa 8.500 persone<br />
Informazione e comunicazione<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>, per poter garantire il soddisfacimento<br />
dei bisogni di salute dei cittadini,<br />
deve realizzare una comunicazione circolare da e<br />
verso l’ambiente, basata su un attento ascolto delle<br />
aspettative e dei bisogni dei cittadini e sulla risposta<br />
a questi. Gli strumenti di comunicazione vengono<br />
utilizzati per sviluppare un legame con i fruitori e gli<br />
stakeholders, basato sulla trasparenza e sulla fiducia<br />
reciproca. Per questo l’Ufficio stampa sviluppa una<br />
comunicazione con i media locali, in particolar modo<br />
con quelli della provincia e della città di Alessandria,<br />
maggiormente attenti alle notizie inviate.<br />
Negli anni, l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> ha incrementato<br />
il numero dei comunicati stampa inviati ai media,<br />
passando dai 26 del 2006 ai 43 del 2007 per arrivare<br />
ai 51 del <strong>2008</strong>. Ma questo è un dato poco eloquente<br />
e per questo motivo, allo scopo di individuare alcuni<br />
dati quantitativi dalla rassegna stampa, è stata realizzata<br />
l’analisi di contenuto sulle due testate locali<br />
più seguite. L’analisi di contenuto mette in evidenza<br />
come gli stakeholders hanno preso parte al dibattito<br />
e la classificazione dei principali temi di discussione,<br />
oltre al ruolo stesso dei media analizzati.<br />
Universo di riferimento<br />
Nello specifico si è andati ad esaminare le testate<br />
locali per l’anno <strong>2008</strong>:<br />
• Il quotidiano La Stampa, che ha una copertura<br />
su tutta la Provincia di Alessandria e una media di<br />
circa 35.000 lettori a numero (fonte: Publikompass,<br />
la concessionaria di pubblicità della Stampa). I<br />
pezzi usciti sono 69.<br />
• Il trisettimanale Il Piccolo, (esce lunedì, mercoledì<br />
e venerdì) che ha una diffusione molto capillare<br />
nella città di Alessandria e nei paesi limitrofi, con<br />
una tiratura media di circa 20.000 copie a numero.<br />
I pezzi usciti sono 117.<br />
Nel grafico viene messa in evidenza la percentuale<br />
della presenza di pezzi sulle testate prese in considerazione,<br />
con una prevalenza abbastanza rilevante<br />
de Il Piccolo rispetto alla Stampa.<br />
64%<br />
SUDDIVISIone teState<br />
36%<br />
La Stampa<br />
Il Piccolo<br />
L’analisi del contenuto relativa alla presenza<br />
dell’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>, che aveva l’obiettivo di<br />
verificare se e in quale modo la struttura ospedaliera<br />
fosse entrata nel dibattito pubblico locale, ha posto<br />
in evidenza alcuni risultati, in parte attesi, in parte<br />
invece interessanti spunti di miglioramento per l’impostazione<br />
della comunicazione futura.<br />
Innanzitutto va sottolineata la continuità della presenza<br />
dell’<strong>Azienda</strong> nelle pagine della cronaca locale<br />
e la forte presenza della voce dell’azienda, come<br />
emerge dall’analisi delle fonti. Ma soprattutto va<br />
segnalato il forte interesse da parte delle istituzioni,<br />
che pesano per il 48% tra le fonti, a indicare il coinvolgimento<br />
di queste per la struttura esistente e il<br />
progetto del nuovo ospedale.<br />
SUDDIVISIone PER fontI Con AGGREGazIone<br />
DatI ISTItuzIonI<br />
41%<br />
2%<br />
1%<br />
2% 6%<br />
48%<br />
Istituzioni<br />
Lettere dei<br />
lettori<br />
Cittadini<br />
<strong>Azienda</strong><br />
Volontariato<br />
Altre fonti<br />
In secondo luogo, va segnalata una scarsa presenza<br />
della scienza medica per il forte taglio di cronaca dato<br />
dalle due testate, nonostante gli sforzi dell’azienda<br />
nel “divulgare” ai giornalisti di riferimento le novità<br />
in termini di ricerca scientifica (numerosi in azienda<br />
e con significativi risultati) e di servizi innovativi resi<br />
alla popolazione (per quanto concerne interventi<br />
chirurgici, diagnostica, ecc.).<br />
numero pezzi<br />
ANDamento temPORale Sulle Due teState<br />
18<br />
16<br />
14<br />
12<br />
10<br />
8<br />
6<br />
4<br />
2<br />
0<br />
La Stampa<br />
Il Piccolo<br />
gennaio<br />
febbraio<br />
marzo<br />
aprile<br />
maggio<br />
giugno<br />
agosto<br />
settembre<br />
ottobre<br />
novembre<br />
dicembre<br />
Un’ultima considerazione è legata all’eterogeneità<br />
dei frame individuati, che denota la forte complessità<br />
che caratterizza il dibattito pubblico sull’operato<br />
dell’ospedale, anche in questo caso proposto in forma<br />
cronachistica, che ha dato anche spazio alle polemiche<br />
gestionali della struttura, a discapito di una<br />
modesta presenza della scienza medica e di servizi<br />
resi dalla struttura alla popolazione di riferimento.<br />
Attraverso il proprio portale internet l’<strong>Azienda</strong><br />
<strong>Ospedaliera</strong> ha inteso potenziare la trasparenza<br />
e la comunicazione al cittadino; in particolare, la<br />
stessa strutturazione del sito, con la previsione di<br />
specifiche pagine web per ogni singola struttura, con<br />
l’evidenziazione di attività, organizzazione e personale<br />
ha permesso la gestione in modo informatico<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
42<br />
43
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
della Carta dei Servizi, strumento fondamentale per<br />
“rendere conto del proprio operato” alla cittadinanza,<br />
anche per il tramite delle proprie associazioni.<br />
Anche il portale intranet è stato negli potenziato per<br />
arrivare ad essere un “vero e proprio strumento di<br />
lavoro” finalizzato alla razionalizzazione delle attività<br />
interne. E’ in tale sede che sono consultabili ed utilizzabili<br />
le varie procedure interne finalizzate alla semplificazione<br />
amministrativa nel perseguimento della<br />
informatizzazione e digitalizzazione della stessa.<br />
Tutela e partecipazione del cittadino<br />
La partecipazione del cittadino per quanto concerne<br />
l’ascolto, la proposta ed il controllo è garantita dal<br />
regolamento di Pubblica tutela, oggetto di specifica<br />
revisione nell’anno <strong>2008</strong>.<br />
In particolare viene garantita al cittadino, ai suoi<br />
familiari, agli organismi di tutela e/o di volontariato<br />
la possibilità di presentare reclami, osservazioni,<br />
denunce e segnalazioni.<br />
I punti essenziali del regolamento adottato dall’<strong>Azienda</strong><br />
sono:<br />
a) l’ampliamento dell’oggetto di tutela, in quanto può<br />
essere presentato reclamo non solo in presenza di<br />
situazioni che possano limitare o negare la fruibilità<br />
delle prestazioni di assistenza sanitaria ma anche<br />
quando ci siano situazioni che neghino o limitino<br />
la dignità della persona, tenendo conto dei principi<br />
stabiliti nella carta Europea dei diritti del malato;<br />
b) revisione della classificazione dei reclami, distinguendo<br />
macrocategorie e categorie, nonché<br />
classificazione espressa anche delle risposte fornite<br />
ai cittadini, al fine di predisporre analisi precise e<br />
puntuali;<br />
c) la centralizzazione della procedura dei reclami,<br />
attraverso la presentazione degli stessi all’URP<br />
dell’<strong>Azienda</strong> ed attraverso una stretta collaborazione<br />
delle strutture locali sempre con l’ufficio deputato<br />
a gestire la procedura dei reclami nonché con la<br />
Struttura Sistema Qualità:<br />
d) la previsione di termini ristretti per l’istruttoria ed<br />
il monitoraggio del rispetto dei termini;<br />
e) la predisposizione di una modulistica aziendale<br />
e la definizione in modo chiaro delle modalità di<br />
trattamento dei dati personali, contenenti anche<br />
dati sensibili, finalizzata a garantire il rispetto delle<br />
disposizioni nazionali e regolamentari interne in<br />
materia di “privacy”;<br />
f) il coinvolgimento nell’istruttoria di tutti gli attori<br />
coinvolti nel processo, sotto il coordinamento della<br />
Direzione Medica di Presidio;<br />
g) la garanzia del rispetto delle Carte dei Diritti che<br />
rappresentano strumenti per capire ed interpretare,<br />
dalla parte del cittadino, il più generale diritto alla<br />
salute costituzionalmente garantito, rendendolo<br />
sempre più “concreto”;<br />
h) l’istituzione della Commissione Mista Conciliativa,<br />
quale organismo super partes cui può rivolgersi il<br />
cittadino qualora non sia soddisfatto delle risposte<br />
fornite o che può attivare autonomamente l’<strong>Azienda</strong><br />
in presenza di casi particolarmente complessi che<br />
richiedono la necessaria presenza per la definizione<br />
di diverse strutture aziendali.<br />
Il potenziamento dell’attenzione all’opinione espressa<br />
dal cittadino costituisce il presupposto per il consolidamento<br />
delle attività di analisi dei reclami scritti,<br />
riconoscendo agli stessi un ruolo fondamentale nel<br />
comprendere meglio i bisogni e le aspettative dei<br />
cittadini che si rivolgono alla struttura.<br />
La registrazione e l’analisi sistematica dei reclami<br />
e degli elogi costituiscono pertanto uno dei punti di<br />
partenza per la definizione di politiche di miglioramento<br />
a livello aziendale.<br />
Reclami<br />
Reclami anno 2006 = N° 88<br />
1%<br />
6% 6%<br />
5%<br />
18%<br />
7%<br />
19%<br />
38%<br />
Aspetti burocratici<br />
e amministrativi<br />
Umanizzazione<br />
Aspetti alberghieri<br />
Struttura logistica<br />
Aspetti relazionali<br />
Richieste di<br />
risarcimento<br />
Aspetti tecnicoprofessionali<br />
Tempo di attesa<br />
Reclami anno 2007 = N° 68<br />
7% 5%<br />
6%<br />
4%<br />
7%<br />
3%<br />
15%<br />
53%<br />
Reclami <strong>2008</strong> = N° 93<br />
1%<br />
12% 13%<br />
13%<br />
8%<br />
14%<br />
39%<br />
Aspetti burocratici<br />
e amministrativi<br />
Umanizzazione<br />
Aspetti alberghieri<br />
Struttura logistica<br />
Aspetti relazionali<br />
Richieste di<br />
risarcimento<br />
Aspetti tecnicoprofessionali<br />
Tempo di attesa<br />
Aspetti burocratici<br />
e amministrativi<br />
Aspetti alberghieri<br />
Struttura logistica<br />
Aspetti relazionali<br />
Richieste di<br />
risarcimento<br />
Aspetti tecnicoprofessionali<br />
Tempo di attesa<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
44<br />
45
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
Dall’analisi dei dati nel triennio emerge che il numero<br />
maggiore di reclami presentati si riferiscono<br />
alla voce “risarcimento danni”; in ogni caso questi<br />
ultimi nel <strong>2008</strong> sono diminuite.<br />
La diminuzione dei reclami attinenti gli aspetti burocatrico-amministrativi<br />
è sicuramente legata alle<br />
politiche aziendali di semplificazione e snellimento<br />
delle procedure interne.<br />
È costante l’andamento sotto l’aspetto relazionale,<br />
nonostante la continua attenzione dell’<strong>Azienda</strong> a tale<br />
voce, correlata nell’anno <strong>2008</strong> anche agli obiettivi di<br />
budget assegnati a responsabili di struttura.<br />
Sempre costanti sono i reclami riferiti agli aspetti<br />
alberghieri e struttura/logistica che possono essere<br />
assimilati nelle analisi.<br />
Nell’anno <strong>2008</strong> sono assenti invece i reclami riferiti<br />
alla voce umanizzazione conseguenza probabilmente<br />
dell’aumentata attenzione a tale aspetto da parte<br />
del personale aziendale.<br />
Elogi<br />
Elogi anno 2006 = N° 10<br />
Elogi anno 2007 = N° 4<br />
Elogi anno <strong>2008</strong> = N° 14<br />
80%<br />
70%<br />
60%<br />
50%<br />
40%<br />
ANNI 2006-<strong>2008</strong><br />
Umanizzazione<br />
Aspetti<br />
relazionali<br />
Aspetti tecnicoprofessionali<br />
2.1.2 Pazienti<br />
L’azienda <strong>Ospedaliera</strong> svolge la sua attività come<br />
riferimento sovra zonale con i suoi tre Presidi Ospedalieri<br />
Civile, Infantile e il nuovo presidio Borsalino<br />
a carattere Riabilitativo.<br />
I dati di attività forniscono evidenza di un trend positivo<br />
di produzione nel periodo considerato.<br />
Confrontando gli indici di attività degli ultimi tre anni,<br />
si può notare un miglioramento costante di uno degli<br />
indici aziendali più significativi. Analizzando il dato<br />
emergente dal tasso di occupazione dei posti letto,<br />
infatti, risulta un trend in aumento dal 2006 al <strong>2008</strong><br />
come evidenziato nella tabella successiva, suddivisa<br />
per presidio ospedaliero (i dati relativi all’anno 2006<br />
per il presidio Borsalino sono da ritenersi relativi<br />
alla struttura RRF dell’ospedale Civile, in quanto le<br />
attività presso il presidio Borsalino sono state attivate<br />
a Dicembre 2006):<br />
TASSO DI OCCUPAZIONE<br />
ANNO ANNO ANNO<br />
2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Civile 88% 88% 88%<br />
Infantile 81% 85% 82%<br />
Borsalino 90% 91% 98%<br />
TOT. AZIENDA 88% 88% 88%<br />
Tale indicatore è stato calcolato su una base di posti<br />
letto medi in aumento come specificato:<br />
DEGENZA MEDIA<br />
anno anno anno<br />
2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Civile 7,09 6,87 6,89<br />
Infantile 5,14 4,90 5,12<br />
Borsalino 23,97 33,48 38,64<br />
La degenza media ospedaliera dell’<strong>Azienda</strong> si è<br />
mantenuta nel triennio pressoché costante per i<br />
Presidi del Civile e dell’Infantile; discorso a parte per<br />
il Presidio Borsalino data la peculiarità e l’elevata<br />
complessità dei casi trattati.<br />
La produzione negli anni 2006-2007-<strong>2008</strong> è stata<br />
così ripartita:<br />
PRESIDIO<br />
CIVILE<br />
PRESIDIO<br />
INFANTILE<br />
PRESIDIO<br />
BORSALINO<br />
2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Ric.ord. 17.576 18.273 18.347<br />
DH 7.776 7.925 8.092<br />
totale 1 25.352 26.198 26.439<br />
Ric.ord. 4.127 4.604 4.482<br />
DH 1.754 1.483 1.482<br />
totale 2 5.881 6.087 5.964<br />
Ric.ord. 0 356 434<br />
DH 0 0 56<br />
totale 3 0 356 490<br />
Totale 1+2+3 31.233 32.641 32.893<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
30%<br />
20%<br />
10%<br />
0%<br />
2006 2007 <strong>2008</strong><br />
anno anno anno<br />
2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Civile 477 485 488<br />
Infantile 56 59 60<br />
Borsalino 16 40 56<br />
TOT. AZIENDA 549 584 604<br />
46<br />
47
Nella tabella sottostante vi è rappresentato un dettaglio dei ricoveri del triennio considerato suddiviso<br />
per macroaree di diagnosi.<br />
Può essere interessante valutare la percentuale di attrazione dell’<strong>Azienda</strong> sui residenti all’interno del quadrante<br />
di appartenenza ( province di Alessandria-Asti),<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
anno 2006 anno 2007 anno <strong>2008</strong><br />
Malattie e disturbi del sistema nervoso 2.643 2.859 2.788<br />
Malattie e disturbi dell’occhio 1.312 1.435 1.329<br />
Malattie e disturbi dell’orecchio, del naso<br />
della bocca della gola 1.340 1.578 2.080<br />
Malattie e disturbi dell’apparato respiratorio 2.075 2.266 2.391<br />
Malattie e disturbi dell’apparato cardiocircolatorio 4.784 5.142 4.768<br />
Malattie e disturbi dell’apparato digerente 2.010 1.963 1.880<br />
Malattie e disturbi epatobiliari e del pancreas 872 780 810<br />
Malattie e disturbi del sistema muscoloscheletrico<br />
e del tessuto connettivo 3.194 3.031 3.096<br />
Malattie e disturbi della pelle, del tessuto sottocutaneo<br />
e della mammella 1.316 1.370 1.377<br />
Malattie e disturbi endocrini, nutrizionali e metabolici 941 979 904<br />
Malattie e disturbi del rene e delle vie urinarie 1.427 1.509 1.477<br />
Malattie e disturbi dell’apparato riproduttivo maschile 634 637 713<br />
Malattie e disturbi dell’apparato riproduttivo femminile 640 734 697<br />
Gravidanza, parto e puerperio 2.029 2.036 2.071<br />
Malattie e disturbi del periodo neonatale 1.291 1.313 1.415<br />
Malattie e disturbi del sangue, degli organi emopoietici<br />
e del sistema immunitario 500 464 433<br />
Malattie e disturbi mieloproliferativi e neoplasie<br />
scarsamente differenziate 2.238 2.394 2.378<br />
Malattie infettive e parassitarie (sistemiche o di sedi<br />
non specificate) 403 628 771<br />
Malattie e disturbi mentali 685 688 677<br />
Abuso di alcool/farmaci e disturbi mentali organici indotti 49 62 63<br />
Traumatismi, avvelenamenti ed effetti tossici dei farmaci 150 190 164<br />
Ustioni 10 14 9<br />
Fattori che influenzano lo stato di salute ed il ricorso<br />
ai servizi sanitari 528 385 404<br />
Traumatismi multipli rilevanti 68 64 50<br />
Infezioni da H.I.V. 52 52 59<br />
Altro 42 68 89<br />
Totale 31.233 32.641 32.893<br />
35%<br />
30%<br />
25%<br />
20%<br />
15%<br />
10%<br />
5%<br />
0%<br />
RICOVERI ORDInaRI + DAY hoSPItal<br />
22%<br />
2006<br />
21%<br />
2007<br />
Il trend relativo alla popolazione residente che si rivolge alla nostra struttura sanitaria ha visto un incremento<br />
molto positivo nell’anno <strong>2008</strong>, ancora più importante se si analizzano i ricoveri relativi alle sole diagnosi<br />
complesse.<br />
24%<br />
<strong>2008</strong><br />
RICOVERI ORDInaRI + DAY hoSPItal alta/meDIA ComPleSSItà<br />
35%<br />
30%<br />
25%<br />
20%<br />
15%<br />
10%<br />
5%<br />
0%<br />
25%<br />
2006<br />
24%<br />
2007<br />
29%<br />
<strong>2008</strong><br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
48<br />
49
La percentuale dei pazienti provenienti invece da altre Regioni è la seguente:<br />
anno<br />
Ricoveri<br />
totali<br />
2006 31.233 5.2<br />
2007 32.641 4.7<br />
<strong>2008</strong> 32.893 4.9<br />
% ricoveri di pazienti provenienti da altre Regioni<br />
%<br />
La percentuale di ricoveri da parte del Pronto Soccorso del Presidio Civile è circa il doppio rispetto all’infantile.<br />
(Tab. Attività di pronto soccorso)<br />
Da notare che la percentuale dei ricoveri da pronto soccorso ha un valore pressoché identico nei due Presidi:<br />
nel 2007 più alto nel Presidio Infantile e nel <strong>2008</strong> identico all’anno precedente nel Presidio Civile e in diminuzione<br />
nel Presidio Infantile, come emerge dalla tabella di seguito:<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
Sicuramente la posizione di Alessandria favorisce le comunicazioni con le Regioni vicine, ma accanto esistono<br />
realtà di alta Specializzazione (Istituto Gaslini di Genova, Policlinico San Matteo di Pavia per esempio), che<br />
concorrono nell’offerta di prestazioni.<br />
Come l’attività di ricovero, un notevole incremento è costituito anche dall’attività chirurgica che dal 2006 al<br />
<strong>2008</strong> ha avuto un trend alquanto positivo come evidenziato nello schema sottostante:<br />
ANNO ANNO ANNO<br />
2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Interventi in RO 6.306 6.584 7.190<br />
Interventi in DH 5.135 5.687 5.620<br />
Interventi in Ambulatoriale 516 950 853<br />
TOT. Interventi chirurgici 11.957 13.221 13.663<br />
Attività di emergenza<br />
Punto di riferimento per i pazienti dell’area afferenti all’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria è la centrale del<br />
118 ed elisoccorso e soprattutto il DEA dei Presidi Civile ed Infantile.<br />
SS. ANTONIO<br />
E BIAGIO<br />
C.ARRIGO<br />
TOTALE<br />
AZIENDA<br />
Attività di pronto soccorso<br />
PASSAGGI TOTALI SEGUITI DA RICOVERO<br />
% DEI RICOVERATI DA<br />
ACCESSI DI PRONTO<br />
SOCCORSO<br />
2006 2007 <strong>2008</strong> 2006 2007 <strong>2008</strong> 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
47891 46348 47136 7795 7985 8007 16.3% 17.2% 17.0%<br />
22379 23294 23881 1689 2317 2107 7.5% 9.9% 8.8%<br />
70270 69642 71017 9484 10302 10114 13.5% 14.8% 14.2%<br />
SS. ANTONIO<br />
E BIAGIO<br />
C.ARRIGO<br />
TOTALE<br />
AZIENDA<br />
RICOVERI PRONTO SOCCORSO<br />
RICOVERI ORDINARI TOTALI<br />
% RICOVERI DA<br />
PRONTO SOCCORSO<br />
2006 2007 <strong>2008</strong> 2006 2007 <strong>2008</strong> 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
7795 7985 8007 17674 18632 18650 44.1% 42,9% 42,9%<br />
1689 2317 2107 4135 4694 4698 40.8% 49,4% 44,8%<br />
9484 10302 10114 21809 23326 23348 43.5% 44,2% 43,3%<br />
Criticità presente nella nostra <strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong><br />
così come in altre strutture di ricovero piemontesi è<br />
la disponibilità di posti letto per i ricoveri da Pronto<br />
soccorso soprattutto presso il Presidio Civile.<br />
Da una analisi svolta la tipologia di pazienti che necessitano<br />
di posto letto è la seguente:<br />
• Pazienti anziani con patologie cronico degenerative<br />
riacutizzate<br />
• Anziani fratturati spesso non operabili ma che<br />
per concomitanti patologie internistiche necessitano<br />
di posto letto<br />
• Pazienti con pluripatologie anche a carattere<br />
oncoematologico che necessitano ricoveri urgenti<br />
poiché non gestibili in regime di DH.<br />
La riorganizzazione dell’attività non può avere il<br />
necessario compimento senza una maggiore integrazione<br />
funzionale e collaborazione con i presidi<br />
dell’AFS 4, sia per la messa a disposizione di posti<br />
letto di Lungodegenza, di RSA, sia per garantire<br />
percorsi di cura integrati che coinvolgano le specialità<br />
di 2° e 3° livello presenti nei presidi dell’ASO di<br />
Alessandria.<br />
È pertanto prevista la realizzazione di protocolli<br />
condivisi, implementati con la partecipazione dei<br />
dirigenti delle strutture coinvolte, che definiscano<br />
chiaramente le modalità operative di passaggio dei<br />
pazienti tra le varie strutture ospedaliere.<br />
A tal proposito si stanno avviando:<br />
• Accordi con L’ASL-AL per promuovere attraverso<br />
delibere e procedure aziendali la modalità di<br />
dimissioni protette e in continuità assistenziale,<br />
• Protocolli integrati per la protesi d’anca e la<br />
frattura operata con i medici dell’RRF di 2° livello<br />
del Presidio Borsalino per programmare la tipologia<br />
e la durata della riabilitazione del paziente<br />
fratturato.<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
50<br />
51
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
• Accordi con le strutture di riabilitazione di 1 e<br />
2 livello territoriali per organizzare una rete assistenziale<br />
appropriata alle esigenze dei pazienti<br />
afferenti all’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria.<br />
• Sono previsti accordi con le AA.SS.LL. dell’AFS<br />
per la comune revisione della Rete <strong>Ospedaliera</strong><br />
mirata alla redistribuzione dei posti letto in coerenza<br />
con la programmazione regionale; con<br />
l’ASL di Asti già sono stati avviati accordi mirati ad<br />
individuare le sedi di riferimento di alcune branche<br />
specialistiche onde evitare doppioni e migliorare<br />
la qualità dei livelli assistenziali.<br />
L’attività di secondo livello del DEA ha competenze di<br />
alta specialità nel campo delle emergenze, comprese<br />
le pediatriche. Prevede il trattamento dei politraumi<br />
e delle patologie cardiotoracovascolari in collaborazione<br />
con il personale delle rianimazioni del Presidio<br />
Civile ed Infantile.<br />
Il termine triage deriva dal verbo francese “trier”<br />
e significa scegliere, classificare e indica quindi il<br />
metodo di valutazione e selezione immediata usato<br />
per assegnare il grado di priorità per il trattamento<br />
quando si è in presenza di molti pazienti. Il triage è<br />
svolto da personale infermieristico esperto e specificatamente<br />
formato che, valutando i segni ed i sintomi<br />
del paziente, identifica le condizioni potenzialmente<br />
pericolose per la vita ed attribuisce un codice di<br />
gravità al fine di stabilire le priorità di accesso alla<br />
visita medica. L’infermiere, presente nella zona di<br />
accoglimento del pronto soccorso, opera sotto la<br />
supervisione del medico in servizio e secondo protocolli<br />
predefiniti e approvati dal responsabile del<br />
pronto soccorso o del dipartimento di emergenzaurgenza<br />
(D.E.A.).<br />
L’attività del triage si articola in:<br />
• accoglienza:<br />
raccolta di dati, di eventuale documentazione<br />
medica, di informazioni da parte di familiari e/o<br />
soccorritori, rilevamento parametri vitali e registrazione;<br />
• assegnazione codice gravità:<br />
tali codici, in analogia con i criteri definiti dal<br />
decreto del Ministero della Sanità del 15 maggio<br />
1992, articolati in quattro categorie ed identificati<br />
con colore sono:<br />
codice rosso: molto critico, pericolo di vita,<br />
priorità massima, accesso immediato alle cure;<br />
codice giallo: mediamente critico, presenza di<br />
rischio evolutivo, possibile pericolo di vita;<br />
codice verde: poco critico, assenza di rischi<br />
evolutivi, prestazioni differibili;<br />
codice bianco: non critico, pazienti non urgenti;<br />
• gestione dell’attesa:<br />
i pazienti in attesa della visita medica possono<br />
variare (migliorare o peggiorare) le proprie condizioni<br />
cliniche, è quindi parte integrante dell’intero<br />
processo di triage la rivalutazione periodica della<br />
congruità dei codici colore assegnati.<br />
PRonto SOCCORSO PRESIDIO “SS antonIO E BIAGIO”<br />
CODICE<br />
ColoRE<br />
2006 2007 <strong>2008</strong><br />
1-BIANCO 7.385 15,4% 4.823 10,4% 4.173 8,9%<br />
2-VERDE 30.160 63,0% 29.704 61,4% 30.245 62,4%<br />
3-GIALLO 9.690 20,2% 11.118 24,0% 11.953 25,4%<br />
4-ROSSO 648 1,4% 698 1,5% 765 1,6%<br />
totale 47.883 100% 46.343 100% 47.136 100%<br />
40000<br />
30000<br />
20000<br />
10000<br />
ACCESSI PRonto SOCCORSO PRESIDIO “SS antonIO E BIAGIO”<br />
0<br />
15000<br />
10000<br />
1 - BIANCO 2 - VERDE 3 - GIALLO 4 - ROSSO<br />
PRonto SOCCORSO PRESIDIO “CESARE ARRIGO”<br />
CODICE<br />
ColoRE<br />
2006 2007 <strong>2008</strong><br />
1-BIANCO 5.857 26,2% 7.300 31,3% 7.790 32,6%<br />
2-VERDE 14.602 65,2% 13.995 60,1% 14.036 58,8%<br />
3-GIALLO 1.844 8,2% 1.916 8,2% 1.965 8,2%<br />
4-ROSSO 76 0,3% 81 0,3% 90 0,4%<br />
totale 22.379 100% 23.292 100% 23.881 100%<br />
ACCESSI PRonto SOCCORSO PRESIDIO “SS antonIO E BIAGIO”<br />
2006<br />
2007<br />
<strong>2008</strong><br />
2006<br />
2007<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
5000<br />
<strong>2008</strong><br />
0<br />
1 - BIANCO 2 - VERDE 3 - GIALLO 4 - ROSSO<br />
52<br />
53
Valutando gli accessi con codice rosso nel triennio 2006-<strong>2008</strong> suddivisi per età si nota sempre che la popolazione<br />
prevalente è quella anziana soprattutto nella fascia di età 76-85 anni<br />
età 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
18-64 30,6 31,7 30,2<br />
66-75 24,1 18,8 16,6<br />
76-85 29,6 30,8 32,9<br />
86-95 14,5 16,7 17,4<br />
›95 1,2 2 2,9<br />
Accessi con codice rosso (%)<br />
Attività ambulatoriale<br />
L’attività ambulatoriale è in crescita e molte attività<br />
prima svolte in Day hospital sono state trasformate<br />
in procedure ambulatoriali con stessa attenzione e<br />
modalità operativa sul paziente ma risparmiando<br />
tempo e risorse.<br />
Sono attuali gli sforzi per implementare l’attività<br />
ponendo attenzione ai tempi d’attesa ai registri di<br />
prenotazione al percorso del paziente.<br />
Con delibera della regione Piemonte n. 84 -10526 del<br />
dicembre <strong>2008</strong> sono convertite ad attività ambulato-<br />
riale quattro importanti patologie quali interventi di<br />
cataratta, tunnel carpale, asportazione di lesioni cutanee,<br />
particolari interventi su varici agli arti inferiori.<br />
Questo comporta una variazione di organizzazione<br />
all’interno delle strutture operative mantenendo<br />
comunque costante l’attenzione sul paziente e il suo<br />
percorso all’interno del Presidio Ospedaliero.<br />
Come per i ricoveri, anche in questo caso viene riprodotto<br />
in tabella il trend delle prestazioni suddivise<br />
in macroaree:<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
Il numero di pazienti nell’anno appena trascorso è<br />
cresciuto del 10% (accessi anno 2006 = 22.572, accessi<br />
anno 2005 = 20.321); la distribuzione degli accessi<br />
durante le fasce orarie giornaliere e l’andamento settimanale<br />
continua a portare ad affollamento durante<br />
le ore serali, le prime ore notturne e nei giorni festivi<br />
e prefestivi con punte di 80-100 pazienti al giorno.<br />
A livello territoriale inoltre la rete delle emergenze<br />
si avvale del Servizio Emodinamica che oltre al trattamento<br />
programmato della patologia carotidea e<br />
dell’arteria renale, e dell’affiancamento nell’attività<br />
protesica alla chirurgia vascolare, svolge un’importante<br />
attività nell’urgenza per il DEA attraverso il<br />
proprio servizio di pronta disponibilità<br />
Attività di rivascolarizzazione cardiaca secondo<br />
quanto definito da linee guida nazionali in caso di<br />
IMA.<br />
La SC di Cardiologia con l’Unità coronarica e il Servizio<br />
di Emodinamica svolgono compiti di riferimento<br />
per il territorio alessandrino con procedure anche in<br />
ambito ambulatoriale protetto.<br />
ANNO RICOVERI PTCa amBulatoRIale<br />
PRImaRIa PRotetto<br />
+ RESCue<br />
2006 178 174 20<br />
2007 165 155 25<br />
<strong>2008</strong> 181 189 26<br />
Con una attività in continua crescita a fronte di 7 posti<br />
letto di Unità coronarica.<br />
anno<br />
2006<br />
anno<br />
2007<br />
ANNO<br />
<strong>2008</strong><br />
Prestazioni di Attività clinica 350.654 360.409 365.628<br />
Prestazioni di Laboratorio 1.051.436 1.096.111 1.208.550<br />
Prestazioni di Diagnostica per immagini 74.867 82.370 90.226<br />
Totale 1.476.957 1.538.890 1.664.404<br />
Nella tabella sottostante invece viene riprodotto l’andamento in percentuale dell’attrazione<br />
della nostra <strong>Azienda</strong> sulla popolazione residente nel quadrante (Province di Alessandria<br />
e Asti), vale a dire la percentuale dei residenti nel territorio citato che si rivolge per le<br />
prestazioni ambulatoriali all’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria.<br />
2006 2007 <strong>2008</strong><br />
AMBULATORIALE PER ESTERNI 16% 16% 14%<br />
AMBULATORIALE DA PRONTO SOCCORSO 30% 31% 30%<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
35%<br />
30%<br />
25%<br />
20%<br />
15%<br />
10%<br />
5%<br />
0%<br />
2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Ambulatoriale per esterni<br />
Ambulatoriale da Pronto<br />
Soccorso<br />
54<br />
55
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
ANNO 2006<br />
anno 2007 anno <strong>2008</strong><br />
ClaSSE<br />
Importo € % sul<br />
totale<br />
Importo € % sul<br />
totale<br />
Importo € % sul<br />
totale<br />
A = Medicinali<br />
concedibili € 1.228.361,69 20,82% € 1.270.900,19 17,57% € 1.555.488,01 15,57%<br />
C = Medicinali a totale<br />
carico degli assistiti € 287,79 0,00% € 209,40 0,00% € 6.877,35 0,07%<br />
E = Emocomponenti € 34.579,74 0,59% € 15.120,00 0,21% € 6.609,61 0,07%<br />
G = Galenici € 12.320,00 0,21% € 18.079,55 0,25% € 20.617,30 0,21%<br />
H = Medicinali di esclusivo<br />
uso ospedaliero € 4.506.057,87 76,39% € 5.754.283,28 79,53% € 8.226.169,94 82,23%<br />
N = Farmaci esteri € 47.731,76 0,81% € 91.441,63 1,26% € 96.262,52 0,96%<br />
V = Vaccini € 69.679,84 1,18% € 85.206,68 1,18% € 80.271,90 0,80%<br />
€ 5.899.018,69 100% € 7.235.240,73 100% € 9.992.296,63 100%<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
Assistenza farmaceutica<br />
L’assistenza farmaceutica viene svolta dalla Farmacia<br />
<strong>Ospedaliera</strong> che opera secondo le seguenti<br />
finalità:<br />
• garantire la qualità dell’assistenza, proponendosi<br />
quale esperta del settore dei Farmaci, dei Dispositivi<br />
Medici, dei disinfettanti e dei galenici per le<br />
indicazioni di scelta e utilizzo e quale interfaccia tra<br />
i Servizi Sanitari e quelli Amministrativi;<br />
• razionalizzare la gestione delle risorse economiche<br />
destinate all’acquisizione di prodotti farmaceutici.<br />
Gli aspetti qualificanti dell’assistenza farmaceutica<br />
ospedaliera sono l’impiego appropriato dei farmaci<br />
e la continuità delle cure.<br />
La programmazione e la valutazione sono finalizzate<br />
ad attuare una politica del farmaco basata sull’appropriatezza<br />
prescrittivi, sulla valutazione delle<br />
risorse disponibili, sulla sicurezza, sulla sostenibilità<br />
economica in un’ottica di efficacia,efficienza ed<br />
economicità.<br />
Viene effettuato il monitoraggio e la verifica delle<br />
prescrizioni e dei piani terapeutici dei medici dipendenti,<br />
incrementato l’utilizzo dei farmaci equivalenti<br />
e la distribuzione diretta dei medicinali.<br />
La spesa relativa ai farmaci in distribuzione diretta<br />
per gli anni 2006, 2007 e <strong>2008</strong> è stata la seguente:<br />
Per quanto concerne gli anni 2006 e 2007, dalla<br />
relazione al bilancio, emerge che l’incremento consistente<br />
dei farmaci deriva dall’aumento dei farmaci<br />
ad erogazione diretta di fascia H (+ 26,9%).Tale incremento<br />
dipende dal sempre maggior utilizzo del<br />
sistema di distribuzione diretta sia da farmacia che<br />
da reparto, in linea con la mission della struttura<br />
ospedaliera, in particolare all’interno delle Strutture<br />
di Ematologia, Malattie Infettive e Neurologia; va<br />
rilevato in ogni caso che tale incremento di costo è<br />
comunque compensato dalla corrispondente voce<br />
di ricavo derivante dal rimborso dal parte della<br />
Regione.<br />
Per quanto riguarda l’anno <strong>2008</strong>, sempre dalla relazione<br />
al bilancio, emerge un sensibile aumento<br />
nell’acquisizione di prodotti farmaceutici derivanti<br />
dal maggior ricorso a farmaci specifici ad alto costo<br />
(Esempio ACTIYSE, utilizzato anche nell’ictus<br />
ischemico acuto oltre che nelle indicazioni cardiolo-<br />
giche, maggior utilizzo di REOPRO in Emodinamica,<br />
TRACLEER, farmaco per ipertensione polmonare<br />
utilizzato per i pazienti di Penumologia, Infettivi,<br />
Cardiologia, introduzione del TYSANBRI nelle<br />
sclerosi ad elevata attività e ad evoluzione rapida,<br />
TYMOGLOBULINE per Ematologia utilizzato per il<br />
trattamento dell’anemia aplastica per nel trapianto,<br />
REVLIMID per ematologia per pazienti affetti da<br />
mieloma multiplo, incremento di INOMAX (ossido di<br />
azoto) per pazienti affetti da insufficienza respiratoria<br />
ipossica associata ad ipertensione polmonare, inserimento<br />
di nuove molecole antiretrovirali e di nuovi<br />
farmaci come SOLIRIS per ematologia per la terapia<br />
emoglobinuria parossistica notturna (malattia genetica)<br />
e, EXJADE, nuovo farmaco per il trattamento<br />
del sovraccarico di ferro in pazienti con talassemia<br />
sia l’incremento dei consumi di farmaci di tipo H<br />
ad erogazione diretta (FILE F) anche ricompresi tra<br />
quelli sopradescritti.<br />
56<br />
57
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
Gestione del rischio clinico<br />
Il risk management o gestione del rischio è un processo<br />
che mira a elevare la qualità e la sicurezza dei<br />
servizi sanitari. Viene definito come: un particolare<br />
approccio di miglioramento della qualità delle cure<br />
e mette in evidenza le occasioni in cui i pazienti possono<br />
essere danneggiati dai trattamenti che ricevono<br />
durante il processo di cura (Hands, 1999).<br />
Poichè una delle responsabilità delle istituzioni<br />
sanitarie è di fornire cure di qualità, ne deriva che<br />
uno dei principali elementi della qualità delle cure è<br />
la sicurezza. Le istituzioni sanitarie hanno pertanto<br />
il dovere di fornire la massima protezione possibile<br />
dai danni (conseguenti a errori umani e a errori di<br />
sistema) che si verificano nei processi di cura.<br />
La Direzione Generale, in considerazione delle<br />
proprie politiche, ha attivato l’Unità di gestione del<br />
rischio clinico (UGRC), con il compito di gestire la<br />
complessa problematica correlata alla sicurezza<br />
dei pazienti.<br />
La presenza in azienda di tutte le principali specialità<br />
mediche e chirurgiche e di un DEA di 2° livello se da<br />
un lato consente una notevole capacità di risposta a<br />
tutti i fabbisogni dei pazienti che fanno ricorso alle<br />
cure ospedaliere,dall’altro costituisce una fonte di<br />
complesse problematiche organizzative e quindi<br />
anche di potenziali rischi per i pazienti e gli operatori<br />
sanitari. Occorre pertanto mettere in atto tutta<br />
la gamma disponibile di strumenti e metodi per<br />
identificare, analizzare e governare i rischi correlati<br />
all’attività clinica: si riassumono qui di seguito le<br />
modalità di utilizzo dei suddetti strumenti operativi.<br />
1. Sistemi di segnalazione<br />
Le fonti utilizzate sono essenzialmente l’analisi dei<br />
reclami e del contenzioso giuridico , pervenuti rispettivamente<br />
all’URP e all’Ufficio legale, oltre che<br />
le segnalazioni spontanee degli operatori sanitari<br />
e delle loro rappresentanze sindacali. Da sempre<br />
l’analisi è stata condotta dalla Direzione Medica dei<br />
Presidi, di concerto con le strutture sopra indicate;<br />
dal <strong>2008</strong> è attiva un’analisi delle varie segnalazioni<br />
a cura dell’UGRC , con verbalizzazione delle conclusioni<br />
e messa in atto di azioni migliorative.<br />
2. Riunioni per la sicurezza<br />
L’UGRC, in aggiunta alle riunioni degli organi previsti<br />
dalla Normativa vigente in tema di sicurezza<br />
ha previsto una serie di incontri con le Strutture<br />
aziendali su tematiche specifiche, particolarmente<br />
nel campo della registrazione della terapia nella<br />
documentazione clinica , nel consenso informato e<br />
nella diffusione delle raccomandazioni ministeriali in<br />
materia di rischio clinico. All’inizio del <strong>2008</strong> l’<strong>Azienda</strong><br />
è stata sede di un’iniziativa formativa basata sulla<br />
presentazione di linee guida per la gestione del<br />
rischio clinico emesse dalla SIQuAS.<br />
3. Safety walking around<br />
L’UGRC ha iniziato nel <strong>2008</strong> un’attività di visita diretta<br />
nei reparti da parte di operatori volta ad un confronto<br />
sul campo con il personale sanitario sulle difficoltà<br />
pratiche di tradurre le indicazioni tecniche nell’attività<br />
lavorativa quotidiana. Le problematiche affrontate<br />
sono state l’ analisi delle modalità di registrazione<br />
e somministrazione della terapia farmacologica ,<br />
la rilevazione del dolore e le procedure di sicurezza<br />
nelle sale operatorie.<br />
4. focus group<br />
Metodica usata in misura minore negli anni<br />
2006/<strong>2008</strong> ma che verrà potenziata nel 2009 per<br />
l’analisi di questionari relativi alla rilevazione dei<br />
fattori del benessere negli operatori sanitari ed<br />
amministrativi.<br />
5. Revisione di cartelle cliniche<br />
Effettuata negli anni precedenti per analizzarne la<br />
corrispondenza con le linee guida aziendali di compilazione,<br />
nel <strong>2008</strong> è stata utilizzata per esaminare le<br />
schede di terapia utilizzate nei reparti, con una serie<br />
di osservazioni discusse sul campo con gli operatori<br />
sanitari, che hanno portato all’implementazione di<br />
una scheda tipo attualmente in sperimentazione nel<br />
Presidio SS.<strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong><br />
6. Root cause analysis<br />
Metodologia utilizzata dalla UGRC per l’esame degli<br />
eventi avversi giunti all’osservazione.<br />
7. Audit clinico<br />
Da utilizzarsi nel caso di eventi avversi complessi,<br />
che comportano la compresenza di più reparti/operatori<br />
sanitari nella gestione del caso; tale attività<br />
verrà potenziata nel corso del 2009.<br />
8. utilizzo di indicatori<br />
Oltre al classico utilizzo di indicatori generici (n° di<br />
reclami inerenti il rischio clinico, n° di contenziosi<br />
legali, n° e tipologia di incidenti che hanno interessato<br />
i pazienti quali lesioni di decubito, cadute , eventi<br />
trasfusionali ) si utilizzano indicatori maggiormente<br />
specifici quali:<br />
• percentuale di azioni migliorative messe in atto /<br />
Reclami ritenuti fondati<br />
• percentuale di azioni migliorative messe in atto /<br />
azioni migliorative preventivate<br />
• operatori che conoscono le indicazioni fornite /<br />
operatori formati<br />
E’ stato previsto inoltre l’utilizzo di indicatori mirati<br />
all’accertamento di avvenuto recepimento del contenuto<br />
delle azioni specifiche messe in atto come ad es.<br />
il numero di strutture che utilizzano schede di terapia<br />
unificate, gli incidenti accaduti che dimostrano non<br />
recepimento delle prescrizioni ecc.<br />
L’analisi degli indicatori è contenuta nel rapporto<br />
annuale della UGRC.<br />
Coinvolgimento stakeholders<br />
L’attività degli scorsi anni è stata dedicata per lo più<br />
alla formazione del Personale dipendente volta a<br />
promuovere una cultura della sicurezza in cui l’errore<br />
venga visto come evento non da censurare e punire,<br />
ma come punto di partenza per il miglioramento<br />
continuo della qualità delle cure. Si segnalano le<br />
attività sulla somministrazione di farmaci pericolose,<br />
il monitoraggio e la formazione sul problema delle<br />
cadute del paziente e sulla prevenzione delle lesioni<br />
da decubito. Nel 2009 sarà previsto un maggiore<br />
coinvolgimento delle Associazioni di rappresentanza<br />
dei cittadini e del Volontariato, con incontri specifici<br />
con la UGRC.<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
58<br />
59
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
Qualità percepita e soddisfazione dell’utente<br />
L’attenzione posta dalla Direzione <strong>Azienda</strong>le alla<br />
“centralità del cittadino” si è manifestata anche<br />
attraverso la definizione di un percorso di miglioramento<br />
finalizzato a rilevare la gradibilità dei propri<br />
servizi.<br />
Le politiche aziendali di certificazione di qualità ed<br />
il grosso impegno profuso dal personale dei servizi<br />
di psicologia e Qualità hanno permesso di arrivare<br />
gradualmente alla definizione di un percorso strutturato<br />
di customer satisfaction aziendale.<br />
Storicamente tali strutture hanno hanno condotto<br />
dapprima specifiche indagini di settore, poi rilevazioni<br />
più ampie di tipo trasversale. Se ne riporta di<br />
seguito un elenco esemplificativo e non esaustivo<br />
importante per evidenziare la crescita interna in<br />
materia:<br />
• 2001: La percezione di Qualità della Relazione<br />
rivolta all’utenza all’interno del Dipartimento Internistico.<br />
• 2002-2003: Indagine sul Gradimento delle<br />
Prestazioni di Ricovero, rivolta a tutte le strutture<br />
aziendali di degenza;<br />
• 2004: Rilevazione di Qualità Percepita sul Dipartimento<br />
Internistico OI; sull’UOA Cardiologia; sul<br />
Dipartimento Pediatrico Chirurgico OC; sul DEA<br />
OC; sulla UOA Rianimazione Pediatrica e terapia<br />
intensiva, OI.<br />
• 2005 Indagine di Qualità Percepita <strong>Azienda</strong>le, su<br />
un campione di ambulatori (Chirurgia Pediatrica,<br />
Chirurgia Vascolare, Diabetologia OC e OI, NPI,<br />
Ortopedia OI, Psichiatria, Ginecologia).<br />
• 2006 Indagine di Qualità Percepita <strong>Azienda</strong>le su<br />
un campione di Reparti di ricovero (Cardiologia,<br />
Chirurgia, Medicina d’urgenza, Medicina, Neurologia;<br />
Ostetricia, Pediatria, NCH, Nido, Pneumologia).<br />
• Nel 2006-7 sono state commissionate inoltre<br />
dalla Direzione indagini di clima su specifiche<br />
strutture organizzative (La percezione del clima<br />
organizzativo del servizio da parte del Personale<br />
Amministrativo del Laboratorio Analisi; La percezione<br />
del clima organizzativo del servizio da parte<br />
del Personale Tecnico del Laboratorio Analisi).<br />
In anni precedenti erano stati condotti studi<br />
similari in altri reparti (es. Analisi del clima organizzativo,<br />
dei livelli di stress e delle modalità<br />
di coping del personale infermieristico presso le<br />
SOC di Medicina Geriatrica, Neurologia e Fisiatria<br />
OC e OI).<br />
• 2007 Indagine di Qualità Percepita <strong>Azienda</strong>le su<br />
un campione di Ambulatori e Servizi (Ostetricia e<br />
Ginecologia, Ambulatori 1, 2, 3, 4; Diabetologia<br />
O.C.; NPI; Chirurgia Pediatrica; Radiologia).<br />
I risultati dei questionari degli anni 2006 e 2007<br />
hanno permesso di orientare le politiche in materia<br />
di analisi e gradimento di soddisfazione dei clienti<br />
per l’anno <strong>2008</strong>.<br />
L’anno <strong>2008</strong> ha visto le strutture Direzione Medica<br />
dei Presidi, Psicologia, Qualità e Relazioni Esterne<br />
impegnate nella progettazione di un sistema di rilevazione<br />
della gradibilità dei servizi articolato con<br />
la definizione di un questionario a livello aziendale.<br />
Si è passati da un approccio della customer satisfaction,<br />
non solo come “indagine sulla soddisfazione<br />
del cliente”, ma orientata al perseguimento della<br />
soddisfazione stessa, tenendo presente che una prestazione<br />
può essere definita efficace solo se soddisfa<br />
le esigenze di chi la riceve. L’obiettivo è di dotarsi di<br />
una leva per orientare il cambiamento sotto il profilo<br />
culturale, organizzativo e tecnico, orientando la<br />
cultura interna al servizio del cittadino e motivando<br />
il personale nel comprendere pienamente il proprio<br />
ruolo e i propri sforzi, favorendo il passaggio da una<br />
logica delle “funzioni” ad una logica per “processi” e<br />
ad un arricchimento delle mansioni alla base.<br />
Gli indicatori di customer elaborati potranno pertanto<br />
essere utilizzati nei processi di programmazione e<br />
definizione degli obiettivi annuali e nei sistemi di valutazione<br />
dei risultati di gestione; infatti un sistema di<br />
valutazione del personale avanzato pone accanto alla<br />
valutazione effettuata dai vari responsabili, anche la<br />
valutazione dei cittadini – clienti.<br />
In coerenza con le linee di indirizzo della Direzione,<br />
si è stabilito di impostare un’indagine volta a valutare<br />
aspetti del servizio reso che avessero valenza<br />
aziendale, e quindi non specificatamente correlati a<br />
singoli reparti/servizi.<br />
Il questionario aziendale di soddisfazione progettato<br />
vuole rispondere all’esigenza di conoscere l’opinione<br />
del cittadino fruitore dei servizi sanitari di<br />
questa azienda, relativamente alla sua esperienza<br />
concreta del servizio (degenza, ambulatoriale, DH,<br />
esami clinico-diagnostici), per poter eventualmente<br />
disporre azioni correttive/migliorative della qualità.<br />
L’impianto del questionario ha privilegiato l’indagine<br />
su aspetti di soddisfazione non specifici di singole<br />
S.C. ma trasversali a tutte le strutture, anche per<br />
poter disporre nel tempo di parametri stabili di<br />
analisi e confronto.<br />
Tali aspetti dovrebbero far emergere l’immagine<br />
dell’azienda da parte della cittadinanza ed individuare<br />
le criticità correlate.<br />
Gli impegni che si assume l’amministrazione con l’attivazione<br />
di indagini di soddisfazione del cliente sono:<br />
• la progettazione e lo svolgimento di periodiche<br />
rilevazioni della qualità dei servizi;<br />
• la diffusione con mezzi idonei dei risultati della<br />
rilevazione e la definizione, in correlazione con gli<br />
esiti delle analisi, delle strategie di intervento e di<br />
programmi di miglioramento;<br />
• favorire all’interno dell’<strong>Azienda</strong> lo sviluppo della<br />
cultura della misurazione e del miglioramento<br />
continuo della qualità, coinvolgendo i diversi livelli<br />
decisionali.<br />
In primo luogo si è scelta la modalità del questionario<br />
perché costituisce il “primo impianto” di un sistema<br />
di rilevazione della soddisfazione del cliente a livello<br />
aziendale effettuata da questa Amministrazione. È<br />
di fondamentale importanza acquisire informazioni<br />
di carattere generale per poter poi negli anni futuri<br />
scendere ad analisi di settore e avviare politiche di<br />
miglioramento.<br />
Il questionario aziendale verterà su alcune macroaree,<br />
in riferimento alle quali sono stati individuati<br />
gli item da analizzare, volutamente espressi in linguaggio<br />
comune e facilmente comprensibile, anche<br />
a scapito dell’ eleganza linguistica. Oltre alla sezione<br />
relativa ai dati anagrafici ed identificativi dell’individuo,<br />
le macroaree individuate sono:<br />
• Accessibilità<br />
• Tempi di attesa<br />
• Comfort<br />
• Relazione<br />
• Qualità dell’assistenza<br />
• Aree di possibile miglioramento (punti di debolezza<br />
del servizio)<br />
• Area del miglior gradimento (punti di forza del<br />
servizio)<br />
• soddisfazione generale complessiva, autopercezione<br />
sull’adeguatezza del servizio e dello stato<br />
di benessere<br />
• Relazioni esterne<br />
• Osservazioni/suggerimenti<br />
Importante ancora evidenziare che durante l’anno<br />
<strong>2008</strong>, contestualmente alla progettazione a livello<br />
aziendale, è stato avviato un progetto pilota mirato<br />
alla risoluzione di alcune criticità evidenziate<br />
nell’Ambulatorio Oncoematologico, che ha visto<br />
impegnato il personale delle Strutture Qualità e<br />
Relazioni Esterne, congiuntamente al personale<br />
del servizio di psiconcologia in servizio presso il<br />
Dipartimento.<br />
A tal proposito sono stati effettuati dei focus group<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
60<br />
61
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
nel mese di novembre con un campione di pazienti,<br />
cui è seguita l’elaborazione di un questionario da<br />
somministrarsi a “tappeto” attraverso interviste e<br />
poi con compilazione libera.<br />
Di rilievo è stata la collaborazione nella condivisione<br />
della metodologia e nella progettazione sia del progetto<br />
aziendale che di quello pilota con il Tribunale<br />
dei diritti del malato.<br />
La somministrazione del questionario aziendale vedrà<br />
comunque coinvolte anche altre organizzazioni<br />
di volontariato che hanno manifestato l’interesse e<br />
la volontà di partecipare attivamente.<br />
Sempre durante l’anno <strong>2008</strong> l’<strong>Azienda</strong> ha aderito<br />
alla proposta di effettuare Audit Civico avanzata da<br />
Cittadinanza Attiva; in particolare, la complessità<br />
dei questionari e le indagini da espletare hanno<br />
comportato un’ampliamento degli attori coinvolti,<br />
individuando la necessaria partecipazione di diverse<br />
strutture aziendali quali Direzione Medica dei Presidi,<br />
Controllo infezioni Ospedaliere, Qualità, Relazioni<br />
Esterne e Tecnico.<br />
Liste di Attesa<br />
I tempi di attesa delle varie prestazioni sono state<br />
costantemente monitorate nell’arco del triennio al<br />
fine di poter rientrare negli standard regionali per la<br />
maggior parte delle prestazioni effettuate.<br />
Relativamente all’accessibilità, misurata con il rispetto<br />
degli standard regionali dei tempi di attesa<br />
per le prestazioni previste dal monitoraggio mensile,<br />
nell’anno 2007 (tempo di attesa calcolato come media<br />
dell’anno) si sono rispettati gli standard regionali<br />
nel 89% delle attività monitorate mensilmente relative<br />
alle visite/prestazioni ambulatoriali.<br />
L’esame dei dati relativi all’attività ambulatoriale<br />
nell’anno <strong>2008</strong> evidenzia come l’attività istituzionale<br />
rispetti i tempi di attesa standard previsti dalla Regione<br />
Piemonte per tutte le specialità e garantisca<br />
sempre e comunque le prestazioni urgenti entro le<br />
48 ore.<br />
Fanno eccezione le seguenti specialità:<br />
Cardiologia: ECG dinamico secondo Holter: le prestazioni<br />
hanno risentito di improvvise e multiple<br />
riduzioni dell’organico dei medici dedicati all’elettrofisiologia,<br />
ma il trend è in netta diminuzione a<br />
partire dagli ultimi mesi del <strong>2008</strong>, quando si è arrivati<br />
progressivamente a 61 giorni contro uno standard<br />
regionale di 60 nel mese di dicembre.<br />
Endoscopia digestiva: colonscopia = le liste d’attesa<br />
sono aumentate (circa 10 giorni in più rispetto allo<br />
standard regionale) in coincidenza con l’avvio dello<br />
screening per i tumori del colon retto; al momento è<br />
iniziata un’attività anche nelle ore pomeridiane per<br />
evitare ulteriori prolungamenti dei tempi d’attesa<br />
ed è prevista entro l’anno l’apertura di una terza<br />
sala endoscopica per permettere una significativa<br />
riduzione delle attese.<br />
Chirurgia vascolare: Ecodoppler arti inferiori e TSA:<br />
è stata effettuata un’assunzione di un’unità medica<br />
e si inizieranno a breve sedute supplementari. Il<br />
problema è però costituito principalmente dalla<br />
scarsa disponibilità di mezzi tecnici adeguati, per<br />
cui le apparecchiature data la loro obsolescenza<br />
sono spesso ferme per manutenzione straordinaria.<br />
Radiologia (ecografie varie): valgono gli stessi limiti<br />
tecnici riferiti per l’ecodoppler; è allo studio un<br />
progetto di centralizzazione di tutte le attività ambulatoriali<br />
ecografiche, che però richiede un notevole<br />
investimento in conto capitale per il rinnovo delle<br />
attrezzature.<br />
Oculistica Visita oculistica pediatrica : il vero problema<br />
è la frammistione di richieste di primo livello a<br />
quelle di livello più avanzato, per cui l’appropriatezza<br />
della richiesta è scarsa per un ambulatorio che è<br />
stato strutturato per essere specialistico.<br />
È stato a tale proposito attivato uno specifico progetto<br />
aziendale che prevede l’implementazione di prestazioni<br />
aggiuntive volte a ridurre i tempi di attesa che,<br />
ad oggi, si attestano al di sotto dei limiti regionali.<br />
E’auspicabile la realizzazione di accordi con il Territorio<br />
per la realizzazione di uno screening di base<br />
a cura dei pediatri, che costituirebbe la vera risoluzione<br />
del problema.<br />
Ortopedia pediatrica: il problema, anche se sotto<br />
controllo, è destinato ad allargarsi in quanto è<br />
sempre più difficile trovare specialisti ortopedici<br />
che vogliano dedicarsi in modo stabile all’attività in<br />
campo pediatrico. I tempi medi rilevati per l’intero<br />
anno <strong>2008</strong> sono comunque di 26,08 giorni di attesa<br />
per una visita ortopedica pediatrica: tale valore è<br />
correlato ad un peggioramento riscontrato nell’ultimo<br />
semestre <strong>2008</strong>.<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
62<br />
63
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
PROGETTI, STUDI E RICERCHE<br />
L’<strong>Azienda</strong> SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e C. Arrigo di Alessandria<br />
negli ultimi anni è stata coinvolta in numerosi<br />
progetti di ricerca, alcuni dei quali finanziati dalla<br />
Regione Piemonte o da altri enti e pertanto definiti<br />
“vincolati”, vale a dire finanziamenti erogati al<br />
fine di realizzare progetti specifici, altri assegnati<br />
dall’Unione Europea.<br />
Tra i progetti più rilevanti intrapresi in questi anni<br />
sono da evidenziare i seguenti, alcuni dei quali ancora<br />
in atto, altri già terminati:<br />
PROGETTO EUROPEO FLEXIFUNBAR<br />
In collaborazione con il Politecnico di Torino e il<br />
Centro di Cultura delle Materie Plastiche, Sede di<br />
Alessandria, l’<strong>Azienda</strong> ha aderito al Progetto Europeo<br />
per il quadriennio 2004-<strong>2008</strong> in qualità di Partner<br />
FLEXIFUNBAR, MULTIFUNCTIONAL BARRIERS<br />
FOR FLEXIBLE STRUCTURES (PAPER, LEATHER,<br />
PAPER) per la valutazione di materiali compositi<br />
polifunzionali di nuova generazione ovvero tessuti<br />
prodotti con nanotecnologie e materiali strettamente<br />
adesi e inseriti nella trama di fibre tessili di<br />
differenti tipologie dal poliestere al cotone. Questo<br />
progetto è stato valutato per 11.06 milioni di euro e la<br />
Comunità Europea è intervenuta con finanziamenti<br />
in sinergia con partner industriali da tutta Europa.<br />
PROGETTO CIPE - Terapie biologicamente e molecolarmente<br />
mirate nelle sindromi<br />
L’azienda ospedaliera di Alessandria dall’anno 2005<br />
partecipa ad un progetto di studio il cui<br />
obiettivo principale è raccogliere dati clinici e di<br />
laboratorio che consentano di ipotizzare nuovi protocolli<br />
terapeutici basati sull’utilizzo di farmaci diretti<br />
contro specifici bersagli molecolari.<br />
PROGetto CIPE - Identificazione di marcatori<br />
diagnostici nel mesotelioma maligno della pleura<br />
Il progetto finanziato dal bando CIPE prevedeva inoltre,<br />
per quanto riguarda il contributo della Struttura<br />
Complessa di Anatomia Patologica, la creazione di<br />
una Banca Biologica del Mesotelioma Maligno come<br />
premessa alla parte di ricerca sperimentale realizzata<br />
presso il DISAV dell’Università del Piemonte<br />
Orientale.<br />
attIVItà CentRO DonatoRI DI Cellule Sta-<br />
MINALI ematoPOIETICHE TRIENNIO 2006-<strong>2008</strong> -<br />
Fondi per Laboratorio hla – Servizio Trasfusionale<br />
Il Centro Donatori di Alessandria, a cui afferiscono<br />
i Centri Prelievi di Casale M.to, Novi Ligure, Asti,<br />
Canelli, Castello di Annone, Acqui Terme, conta 7300<br />
Donatori iscritti e negli ultimi tre anni ha svolto la<br />
più proficua attività di reclutamento a livello Nazionale<br />
tipizzando 2060 Donatori.<br />
Parallelamente alla crescita del Registro Piemontese<br />
(32.792 Donatori ) è anche cresciuta l’attività<br />
di donazione per trapianto di Midollo allogenico (80<br />
donazioni nel triennio 2006-2007-<strong>2008</strong> sia a favore<br />
di pazienti italiani che esteri di cui 16 provenienti dal<br />
Centro di Alessandria)<br />
L’attività del Registro piemontese può essere consultata<br />
presso il sito:<br />
http://www.piemonte.airt.it/Attivita/Emo.html<br />
PROGETTO RETE ONCOLOGICA<br />
Dal 2000 è stato attivato in Regione Piemonte il<br />
Progetto di Rete Oncologica, articolata per Poli,<br />
fondato su un nuovo modello di assistenza sanitaria<br />
finalizzato alla “presa in carico globale” del paziente<br />
oncologico.<br />
Nel Polo di Alessandria, sono state realizzate, in<br />
spirito di integrazione, due esperienze innovative:<br />
• un servizio Interaziendale di Psico – Oncologia<br />
interamente finanziato con fondi di Polo che<br />
fornisce un’assistenza capillare sul territorio ai<br />
pazienti oncologici ed alle famiglie.<br />
• La Rete del Volontariato oncologico che svolge<br />
un’importante funzione di supporto per trasporti,<br />
assistenza per pratiche burocratiche, assistenza<br />
domiciliare, formazione ed informazione.<br />
Sulla base della positiva esperienza di Polo maturata,<br />
è stato possibile proporre alle Aziende coinvolte<br />
(ASO ed ASL-AL) l’istituzionalizzazione di un vero<br />
e proprio Dipartimento Interaziendale Provinciale<br />
di Oncologia che oggi eredita il risultato del lavoro<br />
svolto soprattutto nell’ultimo triennio e si pone come<br />
organo istituzionale per la gestione dei pazienti con<br />
patologia oncologica.<br />
CERV<br />
Il Centro di Riabilitazione Visiva di Alessandria è un<br />
Centro di Primo Livello, parte della Rete Regionale<br />
dei Servizi per la Prevenzione della Cecità, con un<br />
Centro dedicato all’età adulta e senile e di un Centro<br />
destinato all’età pediatrica. Opera secondo una<br />
modalità di lavoro multidisciplinare, avvalendosi di<br />
personale dipendente e di personale con rapporto<br />
di consulenza.<br />
La localizzazione del Centro all’interno di un’<strong>Azienda</strong><br />
<strong>Ospedaliera</strong> ad alta specializzazione consente la contemporanea<br />
presenza di alcune figure professionali<br />
necessarie al funzionamento del CERV: infermieri,<br />
oculisti, ortottisti, neuropsichiatri infantili, fisioterapisti,<br />
assistenti sociali, psichiatri, psicologi.<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
64<br />
65
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
2.1.3 DIPENDENTI<br />
Composizione del personale<br />
Il personale dipendente dell’<strong>Azienda</strong> consta di 2219<br />
unità nel <strong>2008</strong>, di cui 1778 del comparto e 438 dirigenti.<br />
Negli ultimi 3 anni il numero di dipendenti è<br />
aumentato di circa 250 unità. Tale aumento è imputabile,<br />
in particolare, a due aspetti:<br />
• la politica di assunzioni dell’<strong>Azienda</strong> volta a eliminare<br />
il precariato;<br />
• l’adeguamento dell’organico per sostenere gli<br />
incrementi di attività;<br />
• l’implementazione del Presidio Borsalino con la<br />
conseguente assunzione di personale infermieristico,<br />
assistenziale e riabilitativo.<br />
ConSIStenza Del PERSonale (N°)<br />
100<br />
80<br />
60<br />
40<br />
20<br />
0<br />
FORme DI laVORO fleSSIBIle (N°)<br />
84<br />
anno 2006<br />
70,79<br />
anno 2007<br />
31,43<br />
anno <strong>2008</strong><br />
La politica di assunzione ha avuto i suoi maggiori<br />
effetti negli anni 2007 e <strong>2008</strong> con circa 500 assunzioni<br />
a tempo indeterminato effettuate in tale biennio (nel<br />
grafico il dettaglio per anno suddiviso tra dirigenza<br />
e comparto).<br />
La distribuzione del personale nei ruoli tecnico,<br />
amministrativo, professionale e sanitario risulta in<br />
linea con la suddivisione a livello nazionale e regionale<br />
(dati 2006 riferiti alle sole aziende ospedaliere).<br />
Rispetto alla situazione regionale, si segnala una<br />
percentuale inferiore di personale amministrativo<br />
(ma in linea con il dato medio nazionale) e una quota<br />
maggiore di personale tecnico (quest’ultima superiore<br />
anche al dato nazionale).<br />
SUDDIVISIone PERSonale PER Ruolo - anno 2006<br />
80%<br />
Italia<br />
70%<br />
Piemonte<br />
60%<br />
50%<br />
40%<br />
30%<br />
20%<br />
10%<br />
0%<br />
AO AL<br />
TECNICO AMMINISTRATIVO PROFESSIONALE SANITARIO<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
2000<br />
1500<br />
1000<br />
500<br />
0<br />
1975<br />
anno 2006<br />
2100<br />
anno 2007<br />
2219<br />
anno <strong>2008</strong><br />
La politica aziendale di rimozione del precariato<br />
trova il suo riscontro nella decremento negli anni<br />
delle forme di lavoro flessibile, come dimostrato nel<br />
grafico seguente.<br />
300<br />
250<br />
200<br />
150<br />
100<br />
50<br />
0<br />
ASSunzIone A temPO INDeteRMInato<br />
133<br />
211<br />
192<br />
50<br />
57<br />
14<br />
2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Comparto<br />
Dirigenti<br />
Anche la distribuzione per sesso è in linea con il<br />
trend nazionale e regionale: si conferma quindi l’alta<br />
presenza femminile nei ruoli amministrativo, tecnico<br />
(in particolare tra gli OSS), e sanitario. Per quanto<br />
concerne quest’ultimo si segnala il dettaglio del<br />
personale medico, da sempre di prevalenza maschile<br />
ma con un aumento sensibile negli ultimi due anni<br />
della quota femminile.<br />
ItalIA 2006 PIemonte 2006 ASO al 2006 ASO al 2007 ASO al <strong>2008</strong><br />
UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE<br />
TECNICO 43,6% 56,4% 32,6% 67,4% 33,0% 67,0% 32,0% 68,0% 29,9% 70,1%<br />
AMMINISTRATIVO 28,2% 71,8% 19,2% 80,8% 20,0% 80,0% 19,0% 81,0% 19,7% 80,3%<br />
PROFESIONALE 86,1% 13,9% 80,0% 20,0% 100,0% 0,0% 100,0% 0,0% 100% 0,0%<br />
SANITARIO 35,6% 64,4% 29,7% 70,3% 29,0% 71,0% 28,0% 72,0% 27,7% 72,3%<br />
dettaglio ruolo sanitario<br />
MEDICI E ODONTOIATRI 67,5% 32,5% 62,8% 37,2% 63,0% 37,0% 60,0% 40,0% 59,4% 40,6%<br />
INFERMIERI 23,9% 76,1% 15,9% 84,1% 15,0% 85,0% 15,0% 85,0% 14,7% 85,3%<br />
68<br />
69
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
2006 2007 <strong>2008</strong><br />
TITOLO DI STUDIO N° % N° % N° %<br />
SCUOLA DELL’ObbLIGO 894 45,2% 883 42,0% 892 40,2%<br />
DIPLOMA 518 26,2% 541 25,7% 524 23,6%<br />
LAUREA 566 28,6% 679 32,3% 803 36,2%<br />
In relazione alla situazione anagrafica possiamo<br />
evidenziare i seguenti aspetti: l’età media nel <strong>2008</strong><br />
del personale dipendente era di 44 anni, inferiore<br />
alla media italiana (di 46,5 anni) ma in linea con la<br />
situazione piemontese (44 anni) 1 . Il dettaglio per<br />
categorie è il seguente:<br />
Analizzando la distribuzione per classi di età, che<br />
sostanzialmente non muta nei tre anni considerati<br />
(2006-2007-<strong>2008</strong>), possiamo far alcune considerazioni,<br />
anche in confronto ai dati nazionali:<br />
• il personale, in linea con i dati di tutte le aziende<br />
del SSN, è caratterizzato da una elevata età<br />
anagrafica;<br />
• la distribuzione, invece che risultare uniforme<br />
25%<br />
20%<br />
15%<br />
10%<br />
5%<br />
DISTRIBuzIone PER ClaSSI DI età<br />
• 47,4 per i medici;<br />
• 57 per i primari;<br />
• 43,4 per i collaboratori sanitari;<br />
• 47 per il personale amministrativo;<br />
• 48 per il personale tecnico di supporto;<br />
• 50,5 per il personale tecnico di supporto all’assistenza.<br />
sulle diverse classi di età, si concentra sulle classi<br />
centrali (il 72% è compreso tra i 35 e i 54 anni), in<br />
linea con i dati nazionali;<br />
• a differenza del trend nazionale che mostra<br />
un aumento negli anni dell’età anagrafica la<br />
situazione dell’a nostra azienda risulta stabile,<br />
probabilmente a fronte della politica di assunzioni<br />
effettuata dall’<strong>Azienda</strong> nei tre anni di riferimento.<br />
0% ‹30 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 ›59<br />
1 Dati ricavati dal conto annuale 2006-2007.<br />
anno 2006<br />
anno 2007<br />
anno <strong>2008</strong><br />
Politiche del personale<br />
Il 2007 ha visto la firma dei contratti integrativi<br />
aziendali, sia per il personale dirigente sia per il<br />
personale del comparto. Nel <strong>2008</strong> si è data quindi<br />
piena applicazione ai diversi istituti regolamentati<br />
nei rispettivi contratti.<br />
In particolare per il personale dirigente:<br />
• è stata portata avanti la procedura di valutazione<br />
degli incarichi da parte dei Collegi Tecnici<br />
(67 Collegi Tecnici per un totale di 217 incarichi<br />
dirigenziali valutati);<br />
• sulla base di tali valutazione e in coerenza con il<br />
nuovo atto aziendale sono stati istituti, pesati e assegnati<br />
i nuovi incarichi; attraverso la valorizzazione<br />
degli incarichi l’<strong>Azienda</strong> ha voluto assegnare un<br />
maggior riconoscimento economico alle posizioni<br />
dirigenziali, in particolare alle posizioni di natura<br />
professionale, equiparando le alte professionalità<br />
ai dirigenti di struttura semplice;<br />
• i responsabili delle strutture sono stati impegnati<br />
a valutare i propri collaboratori dirigenti<br />
utilizzando il nuovo sistema di valutazione annuale<br />
per la corresponsione della retribuzione di risultato<br />
basato sul sistema aziendale di budget.<br />
Per il personale del comparto:<br />
• sono stati effettuate progressioni economiche<br />
orizzontali per più di 1000 dipendenti sulla base<br />
delle valutazioni positive ottenute da questi nei<br />
due anni precedenti;<br />
• è stato incrementato il fondo per l’incentivazione<br />
della produttività collettiva al fine di poter<br />
attivare politiche incentivanti più incisive;<br />
• sono state istituite, pesate e assegnate le nuove<br />
posizioni organizzative (24 per le strutture di staff e<br />
di supporto, 17 all’interno dei dipartimenti di line);<br />
• è stato avviato il nuovo sistema di valutazione<br />
individuale permanente.<br />
Inoltre, nel <strong>2008</strong> sono entrati in vigore i contratti collettivi<br />
nazionali delle tre aree, le cui principali novità<br />
hanno riguardato la parte economica con aumenti<br />
economici dello stipendio gabellare a cui è stato dato<br />
corso durante l’anno.<br />
Organizzazione del lavoro e sistema degli incarichi<br />
Attraverso il nuovo atto aziendale è stato implementato<br />
il nuovo assetto organizzativo in cui è stato dato<br />
ancor maggior rilievo alle logiche dipartimentali,<br />
in linea con le linee guida regionali emanate in<br />
materia.<br />
Con il conseguente disegno degli incarichi, si è<br />
cercato di responsabilizzare maggiormente le figure<br />
dirigenziali assegnando chiare e definite aree di<br />
responsabilità sia ai dirigenti responsabili di struttura<br />
sia ai dirigenti professional, sia al persone dei<br />
ruoli direttivi.<br />
In particolare l’individuazione degli incarichi (sia per<br />
i ruoli dirigenziali che per quelli direttivi) è stata preceduta<br />
da una chiara definizione dei criteri di pesatura<br />
e da una attenta mappatura delle competenze.<br />
In esito di tale attività preliminare, la graduazione<br />
delle funzioni dirigenziali ha portato ad una netta<br />
separazione delle carriere, individuando gli incarichi<br />
di responsabilità di struttura semplice in presenza<br />
di rilevanti competenze gestionali ed incarichi di tipo<br />
professional quanto risultava prevalente l’aspetto<br />
professionale.<br />
Inoltre, attraverso la valorizzazione degli incarichi<br />
l’<strong>Azienda</strong> ha voluto assegnare un maggior riconoscimento<br />
economico alle posizioni dirigenziali, in<br />
particolare alle posizioni di natura professionale,<br />
equiparando le alte professionalità ai dirigenti di<br />
struttura semplice, secondo lo schema che segue.<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
70<br />
71
Valori<br />
D<br />
incarichi x dirigenti<br />
neoassunti<br />
C1<br />
C2<br />
C3<br />
C4<br />
incarichi di natura<br />
professionale di alta<br />
specializzazione<br />
incarichi di natura<br />
professionale<br />
B1<br />
B2<br />
struttura semplice a<br />
valenza dipartiment.<br />
str.semplice interna<br />
a str. complessa<br />
A<br />
struttura complessa<br />
L’alto indice di turn-over è un aspetto che caratterizza<br />
tutto il SSN rispetto alle altre PP.AA. (18% contro 10%<br />
- dati Conto Annuale 2007), in particolare in ragione<br />
delle politiche di assunzioni del personale infermieristico<br />
e della mobilità inter-aziendale di queste figure<br />
(facilitata anche dalle disposizioni contrattuali). Il dato<br />
della nostra azienda si assesta a livello delle altre<br />
aziende del SSN con un aumento negli ultimi anni<br />
a causa delle recenti nuove assunzioni. Bisogna in<br />
tal senso ricordare che l’azienda è sede del Corso di<br />
Laurea in Scienze Infermieristiche il quale costituisce<br />
un bacino naturale a cui attingere per le assunzioni di<br />
nuovo personale. Per i neolaureati, quindi, la nostra<br />
<strong>Azienda</strong> costituisce la prima possibilità concreta di<br />
impiego. Alcuni di questi, poi, con il tempo chiedono il<br />
trasferimento presso altra azienda sanitaria, spesso<br />
con la motivazione dell’avvicinamento al luogo di<br />
residenza.<br />
In questo senso è utile analizzare la distribuzione del<br />
personale per area di residenza:<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
Nell’ambito del comparto, la revisione delle posizioni<br />
organizzative ha contribuito, per l’area sanitaria,<br />
ad accentuare le logiche dipartimentali e, nell’area<br />
tecnico amministrative, ad individuare e definire più<br />
chiaramente ambiti di responsabilità e competenza.<br />
Per quanto attiene inoltre alla gestione del personale<br />
rivolto all’assistenza, è da sottolineare inoltre<br />
l’istituzione del Servizio Infermieristico, Tecnico, Riabilitativo<br />
e delle Professioni Ostetriche (S.I.T.R.eP.O.)<br />
con la nomina del rispettivo dirigente infermieristico<br />
quale responsabile della struttura.<br />
Tali cambiamenti organizzativi accompagnati dallo<br />
sviluppo di meccanismi operativi quali il sistema di<br />
budget, il sistema di qualità e il sistema di valutazione<br />
hanno contribuito a diffondere una logica di lavoro per<br />
obiettivi improntata al miglioramento dei processi sia<br />
attraverso lo sviluppo professionale sia attraverso il<br />
controllo e la verifica dei risultati ottenuti.<br />
Indicatori di benessere organizzativo<br />
Il benessere organizzativo è un tema complesso, il<br />
cui sviluppo in azienda richiede sistemi integrati di<br />
misurazione e di intervento (per esempio indagini di<br />
clima organizzativo). Fino al <strong>2008</strong> non ci sono state<br />
iniziative di sistema in tal senso ma solo alcuni interventi<br />
legati all’ambito della medicina del lavoro.<br />
In ogni caso presentiamo i dati relativi a due indicatori,<br />
relativi alle assenze del personale dipendente e al<br />
turn-over, la cui lettura può fornire spunti, in alcune<br />
circostanze e sotto alcuni aspetti, legati al livello di<br />
benessere organizzativo dei dipendenti.<br />
L’indice di turn-over è calcolato in termini di rapporto<br />
tra la somma dei dipendenti assunti e cessati<br />
nell’anno di riferimento e i totale dei dipendenti in<br />
quell’anno.<br />
RIPARTIZIONE DEL PERSONALE PER AREA DI RESIDENZA<br />
0,8%<br />
1,6% 4,5%<br />
3,9%<br />
2,7%<br />
38,9%<br />
47,5%<br />
Alessandria città<br />
Alessandria<br />
Asti<br />
Torino<br />
Altre provincie piemontesi<br />
Regioni confinanti<br />
Altre regioni<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
20%<br />
15%<br />
10%<br />
5%<br />
13%<br />
INDICE DI TURN-OVER<br />
19%<br />
17%<br />
media SSN<br />
media altre PA<br />
Il personale residente fuori della provincia di Alessandria è pari al 13,5% dei dipendenti (circa 300 unità). Di<br />
questi più un terzo è costituito da personale sanitario del comparto di categoria D (circa 130 unità) e un terzo<br />
da personale medico (circa 110 unità).<br />
Rispetto al tema delle assenze il trend 2006-2007-<strong>2008</strong> mostra una diminuzione significativa sia per la dirigenza<br />
sia per il comparto per tutte le tipologia di assenza. Rispetto alla media regionale (disponibile solo per<br />
il 2006 e il 2007) si segnala, per il personale del comparto, un valore superiore della media aziendale.<br />
72<br />
0%<br />
2006<br />
2007<br />
<strong>2008</strong><br />
73
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
20,0<br />
15,0<br />
10,0<br />
5,0<br />
0,0<br />
30,0<br />
25,0<br />
20,0<br />
15,0<br />
10,0<br />
5,0<br />
0,0<br />
ASSenze PER malattIA (GG. PRO CAPIte)<br />
18,9<br />
16,3<br />
28,5<br />
Significativa, in questo senso, la diminuzione nel<br />
<strong>2008</strong> delle assenze dovute a malattie, sia per il personale<br />
dirigente che per il personale del comparto.<br />
Tale decremento è in linea con il trend nazionale la<br />
cui causa è sicuramente imputabile all’entrata in<br />
vigore a metà del <strong>2008</strong>, con la legge 133 del <strong>2008</strong>,<br />
della nuovo ordinamento in tema di controlli per il<br />
pubblici dipendenti assenti per malattia. A sostegno<br />
di tale ipotesi, i dati mostrano una flessione di circa il<br />
35% delle assenze per malattia dal primo semestre<br />
9,3<br />
MALATTIA COMPARTO<br />
(gg pro-capite)<br />
18,9<br />
17,4<br />
ALTRE ASSENZE<br />
COMPARTO<br />
(gg pro-capite)<br />
11,2<br />
12,6<br />
4,4<br />
8,6<br />
3,4<br />
MALATTIA DIRIGENZA<br />
(gg pro-capite)<br />
altRI TIPI DI ASSenze (GG. PRO CAPIte)<br />
11,9<br />
ALTRE ASSENZE<br />
DIRIGENZA<br />
(gg pro-capite)<br />
anno 2006<br />
anno 2007<br />
anno <strong>2008</strong><br />
media regionale<br />
anno 2006<br />
anno 2007<br />
anno <strong>2008</strong><br />
media regionale<br />
(prima dell’entrata in vigore del “decreto Brunetta”)<br />
al secondo semestre dell’anno (successivo al “decreto<br />
Brunetta”) come mostrato nella successiva tabella<br />
MALATTIA<br />
COMPARTO<br />
(gg pro-capite)<br />
I° sem ‘08 5,7 2,0<br />
II° sem ‘08 3,6 1,4<br />
MALATTIA<br />
DIRIGENZA<br />
(gg pro-capite)<br />
Strumenti di dialogo e comunicazione<br />
Per il miglioramento continuo dell’informazione e<br />
della conoscenza, l’<strong>Azienda</strong> realizza iniziative nel<br />
campo della comunicazione interna e della pubblicizzazione<br />
sistematica di piani e programmi di attività<br />
e provvedimenti di particolare rilevanza per l’utenza<br />
ed il personale.<br />
In particolare, negli anni 2006 e 2007 si è dato corso<br />
alla realizzazione del NOS, la testata dell’<strong>Azienda</strong><br />
registrata presso il tribunale di Alessandria, destinata<br />
ai dipendenti ai quali veniva recapitato nei mesi<br />
di marzo, giugno, settembre e dicembre attraverso il<br />
cedolino dello stipendio da ritirare presso la banca.<br />
Con l’invio del cedolino presso la residenza e il contestuale<br />
termine del contratto da parte della società<br />
che realizzava il giornale effettuando la raccolta<br />
pubblicitaria, si è deciso di sospendere la pubblicazione<br />
per costi troppo elevati in attesa di avere a<br />
disposizione strumenti di informazione ai dipendenti<br />
attraverso modalità informatiche meno costose e più<br />
capillari. E’ impegno della Direzione infatti prevedere<br />
un house organ da diffondere attraverso il nuovo sito<br />
intranet di prossima attivazione.<br />
Nel corso del <strong>2008</strong>, sono state condotte diverse azioni<br />
ed iniziative di comunicazione interna, realizzando<br />
fra l’altro:<br />
- colloqui diretti sostenuti dalla direzione generale<br />
con i dipendenti che, con svariate motivazioni, ne<br />
hanno fatto richiesta;<br />
- rassegna stampa giornaliera disponibile sulla rete<br />
Intranet;<br />
- un cospicuo numero di copie di dossier informativi<br />
monografici, fogli di in¬formazione su tematiche di<br />
interesse particolare e documenti di rilevanza organizzativa<br />
generale (piano di attività, regolamenti),<br />
diffusi capillarmen¬te in <strong>Azienda</strong>, anche attraverso<br />
la rete Intranet;<br />
- fase di avvio della Intranet aziendale come strumento<br />
di aggiornamen¬to e comunicazione a disposizione<br />
dei dipendenti.<br />
Rischio professionale<br />
I rischi professionali presenti nella nostra <strong>Azienda</strong><br />
<strong>Ospedaliera</strong> sono diversi e sono legati alla tipologia<br />
di mansioni svolte, alla qualifica professionale ricoperta<br />
e alla struttura in cui si opera; essenzialmente<br />
sono i seguenti:<br />
• Rischio biologico<br />
• Rischio da movimentazione manuale dei carichi<br />
• Rischio chimico (formaldeide, gas anestetici,<br />
farmaci antiblastici)<br />
• Rischio fisico (laser)<br />
Tra questi i primi due sono trasversali alla maggior<br />
parte delle qualifiche professionali.<br />
Nonostante in <strong>Azienda</strong> siano state adottate tutte le<br />
possibili misure di sicurezza, i Dispositivi di Protezione<br />
Individuale presenti sul mercato, svolta attività<br />
di formazione specifica e permanente, il rischio biologico,<br />
in particolare, e il rischio da movimentazione<br />
manuale dei carichi, in misura minore, sono causa di<br />
infortuni a giorni zero di prognosi (rischio biologico)<br />
e con giorni di prognosi (rischio da movimentazione<br />
manuale dei carichi).<br />
In particolare nel triennio 2006 – <strong>2008</strong> si sono verificati<br />
n° 243 infortuni di carattere biologico (puntura,<br />
taglio, contatto) con prognosi di zero giorni.<br />
Relativamente al rischio da movimentazione manuale<br />
dei carichi e da movimentazione manuale di<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
74<br />
75
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
Rapporti con le rappresentanze sindacali<br />
Il sistema delle relazioni sindacali, nel rispetto delle<br />
distinzioni delle responsabilità dell’<strong>Azienda</strong> e della<br />
parte sindacale, è riordinato in modo coerente con<br />
l’obiettivo di contemperare l’interesse al miglioramento<br />
delle condizioni di lavoro e alla crescita propazienti<br />
nel corso del triennio 2006 – <strong>2008</strong> sono stati<br />
denunciati 52 infortuni tutti con giorni di prognosi<br />
per un totale di circa 1265 giorni.<br />
In <strong>Azienda</strong> vi sono 3 Medici Competenti e il controllo<br />
e la valutazione degli Operatori Sanitari è a carico<br />
della SOS di Medicina del Lavoro.<br />
Il personale sanitario è sottoposto a screening per<br />
le infezioni a trasmissione ematica:<br />
• all’assunzione,<br />
• per sorveglianza sanitaria delle attività a particolare<br />
rischio,<br />
• nel corso della valutazione periodica dell’idoneità<br />
all’attività lavorativa,<br />
• in seguito ad esposizione a rischio biologico.<br />
L’azienda ospedaliera effettua dal 1994 la raccolta<br />
delle denunce di infortunio da parte del personale<br />
sanitario venuto a contatto per puntura o contaminazione<br />
con liquidi biologici di pazienti.<br />
Tale rilevazione rientra nello studio nazionale e da<br />
dieci anni anche regionale sugli infortuni occupazionali<br />
(SIROH e SIOP). Dal 1994 gli incidenti percutanei<br />
sono stati 976 e gli incidenti mucocutanei 388.<br />
Nell’anno 2006 la Direzione Medica di Presidio<br />
ha deciso di monitorare l’utilizzo dei Presidi di<br />
sicurezza all’interno della <strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> e<br />
contestualmente verificare la conoscenza delle<br />
istruzioni per il corretto comportamento in caso di<br />
infortunio occupazionale. Si sono organizzati i corsi<br />
di addestramento che prevedevano una parte teorica<br />
e una pratica con la dimostrazione dell’utilizzo<br />
e delle peculiarità dei diversi Presidi di sicurezza,<br />
conclusasi nel mese di maggio 2007.<br />
L’<strong>Azienda</strong> ha deciso di mantenere aghi di sicurezza<br />
e aghi non di sicurezza in quanto obbligatoriamente<br />
l’operatore sanitario deve usare aghi di sicurezza<br />
su sistema a vuoto per i prelievi venosi e siringhe<br />
per effettuare emogasanalisi.<br />
Pari opportunità<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> ha saputo cogliere i vincoli<br />
normativi in materia di pari opportunità per tentare<br />
di introdurre iniziative mirate a garantire pari opportunità<br />
per tutto il proprio personale.<br />
Nel luglio 2007, è stato costituito il Comitato <strong>Azienda</strong>le<br />
di Pari Opportunità, composto da componenti<br />
nominati dall’<strong>Azienda</strong> e dalle organizzazioni sindacali,<br />
presieduto da un Direttore di Struttura Complessa<br />
“donna”. Il Comitato ha il compito istituzionale di<br />
sorvegliare la corretta applicazione della legge sulle<br />
pari opportunità (n. 125/1991) chiedendo anche dati<br />
all’amministrazione, la quale è tenuta a fornirli;<br />
di formulare proposte e promuovere iniziative per<br />
attuare le direttive dell’Unione Europea per l’affermazione<br />
sul lavoro della pari dignità delle persone,<br />
nonché azioni positive.<br />
Nel corso del 2007 il CPO ha partecipato all’evento<br />
Melting Box, organizzato a Torino nell’anno delle Pari<br />
Opportunità, presentando uno studio della distribuzione<br />
per genere. IL CPO ha inteso ripercorre lo<br />
storico studio condotto nell’ASO Molinette di Torino, a<br />
cura del suo CPO, anche allo scopo di valutare se tra<br />
aziende di rilevanza nazionale, ma una situata nella<br />
capitale della regione, l’altra al suo margine, vi siano<br />
differenze significative quanto alla progressione<br />
di carriera ed agli stipendi in funzione del genere.<br />
Il personale femminile è nettamente prevalente e<br />
supera i 2/3 del totale; i primi dati documentano<br />
un rapporto sbilanciato a favore della componente<br />
maschile, soprattutto per quanto riguarda l’accesso<br />
ai livelli di massima responsabilità, con una sostanziale<br />
differenziazione tra posizioni dirigenziali<br />
amministrative e sanitarie. Queste tendenza, già<br />
rilevata alle Molinette e frequente nelle Pubbliche<br />
Amministrazioni, conferma che anche in una società<br />
evoluta ci sono discriminazioni, che solo il tempo e<br />
le azioni positive potranno colmare.<br />
Nell’anno <strong>2008</strong> il CPO si è occupato, in collaborazione<br />
con la Direzione Medica di Presidio, della redazione<br />
del Progetto Bollini Rosa, realizzato dall’Osservatorio<br />
Onda con il Patrocinio del Senato della Repubblica<br />
e che ha portato all’assegnazione di tre bollini rosa<br />
come ospedale a misura di donna.<br />
Inoltre il Comitato Pari Opportunità ha esaminato<br />
la questione relativa al nodo aziendale, attraverso<br />
un questionario inviato a tutti i dipendenti. Dei 2154<br />
questionari inviati ai Dipendenti dell’ A.S.O. di<br />
Alessandria, ne sono ritornati 707 ossia circa 1/3 e<br />
di questi alcuni non sono stati compilati, altri sono<br />
stati compilati in modo incompleto. Dall’ 80% delle<br />
schede evince un vivo interesse per un nido e quasi<br />
nel 100% per un nido aziendale. Si può ipotizzare che<br />
le schede compilate corrispondano grosso modo<br />
ai dipendenti interessati al problema i quali sono<br />
compresi in fasce di età con bambini + o – piccoli;<br />
inoltre è la parte sanitaria (comparto e medici ) la<br />
più interessata al problema. Ci sono 163 figli di età<br />
compresa tra 0 -3 anni come evince da 580 schede,<br />
ma la maggior parte di questi non è affidato né a<br />
nidi comunali né privati ma a familiari ed in minor<br />
misura a baby sitter; l’interesse per un eventuale<br />
nido aziendale è comunque elevato ma con un’ampia<br />
fascia oraria di apertura, che corrisponde grosso<br />
modo alla turnazione diurna, dalle 6:30 alle 21:30,<br />
prefestivi compresi.<br />
Il CPO ha intrapreso anche altre iniziative di tipo<br />
informativo quali l’organizzazione del convegno “La<br />
Medicina al femminile” che si è svolto l’8 novembre<br />
presso il Salone di Rappresentanza dell’<strong>Azienda</strong>,<br />
con l’obiettivo di valorizzare le differenze di genere.<br />
fessionale dei dipendenti con l’esigenza dell’<strong>Azienda</strong><br />
di incrementare e mantenere elevate l’efficacia e<br />
l’efficienza dei servizi erogati alla collettività.<br />
Il predetto obiettivo comporta la necessità di uno<br />
stabile sistema di relazioni sindacali che si articola<br />
nei seguenti modelli relazionali:<br />
• contrattazione integrativa, che si svolge a livello<br />
di azienda, sulle materie e con le modalità indicate<br />
dal CCNL e accordo quadro;<br />
• concertazione, consultazione ed informazione;<br />
• interpretazione autentica del contratto integrativo<br />
aziendale.<br />
Le relazioni tra le parti sono improntate al rispetto<br />
dei principi di correttezza, responsabilità e buona<br />
fede, trasparenza nei comportamenti finalizzati alla<br />
prevenzione dei conflitti.<br />
Nella tabella sottostante si riporta il prospetto degli<br />
incontri di trattativa sindacale effettuati nei tre anni<br />
di riferimento (2006-2007-<strong>2008</strong>).<br />
NUMERO DI INContRI SINDACalI<br />
2006 2007 <strong>2008</strong><br />
dirigenza medica 7 8 8<br />
dirigenza SPTA 4 4 7<br />
comparto 18 24 27<br />
In particolare nel <strong>2008</strong> gli incontri sono stati più assidui<br />
che negli anni precedenti anche in relazione alle<br />
importanti tematiche trattate che hanno riguardato<br />
principalmente i seguenti aspetti:<br />
• sistema degli incarichi dirigenziali e nuovo atto<br />
aziendale con le rappresentanze della dirigenza;<br />
• criteri di articolazione dell’orario di lavoro,<br />
posizioni organizzative e pronta disponibilità con<br />
le rappresentanze del comparto.<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
76<br />
77
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
Formazione<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> “SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e C.<br />
Arrigo” dispone, dal 2003, di una apposita procedura<br />
aziendale classificata nel Sistema Qualità con codice<br />
P09, in cui sono definite le modalità di pianificazione,<br />
attuazione e gestione delle attività di formazione e<br />
aggiornamento del personale.<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria, in linea con<br />
quanto stabilito dalla normativa regionale, programma<br />
e pianifica la propria attività formativa attraverso<br />
la stesura di un Piano pluriennale, la cui attuazione<br />
è definita annualmente attraverso il Piano Attuativo<br />
per la Formazione <strong>Azienda</strong>le.<br />
Tale programmazione è effettuata sulla base<br />
dell’analisi delle esigenze formative che ha lo scopo<br />
di definire le attività necessarie al personale, tenuto<br />
conto delle politiche, delle strategie, di tecnologie<br />
nuove, di metodiche nuove e/o rinnovate, elementi<br />
tutti utili al miglioramento della preparazione delle<br />
risorse umane.<br />
La spesa registrata dall’<strong>Azienda</strong>, per le diverse<br />
tipologie di attività di formazione e aggiornamento<br />
del personale è stata, nel <strong>2008</strong>, di euro 234.407,84.<br />
Ciò ha consentito:<br />
• n. 2.509 partecipazioni di dipendenti a n. 116<br />
iniziative residenziali autorizzate e organizzate<br />
dall’azienda stessa;<br />
• n. 685 frequenze di iniziative individuali fuori<br />
sede.<br />
Sistemi premianti<br />
L’<strong>Azienda</strong> ha investito molto nei sistemi di valutazione<br />
dei propri dipendenti sviluppando un modello per il<br />
personale del comparto e un modello per il personale<br />
dirigente (i cui regolamenti sono presenti nei<br />
rispettivi contratti integrativi).<br />
Entrambi i modelli sono costruiti seguendo la logica<br />
della gestione per obiettivi e, in questo senso, sono<br />
basati sul sistema di budget aziendale: gli obiettivi<br />
di budget, negoziati ogni anno dai responsabili delle<br />
strutture con la Direzione Generale, sono condivisi<br />
con tutto il personale, dirigenti e comparto, attraverso<br />
criteri di assegnazione variabili a seconda del<br />
ruolo ricoperto dalla persona.<br />
Il grado di raggiungimento degli obiettivi è stabilito,<br />
in accordo con il dettato normativo e contrattuale, dal<br />
Nucleo di Valutazione mentre il grado di impegno e<br />
di professionalità profusa dal dipendente è valutato,<br />
su apposita scheda, dal rispettivo responsabile.<br />
I sistemi di valutazione, così impostati, risultano<br />
caratterizzati dai seguenti elementi:<br />
• valorizzazione del contributo fornito dalla persona<br />
al raggiungimento degli obiettivi di struttura/<br />
dipartimento;<br />
• valutazione dei comportamenti organizzativi,<br />
non delle singole persone;<br />
• promozione del confronto valutatore – valutato;<br />
• coordinamento tra gli istituti contrattuali (incentivi<br />
alla produttività, progressioni di carriera,<br />
progressioni economiche, valutazione degli incarichi)<br />
al fine di costruire un sistema integrato di<br />
gestione delle risorse umane.<br />
• In particolare, il sistema di valutazione del<br />
personale del comparto prevede:<br />
• la valorizzazione dei risultati conseguiti, attraverso<br />
la condivisione del sistema di budget;<br />
• la valorizzazione dei comportamenti organizzativi,<br />
attraverso la valutazione del responsabile;<br />
• la valorizzazione delle competenze tecnicoprofessionali.<br />
Nel <strong>2008</strong> è stato avviato il sistema nelle sue due<br />
prime componenti, mentre la valutazione delle<br />
competenze sarà progettata per il 2009; è da sottolineare<br />
che nella valutazione dei comportamenti e<br />
delle competenze assume una specifica importanza<br />
l’autovalutazione, a significare l’importanza di tali<br />
sistemi nell’impostare azioni di miglioramento e di<br />
sviluppo professionale.<br />
Il sistema di valutazione del personale dirigente<br />
prevede invece è così impostato:<br />
• obiettivi individuali per il Direttore di Dipartimento<br />
e il Direttore di Struttura (complessa o<br />
semplice),<br />
• obiettivi collettivi per la Dirigenza senza incarichi<br />
di Struttura.<br />
La verifica e la valutazione sono finalizzate a dare<br />
evidenza alla qualità delle performance e, quindi,<br />
alla verifica della persistenza delle condizioni per<br />
il mantenimento e/o il rinnovo dell’incarico e della<br />
responsabilità assegnata. I risultati finali della valutazione<br />
annuale, infatti, sono riportati nel fascicolo<br />
personale e sono parte integrante degli elementi di<br />
valutazione che dovranno essere acquisiti dal Collegio<br />
Tecnico per l’attività di competenza.<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
78<br />
79
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
2.1.4 Enti e istituzioni<br />
Regione Piemonte<br />
L’ente con cui l’<strong>Azienda</strong> intrattiene il maggior numero<br />
di rapporti istituzionali è la Regione Piemonte,<br />
per le specifiche competenze in materia sanitaria<br />
che svolge attraverso l’emanazione di leggi e di atti<br />
amministrativi.<br />
In particolare, con l’approvazione del Piano Socio<br />
Sanitario 2007-2010, la Regione Piemonte ha riorganizzato<br />
la politica della salute, con la definizione<br />
di scelte progettuali e programmatiche che dovrebbero<br />
caratterizzare l’articolazione dei servizi. Ma<br />
per poter tradurre in concreti programmi operativi<br />
le linee generali del piano socio sanitario regionale<br />
e realizzare al meglio gli obiettivi in esso indicati,<br />
l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> ha redatto il PIANO STRATE-<br />
GICO DI RIQUALIFICAZIONE DELL’ASSISTENZA E DI<br />
RIEQUILIBRIO ECONOMICO – FINANZIARIO per gli<br />
anni <strong>2008</strong>-2010, approvati con deliberazione di giunta<br />
regionale 1-8611 dell’11 aprile <strong>2008</strong>.<br />
La Regione ha competenza di vigilanza e controllo<br />
sulle proprie aziende sanitarie e di valutazione dei risultati<br />
raggiunti. Nello specifico, l’attività dell’<strong>Azienda</strong><br />
viene costantemente rilevata e i dati elaborati<br />
vengono trasmessi per via informatica alla Regione<br />
Piemonte. Tra i dati più significativi che vengono<br />
inviati si richiamano in modo particolare i flussi del<br />
personale, i report per il controllo di gestione, tutti i<br />
dati di natura economica, nonché quelli relativi alle<br />
dimissioni ospedaliere, alla mobilità sanitaria, alle<br />
prestazioni ambulatoriali e di Pronto Soccorso.<br />
Provincia e Comuni<br />
L’<strong>Azienda</strong> interagisce con le altre istituzioni locali<br />
partecipando a programmi che coinvolgono settori<br />
diversi dell’amministrazione pubblica, sottoscrivendo<br />
pro¬tocolli di collaborazione o attivando progetti<br />
sperimentali.<br />
Con la Provincia di Alessandria mantiene rapporti<br />
istituzionali relativamente alla sottoscrizione di progetti,<br />
anche in collaborazione con l’ASL AL, mirate<br />
soprattutto alla prevenzione e alla promozione della<br />
salute, come per esempio la violenza sulle donne,<br />
la prevenzione oculistica, azioni di sensibilizzazione.<br />
Con le Province di Alessandria, Novara, Vercelli, le<br />
ASL AL, ASL AT e ASL VC, l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong><br />
Maggiore della Carità di Novara, l’Associazione GIA-<br />
DA e l’Associazione Giovani Diabetici di Novara ha<br />
sottoscritto una convenzione sui campi scuola per<br />
soggetti prepuberi ed adolescenti diabetici insulino<br />
dipendenti.<br />
Conferenza dei Sindaci<br />
A livello locale, la Conferenza dei Sindaci, per il<br />
tramite di una rappresentanza composta da cinque<br />
Componenti nominati dalla stessa Conferenza,<br />
provvede alla definizione, nell’ambito della programmazione<br />
socio-sanitaria regionale, delle linee di<br />
indirizzo per l’elaborazione del piano attuativo locale<br />
come previsto dall’articolo 15 della legge regionale<br />
n. 18/2007 e ai sensi dell’art. 16 della medesima<br />
alla definizione di indirizzi e valutazioni sul piano<br />
attuativo dell’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>. Esprime l’esame<br />
e l’espressione di parere sul bilancio pluriennale di<br />
previsione e sul bilancio di esercizio nonché l’invio<br />
alla Giunta regionale delle proprie osservazioni e<br />
fornisce l’espressione dei pareri previsti all’art.3<br />
bis, commi 6 e 7, del D.lgs. 502/1992, sull’operato<br />
del direttore generale dell’<strong>Azienda</strong>.<br />
Nell’anno <strong>2008</strong> la Conferenza dei Sindaci si è riunita<br />
in seduta plenaria la Conferenza dei Sindaci si<br />
è riunita nelle seguenti date: 25 febbraio, 4 marzo,<br />
28 aprile, 3 giungo e 9 settembre, data in cui è<br />
stata convocata l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> per il parere<br />
sull’operato relativo agli 2006-2007.<br />
Altre istituzioni e organismi<br />
Numerosi sono gli altri interlocutori che, a vario<br />
titolo, vengono in contatto con l’<strong>Azienda</strong>.<br />
Fra questi si ricordano:<br />
- L’ordine dei Medici di Alessandria<br />
- L’ordine dei farmacisti di Alessandria<br />
- L’IPASVI rivolto alla tutela degli infermieri<br />
professionali, degli assistenti sanitari e vigilatrici<br />
d’infanzia<br />
- La Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria<br />
e la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino,<br />
partner in alcune iniziative aziendali<br />
- I club di servizio e le associazioni che sponsorizzano<br />
specifiche iniziative aziendali<br />
- Federsanità Anci<br />
Integrazione con ASL<br />
La riorganizzazione dei processi assistenziali, nel<br />
periodo del mandato, è progettata per garantire<br />
ai Presidi aziendali un’attività corrispondente alla<br />
mission dell’<strong>Azienda</strong> ospedaliera di Alessandria, che,<br />
quale struttura di rilievo nazionale, deve costituire<br />
il punto di riferimento per le attività di 2° e 3° livello<br />
per tutta l’Area Funzionale Sovrazonale 4 (AFS4).<br />
La riorganizzazione dell’attività non può avere il<br />
necessario compimento senza una maggiore integrazione<br />
funzionale e collaborazione con i presidi<br />
dell’AFS 4, sia per la messa a disposizione di posti<br />
letto di Lungodegenza, sia per garantire percorsi di<br />
cura integrati che coinvolgano le specialità di 2° e 3°<br />
livello presenti nei presidi dell’ASO di Alessandria.<br />
Si è provveduto quindi ad una disamina delle singole<br />
realtà ospedaliere finalizzata ad evitare la presenza<br />
di inutili duplicazioni di servizi e convenendo invece<br />
sul potenziamento di alcune realtà che servono di<br />
riferimento per tutta l’area funzionale sovrazonale<br />
avendo ovviamente come riferimento le indicazioni<br />
della bozza di piano Socio Sanitario Regionale. A tal<br />
fine sono state individuate, con le ASL dell’area fun-<br />
zionale sovrazonale di Alessandria – Asti, iniziative<br />
rivolte ad una migliore integrazione tra ospedale<br />
e territorio per realizzare una concreta continuità<br />
assistenziale; in particolare si sono messe in atto<br />
iniziative di coordinamento con l’ASL provinciale di<br />
Alessandria relativamente all’attività di anatomia<br />
patologica e del polo oncologico. Sono già operative<br />
collaborazioni interaziendali per quanto riguarda<br />
l’assistenza ai pazienti nefropatici in dialisi e l’identificazione<br />
in sala operatoria del linfonodo sentinella<br />
ad opera del medico di medicina nucleare dell’ASO<br />
presso i presidi ospedalieri dell’ASL provinciale.<br />
Di seguito si riportano altri settori nei quali si sono<br />
attuate iniziative di collaborazione:<br />
con la ASL provinciale di Alessandria:<br />
• coordinamento dell’attività dei laboratori di<br />
analisi<br />
• definizione di protocolli operativi per la dimissione<br />
protetta dai reparti ospedalieri e dal DEA<br />
• definizione di protocolli diagnostico terapeutici<br />
con i medici di medicina generale per la gestione<br />
del paziente con patologia cronica<br />
• collaborazione tra gli otorinolaringoiatri per<br />
l’effettuazione di tonsillectomie presso l’ospedale<br />
infantile<br />
• creazione di un centro per l’impianto di protesi<br />
cocleari impiegando le professionalità presenti<br />
presso l’ospedale di Tortona e la neurochirurgia<br />
dell’ASO. L’Ospedale Civile è stato riconosciuto<br />
centro di riferimento regionale con D.G.R. n. 14-<br />
7073 del 15 ottobre 2007.<br />
• operatività dei protocolli relativi all’angioplastica<br />
primaria<br />
• definizione concordata dei criteri per l’impianto<br />
di defibrillatori cardiaci<br />
• la SOC di ostetricia dell’ASO è diventata riferimento<br />
di 3° livello per l’attività ostetrica dell’area<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
82<br />
83
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
funzionale sovrazonale<br />
• collaborazione ed integrazione per il percorso<br />
riabilitativo per ipovedenti iniziato presso il CERV<br />
del nostro ospedale da proseguire nella dimensione<br />
domestica e lavorativa territoriale<br />
• attivato il coordinamento per l’assistenza<br />
pneumologica ai pazienti con broncopneumopatia<br />
cronica<br />
con la ASL provinciale di Asti:<br />
• studio di un protocollo per l’utilizzo da parte<br />
dell’ASO di Alessandria della capacità operativa<br />
dei<br />
due acceleratori lineari che saranno disponibili<br />
presso il nuovo ospedale di Asti dal gennaio 2007<br />
• analisi per definire quali competenze professionali<br />
rimangano in capo con apicalità presso<br />
l’ospedale di Asti ed altre presso l’ospedale di<br />
Alessandria svolgendo funzione di coordinamento<br />
e governo delle attività specifiche presso entrambi<br />
i presidi ospedalieri: in particolare all’ASO di<br />
Alessandria rimangono in capo la ematologia,<br />
la endocrinologia, la medicina nucleare mentre<br />
all’ospedale di Asti rimangano in capo la chirurgia<br />
maxillo-facciale, la dermatologia, la dietologia<br />
clinica<br />
• previsione di un coordinamento per quanto riguarda<br />
la cardiologia interventistica e la chirurgia<br />
vascolare<br />
sa presente in più presidi dell’area funzionale e<br />
determinazione dei livelli specialistici delle varie<br />
strutture<br />
• l’ematologia dell’ASO di Alessandria è diventata<br />
punto di riferimento per tutta l’area funzionale<br />
sovrazonale<br />
• recepimento delle linee guida relative al Piano<br />
Sangue e Plasma (D.G.R. 5-5900 del 21/05/2007)<br />
con l’attivazione della cabina di regia. Si è attuata la<br />
sinergia con l’ASL provinciale per la gestione della<br />
Medicina Trasfusionale affidando la responsabilità<br />
della Struttura al Direttore della Struttura Complessa<br />
analoga presso l’Ospedale “Santo Spirito”<br />
di Casale Monferrato.<br />
È pertanto prevista la realizzazione di protocolli<br />
condivisi, implementati con la partecipazione dei<br />
dirigenti delle strutture coinvolte, che definiscano<br />
chiaramente le modalità operative di passaggio dei<br />
pazienti tra le varie strutture ospedaliere.<br />
In data 10 luglio 2007 è stata sottoscritta (con le<br />
AA.SS.LL. 11-12 14-17-19 e con le Aziende Ospedaliere<br />
CTO e Novara) la Convenzione per la costituzione<br />
del Dipartimento Interaziendale per l’emergenza<br />
sanitaria territoriale – 118; in applicazione di quanto<br />
contenuto nella D.G.R. 40 -2419 del 20/03/06 si<br />
prevede nel corso dell’anno <strong>2008</strong> di completare la<br />
dotazione organica a carico della nuova Centrale<br />
Operativa ed Elisoccorso.<br />
Ulteriori progetti di integrazione in rete implementati:<br />
• Endoscopia: sono stati stipulati accordi con<br />
l’ASL AT per l’implementazione presso l’Ospedale<br />
di Asti di pronta disponibilità per l’urgenza endoscopica.<br />
• Prevenzione primaria dei tumori<br />
• Progetto di collaborazione tra ematologia<br />
dell’ASO AL e Medicina Interna ASL AT con l’obiet-<br />
tivo di creare una stretta collaborazione tra Alessandria<br />
e Asti nella diagnosi e terapia delle emopatie<br />
in una logica di polo realizzando i seguenti<br />
obiettivi specifici rendendo uniforme e in accordo<br />
con le più moderne linee guida il trattamento dei<br />
pazienti emopatici su tutto il territorio del polo,<br />
evitando sprechi di risorse e facendo in modo che<br />
tutti i cittadini abbiano il miglior trattamento possibile<br />
presso il presidio ospedaliero più vicino alla<br />
loro residenza, centralizzando, per motivi di efficacia<br />
ed efficienza, solo le fasi più specialistiche<br />
caratterizzate dalle terapie altamente aggressive<br />
come il trapianto di cellule staminali.<br />
• Rete oncologica<br />
• Riorganizzazione e razionalizzazione delle attività<br />
di laboratorio della Regione Piemonte in base<br />
alle indicazioni contenute nella D.G.R. 19-6647 del<br />
03/08/07.<br />
• Piano sangue e plasma: Il Piano Sangue e Plasma<br />
regionale (PSPR) si inserisce nel programma<br />
generale di riordino dei servizi sanitari ed ha come<br />
obiettivo, quello di realizzare la rete trasfusionale<br />
finalizzata alla soddisfazione dei bisogni evitando<br />
duplicazioni di attività, laddove possibile; questa<br />
<strong>Azienda</strong>, di concerto con le ASL 19-20-21-22, ha<br />
definito un progetto/percorso di attuazione sulla<br />
base di aspetti tecnici ed organizzativi finalizzati<br />
in particolare a definire:<br />
› le attività rapidamente e facilmente centralizzabili<br />
come richiesto da PSPR quali la<br />
con entrambe le ASL provinciali dell’Area Funzionale<br />
Sovrazonale:<br />
• verifica delle competenze relative alla radiologia<br />
interventistica presenti nei vari presidi e loro<br />
coordinamento riallocando i settori di attività<br />
• coordinamento dell’attività gastroenterologica<br />
che attualmente è presente in più presidi dell’area<br />
funzionale definendo i vari livelli di competenza<br />
• coordinamento dell’attività urologica anch’esgestione<br />
dei test in biologia molecolare (NAT) per<br />
la validazione degli emocomponenti.<br />
› L’istituzione del Centro Unificato di Produzione<br />
e Validazione emocomponenti come previsto dal<br />
PSPR con relative risorse e gestione della logistica.<br />
› L’incremento della raccolta finalizzata all’autosufficienza<br />
aziendale/provinciale/ regionale<br />
› L’integrazione interaziendale che superi le barriere<br />
burocratiche evitando duplicazioni di attività<br />
diagnostica e produttiva<br />
› La standardizzazione sia dei prodotti che dei<br />
comportamenti allineando procedure e istruzioni<br />
finalizzate a creare in primis un sistema trasfusionale<br />
di area sovrazonale uniforme, autosufficiente<br />
ed economicamente sostenibile.<br />
› La rete per la gestione delle emergenze trasfusionali<br />
(pronta disponibilità unificata con assegnazione<br />
a distanza) attraverso l’integrazione delle<br />
strumentazioni e dei sistemi informativi creando<br />
sinergie e maggiore efficienza nell’erogazione del<br />
servizio.<br />
› La razionalizzazione della raccolta e produzione<br />
attraverso la condivisione del rapporto con le<br />
associazioni e con rapporto convenzionale unico e<br />
standardizzato.<br />
› L’analisi comune dei sistemi per la sicurezza<br />
trasfusionale finalizzata all’adozione di procedure<br />
condivise atte ad elevare il livello di attenzione<br />
e di controllo di uno degli imprescindibili aspetti<br />
della medicina trasfusionale.<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
84<br />
85
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
• Accordo per sinergia con ASL AT su sulle seguenti attività:<br />
STRuttuRa aSTI aleSSanDRIa temPI DI RealIzzazIone<br />
Chirurgia Maxillo-Facciale SEDE Antenna Triennio<br />
Dietologia Clinica SEDE Antenna <strong>2008</strong><br />
Endocrinologia Antenna SEDE <strong>2008</strong><br />
Ematologia Antenna SEDE <strong>2008</strong><br />
Chirurgia Toracica Antenna SEDE Triennio<br />
Dermatologia SEDE Antenna <strong>2008</strong><br />
Radioterapia In Rete In Rete <strong>2008</strong><br />
Chirurgia Plastica Antenna SEDE <strong>2008</strong><br />
Piano Sangue In Rete In Rete <strong>2008</strong><br />
Chirurgia Vascolare In rete In Rete <strong>2008</strong><br />
Rianimazione In Rete In Rete Triennio<br />
Medicina Nucleare Antenna SEDE Triennio<br />
Cardiologia Interventistica In Rete In Rete <strong>2008</strong><br />
Malattie Infettive In Rete In Rete Triennio<br />
Gastroenterologia In Rete In Rete <strong>2008</strong><br />
• Organizzazione della rete pneumologia della<br />
Provincia di Alessandria<br />
• Nell’ambito della riorganizzazione delle attività<br />
sanitarie previste nel territorio dell’AFS 4,<br />
vengono di seguito riportate le intese relative<br />
agli accordi intercorsi in merito ai tavoli tecnici<br />
di confronto e di progettazione nell’applicazione<br />
delle recenti direttive regionali prioritariamente<br />
interessanti i seguenti ambiti:<br />
› Riabilitazione in applicazione della D.G.R. 2<br />
aprile n. 10-5605, per la quale è stato avviato il<br />
percorso mirato alla realizzazione di un completo<br />
setting riabilitativo dell’AFS;<br />
› Cardiochirurgia: rapporti tra le Aziende relativamente<br />
al percorso assistenziale del paziente<br />
critico in fase preoperatoria ed operatoria;<br />
› Rete regionale di assistenza intensiva neonatale<br />
in applicazione della D.G.R. 3-6466 del<br />
23/07/07.<br />
› Riorganizzazione delle attività di Screening<br />
nell’ambito dei Dipartimenti Interaziendali ai<br />
sensi della D.G.R. 111-3632 del 02/08/06 con il<br />
possibile superamento dell’attuale divisione in 2<br />
Dipartimenti.<br />
› Attività di vaccinazioni obbligatorie o consigliate<br />
nell’infanzia: predisposizione di un progetto<br />
sperimentale sull’intera AFS.<br />
› Valle Bormida: valutazione sui flussi sanitari interaziendali<br />
e miglioramento del soddisfacimento<br />
dei bisogni sanitari delle popolazioni di confine.<br />
o Sviluppo delle sinergie tra <strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong><br />
di Alessandria e l’ASL 19 di Asti ed estensione alle<br />
AA.SS.LL. 20, 21, e 22.<br />
› Orientamento a lavorare su tavoli comuni in<br />
relazione alle successive direttive emanate dai<br />
competenti livelli regionali.<br />
Le attività sopra descritte saranno realizzate attraverso<br />
l’attivazione di appositi tavoli di lavoro<br />
composti dalle Direzioni Sanitarie interessate, da<br />
esperti del settore in attività presso le Aziende, e<br />
all’occorrenza da esperti in Controllo di Gestione, e<br />
da altri specialisti ritenuti necessari.<br />
Sono inoltre stati individuati i dipartimenti interaziendali<br />
funzionali di Salute Mentale, di Otoneurochirugia<br />
e del Basicranio e il Dipartimento Oncologico<br />
Provinciale di cui al paragrafo 1.5.2 Il modello<br />
organizzativo.<br />
2.1.5 Fornitori<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria, per l’erogazione<br />
delle proprie prestazioni e per il raggiungimento<br />
dei propri fini istituzionali, necessita di approvvigionarsi<br />
di beni e servizi da utilizzare nei propri processi<br />
produttivi.<br />
Le fonti normative che disciplinano le procedure di<br />
acquisto di beni e servizi sono costituite dalle Direttive<br />
Comunitarie in materia di appalti (2004/17/<br />
CE e 2004/18/CE), dalla normativa nazionale di<br />
recepimento delle Direttive (D.Lgs 12 Aprile 2006<br />
n.163 “Codice dei Contratti pubblici relativi a lavori,<br />
servizi e forniture) e dalle leggi nazionali e regionali<br />
in materia.<br />
Le procedure di acquisto, nel rispetto dei principi<br />
costituzionali di imparzialità e buon andamento della<br />
Pubblica Amministrazione, assicurano pari condizioni<br />
ai fornitori e garantiscono, nel contempo, la<br />
massima pubblicità e la più ampia concorrenzialità<br />
dei soggetti concorrenti, conformemente ai principi<br />
dettati dal diritto comunitario.<br />
È assicurata, inoltre, la massima trasparenza nello<br />
svolgimento delle procedure di gara ed il diritto di<br />
accesso agli atti amministrativi dei soggetti aventi<br />
diritto.<br />
L’attività contrattuale non assoggettata alla normativa<br />
comunitaria o alla normativa nazionale di<br />
recepimento è disciplinata sulla base di apposto<br />
regolamento aziendale per le acquisizioni di beni<br />
e servizi “in economia” che prevede una procedura<br />
semplificata<br />
L’attività di contrattazione è oggetto di adeguata<br />
programmazione nel rispetto degli obiettivi di carattere<br />
sanitario ed economico aziendali e avviene<br />
nel rispetto dei principi di: coerenza con il sistema<br />
di budget, trasparenza e massima concorrenzialità<br />
e massima partecipazione, perseguendo costantemente<br />
l’obiettivo di efficacia, efficienza ed economicità<br />
per l’<strong>Azienda</strong>;<br />
La comunicazione con gli operatori economici che<br />
desiderino effettuare forniture avviene, oltre che<br />
nella forma istituzionale dei bandi di gara, attraverso<br />
lettere di invito a partecipare a gare, pubblicazioni<br />
di annunci sui giornali, messa a disposizione di<br />
notizie sul sito Internet aziendale, sul quale è stata<br />
attivata un’apposita sezione relativa alle gare bandite<br />
dall’<strong>Azienda</strong>.<br />
Il fatturato dell’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> relativo al triennio<br />
2006/<strong>2008</strong> relativo alla spesa per beni e servizi<br />
è dettagliabile come segue:<br />
PERIODO<br />
Conto<br />
EConomICO INVESTImentI<br />
anno 2006 1 70.406.258 1 5.859.923<br />
anno 2007 1 77.893.010 1 2.774.013<br />
anno <strong>2008</strong> 1 80.370.616 1 8.353.687<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
86<br />
87
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
I fornitori movimentati sono 230 in ambito regionale<br />
e 700 su territorio nazionale.<br />
Il fatturato per il triennio 2006-<strong>2008</strong> limitatamente<br />
alla sola provincia di Alessandria, si dettaglia come<br />
segue:<br />
PERIODo<br />
anno 2006 1 9.573.867<br />
anno 2007 1 10.986.583<br />
anno <strong>2008</strong> 1 12.627.941<br />
12,55%<br />
13,61%<br />
14,23%<br />
% del fatturato relativo ai fornitori locali<br />
su totale dei fornitori<br />
fattuRato<br />
anno 2006<br />
anno 2007<br />
anno <strong>2008</strong><br />
La riduzione del fatturato 2007 sul 2006 si spiega<br />
in grandissima parte con la riduzione delle spese di<br />
riscaldamento in quella stagione, che come detto,<br />
incidono per oltre il 50% sul totale.<br />
Nella tabella sottostante sono invece rappresentati<br />
i tempi medi di pagamento da parte dell’<strong>Azienda</strong><br />
dei fornitori di beni e servizi nel triennio preso in<br />
considerazione. Come si evidenzia, a fine anno 2006<br />
è intervenuta una ristrutturazione dei debiti delle<br />
Aziende Sanitarie da parte della Regione pari a €<br />
23.966.173,24, per cui ad inizio 2007 l’<strong>Azienda</strong> ha beneficiato<br />
di una consistente riduzione del debito verso<br />
fornitori. Tale condizione ha permesso di ridurre<br />
i ritardi di pagamento di oltre un mese passando da<br />
una media di 190 giorni a 150 giorni per le ditte fornitrici<br />
di beni, soprattutto nei primi sei mesi dell’anno<br />
2007. Per l’anno <strong>2008</strong> la situazione è ritornata alle<br />
criticità degli anni passati, considerando anche gli<br />
investimenti in conto capitale che costituiscono<br />
ancora oggi un credito nei confronti della Regione.<br />
TEMPI totalI meDI DI PAGamento IN GIORNI<br />
anno 2006 anno 2007 anno <strong>2008</strong><br />
Debiti verso fornitori di prodotti farmaceutici 190 150 210<br />
Debiti verso fornitori di materiale sanitario 190 150 210<br />
Debiti verso fornitori di altri beni sanitari 190 150 210<br />
Debiti verso fornitori di beni non sanitari 190 150 210<br />
Debiti verso fornitori per servizi, utenze, noleggi… 145 115 150<br />
Debiti verso fornitori per investimenti 105 85 110<br />
2.1.6 Terzo settore<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> ha da sempre favorito la presenza<br />
e l’attività all’interno delle strutture sanitarie<br />
degli organismi di volontariato e di tutela dei diritti.<br />
A tal proposito, nell’anno <strong>2008</strong> è stato avviato un<br />
percorso di potenziamento del ruolo del servizio<br />
sociale ospedaliero cui devono rivolgersi le associazioni<br />
di volontariato per il perfezionamento delle<br />
procedure di autorizzazione e convenzionamento<br />
con l’<strong>Azienda</strong> stessa.<br />
Tale servizio collabora strettamente anche con la<br />
Struttura Relazioni Esterne, che ha visto potenziate<br />
le sue attività relativamente ai rapporti con il mondo<br />
del volontariato.<br />
In linea con la normativa nazionale e regionale è<br />
stato inoltre avviato nell’anno <strong>2008</strong> un percorso<br />
finalizzato alla revisione del regolamento aziendale<br />
che disciplina i rapporti con le associazioni, anche<br />
in considerazione delle direttive impartite a livello<br />
regionale finalizzate a garantire una partecipazione<br />
più pregnante al mondo del volontariato nelle<br />
attività di programmazione, pianificazione, verifica<br />
della qualità e gradimento dei servizi da parte del<br />
cittadino anche nelle sue forme associate.<br />
L’azienda intende pertanto proseguire i rapporti<br />
avviati definendo specifiche convenzioni dirette a<br />
stabilire ambiti e modalità di collabarozione, fermo<br />
restando il diritto alla riservatezza comunque garantito<br />
al cittadino e la non interferenza nelle scelte<br />
professionali degli operatori sanitari.<br />
Sempre nell’anno <strong>2008</strong> l’<strong>Azienda</strong> ha ritenuto importante<br />
far conoscere anche al mondo esterno le<br />
collaborazioni attive con le associazioni anche attraverso<br />
la partecipazione alla Fiera del Volontariato<br />
tenutasi a livello locale.<br />
Chi sono i volontari per l’<strong>Azienda</strong><br />
“Persone che con benevolenza a e comprensione,<br />
vanno incontro alle esigenze e ai disagi di chi ha<br />
bisogno di aiuto.<br />
Lo sforzo attivo e gratuito dei volontari agevola i<br />
pazienti e i loro accompagnatori: un sorriso, un<br />
cenno, un po’ di compagnia … un altro aspetto del<br />
supporto psicologico.<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> si impegna ad accogliere i<br />
volontari all’interno dei presidi e ne regolamenta<br />
l’accesso, perché sia fornito un sostegno morale sia<br />
ai pazienti ricoverati sia a quelli che accedono per<br />
attività ambulatoriale.<br />
Il personale sanitario e di assistenza fornisce la<br />
più ampia collaborazione in modo che l’opera dei<br />
volontari possa soddisfare i fabbisogni degli assistiti,<br />
nella salvaguardia della scrupolosa osservanza delle<br />
norme igienico e sanitarie”.<br />
Si riporta qui di seguito un elenco di associazioni che<br />
negli anni 2006 – <strong>2008</strong> che hanno effettuato donazioni<br />
o che realizzano progetti mirati; corre obbligo<br />
precisare che il seguente elenco non ha comunque<br />
carattere esaustivo e che nell’anno 2009 potrà essere<br />
ampliato con le associazioni che hanno manifestato<br />
la disponibilità a far parte della Conferenza <strong>Azienda</strong>le<br />
di Partecipazione (Centro Down, Aias, Kiwanis<br />
e Movimento Cristiano Lavoratori), quale strumento<br />
di coinvolgimento del terzo settore e degli organismi<br />
degli utenti nelle attività di programmazione e<br />
pianificazione aziendale. Si riporta altresì una breve<br />
sintesi fornita da alcune associazioni relativamente<br />
alle attività dalle stesse svolte.<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
88<br />
89
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
ACRonImo<br />
ACTI<br />
ADA<br />
ADAL<br />
ADISCO<br />
ADMO<br />
A.I.D.O.<br />
A.I.L.A.R.<br />
AIMA<br />
AISM<br />
AITF<br />
DenomInazIone<br />
Associazione<br />
Cardio trapiantatI<br />
Associazione Diritti<br />
degli anziani<br />
Associazione diabetici<br />
Associazione Donatrici<br />
Italiane Sangue Cordone<br />
Ombelicale<br />
Associazione Donatori<br />
Midollo Osseo<br />
Associazione Italiana<br />
Donatori Organi<br />
Associazione Italiana<br />
Laringectomizzati<br />
Associazione Italiana<br />
malati di Alzhaimer<br />
Associazione Italiana<br />
Sclerosi Multipla<br />
Associazione Italiana<br />
Trapiantati Fegato<br />
INDIRIzzo<br />
Via Torino, 17<br />
Alessandria<br />
Via Fiume 10 c/o UIL<br />
Via Venezia 9 - AL<br />
P.za Torriani,20<br />
Alessandria<br />
C/so Ospedale Civile<br />
Via Venezia,16<br />
Alessandria<br />
P.zza Torriani 20<br />
Alessandria<br />
Via Chenna 9<br />
Alessandria<br />
C/so Casa di Riposo<br />
Borsalino<br />
Corso Lamarmora 13<br />
Alessandria<br />
Via 1821 n° 6<br />
Alessandria<br />
Piazza Torriani 20<br />
Alessandria<br />
tel-faX-Email<br />
SIto WEB<br />
0131 235516- 393/4175985<br />
0131 287729<br />
Fax 0131 267875<br />
adatempolibero@uilalessandria.org<br />
0131/235477<br />
334/3939126<br />
0131- 255771<br />
Fax 0131 255771<br />
oriatrifoglio@virgilio.it<br />
0131- 206418<br />
Fax 206859<br />
Dott.ssa Mele Lia<br />
lmele@ospedale.al.it<br />
0131-225771<br />
Fax 0131 255771<br />
aidoalessandria@libero.it<br />
0131-265581 0131-265221<br />
Fax 0131 43016<br />
0131-206550 328/6750696<br />
email aimaal@alice.it<br />
0131- 232669<br />
aism.alessandria@tiscali.it<br />
0131- 255771<br />
Fax 0131 255771<br />
e-mail colept@tiscali.it<br />
AL.A.I.L.<br />
ANED<br />
A.P.M.C.<br />
A.P.I.STOM<br />
A.PRO.VA<br />
Regala un<br />
sorriso<br />
A.V.I.S.<br />
A.V.O.I.<br />
AVULss<br />
BIOS<br />
Associazione Italiana<br />
contro Leucemie-Linfomi<br />
e Mieloma<br />
Associazione nazionale<br />
emodializzati<br />
Associazione prevenzione<br />
Malattie Cuore<br />
Associazione Provinciale<br />
Incontinenti e Stomizzati<br />
Associazione Promozione<br />
Volontariato Alessandrino<br />
Associazione volontari<br />
Italiani del Sangue<br />
Associazione volontari<br />
Ospedalieri per l’Infanzia<br />
Volontariato socio<br />
sanitario<br />
Associazione donne<br />
operate al seno<br />
C/so Ematologia<br />
Ospedale Civile<br />
Via Venezia 16<br />
Alessandria<br />
Piazza Verdi 8<br />
15048 Valenza<br />
Via Venezia 9<br />
15100 Alessandria<br />
Via Chenna 9<br />
Alessandria<br />
Via Mazzini 85<br />
15100 Alessandria<br />
V.le Donatori di Sangue 4<br />
15100 Alessandria<br />
Via Verneri 34<br />
15100 Alessandria<br />
c/o Giovanna Villani<br />
Paolucci<br />
Viale M. Ignoto 130<br />
15100 Alessandria<br />
S.L. Via Chenna 9 Al<br />
S.O. C/o Hospice,<br />
“Il Gelso” via S. Pio V 41<br />
Alessandria<br />
0131-206156<br />
Fax 0131-261029<br />
e-mail rbeia@ail.al.it<br />
0131-254655<br />
Fax 0131 954453<br />
aned.piemonte@libero.it<br />
0131 265681<br />
Fax 0131 265681<br />
e-mail apmcal@alice.it<br />
0131 265221<br />
338/3750743<br />
0131/255049 - 261016<br />
Fax 0131/317267<br />
aprova1@virgilio.it<br />
0131- 43608 329/8210429<br />
Fax 0131 5<strong>2008</strong>/52208<br />
info@avis.al.it<br />
sito: www.avis.al.it<br />
0131-341356<br />
Fax 0131 341356<br />
0131-249595<br />
e-mail avoi-onlus@libero.it<br />
0131-222062<br />
Cell. 349-3511355<br />
e-mail silveriopaolucci@libero.it<br />
0131-265221 328/2796837<br />
0131-261313<br />
Fax 0131-252999<br />
e-mail info@bios.al.it<br />
sito: www.bios.al.it<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
90<br />
91
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
Castellazzo<br />
soccorso<br />
Clown Terapia<br />
OFTAL<br />
Clown Marameo<br />
ONLUS<br />
Associazione donne<br />
operate al seno<br />
Via P. Caselli 3<br />
15073 Castellazzo<br />
Bormida<br />
Via Inviziati 1<br />
Alessandria<br />
C.R.I Croce Rossa Italiana Corso Lamarmora, 40<br />
Alessandria<br />
CROCE VERDE Croce Rossa Italiana Via Boves 5<br />
Alessandria<br />
Fulvio Minetti<br />
ONLUS<br />
IDEA Disabili<br />
fisici ONLUS<br />
Terapia del dolore<br />
e le cure palliative,<br />
rete oncologica<br />
Associazione di<br />
volontariato<br />
c/o Hospice “Il Gelso”<br />
Via San Pio V 41<br />
15100Alessandria<br />
Via Toscanini 6<br />
Alessandria<br />
LIBRILETTI Biblioteca Itinerante C/so Ospedale Civile<br />
Via Venezia 16<br />
Alessandria<br />
LILT<br />
Lega Italiana per la lotta<br />
contro i tumori<br />
C/so Ospedale Civile<br />
Via Venezia 16<br />
Alessandria<br />
Via Plana 49<br />
Alessandria<br />
0131 270027<br />
Fax 0131 293900<br />
info@castellazzosoccorso.it<br />
www.clownmarameo.it<br />
infoclownmarameo@yahoo.it<br />
maurizia.cali@tiscali.it<br />
Cell. 328 6831338/3007892<br />
0131- 254522<br />
0131-265568<br />
crialessandria@inwind.it<br />
0131 252255<br />
Fax 0131 228224<br />
info@croceverdealessandria.it<br />
0131-306721<br />
Fax 0131 252999<br />
Francesca.biolatto@alice.it<br />
0131-445341 - 207123<br />
Fax 0131 253003<br />
e-mail idea@associazioneidea.it<br />
biblioteca@ospedale.al.it<br />
0131-206369 fax 0131 329044<br />
Pres. Dott. Betta<br />
0131-41301<br />
liltalessandria@libero.it<br />
Fax 0131 441080<br />
oftal-al@tele2.it<br />
STAR BENE<br />
INSIEME<br />
TDM<br />
Cittadinanzattia<br />
Auto-mutuo-aiuto<br />
Persone in lutto/cure<br />
Pazienti in fase terminale<br />
e familiari<br />
Tribunale dei diritti del<br />
malato<br />
BIOS: Associazione di donne operate al seno e sensibili<br />
alle problematiche dei tumori femminili. Oltre<br />
a fornire sostegno alle donne che devono affrontare<br />
questo problema, le volontarie presenti tutti i giorni<br />
presso il day-hospital oncologico offrono la colazione<br />
ai pazienti in attesa degli esiti delle analisi e di sottoporsi<br />
alla terapia. Un piccolo gesto delicato, supporto<br />
importante in un momento pieno di apprensione.<br />
CloWN maRameo: “Attraverso l’effetto benefico del<br />
sorriso, muniti di naso rosso e un camice colorato,<br />
portiamo a bimbi e adulti ospedalizzati e anziani delle<br />
case di riposo un diversivo alla realtà che stanno<br />
vivendo”. Sono i Clown Marameo, presenti ad allietare<br />
i fine settimana presso molti reparti del Civile,<br />
Infantile e Borsalino. La finalità dell’Associazione<br />
è offrire svago ai degenti, nel rispetto di ciascuno:<br />
le visite all’interno delle stanze avvengono solo su<br />
autorizzazione del personale medico e del paziente.<br />
AVulSS: I volontari si occupano della somministrazione<br />
dei pasti agli anziani e tengono compagnia<br />
durante il ricovero nel reparto di geriatria o in altri<br />
reparti in collaborazione con l’assistente sociale.<br />
Offrono inoltre un servizio di accompagnamento<br />
Via Chenna 9 c/o Hospice<br />
“Il Gelso” Via San Pio V<br />
15100 Alessandria<br />
C/so Ospedale Civile<br />
Via Venezia 16<br />
Alessandria<br />
0131 265221 347/9824853<br />
Fax 0131 236245<br />
info@starebeneinsieme.it<br />
0131-206140- 206940<br />
cittadinanzattiva@tiscali.it<br />
Fax 0131 56120<br />
tdm@cittadinanzattivapiemonte.org<br />
per visite, controlli, ecc, alle persone in particolari<br />
condizioni di solitudine ospiti in strutture per anziani.<br />
leGA tumoRI: Da oltre 60 anni la Lega opera nel<br />
campo dei tumori su tutto il territorio nazionale: è<br />
un Ente pubblico a carattere associativo che svolge<br />
attività nei settori della prevenzione, diagnosi precoce<br />
, assistenza, riabilitazione, educazione sanitaria<br />
e ricerca.<br />
Si occupa di studi e ricerche in campo oncologico;<br />
informazione ed educazione sanitaria; corsi di aggiornamento<br />
professionale; prevenzione e diagnosi<br />
precoce, realizzata presso l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> con<br />
un ambulatorio dedicato; assistenza psico-sociale,<br />
riabilitativa e domiciliare; programmazione oncologica<br />
e intercambio di informazioni e collaborazione a<br />
livello nazionale e internazionale; iniziative per il miglioramento<br />
della qualità dell’assistenza oncologica;<br />
raccolta del supporto economico pubblico e privato<br />
per il potenziamento della lotta contro i tumori<br />
LIBRI lettI – BIBLIoteCA ITIneRante: Il ricovero<br />
ospedaliero è di per sé fonte di preoccupazione per i<br />
pazienti, spesso costretti a passare lunghe ore della<br />
giornata in attesa di esami e di visite specialistiche.<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
92<br />
93
gue e nello stato di salute, lottare per eliminare la<br />
compravendita del sangue, donare gratuitamente<br />
sangue a tutti, senza alcuna discriminazione. possono<br />
aderire coloro che donano il proprio sangue e<br />
coloro che, pur non potendo per motivi di inidoneità<br />
fare la donazione, collaborano a tutte le attività di<br />
promozione che l’Associazione realizza sul territorio.<br />
<strong>Ospedaliera</strong>, dove vengono raccolte le segnalazioni<br />
e le richieste di aiuto dei cittadini. Oltre all’attività<br />
ordinaria, vengono realizzate la promozione della<br />
salute attraverso programmi mirati, in particolare<br />
la valutazione civica della qualità e dell’efficienza dei<br />
servizi sanitari, l’audit civico a cui ha aderito anche<br />
l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>.<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
AIDO: L’Associazione Italiana Donatori Organi nasce<br />
a Bergamo il 26 febbraio 1973, ai tempi dei primi<br />
trapianti italiani, al tempo possibili, esclusivamente<br />
per i reni. Finalità dell’A.I.D.O. sono: promuovere,<br />
in base al principio della solidarietà sociale, la<br />
cultura della donazione di organi, tessuti e cellule;<br />
promuovere la conoscenza di stili di vita atti a prevenire<br />
l’insorgere di patologie che possano richiedere<br />
come terapia il trapianto di organi; provvedere, per<br />
quanto di competenza, alla raccolta di dichiarazioni<br />
di volontà favorevoli alla donazione di organi, tessuti<br />
e cellule post mortem.<br />
AVOI: opera all’Infantile, con l’obiettivo di aiutare le<br />
famiglie a vivere meglio un momento potenzialmente<br />
traumatico per la vita dei figli. I nostri volontari organizzano<br />
attività ludiche, didattiche, di animazione<br />
e di intrattenimento sia nelle sale gioco della struttura<br />
ospedaliera che al letto dei piccoli ricoverati.<br />
All’Infantile vengono organizzati spettacoli, scenette,<br />
assistenza, ma anche sostegno emotivo: attraverso<br />
il Centro Ascolto vengono raccolte le segnalazioni<br />
spontanee, esigenze e vissuti dei ricoverati. Tutto per<br />
migliorare le condizioni di vita dei bambini ricoverati<br />
e delle loro famiglie.<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
Per aiutare i degenti a trascorrere il tempo in maniera<br />
più piacevole, si è pensato di mettere a loro disposizione<br />
in prestito gratuito una serie selezionata<br />
di libri. La lettura diventa così terapia e divertimento<br />
e favorisce l’instaurarsi di un rapporto di fiducia tra<br />
pazienti ed operatori sanitari<br />
fulVIO MInettI: L’Associazione nasce da motivazioni<br />
e esperienza proprie della Società Italiana di Cure<br />
Palliative, il cui motto è Curare quando non si può<br />
guarire. L’attività dell’Associazione è finalizzata al<br />
raggiungimento di alcuni obiettivi, tra cui il controllo<br />
del dolore e della sofferenza in tutti i suoi aspetti<br />
in collegamento costante con il medico di famiglia,<br />
nonché aiuto e sostegno morale anche ai famigliari.<br />
CooRD. ASSOCIazIonI VolontaRIato onCOloGICO:<br />
Le associazioni di malati oncologici della<br />
Provincia di Alessandria hanno saputo lavorare in<br />
rete, realizzando il progetto Insieme per vivere la<br />
vita, finalizzato alla raccolta fondi destinati ai lavori<br />
di umanizzazione della sala di aspetto della Radioterapia<br />
dell’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>, punto di riferimento<br />
per i malati oncologici di tutta la provincia.<br />
AVIS: è costituita tra coloro che donano volontariamente,<br />
gratuitamente, periodicamente e anonimamente<br />
il proprio sangue. Gli scopi dell’associazione<br />
fissati dallo Statuto sono principalmente: venire<br />
incontro alla crescente domanda di sangue, avere<br />
donatori pronti e controllati nella tipologia del san-<br />
ADmo: Le cellule staminali presenti nel midollo<br />
osseo permettono alle leucemie, talassemie e alcuni<br />
tumori solidi. Nel mondo sono quasi 12 milioni<br />
i potenziali donatori di cellule staminali, ma solo la<br />
metà giunge al trapianto: la probabilità di trovare un<br />
donatore volontario compatibile è di 1 su 100.000.<br />
Ecco perché occorre aumentare sempre il numero<br />
degli iscritti. Le informazioni sulla donazione di<br />
midollo osseo e cellule staminali, non rischiosa per<br />
la salute e che comporta solo un piccolo impegno<br />
di tempo, possono essere reperite presso il Centro<br />
Trasfusionale dell’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>.<br />
TRIBunale DIRIttI Del malato: è stato promosso<br />
nel 1980 per tutelare i diritti dei cittadini nell’ambito<br />
dei servizi sanitari e per contribuire alla realizzazione<br />
di un servizio sanitario orientato ala cittadino.<br />
È presente anche una sede presso l’<strong>Azienda</strong><br />
AIma: I volontari operano presso la Geriatria,<br />
prevalentemente nell’area socio-assistenziale nei<br />
confronti dei soggetti affetti dalla malattia di Alzheimer:<br />
in considerazione del peso assistenziale<br />
sopportato dalle famiglie, l’A.I.M.A. Onlus ha cercato<br />
di realizzare una rete di solidarietà sociale, servizi<br />
di supporto ed iniziative di sostegno attivando un<br />
“Centro d’Ascolto Alzheimer”. Un aiuto concreto<br />
per le famiglie che si trovano a dover convivere con<br />
la malattia di Alzheimer ma anche uno strumento a<br />
disposizione di operatori del settore medico e sociale<br />
o delle residenze sanitarie assistenziali.<br />
aneD: Opera con la finalità di promulgare la cultura<br />
della prevenzione per l’insufficienza renale,<br />
sostenendo coloro che vivono grazie alla dialisi e<br />
incentivare il trapianto renale. I volontari collaborano<br />
con il Centro Dialisi per rispondere alle domande dei<br />
94<br />
95
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
pazienti e per renderli consapevoli dei loro diritti.<br />
ADISCO: L’associazione promuove la donazione di<br />
sangue del cordone ombelicale attraverso iniziative<br />
di sensibilizzazione svolte da una persona dedicata,<br />
anche durante gli incontri pre-parto; da anni viene<br />
svolta la raccolta di cordone ombelicale a scopo di<br />
ricerca. Inoltre l’ADISCO raccoglie fondi per la ricerca<br />
per sviluppare completamente le enormi potenzialità<br />
dell’impiego di sangue del cordone ombelicale nei<br />
trapianti. Proprio grazie alla sensibilità dei cittadini<br />
sono stati raccolti i fondi per donare all’<strong>Azienda</strong><br />
<strong>Ospedaliera</strong> il necessario per una borsa di studio<br />
con l’obiettivo di attivare la raccolta di cordone ombelicale<br />
anche a scopo di trapianto.<br />
al AIL: L’associazione, sezione autonoma dell’associazione<br />
Italiana contro leucemie-linfomi e mieloma,<br />
si propone di sensibilizzare la popolazione<br />
sulle problematiche inerenti malattie ematologiche,<br />
attraverso manifestazioni organizzate a livello nazionale<br />
e iniziative a livello locale. In particolare, la<br />
sezione che ha sede operativa presso l’Ematologia<br />
dell’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> promuove e sostiene la<br />
ricerca attraverso la sovvenzione borse di studio,<br />
contratti di collaborazione continuativa; si occupa<br />
del proseguimento dei programmi di Assistenza<br />
domiciliare integrata e del miglioramento della<br />
qualità della vita sia dei pazienti affetti da emopatie<br />
e sia dei loro famigliari. Offre inoltre un servizio di<br />
trasporto rivolto a pazienti anziani e con gravi difficoltà<br />
a recarsi con i propri mezzi al Day Hospital di<br />
Ematologia per le terapie chemioterapiche.<br />
AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla –<br />
Sezione Provinciale di Alessandria<br />
È oggi l’unica organizzazione in Italia che interviene<br />
a 360 gradi sulla sclerosi multipla. Il suo impegno<br />
si sviluppa in tre ambiti determinanti per le persone<br />
con SM: promuovere ed erogare servizi a livello nazionale<br />
e locale, rappresentare e affermare i diritti<br />
delle persone con SM, sostenere e promuovere la<br />
ricerca scientifica. Nell’ambito dell’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>,<br />
l’Associazione è impegnata, in collaborazione<br />
con altre associazioni, nel fornire assistenza alle persone<br />
con sclerosi multipla durante i loro ricoveri, in<br />
particolare per quanto riguarda la somministrazione<br />
dei pasti. Inoltre effettua i trasporti assistiti per chi<br />
deve sottoporsi a visite specialistiche.<br />
auSER: nasce in Alessandria nel 1991 e trae le sue<br />
origini nel Filo d’Argento, il telefono amico dedicato<br />
alle persone anziane, e nel 1996 si struttura come<br />
sezione territoriale dell’Associazione nazionale.<br />
Opera principalmente per offrire sostegno ed aiuto<br />
alle persone in difficoltà, soprattutto anziani, nella<br />
gestione delle loro attività quotidiane - spesa, commissioni,<br />
servizi di trasporto da e per visite mediche<br />
e terapie, ecc. In quest’ottica i volontari si impegnano<br />
aiutando le persone anziane, o comunque disagiate,<br />
a sentirsi meno sole quando, per esigenze sanitarie,<br />
si vedono costrette ad abbandonare, anche se solo<br />
per poche ore, le loro abitazioni per recarsi ai centri<br />
diagnostici. Si provvede quindi non solo al trasporto -<br />
da e per - l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>, ma anche il disbrigo<br />
delle pratiche burocratiche e la compagnia durante<br />
le visite e/o esami clinici.”<br />
2.2 Ambiente<br />
2.2.1 Risparmio energetico<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria ha provveduto a<br />
ideare, progettare, aggiudicare un appalto decennale<br />
per la fornitura di un “Multiservizio Energia” da cui<br />
sono risultati interventi di riqualificazione impiantistica<br />
e strutturale volti al risparmio energetico e<br />
gestionale e all’incremento del comfort ambientale.<br />
Obiettivo strategico della gara, al di là di assicurare<br />
il riscaldamento, il condizionamento, l’alimentazione<br />
elettrica e le manutenzioni degli impianti dei propri<br />
stabilimenti, è stato infatti quello di realizzare<br />
ingenti investimenti finalizzati fondamentalmente<br />
al risparmio energetico e gestionale, nonché all’incremento<br />
del comfort ambientale. Detti investimenti<br />
sono posti in essere con il sistema del cosiddetto<br />
“finanziamento tramite terzi” raccomandato anche<br />
dall’Unione Europea, che in pratica consiste nel fatto<br />
che le opere si finanziano con il medesimo risparmio<br />
conseguito in ragione della loro messa in funzione.<br />
L’Appalto, aggiudicato con deliberazione n. 1059 del<br />
06.12.2007, porterà alla realizzazione di opere di<br />
razionalizzazione impiantistica e strutturale, tra cui<br />
la costruzione di un impianto fotovoltaico da 74 Kw<br />
(già ultimato e pronto all’attivazione), per un valore<br />
complessivo di € 8.851.985,95, oltre I.V.A. interamente<br />
coperto dai risparmi energetici e gestionali<br />
e quindi monetariamente rimborsato attraverso il<br />
canone costante calcolato sulla spesa storica per<br />
l’acquisizione dei servizi affidati e per l’acquisto<br />
dell’energia primaria, al netto del ribasso di aggiudicazione<br />
( spesa annua di circa 8 milioni di Euro,<br />
oltre agli oneri fiscali).<br />
Gli investimenti di riqualificazione in argomento sono<br />
sostanzialmente i seguenti: <br />
Nuovo impianto di cogenerazione in grado di produrre<br />
energia elettrica con una potenza di 1000 Kw<br />
TEP<br />
(l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> ne dispone già uno da 750 Kw).<br />
• Riqualificazione della Centrale Termica e della rete<br />
di distribuzione con declassamento dell’impianto<br />
termico da vapore ad acqua calda;<br />
• Realizzazione di anello di acqua refrigerata e<br />
inserimento dell’Assorbitore. Con tale soluzione<br />
si potrà contribuire a razionalizzare il consumo di<br />
energia elettrica;<br />
• Realizzazione di linea di acqua di pozzo per alimentazione<br />
torre evaporative;<br />
• Sistema di telecontrollo;<br />
• Sostituzione serramenti corridoi ospedale civile:<br />
sempre nell’ottica del contenimento energetico;<br />
• Estensione e potenziamento degli impianti di<br />
raffrescamento e condizionamento per l’incremento<br />
del comfort ambientale: riguarda sostanzialmente<br />
la grande maggioranza delle degenze dell’Ospedale<br />
Civile non ancora interessate e l’area degli uffici<br />
amministrativi.<br />
La gran parte degli interventi protesi al risparmio<br />
energetico e gestionale e al comfort ambientale sarà<br />
completata durante il corrente biennio 2009-2010.<br />
8200<br />
8100<br />
8000<br />
7900<br />
7800<br />
7700<br />
7600<br />
7500<br />
ConSumI eneRGetICI annuI azIenDalI<br />
totalI IN teP<br />
7736<br />
2006<br />
8103<br />
2007<br />
ANNI<br />
8196 anno 2006<br />
anno 2007<br />
anno <strong>2008</strong><br />
<strong>2008</strong><br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
96<br />
97
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
2.2.2 Rifiuti<br />
L’<strong>Azienda</strong> ospedaliera di Alessandria da un decennio<br />
attua una politica di particolare attenzione nella<br />
gestione dei rifiuti.<br />
I rifiuti prodotti sono ascrivibili alle seguenti categorie<br />
Pericolosi<br />
1. sanitari<br />
2. tossiconocivi<br />
Non pericolosi<br />
1. Riciclabili<br />
2. Non riciclabili<br />
600.000<br />
400.000<br />
200.000<br />
RIFIutI SmaltITI, KG<br />
In generale si può affermare che i rifiuti pericolosi<br />
sanitari sono smaltiti attraverso apposita ditta e<br />
inceneriti.<br />
Per quanto riguarda i tossico nocivi da normativa<br />
sono stoccati separatamente e smaltiti da ditta<br />
esterna.<br />
In particolare è da evidenziare come la digitalizzazione<br />
abbia permesso di ridurre quasi a zero l’utilizzo<br />
delle lastre radiografiche per la refertazione.<br />
Inoltre i rifiuti non pericolosi riciclabili (vetro, carta,<br />
imballaggi, ferro, legno) e non sono smaltiti separatamente<br />
e conferiti ai punti di raccolta tramite<br />
società municipalizzata da dieci anni.<br />
pericolosi<br />
non pericolosi riciclabili<br />
non pericolosi non riciclabili<br />
2.3 Risorse finanziarie “da esterni”<br />
2.3.1 Donazioni<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> riceve donazioni da singoli cittadini, da associazioni e da altri enti pubblici attraverso<br />
somme in denaro oppure strumenti per migliorare da un lato alcuni aspetti legati all’umanizzazione della<br />
struttura e per implementare il patrimonio degli strumenti.<br />
Per quanto riguarda le donazioni ricevute negli ultimi tre anni, il trend è così rappresentato:<br />
PERIODo IMPORto €<br />
2006<br />
2007<br />
<strong>2008</strong><br />
410.667,00<br />
453.095,66<br />
517.979,58<br />
Imprese 75.567,00<br />
Famiglie 9.400,00<br />
Istituzioni/associazioni 125.700,00<br />
Fondazioni/Banche 200.000,00<br />
Imprese 50.789,74<br />
Famiglie 12.188,75<br />
Istituzioni/associazioni 170.117,17<br />
Fondazioni/Banche 220.000,00<br />
Imprese 65.149,20<br />
Famiglie 10.180,00<br />
Istituzioni/associazioni 342.650,38<br />
Fondazioni/Banche 100.000,00<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
0<br />
anno 2006 anno 2007 anno <strong>2008</strong><br />
98<br />
99
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
2.3.2 Sponsorizzazioni<br />
L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> ha inteso sfruttare gli strumenti<br />
che il legislatore nazionale, con molta fantasia<br />
ed un encomiabile senso pratico, ha introdotto per<br />
stimolare la capacità di elaborazione degli enti e<br />
della relativa classe dirigenziale, al fine di recuperare<br />
nuove risorse finanziarie direttamente dal<br />
“mercato” attraverso la adozione di comportamenti<br />
più tipici del sistema aziendale privato e sicuramente<br />
molto meno diffusi nel sistema pubblico, collegando<br />
la capacità manageriale pubblica ad una diretta<br />
compartecipazione del personale dirigente e non<br />
dirigente ai risultati positivi, in termini di incremento<br />
delle risorse degli enti.<br />
In particolare, erano state attivate iniziative di sponsorizzazione<br />
che hanno permesso di favorire l’innovazione<br />
della organizzazione e realizzare maggiori<br />
economie, nonché una migliore qualità dei servizi<br />
istituzionali.<br />
Nell’anno <strong>2008</strong>, in linea con le disposizioni normative<br />
vigenti e nell’ottica di definire un percorso strutturato,<br />
è stato adottato il nuovo regolamento in materia<br />
di sponsorizzazioni, diretto a definire le procedure<br />
per la scelta degli sponsor, avvalendosi anche di<br />
agenzie pubblicitarie specializzate nonché a regolamentare<br />
gli aspetti anche di tipo più “etico” quali a<br />
titolo esemplificativo le ipotesi in cui poter far ricorso<br />
a tale strumento e le tipologie di pubblicità vietate<br />
oltre all’introduzione di un Comitato di Garanzia che<br />
intervenga nella scelta dei progetti e degli sponsor.<br />
A tal proposito, occorre evidenziare che a livello pratico,<br />
gli interventi si sono orientati in due direzioni.<br />
Da un lato è stato affidato ad un’impresa, a seguito di<br />
apposita procedura negoziata, il servizio di organizzazione<br />
congressi con copertura sponsorizzata, che<br />
ha permesso all’<strong>Azienda</strong> di ottenere introiti anche<br />
abbastanza consistenti<br />
Dall’altro si è proceduto all’affidamento della<br />
concessione per il servizio di raccolta contratti di<br />
sponsorizzazione, che ha consentito all’<strong>Azienda</strong> di<br />
fornire informazioni pubblicitarie nei propri locali di<br />
interesse per il cittadino che “frequenta” l’ospedale<br />
nonché la produzione del materiale informativo per<br />
l’utenza e per il personale dipendente, quale ad<br />
esempio la rivista aziendale “NOS”.<br />
Relazione <strong>Sociale</strong><br />
Introiti per l’<strong>Azienda</strong><br />
Concessione raccolta contratti di sponsorizzazione pubblicitaria<br />
Anno 2006 e 19.917,88<br />
Anno 2007 e 16.808,48<br />
Servizio di organizzazione congressi con copertura sponsorizzata<br />
Anno 2006 e 14.665<br />
Anno 2007 e 3.355,68<br />
Anno <strong>2008</strong> e 1.244,10<br />
100<br />
101
Rendiconto economico<br />
Conto EConomICO<br />
Non verifica l’efficienza ed efficacia dell’ impiego delle risorse rispetto al valore creato ma valuta la capacità<br />
di mantenimento dei consumi nell’ambito dei livelli di risorse assegnate.<br />
Rendiconto economico<br />
3. Rendiconto economico<br />
I bilanci sono stati elaborati in ottemperanza alle<br />
disposizioni regionali vigenti in materia di contabilità.<br />
La valutazione delle voci di bilancio è stata<br />
inoltre effettuata ispirandosi ai principi civilistici ed<br />
ai criteri generali di prudenza e competenza. Il punto<br />
di partenza per l’analisi degli indici è la RICLASSIFI-<br />
CAZIONE per assegnare allo Stato Patrimoniale e al<br />
Conto Economico una struttura che li renda adatti a<br />
consentire un’interpretazione del patrimonio e del<br />
reddito di esercizio nell’ambito dell’analisi economico<br />
finanziaria della gestione.<br />
3.1. sostenibilità economica<br />
Il risultato economico non può essere interpretato<br />
come reddito, cioè come remunerazione del<br />
capitale investito, né come mera variazione delle<br />
risorse monetarie disponibili, in quanto nella sua<br />
determinazione concorrono valori che non hanno<br />
avuto manifestazioni monetarie (es: accantonamenti,<br />
rimanenze iniziali) e non concorrono valori che<br />
hanno già avuto manifestazione (es: valori rinvianti<br />
all’esercizio successivo con i risconti).<br />
Può essere invece interpretato come misura del<br />
grado di mantenimento del patrimonio nel corso<br />
dell’esercizio e misura dell’equilibrio dei consumi<br />
di servizi sanitari tra periodi temporali in relazione<br />
alle risorse economiche rese disponibili.<br />
Tutti e tre gli esercizi presi in esame chiudono in<br />
pareggio di bilancio, come evidenziato nelle tabelle<br />
sottostanti. Il risultato netto d’esercizio è formalmente<br />
in perdita, ma considerata al netto dei costi<br />
non monetari (ammortamenti, costi capitalizzati,<br />
svalutazioni e saldo ferie) la gestione è in equilibrio<br />
economico/finanziario.<br />
eSERCIZI<br />
Conto EConomICO A ValoRE AGGIunto anno2006 anno2007 * anno<strong>2008</strong><br />
A VALORE DELLA PRODUZIONE 192.854.939 205.554.616 226.200.586<br />
Contributi in c/esercizio 40.912.036 43.532.847 52.884.946<br />
Proventi e ricavi diversi 145.733.270 154.939.378 166.094.591<br />
Concorsi recuperi e rimborsi per attività tipiche 378.509 483.381 411.469<br />
Compartecipazione alla spesa sanitaria (ticket) 2.503.532 2.920.533 2.777.751<br />
Costi capitalizzati 3.327.592 3.678.477 4.031.829<br />
B COSTI DELLA PRODUZIONE 89.439.394 95.903.664 104.859.917<br />
Acquisti di beni 47.609.182 53.005.951 56.916.543<br />
Acquisti di servizi sanitari 9.948.406 7.668.795 13.675.432<br />
Acquisti di servizi non sanitari 17.644.162 17.566.151 21.507.123<br />
Manutenzione e riparazione 6.787.273 6.643.429 6.542.943<br />
Godimento beni di terzi 2.984.680 4.470.051 4.359.388<br />
Oneri diversi di gestione 2.506.768 2.595.072 3.157.881<br />
Variazione delle rimanenze 613.090 157.456 -2.220.251<br />
Accantonamenti tipici dell’esercizio 1.345.833 3.796.759 920.858<br />
C VALORE AGGIUNTO (A-B) 103.415.545 109.650.952 121.340.669<br />
Rendiconto economico<br />
D COSTO DEL PERSONALE 93.892.967 97.806.122 106.905.769<br />
E MARGINE OPERATIVO LORDO (C-D) 9.522.578 11.844.830 14.434.900<br />
F COSTI STRUTTURALI INTERNI 7.284.209 7.185.775 6.933.698<br />
Ammortamenti 7.253.036 7.160.418 6.907.930<br />
Svalutazioni 31.173 25.357 25.768<br />
G REDDITO OPERATIVO (E - F) 2.238.369 4.659.055 7.501.202<br />
H RISULTATO GESTIONE FINANZIARIA -664.438 -1.349.264 -1.668.442<br />
104<br />
105
eSERCIZI<br />
Conto EConomICO A ValoRE AGGIunto anno2006 anno2007 * anno<strong>2008</strong><br />
I RISULTATO ORDINARIO (G + H) 1.573.931 3.309.791 5.832.760<br />
L RISULTATO GESTIONE STRAORDINARIA 430.900 -819.715 -1.190.381<br />
M RISULTATO LORDO (I + L) 2.004.831 2.490.076 4.642.379<br />
Rendiconto economico<br />
N IMPOSTE E TAssE DELL’ESERCIZIO 6.948.918 7.164.804 7.975.046<br />
O RISULTATO NETTO D’ESERCIZIO (M - N) -4.944.087 -4.674.728 -3.332.667<br />
P RETTIFICHE VOCI NON MONETARIE 4.944.145 4.674.709 3.639.885<br />
(costi capitalizzati, ammortamenti immobilizzazioni<br />
materiali ed immateriali, svalutazione crediti,<br />
rivalutazioni, accantonamenti non tipici, ferie)<br />
Q RISULTATO DIFFERENZIALE 59 -19 307.218<br />
(avanzo/disavanzo al netto delle poste non monetarie)<br />
Rendiconto economico<br />
(*) Valori da preconsuntivo in attesa di approvazione da parte della Regione<br />
Il modello di riclassificazione del conto economico è a Costi-Ricavi<br />
della produzione al fine di evidenziare il Valore Aggiunto<br />
La logica adottata è quella di individuare gli elementi reddituali raggruppati<br />
in base alle aree di gestione:<br />
• operativa/caratteristica: comprende l’insieme delle operazioni di<br />
gestione che identificano la funzione economico<br />
• tecnica in senso stretto di ciascuna azienda. È quella più direttamente<br />
collegata al perseguimento delle finalità istituzionali<br />
• atipica.<br />
• straordinaria: minusvalenze/plusvalenze, sopravvenienze ed<br />
insussistenze<br />
• fiscale.<br />
106<br />
107
Rendiconto economico<br />
INCIDenza DEI RISultatI Della GESTIone CARatteRISTICA E non CARatteRISTICA Sul RISultato netto<br />
GESTIONE CARATTERISTICA<br />
2006 2007 <strong>2008</strong> GESTIONE CARATTERISTICA<br />
2006<br />
2007<br />
<strong>2008</strong><br />
(+) contributi c/esercizio 40.912.036 43.532.847 52.884.946<br />
(+) ticket 2.503.532 2.920.533 2.777.751<br />
(+) ricavi per libera professione 3.968.063 3.940.583 4.375.147<br />
(+) prestazioni di ricovero e 137.957.435 147.861.033 158.396.354<br />
assistenza specialistica (mobilità)<br />
(+) altri ricavi 4.186.281 3.621.143 3.734.559<br />
VALORE DELLA PRODUZIONE 189.527.347 201.876.139 222.168.757<br />
(-) acquisto di beni 47.609.182 53.005.951 56.916.543<br />
(-) acquisto di servizi 27.592.568 25.234.946 35.182.555<br />
(-) manutenzioni e riparazioni 6.787.273 6.643.429 6.542.943<br />
(-) costi per godimento bene di terzi 2.984.680 4.470.051 4.359.388<br />
(-) oneri diversi di gestione 2.506.768 2.595.072 3.157.881<br />
(-) accantonamenti e svalutazioni 1.345.833 3.796.759 920.858<br />
(-) variazione delle rimanenze 613.090 157.456 -2.220.251<br />
COSTI DELLA PRODUZIONE 89.439.394 95.903.664 104.859.917<br />
Proventi e oneri straordinari 430.900 -819.715 -1.190.381<br />
(+/-) saldo gestione straordinaria 430.900 -819.715 -1.190.381<br />
IRAP 6.502.729 6.709.455 7.002.992<br />
Oneri tributari diversi 446.189 455.349 972.054<br />
Remunerazione della pubblica amminist. -6.948.918 -7.164.804 -7.975.046<br />
Oneri finanziari 664.438 1.349.264 1.668.442<br />
Remunerazione del capitale di credito -664.438 -1.349.264 -1.668.442<br />
TOTALE GESTIONE NON CARATTERISTICA -7.182.456 -9.333.783 -10.833.869<br />
Costi capitalizzati 3.327.592 3.678.477 4.031.829<br />
Ammortamenti -7.253.036 -7.160.418 -6.907.930<br />
Rendiconto economico<br />
(-) Personale sanitario 72.437.163 75.701.070 83.409.598<br />
(-) Personale professionale 277.975 415.831 424.838<br />
(-) Personale tecnico 13.618.421 14.297.920 15.746.946<br />
(-) Personale amministrativo 6.571.879 6.223.890 6.586.371<br />
Remunerazione del personale 92.905.438 96.638.711 106.167.753<br />
Svalutazioni -31.173 -25.357 -25.768<br />
Saldo ferie -987.529 -1.167.411 -738.016<br />
RISULTATO NETTO D’ESERCIZIO -4.944.087 -4.674.728 -3.332.667<br />
TOTALE GESTIONE CARATTERISTICA 7.182.515 9.333.764 11.141.087<br />
Da un’analisi dei dati delle tabelle, si evidenzia che<br />
nei tre anni il risultato di esercizio subisce variazioni<br />
di modesta entità, in quanto a fronte dell’aumento<br />
dei costi della produzione (+7,23 % dal 2006 al 2007 e<br />
+ 8,58% dal 2007 al <strong>2008</strong>), la Regione ha corrisposto<br />
una quota adeguata.<br />
Di rilievo è la percentuale rappresentata dal costo<br />
del personale sul totale dei costi aziendali (oltre il<br />
50%) che dimostra quanto rilevante sia la componente<br />
delle risorse umane nel Servizio Sanitario<br />
nazionale. Sempre in riferimento al costo del personale,<br />
va evidenziata l’IRAP (imposta sull’attività<br />
produttiva) che incide non poco sui costi di bilancio<br />
e sulla liquidità aziendale (8,5 % del costo del personale).<br />
108<br />
109
PROSPETTO DI DETERMINAZIONE<br />
DEL VALORE AGGIUNTO<br />
2006 2007 <strong>2008</strong><br />
PROSPETTO DI RIPARTO DEL VALORE<br />
2006<br />
2007<br />
<strong>2008</strong><br />
AGGIUNTO<br />
Rendiconto economico<br />
(+) contributi c/esercizio 40.912.036 43.532.847 52.884.946<br />
(+) ticket 2.503.532 2.920.533 2.777.751<br />
(+) ricavi per libera professione 3.968.063 3.940.583 4.375.147<br />
(+) prestazioni di ricovero e assistenza 137.957.435 147.861.033 158.396.354<br />
specialistica (mobilità)<br />
(+) altri ricavi 4.186.281 3.621.143 3.734.559<br />
VALORE DELLA PRODUZIONE 189.527.347 201.876.139 222.168.757<br />
(-) acquisto di beni 47.609.182 53.005.951 56.916.543<br />
(-) acquisto di servizi 27.592.568 25.234.946 35.182.555<br />
(-) manutenzioni e riparazioni 6.787.273 6.643.429 6.542.943<br />
(-) costi per godimento bene di terzi 2.984.680 4.470.051 4.359.388<br />
(-) oneri diversi di gestione 2.506.768 2.595.072 3.157.881<br />
(-) accantonamenti e svalutazioni 1.345.833 3.796.759 920.858<br />
(-) variazione delle rimanenze 613.090 157.456 -2.220.251<br />
COSTI DELLA PRODUZIONE 89.439.394 95.903.664 104.859.917<br />
Personale sanitario 72.437.163 75.701.070 83.409.598<br />
Personale professionale 277.975 415.831 424.838<br />
Personale tecnico 13.618.421 14.297.920 15.746.946<br />
Personale amministrativo 6.571.879 6.223.890 6.586.371<br />
Remunerazione del personale 92.905.438 96.638.711 106.167.753<br />
IRAP 6.502.729 6.709.455 7.002.992<br />
Oneri tributari diversi 446.189 455.349 972.054<br />
Remunerazione della pubblica 6.948.918 7.164.804 7.975.046<br />
amministrazione<br />
Oneri finanziari 664.438 1.349.264 1.668.442<br />
Remunerazione del capitale di credito 664.438 1.349.264 1.668.442<br />
VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 59 -19 307.218<br />
Rendiconto economico<br />
VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO 100.087.953 105.972.475 117.308.840<br />
LORDO (A-B)<br />
(+/-) saldo gestione straordinaria 430.900 -819.715 -1.190.381<br />
VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 100.518.853 105.152.760 116.118.459<br />
110<br />
111
Le figure che seguono mostrano la ripartizione del<br />
valore aggiunto tra alcuni degli stakeholders.<br />
Il ricorso al finanziamento a titolo oneroso di terze<br />
economie è pressoché nullo e determina un livello<br />
di oneri finanziari molto basso e non preoccupante.<br />
Un importo alquanto rilevante (quasi un 7% annuo)<br />
del valore generato finisce invece al settore pubblico<br />
sottoforma di imposte, come già evidenziato a proposito<br />
del commento sull’IRAP.<br />
RIPARTIZIone ValoRE AGGIunto anno 2007<br />
1,28%<br />
0,40%<br />
6,81%<br />
5,92%<br />
Personale sanitario<br />
Personale tecnico<br />
Rendiconto economico<br />
13,60%<br />
71,99%<br />
Personale amministrativo<br />
Personale professionale<br />
IRAP e Oneri Tributari Diversi<br />
Oneri finanziari<br />
Rendiconto economico<br />
RIPARTIZIone ValoRE AGGIunto anno 2006 RIPARTIZIone ValoRE AGGIunto anno <strong>2008</strong><br />
0,28%<br />
6,54%<br />
6,91%<br />
0,66%<br />
Personale sanitario<br />
Personale tecnico<br />
0,37%<br />
5,69%<br />
6,89%<br />
1,44%<br />
Personale sanitario<br />
Personale tecnico<br />
13,55%<br />
72,06%<br />
Personale amministrativo<br />
Personale professionale<br />
IRAP e Oneri Tributari Diversi<br />
Oneri finanziari<br />
13,60%<br />
72,02%<br />
Personale amministrativo<br />
Personale professionale<br />
IRAP e Oneri Tributari Diversi<br />
Oneri finanziari<br />
112<br />
113
INDICI DI REDDITIVIta’<br />
1. Da un’analisi dello stato patrimoniale raffrontato<br />
al conto economico dei vari anni, si può rilevare il<br />
ROI (return on investment) che indica la redditività e<br />
l’efficienza economica della gestione caratteristica,<br />
in quanto esprime quanto rende il capitale investito<br />
nell’azienda.<br />
Il ROI risulta influenzato soltanto dalla gestione tipica<br />
e caratteristica; pertanto esso non tiene in considerazione<br />
la gestione finanziaria, la gestione atipica,<br />
la gestione straordinaria e le imposte sul reddito.<br />
3.2. Sostenibilità patrimoniale<br />
La riclassificazione dello stato patrimoniale è finalizzata all’analisi dei seguenti punti:<br />
• Grado di indebitamento<br />
• Situazione finanziaria<br />
• Correlazione tra scadenza fonti ed impieghi<br />
Stato PatRImonIale RIClaSSIFICato<br />
Rendiconto economico<br />
Risultato operativo<br />
ROI= _______________ * 100<br />
Capitale investito<br />
2006<br />
Risultato operativo 7.182.515 9.333.764 11.141.087 /<br />
Totale impieghi 225.772.661 218.500.827 228.251.074<br />
R.O.I. 3,18% 4,27% 4,88% =<br />
2007<br />
<strong>2008</strong><br />
anno2006 anno2007 anno<strong>2008</strong><br />
Riclassificazione Stato Patrimoniale attivo<br />
Liquidità immediate 24.982.819 22.860.584 20.200.476<br />
Liquidità differite 87.371.046 86.027.610 94.488.797<br />
Rimanenze 7.899.615 7.742.159 9.962.410<br />
Attivo immobilizzato 105.519.181 101.870.474 103.599.391<br />
Totale impieghi 225.772.661 218.500.827 228.251.074<br />
Riclassificazione Stato Patrimoniale passivo<br />
Finanziamenti a breve 114.450.157 124.950.077 143.878.617<br />
Finanziamenti a medio lungo termine 11.559.846 14.227.723 10.383.497<br />
Patrimonio netto 99.762.658 79.323.027 73.988.960<br />
Totale fonti di finanziamento 225.772.661 218.500.827 228.251.074<br />
Rendiconto economico<br />
Nell’anno 2006 risulta un ROI pari a 3,18 che si incrementa<br />
nell’anno successivo ad un 4,27 per attestarsi<br />
al 4,88 nel <strong>2008</strong>. Per cui si evidenzia una crescente<br />
redditività ed efficienza economica aziendale.<br />
(*) Valori da preconsuntivo in attesa di approvazione da parte della Regione<br />
114<br />
115
1. INDICE DI elaSTICIta’ GloBale<br />
3.1. sostenibilità finanziaria<br />
1. GRADO DI INDEBItamento<br />
Attivo circolante<br />
Totale attivo<br />
Attivo immobilizzato<br />
Patrimonio Netto<br />
2006<br />
2007<br />
<strong>2008</strong><br />
2006<br />
2007<br />
<strong>2008</strong><br />
Rendiconto economico<br />
Liquidità immediate 24.982.819 22.860.584 20.200.476 +<br />
Liquidità differite 87.371.046 86.027.610 94.488.797 +<br />
Rimanenze 7.899.615 7.742.159 9.962.410 +<br />
Totale 120.253.480 116.630.353 124.651.683 /<br />
Attivo immobilizzato 105.519.181 101.870.474 103.599.391<br />
Indice elasticità globale 1,14 1,14 1,20 =<br />
Esprime il rapporto tra attivo circolante e attivo<br />
immobilizzato. Quanto più è alto l’indice tanto più<br />
è elastica la gestione dell’azienda. Una bassa elasticità<br />
esprime un certo grado di immobilizzo degli<br />
impieghi. Un indice pari a 1 esprime l’uguaglianza tra<br />
impieghi a breve e impieghi a lungo termine. Nella<br />
nostra azienda sia nel 2006 che nel 2007 tale indice<br />
si attesta sul 1,14, per incrementarsi a 1,20 nel <strong>2008</strong><br />
rilevando un’elasticità costante e soddisfacente degli<br />
impieghi.<br />
Totale fonti di finanziamento 225.772.661 218.500.827 228.251.074 /<br />
Patrimonio netto 99.762.658 79.323.027 73.988.960<br />
Grado di indebitamento 2,26 2,75 3,08 =<br />
Nell’anno 2006 tale rapporto è pari a 2,26 mentre<br />
nell’anno successivo è pari a 2,76 per giungere nel<br />
<strong>2008</strong> ad un valore del 3,15 dovuto all’incremento degli<br />
assets. L’indice intorno al 2% è ritenuto accettabile<br />
2. INDICE DI DISPonIBILIta’ (CURRent RatIO)<br />
e significa che il capitale investito è il doppio del<br />
capitale proprio e che pertanto il capitale investito<br />
è coperto per metà dal capitale proprio e per l’altra<br />
metà da capitale di terzi.<br />
Rendiconto economico<br />
Attivo corrente<br />
Passivo corrente<br />
2006<br />
2007<br />
<strong>2008</strong><br />
Liquidità immediate 24.982.819 22.860.584 20.200.476 +<br />
Liquidità differite 87.371.046 86.027.610 94.488.797 +<br />
Rimanenze 7.899.615 7.742.159 9.962.410 +<br />
Totale 120.253.480 116.630.353 124.651.683 /<br />
Finanziamenti a breve 114.450.157 124.950.077 143.878.617<br />
Current ratio 1,05 0,93 0,87 =<br />
Tale indice rappresenta il quoziente di liquidità<br />
dell’<strong>Azienda</strong>, evidenziando la capacità di far fronte a<br />
impegni a breve termine, che, nel caso della nostra<br />
<strong>Azienda</strong> passa da 1,05 del 2006 ad un dato peggiorativo<br />
0,93 nel 2007 fino al 0,87 del <strong>2008</strong>.<br />
116<br />
117
3. INDICE DI LIQUIDItà (ACID teST)<br />
Liquidità immediate + Liquidità differite<br />
Passivo corrente<br />
Rendiconto economico<br />
2006<br />
Liquidità immediate 24.982.819 22.860.584 20.200.476 +<br />
Liquidità differite 87.371.046 86.027.610 94.488.797 +<br />
Totale 112.353.865 108.888.194 114.689.273 /<br />
Finanziamenti a breve 114.450.157 124.950.077 143.878.617<br />
Acid test 0,98 0,87 0,80 =<br />
Tale indice rappresenta anch’esso la capacità<br />
dell’impresa di fare fronte ai propri impegni finanziari<br />
a breve senza considerare però le risorse investite<br />
nelle scorte, precedentemente considerate nell’indice<br />
di current ratio. Un vero giudizio positivo potrebbe<br />
essere espresso nel caso in cui l’indicatore presenti<br />
valori superiori all’1. In entrambi gli anni 2006 e 2007<br />
l’indicatore rilevato si attesta intorno allo 0,9 per poi<br />
scendere a 0,8 nel <strong>2008</strong>.<br />
Dall’analisi dei rendiconti e degli indici finanziari<br />
emerge un andamento della situazione debitoria<br />
negli anni 2006-2007-<strong>2008</strong> evidenziante una carenza<br />
di liquidità che porta inevitabilmente ad una conseguente<br />
dilazione nei pagamenti dei fornitori, come<br />
già evidenziato nel paragrafo 2.1.5 “Fornitori”.<br />
La situazione di cassa dell’<strong>Azienda</strong> non consente il<br />
pieno rispetto dei termini contrattuali stipulati coi<br />
fornitori; la Direzione <strong>Azienda</strong>le, al fine di arginare<br />
la strutturale carenza di liquidità, dovuta alle mancate<br />
erogazione regionali ed ai ritardi sugli incassi<br />
2007<br />
<strong>2008</strong><br />
su fatture emesse in capo altre ASL piemontesi,<br />
ha autorizzato il ricorso ad attingere fondi presso<br />
l’Istituto Tesoriere attraverso anticipazioni ordinaria<br />
e straordinarie, sobbarcandosi il costo dei relativi<br />
interessi bancari.<br />
Rendiconto economico<br />
118<br />
119
Rendiconto economico<br />
3.4. ANALISI ECONOMICA PER LIVELLI DI AssISTENZA<br />
Modello Z5 Fabbisogno Fabbisogno Fabbisogno Variazione% Variazione%<br />
Verifica finanziamenti per livello assistenziale netto <strong>2008</strong> netto 2007 netto 2006 <strong>2008</strong>-2007 2007-2006<br />
Totale dipartimento Prevenzione 0 0 0<br />
Jb - Medicina del lavoro 0 0<br />
N - Medicina Legale 0 0 0<br />
O - Screening -112,950 -277,480 -209,610 59% -32%<br />
P - Totale Assistenza Collettiva -112,950 -277,480 -209,601 59% -32%<br />
Q - Medicina di base 0 0 0 0<br />
R - Assistenza Farmaceuico tot. - 9.520.540 - 6.707.283 - 5.898.990 -42% -14%<br />
T - Assistenza specialistica (compreso C2) 36.339.797 51.990.024 60.717.860 -30% -14%<br />
Ua - Assistenza distrettuale SERT 0 0 0<br />
Ub - Assistenza distrettuale DSM 0 0 0<br />
Va - Assistenza distrettuale Anziani 0 0 0<br />
Vb - Assistenza distrettuale Materno-Infantile 0 0 0<br />
Vc - Assistenza distrettuale Disabili 0 0 0<br />
Vd - Asssistenza distrettuale 188 22.218.640 4.562.207 1.622.050 387% 181%<br />
V - Altra Assistenza distrettuale 0 0 -13.461<br />
W - Totale Assistenza distrettuale 40.037.898 49.844.948 56.427.458 -2% -12%<br />
I - costi strutturali DEA 8.512.239 9.431.294 9.738.574 -10% -3%<br />
Ricoveri ordinari e diurni - 3.202.886 - 12.796.993 - 20.638.512 75% 38%<br />
Farmaci H 0 0 0<br />
X - Totale Assistenza <strong>Ospedaliera</strong> 5.309.352 - 3.365.698 - 10.899.938 258% 69%<br />
Totale Fabbisogno 54.234.300 46.201.770 45.317.910 17% 2%<br />
da gennaio <strong>2008</strong> la gestione dell’attività convenzionata<br />
per il 118 é stata trasferita dalle ASL territoriali<br />
a questa <strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>, determinando una<br />
moltiplicazione delle risorse necessarie all’erogazione<br />
di questa funzione.<br />
3.5 Investimenti<br />
Infine anche per quanto riguarda l’attività preventiva,<br />
che per questa <strong>Azienda</strong> consiste nella sola attività<br />
di screening, il fabbisogno è aumentato nel <strong>2008</strong>,<br />
mantenendosi comunque su valori negativi.<br />
Per una corretta interpretazione dell’andamento degli investimenti dell’azienda vengono riportati i valori<br />
disaggregati delle immobilizzazioni materiali e immateriali dell’azienda nel corso degli anni, con una sintesi<br />
del peso di ogni singola voce sul totale complessivo.<br />
Immobilizzazioni Materiali<br />
180.000.000<br />
160.000.000<br />
140.000.000<br />
2006<br />
Terreni 2.130.122 2.130.122 2.076.488<br />
Fabbricati 83.980.972 84.829.224 86.807.909<br />
Impianti e macchinari 17.976.659 19.355.840 20.304.379<br />
Attrezzature sanitarie 45.628.327 41.700.356 45.615.585<br />
Mobili e arredi 6.277.022 6.091.085 6.495.664<br />
Automezzi 313.360 302.733 384.899<br />
Altri beni 7.585.143 6.250.535 6.950.391<br />
Immobilizzazioni materiali 163.891.605 160.659.895 168.635.315<br />
2007<br />
Altri beni<br />
Automezzi<br />
Mobili e arredi<br />
Attrezzature sanitarie<br />
Impianti e macchinari<br />
Fabbricati<br />
Terreni<br />
<strong>2008</strong><br />
Rendiconto economico<br />
La tabella evidenzia come le risorse economiche<br />
sono state allocate negli anni presi in considerazione<br />
per il soddisfacimento dei livelli assistenziali.<br />
Tali dati rappresentano il confronto tra finanziamento<br />
regionale per livelli assistenziali e costi realmente<br />
sostenuti. Come si può notare nel corso del triennio<br />
il fabbisogno totale è stato in continuo aumento,<br />
in quanto tutte le nuove attività previste dal Piano<br />
di Riqualificazione dell’assistenza e di Riequilibrio<br />
economico-finanziario (PRR) a partire dal 2006 sono<br />
120<br />
state man mano implementate, tra cui l’apertura del<br />
Presidio Borsalino.<br />
Più in particolare il fabbisogno per i ricoveri è stato<br />
in continuo aumento (+75% nel <strong>2008</strong>), pur rimanendo<br />
su livelli negativi (che indicano la capacità di coprire<br />
i costi dell’attività con i rimborsi previsti per le prestazioni<br />
erogate).<br />
Si è invece progressivamente ridotto il fabbisogno per<br />
l’assistenza specialistica, con una diminuzione del<br />
14% nel 2007 e del 30% nel <strong>2008</strong>; d’altra parte però<br />
120.000.000<br />
100.000.000<br />
80.000.000<br />
60.000.000<br />
40.000.000<br />
20.000.000<br />
0<br />
2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Dall’analisi emerge una flessione nel<br />
2007, dovuta ad una riduzione delle<br />
attrezzature sanitarie, compensata nel<br />
<strong>2008</strong> con un incremento globale del<br />
valore dell’immobilizzo materiale.<br />
121
Immobilizzazioni Immateriali<br />
2006<br />
2007<br />
<strong>2008</strong><br />
Rendiconto economico<br />
Costi di impianto e di ampliamento 0 0 0<br />
Costi di ricerca e di sviluppo 102.702 102.702 102.702<br />
Diritti di brevetto ed utilizzazione opere d’ingegno 1.892.736 1.968.458 2.245.056<br />
Costi di manutenzione straordinaria 264.901 410.679 410.679<br />
Altre Immobilizzazioni Immateriali 0 0 0<br />
Immobilizzazioni immateriali 2.260.339 2.481.839 2.758.437<br />
Immobilizzazioni immateriali 2.260.339 2.481.839 2.758.437<br />
3.000.000<br />
2.500.000<br />
2.000.000<br />
1.500.000<br />
1.000.000<br />
500.000<br />
0<br />
2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Il valore delle immobilizzazioni immateriali per il<br />
<strong>2008</strong> ha subito un incremento del 22% sul 2006 e<br />
del 11% sul 2007 evidenziando un trend di crescita<br />
in particolare per la voce dei brevetti dovuti ad<br />
ampliamenti e aggiornamenti di licenze e software.<br />
Per quanto riguarda le immobilizzazioni finanziare,<br />
il valore è rimasto invariato nei tre anni di riferimento<br />
e tale voce è pari a €12.911.741, dovuta per massima<br />
Altre immobilizzazioni immateriali<br />
Costi di manutenzione straordinaria<br />
Diritti di brevetto ed utilizzazione<br />
opere di ingegno<br />
Costi di ricerca e di sviluppo<br />
parte alla partecipazione al 62,50 % nel capitale sociale<br />
della società Borsalino 2000 Centro di riabilitazione<br />
s.r.l., società a capitale misto pubblico-privato,<br />
costituita con la Fondazione Cassa di Risparmio di<br />
Alessandria e finalizzata alla ristrutturazione del<br />
presidio Ospedaliero Borsalino e per un minima<br />
parte alla partecipazione al Consorzio Alessandrino<br />
per l’energia - Energal.<br />
3.5.1 Tecnology assestment<br />
A partire dal 2007 l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria<br />
ha intrapreso un percorso che ha portato<br />
allo sviluppo di un sistema organizzato di valutazione<br />
delle tecnologie secondo i princi dell’Health<br />
Technology Assessment (HTA) nella sua accezione<br />
aziendale Hospital Based Technology Assessment<br />
(HbHTA). D’ora in avanti, per semplicità di parlerà<br />
sempre di HTA.<br />
L’HTA applicato alla realtà aziendale sanitaria permette<br />
di valutare secondo principi multidisciplinari<br />
(sanitari, economici, tecnici, organizzativi, logistici...)<br />
l’acquisizione di una qualsiasi tecnologia, dove la<br />
parola “tecnologia” è utilizzata nel suo significato più<br />
ampio: apparecchiature, sistemi di apparecchiature,<br />
strutture, farmaci, presidi, metodi, ecc.<br />
In altre parole, valutare gli investimenti aziendali<br />
secondo i principi dell’HTA significa garantire l’ottimizzazione<br />
degli investimenti stessi, attraverso<br />
analisi accurate che tengono conto della più ampia<br />
varietà aspetti che possono avere impatto sull’organizzazione<br />
aziendale sanitaria e non.<br />
Un processo di HTA è per sua definizione un processo<br />
multidisciplinare e, a tal proposito (per garantire cioè<br />
valutazioni multidisciplinari), nell’anno <strong>2008</strong> è stata<br />
deliberata una specifica commissione di valutazione<br />
(UVT: Unità di Valutazione Tecnologie) che, ad oggi<br />
si riunisce regolarmente al fine di valutare volta per<br />
volta tutte le problematiche rilevate in tutti i servizi<br />
aziendali.<br />
L’UVT, fonde in sé un po’ tutti i punti di vista e, quindi,<br />
le professionalità, necessari per la generazione di<br />
valutazioni multidisciplinari. Essa è costituita dai<br />
rappresentati di: S.C. Acquisti e Logistica, S.C. Tecnico,<br />
S.C. Ingegneria Clinica, S.C. Direzione Medica<br />
di Presidio, S.C. Farmacia, S.C. Controllo di Gestione,<br />
S.C. Sistemi Informativi ed Informatici.<br />
Grazie al lavoro dell’UVT ad oggi è stato possibile<br />
realizzare una fine programmazione degli acquisti,<br />
attraverso la creazione di un “piano investimenti”,<br />
all’interno del quale ciascun investimento, dopo<br />
essere stato valutato, viene, a tutti gli effetti, classificato<br />
con un suo indice di priorità che tiene sempre<br />
conto di 5 criteri di valutazione:<br />
1. garanzia erogazione servizio,<br />
2. appropriatezza / evidenza tecnico scientifica,<br />
3. impatto organizzativo / gestionale,<br />
4. opportunità strategiche,<br />
5. costi di gestione ed investimenti.<br />
Gli investimenti che massimizzano la valutazione<br />
delle 5 voci sopra riportate, sono posizionati nelle<br />
prime posizioni della lista del piano investimenti.<br />
Al fine di gestire al meglio tutto il procedimento di<br />
raccolta delle richieste, valutazione e classificazione,<br />
, è in fase finale di sviluppo un applicativo WEB dedicato,<br />
il cui utilizzo potrà essere esteso a tutti i reparti<br />
e servizi dell’azienda grazie alla collaborazione con<br />
il sistema informativo aziendale.<br />
Si dettagliano di seguito i principali investimenti in<br />
impianti e strutture sostenuti nel triennio oggetto<br />
di analisi:<br />
Rendiconto economico<br />
122<br />
123
Rendiconto economico<br />
INVESTIMENTI<br />
Programma di edilizia<br />
sanitaria ex art. 20 L.<br />
67/88 – 2^ fase – P.O. “SS.<br />
<strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong>”<br />
Programma di edilizia<br />
sanitaria ex art. 20 L. 67/88<br />
–P.O. “C. Arrigo”<br />
Laboratorio del<br />
Mesotelioma e di Biologia<br />
Molecolare<br />
SPESA COMPL.<br />
IVA INCLUSA<br />
€ 10.741.709,20 finanziati<br />
per il 95% dal Ministero<br />
della Salute e per il 5%<br />
dalla Regione<br />
€ 4.338.237,95 finanziati<br />
per il 95% dallo Stato e per<br />
il 5% a dalla Regione<br />
€ 300.000,00<br />
(finanziamento regionale)<br />
DESCRIZIONE<br />
Sopraelevazione struttura<br />
su Spalto Marengo /<br />
Via Santa Caterina per<br />
allocazione di gruppo<br />
operatorio, rianimazione<br />
e sterilizzazione<br />
centralizzata<br />
Ristrutturazione parziale<br />
degenza padiglione<br />
esistente per<br />
adeguamento a norme<br />
di sicurezza igieni-che e<br />
funzionali<br />
Realizzazione del<br />
Laboratorio<br />
TEMPI DI REALIZZAZIONE<br />
Inizio lavori: 08/01/<strong>2008</strong><br />
Fine lavori: 21/04/2011<br />
Progetto esecutivo<br />
approvato in data<br />
07/02/<strong>2008</strong><br />
Fine lavori: 23/07/2007<br />
Acquisizione arredi:<br />
anno <strong>2008</strong><br />
Inaugurazione: aprile 2009<br />
3.5.2 Altri investimenti<br />
Si dettagliano di seguito i principali investimenti in apparecchiature biomediche sostenuti nel triennio oggetto<br />
di analisi:<br />
INVESTIMENTI ANNO 2006<br />
Acquisto di letti degenza<br />
per il P.O. Borsalino<br />
Acquisto di<br />
apparecchiatura<br />
radiologica portatile per<br />
radiografia digitale diretta<br />
per il P.O. Borsalino<br />
SPESA COMPL.<br />
IVA INCLUSA<br />
€ 180.000,00 finanziati<br />
dalla Regione<br />
€ 202.800,00 finanziati<br />
dalla Regione<br />
DESCRIZIONE<br />
n. 150 letti degenza elettrificati adatti per terapia<br />
base e subintensiva, necessari sia per garantire<br />
il miglior livello di assistenza al paziente sia per<br />
ottimizzare la movimentazione e il posizionamento<br />
dello stesso da parte degli operatori sanitari.<br />
Diagnostica RX portatile completamente digitale.<br />
Permette l’esecuzione di radiografie di alto livello<br />
direttamente al posto letto con produzione delle<br />
immagini direttamente in formato digitale con la<br />
possibilità di condividere le stesse direttamente con<br />
la radiologia dell’Ospedale Civile.<br />
Rendiconto economico<br />
Divisione Psichiatria<br />
Piastra tecnologica –<br />
2^ lotto<br />
Sistema integrato taC-Pet<br />
Appalto decennale<br />
“Multiservizio energia”<br />
124<br />
€ 760.000,00<br />
(finanziamento regionale)<br />
€ 4.270.000,00<br />
(finanziamento regionale)<br />
€ 3.320.000,00<br />
(finanziamento Regionale)<br />
€ 87.190.833,00<br />
(finanziamento tramite<br />
terzi)<br />
Opere di ristrutturazione<br />
della Divisione di<br />
Psichiatria del P.O. “SS.<br />
<strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong>”<br />
Realizzazione Piastra<br />
tecnologica c/o il P.O.<br />
“SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong>”<br />
Fornitura chiavi in mano<br />
del sistema integrato<br />
TAC-PET occorrente alla<br />
S.C. di Medicina Nuclare<br />
Verbale assegnazione<br />
lavori: 01/12/<strong>2008</strong><br />
Fine lavori: 27/09/2009<br />
Fine lavori: 01/08/<strong>2008</strong><br />
Collaudo: anno 2009<br />
Approvazione progetto<br />
costruttivo: anno <strong>2008</strong><br />
Fine lavori: anno 2009<br />
Gara d’appalto per Inizio lavori delle opere<br />
fornitura di servizi di riqualificazione impiantistica<br />
e strutturale<br />
gestione calore e termici<br />
continuativi, condizionamento<br />
estivo, termo-<br />
energetico e gestionale-<br />
finalizzate al risparmio<br />
ventilazione invernale, realizzazione impianto<br />
fornitura energia fotovoltaico e nuovo polo<br />
elettrica, manutenzione tecnologico.<br />
straordinaria migliorativa Collaudo impianto fotovoltaico:<br />
anno 2009<br />
impianti elettrici,<br />
realizzazione impianto<br />
fotovoltaico da 74 kw.<br />
Acquisto di n. 2 ecografi<br />
da destinare alla S.C.<br />
di neonatologia del<br />
presidio “C. Arrigo” e<br />
al presidio ospedaliero<br />
Borsalinoneonatologia<br />
del presidio “C. Arrigo”<br />
e al presidio ospedaliero<br />
Borsalino<br />
Acquisto attrezzature varie<br />
per l’avvio dell’attività del<br />
Presidio Borsalino<br />
€ 168.000,00 finanziati<br />
dalla Regione<br />
€ 191.982,76<br />
Ecografi di ultima generazione dotati di interfaccia<br />
per la condivisione delle immagini con tutti i reparti<br />
dell’azienda sanitaria, indispensabili per svolgere<br />
attività di diagnostica ecografica nei due presidi<br />
interessati.<br />
Ventilatori, lava padelle, defibrillatori,<br />
emogasanilizzatore, pompe infusionali,<br />
negativoscopi, carrelli, saturi metri, ecc…<br />
125
SPESA COMPL.<br />
INVESTIMENTI ANNO 2007 DESCRIZIONE<br />
INVESTIMENTI ANNO 2007<br />
IVA INCLUSA<br />
SPESA COMPL.<br />
IVA INCLUSA<br />
DESCRIZIONE<br />
Rendiconto economico<br />
Acquisto di un<br />
€ 1.707.653,94 finanziati<br />
acceleratore lineare dalla Regione<br />
e di attrezzature e<br />
strumentazioni accessorie<br />
per l’erogazione delle<br />
prestazioni, comprensive<br />
di assistenza tecnica, e<br />
delle opere edili ed affini,<br />
radio-protezionistiche ed<br />
impiantistiche, necessarie<br />
per l’adeguamento dei<br />
locali – aggiudicazione<br />
Acquisto sistema di<br />
videofluorangiografia<br />
per la S.C. di Oculistica<br />
Acquisto sistema di<br />
videobroncoscopia<br />
per la S.C. malattie<br />
dell’apparato respiratorio<br />
€ 129.360,00 finanziati<br />
dalla Regione<br />
€ 91.920,00 finanziati<br />
dalla Regione<br />
Apparecchiatura che, attraverso l’utilizzo di<br />
radiazioni ionizzanti, viene utilizzata per eradicare<br />
patologie tumorali o a scopo palliativo. In particolare,<br />
grazie all’azione dell’acceleratore lineare è possibile<br />
eliminare o ridurre le masse tumorali in maniera<br />
non invasiva, preservando al massimo i tessuti<br />
circostanti<br />
Apparecchiatura in grado i realizzare un esame<br />
diagnostico oculistico (fluorangiografia) che consente<br />
di studiare accuratamente i vasi sanguigni della retina<br />
e della coroide. Funziona iniettando in vena un mezzo<br />
di contrasto: così i medici oculisti possono osservare<br />
con particolare accuratezza lo stato di salute delle<br />
due strutture oculari<br />
Sistema di apparecchiature elettromedicali<br />
necessario per la realizzazione di videobroncoscopie<br />
in grado di produrre immagini direttamente in<br />
formato digitale<br />
Locazione per otto anni di € 30.000,00 finanziati<br />
una sala radiologica dalla Regione<br />
combinata (unità digitale<br />
per rx torace + unità<br />
digitale orizzontale),<br />
comprensiva di assistenza<br />
tecnica e delle opere<br />
edili ed impiantistiche,<br />
necessarie per<br />
l’adeguamento<br />
dei locali–aggiudicazione<br />
Acquisto barelle per<br />
il pronto soccorso del<br />
presidio “SS. antonIO<br />
E BIAGIO” dell’azienda<br />
<strong>Ospedaliera</strong> di<br />
Alessandria<br />
Acquisto sistema<br />
diagnostico per<br />
l’esecuzione di<br />
indagini endoscopiche<br />
gastrointestinali<br />
tramite videocapsule<br />
ingeribili<br />
€ 51.000,00 finanziati<br />
dalla Regione<br />
€ 25.764,00 finanziati<br />
dalla Regione<br />
Diagnostica radiologica specifica per esami toracici<br />
in grado di produrre immagini radiografiche<br />
direttamente in formato digitale<br />
Sistema di barelle specifiche per il trasporto interno<br />
di pazienti dal pronto soccorso verso i reparti<br />
ospedalieri<br />
Sistema di ultima generazione in grado di realizzare<br />
un esame diagnostico di endoscopia digestiva<br />
attraverso l’ingerimento di una pillola (videocapsula)<br />
che, dotata di microtelecamera e trasmettitore<br />
radio integrati, permette la successiva analisi delle<br />
immagini registrate a fini diagnostici. E’ ad oggi il<br />
sistema meno invasivo esistente per la realizzazione<br />
di diagnosi di relative all’apparato digerente.<br />
Rendiconto economico<br />
126<br />
127
SPESA COMPL.<br />
INVESTIMENTI ANNO <strong>2008</strong> DESCRIZIONE<br />
INVESTIMENTI ANNO <strong>2008</strong><br />
IVA INCLUSA<br />
SPESA COMPL.<br />
IVA INCLUSA<br />
DESCRIZIONE<br />
Acquisto di un tomografo<br />
assiale computerizzato<br />
(tac) per la S.C. di<br />
radiologia<br />
€ 872.398,80<br />
Sistema diagnostico ormai tra i più diffusi, in<br />
grado di generare immagini 3D attraverso l’utilizzo<br />
di radiazioni ionizzanti (RX). Grazie ai 32 strati<br />
permetterà anche la realizzazione di analisi di<br />
endoscopia e coronarografia virtuali.<br />
Acquisto di un sistema<br />
per la realizzazione di<br />
analisi di ematologia per<br />
la S.C. Laboratorio analisi<br />
€ 228.843,57<br />
Sistema di ultima generazione indispensabile per la<br />
realizzazione di esami di ematologia<br />
Rendiconto economico<br />
Acquisto n. 3<br />
tavoli operatori<br />
elettromeccanici per il<br />
blocco operatorio 1 O.C.<br />
E di un tavolo operatorio<br />
elettromeccanico per<br />
il blocco operatorio<br />
infantile O.I.<br />
Acquisto di un<br />
intensificatore di<br />
brillanza mobile per<br />
la S.C. di ortopedia e<br />
traumatologia<br />
Acquisto di un tomografo<br />
a coerenza ottica (oct)<br />
per la S.C. di oculistica<br />
€ 363.434,40<br />
€ 90.000,00<br />
€ 82.560,00<br />
Tavoli operatori chirurgici universali di ultima<br />
generazione, completamente elettrificati e<br />
caratterizzati da elevata portata ( › 250 Kg) e quindi<br />
adatti anche per il trattamento di pazienti obesi.<br />
Sistema portatile diagnostico a raggi X completo di<br />
catena televisiva necessario per l’attività ortopedica<br />
e traumatologica di sala<br />
L’OCT sfrutta un raggio laser infrarosso e riesce così<br />
a ricostruire al computer la struttura corporea in due<br />
o tre dimensioni. Il tutto grazie al riflesso dei raggi<br />
infrarossi.<br />
Consente, ad esempio, lo studio in sezione della<br />
retina e la diagnosi di eventuali patologie. Utile nel<br />
trattamento di patologie legate all’ipovisione.<br />
Acquisto di n. 1 sistema<br />
endoscopico in alta<br />
definizione per la S.C.<br />
Otorinolaringoiatria<br />
Acquisto di n. 1<br />
aspiratore ad<br />
ultrasuoni per la S.C.<br />
Neurochirurgia<br />
Acquisto di n. 1 laser<br />
ad olmio per la S.C.<br />
Pneumologia<br />
Acquisto di n. 1 sistema<br />
per il trasposto<br />
pneumatico (posta<br />
pneumatica)<br />
€ 95.879,41<br />
€ 141.600,00<br />
€ 27.600,00<br />
€ 151.603,20<br />
Sistema endoscopico completo di ultima generazione<br />
in alta definizione<br />
Sistema innovativo di ultima generazione per il<br />
trattamento (asportazione o riduzione) delle masse<br />
tumorali, in particolare in corrispondenza del<br />
basicranio e della colonna, in grado di asportare<br />
anche masse calcificate senza ricorrere all’uso di<br />
frese<br />
Sistema di grande utilità per il trattamento tramite<br />
laser di calcoli e piccoli interventi in laparoscopia<br />
Sistema esteso a tutto l’azienda che permette il<br />
trasporto di piccoli colli (fascicoli, provette, cartelle)<br />
sui tre presidi Infantile, Gardella e Civile senza<br />
l’utilizzo di ulteriore personale e/o mezzi di trasporto<br />
Rendiconto economico<br />
Acquisto di n. 140 letti<br />
degenza per il presidio<br />
civile<br />
Acquisto di un sistema<br />
per la realizzazione di<br />
analisi di coagulazione<br />
ed emostasi per la s.c.<br />
Laboratorio analisi<br />
€ 247.128,00<br />
€ 120.000,00<br />
Letti di degenza di elevatissima qualità dotati di<br />
tutte le movimentazioni elettrificate a garanzie sia<br />
del confort del paziente sia della realizzazione delle<br />
terapie necessarie sia in degenza ordinaria sia in<br />
degenza sub intensiva ed intensiva<br />
Sistema di ultima generazione indispensabile per la<br />
realizzazione di esami di coagulazione<br />
128<br />
129
Prospettive future<br />
Prospettive future<br />
1.1 Spunti di miglioramento<br />
Annualmente viene adottato dalla Direzione Generale,<br />
previa condivisione con il Collegio di Direzione,<br />
il piano di miglioramento aziendale diretto ad individuare<br />
e declinare gli obiettivi da assegnare alle<br />
strutture, attraverso una fase di concertazione con i<br />
Direttori/Responsabili delle stesse.<br />
Per l’anno 2009 il piano di miglioramento è stato<br />
caratterizzato sia dalla continuità con gli obiettivi<br />
assegnati per l’anno <strong>2008</strong> sia dal perseguimento<br />
dei nuovi obiettivi emersi dalla relazione di riesame<br />
aziendale.<br />
Si riportano qui di seguito gli obiettivi di miglioramento<br />
per l’anno 2009.<br />
1. mantenimento certificazione e incremento delle<br />
strutture da coinvolgere nella certificazione per la<br />
qualità secondo lo standard UNI EN ISO 9001, in<br />
logica sistemica e di processo<br />
In questo periodo il sistema di gestione per la qualità,<br />
che nel frattempo ha coinvolto nella certificazione<br />
più del 60% delle strutture aziendali, ha avuto grandi<br />
trasformazioni passando da approccio di gestione<br />
per strutture ad un approccio integrato e sistemico<br />
per processi.<br />
Il fulcro del sistema di gestione per la qualità implementato<br />
all’interno dell’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> “SS<br />
<strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e Cesare Arrigo” è la centralità del<br />
paziente.<br />
A questo proposito negli ultimi anni sono stati<br />
organizzate numerose iniziative volte a garantire<br />
non soltanto l’adeguatezza e appropriatezza delle<br />
prestazioni erogate ma innalzare anche il livello di<br />
qualità percepita dal paziente.<br />
Nel <strong>2008</strong> le strutture certificate erano 61% sul totale<br />
delle strutture componenti l’assetto organizzativo<br />
aziendale attuale.<br />
Per l’anno 2009 si prevede di estendere la certificazione<br />
secondo la norma ISO 9001 alle unità operative<br />
afferenti al Dipartimento Funzionale di urgenza e<br />
accettazione ed entro il 2010 a tutte le altre strutture<br />
aziendali che ad oggi risultano ancora non certificate.<br />
In questo modo l’<strong>Azienda</strong> nella sua globalità sarà<br />
dotata di strumenti comuni di gestione ed interfaccia<br />
e sarà davvero possibile avviare una gestione delle<br />
attività per processi, che non riversi sul paziente l’incongruenza<br />
di processi non correttamente integrati<br />
ma favorisca una presa in carico globale ed efficiente<br />
del cittadino.<br />
2. Implementazione Audit Civico<br />
Il progetto, coordinato a livello regionale dall’Aress<br />
e promosso da Cittadinanza Attiva, ha l’obiettivo<br />
di migliorare la qualità dei servizi sanitari della<br />
Regione con la partecipazione del cittadino. L’Audit<br />
Civico verrà condotto da un gruppo misto, composto<br />
da operatori sanitari e cittadini volontari che osserveranno<br />
direttamente la qualità e la sicurezza delle<br />
strutture, intervistando direttamente i responsabili<br />
e formulando giudizi e proposte di miglioramento<br />
alla Direzione <strong>Azienda</strong>le. La Direzione dovrà poi, in<br />
collaborazione e con il supporto dell’ARESS, adottare<br />
programmi di miglioramento della qualità.<br />
3. Redazione del bilancio sociale<br />
La redazione del bilancio sociale, inserita nell’ambito<br />
del progetto regionale coordinato dall’Aress, costituisce<br />
per l’<strong>Azienda</strong> un obiettivo prioritario con cui “rendicontare”<br />
le proprie attività ai propri stakeholders<br />
e raccogliere notizie ed informazioni finalizzate alla<br />
definizione di politiche di miglioramento aziendali. A<br />
partire dall’anno 2009, con la redazione del presente<br />
documento, l’<strong>Azienda</strong> ha ritenuto infatti prioritario<br />
prevedere l’adozione di tale documento annualmente<br />
al fine di garantire una comunicazione completa e<br />
circolare di tutte le informazioni sulla “vita dell’<strong>Azienda</strong>”,<br />
anche sotto il profilo economico, attraverso la<br />
formulazione in particolare di dati sintetici e leggibili<br />
da parte della cittadinanza.<br />
4. Sviluppo e implementazione della Customer<br />
satisfaction aziendale<br />
Il progetto di Customer satisfaction aziendale, analisi<br />
di gradimento di soddisfazione del cittadino, è stato<br />
ampiamente descritto nella relazione sociale del<br />
presente documento. In particolare, occorre evidenziare<br />
il fatto che la Direzione ha ritenuto di puntare<br />
molto sulla rilevazione sistematica nei confronti delle<br />
attività effettuate dalle strutture sanitarie e dalle<br />
strutture amministrative.<br />
5. Revisione sistema informativo aziendale<br />
Dal <strong>2008</strong> è iniziato lo studio di un piano pluriennale<br />
di revisione dei sistemi informativi aziendali mirato<br />
alla realizzazione di un nuovo sistema informativo più<br />
integrato e funzionale alle esigenze dell’azienda da<br />
attuarsi nel suo complesso a partire dall’anno 2009.<br />
Gli investimenti tecnologici legati all’area dell’Information<br />
and Communication Technology mirano<br />
conseguentemente alla realizzazione di un unico,<br />
organico ed integrato sistema informativo aziendale.<br />
Il nuovo Sistema Informativo, basato su una<br />
robusta infrastruttura tecnologica, sarà in grado di<br />
supportare i diversi utenti aziendali nell’operatività<br />
quotidiana ma anche di fornire strumenti di controllo<br />
e programmazione.<br />
L’obiettivo è quello di attivare gli investimenti tecnologici<br />
opportuni per realizzare un sistema informativo<br />
capace di fornire le informazioni in tempi utili<br />
ed in maniera garantita; in grado cioè di tracciare la<br />
storia socio-sanitaria del singolo cittadino-paziente,<br />
di fornire le informazioni utili ai cittadini per scegliere<br />
tra le varie offerte sanitarie ma anche di supportare<br />
i diversi processi organizzativi interni all’azienda.<br />
La realizzazione e l’ammodernamento dei sistemi<br />
informativi aziendali in una logica integrata si sviluppa<br />
attraverso una serie di azioni relative a specifiche<br />
aree aziendali e vista la complessità del progetto lo<br />
stesso sarà sviluppato in un periodo di circa 3/5 anni.<br />
In particolare sono previsti una serie di progetti<br />
strettamente correlati relativi:<br />
• Alla Riorganizzazione della struttura;<br />
• Alle Area clinica sanitaria, Area amministrativa<br />
e direzionale<br />
• Al Web, alle infrastrutture informatiche e di<br />
rete<br />
6. Revisione e individuazione di un nuovo sistema<br />
di indicatori aziendale<br />
La Direzione <strong>Azienda</strong>le ha ritenuto necessario impostare<br />
un sistema di revisione degli indicatori aziendali<br />
nell’ottica di uniformità di gestione e integrazione con<br />
il controllo di gestione. Le strutture interne coinvolte<br />
in tale processo sono la Direzione Medica dei Presidi<br />
e il Sistema Qualità.<br />
7. Implementazione del campo di applicazione degli<br />
audit interni<br />
La piena e totale attuazione della separazione tra<br />
potere di indirizzo, programmazione e controllo in<br />
Prospettive future<br />
132<br />
133
Prospettive future<br />
capo alla Direzione Generale da un lato e potere di<br />
gestione in capo alla Dirigenza dall’altro, impongono<br />
la definizione di meccanismi e strumenti di<br />
monitoraggio e analisi interni al fine di consentire<br />
alla Direzione la verifica della coerenza degli atti<br />
posti in essere dalla dirigenza rispetto alle direttive<br />
impartite.<br />
A tal proposito è sorta la necessità di individuare una<br />
specifica funzione aziendale, orientata al miglioramento<br />
dell’efficacia e dell’efficienza, da svolgersi<br />
tramite un approccio professionale sistematico, che<br />
presti assistenza a tutti i componenti dell’organizzazione,<br />
per consentire loro di adempiere efficacemente<br />
alle loro responsabilità, fornendo loro analisi,<br />
valutazioni, raccomandazioni e qualificati commenti.<br />
In particolare dovrà porsi l’attenzione al<br />
• Monitoraggio sistematico della congruenza tra<br />
risultati conseguiti ed obiettivi predefiniti assegnati<br />
alla Direzione <strong>Azienda</strong>le;<br />
• Controllo dell’andamento della spesa rispetto alle<br />
autorizzazioni e al bilancio di previsione;<br />
• Controllo di regolarità amministrativa rispetto agli<br />
elementi essenziali previsti;<br />
• Controllo del rispetto delle procedure organizzative<br />
definite.<br />
8. Sviluppo del Piano di comunicazione aziendale<br />
Pianificare e ordinare le varie iniziative di comunicazione<br />
sono stati i due elementi che hanno spinto<br />
l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> a dotarsi e approvare, nel<br />
febbraio 2009, di un piano di comunicazione, per<br />
individuare in un unico strumento operativo le varie<br />
iniziative di comunicazione e informazione che<br />
l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> <strong>Santi</strong> <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e Cesare<br />
Arrigo attua quotidianamente.<br />
In particolare, la strategicità del piano di comunicazione<br />
consiste principalmente nell’intento di definire<br />
comunque una “comunicazione strutturata” al fine<br />
di garantire una continua e completa informazione<br />
alla cittadinanza.<br />
9. Sviluppo delle modalità di Valutazione personale<br />
del Comparto<br />
L’anno 2009 vedrà l’<strong>Azienda</strong> impegnata nella valorizzazione<br />
ed incentivazione delle prestazioni del<br />
personale nonché nello sviluppo delle competenze,<br />
attraverso l’utilizzo di una scheda specifica con<br />
l’individuazione di obiettivi annuali del dipendente.<br />
L’obiettivo del 2009 è infatti tendere ad una sistematizzazione<br />
delle modalità di valutazione comportamentale<br />
per arrivare poi ad un’implementazione<br />
della valutazione delle competenze.<br />
10. miglioramento modalità di identificazione degli<br />
operatori dell’<strong>Azienda</strong><br />
Il miglioramento della comunicazione col paziente<br />
“passa” anche attraverso l’identificazione del personale<br />
interno, attraverso la predisposizione di appositi<br />
cartellini identificativi dello stesso; tale azione si<br />
pone anche l’obiettivo di una maggiore responsabilizzazione<br />
degli operatori, nell’ottica dell’acquisizione<br />
della consapevolezza “di essere parte dell’<strong>Azienda</strong>”.<br />
11. Integrazione sistema qualità/budget<br />
La necessità di una gestione integrata tra gli aspetti<br />
di carattere organizzativo e gestionale con il sistema<br />
di qualità, ha spinto la direzione a porsi questo obiettivo<br />
per l’anno 2009, affinchè tutti gli attori interni<br />
coinvolti nel processo siano parte informata ed attiva<br />
nella definizione di tutte le politiche aziendali.<br />
12. Implementazione modalità di valutazione del<br />
benessere organizzativo<br />
L’obiettivo prioritario di valorizzazione e qualificazione<br />
delle risorse umane ha spinto la Direzione ad<br />
aderire al progetto regionale coordinato dall’Aress<br />
relativo alla definizione di una formazione intervento<br />
per indagini di clima interno finalizzate all’implementazione<br />
delle modalità di valutazione del benessere<br />
organizzativo.<br />
Tale intervento si realizzerà attraverso la creazione<br />
di un gruppo interno multidisciplinare che andrà a<br />
somministrare un questionario ad un campione di<br />
personale<br />
13. Revisione organizzativa Sistema Logistica e<br />
Archivio<br />
Il presente obiettivo si pone in linea con quanto già<br />
definito nell’anno <strong>2008</strong> e consiste nell’individuazione<br />
di una soluzione unica di gestione dei magazzini<br />
aziendali, articolandosi nella valutazione delle soluzioni<br />
presenti sul mercato, l’avvio delle procedure di<br />
dialogo competitivo e nella conseguente individuazione<br />
della soluzione ottimale.<br />
Prospettive future<br />
134<br />
135
Prospettive future<br />
Merita ancora evidenziare alcuni spunti di miglioramento<br />
riconducibili all’area assistenziale e sanitaria<br />
come di seguito illustrato<br />
Attivazione e implementazione a regime del Presidio<br />
BORSALINO<br />
Il progetto relativo all’attivazione del Presidio Borsalino,<br />
è stato inserito nel Piano di Riqualificazione<br />
e di Riequilibrio 2006-2007, che ha comportato l’autorizzazione<br />
da parte della Giunta Regionale dell’implementazione<br />
della dotazione organica e l’assunzione<br />
di nuovo personale necessario per la graduale<br />
apertura del Presidio stesso. La conclusione della<br />
prima fase del progetto è stata portata a termine a<br />
giugno 2007 con la completa attivazione dei 48 posti<br />
letto previsti, anche a seguito della conclusione del<br />
programma assunzioni autorizzato.<br />
Il Presidio Riabilitativo Borsalino con l’avvio della<br />
attività di 3° livello si è posto come Centro di riferimento<br />
per la riabilitazione per la provincia di<br />
Alessandria ma anche per quella di Asti, vale a dire<br />
per l’intera A.F.S. 4, nella applicazione della DGR 2<br />
aprile 2007 10-5605.<br />
L’apertura del Borsalino è avvenuta nel 2006,con<br />
l’attivazione dei primi 48 posti letto.<br />
A maggio 2007 è stato nominato il Direttore della<br />
Struttura complessa di Medicina Fisica e Riabilitazione<br />
di terzo livello e sono stati attivati conseguentemente<br />
i posti letto relativi ai gravi cerebrolesi e<br />
mielolesi.<br />
Al 31 Dicembre 2007 Il Presidio Borsalino ospitava<br />
circa il 50% della degenza prevista con le attività<br />
riabilitative ad essa connesse e più precisamente<br />
il corpo Nord raccoglieva le degenze delle S.O.C.<br />
di RRF di 2° e di 3° livello con le seguenti modalità<br />
organizzative:<br />
• Piano seminterrato: aree di attività riabilitative<br />
(palestre, terapia occupazionale, logopedia) della<br />
S.O.C. di 3° livello. L’area di idrochinesiterapia<br />
era in fase di apertura.<br />
• Piano terra: S.O.C. di RRF di 3° livello per un<br />
totale di 20 pl di cui 10 pl per medullolesi e 10<br />
pl per gravi cerebro lesioni acquisite.<br />
• Primo piano: S.O.C. di RRF di 2° livello per<br />
un totale di 28 pl per neurolesi e motulesi.<br />
Ulteriore sviluppo nel corso del <strong>2008</strong> e implementazione<br />
della FASR 2<br />
Nel corso dell’anno <strong>2008</strong> è stata implementata la<br />
Fase 2 e, a partire dal 2° semestre <strong>2008</strong> è stata<br />
gradualmente incrementata l’attività di degenza<br />
riabilitativa di 2° e 3° livello come previsto nel PRR<br />
<strong>2008</strong>-2010.<br />
Tutto ciò è stato facilmente realizzabile in quanto il<br />
Presidio Borsalino si presta ad un uso degli ambienti<br />
di degenza estremamente flessibile che possono<br />
ospitare pazienti in fase riabilitativa con differenti<br />
patologie e con differenti disabilità. È stata inoltre<br />
attivata a pieno regime l’attività di idrochinesiterapia,<br />
che permette un adeguato trattamento di sindromi<br />
cliniche spastiche e paretiche dei pazienti ricoverati<br />
in regime di degenza ordinaria o di D-H.<br />
Allo stato attuale il Presidio Borsalino per quanto<br />
attiene all’attività di 3° livello, sta quindi consentendo<br />
il ricovero di pazienti affetti da mielolesione e<br />
grave cerebro lesione acquista trattati presso tutti<br />
gli Ospedali dell’A.F.S. 4 e altri nosocomi, evitando<br />
trasferimenti.<br />
Per quanto attiene all’attività di riabilitazione di<br />
2° livello, il Presidio Borsalino sta consentendo la<br />
presa in carico di pazienti con disabilità secondaria<br />
a patologia neurologica e ortopedica, e a partire dal<br />
mese di dicembre anche di pazienti con disabilità<br />
secondaria a patologia cardiologia e respiratoria.<br />
Per i pazienti dimessi dalla degenza ordinaria si è<br />
reso possibile di proseguire il percorso riabilitativo<br />
in regime di day hospital implementa con un numero<br />
di 5p., fondamentale per garantire una adeguata<br />
continuità terapeutica. Contemporaneamente è stata<br />
avviata l’attività di follow up per tutti i pazienti dimessi<br />
dal 3° livello presso il Borsalino.<br />
Per quanto attiene al trattamento ambulatoriale<br />
dei pazienti dimessi vengono utilizzati gli spazi già<br />
previsti come aree di servizio, di palestre e terapia<br />
occupazionale, anche se l’intera attività ambulatoriale<br />
dipartimentale merita qualche riflessione in<br />
quanto la quota più importante continua ad essere<br />
allocata presso il Presidio Civile ed continua ad essere<br />
razione la possibilità di svolgere l’intera attività<br />
ambulatoriale unicamente al Borsalino e ciò nell’ottica<br />
di una razionalizzazione degli interventi e dell’uso<br />
delle risorse disponibili all’interno del Dipartimento<br />
di medicina Fisica e Riabilitazione.<br />
È stato comunque completato l’intero setting previsto<br />
per il dipartimento di riabilitazione dell’ASO di<br />
Alessandria con una presa in carico in fase acuta,<br />
in cui ai pazienti ricoverati presso i reparti per acuti<br />
del Civile verrebbe garantita una attività funzionale<br />
riabilitativa di supporto, una in fase post-acuta di<br />
degenza presso il Borsalino , e una in fase di reinserimento<br />
socio-familiare con il D.H. riabilitativo e/o<br />
trattamento ambulatoriale dipartimentale di recupero<br />
e Rieducazione Funzionale presso il presidio<br />
Borsalino al fine di ottimizzare l’uso di strumenti e<br />
di attrezzature, lasciando presso il presidio Civile la<br />
attività di supporto riabilitativo ai Reparti per acuti.<br />
Stato attuale<br />
Attualmente la degenza presso il Borsalino per un<br />
numero complessivo di 81 posti letto è così distribuita:<br />
• Al corpo Nord (totali 28 p.l.) di 3° livello garantiscono<br />
la presa in carico riabilitativa dei pazienti<br />
affetti da garve disabilità secondaria a mielolesione,<br />
grave cerebro lesione acquisita.<br />
• Al corpo Sud (totali 52 p.l.) la riabilitazione di<br />
2° livello per pazienti con disabilità secondaria a<br />
patologia neurologica e ortopedica (16 p.l.) e alla<br />
riabilitazione di gravi cerebrolesioni acquisite (6<br />
p.l.), alla riabilitazione secondaria a patologia<br />
cardiologia e respiratoria (2 p.l.)<br />
• Al corpo centrale n. 5 p.l. di D-H<br />
Completamento della fase 2 Presidio Borsalino<br />
In conclusione, rimanendo fondamentale l’assetto<br />
dipartimentale complessivo dell’intera struttura con<br />
flessibilità l’uso delle risorse logistiche, strumentali<br />
e professionali, presso il Presidio Borsalino è da<br />
prevedersi la conversione graduale dei p.l. dedicati<br />
ad patologia cardiorespiratorie, recentemente<br />
avviati; restano inoltre da attivare ancora 14 letti di<br />
riabilitazione di 3° livello. È ragionevole prevedere<br />
il completamento della Fase 2, tenendo conto dei<br />
tempi legati alla assunzione del nuovo personale (soprattutto<br />
infermieri), entro il primo semestre 2009.<br />
Prospettive future<br />
136<br />
137
Prospettive future<br />
NUOVE FRontIERE PER L’ematoloGIA:<br />
ACCREDItamento JACIE<br />
Si tratta delle procedure di Accreditamento previste<br />
dalla Normativa europea per consentire l’attività di<br />
trapianto di midollo nei centri specialistici ospedalieri.<br />
E’ un requisito fondamentale per il mantenimento<br />
della suddetta attività, che registra un costante incremento:<br />
è in corso l’attività di verifica preliminare delle<br />
procedure, che già hanno ottenuto la certificazione<br />
ISO 9001:2000 e la revisione degli spazi assistenziali;<br />
la criticità più cogente è relativa alla collocazione<br />
dell’ambulatorio per i pazienti sottoposti a trapianto,<br />
che verrà risolta nel corso dell’anno 2009 con la ricollocazione<br />
degli spazi, ora comuni con il day-hospital<br />
oncoematologico, nell’area dell’ex ambulatorio di<br />
cardiologia al piano terra.<br />
PERCORSO naSCIta<br />
L’ASO Al aveva già affrontato l’argomento in occasione<br />
dell’accreditamento regionale 2004: la fase più<br />
significativa è stata il rafforzamento del ruolo quale<br />
centro di riferimento di 2° e 3° livello per i parti a<br />
rischio , con l’aumento della dotazione di personale<br />
ostetrico in modo da garantire una doppia copertura<br />
anche nei notturni e festivi. Dal 2006 si è poi avuta<br />
una completa ridefinizione delle attività di neonatologia,<br />
con rafforzamento della TI neonatale e il progressivo<br />
incremento dell’assistenza presso il Nido.<br />
Sono stati ridefiniti alcuni protocolli assistenziali in<br />
collaborazione con il Territorio, in modo da consentire<br />
una gestione del neonato meno ospedaliera e più<br />
integrata nella rete dell’assistenza territoriale, come<br />
previsto dagli indirizzi del Piano Sanitario Regionale.<br />
In particolare, per quanto riguarda la Terapia intensiva<br />
neonatale, è stato approvato il progetto di<br />
ristrutturazione degli spazi (già finanziato e in via<br />
di realizzazione definitiva) e si sta progressivamente<br />
adeguando l’organico medico ed infermieristico;<br />
sono stati acquisiti 4 nuovi ventilatori meccanici per<br />
l’assistenza invasiva al neonato critico; sono stati ridefiniti<br />
gli spazi di ricovero tra la TIN e la rianimazione<br />
pediatrica, con l’apertura di 2 posti letto nell’area<br />
intensiva della rianimazione specificamente riservati<br />
ai neonati e gestiti dalla SOC Neonatologia. I posti<br />
a disposizione di quest’ultima sono attualmente 9.<br />
Sono stati redatti protocolli assistenziali condivisi<br />
con la rianimazione pediatrica, in modo da definire<br />
chiaramente i casi di rispettiva competenza, ed è<br />
stata riorganizzata l’attività di trasporto dalla sala<br />
parto alla TIN ora interamente effettuata dei medici<br />
della SOC Neonatologia.<br />
Da segnalare l’intensa attività formativa e la messa in<br />
atto di un sistema di monitoraggio di indicatori specifici<br />
che ha permesso l’inserimento della struttura<br />
nel Vermont Oxford Network<br />
Nel corso dell’anno 2009, al fine di adeguare la S.C.<br />
di Neonatologia ai criteri stabiliti dalle normative regionale,<br />
nazionale ed internazionale, si provvederà a:<br />
• un adeguamento strutturale dell’area Nido-<br />
Neonatologia, Sala Parto ed impiantistica gas<br />
biomedicali/elettrica;<br />
• un’implementazione delle procedure organizzative<br />
con la trasformazione di 3 posti della sezione<br />
Nido in 3 di Neonatologia per un totale di 15 posti<br />
per neonati fisiologici e 3 in area subcritica;<br />
• una miglioria impiantistica della stanza madri<br />
nutrici relativa ai gas biomedicali e l’impianto<br />
elettrico al momento attuale incompleta.<br />
Incremento del back transport = n. neonati dimessi<br />
dalla TIN trasferiti al punto nascita ASL di residenza<br />
della madre<br />
L’attività di trasporto neonatale nell’ASO di Alessandria<br />
si svolge da anni in collaborazione tra le SC<br />
di Terapia intensiva neonatale e Terapia Intensiva<br />
pediatrica. Quest’ultima ha svolto attività pertinenti<br />
la Terapia Intensiva neonatale in attesa di una ridefinizione<br />
strategica ed organizzativa della Terapia<br />
Intensiva neonatale a Struttura Complessa.<br />
Il ricovero dei piccoli pazienti arrivati con lo STEN<br />
è avvenuto pressocché esclusivamente nella SC di<br />
Terapia Intensiva Pediatrica che ha provveduto anche<br />
all’eventuale trasporto in ritrasferimento al punto<br />
nascita di residenza della madre.<br />
Nell’anno <strong>2008</strong> l’attività della Terapia Intensiva neonatale<br />
si è andata precisando con la nomina del<br />
Direttore di struttura complessa; la gestione dello<br />
STEN è rimasto prevalentemente a carico della<br />
Terapia Intensiva pediatrica in attesa di una ridefinizione<br />
dei ruoli.<br />
L’attività di back transport risulta complessivamente<br />
aumentata dal 2007 al <strong>2008</strong>, passando da 8 ad 11 casi.<br />
La struttura organizzativa, già efficiente dal punto<br />
di vista clinico, troverà nel 2009 miglior riscontro<br />
dei ruoli dirigenziali e delle rispettive competenze<br />
rispetto le specifiche discipline.<br />
Prospettive future<br />
138<br />
139
Prospettive future<br />
Messa a regime attività di neuroradiologia e radiologia<br />
interventistica<br />
Per quanto riguarda la neuroradiologia e la radiologia<br />
interventistica l’attività è stata implementata e<br />
comprende una serie di tecniche mini-invasive che<br />
consentono il trattamento di patologie vascolari,<br />
intra-extra craniche e spinali ed extravascolari della<br />
colonna.<br />
Nel <strong>2008</strong> sono state eseguite:<br />
PROCEDURA<br />
QuantITà<br />
Angiografie Diagnostiche<br />
115 (di cui 2 spinali)<br />
Infusione Locoregionale di Nimodipina 3<br />
Vertebroplastiche<br />
31 pz. per un totale di 70 vertebre trattate<br />
Biopsie di lesioni paravertebrali e vertebrali 6<br />
Embolizzazioni di aneurismi 18<br />
Embolizzazioni di MAV<br />
2 sullo stesso pz (chiusura ottenuta con 2 sedute)<br />
Prospettive future<br />
A tali attività partecipano sempre due medici radiologi,<br />
un tecnico di radiologia e un infermiere; inoltre<br />
tale attività è stata ottenuta anche grazie alla collaborazione<br />
dei rianimatori sempre presenti ad ogni<br />
intervento di embolizzazione.<br />
Nell’anno 2009, l’attività verrà incrementata grazie<br />
anche all’assunzione di nuovo personale adeguatamente<br />
formato.<br />
STROKE UNIT<br />
Stroke Unit indica un centro di terapia per le malattie<br />
cerebrovascolari acute, dotato in genere di 4-16 letti,<br />
dove ricoverare i malati con ictus, onde poterli sottoporre<br />
tempestivamente ad un protocollo diagnostico<br />
completo e alla terapia più adeguata al tipo di ictus.<br />
La Regione Piemonte con la DGR n° 44 del 15/5/06<br />
ha definito le indicazioni in merito al percorso preospedaliero<br />
ed intraospedaliero per i pazienti con<br />
Ictus cerebrale. Tale percorso è già in atto presso<br />
l’ASO di Alessandria, dove è attuato un programma<br />
diagnostico-terapeutico-riabilitativo svolto da un<br />
gruppo composto da neurologi, infermieri, fisiatri e<br />
terapiste della riabilitazione specializzati nella cura<br />
dell’ictus, anche in seguito all’apertura del Presidio<br />
Borsalino.<br />
L’attività di trombolisi, che ha visto l’ASO AL tra i<br />
pionieri in Piemonte, è proseguita al ritmo di circa<br />
l’8 % del totale dei ricoveri per ictus; la tempistica di<br />
intervento è stata rispettata grazie a precisi protocolli<br />
stipulati tra la Centrale 118, il DEA e la SOC di<br />
Neurologia. Da segnalare l’incremento dell’attività di<br />
neuroradiologia interventistica grazie alla stipula di<br />
apposita consulenza con l’AOU S. Giovanni Battista<br />
e lo sviluppo delle professionalità interne.<br />
140<br />
141
Prospettive future<br />
4.1 VERSO IL BILANCIO 2009<br />
Il <strong>Bilancio</strong> sociale del <strong>2008</strong> rappresenta il primo tentativo<br />
di rendicontare in modo trasparente risultati e<br />
obiettivi dell’<strong>Azienda</strong>.<br />
Probabilmente il documento, per quanto lo sforzo del<br />
gruppo di lavoro sia stato notevole, non potrà essere<br />
esaustivo di tutti gli indicatori, riferimenti e informazioni<br />
utili per poter leggere al meglio la complessità<br />
dell’organizzazione aziendale. Certamente la difficoltà<br />
è stata quella di semplificare un linguaggio molto<br />
settoriale, fatto di sigle e acronimi non proprio chiari<br />
al pubblico. L’auspicio è che il tentativo possa essere<br />
apprezzato, con la speranza di poter migliorare per<br />
la prossima edizione, che terrà anche maggiormente<br />
conto delle indicazioni fornite dagli stakeholders, che<br />
hanno comunque manifestato interesse e apprezzamento<br />
per il presente documento.<br />
Durante il mese di giugno 2009 è stato infatti realizzato<br />
un focus group sul presente documento a cui<br />
hanno partecipato quali stakeholders un rappresentante<br />
delle Associazioni di volontariato, un rappresentante<br />
delle Associazioni di categoria designato<br />
dalla Camera di Commercio locale, un mediatore<br />
culturale di lingua araba, un rappresentante del<br />
Corso di Laurea in Professioni sanitarie, un rappresentante<br />
dell’Ordine dei medici e un rappresentante<br />
della Conferenza dei Sindaci. La discussione è stata<br />
coordinata da uno psicologo dell’Università di Torino.<br />
Si ringraziano i partecipanti al focus (lo psicologo e gli<br />
stakeholders) che con le loro puntuali osservazioni<br />
hanno fornito interessanti spunti di miglioramento.<br />
La scelta di voler pubblicare il documento nel primo<br />
semestre dell’anno non ha permesso di adeguarlo<br />
alle osservazioni emerse dall’incontro, che costituiranno<br />
comunque la base di partenza per la stesura<br />
del <strong>Bilancio</strong> sociale dell’anno 2009. Un ringraziamento<br />
particolare va anche all’ARESS che ha coordinato<br />
l’attività in questo periodo.<br />
Prospettive future<br />
142<br />
143
A cura di<br />
<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> <strong>Santi</strong> <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e Cesare Arrigo<br />
Via Venezia, 16 - Alessandria<br />
Direttore Generale Nicola Giorgione<br />
Direttore Sanitario Massimo Leporati<br />
Direttore Amministrativo Gianni Bonelli<br />
Gruppo di Lavoro<br />
Cristina Chialvi<br />
Mariateresa Dacquino<br />
Delfina Legora<br />
Tatiana Maan<br />
Paolo Michelutti<br />
Cleonice Penna<br />
La Direzione ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo volume<br />
Si ringrazia per la preziosa collaborazione<br />
Cassa di Risparmio di Alessandria - Gruppo BPM<br />
Takeda Italia Farmaceutici S.p.A.<br />
Crediti fotografici<br />
Albino Neri<br />
Progetto grafico<br />
Iniziative Editoriali - Moncalieri (Torino)<br />
Impaginazione<br />
Creatio s.a.s. - Alessandria (AL)<br />
Finito di stampare nel mese di luglio 2009<br />
presso Tipografia Canepa - Alessandria