30.12.2014 Views

Bilancio Sociale 2008 - Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio ...

Bilancio Sociale 2008 - Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio ...

Bilancio Sociale 2008 - Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

AZIENDA OSPEDALIERA<br />

SANTI ANTONIO E BIAGIO E<br />

CESARE ARRIGO<br />

ALESSANDRIA<br />

<strong>Bilancio</strong><br />

<strong>Sociale</strong><br />

ANNO <strong>2008</strong>


ilancio<br />

sociale<br />

anno <strong>2008</strong>


INDICE<br />

PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO<br />

Presentazione del Direttore Generale<br />

Nota metodologica<br />

Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

1.1 Contesto di riferimento<br />

1.2 Contesto normativo<br />

1.3 Il Ruolo dell’<strong>Azienda</strong><br />

1.4 assetto organizzativo<br />

1.4.1 I Presidi Ospedalieri<br />

1.4.2 Il Modello Organizzativo<br />

1.4.3 Le strutture organizzative<br />

1.5 Politiche aziendali<br />

1.6.1 Politica di “centralità” del cittadino-utente<br />

1.6.2 Politica di tutela dati personali, garanzia,<br />

diritto alla riservatezza<br />

1.6.3 Politica di sicurezza<br />

1.6.4 Politica di genere<br />

1.6 attività di indirizzo, programmazione e controllo<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

2.1 Identificazione stakeholders principali<br />

2.1.1 Cittadini<br />

Prevenzione<br />

Informazione e comunicazione<br />

2.1.2 Pazienti<br />

Attività di emergenza<br />

Attività ambulatoriale<br />

Assistenza farmaceutica<br />

Gestione del rischio clinico<br />

Qualità Percepita e soddisfazione dell’utente<br />

Progetti, studi e ricerche<br />

2.1.3 Dipendenti<br />

Composizione del personale<br />

Politiche del personale<br />

Organizzazione del lavoro e sistema incarichi<br />

Indicatori di benessere organizzativo<br />

Strumenti di dialogo e comunicazione<br />

Rischio professionale<br />

Pari opportunità<br />

Rapporti con le rappresentanze sindacali<br />

Formazione<br />

Sistemi premianti<br />

2.1.4 Enti e istituzioni<br />

Regione Piemonte<br />

Provincia e Comuni<br />

Conferenza dei sindaci<br />

Università<br />

Alte istituzioni e organismi<br />

Integrazione con ASL<br />

2.1.5 Fornitori<br />

2.1.6 Terzo settore<br />

2.2 ambiente<br />

2.2.1 Risparmio energetico<br />

2.2.2 Gestione rifiuti ospedalieri<br />

2.3 Risorse finanziarie da “esterni”<br />

2.3.1 Donazioni<br />

2.3.2 Sponsorizzazioni<br />

Rendiconto Economico<br />

3.1 Sostenibilità economica<br />

3.2 Sostenibilità patrimoniale<br />

3.3 Sostenibilità finanziaria<br />

3.4 Analisi economica per livelli di assistenza<br />

3.5 Investimenti<br />

3.5.1 Tecnology Assesment<br />

3.5.2 Altri investimenti<br />

Prospettive Future<br />

4.1 Spunti di miglioramento<br />

4.2 Verso il bilancio 2009


Gentili Utenti,<br />

è un piacere poterVi presentare il primo <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> pubblicato dall’<strong>Azienda</strong><br />

<strong>Ospedaliera</strong> “SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e Cesare Arrigo” di Alessandria.<br />

Attraverso queste poche righe vorrei condividere con Voi i principi ispiratori di questo<br />

<strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> e le motivazioni che ci hanno spinto a redigerlo: innanzitutto per<br />

rendicontare sull’operato della nostra organizzazione, nell’ottica della massima<br />

partecipazione.<br />

Riteniamo che il bilancio di un’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> sia sociale per definizione,<br />

perché sociale è il suo orizzonte di intervento, in quanto origina dall’uso di risorse<br />

comuni destinate a generare benefici per la società.<br />

Speriamo di poter fornire ad ogni soggetto che interagisce con l’<strong>Azienda</strong> strumenti<br />

di valutazione diversi e aggiuntivi, che rendano più trasparenti e leggibili i risultati<br />

raggiunti dall’azienda, anche e soprattutto in termini di ricadute sulla collettività,<br />

al fine di permettere un giudizio motivato sull’operato dell’organizzazione.<br />

Questo <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> è quindi uno degli strumenti, che adottiamo volontariamente,<br />

per darVi conto del nostro operato, anche sotto il profilo etico: la sua vocazione è<br />

quindi sia informativa sia di comunicazione.<br />

L’auspicio è che possa diventare il primo tassello di una rete di relazioni mirata alla<br />

più ampia partecipazione dei soggetti coinvolti nell’attività dell’<strong>Azienda</strong>.<br />

Il Direttore Generale<br />

Dr. Nicola Giorgione<br />

5


Nota metodologica<br />

Il presente <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> rappresenta, per<br />

il primo anno, l’impegno a rendicontare sulle<br />

performance economiche, sociali ed ambientali<br />

della <strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> Nazionale S.S.<br />

<strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e Cesare Arrigo. Obiettivo del<br />

<strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> è fornire una comunicazione<br />

trasparente delle attività svolte e dei principi<br />

di funzionamento dell’<strong>Azienda</strong>, implementando<br />

un confronto ed un coinvolgimento mirato<br />

ad incrementare il rapporto di fiducia con gli<br />

stakeholders.<br />

I dati esposti sono estrapolati da documenti<br />

ufficiali secondo le normative indicate dalla<br />

Regione Piemonte. La rendicontazione fa riferimento<br />

alle attività svolte negli anni 2006,<br />

2007, <strong>2008</strong> e adotta gli standard di riferimento in<br />

materia per agevolare il lettore in una completa<br />

e corretta interpretazione.<br />

Secondo l’impostazione strategica definita<br />

dalle linee guida indicate dall’ARESS, questo<br />

documento rendiconta i risultati raggiunti<br />

dall’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>, pur mantenendo<br />

un’attenzione particolare verso le performance<br />

delle singole aree di eccellenza. Dal punto di<br />

vista metodologico il presente documento si<br />

articola nelle seguenti aree:<br />

1. Presentazione dell’azienda<br />

Descrive la missione dell’<strong>Azienda</strong>, con particolare<br />

riferimento al contesto nel quale essa opera, illustra<br />

l’assetto organizzativo e fornisce le linee guida per<br />

il piano programmatico di sviluppo e i fondamenti<br />

delle politiche aziendali.<br />

2. Relazione sociale<br />

Delinea l’Ambiente di interazione degli stakeholders,<br />

illustrando le diverse categorie di portatori di<br />

interesse ed analizzando il soddisfacimento delle<br />

attese preposte.<br />

3. Rendiconto economico<br />

Espone i prospetti di bilancio dell’<strong>Azienda</strong>, con<br />

un’analisi approfondita del valore aggiunto e dei<br />

vari livelli di assistenza. Vengono inoltre illustrati gli<br />

assets d’investimento.<br />

4. Prospettive future<br />

Introduzione al <strong>Bilancio</strong> 2009 con particolare riferimento<br />

agli obiettivi di miglioramento cui la gestione<br />

aziendale si deve orientare descrivendo i principali<br />

progetti innovativi in corso volti ad un incremento<br />

dei livelli di efficacia ed efficienza per continuare<br />

a mantenere un assetto competitivo ed innovativo.


Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

1.1 Contesto di riferimento<br />

L’<strong>Azienda</strong> opera nel contesto della Provincia di Alessandria<br />

ed Asti con un bacino di utenza stimato di<br />

circa 600.000 persone.<br />

Il territorio alessandrino ha una superficie di 3650<br />

Kmq. con 435.196 abitanti (fonte Istat 2007) con una<br />

densità abitativa di 122.25 abitanti per chilometro<br />

quadrato e i suoi comuni sono 190. Il capoluogo<br />

Alessandria è situata in zona pianeggiante tra due<br />

fiumi, il Tanaro e il Bormida, in un importante nodo<br />

stradale e ferroviario. Si trova nel centro del triangolo<br />

industriale Torino-Genova-Milano; conta una popolazione<br />

stimata al <strong>2008</strong> pari a 93.676 unità; i residenti<br />

stranieri ammontano a 12.767 (13,62%).<br />

Il territorio astigiano ha una superficie di 1511 kmq.<br />

con 217.197 abitanti (fonte Istat 2007) con una densità<br />

abitativa di 144 abitanti per chilometro quadrato e<br />

i suoi comuni sono 118, distribuiti soprattutto in<br />

collina.<br />

La Provincia di Alessandria appare notevolmente<br />

articolata sotto un profilo territoriale, con sette centri<br />

zona – Acqui Terme, Alessandria, Casale Monferrato,<br />

Novi Ligure, Ovada, Tortona, Valenza – e altrettante<br />

aree, ognuna con proprie caratteristiche socioeconomiche,<br />

frutto di una sedimentazione di lungo periodo,<br />

ormai quasi secolare.<br />

Caratteristica strutturale della popolazione della<br />

provincia di Alessandria è data dalla bassa percentuale<br />

di giovani e dall’alta percentuale di anziani,<br />

frutto di un trend demografico ormai secolare: i<br />

“giovani” con meno di 19 anni sono il 14,4% della<br />

popolazione residente, una percentuale nettamente<br />

inferiore sia a quella del Piemonte (16,5%) sia a<br />

quella nazionale (19%), mentre gli “anziani” con più<br />

di 65 anni raggiungono ormai il 26,1% della popolazione<br />

residente, di fronte al 22,6% del Piemonte e<br />

al 19,8% dell’Italia.<br />

Un’altra caratteristica della popolazione residente<br />

– che si sta avviando rapidamente a diventare una<br />

componente strutturale – è data dalla presenza di<br />

stranieri immigrati regolarmente residenti, che nel<br />

<strong>2008</strong> ammontano a 36.660 (erano 10.103 nel 2000),<br />

pari al 8,4% della popolazione.<br />

L’età è universalmente riconosciuta come il principale<br />

determinante del ricorso ai servizi sanitari, essendo<br />

evidente che i soggetti più anziani presentano<br />

una maggiore probabilità di deterioramento della<br />

propria salute e quindi di ricorso ai servizi sanitari<br />

rispetto ai soggetti giovani.<br />

I risultati dell’Atlante dell’invecchiamento della<br />

popolazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche<br />

(CNR) mettono in evidenza come le province più<br />

vecchie siano quelle di Alessandria (22,9% di ultra<br />

sessantacinquenni sul totale della popolazione) e di<br />

Asti (21,2% di ultra sessantacinquenni sul totale della<br />

popolazione). Altro elemento che va tenuto presente<br />

nella descrizione dell’invecchiamento è il maggior<br />

rischio di morte cui sono sottoposti i maschi a tutte<br />

le età della vita. Fatto che comporta una maggior<br />

presenza delle donne nella popolazione anziana,<br />

soprattutto fra gli ultraottantenni.<br />

In base ai dati di attività inoltre è possibile dividere<br />

i pazienti ricoverati presso le strutture della nostra<br />

<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> per classi di età.<br />

classi di età 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

› 80 11.2% 12.3% 12.3%<br />

65-80 30,0% 30,6% 29,5%<br />

40-64 25,2% 24,1% 24,6%<br />

20-39 14,3% 13,7% 14,4%<br />

0-19 19,3% 19,3% 19,2%<br />

Come si nota più del 40% dei ricoveri riguarda una<br />

popolazione di età con più di 65 anni con un 12% di<br />

pazienti di età superiore agli 80 anni.<br />

1.2 Contesto normativo<br />

La tutela della salute nei suoi aspetti di prevenzione,<br />

cura e riabilitazione di tutti i cittadini nella prospettiva<br />

di realizzare un sistema di sicurezza sociale attraverso<br />

l’attivazione del Servizio Sanitario Nazionale<br />

viene istituita con la legge 833/78, in cui il legislatore,<br />

oltre a richiamare la disposizione costituzionale<br />

relativa alla tutela della salute come fondamentale<br />

diritto dell’individuo, ha provveduto ad una radicale<br />

ristrutturazione del sistema sanitario.<br />

Successivamente, con la legge delega 421/92 attuata<br />

con il D. Lgs. 502/92 di riordino della disciplina in<br />

materia sanitaria, sono stati individuati i fini, i principi<br />

e criteri direttivi vincolanti per il Governo nell’attuazione<br />

della delega, che possono riassumersi nella ottimale<br />

e razionale utilizzazione delle risorse destinate<br />

al SSN nel perseguimento della efficienza, dell’equità<br />

distributiva e del contenimento della spesa sanitaria<br />

con riferimento all’art. 32 Costituzione, assicurando<br />

al cittadino il libero accesso alle cure e gratuità del<br />

servizio nei limiti e secondo i criteri previsti dalla<br />

normativa vigente. È stata inoltre sancita la centralità<br />

del Piano sanitario nazionale quale strumento di programmazione<br />

sanitaria, come ambito di riferimento<br />

di tutte le iniziative a livello centrale e locale.<br />

Con la Legge delega 419/98 ed il D.lgs 229/99 di sua<br />

attuazione è stato completato il processo di riforma<br />

del SSN, dando luogo ad un sistema modificato ed<br />

integrato ma unitario, che ha subito ulteriori integrazioni<br />

con interventi normativi di tipo più contenuto<br />

anche se rilevanti sotto il profilo organizzativo delle<br />

aziende sanitarie.<br />

Numerosi sono stati gli interventi normativi a livello<br />

regionale che hanno dato compiuta e piena realizzazione<br />

alle disposizioni nazionali; di particolare rilievo<br />

sono gli interventi che hanno permesso la completa<br />

attuazione dell’aziendalizzazione e dei livelli di pianificazione.<br />

Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

10<br />

11


Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

1.3 Ruolo dell’azienda<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e Cesare<br />

Arrigo è un’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di rilevanza nazionale;<br />

costituisce punto di riferimento per le attività di<br />

2° e 3° livello per tutta l’Area Funzionale Sovrazonale<br />

4 (AFS 4) e svolge un ruolo di presidio di base per<br />

i cittadini residenti nel Distretto di Alessandria, in<br />

stretta correlazione con i servizi territoriali.<br />

In particolare, l’<strong>Azienda</strong> ha competenze di alta<br />

specializzazione nei campi delle emergenze, ivi<br />

comprese quelle pediatriche, della cardiochirurgia,<br />

della neurochirurgia, nefro-urologia, anche pediatrica,<br />

della neuro riabilitazione, dell’oncoematologia,<br />

della pneumologia oncologica, della radioterapia<br />

oncologica, delle malattie vascolari, della chirurgia<br />

e ginecologia oncologica.<br />

Inoltre è sede di presidio pediatrico, è centro di riferimento<br />

per il recupero e la riabilitazione funzionale<br />

di III livello, è sede di Dipartimento di emergenza e<br />

accettazione di II livello, anche a livello pediatrico,<br />

sviluppa progetti regionali in rete, è sede di Centrale<br />

operativa Emergenza 118 della Provincia di Alessandria<br />

con Base per Elisoccorso ed infine è sede del<br />

Corso di Laurea in Infermieristica della facoltà di<br />

medicina e Chirurgia dell’Università del Piemonte<br />

orientale “Amedeo Avogadro”.<br />

1.4 Assetto organizzativo<br />

1.4.1 I Presidi Ospedalieri<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e Cesare<br />

Arrigo espleta la sua attività istituzionale attraverso<br />

le seguenti strutture operative:<br />

• Presidio “<strong>Santi</strong> <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong>” (Ospedale<br />

Civile), via Venezia 16, 15121 Alessandria;<br />

• Presidio Ospedaliero Pediatrico “Cesare Arrigo”<br />

(Ospedale Infantile), Spalto Marengo 46, 15121<br />

Alessandria;<br />

• Centro Riabilitativo Polifunzionale Teresio<br />

Borsalino, P.le F. Ravazzoni, 3 (ex Via Forlanini 3),<br />

15122 Alessandria;<br />

• Poliambulatorio Ignazio Gardella, via Don Gasparolo<br />

2, 15100 Alessandria;<br />

• Centrale Operativa Emergenza 118 e base Elisoccorso,<br />

via T. Michel 65, 15121 Alessandria<br />

Presidio SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong><br />

È il presidio storico, definito come “Ospedale Civile<br />

SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong>” di Alessandria, la cui istituzione<br />

risale circa al 1570, dall’unione di ospedali<br />

preesistenti di fine sec. XIV inizio sec. XV, noto nel<br />

passato come “Spedal Grande” e “Ospedale degli<br />

Infermi”. In particolare l’Ospedale Civile trae origine<br />

dalla fusione dei preesistenti Ospedali di S.<br />

<strong>Biagio</strong> e di S. <strong>Antonio</strong> Abate, creati il primo a metà<br />

del sec. XIV con 11 posti letto per soli uomini e il<br />

secondo nel sec. XV con 12 letti: l’unione avvenne<br />

attorno al 1566 nella sede dell’Ospedale di S. <strong>Antonio</strong>,<br />

nel quartiere Gamondio, in cui erano due<br />

crociere separate con 25 posti letto per uomini e 17<br />

donne, oltre ad una stanza per le balie al servizio<br />

degli esposti.<br />

Attualmente è un presidio ospedaliero per acuti<br />

in età adulta, dotato di dipartimento di emergenza<br />

DEA di II livello e di tutte le principali branche specialistiche,<br />

comprese quelle di III livello.<br />

Posti letto:<br />

• 505 ordinari<br />

• 86 Day Hospital<br />

Presidio Cesare Arrigo<br />

Noto come “l’uspidalet”, l’Ospedale Infantile venne<br />

istituito il 18 aprile del 1886 con 9 letti, per iniziativa<br />

di un comitato guidato dal Dott. Cesare Arrigo, che fu<br />

il primo medico ed al quale venne intitolata la struttura<br />

quando nel 1891 fu eretto ad ente morale. Fu poi<br />

oggetto di ampliamenti e ristrutturazioni negli anni<br />

successivi fino ad arrivare all’attuale conformazione.<br />

Ad oggi è un presidio ospedaliero riservato all’età<br />

pediatrica dotato delle specialità di base e in grado<br />

di fornire assistenza di terapia intensiva neonatale<br />

e pediatrica.<br />

Posti letto:<br />

• 83 ordinari<br />

• 11 Day Hospital<br />

Presidio Teresio Borsalino<br />

Ristrutturato dopo l’alluvione del 1994 e completato<br />

nel 2006, è oggi la struttura dedicata alla riabilitazione,<br />

con posti letto di III livello e di II livello nel campo<br />

cardio-respiratorio, ortopedico e neurologico. La<br />

struttura originale, progettata da Ignazio Gardella<br />

su indicazione di Teresio Borsalino, era nata come<br />

Sanatorio della città e successivamente aveva ospitato<br />

il reparto di Pneumologia.<br />

Posti letto: n 104 di cui 4 day hospital, da attivare<br />

interamente entro dicembre 2009.<br />

Il completamento dei lavori presso il presidio Borsalino<br />

ha rappresentato un grande evento per la città<br />

di Alessandria, particolarmente atteso dai cittadini<br />

affezionati al vecchio “sanatorio”. L’edificio è ad oggi<br />

da ritenersi completamente ristrutturato, con una<br />

struttura innovativa in grado di ospitare le degenze,<br />

le attività riabilitative, tra cui un’area per trattamenti<br />

idroterapici e una palestra, gli ambulatori, gli studi<br />

medici, le aree di socializzazione e alcuni servizi<br />

generali.<br />

Disporre nella stessa azienda ospedaliera delle competenze<br />

specialistiche (sia professionali che strumentali)<br />

consente la migliore gestione del paziente<br />

in riabilitazione, permettendo inoltre il ricovero di<br />

pazienti trattati presso l’ospedale civile nella fase<br />

acuta di malattia che necessitano successivamente<br />

di trattamenti riabilitativi, attualmente ospitati presso<br />

strutture lontane da Alessandria.<br />

L’apertura del Borsalino è avvenuta nel 2006, a seguito<br />

della firma del contratto di affitto con la società<br />

Borsalino 2000, dopo il via libera della Regione Piemonte<br />

con l’autorizzazione dell’apertura graduale,<br />

con il permesso per le assunzioni e la conferma del<br />

finanziamento di 1.600.000 euro per l’acquisto delle<br />

attrezzature.<br />

A maggio 2007 sono stati attivati i posti letto relativi<br />

ai gravi cerebrolesi e mielolesi e nel <strong>2008</strong> la struttura<br />

ha preso avvio con l’attivazione in totale di oltre 70<br />

dei 104 posti letto disponibili.<br />

Poliambulatorio Ignazio Gardella<br />

Fu progettato negli anni ’30 come dispensario antitubercolosi<br />

da Ignazio Gardella, uno dei maggiori ar-<br />

Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

12<br />

13


Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

chitetti di matrice razionalista del primo dopoguerra.<br />

A seguito della riforma sanitaria, perde la propria<br />

funzione di dispensario e negli anni ’90 viene completamente<br />

ristrutturato, per diventare un moderno<br />

presidio di tipo ambulatoriale. Oggi ospita il centro<br />

Prelievi, le attività di screening mammografico e<br />

numerosi ambulatori specialistici afferenti ai reparti<br />

del presidio SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong>.<br />

L’A.O. SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e Cesare Arrigo è sede di<br />

Corso di Laurea in Infermieristica di II livello della<br />

Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università del<br />

Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”. La sede è<br />

nella Palazzina Esterna del presidio “C. Arrigo” via<br />

Di Vittorio 1/A tel. 0131-207315-207339.<br />

1.4.2 Il Modello Organizzativo<br />

L’<strong>Azienda</strong>, in conformità agli indirizzi regionali ed a<br />

quanto previsto dall’art. 17-bis del d.lgs.n. 502/1992<br />

e smi, adotta l’organizzazione dipartimentale come<br />

modello ordinario di gestione operativa.<br />

Il Dipartimento è costituito dall’aggregazione di<br />

strutture operative, aggregate in una specifica tipologia<br />

organizzativa e gestionale volta a dare risposte<br />

unitarie, flessibili, tempestive, razionali e complete<br />

rispetto ai compiti assegnati. Sono quindi tra loro interdipendenti,<br />

pur mantenendo la propria autonomia<br />

e responsabilità professionale.<br />

Ciascun Dipartimento è guidato da un direttore che<br />

opera avvalendosi di un apposito comitato.<br />

Il Direttore di dipartimento garantisce il processo<br />

di coordinamento delle attività di programmazione<br />

e monitoraggio delle attività dipartimentali, coordinando<br />

il processo di budget del dipartimento e partecipando<br />

alle fasi di negoziazione con la Direzione<br />

generale, unitamente con i direttori o responsabili<br />

delle strutture del Dipartimento interessate.<br />

Il comitato di dipartimento è costituito dai responsabili<br />

delle strutture complesse e dai responsabili<br />

delle strutture semplici a valenza dipartimentale.<br />

Con apposito regolamento sono disciplinati l’organizzazione<br />

e il funzionamento dei Dipartimenti, nonché<br />

la composizione e l’organizzazione dei comitati.<br />

Oltre ai dipartimenti strutturali in cui sono organizzate<br />

la maggior parte delle strutture sanitarie e<br />

le strutture di supporto tecnico-logistico, l’<strong>Azienda</strong><br />

comprende un dipartimento “funzionale” di Emergenza<br />

e Accettazione, con finalità di coordinamento<br />

degli interventi che hanno le caratteristiche<br />

dell’emergenza-urgenza, e quattro dipartimenti<br />

interaziendali, i quali hanno l’obiettivo, coinvolgendo<br />

più aziende sanitarie, di organizzare le risposte ai<br />

bisogni e alle richieste dei cittadini su scala provinciale<br />

e regionale.<br />

Alcune strutture, per la loro specificità, non sono<br />

inserite in alcun dipartimento. Tra queste troviamo<br />

le strutture sanitarie in line alla Direzione Generale,<br />

le strutture di staff alla Direzione Generale e le<br />

strutture di supporto tecnico-amministrativo.<br />

In questo quadro l’<strong>Azienda</strong> adotta criteri e tecniche<br />

di gestione orientati a garantire l’assunzione delle<br />

responsabilità da parte dei dirigenti secondo logiche<br />

di gestione per processi.<br />

A tal fine vengono individuate dalla Direzione generale<br />

le specifiche responsabilità decisionali, di<br />

coordinamento e di controllo dei processi organizzativi<br />

e gestionali dell’<strong>Azienda</strong> e delle iniziative di<br />

innovazione e cambiamento.<br />

Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

14<br />

15


1.4.3 Le strutture organizzative<br />

Nelle tabelle che seguono sono elencati i Dipartimenti con le loro articolazioni e funzioni.<br />

Dipartimento internistico e delle specialità mediche<br />

Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

Strutture<br />

Geriatria<br />

Gastroenterologia<br />

Medicina interna<br />

Neurologia<br />

Endoscopia digestiva<br />

Reumatologia<br />

Dermatologia<br />

Endocrinologia e malattie<br />

metaboliche<br />

Malattie infettive<br />

Nefrologia e dialisi<br />

attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />

specialistica del dipartimento<br />

› U.V.A. (Unità valutativa Alzheimer)<br />

› Unità Valutativa Geriatrica <strong>Ospedaliera</strong> (U.V.G.O)<br />

Follow up trapianto epatico<br />

Nutrizione enterale domiciliare (N.E.D) e Nutrizione parenterale a domicilio<br />

per soggetti neoplastici (NPDO)<br />

› Stroke unit dedicata al trattamento dei malati affetti da malattie<br />

cerebrovascolari in fase acuta;<br />

› Somministrazione intratecale di baclofen per pazienti con grave spasticità<br />

agli arti inferiori;<br />

› Impianto di pompe infusionali enterali per pazienti con M. Parkinson<br />

Centro di screening di cancri colon retto<br />

Centro autorizzato all’impiego dei farmaci biologici per la terapia dell’Artrite<br />

Psoriasica, della Spondilite Anchilosante ed all’impiego del Paratormone ed<br />

analoghi per la terapia dell’Osteoporosi grave<br />

› Servizio di Dermatologia Pediatrica;<br />

› Centro Psocare;<br />

› Centro MST e patologia genitale;<br />

› Ambulatorio dermatologia allergologica;<br />

› Servizio di Fototerapia;<br />

› Servizio di Dermatologia Chirurgica.<br />

› Malattie tiroide<br />

› Patologia ipofisaria: svolta con la NCH<br />

› Piede diabetico: attività numericamente rilevante coinvolgente anche altre<br />

specialità (Chirurgia vascolare, Ortopedia) svolta da personale medico<br />

dedicato<br />

› Infezione tubercolare<br />

› AIDS e pazienti immunocompromessi<br />

› Epatiti croniche virali B e C e nei coinfetti HIV.<br />

› Gestione trapianti renali<br />

› Attività nefrologica chirurgica: confezione di fistole artero-venose per terapia<br />

dialitica; impianto di protesi vascolari sintetiche tunnellizzate per dialisi;<br />

angioplastiche, biopsie renali.<br />

Dipartimento Cardiotoracico e vascolare<br />

Strutture<br />

attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />

specialistica del dipartimento<br />

Cardiochirurgia<br />

› Chirurgia ripartiva della valvola mitralica ed aortica;<br />

› Rivascolarizzazione miocardica con cellule staminali e neoangiogenesi;<br />

› Trattamento della patologia aneurismatica dell’aorta toracica;<br />

› Trattamento chirurgico della fibrillazione atriale isolata ed associata ad<br />

altre patologie<br />

Chirurgia toracica<br />

› Chirurgia dell’enfisema polmonare<br />

Malattie dell’apparato respiratorio › Centro di broncologia interventistica<br />

Cardiologia<br />

› Centro di riferimento per il trattamento in emergenza dell’infarto miocardio<br />

acuto(angioplastica primaria) con disponibilità 24 h su 24 per 365 giorni<br />

all’anno;<br />

› Centro di riferimento per il trattamento farmacologico e strumentale dello<br />

scompenso cardiaco acuto e cronico riacutizzato;<br />

› Centro di riferimento per il trattamento percutaneo delle aritmie cardiache<br />

(impianti di pacemaker bicamerali e biventricolari, impianti di defibrillatore,<br />

trattamento della fibrillazione atriale persistente).<br />

Chirurgia vascolare<br />

Diagnosi e trattamento delle lesioni acute e croniche della patologia<br />

artero-venosa<br />

Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

16<br />

17


Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

Dipartimento di Anestesia e rianimazione<br />

Strutture<br />

attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />

specialistica del dipartimento<br />

Terapia intensiva e Rianimazione Centro d’eccellenza per i Prelievi e le Donazioni di organi e tessuti<br />

Anestesia e rianimazione › Parto analgesia disponibile 24 ore su 24;<br />

› Protocollo fast track in chirurgia oncologica;<br />

› Assistenza cardiocircolatoria nei pazienti in shock cariogeno<br />

Anestesia e rianimazione<br />

pediatrica<br />

Terapia del dolore<br />

Gestione blocchi operatori<br />

› Sten (servizio di trasporto di emergenza neonatale);<br />

› Trattamento del lattante e del paziente in età evolutiva affetto da insufficienza<br />

respiratoria cronica: centro di riferimento dell’AFS per la ventilazione<br />

non invasiva in età pediatrica, in collaborazione con il centro di riferimento<br />

regionale per la ventilazione domiciliare in età evolutiva<br />

Struttura in fase di definizione e di futura attivazione<br />

Patologie trattate: Neurochirurgia, Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare,<br />

Chirurgia Toracica, Cardiochirurgia, Urologia, Otorinolaringoiatria,<br />

Maxillo-facciale, Chirurgia Plastica, Chirurgia ambulatoriale.<br />

Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

Dipartimento Onco-ematologico<br />

Strutture<br />

attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />

specialistica del dipartimento<br />

Oncologia<br />

› Sede di Polo Oncologico della Rete oncologica di Piemonte e Valle d’Aosta<br />

› Trattamento multidisciplinare delle neoplasie rettali<br />

› Trattamenti integrati chemio-terapici<br />

› Centro di riferimento per la diagnosi e la documentazione dell’osteoporosi<br />

dei mascellari da bifosfonati (ONJ)<br />

Radioterapia<br />

› Centro di riferimento per la radioterapia di tutta la Provincia di Alessandria<br />

› Radioterapia conformazionale tridimensionale<br />

Ematologia<br />

› Unità clinica di trapianto: esecuzione di trapianti di cellule staminali<br />

autologici e allogenici<br />

› Diagnosi e terapia delle leucemie acute<br />

› Centro emostasi e trombosi<br />

› Diagnostica molecolare delle malattie emorragiche e trombotiche<br />

› Diagnostica molecolare di malattie linfo e mieloproleferative<br />

Day Hospital onco-ematologico Centro di riferimento per l’AFS per le attività oncoematologiche (cfr aree di<br />

eccellenza SOC di Oncologia e Ematologia)<br />

18<br />

19


Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

Dipartimento chirurgico e delle specialità chirurgiche<br />

Strutture<br />

attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />

specialistica del dipartimento<br />

Chirurgia Generale a indirizzo › Centro di chirurgia laparoscopica avanzata oncologica e non oncologica<br />

oncologico<br />

› Gruppo interdisciplinare di cure (GIC) per malattie: valutazione multidisciplinare<br />

dei casi clinici oncologici al fine di ottimizzare le prestazioni diagnosticoterapeutiche,<br />

secondo percorsi preferenziali condivisi<br />

› Ecografia transrettale per studio patologie colo-proctologiche neoplastiche<br />

e benigne<br />

› Resezione mammaria stereotassica con strumentazione Site-Select<br />

› Stomaterapia e riabilitazione del pavimento pelvico (incontinenza fecale e stipsi)<br />

› Ambulatorio di ecografia diagnostica e interventistica e site-select<br />

Chirurgia plastica e ricostruttiva › Centro di riferimento per l’AFS per le terapie chirurgiche e ricostruttive<br />

nelle patologie neoplastiche, mal formative, traumatiche e post-traumatiche<br />

› Trattamento delle ulcere e ferite difficili con l’ausilio del Gel Piastrinico<br />

Neurochirurgia<br />

› Dipartimento interaziendale Oto-Neurochirurgico per la chirurgia del basi<br />

cranio: procedure chirurgiche per lesioni neoplastiche ipofisarie e del basi<br />

cranio<br />

› Gruppo interdisciplinare Cure (GIC) per patologie neoplastiche con valutazione<br />

interdisciplinare (Radioterapisti, Oncologi, Neurologi, Neuroradiologi) per<br />

l’ottimizzazione dei percorsi clinico-terapeutici<br />

› Awake surgery per il trattamento di pazienti affetti da patologie neoplastiche<br />

e mal formative in aree critiche<br />

Urologia<br />

› Centro di riferimento regionale per lo studio e la terapia dell’incontinenza<br />

urinaria di 1° e 2° livello<br />

› Centro di eccellenza per l’implantologia peniena: riconosciuto dalla SIA<br />

(società italiana di andrologia)<br />

› Centro integrato per la terapia extracorporea ed integrata della calcolosi<br />

urinaria<br />

Oculistica<br />

› Centro di diagnosi e cura della retinopatia del neonato pretermine<br />

› Centro di Riabilitazione visiva per ipovedenti<br />

› Trattamento della degenerazione maculare<br />

› Centro per il trattamento della degenerazione senile e miopica<br />

Otorinolaringoiatria<br />

› Centro di riferimento per la chirurgia della sordità (protesi impiantabili<br />

dell’orecchio medio, impianti cocleari)<br />

Chirurgia Maxillo-facciale › Servizio di odontostomatologia dell’età pediatrica<br />

Day surgery multispecialistico Nuova attivazione<br />

Ortopedia e traumatologia<br />

pediatrica<br />

Urologia pediatrica<br />

Chirurgia pediatrica<br />

Ortopedia e traumatologia<br />

centro regionale di chirurgia<br />

protesica<br />

Dipartimento di riabilitazione “Presidio Borsalino”<br />

Strutture<br />

Medicina fisica e riabilitazione<br />

di II livello<br />

Medicina fisica e riabilitazione<br />

di III livello<br />

Riabilitazione<br />

cardio - respiratoria<br />

› Allungamento chirurgico degli arti<br />

› Chirurgia dell’anca pediatrica<br />

› Trattamento del piede torto congenito<br />

› Traumatologia dell’età evolutiva<br />

› Ambulatorio di traumatologia dello sport<br />

› Ambulatorio di neuro-ortopedia<br />

› Ambulatorio urologia pediatrica<br />

› Centro regionale per la nutrizione artificiale domiciliare pediatrica (NAD)<br />

› Ambulatorio labiopalatoscisi e malformazioni correlate<br />

› Ambulatorio di gastroenterologia, chirurgia pediatrica e studio della stipsi<br />

› Centro regionale di Chirurgia protesica:<br />

• Chirurgia protesica di primo impianto d’anca, ginocchio, caviglia<br />

• Chirurgia protesica di revisione d’anca, ginocchio<br />

• Chirurgia della spalla<br />

• Chirurgia artroscopica anca, ginocchio, caviglia<br />

attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />

specialistica del dipartimento<br />

È Centro di riferimento per l’AFS per la presa in carico riabilitativa, in regime<br />

di ricovero, DH e ambulatoriale dei pazienti affetti da lesione midollare e Grave<br />

cerebro lesione acquisita e delle complicanze secondarie a tali patologie quali<br />

Disturbi neuropsicologici e cognitivi, Vescica neurologica, Lesioni da decubito<br />

e Spasticità<br />

Dipartimento di emergenza e accettazione<br />

Strutture<br />

attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />

specialistica del dipartimento<br />

Medicina e chirurgia<br />

› Centro per lo studio della sincope<br />

d’accettazione e d’urgenza › Diagnostica e gestione delle alterazioni dell’equilibrio acido base ed<br />

idroelettrolitiche<br />

› Gestione del dolore toracico non traumatico sospetto per sindrome coronarica<br />

acuta<br />

Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

20<br />

21


Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

Dipartimento materno-infantile<br />

Strutture<br />

attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />

specialistica del dipartimento<br />

Neuropsichiatria infantile › Centro regionale per la Diagnosi e la cura dell’epilessia in età evolutiva<br />

› Centro regionale per la Prescrizione di farmaci approvati per il trattamento<br />

della sindrome ADHD (Sindrome da deficit di attenzione e iperattività)<br />

Neonatologia-Terapia intensiva Trattamento neonati prematuri di peso alla nascita molto basso oppure<br />

neonatale<br />

malformati<br />

Malattie infettive pediatriche Isolamento malattie infettive<br />

Servizio di trasporto per Servizio Trasporto Emergenza Neonatale<br />

l’emergenza neonatale<br />

Pediatria<br />

› Centro regionale di Diabetologia pediatrica<br />

› Ambulatorio di gastroenterologia pediatrica<br />

› Ambulatorio di allergologia pediatrica<br />

› Ambulatorio di endocrinologia<br />

› Ambulatorio di reumatologia<br />

Ostetricia e ginecologia › Centro di riferimento individuato dalla Regione per il trasferimento in utero<br />

› Centro di riferimento di II livello individuato dalla Regione per lo studio e la<br />

terapia dell’incontinenza urinaria<br />

› Centro di riferimento di II livello nell’ambito del programma“ Prevenzione<br />

Serena” per la prevenzione cervicocarcinoma<br />

› Prelievo di cellule staminali da cordone ombelicale<br />

Dipartimento Diagnostica per immagini<br />

Strutture<br />

Radiodiagnostica<br />

Medicina Nucleare<br />

Radiodiagnostica pediatrica<br />

Neuroradiologia<br />

Radiologia interventistica<br />

attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />

specialistica del dipartimento<br />

› Studio (MOC-DEXA) e trattamento dell’osteoporosi<br />

› Screening mammografico<br />

› Centro TCMS<br />

› Attività di radioterapia metabolica<br />

› Sede di GIC (Gruppo Interdisciplinare Cure) per i tumori della tiroide<br />

› Ecografia trabsfontanellare<br />

› Uno dei due servizi regionali di radiodiagnostica pediatrica dedicata<br />

› Procedura di centratura TC e RM per interventi NCH con tecnica di neuro<br />

navigazione computerizzata<br />

› Centrature di biopsie stereotassiche<br />

› Neuroradiologia interventistica<br />

Angiografia e radiologia interventistica-riferimento per tutta l’area funzionale<br />

Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

Dipartimento di Patologia Clinica<br />

Strutture<br />

attività di eccellenza/ centri regionali o attività di particolare rilevanza<br />

specialistica del dipartimento<br />

Anatomia e istologia patologica Centro di riferimento nazionale e internazionale per la ricerca (di base e<br />

traslazionale) per la diagnosi del mesotelioma maligno e sede di banca<br />

biologica del mesotelioma maligno<br />

Laboratorio analisi<br />

Centro di eccellenza regionale per le indagini di tossicologia clinica e forense<br />

e per la diagnosi delle malattie oncoematologiche mediante citometria a flusso<br />

Microbiologia<br />

Centro di eccellenza regionale per l’attività di monitoraggio delle infezioni<br />

legate all’assistenza<br />

Medicina trasfusionale › Unità di emaferesi-esecuzione di prelievi aferetici di cellule staminali<br />

autologhe e da donatore (familiare e non consanguineo)<br />

› Unità di manipolazione e congelamento di cellule staminali<br />

› Laboratorio HLA accreditato EFI<br />

› Medicina rigenerativa, biotecnologie ed ingegneria tissutale<br />

22<br />

23


Le strutture sanitarie non dipartimentalizzate<br />

Le strutture amministrative<br />

Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

STRUTTURa<br />

Psichiatria-Servizio<br />

Psichiatrico di Diagnosi<br />

e Cura<br />

Centrale Operativa 118<br />

Direzione Medica dei Presidi<br />

Farmacia<br />

Medicina del lavoro<br />

Controllo infezioni ospedaliere<br />

Servizio Infermieristico,<br />

Tecnico, della Riabilitazione<br />

e della Professione Ostetrica<br />

Psicologia<br />

Fisica sanitaria<br />

ATTIVITà/FINALITà<br />

Attività di monitoraggio dei parametri biologici e degli effetti collaterali nei<br />

pazienti in trattamento con farmaci antipsicotici tipici e atipici e con timo<br />

modulatori con particolare riguardo al protocollo di impiego della Clozapina.<br />

Ricevimento di tutte le chiamate di soccorso sanitario effettuate per mezzo<br />

del numero telefonico 118 provenienti da tutta la Provincia di Alessandria.<br />

Coordinamento per indirizzamento del paziente verso la struttura sanitaria<br />

più idonea/più vicina e gestione degli interventi di maxiemergenze convenzionali<br />

e di rischio nucleare, biologico, chimico, radiologico.<br />

Sviluppo della funzione di studio e ricerca nel settore dei rischi correlati<br />

all’organizzazione ospedaliera, in collaborazione con la rete HPH; il riordino<br />

dell’organizzazione ospedaliera verso un modello di maggiore centralizzazione<br />

delle attività sanitarie; l’implementazione di una nuova metodica centralizzata<br />

per la gestione del rischio clinico; l’utilizzo dei principi dell’ergonomia nella<br />

progettazione ospedaliera<br />

Garanzia degli approvvigionamenti di farmaci e dispositivi medici. Promuove<br />

un uso corretto dei farmaci tra i vari prescrittori, garantendo i controlli previsti<br />

dalla normativa vigente.<br />

Assolvimento dei compiti previsti dalla vigente Normativa in tema di salute e di<br />

aspetti sanitari correlati alla sicurezza sul lavoro. In particolare svolge compiti<br />

di Medico Competente per l’ASO di Alessandria e altre Aziende pubbliche o<br />

private che ne facciano richiesta.<br />

Coordinamento elaborazione e attuazione delle misure di prevenzione del<br />

rischio infettivo all’interno dell’<strong>Azienda</strong><br />

Partecipazione alla definizione delle politiche aziendali in materia di assistenza<br />

sanitaria e di formazione in campo infermieristico e Tecnico sanitario.<br />

Garanzia per prestazioni assistenziali efficaci ed efficienti, di qualità ed adeguate<br />

ai bisogni sanitari dei cittadini utenti.<br />

Ricerca e valutazione di strategie finalizzate all’acquisizione ed utilizzo di<br />

risorse anche in considerazione delle offerte del mercato.<br />

Elaborazione e ricerca di nuovi modelli organizzativi.<br />

Attività psicodiagnostiche, psicoterapeutiche, dell’organizzazione del lavoro<br />

e di psicologia della salute svolte nei Presidi aziendali.<br />

Garanzia della qualità tecnica delle prestazioni sanitarie secondo i dettami<br />

legislativi cogenti.<br />

STRUTTURA<br />

ATTIVITà/FINALITà<br />

Controllo di gestione Attività di valutazione dell’andamento della gestione dell’azienda mediante<br />

l’utilizzo di strumenti gestionali quali il processo di budget e il sistema di<br />

reporting.<br />

Organizzazione e sviluppo Implementazione, elaborazione e realizzazione delle scelte organizzative e<br />

risorse umane<br />

delle politiche e strategie relative alla gestione e allo sviluppo delle risorse<br />

umane.<br />

Gestione del Corso di laurea in infermieristica, in collaborazione con la Facoltà<br />

di Medicina e Chirurgia dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo<br />

Avogadro”.<br />

Sistemi Informativi<br />

Gestione e sviluppo dei sistemi informativi aziendali attraverso la predisposizione<br />

dei progetti relativi all’introduzione e all’evoluzione dei sistemi<br />

e Informatici-ICT<br />

informativi nell’azienda e nella predisposizione del piano di investimenti in<br />

tecnologie e soluzioni per l’informatica e le comunicazioni.<br />

Afferisce la struttura Gestione base-dati aziendali<br />

Relazioni Esterne<br />

Facilita i rapporti fra l’azienda ed il cittadino attraverso l’informazione, l’accoglienza,<br />

la tutela e la partecipazione.<br />

Affari Generali e Legale Gestione del contenzioso civile, amministrativo e penale in cui è parte l’azienda,<br />

gestione assicurazioni aziendali, convenzioni e incarichi professionali a<br />

soggetti esterni, tenuta del protocollo generale dell’<strong>Azienda</strong>, Albo Pretorio e<br />

attività provvedi mentale dell’ente.<br />

Servizio Prevenzione Attività riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute delle lavoratrici<br />

e dei lavoratori durante il lavoro.<br />

e Protezione<br />

Sistema Qualità<br />

Supporto alle macroarticolazioni per l’adeguamento delle strutture aziendali<br />

ai requisiti regionali di accreditamento e le politiche della qualità in stretto<br />

raccordo con la direzione Medica dei Presidi.<br />

Amministrazione del personale Gestione giuridica ed economico-previdenziale del personale, ivi comprese<br />

le procedure concorsuali.<br />

Contabilità e finanza Gestione contabilità economico patrimoniale, bilanci annuali e pluriennali di<br />

previsione (in collaborazione con il Controllo di Gestione), analisi dell’andamento<br />

economico-finanziario<br />

Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

24<br />

25


Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

Le strutture amministrative: Dipartimento Tecnico - Logistico:<br />

STRUTTURA<br />

- Tecnico<br />

- Patrimonio<br />

- Ingegneria Clinica<br />

- Acquisti e Logisitca<br />

ATTIVITà/FINALITà<br />

Gestione, progettazione, realizzazione, manutenzione e ristrutturazione del<br />

patrimonio immobiliare, degli impianti tecnologici funzionali alle strutture<br />

nonché delle apparecchiature<br />

Gestione del patrimonio mobiliare ed immobiliare di questa <strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong><br />

e della regolare tenuta del libro cespiti.<br />

Acquisizione e gestione delle tecnologie sanitarie ovvero delle strumentazioni<br />

ed attrezzature biomedicali classificate “dispositivi medici”<br />

Stipulazione, gestione e controllo dei contratti di fornitura e servizi, gestione<br />

dei magazzini economali e servizi economali.<br />

Dipartimenti interaziendali<br />

Nell’ottica di creare sinergie tra l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> e l’<strong>Azienda</strong> territoriale, sono stati attivati i seguenti<br />

Dipartimenti Interaziendali funzionali:<br />

Dipartimenti interaziendalI<br />

strutture complesse<br />

Salute Mentale<br />

Psichiatria S.P.D.C. ASO<br />

Psichiatria C.S.M. A.S.L. AL<br />

Otoneurochirurgia<br />

Neurochirurgia ASO<br />

e del basi cranio<br />

Otorinolaringoiatria ASO<br />

Otorinolaringoiatria ASL AL<br />

Dipartimento interaziendale di oncologia Oncologia ASO<br />

Oncologia ASL-AL Casale M.<br />

Pneumologia Oncologica ASL-AL Casale M.<br />

SOS Oncologia Acqui Terme, Novi Ligure,Tortona<br />

SOS Hospice e Cure Palliative-ASL-AL<br />

A dicembre del <strong>2008</strong> è stato istituito il Dipartimento Interaziendale di Oncologia che è di natura Funzionale e<br />

persegue le seguenti finalità:<br />

• unificazione dei percorsi di malattia dei pazienti oncologici attraverso la costituzione di GIC (gruppi interdisciplinari<br />

di cura) interaziendali.<br />

• creazione di un CAS (Centro Accoglienza e Servizi) interaziendale programmazione unificata della formazione<br />

professionale, sviluppo della ricerca, tutela della continuità assistenziale attraverso lo sviluppo e l’integrazione<br />

con i medici di medicina generale, ADI, Hospice e volontariato.<br />

1.5 Politiche aziendali<br />

Le politiche di Gestione implementate dalla Direzione<br />

sono improntate al rispetto dei criteri di efficacia,<br />

efficienza ed economicità, qualità, equità nel quadro<br />

dei seguenti principi generali:<br />

• Centralità del cittadino-utente;<br />

• Organizzazione dipartimentale;<br />

• Responsabilizzazione sui risultati aziendali e<br />

gestione per processi;<br />

• Miglioramento della qualità<br />

Efficienza ed efficacia<br />

È obiettivo prioritario lo sviluppo inteso come incremento<br />

della qualità e della quantità dei livelli e della<br />

tipologia delle prestazioni ambulatoriali, di ricovero,<br />

sanitarie in genere e alberghiere, rese da parte<br />

dell’<strong>Azienda</strong> a tutti i cittadini, avvalendosi anche della<br />

collaborazione delle Organizzazioni di Volontariato e<br />

di tutela dei diritti dei cittadini.<br />

Tale obiettivo è perseguito attraverso il miglioramento<br />

e il rinnovamento degli aspetti professionali<br />

scientifici, tecnologici, organizzativi e gestionali<br />

dell’<strong>Azienda</strong> ed è indirizzato esclusivamente all’effettivo<br />

soddisfacimento del bisogno di salute.<br />

È perciò impegno costante dell’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong><br />

Nazionale di Alessandria, la ricerca dei criteri e degli<br />

indicatori per l’analisi e la valutazione del soddisfacimento<br />

del bisogno di salute per tutta la popolazione.<br />

La ricerca continua delle condizioni di economicità<br />

di lungo periodo dell’<strong>Azienda</strong> rappresenta obiettivo<br />

di tutta l’Organizzazione che si realizza attraverso il<br />

monitoraggio e l’intervento sui seguenti indicatori.<br />

• di efficienza: intesa come rapporto tra risorse<br />

impiegate e prestazioni prodotte;<br />

• di efficacia gestionale: intesa come rapporto tra<br />

obiettivi raggiunti e prestazioni prodotte;<br />

• di efficacia sociale: intesa come rapporto tra<br />

obiettivi raggiunti e grado di soddisfacimento<br />

del bisogno di salute.<br />

Uguaglianza/Equità<br />

L’<strong>Azienda</strong> si impegna ad erogare le proprie prestazioni<br />

senza distinzione di età, di sesso, di nazionalità,<br />

di religione, di condizioni economiche e sociali nei<br />

confronti di tutti coloro che ne fanno richiesta.<br />

L’azienda prende in considerazione l’individuo come<br />

“persona” cui prodigare le cure di cui necessita,<br />

consapevole di svolgere essenzialmente un servizio<br />

fortemente permeato di carattere solidaristico, che<br />

come tale, deve essere prestato a tutti, senza discriminazione<br />

di alcun genere.<br />

Imparzialità<br />

È complementare rispetto al principio di uguaglianza,<br />

del quale rappresenta la naturale integrazione.<br />

È garantita:<br />

• attraverso l’erogazione delle prestazioni<br />

esclusivamente sulla base della gravità del caso,<br />

dell’emergenza e dell’adozione delle liste di prenotazione<br />

per i casi non urgenti;<br />

• con l’obbligo di astensione, da parte di tutti i<br />

dipendenti dell’<strong>Azienda</strong>, da atti o da fatti che abbiano<br />

il carattere della parzialità o dell’interesse<br />

privato;<br />

• con la più stretta osservanza, da parte dei<br />

dipendenti dell’azienda, dei doveri d’ufficio e deontologici,<br />

nell’espletamento della propria attività<br />

lavorativa;<br />

• con il divieto da parte del Personale di accettare<br />

somme di denaro, da chiunque e a qualunque titolo<br />

elargite, nel rispetto del DPCM del 28/11/00<br />

“Codice di comportamento dei dipendenti delle<br />

Pubbliche Amministrazioni”<br />

Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

26<br />

27


Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

Qualità<br />

Per garantire ai propri pazienti adeguati standard<br />

qualitativi delle prestazioni rese, l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong><br />

è da anni impegnata nell’applicazione degli<br />

standard normativi e nel percorso correlato all’ottenimento<br />

e al mantenimento della certificazione<br />

della qualità secondo lo standard UNI EN ISO 9001<br />

avente come oggetto “Erogazione di prestazioni sanitarie<br />

di diagnosi e cura in regime di ricovero in area<br />

medica ed in area chirurgica, in elezione e da pronto<br />

soccorso, in regime di day surgery e day hospital.<br />

Prestazioni ambulatoriali”.<br />

È pertanto impegno costante dell’<strong>Azienda</strong> il governo<br />

e monitoraggio sistematico e costante dei propri<br />

processi e delle prestazioni erogate e l’analisi dei<br />

modelli organizzativi implementati e dei flussi informativi<br />

interni, avendo come obiettivo ultimo la<br />

soddisfazione dei propri clienti.<br />

1.5.1 Politica di “centralità” del cittadino-utente<br />

L’atto medico/assistenziale, prima di essere un atto<br />

tecnico, dovrebbe essere un atto di personalizzazione<br />

ed umanizzazione, che riafferma e rafforza la centralità<br />

della persona umana per rispettare, salvare e<br />

promuovere la sua dignità: non solo curare, quindi,<br />

ma anche “prendersi cura” (“to cure”>”to care”).<br />

Il rafforzamento della componente umana può<br />

avvenire solo se prevale un atteggiamento che sia<br />

centrato e attento alla persona malata, con le sue<br />

idee, i suoi vissuti, le sue paure ed i suoi diritti,<br />

spostando il focus dell’intervento sanitario non più<br />

sulla “malattia da curare” bensì sulla “persona di<br />

cui prendersi cura”.<br />

La percezione del cittadino e quindi la sua soddisfazione<br />

diventa elemento centrale del processo diagnostico-terapeutico,<br />

ma va considerato l’atto finale<br />

di una corretta e responsabile gestione aziendale.<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria, infatti, intende<br />

introdurre i bisogni del cittadino nella determinazione<br />

delle scelte degli organi decisionali, potenziandone<br />

i canali di ascolto, utili alla Direzione quali idonei<br />

strumenti di controllo e valutazione interni.<br />

Gli strumenti a disposizione delle Direzioni per<br />

perseguire politiche di miglioramento sono diversi<br />

e devono essere integrati per potersi definire completi;<br />

l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria si è dotata<br />

degli strumenti che ritiene essere maggiormente<br />

appropriati per indagare la soddisfazione dei propri<br />

clienti, dai più tradizionali quali un sistema strutturato<br />

di gestione reclami e un sistema sistematico di<br />

rilevazione della soddisfazione tramite questionario<br />

somministrato dai reparti/servizi aziendali, alla<br />

stesura dello stesso <strong>Bilancio</strong> sociale, fino all’Audit<br />

Civico, sistema di valutazione delle aziende sanitarie<br />

promosso da Cittadinanza attiva e condotto con la<br />

partecipazione diretta dei cittadini.<br />

Tali strumenti e i risultati che produce la loro implementazione,<br />

per essere efficaci, devono essere<br />

integrati rendendo così completa la valutazione.<br />

RILEVAZIONI<br />

DECENTRATE<br />

ANALISI DI<br />

COSTUMER<br />

SATISFTACTION<br />

AZIENDALI<br />

La politica di centralità del cittadino-utente si realizza<br />

quindi garantendo:<br />

Partecipazione<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> individua il principio di partecipazione<br />

come elemento insostituibile per la guida<br />

e la gestione da parte dei Cittadini e delle loro associazioni,<br />

nonché da parte delle Organizzazione di<br />

Volontariato e, pertanto, lo favorisce e lo garantisce<br />

con ogni mezzo.<br />

A tal fine, in armonia con i principi di trasparenza e<br />

di partecipazione, di cui alla legge 241/90, ribaditi<br />

con la Direttiva della Presidenza del Consiglio dei<br />

Ministri del 27 gennaio 1994, si impegna ad attivare<br />

un sistema di iniziative atte a favorire i cittadini.<br />

Si impegna in conformità a quanto indicato in materia<br />

di partecipazione al comma 7, art 14 del decreto<br />

Legislativo 502/92 e successive modificazioni e integrazioni,<br />

a favorire all’interno della propria struttura<br />

organizzativa la presenza e l’attività degli organismi<br />

di Volontariato e di Tutela dei Diritti dei cittadini:<br />

• mettendo a disposizione dei predetti un efficace<br />

sistema di informazione sulle prestazioni erogate<br />

e sulle relative modalità di accesso;<br />

• attivando con tali organismi, senza oneri a<br />

carico del Servizio Sanitario Nazionale, accordi o<br />

INPUT PER IL<br />

MIGLIORAMENTO<br />

DELLE PRESTAZIONI<br />

BILANCIO<br />

SOCIALE<br />

AUDIT<br />

CIVICO<br />

GESTIONE<br />

RECLAMI<br />

protocolli che stabiliscono gli ambiti e le modalità<br />

della loro collaborazione;<br />

• riservando spazi preventivamente individuati, che<br />

consentano agli Organismi di Volontariato di poter<br />

partecipare a momenti istituzionali di indirizzo e di<br />

programmazione dell’attività propria dell’<strong>Azienda</strong>;<br />

• predisponendo progetti operativi per favorire<br />

l’adeguamento delle strutture e delle prestazioni<br />

sanitarie alle esigenze dei cittadini;<br />

• effettuando rilevazioni sistematiche di gradimento<br />

della prestazione aziendale, sulle basi di<br />

quanto percepito dal cittadino.<br />

Al fine di dare attuazione alla politica di partecipazione,<br />

l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria, per la<br />

prima volta nel <strong>2008</strong>, ha aderito al progetto AUDIT<br />

CIVICO promosso dal Tribunale per i Diritti del Malato,<br />

aprendo le porte dell’<strong>Azienda</strong> al cittadino, che<br />

potrà valutare:<br />

• l’orientamento al cittadino nell’organizzazione<br />

e nella gestione dei servizi;<br />

• la priorità data alla prevenzione dei rischi,<br />

alla riduzione del dolore e al sostegno dei malati<br />

cronici ed oncologici;<br />

• il coinvolgimento dei cittadini nella definizione<br />

e nella valutazione delle politiche aziendali<br />

Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

28<br />

29


Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

Monitoraggio sistematico della soddisfazione del<br />

cittadino<br />

L’azienda monitora la soddisfazione dei propri<br />

pazienti sia attraverso metodologie di tipo passivo<br />

(gestione reclami) che di tipo attivo (indagini di<br />

customer satisfaction), integrando le informazioni<br />

e riorientando le attività al perseguimento della<br />

soddisfazione stessa.<br />

Gestione reclami<br />

Nel <strong>2008</strong> è stato rivisto e adottato il Regolamento di<br />

pubblica tutela, con i seguenti scopi:<br />

• Non solo analisi dei disservizi ma ampliamento<br />

della tutela che si vuole garantire al cittadino, esteso<br />

alla “dignità della persona e al rispetto della Carta<br />

Europea dei diritti del malato”;<br />

• Centralizzazione della procedura di gestione<br />

reclami con la previsione di termini ristretti e definitivi,<br />

anche in considerazione degli obiettivi generali<br />

assegnati e attraverso l’integrazione con l’Ufficio<br />

Qualità e Ufficio Legale;<br />

• Istituzione della Commissione Mista Conciliativa<br />

nella necessità di garantire la massima collaborazione<br />

e partecipazione dei cittadini e delle loro<br />

Associazioni.<br />

Indagini di Customer Satisfaction<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> assume tra i suoi impegni<br />

fondamentali per il continuo miglioramento l’attuazione<br />

di politiche dirette alla realizzazione di indagini<br />

di soddisfazione dei servizi e delle prestazioni che<br />

saranno rese pubbliche ed evidenti anche attraverso<br />

il sito aziendale.<br />

sfazione del paziente, ma strumento, integrato con<br />

gli altri, per il perseguimento della soddisfazione,<br />

tenendo presente che una prestazione può definirsi<br />

efficace solo se soddisfa le esigenze di chi la riceve.<br />

Attraverso la customer satisfaction, che non è soltanto<br />

un’indagine sulla soddisfazione del cliente<br />

ma il perseguimento della soddisfazione stessa,<br />

l’<strong>Azienda</strong> vuole mettere il paziente al centro del<br />

sistema, tenendo presente che una prestazione può<br />

essere definita efficace solo se soddisfa le esigenze<br />

di chi la riceve; il puntare sulla customer satisfaction<br />

significa comunque dotarsi di una leva per orientare<br />

il cambiamento sotto il profilo culturale, organizzativo<br />

e tecnico, orientando la cultura interna al<br />

servizio del cittadino e motivando il personale nel<br />

comprendere pienamente il ruolo e i propri sforzi,<br />

favorendo il passaggio da una logica delle “funzioni”<br />

ad una logica per “processi” e ad un arricchimento<br />

delle mansioni alla base.<br />

Parallelamente alle indagini aziendali, vengono<br />

progettate e implementate delle indagini di rilevazione<br />

della soddisfazione dei pazienti ad hoc, in<br />

riferimento ad aspetti specifici relativi alle diverse<br />

strutture aziendali.<br />

È stato ad esempio implementato a fine <strong>2008</strong> un progetto<br />

di rilevazione dei bisogni e della soddisfazione<br />

dei clienti del Day Hospital Onco-ematologico, il cui<br />

abbrivio è stato fornito da alcuni articoli comparsi<br />

sulla stampa e da alcuni rilevazioni portate dai cittadini<br />

all’ufficio relazioni con il pubblico.<br />

Sono stati costituiti 5 focus group con circa 10 partecipanti<br />

per gruppo (misti pazienti e parenti) alla<br />

presenza delle psico-oncologhe, dell’URP e dell’Ufficio<br />

qualità; dagli incontri sono emerse le esigenze,<br />

aspettative e più in generale i fattori influenzanti la<br />

qualità del servizio erogato; è su tali aspetti che sono<br />

poi state condotte le indagini successive (tramite<br />

intervista e in autocompilazione).<br />

Parallelamente verranno effettuati incontri con gli<br />

operatori del DH per valutare le criticità evidenziate<br />

dal personale interno o eventuali motivazioni di criticità<br />

segnalate dai pazienti, partendo dall’assunto<br />

che per una corretta valutazione dei processi è<br />

indispensabile valutare la soddisfazione esterna e<br />

il clima interno.<br />

Tutte le informazioni di ritorno dalle indagini verranno<br />

integrate e verranno implementate le opportune<br />

azioni correttive.<br />

Tutti gli strumenti utilizzati ed in particolare la<br />

customer satisfaction permetteranno di introdurre<br />

i bisogni del cittadino nella determinazione delle<br />

scelte degli organi politici potenziandone i canali<br />

di ascolto, dando alla Direzione uno strumento<br />

aggiuntivo nell’impostazione di strumenti di controllo<br />

e valutazione interni, permettendo l’utilizzo<br />

degli indicatori nei processi di programmazione e<br />

definizione degli obiettivi annuali e nei sistemi di<br />

valutazione dei risultati di gestione.<br />

L’<strong>Azienda</strong> riconosce ancora che un sistema avanzato<br />

di valutazione del personale pone accanto alla valutazione<br />

effettuata dai vari responsabili, anche la<br />

valutazione dei cittadini-clienti.<br />

Comunicazione e informazione per il cittadino<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> intende promuovere strategie<br />

di comunicazione al fine di rendere concreto il diritto<br />

all’informazione dei cittadini, alla semplificazione<br />

delle procedure e alla partecipazione all’attività<br />

dell’<strong>Azienda</strong>.<br />

In particolare obiettivo prioritario aziendale è definire<br />

un percorso di comunicazione strutturato che<br />

consenta alla Direzione di operare in modo efficiente<br />

Nel corso del <strong>2008</strong> l’<strong>Azienda</strong> ha avviato un progetto<br />

di rilevazione strutturata e sistematica della soddisfazione<br />

dei propri utenti, attraverso il supporto e<br />

la collaborazione di Cittadinanza attiva.<br />

Il progetto non è soltanto un’indagine sulla soddied<br />

efficace, mettendo il cittadino in condizione di<br />

sapere dove trovare i servizi di cui ha bisogno.<br />

Inoltre, da fine 2007 l’A.O. di Alessandria che ha fatto<br />

parte presso l’ARESS, di un tavolo di lavoro sul BI-<br />

LANCIO SOCIALE E DI MIssIONE che ha portato alla<br />

predisposizione di linee guida regionali finalizzate<br />

all’elaborazione di uno schema di rendicontazione<br />

dei risultati raggiunti in relazione alle attese espresse<br />

delle diverse categorie di portatori di interesse<br />

(rappresentanti della associazioni, delle organizzazioni<br />

sindacali, istituzioni varie, utenti in generale,<br />

ecc…) da sperimentare presso le Aziende Sanitarie<br />

partecipanti al progetto.<br />

Diritto di scelta<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> favorisce, nei limiti della propria<br />

organizzazione, il diritto di scelta dell’Assistito<br />

riferito tanto all’individuazione dell’equipe sanitaria<br />

preposta alla sua cura, quanto alle possibili alternative<br />

terapeutiche, che gli vengono rappresentate<br />

dal medico di reparto e dal personale di assistenza,<br />

nel rispetto del “Consenso Informato”.<br />

Continuità<br />

L’<strong>Azienda</strong> nei propri servizi sanitari è impegnata<br />

a garantire la caratteristica della continuità degli<br />

stessi, intesa sia come erogazione delle prestazioni<br />

nel tempo sia come elemento di qualità tecnica<br />

delle stesse.<br />

Per fare questo l’<strong>Azienda</strong> ha rafforzato e implementato<br />

progetti di integrazione con il territorio e ha<br />

riorientato la gestione delle proprie attività in logica<br />

di processo/percorso.<br />

Lo sviluppo dei percorsi deve necessariamente<br />

realizzarsi nell’ottica del superamento dell’attuale<br />

logica dei servizi basata sull’organizzazione dei<br />

fattori di produzione, sostituendola con una basata<br />

sulla connessione di funzioni, competenze e servizi.<br />

Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

30<br />

31


Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

Occorre orientare i cittadini all’accesso ai servizi e<br />

per rendere effettiva la loro possibilità di determinare<br />

in modo attivo i percorsi di sostegno che li riguardano<br />

è necessaria l’integrazione a tutti i livelli.<br />

La costruzione di una partnership tra cittadini, organi<br />

politici e “professionisti della salute” è una delle leve<br />

fondamentali per migliorare la salute e la qualità<br />

della vita e per offrire un’assistenza sanitaria e sociale<br />

di tipo universalistico, fedele ai principi d’equità,<br />

accessibilità ed efficacia.<br />

Il modello organizzativo promosso, coerente con<br />

la norma ISO 9001, pone il cittadino al centro del<br />

processo/percorso che lo coinvolge, garantendo un<br />

corretto governo delle interfacce interne (tra reparto<br />

e reparto e tra processi principali e di supporto) ed<br />

esterne (territorio) con il fine di ridurre e semplificare<br />

i percorsi e, contemporaneamente, individuare modalità<br />

di “gestione della domanda” facendo in modo<br />

che le strutture si accollino l’onere del percorso, non<br />

riversando sul cittadino le incongruenze dei processi<br />

non integrati.<br />

sultati previsti e il miglioramento continuativo.<br />

1.5.2 Politica di tutela dati personali, garanzia diritto<br />

alla riservatezza<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> garantisce agli assistiti il<br />

diritto alla riservatezza ed impronta alla più stretta<br />

osservanza dello stesso l’attività dei propri operatori<br />

e i rapporti con gli Organismi esterni che, a vario<br />

titolo, operano all’interno dell’<strong>Azienda</strong> stessa.<br />

• mettendo a disposizione dei predetti un efficace<br />

sistema di informazione sulle prestazioni erogate<br />

e sulle relative modalità di accesso;<br />

• attivando con tali organismi, senza oneri a<br />

carico del Servizio Sanitario Nazionale, accordi o<br />

protocolli che stabiliscono gli ambiti e le modalità<br />

della loro collaborazione;<br />

• riservando spazi preventivamente individuati,<br />

che consentano agli Organismi di Volontariato<br />

di poter partecipare a momenti istituzionali di<br />

indirizzo e di programmazione dell’attività propria<br />

dell’<strong>Azienda</strong>;<br />

• predisponendo progetti operativi per favorire<br />

l’adeguamento delle strutture e delle prestazioni<br />

sanitarie alle esigenze dei cittadini;<br />

• effettuando rilevazioni sistematiche di gradimento<br />

della prestazione aziendale, sulle basi di<br />

quanto percepito dal cittadino.<br />

Privacy<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> “SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e<br />

Cesare Arrigo” garantisce la riservatezza dei dati<br />

e delle informazioni possedute e trattate per il<br />

conseguimento delle proprie finalità istituzionali.<br />

Tutti gli adempimenti e le misure di sicurezza<br />

adottate dall’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> in ossequio alla<br />

vigente normativa sulla riservatezza dei dati sono<br />

contenute nel Documento Programmatico sulla<br />

Sicurezza, approvato con apposito atto deliberativo<br />

ed oggetto di periodico aggiornamento ai sensi del<br />

punto 19 del Disciplinare Tecnico allegato al D.Lgs.<br />

196/2003 (Codice della Privacy) e del manuale per la<br />

Sicurezza distribuito a tutto il personale dipendente.<br />

1.5.3 Politica di sicurezza<br />

Erogare l’assistenza sanitaria può essere una fonte di<br />

pericolo. Vi sono rischi tanto per il paziente, quanto<br />

per i professionisti e per l’organizzazione che eroga<br />

il servizio. Tali rischi devono essere minimizzati ed<br />

Il Sistema di Gestione per la Qualità attuato all’interno<br />

dell’<strong>Azienda</strong> assicura la corretta gestione dei<br />

processi nell’ottica di migliorare l’efficacia e l’efficienza<br />

delle attività svolte nel rispetto dei requisiti<br />

della norma.<br />

Il Sistema di Gestione per la Qualità, messo in atto<br />

dall’<strong>Azienda</strong>:<br />

• ha identificato i processi e la loro applicazione;<br />

• ha stabilito la sequenza tra i singoli processi;<br />

• ha identificato i processi che impattano sulla<br />

funzionalità e sulla qualità del servizio;<br />

• stabilisce il corretto flusso degli stessi e le<br />

interazioni tra i singoli processi;<br />

• ha definito i controlli e gli indicatori per monitorare<br />

i processi che caratterizzano il servizio;<br />

• attua le azioni necessarie per conseguire i riè<br />

questo l’obiettivo di un particolare approccio alla<br />

Qualità identificato col termine di Risk Management.<br />

Il risk management o gestione del rischio è un processo<br />

che mira ad elevare la qualità e la sicurezza<br />

dei servizi sanitari.<br />

Poiché una delle responsabilità delle istituzioni<br />

sanitarie è fornire cure di qualità, ne deriva che uno<br />

dei principali elementi della qualità delle cure è la<br />

sicurezza. Le istituzioni sanitarie hanno pertanto il<br />

dovere di fornire la massima protezione possibile<br />

dai danni (conseguenti a errori umani e a errori di<br />

Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

32<br />

33


Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

sistema) che si verificano nei processi di cura.<br />

La Direzione Generale dell’AO di Alessandria, individua<br />

l’importanza di percorrere questa strada in<br />

tema di “Gestione del rischio”, e sulla base delle<br />

indicazioni della DGR n. 14-8500 del 31 marzo <strong>2008</strong>,<br />

con la Deliberazione 745 del 2 luglio <strong>2008</strong>, ha attivato<br />

l’Unità di gestione del rischio clinico quale garanzia<br />

tecnica per una politica costantemente rivolta alla<br />

sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari.<br />

1.5.4 Politiche di Genere<br />

gie che colpiscono l’universo femminile e propone<br />

strategie di prevenzione primarie e secondarie,<br />

promuovendo una cultura della salute di genere,<br />

assegnando alle strutture ospedaliere da uno a tre<br />

bollini rosa a seconda del grado di attenzione alle<br />

tematiche femminili.<br />

Nel <strong>2008</strong> all’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> sono stati assegnati<br />

tre bollini, nello specifico per l’elevato numero di<br />

prestazioni all’avanguardia nella cura delle patologie<br />

femminili e nell’assistenza alle donne per le numerose<br />

pubblicazioni scientifiche sulle patologie femminili<br />

negli ultimi 3 anni; la presenza di parecchie donne<br />

in posizione apicale e la percentuale, molto elevata,<br />

del 84,6% (al 31.12.<strong>2008</strong>) di personale infermieristico<br />

femminile. Una caratterista che è stata valutata<br />

molto significativamente è la presenza di attività di<br />

mediazione culturale coordinata dal Servizio <strong>Sociale</strong><br />

aziendale in tutti i reparti, anche in emergenza, con<br />

particolare attenzione all’assistenza della donna in<br />

gravidanza e della puerpera e altri moduli informativi<br />

Utilizzare una prospettiva di genere significa riscontrare<br />

disparità tra uomini e donne sulla base di<br />

differenze collegate al sesso (differenze biologiche) e<br />

al genere appunto (differenze sociali e culturali). Le<br />

politiche di genere, pertanto, investono molti aspetti<br />

e molte sfere della società: le attività tra uomini e<br />

donne, le loro reciproche relazioni, le differenze<br />

nell’accesso e nell’uso delle risorse, le reazioni ai<br />

cambiamenti culturali, economici e sociali. Anche<br />

l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>, ispirandosi ai principi contenuti<br />

nella legge 125 del 1991, applica politiche di<br />

genere mirate a favorire per i lavoratori il personale<br />

femminile e in generale favorire l’accesso ai servizi<br />

ospedalieri.<br />

Nello specifico, l’<strong>Azienda</strong> sostiene la Medicina di<br />

Genere attraverso la sensibilizzazione ai medici sia<br />

interni che esterni, affinché sia sempre più chiaro<br />

come le donne siano maggiormente esposte ad<br />

alcune patologie, siano curate meno e meno bene<br />

e molto spesso con farmaci non sperimentati direttamente<br />

su di loro. La Direzione aziendale ha<br />

organizzato a partire dal <strong>2008</strong> appuntamenti mirati<br />

ad offrire un’efficace politica di promozione della<br />

salute di uomini e donne.<br />

In questo contesto si inserisce anche l’adesione al<br />

Progetto realizzato dall’Osservatorio Nazionale sulla<br />

Salute della Donna, che studia le principali patolomultilingua<br />

relativi ad argomenti specifici.<br />

Nel <strong>2008</strong> inoltre l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> ha aderito al<br />

Progetto regionale contro la violenza sulle donne<br />

e delle vittime, realizzata in collaborazione con la<br />

Provincia di Alessandria e l’ASL AL.<br />

Rientrano nell’ambito delle politiche di genere anche<br />

le azioni correlate all’attuazione delle politiche di<br />

pari opportunità personali, i cui principi ispiratori<br />

nella legge italiana sono contenuti nella Costituzione<br />

agli Artt. 3, 37, 51 e 117. Tali principi hanno assunto<br />

sempre maggiore peso, a partire dal 1995 quando<br />

alla IV conferenza mondiale sulle donne tenutosi a<br />

Pechino nel furono proclamati due principi guida:<br />

l’empowerment, per perseguire le condizioni per<br />

una presenza diffusa delle donne nelle sedi in cui si<br />

assumono decisioni rilevanti per la vita della collettività,<br />

promuovendo la presenza delle donne negli<br />

organismi di nomina governativa e negli incarichi di<br />

responsabilità della Pubblica Amministrazione. Il<br />

secondo obiettivo è il mainstreaming, cioè l’integrazione<br />

dal punto di vista di genere nelle politiche da<br />

realizzare attraverso il coordinamento strutturale e<br />

permanente dell’azione amministrativa, e verificando<br />

l’attuazione delle normative in materia di parità.<br />

Importante è il D. Lgs. 165/2001 dove all’art. 7 –<br />

comma 1 – Gestione delle risorse umane, che prevede<br />

che le amministrazioni pubbliche garantiscano<br />

parità e pari opportunità tra uomini e donne per<br />

l’accesso ed il trattamento sul lavoro. L’art. 57 invece<br />

riserva alle donne almeno 1/3 dei componenti delle<br />

commissioni di concorso. Ecco dunque tali principi<br />

vengono accolti anche nei nuovi contratti collettivi<br />

firmati nell’anno 2007 con la Dirigenza Medica,<br />

Contratto Collettivo Integrativo Dirigenza Sanitaria,<br />

Professionale, Tecnica e Amministrativa, il personale<br />

del Comparto, che all’articolo 9 prevede: “Le parti<br />

concordano nel dare applicazione a quanto previsto<br />

dall’art. 7 CCNL del 7 aprile 1999, istituendo il Comitato<br />

per le pari opportunità”.<br />

Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

34<br />

35


Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

1.6 Attività di indirizzo, programmazione e controllo<br />

L’<strong>Azienda</strong> attua la piena e totale separazione tra<br />

potere di indirizzo, programmazione e controllo da<br />

un lato e potere di gestione dall’altro.<br />

La Direzione Generale concentra la propria azione<br />

di intervento sulle attività pure di indirizzo, pianificazione<br />

e programmazione, lasciando invece alla<br />

Dirigenza l’attività di gestione, anche nel perseguimento<br />

della piena responsabilizzazione della stessa.<br />

Il processo di programmazione dà attuazione agli<br />

obiettivi determinati dalla pianificazione strategica<br />

e il processo di “Budgeting” tende a definire, a livello<br />

dei singoli centri di responsabilità, obiettivi specifici<br />

di carattere operativo per l’attuazione delle scelte di<br />

programmazione, previa assegnazione delle risorse<br />

da mettere a disposizione ai fini del conseguimento<br />

degli stessi.<br />

Il sistema di budget è stato avviato all’interno della<br />

nostra struttura aziendale a fine anno 2006, quando<br />

sono stati definiti per ogni struttura obiettivi 2006-<br />

2007 comprendenti l’ultimo trimestre 2006 e l’intero<br />

anno 2007.<br />

Le linee guida cui si fa riferimento per la definizione<br />

degli obiettivi sono quelle approvate dal Collegio di<br />

Direzione in data 29.05.2006.<br />

Le logiche del sistema obiettivi sono:<br />

• un approccio multidimensionale alla valutazione<br />

delle performance<br />

• lo sviluppo armonico del sistema aziendale<br />

• il rafforzamento del ruolo dipartimento<br />

• tre dimensioni da presidiare:<br />

a) umanizzazione/qualità percepita, che comprende<br />

obiettivi finalizzati al miglioramento delle<br />

condizioni di accesso, di fruizione dei servizi<br />

e di relazioni interpersonali;<br />

b) qualità tecnico-professionale, in cui si intendono<br />

obiettivi relativi al miglioramento e<br />

alla razionalizzazione dei processi sanitari e<br />

amministrativi gestiti<br />

c) equilibrio economico-finanziario, che prevede<br />

obiettivi di perseguimento di condizioni<br />

di compatibilità economica finanziaria con il<br />

budget assegnato all’<strong>Azienda</strong>.<br />

L’articolazione obiettivi è così suddivisa:<br />

Obiettivi individuali Direttore Dipartimento/Direttore<br />

Struttura autonoma<br />

(complessa o semplice a<br />

valenza dipartimentale)<br />

Obiettivi collettivi<br />

Dirigenza senza incarichi di<br />

Struttura autonoma<br />

L’assegnazione di obiettivi avviene seguendo il seguente<br />

percorso:<br />

• la Direzione Generale definisce le linee programmatiche<br />

e gli obiettivi generali di riferimento<br />

per l’anno in accordo con la programmazione<br />

regionale<br />

• Le linee programmatiche unitamente alla documentazione<br />

di supporto predisposta dal Controllo<br />

di Gestione vengono trasmesse ai Dipartimenti<br />

• I Dipartimenti dopo opportuna discussione in<br />

sede collegiale e in accordo con l’ufficio qualità per<br />

gli aspetti “non economici” formulano le proposte<br />

di obiettivi<br />

• Le proposte di obiettivi vengono discusse con<br />

la Direzione generale in modo da arrivare ad una<br />

definizione di obiettivi condivisi<br />

• Trimestralmente vengono effettuati degli incontri<br />

tra Direzione generale e Dipartimenti per<br />

la verifica dell’andamento della gestione e l’individuazione<br />

di eventuali misure correttive<br />

• A fine anno il Nucleo di Valutazione valuta il grado<br />

di raggiungimento degli obiettivi delle singole<br />

strutture.<br />

Presentazione dell’<strong>Azienda</strong><br />

36<br />

37


Relazione sociale<br />

ANNO SCReenING lettuRa ColPOSCOPICa Colon Retto<br />

mammoGRafICo CamPIone e lettuRa fleSSOSIGmoIDOSCOPIA<br />

1° E 2° LIVello CItoloGICo CamPIone e 1° E 2° LIVello<br />

1° LIVello CItoloGICO<br />

2° LIVello<br />

2006 3060 5414 3734 /<br />

2007 3847 7713 5194 /<br />

<strong>2008</strong> 2898 5669 4190 133<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

2.1. Identificazione stakeholders principali<br />

2.1.1. Cittadini<br />

Prevenzione<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> è inserita nel Dipartimento<br />

8-9 (ASL-AL,ASL-AT e ASO Alessandria) per svolgere<br />

l’attività di screening riferita ai tumori femminili e<br />

ai tumori del colon-retto nel programma regionale<br />

“Prevenzione Serena” istituito dalla Regione Piemonte<br />

con DGR n.77-12306 del 23/09/1996 e suoi<br />

aggiornamenti e recentemente rivista con DGR n.11<br />

-3632 del 02/08/2006.<br />

Prevenzione Serena è il programma di diagnosi<br />

precoce dei tumori del seno e del collo dell’utero e<br />

del colon retto messo a punto per tutelare la salute<br />

delle donne e degli uomini piemontesi. Il programma<br />

Prevenzione Serena è inserito nella rete della<br />

Comunità Europea sul controllo della qualità di<br />

questi programmi ed è frutto della collaborazione<br />

tra Regione Piemonte, Aziende Sanitarie, Comuni<br />

piemontesi, Ordini dei medici, F.I.M.M.G., Facoltà<br />

di Medicina piemontesi.<br />

Lo screening mammografico si rivolge alle donne<br />

nella fascia d’età 45 – 69 anni; le donne di età compresa<br />

tra i 50 e i 69 anni ricevono un invito e un appuntamento<br />

prefissato ogni due anni per effettuare<br />

una mammografia nei centri di screening.<br />

Lo screening per i tumori del collo dell’utero della<br />

Regione Piemonte prevede un Pap Test ogni tre anni<br />

per una popolazione composta da circa 1.227.000<br />

donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni.<br />

Lo screening per i tumori del colon retto prevede<br />

l’offerta della sigmoidoscopia una tantum a tutti i<br />

soggetti che compiono i 58 anni d’età, mentre per<br />

i soggetti che rifiutano quest’esame c’è la possibilità<br />

di effettuare il test FOBT (Fecal occult blood<br />

test) che permette di svelare la presenza di sangue<br />

occulto nelle feci e questo aiuta a scoprire in tempo<br />

la lesione all’intestino e permette di curarsi prima e<br />

meglio. A tutta la popolazione di età compresa tra i<br />

59 e i 69 anni al momento dell’inizio del programma<br />

verrà offerto il FOBT con cadenza biennale.<br />

Tutto il personale che lavora presso i Centri di Prevenzione<br />

Serena ha avuto una formazione specifica e<br />

gli approfondimenti diagnostici e l’eventuale terapia<br />

Prevenzione Serena vengono effettuati da medici<br />

altrettanto specializzati.<br />

L’attività svolta dall’<strong>Azienda</strong> è a carico delle strutture<br />

di Radiologia, Chirurgia, Anatomia Patologica,<br />

Ginecologia, Endoscopia e comprendono<br />

• Screening mammografico di primo e secondo<br />

livello<br />

• Screening per il tumore del collo dell’utero<br />

• Screening per il tumore del colon<br />

Partecipa all’attività di prevenzione svolta presso<br />

l’<strong>Azienda</strong> anche la Lega Tumori che eroga visite di<br />

prevenzione senologiche, dermatologiche, pap-test<br />

e attività di counselling; per tali attività l’azienda<br />

offre i locali e il personale medico della Strutture di<br />

Chirurgia Generale, Ostetricia e Ginecologia mentre<br />

per le visite dermatologiche si avvale di Medici di<br />

Medicina Generale.<br />

L’attività iniziata nel 1985 comprende pap-test e visite<br />

senologiche a cui nel 2001 si sono aggiunte visite dermatologiche<br />

con l’utilizzo del videodermatoscopio.<br />

Le visite totali sono state nel triennio 2006-<strong>2008</strong> circa<br />

1500 di cui circa 1100 solo di senologia. La prenotazione<br />

delle visite avviene tramite attività di segreteria<br />

che è attiva dal lunedì al venerdì.<br />

Attività del centro antifumo<br />

L’attività del centro antifumo è stata avviata nell’ambito<br />

del progetto “ospedale senza fumo” della rete<br />

HPH regionale. L’<strong>Azienda</strong> ha ribadito nell’anno 2003<br />

la volontà di implementare il centro antifumo presente<br />

nella realtà ospedaliera e alessandrina dal 2001.<br />

Il centro è aperto tutti i venerdì dalle 15.00 alle 17.00,<br />

vi si accede previa semplice impegnativa del Medico<br />

di medicina generale che richiede una prima visita<br />

presso il centro e prove di funzionalità respiratoria.<br />

In base alla prima visita e ai test di counselling cui<br />

si sottopone il paziente viene concordata la metodica<br />

più utile per la disintossicazione (agopuntura, ipnosi,<br />

terapia farmacologica, terapia sostitutiva e corsi<br />

cognitivo comportamentali.)<br />

Attualmente sono organizzati quattro corsi all’anno<br />

di dieci incontri l’uno gestiti da psicologi della Lega<br />

Tumori.<br />

Dal 2003 al 2005 sono state effettuate 452 prime<br />

visite a cui fanno seguito almeno quattro visite di<br />

controllo per ogni paziente.<br />

Per l’anno 2006 le prime visite sono state 157<br />

Per l’anno 2007 le prime visite sono state 151<br />

Per l’anno <strong>2008</strong> le prime visite sono state 162<br />

Nello svolgimento delle visite di prevenzione senologiche<br />

e dermatologiche utilizza locali dell’ <strong>Azienda</strong><br />

e si avvale per gli ambulatori di senologia del personale<br />

medico appartenente alla Struttura di Chirurgia<br />

Generale e per le visite dermatologiche del personale<br />

proveniente dal territorio.<br />

Altre attività<br />

Attraverso il Centro di Riabilitazione Visiva di Alessandria<br />

di Primo Livello, parte della Rete Regionale<br />

dei Servizi per la Prevenzione della Cecità viene<br />

realizzato un programma di prevenzione nell’ambito<br />

della Struttura Complessa di Oculistica dell’<strong>Azienda</strong><br />

così articolato:<br />

• Screening della Retinopatia del Pretermine:<br />

secondo le linee guida internazionali e secondo<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

40<br />

41


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

le raccomandazioni del Gruppo di Studio Italiano<br />

della Retinopatia del Pretermine, tutti i bambini<br />

nati pretermine con peso inferiore a 1500 gr. ed<br />

età gestazionale inferiore a 32 settimane, vengono<br />

sottoposti a visita oculistica in incubatrice. Qualora<br />

venga riscontrata la presenza di Retinopatia allo<br />

stadio soglia, viene eseguito, presso la Terapia<br />

Intensiva Neonatale, il trattamento laser della<br />

retina<br />

• Screening dell’ambliopia: vengono sottoposti<br />

a visita ortottica ed oculistica i bambini di età<br />

compresa tra i 4 ed i 6 anni<br />

• Screening della Retinopatia Diabetica: vengono<br />

sottoposti ad esame del fundus oculi i pazienti<br />

diabetici seguiti presso la Diabetologia dell’ASO<br />

di Alessandria, pari a circa 8.500 persone<br />

Informazione e comunicazione<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>, per poter garantire il soddisfacimento<br />

dei bisogni di salute dei cittadini,<br />

deve realizzare una comunicazione circolare da e<br />

verso l’ambiente, basata su un attento ascolto delle<br />

aspettative e dei bisogni dei cittadini e sulla risposta<br />

a questi. Gli strumenti di comunicazione vengono<br />

utilizzati per sviluppare un legame con i fruitori e gli<br />

stakeholders, basato sulla trasparenza e sulla fiducia<br />

reciproca. Per questo l’Ufficio stampa sviluppa una<br />

comunicazione con i media locali, in particolar modo<br />

con quelli della provincia e della città di Alessandria,<br />

maggiormente attenti alle notizie inviate.<br />

Negli anni, l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> ha incrementato<br />

il numero dei comunicati stampa inviati ai media,<br />

passando dai 26 del 2006 ai 43 del 2007 per arrivare<br />

ai 51 del <strong>2008</strong>. Ma questo è un dato poco eloquente<br />

e per questo motivo, allo scopo di individuare alcuni<br />

dati quantitativi dalla rassegna stampa, è stata realizzata<br />

l’analisi di contenuto sulle due testate locali<br />

più seguite. L’analisi di contenuto mette in evidenza<br />

come gli stakeholders hanno preso parte al dibattito<br />

e la classificazione dei principali temi di discussione,<br />

oltre al ruolo stesso dei media analizzati.<br />

Universo di riferimento<br />

Nello specifico si è andati ad esaminare le testate<br />

locali per l’anno <strong>2008</strong>:<br />

• Il quotidiano La Stampa, che ha una copertura<br />

su tutta la Provincia di Alessandria e una media di<br />

circa 35.000 lettori a numero (fonte: Publikompass,<br />

la concessionaria di pubblicità della Stampa). I<br />

pezzi usciti sono 69.<br />

• Il trisettimanale Il Piccolo, (esce lunedì, mercoledì<br />

e venerdì) che ha una diffusione molto capillare<br />

nella città di Alessandria e nei paesi limitrofi, con<br />

una tiratura media di circa 20.000 copie a numero.<br />

I pezzi usciti sono 117.<br />

Nel grafico viene messa in evidenza la percentuale<br />

della presenza di pezzi sulle testate prese in considerazione,<br />

con una prevalenza abbastanza rilevante<br />

de Il Piccolo rispetto alla Stampa.<br />

64%<br />

SUDDIVISIone teState<br />

36%<br />

La Stampa<br />

Il Piccolo<br />

L’analisi del contenuto relativa alla presenza<br />

dell’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>, che aveva l’obiettivo di<br />

verificare se e in quale modo la struttura ospedaliera<br />

fosse entrata nel dibattito pubblico locale, ha posto<br />

in evidenza alcuni risultati, in parte attesi, in parte<br />

invece interessanti spunti di miglioramento per l’impostazione<br />

della comunicazione futura.<br />

Innanzitutto va sottolineata la continuità della presenza<br />

dell’<strong>Azienda</strong> nelle pagine della cronaca locale<br />

e la forte presenza della voce dell’azienda, come<br />

emerge dall’analisi delle fonti. Ma soprattutto va<br />

segnalato il forte interesse da parte delle istituzioni,<br />

che pesano per il 48% tra le fonti, a indicare il coinvolgimento<br />

di queste per la struttura esistente e il<br />

progetto del nuovo ospedale.<br />

SUDDIVISIone PER fontI Con AGGREGazIone<br />

DatI ISTItuzIonI<br />

41%<br />

2%<br />

1%<br />

2% 6%<br />

48%<br />

Istituzioni<br />

Lettere dei<br />

lettori<br />

Cittadini<br />

<strong>Azienda</strong><br />

Volontariato<br />

Altre fonti<br />

In secondo luogo, va segnalata una scarsa presenza<br />

della scienza medica per il forte taglio di cronaca dato<br />

dalle due testate, nonostante gli sforzi dell’azienda<br />

nel “divulgare” ai giornalisti di riferimento le novità<br />

in termini di ricerca scientifica (numerosi in azienda<br />

e con significativi risultati) e di servizi innovativi resi<br />

alla popolazione (per quanto concerne interventi<br />

chirurgici, diagnostica, ecc.).<br />

numero pezzi<br />

ANDamento temPORale Sulle Due teState<br />

18<br />

16<br />

14<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

0<br />

La Stampa<br />

Il Piccolo<br />

gennaio<br />

febbraio<br />

marzo<br />

aprile<br />

maggio<br />

giugno<br />

agosto<br />

settembre<br />

ottobre<br />

novembre<br />

dicembre<br />

Un’ultima considerazione è legata all’eterogeneità<br />

dei frame individuati, che denota la forte complessità<br />

che caratterizza il dibattito pubblico sull’operato<br />

dell’ospedale, anche in questo caso proposto in forma<br />

cronachistica, che ha dato anche spazio alle polemiche<br />

gestionali della struttura, a discapito di una<br />

modesta presenza della scienza medica e di servizi<br />

resi dalla struttura alla popolazione di riferimento.<br />

Attraverso il proprio portale internet l’<strong>Azienda</strong><br />

<strong>Ospedaliera</strong> ha inteso potenziare la trasparenza<br />

e la comunicazione al cittadino; in particolare, la<br />

stessa strutturazione del sito, con la previsione di<br />

specifiche pagine web per ogni singola struttura, con<br />

l’evidenziazione di attività, organizzazione e personale<br />

ha permesso la gestione in modo informatico<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

42<br />

43


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

della Carta dei Servizi, strumento fondamentale per<br />

“rendere conto del proprio operato” alla cittadinanza,<br />

anche per il tramite delle proprie associazioni.<br />

Anche il portale intranet è stato negli potenziato per<br />

arrivare ad essere un “vero e proprio strumento di<br />

lavoro” finalizzato alla razionalizzazione delle attività<br />

interne. E’ in tale sede che sono consultabili ed utilizzabili<br />

le varie procedure interne finalizzate alla semplificazione<br />

amministrativa nel perseguimento della<br />

informatizzazione e digitalizzazione della stessa.<br />

Tutela e partecipazione del cittadino<br />

La partecipazione del cittadino per quanto concerne<br />

l’ascolto, la proposta ed il controllo è garantita dal<br />

regolamento di Pubblica tutela, oggetto di specifica<br />

revisione nell’anno <strong>2008</strong>.<br />

In particolare viene garantita al cittadino, ai suoi<br />

familiari, agli organismi di tutela e/o di volontariato<br />

la possibilità di presentare reclami, osservazioni,<br />

denunce e segnalazioni.<br />

I punti essenziali del regolamento adottato dall’<strong>Azienda</strong><br />

sono:<br />

a) l’ampliamento dell’oggetto di tutela, in quanto può<br />

essere presentato reclamo non solo in presenza di<br />

situazioni che possano limitare o negare la fruibilità<br />

delle prestazioni di assistenza sanitaria ma anche<br />

quando ci siano situazioni che neghino o limitino<br />

la dignità della persona, tenendo conto dei principi<br />

stabiliti nella carta Europea dei diritti del malato;<br />

b) revisione della classificazione dei reclami, distinguendo<br />

macrocategorie e categorie, nonché<br />

classificazione espressa anche delle risposte fornite<br />

ai cittadini, al fine di predisporre analisi precise e<br />

puntuali;<br />

c) la centralizzazione della procedura dei reclami,<br />

attraverso la presentazione degli stessi all’URP<br />

dell’<strong>Azienda</strong> ed attraverso una stretta collaborazione<br />

delle strutture locali sempre con l’ufficio deputato<br />

a gestire la procedura dei reclami nonché con la<br />

Struttura Sistema Qualità:<br />

d) la previsione di termini ristretti per l’istruttoria ed<br />

il monitoraggio del rispetto dei termini;<br />

e) la predisposizione di una modulistica aziendale<br />

e la definizione in modo chiaro delle modalità di<br />

trattamento dei dati personali, contenenti anche<br />

dati sensibili, finalizzata a garantire il rispetto delle<br />

disposizioni nazionali e regolamentari interne in<br />

materia di “privacy”;<br />

f) il coinvolgimento nell’istruttoria di tutti gli attori<br />

coinvolti nel processo, sotto il coordinamento della<br />

Direzione Medica di Presidio;<br />

g) la garanzia del rispetto delle Carte dei Diritti che<br />

rappresentano strumenti per capire ed interpretare,<br />

dalla parte del cittadino, il più generale diritto alla<br />

salute costituzionalmente garantito, rendendolo<br />

sempre più “concreto”;<br />

h) l’istituzione della Commissione Mista Conciliativa,<br />

quale organismo super partes cui può rivolgersi il<br />

cittadino qualora non sia soddisfatto delle risposte<br />

fornite o che può attivare autonomamente l’<strong>Azienda</strong><br />

in presenza di casi particolarmente complessi che<br />

richiedono la necessaria presenza per la definizione<br />

di diverse strutture aziendali.<br />

Il potenziamento dell’attenzione all’opinione espressa<br />

dal cittadino costituisce il presupposto per il consolidamento<br />

delle attività di analisi dei reclami scritti,<br />

riconoscendo agli stessi un ruolo fondamentale nel<br />

comprendere meglio i bisogni e le aspettative dei<br />

cittadini che si rivolgono alla struttura.<br />

La registrazione e l’analisi sistematica dei reclami<br />

e degli elogi costituiscono pertanto uno dei punti di<br />

partenza per la definizione di politiche di miglioramento<br />

a livello aziendale.<br />

Reclami<br />

Reclami anno 2006 = N° 88<br />

1%<br />

6% 6%<br />

5%<br />

18%<br />

7%<br />

19%<br />

38%<br />

Aspetti burocratici<br />

e amministrativi<br />

Umanizzazione<br />

Aspetti alberghieri<br />

Struttura logistica<br />

Aspetti relazionali<br />

Richieste di<br />

risarcimento<br />

Aspetti tecnicoprofessionali<br />

Tempo di attesa<br />

Reclami anno 2007 = N° 68<br />

7% 5%<br />

6%<br />

4%<br />

7%<br />

3%<br />

15%<br />

53%<br />

Reclami <strong>2008</strong> = N° 93<br />

1%<br />

12% 13%<br />

13%<br />

8%<br />

14%<br />

39%<br />

Aspetti burocratici<br />

e amministrativi<br />

Umanizzazione<br />

Aspetti alberghieri<br />

Struttura logistica<br />

Aspetti relazionali<br />

Richieste di<br />

risarcimento<br />

Aspetti tecnicoprofessionali<br />

Tempo di attesa<br />

Aspetti burocratici<br />

e amministrativi<br />

Aspetti alberghieri<br />

Struttura logistica<br />

Aspetti relazionali<br />

Richieste di<br />

risarcimento<br />

Aspetti tecnicoprofessionali<br />

Tempo di attesa<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

44<br />

45


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

Dall’analisi dei dati nel triennio emerge che il numero<br />

maggiore di reclami presentati si riferiscono<br />

alla voce “risarcimento danni”; in ogni caso questi<br />

ultimi nel <strong>2008</strong> sono diminuite.<br />

La diminuzione dei reclami attinenti gli aspetti burocatrico-amministrativi<br />

è sicuramente legata alle<br />

politiche aziendali di semplificazione e snellimento<br />

delle procedure interne.<br />

È costante l’andamento sotto l’aspetto relazionale,<br />

nonostante la continua attenzione dell’<strong>Azienda</strong> a tale<br />

voce, correlata nell’anno <strong>2008</strong> anche agli obiettivi di<br />

budget assegnati a responsabili di struttura.<br />

Sempre costanti sono i reclami riferiti agli aspetti<br />

alberghieri e struttura/logistica che possono essere<br />

assimilati nelle analisi.<br />

Nell’anno <strong>2008</strong> sono assenti invece i reclami riferiti<br />

alla voce umanizzazione conseguenza probabilmente<br />

dell’aumentata attenzione a tale aspetto da parte<br />

del personale aziendale.<br />

Elogi<br />

Elogi anno 2006 = N° 10<br />

Elogi anno 2007 = N° 4<br />

Elogi anno <strong>2008</strong> = N° 14<br />

80%<br />

70%<br />

60%<br />

50%<br />

40%<br />

ANNI 2006-<strong>2008</strong><br />

Umanizzazione<br />

Aspetti<br />

relazionali<br />

Aspetti tecnicoprofessionali<br />

2.1.2 Pazienti<br />

L’azienda <strong>Ospedaliera</strong> svolge la sua attività come<br />

riferimento sovra zonale con i suoi tre Presidi Ospedalieri<br />

Civile, Infantile e il nuovo presidio Borsalino<br />

a carattere Riabilitativo.<br />

I dati di attività forniscono evidenza di un trend positivo<br />

di produzione nel periodo considerato.<br />

Confrontando gli indici di attività degli ultimi tre anni,<br />

si può notare un miglioramento costante di uno degli<br />

indici aziendali più significativi. Analizzando il dato<br />

emergente dal tasso di occupazione dei posti letto,<br />

infatti, risulta un trend in aumento dal 2006 al <strong>2008</strong><br />

come evidenziato nella tabella successiva, suddivisa<br />

per presidio ospedaliero (i dati relativi all’anno 2006<br />

per il presidio Borsalino sono da ritenersi relativi<br />

alla struttura RRF dell’ospedale Civile, in quanto le<br />

attività presso il presidio Borsalino sono state attivate<br />

a Dicembre 2006):<br />

TASSO DI OCCUPAZIONE<br />

ANNO ANNO ANNO<br />

2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Civile 88% 88% 88%<br />

Infantile 81% 85% 82%<br />

Borsalino 90% 91% 98%<br />

TOT. AZIENDA 88% 88% 88%<br />

Tale indicatore è stato calcolato su una base di posti<br />

letto medi in aumento come specificato:<br />

DEGENZA MEDIA<br />

anno anno anno<br />

2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Civile 7,09 6,87 6,89<br />

Infantile 5,14 4,90 5,12<br />

Borsalino 23,97 33,48 38,64<br />

La degenza media ospedaliera dell’<strong>Azienda</strong> si è<br />

mantenuta nel triennio pressoché costante per i<br />

Presidi del Civile e dell’Infantile; discorso a parte per<br />

il Presidio Borsalino data la peculiarità e l’elevata<br />

complessità dei casi trattati.<br />

La produzione negli anni 2006-2007-<strong>2008</strong> è stata<br />

così ripartita:<br />

PRESIDIO<br />

CIVILE<br />

PRESIDIO<br />

INFANTILE<br />

PRESIDIO<br />

BORSALINO<br />

2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Ric.ord. 17.576 18.273 18.347<br />

DH 7.776 7.925 8.092<br />

totale 1 25.352 26.198 26.439<br />

Ric.ord. 4.127 4.604 4.482<br />

DH 1.754 1.483 1.482<br />

totale 2 5.881 6.087 5.964<br />

Ric.ord. 0 356 434<br />

DH 0 0 56<br />

totale 3 0 356 490<br />

Totale 1+2+3 31.233 32.641 32.893<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

30%<br />

20%<br />

10%<br />

0%<br />

2006 2007 <strong>2008</strong><br />

anno anno anno<br />

2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Civile 477 485 488<br />

Infantile 56 59 60<br />

Borsalino 16 40 56<br />

TOT. AZIENDA 549 584 604<br />

46<br />

47


Nella tabella sottostante vi è rappresentato un dettaglio dei ricoveri del triennio considerato suddiviso<br />

per macroaree di diagnosi.<br />

Può essere interessante valutare la percentuale di attrazione dell’<strong>Azienda</strong> sui residenti all’interno del quadrante<br />

di appartenenza ( province di Alessandria-Asti),<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

anno 2006 anno 2007 anno <strong>2008</strong><br />

Malattie e disturbi del sistema nervoso 2.643 2.859 2.788<br />

Malattie e disturbi dell’occhio 1.312 1.435 1.329<br />

Malattie e disturbi dell’orecchio, del naso<br />

della bocca della gola 1.340 1.578 2.080<br />

Malattie e disturbi dell’apparato respiratorio 2.075 2.266 2.391<br />

Malattie e disturbi dell’apparato cardiocircolatorio 4.784 5.142 4.768<br />

Malattie e disturbi dell’apparato digerente 2.010 1.963 1.880<br />

Malattie e disturbi epatobiliari e del pancreas 872 780 810<br />

Malattie e disturbi del sistema muscoloscheletrico<br />

e del tessuto connettivo 3.194 3.031 3.096<br />

Malattie e disturbi della pelle, del tessuto sottocutaneo<br />

e della mammella 1.316 1.370 1.377<br />

Malattie e disturbi endocrini, nutrizionali e metabolici 941 979 904<br />

Malattie e disturbi del rene e delle vie urinarie 1.427 1.509 1.477<br />

Malattie e disturbi dell’apparato riproduttivo maschile 634 637 713<br />

Malattie e disturbi dell’apparato riproduttivo femminile 640 734 697<br />

Gravidanza, parto e puerperio 2.029 2.036 2.071<br />

Malattie e disturbi del periodo neonatale 1.291 1.313 1.415<br />

Malattie e disturbi del sangue, degli organi emopoietici<br />

e del sistema immunitario 500 464 433<br />

Malattie e disturbi mieloproliferativi e neoplasie<br />

scarsamente differenziate 2.238 2.394 2.378<br />

Malattie infettive e parassitarie (sistemiche o di sedi<br />

non specificate) 403 628 771<br />

Malattie e disturbi mentali 685 688 677<br />

Abuso di alcool/farmaci e disturbi mentali organici indotti 49 62 63<br />

Traumatismi, avvelenamenti ed effetti tossici dei farmaci 150 190 164<br />

Ustioni 10 14 9<br />

Fattori che influenzano lo stato di salute ed il ricorso<br />

ai servizi sanitari 528 385 404<br />

Traumatismi multipli rilevanti 68 64 50<br />

Infezioni da H.I.V. 52 52 59<br />

Altro 42 68 89<br />

Totale 31.233 32.641 32.893<br />

35%<br />

30%<br />

25%<br />

20%<br />

15%<br />

10%<br />

5%<br />

0%<br />

RICOVERI ORDInaRI + DAY hoSPItal<br />

22%<br />

2006<br />

21%<br />

2007<br />

Il trend relativo alla popolazione residente che si rivolge alla nostra struttura sanitaria ha visto un incremento<br />

molto positivo nell’anno <strong>2008</strong>, ancora più importante se si analizzano i ricoveri relativi alle sole diagnosi<br />

complesse.<br />

24%<br />

<strong>2008</strong><br />

RICOVERI ORDInaRI + DAY hoSPItal alta/meDIA ComPleSSItà<br />

35%<br />

30%<br />

25%<br />

20%<br />

15%<br />

10%<br />

5%<br />

0%<br />

25%<br />

2006<br />

24%<br />

2007<br />

29%<br />

<strong>2008</strong><br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

48<br />

49


La percentuale dei pazienti provenienti invece da altre Regioni è la seguente:<br />

anno<br />

Ricoveri<br />

totali<br />

2006 31.233 5.2<br />

2007 32.641 4.7<br />

<strong>2008</strong> 32.893 4.9<br />

% ricoveri di pazienti provenienti da altre Regioni<br />

%<br />

La percentuale di ricoveri da parte del Pronto Soccorso del Presidio Civile è circa il doppio rispetto all’infantile.<br />

(Tab. Attività di pronto soccorso)<br />

Da notare che la percentuale dei ricoveri da pronto soccorso ha un valore pressoché identico nei due Presidi:<br />

nel 2007 più alto nel Presidio Infantile e nel <strong>2008</strong> identico all’anno precedente nel Presidio Civile e in diminuzione<br />

nel Presidio Infantile, come emerge dalla tabella di seguito:<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

Sicuramente la posizione di Alessandria favorisce le comunicazioni con le Regioni vicine, ma accanto esistono<br />

realtà di alta Specializzazione (Istituto Gaslini di Genova, Policlinico San Matteo di Pavia per esempio), che<br />

concorrono nell’offerta di prestazioni.<br />

Come l’attività di ricovero, un notevole incremento è costituito anche dall’attività chirurgica che dal 2006 al<br />

<strong>2008</strong> ha avuto un trend alquanto positivo come evidenziato nello schema sottostante:<br />

ANNO ANNO ANNO<br />

2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Interventi in RO 6.306 6.584 7.190<br />

Interventi in DH 5.135 5.687 5.620<br />

Interventi in Ambulatoriale 516 950 853<br />

TOT. Interventi chirurgici 11.957 13.221 13.663<br />

Attività di emergenza<br />

Punto di riferimento per i pazienti dell’area afferenti all’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria è la centrale del<br />

118 ed elisoccorso e soprattutto il DEA dei Presidi Civile ed Infantile.<br />

SS. ANTONIO<br />

E BIAGIO<br />

C.ARRIGO<br />

TOTALE<br />

AZIENDA<br />

Attività di pronto soccorso<br />

PASSAGGI TOTALI SEGUITI DA RICOVERO<br />

% DEI RICOVERATI DA<br />

ACCESSI DI PRONTO<br />

SOCCORSO<br />

2006 2007 <strong>2008</strong> 2006 2007 <strong>2008</strong> 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

47891 46348 47136 7795 7985 8007 16.3% 17.2% 17.0%<br />

22379 23294 23881 1689 2317 2107 7.5% 9.9% 8.8%<br />

70270 69642 71017 9484 10302 10114 13.5% 14.8% 14.2%<br />

SS. ANTONIO<br />

E BIAGIO<br />

C.ARRIGO<br />

TOTALE<br />

AZIENDA<br />

RICOVERI PRONTO SOCCORSO<br />

RICOVERI ORDINARI TOTALI<br />

% RICOVERI DA<br />

PRONTO SOCCORSO<br />

2006 2007 <strong>2008</strong> 2006 2007 <strong>2008</strong> 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

7795 7985 8007 17674 18632 18650 44.1% 42,9% 42,9%<br />

1689 2317 2107 4135 4694 4698 40.8% 49,4% 44,8%<br />

9484 10302 10114 21809 23326 23348 43.5% 44,2% 43,3%<br />

Criticità presente nella nostra <strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong><br />

così come in altre strutture di ricovero piemontesi è<br />

la disponibilità di posti letto per i ricoveri da Pronto<br />

soccorso soprattutto presso il Presidio Civile.<br />

Da una analisi svolta la tipologia di pazienti che necessitano<br />

di posto letto è la seguente:<br />

• Pazienti anziani con patologie cronico degenerative<br />

riacutizzate<br />

• Anziani fratturati spesso non operabili ma che<br />

per concomitanti patologie internistiche necessitano<br />

di posto letto<br />

• Pazienti con pluripatologie anche a carattere<br />

oncoematologico che necessitano ricoveri urgenti<br />

poiché non gestibili in regime di DH.<br />

La riorganizzazione dell’attività non può avere il<br />

necessario compimento senza una maggiore integrazione<br />

funzionale e collaborazione con i presidi<br />

dell’AFS 4, sia per la messa a disposizione di posti<br />

letto di Lungodegenza, di RSA, sia per garantire<br />

percorsi di cura integrati che coinvolgano le specialità<br />

di 2° e 3° livello presenti nei presidi dell’ASO di<br />

Alessandria.<br />

È pertanto prevista la realizzazione di protocolli<br />

condivisi, implementati con la partecipazione dei<br />

dirigenti delle strutture coinvolte, che definiscano<br />

chiaramente le modalità operative di passaggio dei<br />

pazienti tra le varie strutture ospedaliere.<br />

A tal proposito si stanno avviando:<br />

• Accordi con L’ASL-AL per promuovere attraverso<br />

delibere e procedure aziendali la modalità di<br />

dimissioni protette e in continuità assistenziale,<br />

• Protocolli integrati per la protesi d’anca e la<br />

frattura operata con i medici dell’RRF di 2° livello<br />

del Presidio Borsalino per programmare la tipologia<br />

e la durata della riabilitazione del paziente<br />

fratturato.<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

50<br />

51


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

• Accordi con le strutture di riabilitazione di 1 e<br />

2 livello territoriali per organizzare una rete assistenziale<br />

appropriata alle esigenze dei pazienti<br />

afferenti all’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria.<br />

• Sono previsti accordi con le AA.SS.LL. dell’AFS<br />

per la comune revisione della Rete <strong>Ospedaliera</strong><br />

mirata alla redistribuzione dei posti letto in coerenza<br />

con la programmazione regionale; con<br />

l’ASL di Asti già sono stati avviati accordi mirati ad<br />

individuare le sedi di riferimento di alcune branche<br />

specialistiche onde evitare doppioni e migliorare<br />

la qualità dei livelli assistenziali.<br />

L’attività di secondo livello del DEA ha competenze di<br />

alta specialità nel campo delle emergenze, comprese<br />

le pediatriche. Prevede il trattamento dei politraumi<br />

e delle patologie cardiotoracovascolari in collaborazione<br />

con il personale delle rianimazioni del Presidio<br />

Civile ed Infantile.<br />

Il termine triage deriva dal verbo francese “trier”<br />

e significa scegliere, classificare e indica quindi il<br />

metodo di valutazione e selezione immediata usato<br />

per assegnare il grado di priorità per il trattamento<br />

quando si è in presenza di molti pazienti. Il triage è<br />

svolto da personale infermieristico esperto e specificatamente<br />

formato che, valutando i segni ed i sintomi<br />

del paziente, identifica le condizioni potenzialmente<br />

pericolose per la vita ed attribuisce un codice di<br />

gravità al fine di stabilire le priorità di accesso alla<br />

visita medica. L’infermiere, presente nella zona di<br />

accoglimento del pronto soccorso, opera sotto la<br />

supervisione del medico in servizio e secondo protocolli<br />

predefiniti e approvati dal responsabile del<br />

pronto soccorso o del dipartimento di emergenzaurgenza<br />

(D.E.A.).<br />

L’attività del triage si articola in:<br />

• accoglienza:<br />

raccolta di dati, di eventuale documentazione<br />

medica, di informazioni da parte di familiari e/o<br />

soccorritori, rilevamento parametri vitali e registrazione;<br />

• assegnazione codice gravità:<br />

tali codici, in analogia con i criteri definiti dal<br />

decreto del Ministero della Sanità del 15 maggio<br />

1992, articolati in quattro categorie ed identificati<br />

con colore sono:<br />

codice rosso: molto critico, pericolo di vita,<br />

priorità massima, accesso immediato alle cure;<br />

codice giallo: mediamente critico, presenza di<br />

rischio evolutivo, possibile pericolo di vita;<br />

codice verde: poco critico, assenza di rischi<br />

evolutivi, prestazioni differibili;<br />

codice bianco: non critico, pazienti non urgenti;<br />

• gestione dell’attesa:<br />

i pazienti in attesa della visita medica possono<br />

variare (migliorare o peggiorare) le proprie condizioni<br />

cliniche, è quindi parte integrante dell’intero<br />

processo di triage la rivalutazione periodica della<br />

congruità dei codici colore assegnati.<br />

PRonto SOCCORSO PRESIDIO “SS antonIO E BIAGIO”<br />

CODICE<br />

ColoRE<br />

2006 2007 <strong>2008</strong><br />

1-BIANCO 7.385 15,4% 4.823 10,4% 4.173 8,9%<br />

2-VERDE 30.160 63,0% 29.704 61,4% 30.245 62,4%<br />

3-GIALLO 9.690 20,2% 11.118 24,0% 11.953 25,4%<br />

4-ROSSO 648 1,4% 698 1,5% 765 1,6%<br />

totale 47.883 100% 46.343 100% 47.136 100%<br />

40000<br />

30000<br />

20000<br />

10000<br />

ACCESSI PRonto SOCCORSO PRESIDIO “SS antonIO E BIAGIO”<br />

0<br />

15000<br />

10000<br />

1 - BIANCO 2 - VERDE 3 - GIALLO 4 - ROSSO<br />

PRonto SOCCORSO PRESIDIO “CESARE ARRIGO”<br />

CODICE<br />

ColoRE<br />

2006 2007 <strong>2008</strong><br />

1-BIANCO 5.857 26,2% 7.300 31,3% 7.790 32,6%<br />

2-VERDE 14.602 65,2% 13.995 60,1% 14.036 58,8%<br />

3-GIALLO 1.844 8,2% 1.916 8,2% 1.965 8,2%<br />

4-ROSSO 76 0,3% 81 0,3% 90 0,4%<br />

totale 22.379 100% 23.292 100% 23.881 100%<br />

ACCESSI PRonto SOCCORSO PRESIDIO “SS antonIO E BIAGIO”<br />

2006<br />

2007<br />

<strong>2008</strong><br />

2006<br />

2007<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

5000<br />

<strong>2008</strong><br />

0<br />

1 - BIANCO 2 - VERDE 3 - GIALLO 4 - ROSSO<br />

52<br />

53


Valutando gli accessi con codice rosso nel triennio 2006-<strong>2008</strong> suddivisi per età si nota sempre che la popolazione<br />

prevalente è quella anziana soprattutto nella fascia di età 76-85 anni<br />

età 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

18-64 30,6 31,7 30,2<br />

66-75 24,1 18,8 16,6<br />

76-85 29,6 30,8 32,9<br />

86-95 14,5 16,7 17,4<br />

›95 1,2 2 2,9<br />

Accessi con codice rosso (%)<br />

Attività ambulatoriale<br />

L’attività ambulatoriale è in crescita e molte attività<br />

prima svolte in Day hospital sono state trasformate<br />

in procedure ambulatoriali con stessa attenzione e<br />

modalità operativa sul paziente ma risparmiando<br />

tempo e risorse.<br />

Sono attuali gli sforzi per implementare l’attività<br />

ponendo attenzione ai tempi d’attesa ai registri di<br />

prenotazione al percorso del paziente.<br />

Con delibera della regione Piemonte n. 84 -10526 del<br />

dicembre <strong>2008</strong> sono convertite ad attività ambulato-<br />

riale quattro importanti patologie quali interventi di<br />

cataratta, tunnel carpale, asportazione di lesioni cutanee,<br />

particolari interventi su varici agli arti inferiori.<br />

Questo comporta una variazione di organizzazione<br />

all’interno delle strutture operative mantenendo<br />

comunque costante l’attenzione sul paziente e il suo<br />

percorso all’interno del Presidio Ospedaliero.<br />

Come per i ricoveri, anche in questo caso viene riprodotto<br />

in tabella il trend delle prestazioni suddivise<br />

in macroaree:<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

Il numero di pazienti nell’anno appena trascorso è<br />

cresciuto del 10% (accessi anno 2006 = 22.572, accessi<br />

anno 2005 = 20.321); la distribuzione degli accessi<br />

durante le fasce orarie giornaliere e l’andamento settimanale<br />

continua a portare ad affollamento durante<br />

le ore serali, le prime ore notturne e nei giorni festivi<br />

e prefestivi con punte di 80-100 pazienti al giorno.<br />

A livello territoriale inoltre la rete delle emergenze<br />

si avvale del Servizio Emodinamica che oltre al trattamento<br />

programmato della patologia carotidea e<br />

dell’arteria renale, e dell’affiancamento nell’attività<br />

protesica alla chirurgia vascolare, svolge un’importante<br />

attività nell’urgenza per il DEA attraverso il<br />

proprio servizio di pronta disponibilità<br />

Attività di rivascolarizzazione cardiaca secondo<br />

quanto definito da linee guida nazionali in caso di<br />

IMA.<br />

La SC di Cardiologia con l’Unità coronarica e il Servizio<br />

di Emodinamica svolgono compiti di riferimento<br />

per il territorio alessandrino con procedure anche in<br />

ambito ambulatoriale protetto.<br />

ANNO RICOVERI PTCa amBulatoRIale<br />

PRImaRIa PRotetto<br />

+ RESCue<br />

2006 178 174 20<br />

2007 165 155 25<br />

<strong>2008</strong> 181 189 26<br />

Con una attività in continua crescita a fronte di 7 posti<br />

letto di Unità coronarica.<br />

anno<br />

2006<br />

anno<br />

2007<br />

ANNO<br />

<strong>2008</strong><br />

Prestazioni di Attività clinica 350.654 360.409 365.628<br />

Prestazioni di Laboratorio 1.051.436 1.096.111 1.208.550<br />

Prestazioni di Diagnostica per immagini 74.867 82.370 90.226<br />

Totale 1.476.957 1.538.890 1.664.404<br />

Nella tabella sottostante invece viene riprodotto l’andamento in percentuale dell’attrazione<br />

della nostra <strong>Azienda</strong> sulla popolazione residente nel quadrante (Province di Alessandria<br />

e Asti), vale a dire la percentuale dei residenti nel territorio citato che si rivolge per le<br />

prestazioni ambulatoriali all’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria.<br />

2006 2007 <strong>2008</strong><br />

AMBULATORIALE PER ESTERNI 16% 16% 14%<br />

AMBULATORIALE DA PRONTO SOCCORSO 30% 31% 30%<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

35%<br />

30%<br />

25%<br />

20%<br />

15%<br />

10%<br />

5%<br />

0%<br />

2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Ambulatoriale per esterni<br />

Ambulatoriale da Pronto<br />

Soccorso<br />

54<br />

55


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

ANNO 2006<br />

anno 2007 anno <strong>2008</strong><br />

ClaSSE<br />

Importo € % sul<br />

totale<br />

Importo € % sul<br />

totale<br />

Importo € % sul<br />

totale<br />

A = Medicinali<br />

concedibili € 1.228.361,69 20,82% € 1.270.900,19 17,57% € 1.555.488,01 15,57%<br />

C = Medicinali a totale<br />

carico degli assistiti € 287,79 0,00% € 209,40 0,00% € 6.877,35 0,07%<br />

E = Emocomponenti € 34.579,74 0,59% € 15.120,00 0,21% € 6.609,61 0,07%<br />

G = Galenici € 12.320,00 0,21% € 18.079,55 0,25% € 20.617,30 0,21%<br />

H = Medicinali di esclusivo<br />

uso ospedaliero € 4.506.057,87 76,39% € 5.754.283,28 79,53% € 8.226.169,94 82,23%<br />

N = Farmaci esteri € 47.731,76 0,81% € 91.441,63 1,26% € 96.262,52 0,96%<br />

V = Vaccini € 69.679,84 1,18% € 85.206,68 1,18% € 80.271,90 0,80%<br />

€ 5.899.018,69 100% € 7.235.240,73 100% € 9.992.296,63 100%<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

Assistenza farmaceutica<br />

L’assistenza farmaceutica viene svolta dalla Farmacia<br />

<strong>Ospedaliera</strong> che opera secondo le seguenti<br />

finalità:<br />

• garantire la qualità dell’assistenza, proponendosi<br />

quale esperta del settore dei Farmaci, dei Dispositivi<br />

Medici, dei disinfettanti e dei galenici per le<br />

indicazioni di scelta e utilizzo e quale interfaccia tra<br />

i Servizi Sanitari e quelli Amministrativi;<br />

• razionalizzare la gestione delle risorse economiche<br />

destinate all’acquisizione di prodotti farmaceutici.<br />

Gli aspetti qualificanti dell’assistenza farmaceutica<br />

ospedaliera sono l’impiego appropriato dei farmaci<br />

e la continuità delle cure.<br />

La programmazione e la valutazione sono finalizzate<br />

ad attuare una politica del farmaco basata sull’appropriatezza<br />

prescrittivi, sulla valutazione delle<br />

risorse disponibili, sulla sicurezza, sulla sostenibilità<br />

economica in un’ottica di efficacia,efficienza ed<br />

economicità.<br />

Viene effettuato il monitoraggio e la verifica delle<br />

prescrizioni e dei piani terapeutici dei medici dipendenti,<br />

incrementato l’utilizzo dei farmaci equivalenti<br />

e la distribuzione diretta dei medicinali.<br />

La spesa relativa ai farmaci in distribuzione diretta<br />

per gli anni 2006, 2007 e <strong>2008</strong> è stata la seguente:<br />

Per quanto concerne gli anni 2006 e 2007, dalla<br />

relazione al bilancio, emerge che l’incremento consistente<br />

dei farmaci deriva dall’aumento dei farmaci<br />

ad erogazione diretta di fascia H (+ 26,9%).Tale incremento<br />

dipende dal sempre maggior utilizzo del<br />

sistema di distribuzione diretta sia da farmacia che<br />

da reparto, in linea con la mission della struttura<br />

ospedaliera, in particolare all’interno delle Strutture<br />

di Ematologia, Malattie Infettive e Neurologia; va<br />

rilevato in ogni caso che tale incremento di costo è<br />

comunque compensato dalla corrispondente voce<br />

di ricavo derivante dal rimborso dal parte della<br />

Regione.<br />

Per quanto riguarda l’anno <strong>2008</strong>, sempre dalla relazione<br />

al bilancio, emerge un sensibile aumento<br />

nell’acquisizione di prodotti farmaceutici derivanti<br />

dal maggior ricorso a farmaci specifici ad alto costo<br />

(Esempio ACTIYSE, utilizzato anche nell’ictus<br />

ischemico acuto oltre che nelle indicazioni cardiolo-<br />

giche, maggior utilizzo di REOPRO in Emodinamica,<br />

TRACLEER, farmaco per ipertensione polmonare<br />

utilizzato per i pazienti di Penumologia, Infettivi,<br />

Cardiologia, introduzione del TYSANBRI nelle<br />

sclerosi ad elevata attività e ad evoluzione rapida,<br />

TYMOGLOBULINE per Ematologia utilizzato per il<br />

trattamento dell’anemia aplastica per nel trapianto,<br />

REVLIMID per ematologia per pazienti affetti da<br />

mieloma multiplo, incremento di INOMAX (ossido di<br />

azoto) per pazienti affetti da insufficienza respiratoria<br />

ipossica associata ad ipertensione polmonare, inserimento<br />

di nuove molecole antiretrovirali e di nuovi<br />

farmaci come SOLIRIS per ematologia per la terapia<br />

emoglobinuria parossistica notturna (malattia genetica)<br />

e, EXJADE, nuovo farmaco per il trattamento<br />

del sovraccarico di ferro in pazienti con talassemia<br />

sia l’incremento dei consumi di farmaci di tipo H<br />

ad erogazione diretta (FILE F) anche ricompresi tra<br />

quelli sopradescritti.<br />

56<br />

57


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

Gestione del rischio clinico<br />

Il risk management o gestione del rischio è un processo<br />

che mira a elevare la qualità e la sicurezza dei<br />

servizi sanitari. Viene definito come: un particolare<br />

approccio di miglioramento della qualità delle cure<br />

e mette in evidenza le occasioni in cui i pazienti possono<br />

essere danneggiati dai trattamenti che ricevono<br />

durante il processo di cura (Hands, 1999).<br />

Poichè una delle responsabilità delle istituzioni<br />

sanitarie è di fornire cure di qualità, ne deriva che<br />

uno dei principali elementi della qualità delle cure è<br />

la sicurezza. Le istituzioni sanitarie hanno pertanto<br />

il dovere di fornire la massima protezione possibile<br />

dai danni (conseguenti a errori umani e a errori di<br />

sistema) che si verificano nei processi di cura.<br />

La Direzione Generale, in considerazione delle<br />

proprie politiche, ha attivato l’Unità di gestione del<br />

rischio clinico (UGRC), con il compito di gestire la<br />

complessa problematica correlata alla sicurezza<br />

dei pazienti.<br />

La presenza in azienda di tutte le principali specialità<br />

mediche e chirurgiche e di un DEA di 2° livello se da<br />

un lato consente una notevole capacità di risposta a<br />

tutti i fabbisogni dei pazienti che fanno ricorso alle<br />

cure ospedaliere,dall’altro costituisce una fonte di<br />

complesse problematiche organizzative e quindi<br />

anche di potenziali rischi per i pazienti e gli operatori<br />

sanitari. Occorre pertanto mettere in atto tutta<br />

la gamma disponibile di strumenti e metodi per<br />

identificare, analizzare e governare i rischi correlati<br />

all’attività clinica: si riassumono qui di seguito le<br />

modalità di utilizzo dei suddetti strumenti operativi.<br />

1. Sistemi di segnalazione<br />

Le fonti utilizzate sono essenzialmente l’analisi dei<br />

reclami e del contenzioso giuridico , pervenuti rispettivamente<br />

all’URP e all’Ufficio legale, oltre che<br />

le segnalazioni spontanee degli operatori sanitari<br />

e delle loro rappresentanze sindacali. Da sempre<br />

l’analisi è stata condotta dalla Direzione Medica dei<br />

Presidi, di concerto con le strutture sopra indicate;<br />

dal <strong>2008</strong> è attiva un’analisi delle varie segnalazioni<br />

a cura dell’UGRC , con verbalizzazione delle conclusioni<br />

e messa in atto di azioni migliorative.<br />

2. Riunioni per la sicurezza<br />

L’UGRC, in aggiunta alle riunioni degli organi previsti<br />

dalla Normativa vigente in tema di sicurezza<br />

ha previsto una serie di incontri con le Strutture<br />

aziendali su tematiche specifiche, particolarmente<br />

nel campo della registrazione della terapia nella<br />

documentazione clinica , nel consenso informato e<br />

nella diffusione delle raccomandazioni ministeriali in<br />

materia di rischio clinico. All’inizio del <strong>2008</strong> l’<strong>Azienda</strong><br />

è stata sede di un’iniziativa formativa basata sulla<br />

presentazione di linee guida per la gestione del<br />

rischio clinico emesse dalla SIQuAS.<br />

3. Safety walking around<br />

L’UGRC ha iniziato nel <strong>2008</strong> un’attività di visita diretta<br />

nei reparti da parte di operatori volta ad un confronto<br />

sul campo con il personale sanitario sulle difficoltà<br />

pratiche di tradurre le indicazioni tecniche nell’attività<br />

lavorativa quotidiana. Le problematiche affrontate<br />

sono state l’ analisi delle modalità di registrazione<br />

e somministrazione della terapia farmacologica ,<br />

la rilevazione del dolore e le procedure di sicurezza<br />

nelle sale operatorie.<br />

4. focus group<br />

Metodica usata in misura minore negli anni<br />

2006/<strong>2008</strong> ma che verrà potenziata nel 2009 per<br />

l’analisi di questionari relativi alla rilevazione dei<br />

fattori del benessere negli operatori sanitari ed<br />

amministrativi.<br />

5. Revisione di cartelle cliniche<br />

Effettuata negli anni precedenti per analizzarne la<br />

corrispondenza con le linee guida aziendali di compilazione,<br />

nel <strong>2008</strong> è stata utilizzata per esaminare le<br />

schede di terapia utilizzate nei reparti, con una serie<br />

di osservazioni discusse sul campo con gli operatori<br />

sanitari, che hanno portato all’implementazione di<br />

una scheda tipo attualmente in sperimentazione nel<br />

Presidio SS.<strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong><br />

6. Root cause analysis<br />

Metodologia utilizzata dalla UGRC per l’esame degli<br />

eventi avversi giunti all’osservazione.<br />

7. Audit clinico<br />

Da utilizzarsi nel caso di eventi avversi complessi,<br />

che comportano la compresenza di più reparti/operatori<br />

sanitari nella gestione del caso; tale attività<br />

verrà potenziata nel corso del 2009.<br />

8. utilizzo di indicatori<br />

Oltre al classico utilizzo di indicatori generici (n° di<br />

reclami inerenti il rischio clinico, n° di contenziosi<br />

legali, n° e tipologia di incidenti che hanno interessato<br />

i pazienti quali lesioni di decubito, cadute , eventi<br />

trasfusionali ) si utilizzano indicatori maggiormente<br />

specifici quali:<br />

• percentuale di azioni migliorative messe in atto /<br />

Reclami ritenuti fondati<br />

• percentuale di azioni migliorative messe in atto /<br />

azioni migliorative preventivate<br />

• operatori che conoscono le indicazioni fornite /<br />

operatori formati<br />

E’ stato previsto inoltre l’utilizzo di indicatori mirati<br />

all’accertamento di avvenuto recepimento del contenuto<br />

delle azioni specifiche messe in atto come ad es.<br />

il numero di strutture che utilizzano schede di terapia<br />

unificate, gli incidenti accaduti che dimostrano non<br />

recepimento delle prescrizioni ecc.<br />

L’analisi degli indicatori è contenuta nel rapporto<br />

annuale della UGRC.<br />

Coinvolgimento stakeholders<br />

L’attività degli scorsi anni è stata dedicata per lo più<br />

alla formazione del Personale dipendente volta a<br />

promuovere una cultura della sicurezza in cui l’errore<br />

venga visto come evento non da censurare e punire,<br />

ma come punto di partenza per il miglioramento<br />

continuo della qualità delle cure. Si segnalano le<br />

attività sulla somministrazione di farmaci pericolose,<br />

il monitoraggio e la formazione sul problema delle<br />

cadute del paziente e sulla prevenzione delle lesioni<br />

da decubito. Nel 2009 sarà previsto un maggiore<br />

coinvolgimento delle Associazioni di rappresentanza<br />

dei cittadini e del Volontariato, con incontri specifici<br />

con la UGRC.<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

58<br />

59


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

Qualità percepita e soddisfazione dell’utente<br />

L’attenzione posta dalla Direzione <strong>Azienda</strong>le alla<br />

“centralità del cittadino” si è manifestata anche<br />

attraverso la definizione di un percorso di miglioramento<br />

finalizzato a rilevare la gradibilità dei propri<br />

servizi.<br />

Le politiche aziendali di certificazione di qualità ed<br />

il grosso impegno profuso dal personale dei servizi<br />

di psicologia e Qualità hanno permesso di arrivare<br />

gradualmente alla definizione di un percorso strutturato<br />

di customer satisfaction aziendale.<br />

Storicamente tali strutture hanno hanno condotto<br />

dapprima specifiche indagini di settore, poi rilevazioni<br />

più ampie di tipo trasversale. Se ne riporta di<br />

seguito un elenco esemplificativo e non esaustivo<br />

importante per evidenziare la crescita interna in<br />

materia:<br />

• 2001: La percezione di Qualità della Relazione<br />

rivolta all’utenza all’interno del Dipartimento Internistico.<br />

• 2002-2003: Indagine sul Gradimento delle<br />

Prestazioni di Ricovero, rivolta a tutte le strutture<br />

aziendali di degenza;<br />

• 2004: Rilevazione di Qualità Percepita sul Dipartimento<br />

Internistico OI; sull’UOA Cardiologia; sul<br />

Dipartimento Pediatrico Chirurgico OC; sul DEA<br />

OC; sulla UOA Rianimazione Pediatrica e terapia<br />

intensiva, OI.<br />

• 2005 Indagine di Qualità Percepita <strong>Azienda</strong>le, su<br />

un campione di ambulatori (Chirurgia Pediatrica,<br />

Chirurgia Vascolare, Diabetologia OC e OI, NPI,<br />

Ortopedia OI, Psichiatria, Ginecologia).<br />

• 2006 Indagine di Qualità Percepita <strong>Azienda</strong>le su<br />

un campione di Reparti di ricovero (Cardiologia,<br />

Chirurgia, Medicina d’urgenza, Medicina, Neurologia;<br />

Ostetricia, Pediatria, NCH, Nido, Pneumologia).<br />

• Nel 2006-7 sono state commissionate inoltre<br />

dalla Direzione indagini di clima su specifiche<br />

strutture organizzative (La percezione del clima<br />

organizzativo del servizio da parte del Personale<br />

Amministrativo del Laboratorio Analisi; La percezione<br />

del clima organizzativo del servizio da parte<br />

del Personale Tecnico del Laboratorio Analisi).<br />

In anni precedenti erano stati condotti studi<br />

similari in altri reparti (es. Analisi del clima organizzativo,<br />

dei livelli di stress e delle modalità<br />

di coping del personale infermieristico presso le<br />

SOC di Medicina Geriatrica, Neurologia e Fisiatria<br />

OC e OI).<br />

• 2007 Indagine di Qualità Percepita <strong>Azienda</strong>le su<br />

un campione di Ambulatori e Servizi (Ostetricia e<br />

Ginecologia, Ambulatori 1, 2, 3, 4; Diabetologia<br />

O.C.; NPI; Chirurgia Pediatrica; Radiologia).<br />

I risultati dei questionari degli anni 2006 e 2007<br />

hanno permesso di orientare le politiche in materia<br />

di analisi e gradimento di soddisfazione dei clienti<br />

per l’anno <strong>2008</strong>.<br />

L’anno <strong>2008</strong> ha visto le strutture Direzione Medica<br />

dei Presidi, Psicologia, Qualità e Relazioni Esterne<br />

impegnate nella progettazione di un sistema di rilevazione<br />

della gradibilità dei servizi articolato con<br />

la definizione di un questionario a livello aziendale.<br />

Si è passati da un approccio della customer satisfaction,<br />

non solo come “indagine sulla soddisfazione<br />

del cliente”, ma orientata al perseguimento della<br />

soddisfazione stessa, tenendo presente che una prestazione<br />

può essere definita efficace solo se soddisfa<br />

le esigenze di chi la riceve. L’obiettivo è di dotarsi di<br />

una leva per orientare il cambiamento sotto il profilo<br />

culturale, organizzativo e tecnico, orientando la<br />

cultura interna al servizio del cittadino e motivando<br />

il personale nel comprendere pienamente il proprio<br />

ruolo e i propri sforzi, favorendo il passaggio da una<br />

logica delle “funzioni” ad una logica per “processi” e<br />

ad un arricchimento delle mansioni alla base.<br />

Gli indicatori di customer elaborati potranno pertanto<br />

essere utilizzati nei processi di programmazione e<br />

definizione degli obiettivi annuali e nei sistemi di valutazione<br />

dei risultati di gestione; infatti un sistema di<br />

valutazione del personale avanzato pone accanto alla<br />

valutazione effettuata dai vari responsabili, anche la<br />

valutazione dei cittadini – clienti.<br />

In coerenza con le linee di indirizzo della Direzione,<br />

si è stabilito di impostare un’indagine volta a valutare<br />

aspetti del servizio reso che avessero valenza<br />

aziendale, e quindi non specificatamente correlati a<br />

singoli reparti/servizi.<br />

Il questionario aziendale di soddisfazione progettato<br />

vuole rispondere all’esigenza di conoscere l’opinione<br />

del cittadino fruitore dei servizi sanitari di<br />

questa azienda, relativamente alla sua esperienza<br />

concreta del servizio (degenza, ambulatoriale, DH,<br />

esami clinico-diagnostici), per poter eventualmente<br />

disporre azioni correttive/migliorative della qualità.<br />

L’impianto del questionario ha privilegiato l’indagine<br />

su aspetti di soddisfazione non specifici di singole<br />

S.C. ma trasversali a tutte le strutture, anche per<br />

poter disporre nel tempo di parametri stabili di<br />

analisi e confronto.<br />

Tali aspetti dovrebbero far emergere l’immagine<br />

dell’azienda da parte della cittadinanza ed individuare<br />

le criticità correlate.<br />

Gli impegni che si assume l’amministrazione con l’attivazione<br />

di indagini di soddisfazione del cliente sono:<br />

• la progettazione e lo svolgimento di periodiche<br />

rilevazioni della qualità dei servizi;<br />

• la diffusione con mezzi idonei dei risultati della<br />

rilevazione e la definizione, in correlazione con gli<br />

esiti delle analisi, delle strategie di intervento e di<br />

programmi di miglioramento;<br />

• favorire all’interno dell’<strong>Azienda</strong> lo sviluppo della<br />

cultura della misurazione e del miglioramento<br />

continuo della qualità, coinvolgendo i diversi livelli<br />

decisionali.<br />

In primo luogo si è scelta la modalità del questionario<br />

perché costituisce il “primo impianto” di un sistema<br />

di rilevazione della soddisfazione del cliente a livello<br />

aziendale effettuata da questa Amministrazione. È<br />

di fondamentale importanza acquisire informazioni<br />

di carattere generale per poter poi negli anni futuri<br />

scendere ad analisi di settore e avviare politiche di<br />

miglioramento.<br />

Il questionario aziendale verterà su alcune macroaree,<br />

in riferimento alle quali sono stati individuati<br />

gli item da analizzare, volutamente espressi in linguaggio<br />

comune e facilmente comprensibile, anche<br />

a scapito dell’ eleganza linguistica. Oltre alla sezione<br />

relativa ai dati anagrafici ed identificativi dell’individuo,<br />

le macroaree individuate sono:<br />

• Accessibilità<br />

• Tempi di attesa<br />

• Comfort<br />

• Relazione<br />

• Qualità dell’assistenza<br />

• Aree di possibile miglioramento (punti di debolezza<br />

del servizio)<br />

• Area del miglior gradimento (punti di forza del<br />

servizio)<br />

• soddisfazione generale complessiva, autopercezione<br />

sull’adeguatezza del servizio e dello stato<br />

di benessere<br />

• Relazioni esterne<br />

• Osservazioni/suggerimenti<br />

Importante ancora evidenziare che durante l’anno<br />

<strong>2008</strong>, contestualmente alla progettazione a livello<br />

aziendale, è stato avviato un progetto pilota mirato<br />

alla risoluzione di alcune criticità evidenziate<br />

nell’Ambulatorio Oncoematologico, che ha visto<br />

impegnato il personale delle Strutture Qualità e<br />

Relazioni Esterne, congiuntamente al personale<br />

del servizio di psiconcologia in servizio presso il<br />

Dipartimento.<br />

A tal proposito sono stati effettuati dei focus group<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

60<br />

61


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

nel mese di novembre con un campione di pazienti,<br />

cui è seguita l’elaborazione di un questionario da<br />

somministrarsi a “tappeto” attraverso interviste e<br />

poi con compilazione libera.<br />

Di rilievo è stata la collaborazione nella condivisione<br />

della metodologia e nella progettazione sia del progetto<br />

aziendale che di quello pilota con il Tribunale<br />

dei diritti del malato.<br />

La somministrazione del questionario aziendale vedrà<br />

comunque coinvolte anche altre organizzazioni<br />

di volontariato che hanno manifestato l’interesse e<br />

la volontà di partecipare attivamente.<br />

Sempre durante l’anno <strong>2008</strong> l’<strong>Azienda</strong> ha aderito<br />

alla proposta di effettuare Audit Civico avanzata da<br />

Cittadinanza Attiva; in particolare, la complessità<br />

dei questionari e le indagini da espletare hanno<br />

comportato un’ampliamento degli attori coinvolti,<br />

individuando la necessaria partecipazione di diverse<br />

strutture aziendali quali Direzione Medica dei Presidi,<br />

Controllo infezioni Ospedaliere, Qualità, Relazioni<br />

Esterne e Tecnico.<br />

Liste di Attesa<br />

I tempi di attesa delle varie prestazioni sono state<br />

costantemente monitorate nell’arco del triennio al<br />

fine di poter rientrare negli standard regionali per la<br />

maggior parte delle prestazioni effettuate.<br />

Relativamente all’accessibilità, misurata con il rispetto<br />

degli standard regionali dei tempi di attesa<br />

per le prestazioni previste dal monitoraggio mensile,<br />

nell’anno 2007 (tempo di attesa calcolato come media<br />

dell’anno) si sono rispettati gli standard regionali<br />

nel 89% delle attività monitorate mensilmente relative<br />

alle visite/prestazioni ambulatoriali.<br />

L’esame dei dati relativi all’attività ambulatoriale<br />

nell’anno <strong>2008</strong> evidenzia come l’attività istituzionale<br />

rispetti i tempi di attesa standard previsti dalla Regione<br />

Piemonte per tutte le specialità e garantisca<br />

sempre e comunque le prestazioni urgenti entro le<br />

48 ore.<br />

Fanno eccezione le seguenti specialità:<br />

Cardiologia: ECG dinamico secondo Holter: le prestazioni<br />

hanno risentito di improvvise e multiple<br />

riduzioni dell’organico dei medici dedicati all’elettrofisiologia,<br />

ma il trend è in netta diminuzione a<br />

partire dagli ultimi mesi del <strong>2008</strong>, quando si è arrivati<br />

progressivamente a 61 giorni contro uno standard<br />

regionale di 60 nel mese di dicembre.<br />

Endoscopia digestiva: colonscopia = le liste d’attesa<br />

sono aumentate (circa 10 giorni in più rispetto allo<br />

standard regionale) in coincidenza con l’avvio dello<br />

screening per i tumori del colon retto; al momento è<br />

iniziata un’attività anche nelle ore pomeridiane per<br />

evitare ulteriori prolungamenti dei tempi d’attesa<br />

ed è prevista entro l’anno l’apertura di una terza<br />

sala endoscopica per permettere una significativa<br />

riduzione delle attese.<br />

Chirurgia vascolare: Ecodoppler arti inferiori e TSA:<br />

è stata effettuata un’assunzione di un’unità medica<br />

e si inizieranno a breve sedute supplementari. Il<br />

problema è però costituito principalmente dalla<br />

scarsa disponibilità di mezzi tecnici adeguati, per<br />

cui le apparecchiature data la loro obsolescenza<br />

sono spesso ferme per manutenzione straordinaria.<br />

Radiologia (ecografie varie): valgono gli stessi limiti<br />

tecnici riferiti per l’ecodoppler; è allo studio un<br />

progetto di centralizzazione di tutte le attività ambulatoriali<br />

ecografiche, che però richiede un notevole<br />

investimento in conto capitale per il rinnovo delle<br />

attrezzature.<br />

Oculistica Visita oculistica pediatrica : il vero problema<br />

è la frammistione di richieste di primo livello a<br />

quelle di livello più avanzato, per cui l’appropriatezza<br />

della richiesta è scarsa per un ambulatorio che è<br />

stato strutturato per essere specialistico.<br />

È stato a tale proposito attivato uno specifico progetto<br />

aziendale che prevede l’implementazione di prestazioni<br />

aggiuntive volte a ridurre i tempi di attesa che,<br />

ad oggi, si attestano al di sotto dei limiti regionali.<br />

E’auspicabile la realizzazione di accordi con il Territorio<br />

per la realizzazione di uno screening di base<br />

a cura dei pediatri, che costituirebbe la vera risoluzione<br />

del problema.<br />

Ortopedia pediatrica: il problema, anche se sotto<br />

controllo, è destinato ad allargarsi in quanto è<br />

sempre più difficile trovare specialisti ortopedici<br />

che vogliano dedicarsi in modo stabile all’attività in<br />

campo pediatrico. I tempi medi rilevati per l’intero<br />

anno <strong>2008</strong> sono comunque di 26,08 giorni di attesa<br />

per una visita ortopedica pediatrica: tale valore è<br />

correlato ad un peggioramento riscontrato nell’ultimo<br />

semestre <strong>2008</strong>.<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

62<br />

63


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

PROGETTI, STUDI E RICERCHE<br />

L’<strong>Azienda</strong> SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e C. Arrigo di Alessandria<br />

negli ultimi anni è stata coinvolta in numerosi<br />

progetti di ricerca, alcuni dei quali finanziati dalla<br />

Regione Piemonte o da altri enti e pertanto definiti<br />

“vincolati”, vale a dire finanziamenti erogati al<br />

fine di realizzare progetti specifici, altri assegnati<br />

dall’Unione Europea.<br />

Tra i progetti più rilevanti intrapresi in questi anni<br />

sono da evidenziare i seguenti, alcuni dei quali ancora<br />

in atto, altri già terminati:<br />

PROGETTO EUROPEO FLEXIFUNBAR<br />

In collaborazione con il Politecnico di Torino e il<br />

Centro di Cultura delle Materie Plastiche, Sede di<br />

Alessandria, l’<strong>Azienda</strong> ha aderito al Progetto Europeo<br />

per il quadriennio 2004-<strong>2008</strong> in qualità di Partner<br />

FLEXIFUNBAR, MULTIFUNCTIONAL BARRIERS<br />

FOR FLEXIBLE STRUCTURES (PAPER, LEATHER,<br />

PAPER) per la valutazione di materiali compositi<br />

polifunzionali di nuova generazione ovvero tessuti<br />

prodotti con nanotecnologie e materiali strettamente<br />

adesi e inseriti nella trama di fibre tessili di<br />

differenti tipologie dal poliestere al cotone. Questo<br />

progetto è stato valutato per 11.06 milioni di euro e la<br />

Comunità Europea è intervenuta con finanziamenti<br />

in sinergia con partner industriali da tutta Europa.<br />

PROGETTO CIPE - Terapie biologicamente e molecolarmente<br />

mirate nelle sindromi<br />

L’azienda ospedaliera di Alessandria dall’anno 2005<br />

partecipa ad un progetto di studio il cui<br />

obiettivo principale è raccogliere dati clinici e di<br />

laboratorio che consentano di ipotizzare nuovi protocolli<br />

terapeutici basati sull’utilizzo di farmaci diretti<br />

contro specifici bersagli molecolari.<br />

PROGetto CIPE - Identificazione di marcatori<br />

diagnostici nel mesotelioma maligno della pleura<br />

Il progetto finanziato dal bando CIPE prevedeva inoltre,<br />

per quanto riguarda il contributo della Struttura<br />

Complessa di Anatomia Patologica, la creazione di<br />

una Banca Biologica del Mesotelioma Maligno come<br />

premessa alla parte di ricerca sperimentale realizzata<br />

presso il DISAV dell’Università del Piemonte<br />

Orientale.<br />

attIVItà CentRO DonatoRI DI Cellule Sta-<br />

MINALI ematoPOIETICHE TRIENNIO 2006-<strong>2008</strong> -<br />

Fondi per Laboratorio hla – Servizio Trasfusionale<br />

Il Centro Donatori di Alessandria, a cui afferiscono<br />

i Centri Prelievi di Casale M.to, Novi Ligure, Asti,<br />

Canelli, Castello di Annone, Acqui Terme, conta 7300<br />

Donatori iscritti e negli ultimi tre anni ha svolto la<br />

più proficua attività di reclutamento a livello Nazionale<br />

tipizzando 2060 Donatori.<br />

Parallelamente alla crescita del Registro Piemontese<br />

(32.792 Donatori ) è anche cresciuta l’attività<br />

di donazione per trapianto di Midollo allogenico (80<br />

donazioni nel triennio 2006-2007-<strong>2008</strong> sia a favore<br />

di pazienti italiani che esteri di cui 16 provenienti dal<br />

Centro di Alessandria)<br />

L’attività del Registro piemontese può essere consultata<br />

presso il sito:<br />

http://www.piemonte.airt.it/Attivita/Emo.html<br />

PROGETTO RETE ONCOLOGICA<br />

Dal 2000 è stato attivato in Regione Piemonte il<br />

Progetto di Rete Oncologica, articolata per Poli,<br />

fondato su un nuovo modello di assistenza sanitaria<br />

finalizzato alla “presa in carico globale” del paziente<br />

oncologico.<br />

Nel Polo di Alessandria, sono state realizzate, in<br />

spirito di integrazione, due esperienze innovative:<br />

• un servizio Interaziendale di Psico – Oncologia<br />

interamente finanziato con fondi di Polo che<br />

fornisce un’assistenza capillare sul territorio ai<br />

pazienti oncologici ed alle famiglie.<br />

• La Rete del Volontariato oncologico che svolge<br />

un’importante funzione di supporto per trasporti,<br />

assistenza per pratiche burocratiche, assistenza<br />

domiciliare, formazione ed informazione.<br />

Sulla base della positiva esperienza di Polo maturata,<br />

è stato possibile proporre alle Aziende coinvolte<br />

(ASO ed ASL-AL) l’istituzionalizzazione di un vero<br />

e proprio Dipartimento Interaziendale Provinciale<br />

di Oncologia che oggi eredita il risultato del lavoro<br />

svolto soprattutto nell’ultimo triennio e si pone come<br />

organo istituzionale per la gestione dei pazienti con<br />

patologia oncologica.<br />

CERV<br />

Il Centro di Riabilitazione Visiva di Alessandria è un<br />

Centro di Primo Livello, parte della Rete Regionale<br />

dei Servizi per la Prevenzione della Cecità, con un<br />

Centro dedicato all’età adulta e senile e di un Centro<br />

destinato all’età pediatrica. Opera secondo una<br />

modalità di lavoro multidisciplinare, avvalendosi di<br />

personale dipendente e di personale con rapporto<br />

di consulenza.<br />

La localizzazione del Centro all’interno di un’<strong>Azienda</strong><br />

<strong>Ospedaliera</strong> ad alta specializzazione consente la contemporanea<br />

presenza di alcune figure professionali<br />

necessarie al funzionamento del CERV: infermieri,<br />

oculisti, ortottisti, neuropsichiatri infantili, fisioterapisti,<br />

assistenti sociali, psichiatri, psicologi.<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

64<br />

65


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

2.1.3 DIPENDENTI<br />

Composizione del personale<br />

Il personale dipendente dell’<strong>Azienda</strong> consta di 2219<br />

unità nel <strong>2008</strong>, di cui 1778 del comparto e 438 dirigenti.<br />

Negli ultimi 3 anni il numero di dipendenti è<br />

aumentato di circa 250 unità. Tale aumento è imputabile,<br />

in particolare, a due aspetti:<br />

• la politica di assunzioni dell’<strong>Azienda</strong> volta a eliminare<br />

il precariato;<br />

• l’adeguamento dell’organico per sostenere gli<br />

incrementi di attività;<br />

• l’implementazione del Presidio Borsalino con la<br />

conseguente assunzione di personale infermieristico,<br />

assistenziale e riabilitativo.<br />

ConSIStenza Del PERSonale (N°)<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

FORme DI laVORO fleSSIBIle (N°)<br />

84<br />

anno 2006<br />

70,79<br />

anno 2007<br />

31,43<br />

anno <strong>2008</strong><br />

La politica di assunzione ha avuto i suoi maggiori<br />

effetti negli anni 2007 e <strong>2008</strong> con circa 500 assunzioni<br />

a tempo indeterminato effettuate in tale biennio (nel<br />

grafico il dettaglio per anno suddiviso tra dirigenza<br />

e comparto).<br />

La distribuzione del personale nei ruoli tecnico,<br />

amministrativo, professionale e sanitario risulta in<br />

linea con la suddivisione a livello nazionale e regionale<br />

(dati 2006 riferiti alle sole aziende ospedaliere).<br />

Rispetto alla situazione regionale, si segnala una<br />

percentuale inferiore di personale amministrativo<br />

(ma in linea con il dato medio nazionale) e una quota<br />

maggiore di personale tecnico (quest’ultima superiore<br />

anche al dato nazionale).<br />

SUDDIVISIone PERSonale PER Ruolo - anno 2006<br />

80%<br />

Italia<br />

70%<br />

Piemonte<br />

60%<br />

50%<br />

40%<br />

30%<br />

20%<br />

10%<br />

0%<br />

AO AL<br />

TECNICO AMMINISTRATIVO PROFESSIONALE SANITARIO<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

2000<br />

1500<br />

1000<br />

500<br />

0<br />

1975<br />

anno 2006<br />

2100<br />

anno 2007<br />

2219<br />

anno <strong>2008</strong><br />

La politica aziendale di rimozione del precariato<br />

trova il suo riscontro nella decremento negli anni<br />

delle forme di lavoro flessibile, come dimostrato nel<br />

grafico seguente.<br />

300<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

0<br />

ASSunzIone A temPO INDeteRMInato<br />

133<br />

211<br />

192<br />

50<br />

57<br />

14<br />

2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Comparto<br />

Dirigenti<br />

Anche la distribuzione per sesso è in linea con il<br />

trend nazionale e regionale: si conferma quindi l’alta<br />

presenza femminile nei ruoli amministrativo, tecnico<br />

(in particolare tra gli OSS), e sanitario. Per quanto<br />

concerne quest’ultimo si segnala il dettaglio del<br />

personale medico, da sempre di prevalenza maschile<br />

ma con un aumento sensibile negli ultimi due anni<br />

della quota femminile.<br />

ItalIA 2006 PIemonte 2006 ASO al 2006 ASO al 2007 ASO al <strong>2008</strong><br />

UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE<br />

TECNICO 43,6% 56,4% 32,6% 67,4% 33,0% 67,0% 32,0% 68,0% 29,9% 70,1%<br />

AMMINISTRATIVO 28,2% 71,8% 19,2% 80,8% 20,0% 80,0% 19,0% 81,0% 19,7% 80,3%<br />

PROFESIONALE 86,1% 13,9% 80,0% 20,0% 100,0% 0,0% 100,0% 0,0% 100% 0,0%<br />

SANITARIO 35,6% 64,4% 29,7% 70,3% 29,0% 71,0% 28,0% 72,0% 27,7% 72,3%<br />

dettaglio ruolo sanitario<br />

MEDICI E ODONTOIATRI 67,5% 32,5% 62,8% 37,2% 63,0% 37,0% 60,0% 40,0% 59,4% 40,6%<br />

INFERMIERI 23,9% 76,1% 15,9% 84,1% 15,0% 85,0% 15,0% 85,0% 14,7% 85,3%<br />

68<br />

69


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

2006 2007 <strong>2008</strong><br />

TITOLO DI STUDIO N° % N° % N° %<br />

SCUOLA DELL’ObbLIGO 894 45,2% 883 42,0% 892 40,2%<br />

DIPLOMA 518 26,2% 541 25,7% 524 23,6%<br />

LAUREA 566 28,6% 679 32,3% 803 36,2%<br />

In relazione alla situazione anagrafica possiamo<br />

evidenziare i seguenti aspetti: l’età media nel <strong>2008</strong><br />

del personale dipendente era di 44 anni, inferiore<br />

alla media italiana (di 46,5 anni) ma in linea con la<br />

situazione piemontese (44 anni) 1 . Il dettaglio per<br />

categorie è il seguente:<br />

Analizzando la distribuzione per classi di età, che<br />

sostanzialmente non muta nei tre anni considerati<br />

(2006-2007-<strong>2008</strong>), possiamo far alcune considerazioni,<br />

anche in confronto ai dati nazionali:<br />

• il personale, in linea con i dati di tutte le aziende<br />

del SSN, è caratterizzato da una elevata età<br />

anagrafica;<br />

• la distribuzione, invece che risultare uniforme<br />

25%<br />

20%<br />

15%<br />

10%<br />

5%<br />

DISTRIBuzIone PER ClaSSI DI età<br />

• 47,4 per i medici;<br />

• 57 per i primari;<br />

• 43,4 per i collaboratori sanitari;<br />

• 47 per il personale amministrativo;<br />

• 48 per il personale tecnico di supporto;<br />

• 50,5 per il personale tecnico di supporto all’assistenza.<br />

sulle diverse classi di età, si concentra sulle classi<br />

centrali (il 72% è compreso tra i 35 e i 54 anni), in<br />

linea con i dati nazionali;<br />

• a differenza del trend nazionale che mostra<br />

un aumento negli anni dell’età anagrafica la<br />

situazione dell’a nostra azienda risulta stabile,<br />

probabilmente a fronte della politica di assunzioni<br />

effettuata dall’<strong>Azienda</strong> nei tre anni di riferimento.<br />

0% ‹30 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 ›59<br />

1 Dati ricavati dal conto annuale 2006-2007.<br />

anno 2006<br />

anno 2007<br />

anno <strong>2008</strong><br />

Politiche del personale<br />

Il 2007 ha visto la firma dei contratti integrativi<br />

aziendali, sia per il personale dirigente sia per il<br />

personale del comparto. Nel <strong>2008</strong> si è data quindi<br />

piena applicazione ai diversi istituti regolamentati<br />

nei rispettivi contratti.<br />

In particolare per il personale dirigente:<br />

• è stata portata avanti la procedura di valutazione<br />

degli incarichi da parte dei Collegi Tecnici<br />

(67 Collegi Tecnici per un totale di 217 incarichi<br />

dirigenziali valutati);<br />

• sulla base di tali valutazione e in coerenza con il<br />

nuovo atto aziendale sono stati istituti, pesati e assegnati<br />

i nuovi incarichi; attraverso la valorizzazione<br />

degli incarichi l’<strong>Azienda</strong> ha voluto assegnare un<br />

maggior riconoscimento economico alle posizioni<br />

dirigenziali, in particolare alle posizioni di natura<br />

professionale, equiparando le alte professionalità<br />

ai dirigenti di struttura semplice;<br />

• i responsabili delle strutture sono stati impegnati<br />

a valutare i propri collaboratori dirigenti<br />

utilizzando il nuovo sistema di valutazione annuale<br />

per la corresponsione della retribuzione di risultato<br />

basato sul sistema aziendale di budget.<br />

Per il personale del comparto:<br />

• sono stati effettuate progressioni economiche<br />

orizzontali per più di 1000 dipendenti sulla base<br />

delle valutazioni positive ottenute da questi nei<br />

due anni precedenti;<br />

• è stato incrementato il fondo per l’incentivazione<br />

della produttività collettiva al fine di poter<br />

attivare politiche incentivanti più incisive;<br />

• sono state istituite, pesate e assegnate le nuove<br />

posizioni organizzative (24 per le strutture di staff e<br />

di supporto, 17 all’interno dei dipartimenti di line);<br />

• è stato avviato il nuovo sistema di valutazione<br />

individuale permanente.<br />

Inoltre, nel <strong>2008</strong> sono entrati in vigore i contratti collettivi<br />

nazionali delle tre aree, le cui principali novità<br />

hanno riguardato la parte economica con aumenti<br />

economici dello stipendio gabellare a cui è stato dato<br />

corso durante l’anno.<br />

Organizzazione del lavoro e sistema degli incarichi<br />

Attraverso il nuovo atto aziendale è stato implementato<br />

il nuovo assetto organizzativo in cui è stato dato<br />

ancor maggior rilievo alle logiche dipartimentali,<br />

in linea con le linee guida regionali emanate in<br />

materia.<br />

Con il conseguente disegno degli incarichi, si è<br />

cercato di responsabilizzare maggiormente le figure<br />

dirigenziali assegnando chiare e definite aree di<br />

responsabilità sia ai dirigenti responsabili di struttura<br />

sia ai dirigenti professional, sia al persone dei<br />

ruoli direttivi.<br />

In particolare l’individuazione degli incarichi (sia per<br />

i ruoli dirigenziali che per quelli direttivi) è stata preceduta<br />

da una chiara definizione dei criteri di pesatura<br />

e da una attenta mappatura delle competenze.<br />

In esito di tale attività preliminare, la graduazione<br />

delle funzioni dirigenziali ha portato ad una netta<br />

separazione delle carriere, individuando gli incarichi<br />

di responsabilità di struttura semplice in presenza<br />

di rilevanti competenze gestionali ed incarichi di tipo<br />

professional quanto risultava prevalente l’aspetto<br />

professionale.<br />

Inoltre, attraverso la valorizzazione degli incarichi<br />

l’<strong>Azienda</strong> ha voluto assegnare un maggior riconoscimento<br />

economico alle posizioni dirigenziali, in<br />

particolare alle posizioni di natura professionale,<br />

equiparando le alte professionalità ai dirigenti di<br />

struttura semplice, secondo lo schema che segue.<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

70<br />

71


Valori<br />

D<br />

incarichi x dirigenti<br />

neoassunti<br />

C1<br />

C2<br />

C3<br />

C4<br />

incarichi di natura<br />

professionale di alta<br />

specializzazione<br />

incarichi di natura<br />

professionale<br />

B1<br />

B2<br />

struttura semplice a<br />

valenza dipartiment.<br />

str.semplice interna<br />

a str. complessa<br />

A<br />

struttura complessa<br />

L’alto indice di turn-over è un aspetto che caratterizza<br />

tutto il SSN rispetto alle altre PP.AA. (18% contro 10%<br />

- dati Conto Annuale 2007), in particolare in ragione<br />

delle politiche di assunzioni del personale infermieristico<br />

e della mobilità inter-aziendale di queste figure<br />

(facilitata anche dalle disposizioni contrattuali). Il dato<br />

della nostra azienda si assesta a livello delle altre<br />

aziende del SSN con un aumento negli ultimi anni<br />

a causa delle recenti nuove assunzioni. Bisogna in<br />

tal senso ricordare che l’azienda è sede del Corso di<br />

Laurea in Scienze Infermieristiche il quale costituisce<br />

un bacino naturale a cui attingere per le assunzioni di<br />

nuovo personale. Per i neolaureati, quindi, la nostra<br />

<strong>Azienda</strong> costituisce la prima possibilità concreta di<br />

impiego. Alcuni di questi, poi, con il tempo chiedono il<br />

trasferimento presso altra azienda sanitaria, spesso<br />

con la motivazione dell’avvicinamento al luogo di<br />

residenza.<br />

In questo senso è utile analizzare la distribuzione del<br />

personale per area di residenza:<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

Nell’ambito del comparto, la revisione delle posizioni<br />

organizzative ha contribuito, per l’area sanitaria,<br />

ad accentuare le logiche dipartimentali e, nell’area<br />

tecnico amministrative, ad individuare e definire più<br />

chiaramente ambiti di responsabilità e competenza.<br />

Per quanto attiene inoltre alla gestione del personale<br />

rivolto all’assistenza, è da sottolineare inoltre<br />

l’istituzione del Servizio Infermieristico, Tecnico, Riabilitativo<br />

e delle Professioni Ostetriche (S.I.T.R.eP.O.)<br />

con la nomina del rispettivo dirigente infermieristico<br />

quale responsabile della struttura.<br />

Tali cambiamenti organizzativi accompagnati dallo<br />

sviluppo di meccanismi operativi quali il sistema di<br />

budget, il sistema di qualità e il sistema di valutazione<br />

hanno contribuito a diffondere una logica di lavoro per<br />

obiettivi improntata al miglioramento dei processi sia<br />

attraverso lo sviluppo professionale sia attraverso il<br />

controllo e la verifica dei risultati ottenuti.<br />

Indicatori di benessere organizzativo<br />

Il benessere organizzativo è un tema complesso, il<br />

cui sviluppo in azienda richiede sistemi integrati di<br />

misurazione e di intervento (per esempio indagini di<br />

clima organizzativo). Fino al <strong>2008</strong> non ci sono state<br />

iniziative di sistema in tal senso ma solo alcuni interventi<br />

legati all’ambito della medicina del lavoro.<br />

In ogni caso presentiamo i dati relativi a due indicatori,<br />

relativi alle assenze del personale dipendente e al<br />

turn-over, la cui lettura può fornire spunti, in alcune<br />

circostanze e sotto alcuni aspetti, legati al livello di<br />

benessere organizzativo dei dipendenti.<br />

L’indice di turn-over è calcolato in termini di rapporto<br />

tra la somma dei dipendenti assunti e cessati<br />

nell’anno di riferimento e i totale dei dipendenti in<br />

quell’anno.<br />

RIPARTIZIONE DEL PERSONALE PER AREA DI RESIDENZA<br />

0,8%<br />

1,6% 4,5%<br />

3,9%<br />

2,7%<br />

38,9%<br />

47,5%<br />

Alessandria città<br />

Alessandria<br />

Asti<br />

Torino<br />

Altre provincie piemontesi<br />

Regioni confinanti<br />

Altre regioni<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

20%<br />

15%<br />

10%<br />

5%<br />

13%<br />

INDICE DI TURN-OVER<br />

19%<br />

17%<br />

media SSN<br />

media altre PA<br />

Il personale residente fuori della provincia di Alessandria è pari al 13,5% dei dipendenti (circa 300 unità). Di<br />

questi più un terzo è costituito da personale sanitario del comparto di categoria D (circa 130 unità) e un terzo<br />

da personale medico (circa 110 unità).<br />

Rispetto al tema delle assenze il trend 2006-2007-<strong>2008</strong> mostra una diminuzione significativa sia per la dirigenza<br />

sia per il comparto per tutte le tipologia di assenza. Rispetto alla media regionale (disponibile solo per<br />

il 2006 e il 2007) si segnala, per il personale del comparto, un valore superiore della media aziendale.<br />

72<br />

0%<br />

2006<br />

2007<br />

<strong>2008</strong><br />

73


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

20,0<br />

15,0<br />

10,0<br />

5,0<br />

0,0<br />

30,0<br />

25,0<br />

20,0<br />

15,0<br />

10,0<br />

5,0<br />

0,0<br />

ASSenze PER malattIA (GG. PRO CAPIte)<br />

18,9<br />

16,3<br />

28,5<br />

Significativa, in questo senso, la diminuzione nel<br />

<strong>2008</strong> delle assenze dovute a malattie, sia per il personale<br />

dirigente che per il personale del comparto.<br />

Tale decremento è in linea con il trend nazionale la<br />

cui causa è sicuramente imputabile all’entrata in<br />

vigore a metà del <strong>2008</strong>, con la legge 133 del <strong>2008</strong>,<br />

della nuovo ordinamento in tema di controlli per il<br />

pubblici dipendenti assenti per malattia. A sostegno<br />

di tale ipotesi, i dati mostrano una flessione di circa il<br />

35% delle assenze per malattia dal primo semestre<br />

9,3<br />

MALATTIA COMPARTO<br />

(gg pro-capite)<br />

18,9<br />

17,4<br />

ALTRE ASSENZE<br />

COMPARTO<br />

(gg pro-capite)<br />

11,2<br />

12,6<br />

4,4<br />

8,6<br />

3,4<br />

MALATTIA DIRIGENZA<br />

(gg pro-capite)<br />

altRI TIPI DI ASSenze (GG. PRO CAPIte)<br />

11,9<br />

ALTRE ASSENZE<br />

DIRIGENZA<br />

(gg pro-capite)<br />

anno 2006<br />

anno 2007<br />

anno <strong>2008</strong><br />

media regionale<br />

anno 2006<br />

anno 2007<br />

anno <strong>2008</strong><br />

media regionale<br />

(prima dell’entrata in vigore del “decreto Brunetta”)<br />

al secondo semestre dell’anno (successivo al “decreto<br />

Brunetta”) come mostrato nella successiva tabella<br />

MALATTIA<br />

COMPARTO<br />

(gg pro-capite)<br />

I° sem ‘08 5,7 2,0<br />

II° sem ‘08 3,6 1,4<br />

MALATTIA<br />

DIRIGENZA<br />

(gg pro-capite)<br />

Strumenti di dialogo e comunicazione<br />

Per il miglioramento continuo dell’informazione e<br />

della conoscenza, l’<strong>Azienda</strong> realizza iniziative nel<br />

campo della comunicazione interna e della pubblicizzazione<br />

sistematica di piani e programmi di attività<br />

e provvedimenti di particolare rilevanza per l’utenza<br />

ed il personale.<br />

In particolare, negli anni 2006 e 2007 si è dato corso<br />

alla realizzazione del NOS, la testata dell’<strong>Azienda</strong><br />

registrata presso il tribunale di Alessandria, destinata<br />

ai dipendenti ai quali veniva recapitato nei mesi<br />

di marzo, giugno, settembre e dicembre attraverso il<br />

cedolino dello stipendio da ritirare presso la banca.<br />

Con l’invio del cedolino presso la residenza e il contestuale<br />

termine del contratto da parte della società<br />

che realizzava il giornale effettuando la raccolta<br />

pubblicitaria, si è deciso di sospendere la pubblicazione<br />

per costi troppo elevati in attesa di avere a<br />

disposizione strumenti di informazione ai dipendenti<br />

attraverso modalità informatiche meno costose e più<br />

capillari. E’ impegno della Direzione infatti prevedere<br />

un house organ da diffondere attraverso il nuovo sito<br />

intranet di prossima attivazione.<br />

Nel corso del <strong>2008</strong>, sono state condotte diverse azioni<br />

ed iniziative di comunicazione interna, realizzando<br />

fra l’altro:<br />

- colloqui diretti sostenuti dalla direzione generale<br />

con i dipendenti che, con svariate motivazioni, ne<br />

hanno fatto richiesta;<br />

- rassegna stampa giornaliera disponibile sulla rete<br />

Intranet;<br />

- un cospicuo numero di copie di dossier informativi<br />

monografici, fogli di in¬formazione su tematiche di<br />

interesse particolare e documenti di rilevanza organizzativa<br />

generale (piano di attività, regolamenti),<br />

diffusi capillarmen¬te in <strong>Azienda</strong>, anche attraverso<br />

la rete Intranet;<br />

- fase di avvio della Intranet aziendale come strumento<br />

di aggiornamen¬to e comunicazione a disposizione<br />

dei dipendenti.<br />

Rischio professionale<br />

I rischi professionali presenti nella nostra <strong>Azienda</strong><br />

<strong>Ospedaliera</strong> sono diversi e sono legati alla tipologia<br />

di mansioni svolte, alla qualifica professionale ricoperta<br />

e alla struttura in cui si opera; essenzialmente<br />

sono i seguenti:<br />

• Rischio biologico<br />

• Rischio da movimentazione manuale dei carichi<br />

• Rischio chimico (formaldeide, gas anestetici,<br />

farmaci antiblastici)<br />

• Rischio fisico (laser)<br />

Tra questi i primi due sono trasversali alla maggior<br />

parte delle qualifiche professionali.<br />

Nonostante in <strong>Azienda</strong> siano state adottate tutte le<br />

possibili misure di sicurezza, i Dispositivi di Protezione<br />

Individuale presenti sul mercato, svolta attività<br />

di formazione specifica e permanente, il rischio biologico,<br />

in particolare, e il rischio da movimentazione<br />

manuale dei carichi, in misura minore, sono causa di<br />

infortuni a giorni zero di prognosi (rischio biologico)<br />

e con giorni di prognosi (rischio da movimentazione<br />

manuale dei carichi).<br />

In particolare nel triennio 2006 – <strong>2008</strong> si sono verificati<br />

n° 243 infortuni di carattere biologico (puntura,<br />

taglio, contatto) con prognosi di zero giorni.<br />

Relativamente al rischio da movimentazione manuale<br />

dei carichi e da movimentazione manuale di<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

74<br />

75


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

Rapporti con le rappresentanze sindacali<br />

Il sistema delle relazioni sindacali, nel rispetto delle<br />

distinzioni delle responsabilità dell’<strong>Azienda</strong> e della<br />

parte sindacale, è riordinato in modo coerente con<br />

l’obiettivo di contemperare l’interesse al miglioramento<br />

delle condizioni di lavoro e alla crescita propazienti<br />

nel corso del triennio 2006 – <strong>2008</strong> sono stati<br />

denunciati 52 infortuni tutti con giorni di prognosi<br />

per un totale di circa 1265 giorni.<br />

In <strong>Azienda</strong> vi sono 3 Medici Competenti e il controllo<br />

e la valutazione degli Operatori Sanitari è a carico<br />

della SOS di Medicina del Lavoro.<br />

Il personale sanitario è sottoposto a screening per<br />

le infezioni a trasmissione ematica:<br />

• all’assunzione,<br />

• per sorveglianza sanitaria delle attività a particolare<br />

rischio,<br />

• nel corso della valutazione periodica dell’idoneità<br />

all’attività lavorativa,<br />

• in seguito ad esposizione a rischio biologico.<br />

L’azienda ospedaliera effettua dal 1994 la raccolta<br />

delle denunce di infortunio da parte del personale<br />

sanitario venuto a contatto per puntura o contaminazione<br />

con liquidi biologici di pazienti.<br />

Tale rilevazione rientra nello studio nazionale e da<br />

dieci anni anche regionale sugli infortuni occupazionali<br />

(SIROH e SIOP). Dal 1994 gli incidenti percutanei<br />

sono stati 976 e gli incidenti mucocutanei 388.<br />

Nell’anno 2006 la Direzione Medica di Presidio<br />

ha deciso di monitorare l’utilizzo dei Presidi di<br />

sicurezza all’interno della <strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> e<br />

contestualmente verificare la conoscenza delle<br />

istruzioni per il corretto comportamento in caso di<br />

infortunio occupazionale. Si sono organizzati i corsi<br />

di addestramento che prevedevano una parte teorica<br />

e una pratica con la dimostrazione dell’utilizzo<br />

e delle peculiarità dei diversi Presidi di sicurezza,<br />

conclusasi nel mese di maggio 2007.<br />

L’<strong>Azienda</strong> ha deciso di mantenere aghi di sicurezza<br />

e aghi non di sicurezza in quanto obbligatoriamente<br />

l’operatore sanitario deve usare aghi di sicurezza<br />

su sistema a vuoto per i prelievi venosi e siringhe<br />

per effettuare emogasanalisi.<br />

Pari opportunità<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> ha saputo cogliere i vincoli<br />

normativi in materia di pari opportunità per tentare<br />

di introdurre iniziative mirate a garantire pari opportunità<br />

per tutto il proprio personale.<br />

Nel luglio 2007, è stato costituito il Comitato <strong>Azienda</strong>le<br />

di Pari Opportunità, composto da componenti<br />

nominati dall’<strong>Azienda</strong> e dalle organizzazioni sindacali,<br />

presieduto da un Direttore di Struttura Complessa<br />

“donna”. Il Comitato ha il compito istituzionale di<br />

sorvegliare la corretta applicazione della legge sulle<br />

pari opportunità (n. 125/1991) chiedendo anche dati<br />

all’amministrazione, la quale è tenuta a fornirli;<br />

di formulare proposte e promuovere iniziative per<br />

attuare le direttive dell’Unione Europea per l’affermazione<br />

sul lavoro della pari dignità delle persone,<br />

nonché azioni positive.<br />

Nel corso del 2007 il CPO ha partecipato all’evento<br />

Melting Box, organizzato a Torino nell’anno delle Pari<br />

Opportunità, presentando uno studio della distribuzione<br />

per genere. IL CPO ha inteso ripercorre lo<br />

storico studio condotto nell’ASO Molinette di Torino, a<br />

cura del suo CPO, anche allo scopo di valutare se tra<br />

aziende di rilevanza nazionale, ma una situata nella<br />

capitale della regione, l’altra al suo margine, vi siano<br />

differenze significative quanto alla progressione<br />

di carriera ed agli stipendi in funzione del genere.<br />

Il personale femminile è nettamente prevalente e<br />

supera i 2/3 del totale; i primi dati documentano<br />

un rapporto sbilanciato a favore della componente<br />

maschile, soprattutto per quanto riguarda l’accesso<br />

ai livelli di massima responsabilità, con una sostanziale<br />

differenziazione tra posizioni dirigenziali<br />

amministrative e sanitarie. Queste tendenza, già<br />

rilevata alle Molinette e frequente nelle Pubbliche<br />

Amministrazioni, conferma che anche in una società<br />

evoluta ci sono discriminazioni, che solo il tempo e<br />

le azioni positive potranno colmare.<br />

Nell’anno <strong>2008</strong> il CPO si è occupato, in collaborazione<br />

con la Direzione Medica di Presidio, della redazione<br />

del Progetto Bollini Rosa, realizzato dall’Osservatorio<br />

Onda con il Patrocinio del Senato della Repubblica<br />

e che ha portato all’assegnazione di tre bollini rosa<br />

come ospedale a misura di donna.<br />

Inoltre il Comitato Pari Opportunità ha esaminato<br />

la questione relativa al nodo aziendale, attraverso<br />

un questionario inviato a tutti i dipendenti. Dei 2154<br />

questionari inviati ai Dipendenti dell’ A.S.O. di<br />

Alessandria, ne sono ritornati 707 ossia circa 1/3 e<br />

di questi alcuni non sono stati compilati, altri sono<br />

stati compilati in modo incompleto. Dall’ 80% delle<br />

schede evince un vivo interesse per un nido e quasi<br />

nel 100% per un nido aziendale. Si può ipotizzare che<br />

le schede compilate corrispondano grosso modo<br />

ai dipendenti interessati al problema i quali sono<br />

compresi in fasce di età con bambini + o – piccoli;<br />

inoltre è la parte sanitaria (comparto e medici ) la<br />

più interessata al problema. Ci sono 163 figli di età<br />

compresa tra 0 -3 anni come evince da 580 schede,<br />

ma la maggior parte di questi non è affidato né a<br />

nidi comunali né privati ma a familiari ed in minor<br />

misura a baby sitter; l’interesse per un eventuale<br />

nido aziendale è comunque elevato ma con un’ampia<br />

fascia oraria di apertura, che corrisponde grosso<br />

modo alla turnazione diurna, dalle 6:30 alle 21:30,<br />

prefestivi compresi.<br />

Il CPO ha intrapreso anche altre iniziative di tipo<br />

informativo quali l’organizzazione del convegno “La<br />

Medicina al femminile” che si è svolto l’8 novembre<br />

presso il Salone di Rappresentanza dell’<strong>Azienda</strong>,<br />

con l’obiettivo di valorizzare le differenze di genere.<br />

fessionale dei dipendenti con l’esigenza dell’<strong>Azienda</strong><br />

di incrementare e mantenere elevate l’efficacia e<br />

l’efficienza dei servizi erogati alla collettività.<br />

Il predetto obiettivo comporta la necessità di uno<br />

stabile sistema di relazioni sindacali che si articola<br />

nei seguenti modelli relazionali:<br />

• contrattazione integrativa, che si svolge a livello<br />

di azienda, sulle materie e con le modalità indicate<br />

dal CCNL e accordo quadro;<br />

• concertazione, consultazione ed informazione;<br />

• interpretazione autentica del contratto integrativo<br />

aziendale.<br />

Le relazioni tra le parti sono improntate al rispetto<br />

dei principi di correttezza, responsabilità e buona<br />

fede, trasparenza nei comportamenti finalizzati alla<br />

prevenzione dei conflitti.<br />

Nella tabella sottostante si riporta il prospetto degli<br />

incontri di trattativa sindacale effettuati nei tre anni<br />

di riferimento (2006-2007-<strong>2008</strong>).<br />

NUMERO DI INContRI SINDACalI<br />

2006 2007 <strong>2008</strong><br />

dirigenza medica 7 8 8<br />

dirigenza SPTA 4 4 7<br />

comparto 18 24 27<br />

In particolare nel <strong>2008</strong> gli incontri sono stati più assidui<br />

che negli anni precedenti anche in relazione alle<br />

importanti tematiche trattate che hanno riguardato<br />

principalmente i seguenti aspetti:<br />

• sistema degli incarichi dirigenziali e nuovo atto<br />

aziendale con le rappresentanze della dirigenza;<br />

• criteri di articolazione dell’orario di lavoro,<br />

posizioni organizzative e pronta disponibilità con<br />

le rappresentanze del comparto.<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

76<br />

77


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

Formazione<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> “SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e C.<br />

Arrigo” dispone, dal 2003, di una apposita procedura<br />

aziendale classificata nel Sistema Qualità con codice<br />

P09, in cui sono definite le modalità di pianificazione,<br />

attuazione e gestione delle attività di formazione e<br />

aggiornamento del personale.<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria, in linea con<br />

quanto stabilito dalla normativa regionale, programma<br />

e pianifica la propria attività formativa attraverso<br />

la stesura di un Piano pluriennale, la cui attuazione<br />

è definita annualmente attraverso il Piano Attuativo<br />

per la Formazione <strong>Azienda</strong>le.<br />

Tale programmazione è effettuata sulla base<br />

dell’analisi delle esigenze formative che ha lo scopo<br />

di definire le attività necessarie al personale, tenuto<br />

conto delle politiche, delle strategie, di tecnologie<br />

nuove, di metodiche nuove e/o rinnovate, elementi<br />

tutti utili al miglioramento della preparazione delle<br />

risorse umane.<br />

La spesa registrata dall’<strong>Azienda</strong>, per le diverse<br />

tipologie di attività di formazione e aggiornamento<br />

del personale è stata, nel <strong>2008</strong>, di euro 234.407,84.<br />

Ciò ha consentito:<br />

• n. 2.509 partecipazioni di dipendenti a n. 116<br />

iniziative residenziali autorizzate e organizzate<br />

dall’azienda stessa;<br />

• n. 685 frequenze di iniziative individuali fuori<br />

sede.<br />

Sistemi premianti<br />

L’<strong>Azienda</strong> ha investito molto nei sistemi di valutazione<br />

dei propri dipendenti sviluppando un modello per il<br />

personale del comparto e un modello per il personale<br />

dirigente (i cui regolamenti sono presenti nei<br />

rispettivi contratti integrativi).<br />

Entrambi i modelli sono costruiti seguendo la logica<br />

della gestione per obiettivi e, in questo senso, sono<br />

basati sul sistema di budget aziendale: gli obiettivi<br />

di budget, negoziati ogni anno dai responsabili delle<br />

strutture con la Direzione Generale, sono condivisi<br />

con tutto il personale, dirigenti e comparto, attraverso<br />

criteri di assegnazione variabili a seconda del<br />

ruolo ricoperto dalla persona.<br />

Il grado di raggiungimento degli obiettivi è stabilito,<br />

in accordo con il dettato normativo e contrattuale, dal<br />

Nucleo di Valutazione mentre il grado di impegno e<br />

di professionalità profusa dal dipendente è valutato,<br />

su apposita scheda, dal rispettivo responsabile.<br />

I sistemi di valutazione, così impostati, risultano<br />

caratterizzati dai seguenti elementi:<br />

• valorizzazione del contributo fornito dalla persona<br />

al raggiungimento degli obiettivi di struttura/<br />

dipartimento;<br />

• valutazione dei comportamenti organizzativi,<br />

non delle singole persone;<br />

• promozione del confronto valutatore – valutato;<br />

• coordinamento tra gli istituti contrattuali (incentivi<br />

alla produttività, progressioni di carriera,<br />

progressioni economiche, valutazione degli incarichi)<br />

al fine di costruire un sistema integrato di<br />

gestione delle risorse umane.<br />

• In particolare, il sistema di valutazione del<br />

personale del comparto prevede:<br />

• la valorizzazione dei risultati conseguiti, attraverso<br />

la condivisione del sistema di budget;<br />

• la valorizzazione dei comportamenti organizzativi,<br />

attraverso la valutazione del responsabile;<br />

• la valorizzazione delle competenze tecnicoprofessionali.<br />

Nel <strong>2008</strong> è stato avviato il sistema nelle sue due<br />

prime componenti, mentre la valutazione delle<br />

competenze sarà progettata per il 2009; è da sottolineare<br />

che nella valutazione dei comportamenti e<br />

delle competenze assume una specifica importanza<br />

l’autovalutazione, a significare l’importanza di tali<br />

sistemi nell’impostare azioni di miglioramento e di<br />

sviluppo professionale.<br />

Il sistema di valutazione del personale dirigente<br />

prevede invece è così impostato:<br />

• obiettivi individuali per il Direttore di Dipartimento<br />

e il Direttore di Struttura (complessa o<br />

semplice),<br />

• obiettivi collettivi per la Dirigenza senza incarichi<br />

di Struttura.<br />

La verifica e la valutazione sono finalizzate a dare<br />

evidenza alla qualità delle performance e, quindi,<br />

alla verifica della persistenza delle condizioni per<br />

il mantenimento e/o il rinnovo dell’incarico e della<br />

responsabilità assegnata. I risultati finali della valutazione<br />

annuale, infatti, sono riportati nel fascicolo<br />

personale e sono parte integrante degli elementi di<br />

valutazione che dovranno essere acquisiti dal Collegio<br />

Tecnico per l’attività di competenza.<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

78<br />

79


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

2.1.4 Enti e istituzioni<br />

Regione Piemonte<br />

L’ente con cui l’<strong>Azienda</strong> intrattiene il maggior numero<br />

di rapporti istituzionali è la Regione Piemonte,<br />

per le specifiche competenze in materia sanitaria<br />

che svolge attraverso l’emanazione di leggi e di atti<br />

amministrativi.<br />

In particolare, con l’approvazione del Piano Socio<br />

Sanitario 2007-2010, la Regione Piemonte ha riorganizzato<br />

la politica della salute, con la definizione<br />

di scelte progettuali e programmatiche che dovrebbero<br />

caratterizzare l’articolazione dei servizi. Ma<br />

per poter tradurre in concreti programmi operativi<br />

le linee generali del piano socio sanitario regionale<br />

e realizzare al meglio gli obiettivi in esso indicati,<br />

l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> ha redatto il PIANO STRATE-<br />

GICO DI RIQUALIFICAZIONE DELL’ASSISTENZA E DI<br />

RIEQUILIBRIO ECONOMICO – FINANZIARIO per gli<br />

anni <strong>2008</strong>-2010, approvati con deliberazione di giunta<br />

regionale 1-8611 dell’11 aprile <strong>2008</strong>.<br />

La Regione ha competenza di vigilanza e controllo<br />

sulle proprie aziende sanitarie e di valutazione dei risultati<br />

raggiunti. Nello specifico, l’attività dell’<strong>Azienda</strong><br />

viene costantemente rilevata e i dati elaborati<br />

vengono trasmessi per via informatica alla Regione<br />

Piemonte. Tra i dati più significativi che vengono<br />

inviati si richiamano in modo particolare i flussi del<br />

personale, i report per il controllo di gestione, tutti i<br />

dati di natura economica, nonché quelli relativi alle<br />

dimissioni ospedaliere, alla mobilità sanitaria, alle<br />

prestazioni ambulatoriali e di Pronto Soccorso.<br />

Provincia e Comuni<br />

L’<strong>Azienda</strong> interagisce con le altre istituzioni locali<br />

partecipando a programmi che coinvolgono settori<br />

diversi dell’amministrazione pubblica, sottoscrivendo<br />

pro¬tocolli di collaborazione o attivando progetti<br />

sperimentali.<br />

Con la Provincia di Alessandria mantiene rapporti<br />

istituzionali relativamente alla sottoscrizione di progetti,<br />

anche in collaborazione con l’ASL AL, mirate<br />

soprattutto alla prevenzione e alla promozione della<br />

salute, come per esempio la violenza sulle donne,<br />

la prevenzione oculistica, azioni di sensibilizzazione.<br />

Con le Province di Alessandria, Novara, Vercelli, le<br />

ASL AL, ASL AT e ASL VC, l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong><br />

Maggiore della Carità di Novara, l’Associazione GIA-<br />

DA e l’Associazione Giovani Diabetici di Novara ha<br />

sottoscritto una convenzione sui campi scuola per<br />

soggetti prepuberi ed adolescenti diabetici insulino<br />

dipendenti.<br />

Conferenza dei Sindaci<br />

A livello locale, la Conferenza dei Sindaci, per il<br />

tramite di una rappresentanza composta da cinque<br />

Componenti nominati dalla stessa Conferenza,<br />

provvede alla definizione, nell’ambito della programmazione<br />

socio-sanitaria regionale, delle linee di<br />

indirizzo per l’elaborazione del piano attuativo locale<br />

come previsto dall’articolo 15 della legge regionale<br />

n. 18/2007 e ai sensi dell’art. 16 della medesima<br />

alla definizione di indirizzi e valutazioni sul piano<br />

attuativo dell’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>. Esprime l’esame<br />

e l’espressione di parere sul bilancio pluriennale di<br />

previsione e sul bilancio di esercizio nonché l’invio<br />

alla Giunta regionale delle proprie osservazioni e<br />

fornisce l’espressione dei pareri previsti all’art.3<br />

bis, commi 6 e 7, del D.lgs. 502/1992, sull’operato<br />

del direttore generale dell’<strong>Azienda</strong>.<br />

Nell’anno <strong>2008</strong> la Conferenza dei Sindaci si è riunita<br />

in seduta plenaria la Conferenza dei Sindaci si<br />

è riunita nelle seguenti date: 25 febbraio, 4 marzo,<br />

28 aprile, 3 giungo e 9 settembre, data in cui è<br />

stata convocata l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> per il parere<br />

sull’operato relativo agli 2006-2007.<br />

Altre istituzioni e organismi<br />

Numerosi sono gli altri interlocutori che, a vario<br />

titolo, vengono in contatto con l’<strong>Azienda</strong>.<br />

Fra questi si ricordano:<br />

- L’ordine dei Medici di Alessandria<br />

- L’ordine dei farmacisti di Alessandria<br />

- L’IPASVI rivolto alla tutela degli infermieri<br />

professionali, degli assistenti sanitari e vigilatrici<br />

d’infanzia<br />

- La Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria<br />

e la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino,<br />

partner in alcune iniziative aziendali<br />

- I club di servizio e le associazioni che sponsorizzano<br />

specifiche iniziative aziendali<br />

- Federsanità Anci<br />

Integrazione con ASL<br />

La riorganizzazione dei processi assistenziali, nel<br />

periodo del mandato, è progettata per garantire<br />

ai Presidi aziendali un’attività corrispondente alla<br />

mission dell’<strong>Azienda</strong> ospedaliera di Alessandria, che,<br />

quale struttura di rilievo nazionale, deve costituire<br />

il punto di riferimento per le attività di 2° e 3° livello<br />

per tutta l’Area Funzionale Sovrazonale 4 (AFS4).<br />

La riorganizzazione dell’attività non può avere il<br />

necessario compimento senza una maggiore integrazione<br />

funzionale e collaborazione con i presidi<br />

dell’AFS 4, sia per la messa a disposizione di posti<br />

letto di Lungodegenza, sia per garantire percorsi di<br />

cura integrati che coinvolgano le specialità di 2° e 3°<br />

livello presenti nei presidi dell’ASO di Alessandria.<br />

Si è provveduto quindi ad una disamina delle singole<br />

realtà ospedaliere finalizzata ad evitare la presenza<br />

di inutili duplicazioni di servizi e convenendo invece<br />

sul potenziamento di alcune realtà che servono di<br />

riferimento per tutta l’area funzionale sovrazonale<br />

avendo ovviamente come riferimento le indicazioni<br />

della bozza di piano Socio Sanitario Regionale. A tal<br />

fine sono state individuate, con le ASL dell’area fun-<br />

zionale sovrazonale di Alessandria – Asti, iniziative<br />

rivolte ad una migliore integrazione tra ospedale<br />

e territorio per realizzare una concreta continuità<br />

assistenziale; in particolare si sono messe in atto<br />

iniziative di coordinamento con l’ASL provinciale di<br />

Alessandria relativamente all’attività di anatomia<br />

patologica e del polo oncologico. Sono già operative<br />

collaborazioni interaziendali per quanto riguarda<br />

l’assistenza ai pazienti nefropatici in dialisi e l’identificazione<br />

in sala operatoria del linfonodo sentinella<br />

ad opera del medico di medicina nucleare dell’ASO<br />

presso i presidi ospedalieri dell’ASL provinciale.<br />

Di seguito si riportano altri settori nei quali si sono<br />

attuate iniziative di collaborazione:<br />

con la ASL provinciale di Alessandria:<br />

• coordinamento dell’attività dei laboratori di<br />

analisi<br />

• definizione di protocolli operativi per la dimissione<br />

protetta dai reparti ospedalieri e dal DEA<br />

• definizione di protocolli diagnostico terapeutici<br />

con i medici di medicina generale per la gestione<br />

del paziente con patologia cronica<br />

• collaborazione tra gli otorinolaringoiatri per<br />

l’effettuazione di tonsillectomie presso l’ospedale<br />

infantile<br />

• creazione di un centro per l’impianto di protesi<br />

cocleari impiegando le professionalità presenti<br />

presso l’ospedale di Tortona e la neurochirurgia<br />

dell’ASO. L’Ospedale Civile è stato riconosciuto<br />

centro di riferimento regionale con D.G.R. n. 14-<br />

7073 del 15 ottobre 2007.<br />

• operatività dei protocolli relativi all’angioplastica<br />

primaria<br />

• definizione concordata dei criteri per l’impianto<br />

di defibrillatori cardiaci<br />

• la SOC di ostetricia dell’ASO è diventata riferimento<br />

di 3° livello per l’attività ostetrica dell’area<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

82<br />

83


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

funzionale sovrazonale<br />

• collaborazione ed integrazione per il percorso<br />

riabilitativo per ipovedenti iniziato presso il CERV<br />

del nostro ospedale da proseguire nella dimensione<br />

domestica e lavorativa territoriale<br />

• attivato il coordinamento per l’assistenza<br />

pneumologica ai pazienti con broncopneumopatia<br />

cronica<br />

con la ASL provinciale di Asti:<br />

• studio di un protocollo per l’utilizzo da parte<br />

dell’ASO di Alessandria della capacità operativa<br />

dei<br />

due acceleratori lineari che saranno disponibili<br />

presso il nuovo ospedale di Asti dal gennaio 2007<br />

• analisi per definire quali competenze professionali<br />

rimangano in capo con apicalità presso<br />

l’ospedale di Asti ed altre presso l’ospedale di<br />

Alessandria svolgendo funzione di coordinamento<br />

e governo delle attività specifiche presso entrambi<br />

i presidi ospedalieri: in particolare all’ASO di<br />

Alessandria rimangono in capo la ematologia,<br />

la endocrinologia, la medicina nucleare mentre<br />

all’ospedale di Asti rimangano in capo la chirurgia<br />

maxillo-facciale, la dermatologia, la dietologia<br />

clinica<br />

• previsione di un coordinamento per quanto riguarda<br />

la cardiologia interventistica e la chirurgia<br />

vascolare<br />

sa presente in più presidi dell’area funzionale e<br />

determinazione dei livelli specialistici delle varie<br />

strutture<br />

• l’ematologia dell’ASO di Alessandria è diventata<br />

punto di riferimento per tutta l’area funzionale<br />

sovrazonale<br />

• recepimento delle linee guida relative al Piano<br />

Sangue e Plasma (D.G.R. 5-5900 del 21/05/2007)<br />

con l’attivazione della cabina di regia. Si è attuata la<br />

sinergia con l’ASL provinciale per la gestione della<br />

Medicina Trasfusionale affidando la responsabilità<br />

della Struttura al Direttore della Struttura Complessa<br />

analoga presso l’Ospedale “Santo Spirito”<br />

di Casale Monferrato.<br />

È pertanto prevista la realizzazione di protocolli<br />

condivisi, implementati con la partecipazione dei<br />

dirigenti delle strutture coinvolte, che definiscano<br />

chiaramente le modalità operative di passaggio dei<br />

pazienti tra le varie strutture ospedaliere.<br />

In data 10 luglio 2007 è stata sottoscritta (con le<br />

AA.SS.LL. 11-12 14-17-19 e con le Aziende Ospedaliere<br />

CTO e Novara) la Convenzione per la costituzione<br />

del Dipartimento Interaziendale per l’emergenza<br />

sanitaria territoriale – 118; in applicazione di quanto<br />

contenuto nella D.G.R. 40 -2419 del 20/03/06 si<br />

prevede nel corso dell’anno <strong>2008</strong> di completare la<br />

dotazione organica a carico della nuova Centrale<br />

Operativa ed Elisoccorso.<br />

Ulteriori progetti di integrazione in rete implementati:<br />

• Endoscopia: sono stati stipulati accordi con<br />

l’ASL AT per l’implementazione presso l’Ospedale<br />

di Asti di pronta disponibilità per l’urgenza endoscopica.<br />

• Prevenzione primaria dei tumori<br />

• Progetto di collaborazione tra ematologia<br />

dell’ASO AL e Medicina Interna ASL AT con l’obiet-<br />

tivo di creare una stretta collaborazione tra Alessandria<br />

e Asti nella diagnosi e terapia delle emopatie<br />

in una logica di polo realizzando i seguenti<br />

obiettivi specifici rendendo uniforme e in accordo<br />

con le più moderne linee guida il trattamento dei<br />

pazienti emopatici su tutto il territorio del polo,<br />

evitando sprechi di risorse e facendo in modo che<br />

tutti i cittadini abbiano il miglior trattamento possibile<br />

presso il presidio ospedaliero più vicino alla<br />

loro residenza, centralizzando, per motivi di efficacia<br />

ed efficienza, solo le fasi più specialistiche<br />

caratterizzate dalle terapie altamente aggressive<br />

come il trapianto di cellule staminali.<br />

• Rete oncologica<br />

• Riorganizzazione e razionalizzazione delle attività<br />

di laboratorio della Regione Piemonte in base<br />

alle indicazioni contenute nella D.G.R. 19-6647 del<br />

03/08/07.<br />

• Piano sangue e plasma: Il Piano Sangue e Plasma<br />

regionale (PSPR) si inserisce nel programma<br />

generale di riordino dei servizi sanitari ed ha come<br />

obiettivo, quello di realizzare la rete trasfusionale<br />

finalizzata alla soddisfazione dei bisogni evitando<br />

duplicazioni di attività, laddove possibile; questa<br />

<strong>Azienda</strong>, di concerto con le ASL 19-20-21-22, ha<br />

definito un progetto/percorso di attuazione sulla<br />

base di aspetti tecnici ed organizzativi finalizzati<br />

in particolare a definire:<br />

› le attività rapidamente e facilmente centralizzabili<br />

come richiesto da PSPR quali la<br />

con entrambe le ASL provinciali dell’Area Funzionale<br />

Sovrazonale:<br />

• verifica delle competenze relative alla radiologia<br />

interventistica presenti nei vari presidi e loro<br />

coordinamento riallocando i settori di attività<br />

• coordinamento dell’attività gastroenterologica<br />

che attualmente è presente in più presidi dell’area<br />

funzionale definendo i vari livelli di competenza<br />

• coordinamento dell’attività urologica anch’esgestione<br />

dei test in biologia molecolare (NAT) per<br />

la validazione degli emocomponenti.<br />

› L’istituzione del Centro Unificato di Produzione<br />

e Validazione emocomponenti come previsto dal<br />

PSPR con relative risorse e gestione della logistica.<br />

› L’incremento della raccolta finalizzata all’autosufficienza<br />

aziendale/provinciale/ regionale<br />

› L’integrazione interaziendale che superi le barriere<br />

burocratiche evitando duplicazioni di attività<br />

diagnostica e produttiva<br />

› La standardizzazione sia dei prodotti che dei<br />

comportamenti allineando procedure e istruzioni<br />

finalizzate a creare in primis un sistema trasfusionale<br />

di area sovrazonale uniforme, autosufficiente<br />

ed economicamente sostenibile.<br />

› La rete per la gestione delle emergenze trasfusionali<br />

(pronta disponibilità unificata con assegnazione<br />

a distanza) attraverso l’integrazione delle<br />

strumentazioni e dei sistemi informativi creando<br />

sinergie e maggiore efficienza nell’erogazione del<br />

servizio.<br />

› La razionalizzazione della raccolta e produzione<br />

attraverso la condivisione del rapporto con le<br />

associazioni e con rapporto convenzionale unico e<br />

standardizzato.<br />

› L’analisi comune dei sistemi per la sicurezza<br />

trasfusionale finalizzata all’adozione di procedure<br />

condivise atte ad elevare il livello di attenzione<br />

e di controllo di uno degli imprescindibili aspetti<br />

della medicina trasfusionale.<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

84<br />

85


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

• Accordo per sinergia con ASL AT su sulle seguenti attività:<br />

STRuttuRa aSTI aleSSanDRIa temPI DI RealIzzazIone<br />

Chirurgia Maxillo-Facciale SEDE Antenna Triennio<br />

Dietologia Clinica SEDE Antenna <strong>2008</strong><br />

Endocrinologia Antenna SEDE <strong>2008</strong><br />

Ematologia Antenna SEDE <strong>2008</strong><br />

Chirurgia Toracica Antenna SEDE Triennio<br />

Dermatologia SEDE Antenna <strong>2008</strong><br />

Radioterapia In Rete In Rete <strong>2008</strong><br />

Chirurgia Plastica Antenna SEDE <strong>2008</strong><br />

Piano Sangue In Rete In Rete <strong>2008</strong><br />

Chirurgia Vascolare In rete In Rete <strong>2008</strong><br />

Rianimazione In Rete In Rete Triennio<br />

Medicina Nucleare Antenna SEDE Triennio<br />

Cardiologia Interventistica In Rete In Rete <strong>2008</strong><br />

Malattie Infettive In Rete In Rete Triennio<br />

Gastroenterologia In Rete In Rete <strong>2008</strong><br />

• Organizzazione della rete pneumologia della<br />

Provincia di Alessandria<br />

• Nell’ambito della riorganizzazione delle attività<br />

sanitarie previste nel territorio dell’AFS 4,<br />

vengono di seguito riportate le intese relative<br />

agli accordi intercorsi in merito ai tavoli tecnici<br />

di confronto e di progettazione nell’applicazione<br />

delle recenti direttive regionali prioritariamente<br />

interessanti i seguenti ambiti:<br />

› Riabilitazione in applicazione della D.G.R. 2<br />

aprile n. 10-5605, per la quale è stato avviato il<br />

percorso mirato alla realizzazione di un completo<br />

setting riabilitativo dell’AFS;<br />

› Cardiochirurgia: rapporti tra le Aziende relativamente<br />

al percorso assistenziale del paziente<br />

critico in fase preoperatoria ed operatoria;<br />

› Rete regionale di assistenza intensiva neonatale<br />

in applicazione della D.G.R. 3-6466 del<br />

23/07/07.<br />

› Riorganizzazione delle attività di Screening<br />

nell’ambito dei Dipartimenti Interaziendali ai<br />

sensi della D.G.R. 111-3632 del 02/08/06 con il<br />

possibile superamento dell’attuale divisione in 2<br />

Dipartimenti.<br />

› Attività di vaccinazioni obbligatorie o consigliate<br />

nell’infanzia: predisposizione di un progetto<br />

sperimentale sull’intera AFS.<br />

› Valle Bormida: valutazione sui flussi sanitari interaziendali<br />

e miglioramento del soddisfacimento<br />

dei bisogni sanitari delle popolazioni di confine.<br />

o Sviluppo delle sinergie tra <strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong><br />

di Alessandria e l’ASL 19 di Asti ed estensione alle<br />

AA.SS.LL. 20, 21, e 22.<br />

› Orientamento a lavorare su tavoli comuni in<br />

relazione alle successive direttive emanate dai<br />

competenti livelli regionali.<br />

Le attività sopra descritte saranno realizzate attraverso<br />

l’attivazione di appositi tavoli di lavoro<br />

composti dalle Direzioni Sanitarie interessate, da<br />

esperti del settore in attività presso le Aziende, e<br />

all’occorrenza da esperti in Controllo di Gestione, e<br />

da altri specialisti ritenuti necessari.<br />

Sono inoltre stati individuati i dipartimenti interaziendali<br />

funzionali di Salute Mentale, di Otoneurochirugia<br />

e del Basicranio e il Dipartimento Oncologico<br />

Provinciale di cui al paragrafo 1.5.2 Il modello<br />

organizzativo.<br />

2.1.5 Fornitori<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria, per l’erogazione<br />

delle proprie prestazioni e per il raggiungimento<br />

dei propri fini istituzionali, necessita di approvvigionarsi<br />

di beni e servizi da utilizzare nei propri processi<br />

produttivi.<br />

Le fonti normative che disciplinano le procedure di<br />

acquisto di beni e servizi sono costituite dalle Direttive<br />

Comunitarie in materia di appalti (2004/17/<br />

CE e 2004/18/CE), dalla normativa nazionale di<br />

recepimento delle Direttive (D.Lgs 12 Aprile 2006<br />

n.163 “Codice dei Contratti pubblici relativi a lavori,<br />

servizi e forniture) e dalle leggi nazionali e regionali<br />

in materia.<br />

Le procedure di acquisto, nel rispetto dei principi<br />

costituzionali di imparzialità e buon andamento della<br />

Pubblica Amministrazione, assicurano pari condizioni<br />

ai fornitori e garantiscono, nel contempo, la<br />

massima pubblicità e la più ampia concorrenzialità<br />

dei soggetti concorrenti, conformemente ai principi<br />

dettati dal diritto comunitario.<br />

È assicurata, inoltre, la massima trasparenza nello<br />

svolgimento delle procedure di gara ed il diritto di<br />

accesso agli atti amministrativi dei soggetti aventi<br />

diritto.<br />

L’attività contrattuale non assoggettata alla normativa<br />

comunitaria o alla normativa nazionale di<br />

recepimento è disciplinata sulla base di apposto<br />

regolamento aziendale per le acquisizioni di beni<br />

e servizi “in economia” che prevede una procedura<br />

semplificata<br />

L’attività di contrattazione è oggetto di adeguata<br />

programmazione nel rispetto degli obiettivi di carattere<br />

sanitario ed economico aziendali e avviene<br />

nel rispetto dei principi di: coerenza con il sistema<br />

di budget, trasparenza e massima concorrenzialità<br />

e massima partecipazione, perseguendo costantemente<br />

l’obiettivo di efficacia, efficienza ed economicità<br />

per l’<strong>Azienda</strong>;<br />

La comunicazione con gli operatori economici che<br />

desiderino effettuare forniture avviene, oltre che<br />

nella forma istituzionale dei bandi di gara, attraverso<br />

lettere di invito a partecipare a gare, pubblicazioni<br />

di annunci sui giornali, messa a disposizione di<br />

notizie sul sito Internet aziendale, sul quale è stata<br />

attivata un’apposita sezione relativa alle gare bandite<br />

dall’<strong>Azienda</strong>.<br />

Il fatturato dell’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> relativo al triennio<br />

2006/<strong>2008</strong> relativo alla spesa per beni e servizi<br />

è dettagliabile come segue:<br />

PERIODO<br />

Conto<br />

EConomICO INVESTImentI<br />

anno 2006 1 70.406.258 1 5.859.923<br />

anno 2007 1 77.893.010 1 2.774.013<br />

anno <strong>2008</strong> 1 80.370.616 1 8.353.687<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

86<br />

87


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

I fornitori movimentati sono 230 in ambito regionale<br />

e 700 su territorio nazionale.<br />

Il fatturato per il triennio 2006-<strong>2008</strong> limitatamente<br />

alla sola provincia di Alessandria, si dettaglia come<br />

segue:<br />

PERIODo<br />

anno 2006 1 9.573.867<br />

anno 2007 1 10.986.583<br />

anno <strong>2008</strong> 1 12.627.941<br />

12,55%<br />

13,61%<br />

14,23%<br />

% del fatturato relativo ai fornitori locali<br />

su totale dei fornitori<br />

fattuRato<br />

anno 2006<br />

anno 2007<br />

anno <strong>2008</strong><br />

La riduzione del fatturato 2007 sul 2006 si spiega<br />

in grandissima parte con la riduzione delle spese di<br />

riscaldamento in quella stagione, che come detto,<br />

incidono per oltre il 50% sul totale.<br />

Nella tabella sottostante sono invece rappresentati<br />

i tempi medi di pagamento da parte dell’<strong>Azienda</strong><br />

dei fornitori di beni e servizi nel triennio preso in<br />

considerazione. Come si evidenzia, a fine anno 2006<br />

è intervenuta una ristrutturazione dei debiti delle<br />

Aziende Sanitarie da parte della Regione pari a €<br />

23.966.173,24, per cui ad inizio 2007 l’<strong>Azienda</strong> ha beneficiato<br />

di una consistente riduzione del debito verso<br />

fornitori. Tale condizione ha permesso di ridurre<br />

i ritardi di pagamento di oltre un mese passando da<br />

una media di 190 giorni a 150 giorni per le ditte fornitrici<br />

di beni, soprattutto nei primi sei mesi dell’anno<br />

2007. Per l’anno <strong>2008</strong> la situazione è ritornata alle<br />

criticità degli anni passati, considerando anche gli<br />

investimenti in conto capitale che costituiscono<br />

ancora oggi un credito nei confronti della Regione.<br />

TEMPI totalI meDI DI PAGamento IN GIORNI<br />

anno 2006 anno 2007 anno <strong>2008</strong><br />

Debiti verso fornitori di prodotti farmaceutici 190 150 210<br />

Debiti verso fornitori di materiale sanitario 190 150 210<br />

Debiti verso fornitori di altri beni sanitari 190 150 210<br />

Debiti verso fornitori di beni non sanitari 190 150 210<br />

Debiti verso fornitori per servizi, utenze, noleggi… 145 115 150<br />

Debiti verso fornitori per investimenti 105 85 110<br />

2.1.6 Terzo settore<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> ha da sempre favorito la presenza<br />

e l’attività all’interno delle strutture sanitarie<br />

degli organismi di volontariato e di tutela dei diritti.<br />

A tal proposito, nell’anno <strong>2008</strong> è stato avviato un<br />

percorso di potenziamento del ruolo del servizio<br />

sociale ospedaliero cui devono rivolgersi le associazioni<br />

di volontariato per il perfezionamento delle<br />

procedure di autorizzazione e convenzionamento<br />

con l’<strong>Azienda</strong> stessa.<br />

Tale servizio collabora strettamente anche con la<br />

Struttura Relazioni Esterne, che ha visto potenziate<br />

le sue attività relativamente ai rapporti con il mondo<br />

del volontariato.<br />

In linea con la normativa nazionale e regionale è<br />

stato inoltre avviato nell’anno <strong>2008</strong> un percorso<br />

finalizzato alla revisione del regolamento aziendale<br />

che disciplina i rapporti con le associazioni, anche<br />

in considerazione delle direttive impartite a livello<br />

regionale finalizzate a garantire una partecipazione<br />

più pregnante al mondo del volontariato nelle<br />

attività di programmazione, pianificazione, verifica<br />

della qualità e gradimento dei servizi da parte del<br />

cittadino anche nelle sue forme associate.<br />

L’azienda intende pertanto proseguire i rapporti<br />

avviati definendo specifiche convenzioni dirette a<br />

stabilire ambiti e modalità di collabarozione, fermo<br />

restando il diritto alla riservatezza comunque garantito<br />

al cittadino e la non interferenza nelle scelte<br />

professionali degli operatori sanitari.<br />

Sempre nell’anno <strong>2008</strong> l’<strong>Azienda</strong> ha ritenuto importante<br />

far conoscere anche al mondo esterno le<br />

collaborazioni attive con le associazioni anche attraverso<br />

la partecipazione alla Fiera del Volontariato<br />

tenutasi a livello locale.<br />

Chi sono i volontari per l’<strong>Azienda</strong><br />

“Persone che con benevolenza a e comprensione,<br />

vanno incontro alle esigenze e ai disagi di chi ha<br />

bisogno di aiuto.<br />

Lo sforzo attivo e gratuito dei volontari agevola i<br />

pazienti e i loro accompagnatori: un sorriso, un<br />

cenno, un po’ di compagnia … un altro aspetto del<br />

supporto psicologico.<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> si impegna ad accogliere i<br />

volontari all’interno dei presidi e ne regolamenta<br />

l’accesso, perché sia fornito un sostegno morale sia<br />

ai pazienti ricoverati sia a quelli che accedono per<br />

attività ambulatoriale.<br />

Il personale sanitario e di assistenza fornisce la<br />

più ampia collaborazione in modo che l’opera dei<br />

volontari possa soddisfare i fabbisogni degli assistiti,<br />

nella salvaguardia della scrupolosa osservanza delle<br />

norme igienico e sanitarie”.<br />

Si riporta qui di seguito un elenco di associazioni che<br />

negli anni 2006 – <strong>2008</strong> che hanno effettuato donazioni<br />

o che realizzano progetti mirati; corre obbligo<br />

precisare che il seguente elenco non ha comunque<br />

carattere esaustivo e che nell’anno 2009 potrà essere<br />

ampliato con le associazioni che hanno manifestato<br />

la disponibilità a far parte della Conferenza <strong>Azienda</strong>le<br />

di Partecipazione (Centro Down, Aias, Kiwanis<br />

e Movimento Cristiano Lavoratori), quale strumento<br />

di coinvolgimento del terzo settore e degli organismi<br />

degli utenti nelle attività di programmazione e<br />

pianificazione aziendale. Si riporta altresì una breve<br />

sintesi fornita da alcune associazioni relativamente<br />

alle attività dalle stesse svolte.<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

88<br />

89


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

ACRonImo<br />

ACTI<br />

ADA<br />

ADAL<br />

ADISCO<br />

ADMO<br />

A.I.D.O.<br />

A.I.L.A.R.<br />

AIMA<br />

AISM<br />

AITF<br />

DenomInazIone<br />

Associazione<br />

Cardio trapiantatI<br />

Associazione Diritti<br />

degli anziani<br />

Associazione diabetici<br />

Associazione Donatrici<br />

Italiane Sangue Cordone<br />

Ombelicale<br />

Associazione Donatori<br />

Midollo Osseo<br />

Associazione Italiana<br />

Donatori Organi<br />

Associazione Italiana<br />

Laringectomizzati<br />

Associazione Italiana<br />

malati di Alzhaimer<br />

Associazione Italiana<br />

Sclerosi Multipla<br />

Associazione Italiana<br />

Trapiantati Fegato<br />

INDIRIzzo<br />

Via Torino, 17<br />

Alessandria<br />

Via Fiume 10 c/o UIL<br />

Via Venezia 9 - AL<br />

P.za Torriani,20<br />

Alessandria<br />

C/so Ospedale Civile<br />

Via Venezia,16<br />

Alessandria<br />

P.zza Torriani 20<br />

Alessandria<br />

Via Chenna 9<br />

Alessandria<br />

C/so Casa di Riposo<br />

Borsalino<br />

Corso Lamarmora 13<br />

Alessandria<br />

Via 1821 n° 6<br />

Alessandria<br />

Piazza Torriani 20<br />

Alessandria<br />

tel-faX-Email<br />

SIto WEB<br />

0131 235516- 393/4175985<br />

0131 287729<br />

Fax 0131 267875<br />

adatempolibero@uilalessandria.org<br />

0131/235477<br />

334/3939126<br />

0131- 255771<br />

Fax 0131 255771<br />

oriatrifoglio@virgilio.it<br />

0131- 206418<br />

Fax 206859<br />

Dott.ssa Mele Lia<br />

lmele@ospedale.al.it<br />

0131-225771<br />

Fax 0131 255771<br />

aidoalessandria@libero.it<br />

0131-265581 0131-265221<br />

Fax 0131 43016<br />

0131-206550 328/6750696<br />

email aimaal@alice.it<br />

0131- 232669<br />

aism.alessandria@tiscali.it<br />

0131- 255771<br />

Fax 0131 255771<br />

e-mail colept@tiscali.it<br />

AL.A.I.L.<br />

ANED<br />

A.P.M.C.<br />

A.P.I.STOM<br />

A.PRO.VA<br />

Regala un<br />

sorriso<br />

A.V.I.S.<br />

A.V.O.I.<br />

AVULss<br />

BIOS<br />

Associazione Italiana<br />

contro Leucemie-Linfomi<br />

e Mieloma<br />

Associazione nazionale<br />

emodializzati<br />

Associazione prevenzione<br />

Malattie Cuore<br />

Associazione Provinciale<br />

Incontinenti e Stomizzati<br />

Associazione Promozione<br />

Volontariato Alessandrino<br />

Associazione volontari<br />

Italiani del Sangue<br />

Associazione volontari<br />

Ospedalieri per l’Infanzia<br />

Volontariato socio<br />

sanitario<br />

Associazione donne<br />

operate al seno<br />

C/so Ematologia<br />

Ospedale Civile<br />

Via Venezia 16<br />

Alessandria<br />

Piazza Verdi 8<br />

15048 Valenza<br />

Via Venezia 9<br />

15100 Alessandria<br />

Via Chenna 9<br />

Alessandria<br />

Via Mazzini 85<br />

15100 Alessandria<br />

V.le Donatori di Sangue 4<br />

15100 Alessandria<br />

Via Verneri 34<br />

15100 Alessandria<br />

c/o Giovanna Villani<br />

Paolucci<br />

Viale M. Ignoto 130<br />

15100 Alessandria<br />

S.L. Via Chenna 9 Al<br />

S.O. C/o Hospice,<br />

“Il Gelso” via S. Pio V 41<br />

Alessandria<br />

0131-206156<br />

Fax 0131-261029<br />

e-mail rbeia@ail.al.it<br />

0131-254655<br />

Fax 0131 954453<br />

aned.piemonte@libero.it<br />

0131 265681<br />

Fax 0131 265681<br />

e-mail apmcal@alice.it<br />

0131 265221<br />

338/3750743<br />

0131/255049 - 261016<br />

Fax 0131/317267<br />

aprova1@virgilio.it<br />

0131- 43608 329/8210429<br />

Fax 0131 5<strong>2008</strong>/52208<br />

info@avis.al.it<br />

sito: www.avis.al.it<br />

0131-341356<br />

Fax 0131 341356<br />

0131-249595<br />

e-mail avoi-onlus@libero.it<br />

0131-222062<br />

Cell. 349-3511355<br />

e-mail silveriopaolucci@libero.it<br />

0131-265221 328/2796837<br />

0131-261313<br />

Fax 0131-252999<br />

e-mail info@bios.al.it<br />

sito: www.bios.al.it<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

90<br />

91


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

Castellazzo<br />

soccorso<br />

Clown Terapia<br />

OFTAL<br />

Clown Marameo<br />

ONLUS<br />

Associazione donne<br />

operate al seno<br />

Via P. Caselli 3<br />

15073 Castellazzo<br />

Bormida<br />

Via Inviziati 1<br />

Alessandria<br />

C.R.I Croce Rossa Italiana Corso Lamarmora, 40<br />

Alessandria<br />

CROCE VERDE Croce Rossa Italiana Via Boves 5<br />

Alessandria<br />

Fulvio Minetti<br />

ONLUS<br />

IDEA Disabili<br />

fisici ONLUS<br />

Terapia del dolore<br />

e le cure palliative,<br />

rete oncologica<br />

Associazione di<br />

volontariato<br />

c/o Hospice “Il Gelso”<br />

Via San Pio V 41<br />

15100Alessandria<br />

Via Toscanini 6<br />

Alessandria<br />

LIBRILETTI Biblioteca Itinerante C/so Ospedale Civile<br />

Via Venezia 16<br />

Alessandria<br />

LILT<br />

Lega Italiana per la lotta<br />

contro i tumori<br />

C/so Ospedale Civile<br />

Via Venezia 16<br />

Alessandria<br />

Via Plana 49<br />

Alessandria<br />

0131 270027<br />

Fax 0131 293900<br />

info@castellazzosoccorso.it<br />

www.clownmarameo.it<br />

infoclownmarameo@yahoo.it<br />

maurizia.cali@tiscali.it<br />

Cell. 328 6831338/3007892<br />

0131- 254522<br />

0131-265568<br />

crialessandria@inwind.it<br />

0131 252255<br />

Fax 0131 228224<br />

info@croceverdealessandria.it<br />

0131-306721<br />

Fax 0131 252999<br />

Francesca.biolatto@alice.it<br />

0131-445341 - 207123<br />

Fax 0131 253003<br />

e-mail idea@associazioneidea.it<br />

biblioteca@ospedale.al.it<br />

0131-206369 fax 0131 329044<br />

Pres. Dott. Betta<br />

0131-41301<br />

liltalessandria@libero.it<br />

Fax 0131 441080<br />

oftal-al@tele2.it<br />

STAR BENE<br />

INSIEME<br />

TDM<br />

Cittadinanzattia<br />

Auto-mutuo-aiuto<br />

Persone in lutto/cure<br />

Pazienti in fase terminale<br />

e familiari<br />

Tribunale dei diritti del<br />

malato<br />

BIOS: Associazione di donne operate al seno e sensibili<br />

alle problematiche dei tumori femminili. Oltre<br />

a fornire sostegno alle donne che devono affrontare<br />

questo problema, le volontarie presenti tutti i giorni<br />

presso il day-hospital oncologico offrono la colazione<br />

ai pazienti in attesa degli esiti delle analisi e di sottoporsi<br />

alla terapia. Un piccolo gesto delicato, supporto<br />

importante in un momento pieno di apprensione.<br />

CloWN maRameo: “Attraverso l’effetto benefico del<br />

sorriso, muniti di naso rosso e un camice colorato,<br />

portiamo a bimbi e adulti ospedalizzati e anziani delle<br />

case di riposo un diversivo alla realtà che stanno<br />

vivendo”. Sono i Clown Marameo, presenti ad allietare<br />

i fine settimana presso molti reparti del Civile,<br />

Infantile e Borsalino. La finalità dell’Associazione<br />

è offrire svago ai degenti, nel rispetto di ciascuno:<br />

le visite all’interno delle stanze avvengono solo su<br />

autorizzazione del personale medico e del paziente.<br />

AVulSS: I volontari si occupano della somministrazione<br />

dei pasti agli anziani e tengono compagnia<br />

durante il ricovero nel reparto di geriatria o in altri<br />

reparti in collaborazione con l’assistente sociale.<br />

Offrono inoltre un servizio di accompagnamento<br />

Via Chenna 9 c/o Hospice<br />

“Il Gelso” Via San Pio V<br />

15100 Alessandria<br />

C/so Ospedale Civile<br />

Via Venezia 16<br />

Alessandria<br />

0131 265221 347/9824853<br />

Fax 0131 236245<br />

info@starebeneinsieme.it<br />

0131-206140- 206940<br />

cittadinanzattiva@tiscali.it<br />

Fax 0131 56120<br />

tdm@cittadinanzattivapiemonte.org<br />

per visite, controlli, ecc, alle persone in particolari<br />

condizioni di solitudine ospiti in strutture per anziani.<br />

leGA tumoRI: Da oltre 60 anni la Lega opera nel<br />

campo dei tumori su tutto il territorio nazionale: è<br />

un Ente pubblico a carattere associativo che svolge<br />

attività nei settori della prevenzione, diagnosi precoce<br />

, assistenza, riabilitazione, educazione sanitaria<br />

e ricerca.<br />

Si occupa di studi e ricerche in campo oncologico;<br />

informazione ed educazione sanitaria; corsi di aggiornamento<br />

professionale; prevenzione e diagnosi<br />

precoce, realizzata presso l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> con<br />

un ambulatorio dedicato; assistenza psico-sociale,<br />

riabilitativa e domiciliare; programmazione oncologica<br />

e intercambio di informazioni e collaborazione a<br />

livello nazionale e internazionale; iniziative per il miglioramento<br />

della qualità dell’assistenza oncologica;<br />

raccolta del supporto economico pubblico e privato<br />

per il potenziamento della lotta contro i tumori<br />

LIBRI lettI – BIBLIoteCA ITIneRante: Il ricovero<br />

ospedaliero è di per sé fonte di preoccupazione per i<br />

pazienti, spesso costretti a passare lunghe ore della<br />

giornata in attesa di esami e di visite specialistiche.<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

92<br />

93


gue e nello stato di salute, lottare per eliminare la<br />

compravendita del sangue, donare gratuitamente<br />

sangue a tutti, senza alcuna discriminazione. possono<br />

aderire coloro che donano il proprio sangue e<br />

coloro che, pur non potendo per motivi di inidoneità<br />

fare la donazione, collaborano a tutte le attività di<br />

promozione che l’Associazione realizza sul territorio.<br />

<strong>Ospedaliera</strong>, dove vengono raccolte le segnalazioni<br />

e le richieste di aiuto dei cittadini. Oltre all’attività<br />

ordinaria, vengono realizzate la promozione della<br />

salute attraverso programmi mirati, in particolare<br />

la valutazione civica della qualità e dell’efficienza dei<br />

servizi sanitari, l’audit civico a cui ha aderito anche<br />

l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>.<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

AIDO: L’Associazione Italiana Donatori Organi nasce<br />

a Bergamo il 26 febbraio 1973, ai tempi dei primi<br />

trapianti italiani, al tempo possibili, esclusivamente<br />

per i reni. Finalità dell’A.I.D.O. sono: promuovere,<br />

in base al principio della solidarietà sociale, la<br />

cultura della donazione di organi, tessuti e cellule;<br />

promuovere la conoscenza di stili di vita atti a prevenire<br />

l’insorgere di patologie che possano richiedere<br />

come terapia il trapianto di organi; provvedere, per<br />

quanto di competenza, alla raccolta di dichiarazioni<br />

di volontà favorevoli alla donazione di organi, tessuti<br />

e cellule post mortem.<br />

AVOI: opera all’Infantile, con l’obiettivo di aiutare le<br />

famiglie a vivere meglio un momento potenzialmente<br />

traumatico per la vita dei figli. I nostri volontari organizzano<br />

attività ludiche, didattiche, di animazione<br />

e di intrattenimento sia nelle sale gioco della struttura<br />

ospedaliera che al letto dei piccoli ricoverati.<br />

All’Infantile vengono organizzati spettacoli, scenette,<br />

assistenza, ma anche sostegno emotivo: attraverso<br />

il Centro Ascolto vengono raccolte le segnalazioni<br />

spontanee, esigenze e vissuti dei ricoverati. Tutto per<br />

migliorare le condizioni di vita dei bambini ricoverati<br />

e delle loro famiglie.<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

Per aiutare i degenti a trascorrere il tempo in maniera<br />

più piacevole, si è pensato di mettere a loro disposizione<br />

in prestito gratuito una serie selezionata<br />

di libri. La lettura diventa così terapia e divertimento<br />

e favorisce l’instaurarsi di un rapporto di fiducia tra<br />

pazienti ed operatori sanitari<br />

fulVIO MInettI: L’Associazione nasce da motivazioni<br />

e esperienza proprie della Società Italiana di Cure<br />

Palliative, il cui motto è Curare quando non si può<br />

guarire. L’attività dell’Associazione è finalizzata al<br />

raggiungimento di alcuni obiettivi, tra cui il controllo<br />

del dolore e della sofferenza in tutti i suoi aspetti<br />

in collegamento costante con il medico di famiglia,<br />

nonché aiuto e sostegno morale anche ai famigliari.<br />

CooRD. ASSOCIazIonI VolontaRIato onCOloGICO:<br />

Le associazioni di malati oncologici della<br />

Provincia di Alessandria hanno saputo lavorare in<br />

rete, realizzando il progetto Insieme per vivere la<br />

vita, finalizzato alla raccolta fondi destinati ai lavori<br />

di umanizzazione della sala di aspetto della Radioterapia<br />

dell’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>, punto di riferimento<br />

per i malati oncologici di tutta la provincia.<br />

AVIS: è costituita tra coloro che donano volontariamente,<br />

gratuitamente, periodicamente e anonimamente<br />

il proprio sangue. Gli scopi dell’associazione<br />

fissati dallo Statuto sono principalmente: venire<br />

incontro alla crescente domanda di sangue, avere<br />

donatori pronti e controllati nella tipologia del san-<br />

ADmo: Le cellule staminali presenti nel midollo<br />

osseo permettono alle leucemie, talassemie e alcuni<br />

tumori solidi. Nel mondo sono quasi 12 milioni<br />

i potenziali donatori di cellule staminali, ma solo la<br />

metà giunge al trapianto: la probabilità di trovare un<br />

donatore volontario compatibile è di 1 su 100.000.<br />

Ecco perché occorre aumentare sempre il numero<br />

degli iscritti. Le informazioni sulla donazione di<br />

midollo osseo e cellule staminali, non rischiosa per<br />

la salute e che comporta solo un piccolo impegno<br />

di tempo, possono essere reperite presso il Centro<br />

Trasfusionale dell’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>.<br />

TRIBunale DIRIttI Del malato: è stato promosso<br />

nel 1980 per tutelare i diritti dei cittadini nell’ambito<br />

dei servizi sanitari e per contribuire alla realizzazione<br />

di un servizio sanitario orientato ala cittadino.<br />

È presente anche una sede presso l’<strong>Azienda</strong><br />

AIma: I volontari operano presso la Geriatria,<br />

prevalentemente nell’area socio-assistenziale nei<br />

confronti dei soggetti affetti dalla malattia di Alzheimer:<br />

in considerazione del peso assistenziale<br />

sopportato dalle famiglie, l’A.I.M.A. Onlus ha cercato<br />

di realizzare una rete di solidarietà sociale, servizi<br />

di supporto ed iniziative di sostegno attivando un<br />

“Centro d’Ascolto Alzheimer”. Un aiuto concreto<br />

per le famiglie che si trovano a dover convivere con<br />

la malattia di Alzheimer ma anche uno strumento a<br />

disposizione di operatori del settore medico e sociale<br />

o delle residenze sanitarie assistenziali.<br />

aneD: Opera con la finalità di promulgare la cultura<br />

della prevenzione per l’insufficienza renale,<br />

sostenendo coloro che vivono grazie alla dialisi e<br />

incentivare il trapianto renale. I volontari collaborano<br />

con il Centro Dialisi per rispondere alle domande dei<br />

94<br />

95


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

pazienti e per renderli consapevoli dei loro diritti.<br />

ADISCO: L’associazione promuove la donazione di<br />

sangue del cordone ombelicale attraverso iniziative<br />

di sensibilizzazione svolte da una persona dedicata,<br />

anche durante gli incontri pre-parto; da anni viene<br />

svolta la raccolta di cordone ombelicale a scopo di<br />

ricerca. Inoltre l’ADISCO raccoglie fondi per la ricerca<br />

per sviluppare completamente le enormi potenzialità<br />

dell’impiego di sangue del cordone ombelicale nei<br />

trapianti. Proprio grazie alla sensibilità dei cittadini<br />

sono stati raccolti i fondi per donare all’<strong>Azienda</strong><br />

<strong>Ospedaliera</strong> il necessario per una borsa di studio<br />

con l’obiettivo di attivare la raccolta di cordone ombelicale<br />

anche a scopo di trapianto.<br />

al AIL: L’associazione, sezione autonoma dell’associazione<br />

Italiana contro leucemie-linfomi e mieloma,<br />

si propone di sensibilizzare la popolazione<br />

sulle problematiche inerenti malattie ematologiche,<br />

attraverso manifestazioni organizzate a livello nazionale<br />

e iniziative a livello locale. In particolare, la<br />

sezione che ha sede operativa presso l’Ematologia<br />

dell’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> promuove e sostiene la<br />

ricerca attraverso la sovvenzione borse di studio,<br />

contratti di collaborazione continuativa; si occupa<br />

del proseguimento dei programmi di Assistenza<br />

domiciliare integrata e del miglioramento della<br />

qualità della vita sia dei pazienti affetti da emopatie<br />

e sia dei loro famigliari. Offre inoltre un servizio di<br />

trasporto rivolto a pazienti anziani e con gravi difficoltà<br />

a recarsi con i propri mezzi al Day Hospital di<br />

Ematologia per le terapie chemioterapiche.<br />

AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla –<br />

Sezione Provinciale di Alessandria<br />

È oggi l’unica organizzazione in Italia che interviene<br />

a 360 gradi sulla sclerosi multipla. Il suo impegno<br />

si sviluppa in tre ambiti determinanti per le persone<br />

con SM: promuovere ed erogare servizi a livello nazionale<br />

e locale, rappresentare e affermare i diritti<br />

delle persone con SM, sostenere e promuovere la<br />

ricerca scientifica. Nell’ambito dell’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>,<br />

l’Associazione è impegnata, in collaborazione<br />

con altre associazioni, nel fornire assistenza alle persone<br />

con sclerosi multipla durante i loro ricoveri, in<br />

particolare per quanto riguarda la somministrazione<br />

dei pasti. Inoltre effettua i trasporti assistiti per chi<br />

deve sottoporsi a visite specialistiche.<br />

auSER: nasce in Alessandria nel 1991 e trae le sue<br />

origini nel Filo d’Argento, il telefono amico dedicato<br />

alle persone anziane, e nel 1996 si struttura come<br />

sezione territoriale dell’Associazione nazionale.<br />

Opera principalmente per offrire sostegno ed aiuto<br />

alle persone in difficoltà, soprattutto anziani, nella<br />

gestione delle loro attività quotidiane - spesa, commissioni,<br />

servizi di trasporto da e per visite mediche<br />

e terapie, ecc. In quest’ottica i volontari si impegnano<br />

aiutando le persone anziane, o comunque disagiate,<br />

a sentirsi meno sole quando, per esigenze sanitarie,<br />

si vedono costrette ad abbandonare, anche se solo<br />

per poche ore, le loro abitazioni per recarsi ai centri<br />

diagnostici. Si provvede quindi non solo al trasporto -<br />

da e per - l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>, ma anche il disbrigo<br />

delle pratiche burocratiche e la compagnia durante<br />

le visite e/o esami clinici.”<br />

2.2 Ambiente<br />

2.2.1 Risparmio energetico<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria ha provveduto a<br />

ideare, progettare, aggiudicare un appalto decennale<br />

per la fornitura di un “Multiservizio Energia” da cui<br />

sono risultati interventi di riqualificazione impiantistica<br />

e strutturale volti al risparmio energetico e<br />

gestionale e all’incremento del comfort ambientale.<br />

Obiettivo strategico della gara, al di là di assicurare<br />

il riscaldamento, il condizionamento, l’alimentazione<br />

elettrica e le manutenzioni degli impianti dei propri<br />

stabilimenti, è stato infatti quello di realizzare<br />

ingenti investimenti finalizzati fondamentalmente<br />

al risparmio energetico e gestionale, nonché all’incremento<br />

del comfort ambientale. Detti investimenti<br />

sono posti in essere con il sistema del cosiddetto<br />

“finanziamento tramite terzi” raccomandato anche<br />

dall’Unione Europea, che in pratica consiste nel fatto<br />

che le opere si finanziano con il medesimo risparmio<br />

conseguito in ragione della loro messa in funzione.<br />

L’Appalto, aggiudicato con deliberazione n. 1059 del<br />

06.12.2007, porterà alla realizzazione di opere di<br />

razionalizzazione impiantistica e strutturale, tra cui<br />

la costruzione di un impianto fotovoltaico da 74 Kw<br />

(già ultimato e pronto all’attivazione), per un valore<br />

complessivo di € 8.851.985,95, oltre I.V.A. interamente<br />

coperto dai risparmi energetici e gestionali<br />

e quindi monetariamente rimborsato attraverso il<br />

canone costante calcolato sulla spesa storica per<br />

l’acquisizione dei servizi affidati e per l’acquisto<br />

dell’energia primaria, al netto del ribasso di aggiudicazione<br />

( spesa annua di circa 8 milioni di Euro,<br />

oltre agli oneri fiscali).<br />

Gli investimenti di riqualificazione in argomento sono<br />

sostanzialmente i seguenti: <br />

Nuovo impianto di cogenerazione in grado di produrre<br />

energia elettrica con una potenza di 1000 Kw<br />

TEP<br />

(l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> ne dispone già uno da 750 Kw).<br />

• Riqualificazione della Centrale Termica e della rete<br />

di distribuzione con declassamento dell’impianto<br />

termico da vapore ad acqua calda;<br />

• Realizzazione di anello di acqua refrigerata e<br />

inserimento dell’Assorbitore. Con tale soluzione<br />

si potrà contribuire a razionalizzare il consumo di<br />

energia elettrica;<br />

• Realizzazione di linea di acqua di pozzo per alimentazione<br />

torre evaporative;<br />

• Sistema di telecontrollo;<br />

• Sostituzione serramenti corridoi ospedale civile:<br />

sempre nell’ottica del contenimento energetico;<br />

• Estensione e potenziamento degli impianti di<br />

raffrescamento e condizionamento per l’incremento<br />

del comfort ambientale: riguarda sostanzialmente<br />

la grande maggioranza delle degenze dell’Ospedale<br />

Civile non ancora interessate e l’area degli uffici<br />

amministrativi.<br />

La gran parte degli interventi protesi al risparmio<br />

energetico e gestionale e al comfort ambientale sarà<br />

completata durante il corrente biennio 2009-2010.<br />

8200<br />

8100<br />

8000<br />

7900<br />

7800<br />

7700<br />

7600<br />

7500<br />

ConSumI eneRGetICI annuI azIenDalI<br />

totalI IN teP<br />

7736<br />

2006<br />

8103<br />

2007<br />

ANNI<br />

8196 anno 2006<br />

anno 2007<br />

anno <strong>2008</strong><br />

<strong>2008</strong><br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

96<br />

97


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

2.2.2 Rifiuti<br />

L’<strong>Azienda</strong> ospedaliera di Alessandria da un decennio<br />

attua una politica di particolare attenzione nella<br />

gestione dei rifiuti.<br />

I rifiuti prodotti sono ascrivibili alle seguenti categorie<br />

Pericolosi<br />

1. sanitari<br />

2. tossiconocivi<br />

Non pericolosi<br />

1. Riciclabili<br />

2. Non riciclabili<br />

600.000<br />

400.000<br />

200.000<br />

RIFIutI SmaltITI, KG<br />

In generale si può affermare che i rifiuti pericolosi<br />

sanitari sono smaltiti attraverso apposita ditta e<br />

inceneriti.<br />

Per quanto riguarda i tossico nocivi da normativa<br />

sono stoccati separatamente e smaltiti da ditta<br />

esterna.<br />

In particolare è da evidenziare come la digitalizzazione<br />

abbia permesso di ridurre quasi a zero l’utilizzo<br />

delle lastre radiografiche per la refertazione.<br />

Inoltre i rifiuti non pericolosi riciclabili (vetro, carta,<br />

imballaggi, ferro, legno) e non sono smaltiti separatamente<br />

e conferiti ai punti di raccolta tramite<br />

società municipalizzata da dieci anni.<br />

pericolosi<br />

non pericolosi riciclabili<br />

non pericolosi non riciclabili<br />

2.3 Risorse finanziarie “da esterni”<br />

2.3.1 Donazioni<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> riceve donazioni da singoli cittadini, da associazioni e da altri enti pubblici attraverso<br />

somme in denaro oppure strumenti per migliorare da un lato alcuni aspetti legati all’umanizzazione della<br />

struttura e per implementare il patrimonio degli strumenti.<br />

Per quanto riguarda le donazioni ricevute negli ultimi tre anni, il trend è così rappresentato:<br />

PERIODo IMPORto €<br />

2006<br />

2007<br />

<strong>2008</strong><br />

410.667,00<br />

453.095,66<br />

517.979,58<br />

Imprese 75.567,00<br />

Famiglie 9.400,00<br />

Istituzioni/associazioni 125.700,00<br />

Fondazioni/Banche 200.000,00<br />

Imprese 50.789,74<br />

Famiglie 12.188,75<br />

Istituzioni/associazioni 170.117,17<br />

Fondazioni/Banche 220.000,00<br />

Imprese 65.149,20<br />

Famiglie 10.180,00<br />

Istituzioni/associazioni 342.650,38<br />

Fondazioni/Banche 100.000,00<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

0<br />

anno 2006 anno 2007 anno <strong>2008</strong><br />

98<br />

99


Relazione <strong>Sociale</strong><br />

2.3.2 Sponsorizzazioni<br />

L’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> ha inteso sfruttare gli strumenti<br />

che il legislatore nazionale, con molta fantasia<br />

ed un encomiabile senso pratico, ha introdotto per<br />

stimolare la capacità di elaborazione degli enti e<br />

della relativa classe dirigenziale, al fine di recuperare<br />

nuove risorse finanziarie direttamente dal<br />

“mercato” attraverso la adozione di comportamenti<br />

più tipici del sistema aziendale privato e sicuramente<br />

molto meno diffusi nel sistema pubblico, collegando<br />

la capacità manageriale pubblica ad una diretta<br />

compartecipazione del personale dirigente e non<br />

dirigente ai risultati positivi, in termini di incremento<br />

delle risorse degli enti.<br />

In particolare, erano state attivate iniziative di sponsorizzazione<br />

che hanno permesso di favorire l’innovazione<br />

della organizzazione e realizzare maggiori<br />

economie, nonché una migliore qualità dei servizi<br />

istituzionali.<br />

Nell’anno <strong>2008</strong>, in linea con le disposizioni normative<br />

vigenti e nell’ottica di definire un percorso strutturato,<br />

è stato adottato il nuovo regolamento in materia<br />

di sponsorizzazioni, diretto a definire le procedure<br />

per la scelta degli sponsor, avvalendosi anche di<br />

agenzie pubblicitarie specializzate nonché a regolamentare<br />

gli aspetti anche di tipo più “etico” quali a<br />

titolo esemplificativo le ipotesi in cui poter far ricorso<br />

a tale strumento e le tipologie di pubblicità vietate<br />

oltre all’introduzione di un Comitato di Garanzia che<br />

intervenga nella scelta dei progetti e degli sponsor.<br />

A tal proposito, occorre evidenziare che a livello pratico,<br />

gli interventi si sono orientati in due direzioni.<br />

Da un lato è stato affidato ad un’impresa, a seguito di<br />

apposita procedura negoziata, il servizio di organizzazione<br />

congressi con copertura sponsorizzata, che<br />

ha permesso all’<strong>Azienda</strong> di ottenere introiti anche<br />

abbastanza consistenti<br />

Dall’altro si è proceduto all’affidamento della<br />

concessione per il servizio di raccolta contratti di<br />

sponsorizzazione, che ha consentito all’<strong>Azienda</strong> di<br />

fornire informazioni pubblicitarie nei propri locali di<br />

interesse per il cittadino che “frequenta” l’ospedale<br />

nonché la produzione del materiale informativo per<br />

l’utenza e per il personale dipendente, quale ad<br />

esempio la rivista aziendale “NOS”.<br />

Relazione <strong>Sociale</strong><br />

Introiti per l’<strong>Azienda</strong><br />

Concessione raccolta contratti di sponsorizzazione pubblicitaria<br />

Anno 2006 e 19.917,88<br />

Anno 2007 e 16.808,48<br />

Servizio di organizzazione congressi con copertura sponsorizzata<br />

Anno 2006 e 14.665<br />

Anno 2007 e 3.355,68<br />

Anno <strong>2008</strong> e 1.244,10<br />

100<br />

101


Rendiconto economico<br />

Conto EConomICO<br />

Non verifica l’efficienza ed efficacia dell’ impiego delle risorse rispetto al valore creato ma valuta la capacità<br />

di mantenimento dei consumi nell’ambito dei livelli di risorse assegnate.<br />

Rendiconto economico<br />

3. Rendiconto economico<br />

I bilanci sono stati elaborati in ottemperanza alle<br />

disposizioni regionali vigenti in materia di contabilità.<br />

La valutazione delle voci di bilancio è stata<br />

inoltre effettuata ispirandosi ai principi civilistici ed<br />

ai criteri generali di prudenza e competenza. Il punto<br />

di partenza per l’analisi degli indici è la RICLASSIFI-<br />

CAZIONE per assegnare allo Stato Patrimoniale e al<br />

Conto Economico una struttura che li renda adatti a<br />

consentire un’interpretazione del patrimonio e del<br />

reddito di esercizio nell’ambito dell’analisi economico<br />

finanziaria della gestione.<br />

3.1. sostenibilità economica<br />

Il risultato economico non può essere interpretato<br />

come reddito, cioè come remunerazione del<br />

capitale investito, né come mera variazione delle<br />

risorse monetarie disponibili, in quanto nella sua<br />

determinazione concorrono valori che non hanno<br />

avuto manifestazioni monetarie (es: accantonamenti,<br />

rimanenze iniziali) e non concorrono valori che<br />

hanno già avuto manifestazione (es: valori rinvianti<br />

all’esercizio successivo con i risconti).<br />

Può essere invece interpretato come misura del<br />

grado di mantenimento del patrimonio nel corso<br />

dell’esercizio e misura dell’equilibrio dei consumi<br />

di servizi sanitari tra periodi temporali in relazione<br />

alle risorse economiche rese disponibili.<br />

Tutti e tre gli esercizi presi in esame chiudono in<br />

pareggio di bilancio, come evidenziato nelle tabelle<br />

sottostanti. Il risultato netto d’esercizio è formalmente<br />

in perdita, ma considerata al netto dei costi<br />

non monetari (ammortamenti, costi capitalizzati,<br />

svalutazioni e saldo ferie) la gestione è in equilibrio<br />

economico/finanziario.<br />

eSERCIZI<br />

Conto EConomICO A ValoRE AGGIunto anno2006 anno2007 * anno<strong>2008</strong><br />

A VALORE DELLA PRODUZIONE 192.854.939 205.554.616 226.200.586<br />

Contributi in c/esercizio 40.912.036 43.532.847 52.884.946<br />

Proventi e ricavi diversi 145.733.270 154.939.378 166.094.591<br />

Concorsi recuperi e rimborsi per attività tipiche 378.509 483.381 411.469<br />

Compartecipazione alla spesa sanitaria (ticket) 2.503.532 2.920.533 2.777.751<br />

Costi capitalizzati 3.327.592 3.678.477 4.031.829<br />

B COSTI DELLA PRODUZIONE 89.439.394 95.903.664 104.859.917<br />

Acquisti di beni 47.609.182 53.005.951 56.916.543<br />

Acquisti di servizi sanitari 9.948.406 7.668.795 13.675.432<br />

Acquisti di servizi non sanitari 17.644.162 17.566.151 21.507.123<br />

Manutenzione e riparazione 6.787.273 6.643.429 6.542.943<br />

Godimento beni di terzi 2.984.680 4.470.051 4.359.388<br />

Oneri diversi di gestione 2.506.768 2.595.072 3.157.881<br />

Variazione delle rimanenze 613.090 157.456 -2.220.251<br />

Accantonamenti tipici dell’esercizio 1.345.833 3.796.759 920.858<br />

C VALORE AGGIUNTO (A-B) 103.415.545 109.650.952 121.340.669<br />

Rendiconto economico<br />

D COSTO DEL PERSONALE 93.892.967 97.806.122 106.905.769<br />

E MARGINE OPERATIVO LORDO (C-D) 9.522.578 11.844.830 14.434.900<br />

F COSTI STRUTTURALI INTERNI 7.284.209 7.185.775 6.933.698<br />

Ammortamenti 7.253.036 7.160.418 6.907.930<br />

Svalutazioni 31.173 25.357 25.768<br />

G REDDITO OPERATIVO (E - F) 2.238.369 4.659.055 7.501.202<br />

H RISULTATO GESTIONE FINANZIARIA -664.438 -1.349.264 -1.668.442<br />

104<br />

105


eSERCIZI<br />

Conto EConomICO A ValoRE AGGIunto anno2006 anno2007 * anno<strong>2008</strong><br />

I RISULTATO ORDINARIO (G + H) 1.573.931 3.309.791 5.832.760<br />

L RISULTATO GESTIONE STRAORDINARIA 430.900 -819.715 -1.190.381<br />

M RISULTATO LORDO (I + L) 2.004.831 2.490.076 4.642.379<br />

Rendiconto economico<br />

N IMPOSTE E TAssE DELL’ESERCIZIO 6.948.918 7.164.804 7.975.046<br />

O RISULTATO NETTO D’ESERCIZIO (M - N) -4.944.087 -4.674.728 -3.332.667<br />

P RETTIFICHE VOCI NON MONETARIE 4.944.145 4.674.709 3.639.885<br />

(costi capitalizzati, ammortamenti immobilizzazioni<br />

materiali ed immateriali, svalutazione crediti,<br />

rivalutazioni, accantonamenti non tipici, ferie)<br />

Q RISULTATO DIFFERENZIALE 59 -19 307.218<br />

(avanzo/disavanzo al netto delle poste non monetarie)<br />

Rendiconto economico<br />

(*) Valori da preconsuntivo in attesa di approvazione da parte della Regione<br />

Il modello di riclassificazione del conto economico è a Costi-Ricavi<br />

della produzione al fine di evidenziare il Valore Aggiunto<br />

La logica adottata è quella di individuare gli elementi reddituali raggruppati<br />

in base alle aree di gestione:<br />

• operativa/caratteristica: comprende l’insieme delle operazioni di<br />

gestione che identificano la funzione economico<br />

• tecnica in senso stretto di ciascuna azienda. È quella più direttamente<br />

collegata al perseguimento delle finalità istituzionali<br />

• atipica.<br />

• straordinaria: minusvalenze/plusvalenze, sopravvenienze ed<br />

insussistenze<br />

• fiscale.<br />

106<br />

107


Rendiconto economico<br />

INCIDenza DEI RISultatI Della GESTIone CARatteRISTICA E non CARatteRISTICA Sul RISultato netto<br />

GESTIONE CARATTERISTICA<br />

2006 2007 <strong>2008</strong> GESTIONE CARATTERISTICA<br />

2006<br />

2007<br />

<strong>2008</strong><br />

(+) contributi c/esercizio 40.912.036 43.532.847 52.884.946<br />

(+) ticket 2.503.532 2.920.533 2.777.751<br />

(+) ricavi per libera professione 3.968.063 3.940.583 4.375.147<br />

(+) prestazioni di ricovero e 137.957.435 147.861.033 158.396.354<br />

assistenza specialistica (mobilità)<br />

(+) altri ricavi 4.186.281 3.621.143 3.734.559<br />

VALORE DELLA PRODUZIONE 189.527.347 201.876.139 222.168.757<br />

(-) acquisto di beni 47.609.182 53.005.951 56.916.543<br />

(-) acquisto di servizi 27.592.568 25.234.946 35.182.555<br />

(-) manutenzioni e riparazioni 6.787.273 6.643.429 6.542.943<br />

(-) costi per godimento bene di terzi 2.984.680 4.470.051 4.359.388<br />

(-) oneri diversi di gestione 2.506.768 2.595.072 3.157.881<br />

(-) accantonamenti e svalutazioni 1.345.833 3.796.759 920.858<br />

(-) variazione delle rimanenze 613.090 157.456 -2.220.251<br />

COSTI DELLA PRODUZIONE 89.439.394 95.903.664 104.859.917<br />

Proventi e oneri straordinari 430.900 -819.715 -1.190.381<br />

(+/-) saldo gestione straordinaria 430.900 -819.715 -1.190.381<br />

IRAP 6.502.729 6.709.455 7.002.992<br />

Oneri tributari diversi 446.189 455.349 972.054<br />

Remunerazione della pubblica amminist. -6.948.918 -7.164.804 -7.975.046<br />

Oneri finanziari 664.438 1.349.264 1.668.442<br />

Remunerazione del capitale di credito -664.438 -1.349.264 -1.668.442<br />

TOTALE GESTIONE NON CARATTERISTICA -7.182.456 -9.333.783 -10.833.869<br />

Costi capitalizzati 3.327.592 3.678.477 4.031.829<br />

Ammortamenti -7.253.036 -7.160.418 -6.907.930<br />

Rendiconto economico<br />

(-) Personale sanitario 72.437.163 75.701.070 83.409.598<br />

(-) Personale professionale 277.975 415.831 424.838<br />

(-) Personale tecnico 13.618.421 14.297.920 15.746.946<br />

(-) Personale amministrativo 6.571.879 6.223.890 6.586.371<br />

Remunerazione del personale 92.905.438 96.638.711 106.167.753<br />

Svalutazioni -31.173 -25.357 -25.768<br />

Saldo ferie -987.529 -1.167.411 -738.016<br />

RISULTATO NETTO D’ESERCIZIO -4.944.087 -4.674.728 -3.332.667<br />

TOTALE GESTIONE CARATTERISTICA 7.182.515 9.333.764 11.141.087<br />

Da un’analisi dei dati delle tabelle, si evidenzia che<br />

nei tre anni il risultato di esercizio subisce variazioni<br />

di modesta entità, in quanto a fronte dell’aumento<br />

dei costi della produzione (+7,23 % dal 2006 al 2007 e<br />

+ 8,58% dal 2007 al <strong>2008</strong>), la Regione ha corrisposto<br />

una quota adeguata.<br />

Di rilievo è la percentuale rappresentata dal costo<br />

del personale sul totale dei costi aziendali (oltre il<br />

50%) che dimostra quanto rilevante sia la componente<br />

delle risorse umane nel Servizio Sanitario<br />

nazionale. Sempre in riferimento al costo del personale,<br />

va evidenziata l’IRAP (imposta sull’attività<br />

produttiva) che incide non poco sui costi di bilancio<br />

e sulla liquidità aziendale (8,5 % del costo del personale).<br />

108<br />

109


PROSPETTO DI DETERMINAZIONE<br />

DEL VALORE AGGIUNTO<br />

2006 2007 <strong>2008</strong><br />

PROSPETTO DI RIPARTO DEL VALORE<br />

2006<br />

2007<br />

<strong>2008</strong><br />

AGGIUNTO<br />

Rendiconto economico<br />

(+) contributi c/esercizio 40.912.036 43.532.847 52.884.946<br />

(+) ticket 2.503.532 2.920.533 2.777.751<br />

(+) ricavi per libera professione 3.968.063 3.940.583 4.375.147<br />

(+) prestazioni di ricovero e assistenza 137.957.435 147.861.033 158.396.354<br />

specialistica (mobilità)<br />

(+) altri ricavi 4.186.281 3.621.143 3.734.559<br />

VALORE DELLA PRODUZIONE 189.527.347 201.876.139 222.168.757<br />

(-) acquisto di beni 47.609.182 53.005.951 56.916.543<br />

(-) acquisto di servizi 27.592.568 25.234.946 35.182.555<br />

(-) manutenzioni e riparazioni 6.787.273 6.643.429 6.542.943<br />

(-) costi per godimento bene di terzi 2.984.680 4.470.051 4.359.388<br />

(-) oneri diversi di gestione 2.506.768 2.595.072 3.157.881<br />

(-) accantonamenti e svalutazioni 1.345.833 3.796.759 920.858<br />

(-) variazione delle rimanenze 613.090 157.456 -2.220.251<br />

COSTI DELLA PRODUZIONE 89.439.394 95.903.664 104.859.917<br />

Personale sanitario 72.437.163 75.701.070 83.409.598<br />

Personale professionale 277.975 415.831 424.838<br />

Personale tecnico 13.618.421 14.297.920 15.746.946<br />

Personale amministrativo 6.571.879 6.223.890 6.586.371<br />

Remunerazione del personale 92.905.438 96.638.711 106.167.753<br />

IRAP 6.502.729 6.709.455 7.002.992<br />

Oneri tributari diversi 446.189 455.349 972.054<br />

Remunerazione della pubblica 6.948.918 7.164.804 7.975.046<br />

amministrazione<br />

Oneri finanziari 664.438 1.349.264 1.668.442<br />

Remunerazione del capitale di credito 664.438 1.349.264 1.668.442<br />

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 59 -19 307.218<br />

Rendiconto economico<br />

VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO 100.087.953 105.972.475 117.308.840<br />

LORDO (A-B)<br />

(+/-) saldo gestione straordinaria 430.900 -819.715 -1.190.381<br />

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 100.518.853 105.152.760 116.118.459<br />

110<br />

111


Le figure che seguono mostrano la ripartizione del<br />

valore aggiunto tra alcuni degli stakeholders.<br />

Il ricorso al finanziamento a titolo oneroso di terze<br />

economie è pressoché nullo e determina un livello<br />

di oneri finanziari molto basso e non preoccupante.<br />

Un importo alquanto rilevante (quasi un 7% annuo)<br />

del valore generato finisce invece al settore pubblico<br />

sottoforma di imposte, come già evidenziato a proposito<br />

del commento sull’IRAP.<br />

RIPARTIZIone ValoRE AGGIunto anno 2007<br />

1,28%<br />

0,40%<br />

6,81%<br />

5,92%<br />

Personale sanitario<br />

Personale tecnico<br />

Rendiconto economico<br />

13,60%<br />

71,99%<br />

Personale amministrativo<br />

Personale professionale<br />

IRAP e Oneri Tributari Diversi<br />

Oneri finanziari<br />

Rendiconto economico<br />

RIPARTIZIone ValoRE AGGIunto anno 2006 RIPARTIZIone ValoRE AGGIunto anno <strong>2008</strong><br />

0,28%<br />

6,54%<br />

6,91%<br />

0,66%<br />

Personale sanitario<br />

Personale tecnico<br />

0,37%<br />

5,69%<br />

6,89%<br />

1,44%<br />

Personale sanitario<br />

Personale tecnico<br />

13,55%<br />

72,06%<br />

Personale amministrativo<br />

Personale professionale<br />

IRAP e Oneri Tributari Diversi<br />

Oneri finanziari<br />

13,60%<br />

72,02%<br />

Personale amministrativo<br />

Personale professionale<br />

IRAP e Oneri Tributari Diversi<br />

Oneri finanziari<br />

112<br />

113


INDICI DI REDDITIVIta’<br />

1. Da un’analisi dello stato patrimoniale raffrontato<br />

al conto economico dei vari anni, si può rilevare il<br />

ROI (return on investment) che indica la redditività e<br />

l’efficienza economica della gestione caratteristica,<br />

in quanto esprime quanto rende il capitale investito<br />

nell’azienda.<br />

Il ROI risulta influenzato soltanto dalla gestione tipica<br />

e caratteristica; pertanto esso non tiene in considerazione<br />

la gestione finanziaria, la gestione atipica,<br />

la gestione straordinaria e le imposte sul reddito.<br />

3.2. Sostenibilità patrimoniale<br />

La riclassificazione dello stato patrimoniale è finalizzata all’analisi dei seguenti punti:<br />

• Grado di indebitamento<br />

• Situazione finanziaria<br />

• Correlazione tra scadenza fonti ed impieghi<br />

Stato PatRImonIale RIClaSSIFICato<br />

Rendiconto economico<br />

Risultato operativo<br />

ROI= _______________ * 100<br />

Capitale investito<br />

2006<br />

Risultato operativo 7.182.515 9.333.764 11.141.087 /<br />

Totale impieghi 225.772.661 218.500.827 228.251.074<br />

R.O.I. 3,18% 4,27% 4,88% =<br />

2007<br />

<strong>2008</strong><br />

anno2006 anno2007 anno<strong>2008</strong><br />

Riclassificazione Stato Patrimoniale attivo<br />

Liquidità immediate 24.982.819 22.860.584 20.200.476<br />

Liquidità differite 87.371.046 86.027.610 94.488.797<br />

Rimanenze 7.899.615 7.742.159 9.962.410<br />

Attivo immobilizzato 105.519.181 101.870.474 103.599.391<br />

Totale impieghi 225.772.661 218.500.827 228.251.074<br />

Riclassificazione Stato Patrimoniale passivo<br />

Finanziamenti a breve 114.450.157 124.950.077 143.878.617<br />

Finanziamenti a medio lungo termine 11.559.846 14.227.723 10.383.497<br />

Patrimonio netto 99.762.658 79.323.027 73.988.960<br />

Totale fonti di finanziamento 225.772.661 218.500.827 228.251.074<br />

Rendiconto economico<br />

Nell’anno 2006 risulta un ROI pari a 3,18 che si incrementa<br />

nell’anno successivo ad un 4,27 per attestarsi<br />

al 4,88 nel <strong>2008</strong>. Per cui si evidenzia una crescente<br />

redditività ed efficienza economica aziendale.<br />

(*) Valori da preconsuntivo in attesa di approvazione da parte della Regione<br />

114<br />

115


1. INDICE DI elaSTICIta’ GloBale<br />

3.1. sostenibilità finanziaria<br />

1. GRADO DI INDEBItamento<br />

Attivo circolante<br />

Totale attivo<br />

Attivo immobilizzato<br />

Patrimonio Netto<br />

2006<br />

2007<br />

<strong>2008</strong><br />

2006<br />

2007<br />

<strong>2008</strong><br />

Rendiconto economico<br />

Liquidità immediate 24.982.819 22.860.584 20.200.476 +<br />

Liquidità differite 87.371.046 86.027.610 94.488.797 +<br />

Rimanenze 7.899.615 7.742.159 9.962.410 +<br />

Totale 120.253.480 116.630.353 124.651.683 /<br />

Attivo immobilizzato 105.519.181 101.870.474 103.599.391<br />

Indice elasticità globale 1,14 1,14 1,20 =<br />

Esprime il rapporto tra attivo circolante e attivo<br />

immobilizzato. Quanto più è alto l’indice tanto più<br />

è elastica la gestione dell’azienda. Una bassa elasticità<br />

esprime un certo grado di immobilizzo degli<br />

impieghi. Un indice pari a 1 esprime l’uguaglianza tra<br />

impieghi a breve e impieghi a lungo termine. Nella<br />

nostra azienda sia nel 2006 che nel 2007 tale indice<br />

si attesta sul 1,14, per incrementarsi a 1,20 nel <strong>2008</strong><br />

rilevando un’elasticità costante e soddisfacente degli<br />

impieghi.<br />

Totale fonti di finanziamento 225.772.661 218.500.827 228.251.074 /<br />

Patrimonio netto 99.762.658 79.323.027 73.988.960<br />

Grado di indebitamento 2,26 2,75 3,08 =<br />

Nell’anno 2006 tale rapporto è pari a 2,26 mentre<br />

nell’anno successivo è pari a 2,76 per giungere nel<br />

<strong>2008</strong> ad un valore del 3,15 dovuto all’incremento degli<br />

assets. L’indice intorno al 2% è ritenuto accettabile<br />

2. INDICE DI DISPonIBILIta’ (CURRent RatIO)<br />

e significa che il capitale investito è il doppio del<br />

capitale proprio e che pertanto il capitale investito<br />

è coperto per metà dal capitale proprio e per l’altra<br />

metà da capitale di terzi.<br />

Rendiconto economico<br />

Attivo corrente<br />

Passivo corrente<br />

2006<br />

2007<br />

<strong>2008</strong><br />

Liquidità immediate 24.982.819 22.860.584 20.200.476 +<br />

Liquidità differite 87.371.046 86.027.610 94.488.797 +<br />

Rimanenze 7.899.615 7.742.159 9.962.410 +<br />

Totale 120.253.480 116.630.353 124.651.683 /<br />

Finanziamenti a breve 114.450.157 124.950.077 143.878.617<br />

Current ratio 1,05 0,93 0,87 =<br />

Tale indice rappresenta il quoziente di liquidità<br />

dell’<strong>Azienda</strong>, evidenziando la capacità di far fronte a<br />

impegni a breve termine, che, nel caso della nostra<br />

<strong>Azienda</strong> passa da 1,05 del 2006 ad un dato peggiorativo<br />

0,93 nel 2007 fino al 0,87 del <strong>2008</strong>.<br />

116<br />

117


3. INDICE DI LIQUIDItà (ACID teST)<br />

Liquidità immediate + Liquidità differite<br />

Passivo corrente<br />

Rendiconto economico<br />

2006<br />

Liquidità immediate 24.982.819 22.860.584 20.200.476 +<br />

Liquidità differite 87.371.046 86.027.610 94.488.797 +<br />

Totale 112.353.865 108.888.194 114.689.273 /<br />

Finanziamenti a breve 114.450.157 124.950.077 143.878.617<br />

Acid test 0,98 0,87 0,80 =<br />

Tale indice rappresenta anch’esso la capacità<br />

dell’impresa di fare fronte ai propri impegni finanziari<br />

a breve senza considerare però le risorse investite<br />

nelle scorte, precedentemente considerate nell’indice<br />

di current ratio. Un vero giudizio positivo potrebbe<br />

essere espresso nel caso in cui l’indicatore presenti<br />

valori superiori all’1. In entrambi gli anni 2006 e 2007<br />

l’indicatore rilevato si attesta intorno allo 0,9 per poi<br />

scendere a 0,8 nel <strong>2008</strong>.<br />

Dall’analisi dei rendiconti e degli indici finanziari<br />

emerge un andamento della situazione debitoria<br />

negli anni 2006-2007-<strong>2008</strong> evidenziante una carenza<br />

di liquidità che porta inevitabilmente ad una conseguente<br />

dilazione nei pagamenti dei fornitori, come<br />

già evidenziato nel paragrafo 2.1.5 “Fornitori”.<br />

La situazione di cassa dell’<strong>Azienda</strong> non consente il<br />

pieno rispetto dei termini contrattuali stipulati coi<br />

fornitori; la Direzione <strong>Azienda</strong>le, al fine di arginare<br />

la strutturale carenza di liquidità, dovuta alle mancate<br />

erogazione regionali ed ai ritardi sugli incassi<br />

2007<br />

<strong>2008</strong><br />

su fatture emesse in capo altre ASL piemontesi,<br />

ha autorizzato il ricorso ad attingere fondi presso<br />

l’Istituto Tesoriere attraverso anticipazioni ordinaria<br />

e straordinarie, sobbarcandosi il costo dei relativi<br />

interessi bancari.<br />

Rendiconto economico<br />

118<br />

119


Rendiconto economico<br />

3.4. ANALISI ECONOMICA PER LIVELLI DI AssISTENZA<br />

Modello Z5 Fabbisogno Fabbisogno Fabbisogno Variazione% Variazione%<br />

Verifica finanziamenti per livello assistenziale netto <strong>2008</strong> netto 2007 netto 2006 <strong>2008</strong>-2007 2007-2006<br />

Totale dipartimento Prevenzione 0 0 0<br />

Jb - Medicina del lavoro 0 0<br />

N - Medicina Legale 0 0 0<br />

O - Screening -112,950 -277,480 -209,610 59% -32%<br />

P - Totale Assistenza Collettiva -112,950 -277,480 -209,601 59% -32%<br />

Q - Medicina di base 0 0 0 0<br />

R - Assistenza Farmaceuico tot. - 9.520.540 - 6.707.283 - 5.898.990 -42% -14%<br />

T - Assistenza specialistica (compreso C2) 36.339.797 51.990.024 60.717.860 -30% -14%<br />

Ua - Assistenza distrettuale SERT 0 0 0<br />

Ub - Assistenza distrettuale DSM 0 0 0<br />

Va - Assistenza distrettuale Anziani 0 0 0<br />

Vb - Assistenza distrettuale Materno-Infantile 0 0 0<br />

Vc - Assistenza distrettuale Disabili 0 0 0<br />

Vd - Asssistenza distrettuale 188 22.218.640 4.562.207 1.622.050 387% 181%<br />

V - Altra Assistenza distrettuale 0 0 -13.461<br />

W - Totale Assistenza distrettuale 40.037.898 49.844.948 56.427.458 -2% -12%<br />

I - costi strutturali DEA 8.512.239 9.431.294 9.738.574 -10% -3%<br />

Ricoveri ordinari e diurni - 3.202.886 - 12.796.993 - 20.638.512 75% 38%<br />

Farmaci H 0 0 0<br />

X - Totale Assistenza <strong>Ospedaliera</strong> 5.309.352 - 3.365.698 - 10.899.938 258% 69%<br />

Totale Fabbisogno 54.234.300 46.201.770 45.317.910 17% 2%<br />

da gennaio <strong>2008</strong> la gestione dell’attività convenzionata<br />

per il 118 é stata trasferita dalle ASL territoriali<br />

a questa <strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>, determinando una<br />

moltiplicazione delle risorse necessarie all’erogazione<br />

di questa funzione.<br />

3.5 Investimenti<br />

Infine anche per quanto riguarda l’attività preventiva,<br />

che per questa <strong>Azienda</strong> consiste nella sola attività<br />

di screening, il fabbisogno è aumentato nel <strong>2008</strong>,<br />

mantenendosi comunque su valori negativi.<br />

Per una corretta interpretazione dell’andamento degli investimenti dell’azienda vengono riportati i valori<br />

disaggregati delle immobilizzazioni materiali e immateriali dell’azienda nel corso degli anni, con una sintesi<br />

del peso di ogni singola voce sul totale complessivo.<br />

Immobilizzazioni Materiali<br />

180.000.000<br />

160.000.000<br />

140.000.000<br />

2006<br />

Terreni 2.130.122 2.130.122 2.076.488<br />

Fabbricati 83.980.972 84.829.224 86.807.909<br />

Impianti e macchinari 17.976.659 19.355.840 20.304.379<br />

Attrezzature sanitarie 45.628.327 41.700.356 45.615.585<br />

Mobili e arredi 6.277.022 6.091.085 6.495.664<br />

Automezzi 313.360 302.733 384.899<br />

Altri beni 7.585.143 6.250.535 6.950.391<br />

Immobilizzazioni materiali 163.891.605 160.659.895 168.635.315<br />

2007<br />

Altri beni<br />

Automezzi<br />

Mobili e arredi<br />

Attrezzature sanitarie<br />

Impianti e macchinari<br />

Fabbricati<br />

Terreni<br />

<strong>2008</strong><br />

Rendiconto economico<br />

La tabella evidenzia come le risorse economiche<br />

sono state allocate negli anni presi in considerazione<br />

per il soddisfacimento dei livelli assistenziali.<br />

Tali dati rappresentano il confronto tra finanziamento<br />

regionale per livelli assistenziali e costi realmente<br />

sostenuti. Come si può notare nel corso del triennio<br />

il fabbisogno totale è stato in continuo aumento,<br />

in quanto tutte le nuove attività previste dal Piano<br />

di Riqualificazione dell’assistenza e di Riequilibrio<br />

economico-finanziario (PRR) a partire dal 2006 sono<br />

120<br />

state man mano implementate, tra cui l’apertura del<br />

Presidio Borsalino.<br />

Più in particolare il fabbisogno per i ricoveri è stato<br />

in continuo aumento (+75% nel <strong>2008</strong>), pur rimanendo<br />

su livelli negativi (che indicano la capacità di coprire<br />

i costi dell’attività con i rimborsi previsti per le prestazioni<br />

erogate).<br />

Si è invece progressivamente ridotto il fabbisogno per<br />

l’assistenza specialistica, con una diminuzione del<br />

14% nel 2007 e del 30% nel <strong>2008</strong>; d’altra parte però<br />

120.000.000<br />

100.000.000<br />

80.000.000<br />

60.000.000<br />

40.000.000<br />

20.000.000<br />

0<br />

2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Dall’analisi emerge una flessione nel<br />

2007, dovuta ad una riduzione delle<br />

attrezzature sanitarie, compensata nel<br />

<strong>2008</strong> con un incremento globale del<br />

valore dell’immobilizzo materiale.<br />

121


Immobilizzazioni Immateriali<br />

2006<br />

2007<br />

<strong>2008</strong><br />

Rendiconto economico<br />

Costi di impianto e di ampliamento 0 0 0<br />

Costi di ricerca e di sviluppo 102.702 102.702 102.702<br />

Diritti di brevetto ed utilizzazione opere d’ingegno 1.892.736 1.968.458 2.245.056<br />

Costi di manutenzione straordinaria 264.901 410.679 410.679<br />

Altre Immobilizzazioni Immateriali 0 0 0<br />

Immobilizzazioni immateriali 2.260.339 2.481.839 2.758.437<br />

Immobilizzazioni immateriali 2.260.339 2.481.839 2.758.437<br />

3.000.000<br />

2.500.000<br />

2.000.000<br />

1.500.000<br />

1.000.000<br />

500.000<br />

0<br />

2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Il valore delle immobilizzazioni immateriali per il<br />

<strong>2008</strong> ha subito un incremento del 22% sul 2006 e<br />

del 11% sul 2007 evidenziando un trend di crescita<br />

in particolare per la voce dei brevetti dovuti ad<br />

ampliamenti e aggiornamenti di licenze e software.<br />

Per quanto riguarda le immobilizzazioni finanziare,<br />

il valore è rimasto invariato nei tre anni di riferimento<br />

e tale voce è pari a €12.911.741, dovuta per massima<br />

Altre immobilizzazioni immateriali<br />

Costi di manutenzione straordinaria<br />

Diritti di brevetto ed utilizzazione<br />

opere di ingegno<br />

Costi di ricerca e di sviluppo<br />

parte alla partecipazione al 62,50 % nel capitale sociale<br />

della società Borsalino 2000 Centro di riabilitazione<br />

s.r.l., società a capitale misto pubblico-privato,<br />

costituita con la Fondazione Cassa di Risparmio di<br />

Alessandria e finalizzata alla ristrutturazione del<br />

presidio Ospedaliero Borsalino e per un minima<br />

parte alla partecipazione al Consorzio Alessandrino<br />

per l’energia - Energal.<br />

3.5.1 Tecnology assestment<br />

A partire dal 2007 l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> di Alessandria<br />

ha intrapreso un percorso che ha portato<br />

allo sviluppo di un sistema organizzato di valutazione<br />

delle tecnologie secondo i princi dell’Health<br />

Technology Assessment (HTA) nella sua accezione<br />

aziendale Hospital Based Technology Assessment<br />

(HbHTA). D’ora in avanti, per semplicità di parlerà<br />

sempre di HTA.<br />

L’HTA applicato alla realtà aziendale sanitaria permette<br />

di valutare secondo principi multidisciplinari<br />

(sanitari, economici, tecnici, organizzativi, logistici...)<br />

l’acquisizione di una qualsiasi tecnologia, dove la<br />

parola “tecnologia” è utilizzata nel suo significato più<br />

ampio: apparecchiature, sistemi di apparecchiature,<br />

strutture, farmaci, presidi, metodi, ecc.<br />

In altre parole, valutare gli investimenti aziendali<br />

secondo i principi dell’HTA significa garantire l’ottimizzazione<br />

degli investimenti stessi, attraverso<br />

analisi accurate che tengono conto della più ampia<br />

varietà aspetti che possono avere impatto sull’organizzazione<br />

aziendale sanitaria e non.<br />

Un processo di HTA è per sua definizione un processo<br />

multidisciplinare e, a tal proposito (per garantire cioè<br />

valutazioni multidisciplinari), nell’anno <strong>2008</strong> è stata<br />

deliberata una specifica commissione di valutazione<br />

(UVT: Unità di Valutazione Tecnologie) che, ad oggi<br />

si riunisce regolarmente al fine di valutare volta per<br />

volta tutte le problematiche rilevate in tutti i servizi<br />

aziendali.<br />

L’UVT, fonde in sé un po’ tutti i punti di vista e, quindi,<br />

le professionalità, necessari per la generazione di<br />

valutazioni multidisciplinari. Essa è costituita dai<br />

rappresentati di: S.C. Acquisti e Logistica, S.C. Tecnico,<br />

S.C. Ingegneria Clinica, S.C. Direzione Medica<br />

di Presidio, S.C. Farmacia, S.C. Controllo di Gestione,<br />

S.C. Sistemi Informativi ed Informatici.<br />

Grazie al lavoro dell’UVT ad oggi è stato possibile<br />

realizzare una fine programmazione degli acquisti,<br />

attraverso la creazione di un “piano investimenti”,<br />

all’interno del quale ciascun investimento, dopo<br />

essere stato valutato, viene, a tutti gli effetti, classificato<br />

con un suo indice di priorità che tiene sempre<br />

conto di 5 criteri di valutazione:<br />

1. garanzia erogazione servizio,<br />

2. appropriatezza / evidenza tecnico scientifica,<br />

3. impatto organizzativo / gestionale,<br />

4. opportunità strategiche,<br />

5. costi di gestione ed investimenti.<br />

Gli investimenti che massimizzano la valutazione<br />

delle 5 voci sopra riportate, sono posizionati nelle<br />

prime posizioni della lista del piano investimenti.<br />

Al fine di gestire al meglio tutto il procedimento di<br />

raccolta delle richieste, valutazione e classificazione,<br />

, è in fase finale di sviluppo un applicativo WEB dedicato,<br />

il cui utilizzo potrà essere esteso a tutti i reparti<br />

e servizi dell’azienda grazie alla collaborazione con<br />

il sistema informativo aziendale.<br />

Si dettagliano di seguito i principali investimenti in<br />

impianti e strutture sostenuti nel triennio oggetto<br />

di analisi:<br />

Rendiconto economico<br />

122<br />

123


Rendiconto economico<br />

INVESTIMENTI<br />

Programma di edilizia<br />

sanitaria ex art. 20 L.<br />

67/88 – 2^ fase – P.O. “SS.<br />

<strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong>”<br />

Programma di edilizia<br />

sanitaria ex art. 20 L. 67/88<br />

–P.O. “C. Arrigo”<br />

Laboratorio del<br />

Mesotelioma e di Biologia<br />

Molecolare<br />

SPESA COMPL.<br />

IVA INCLUSA<br />

€ 10.741.709,20 finanziati<br />

per il 95% dal Ministero<br />

della Salute e per il 5%<br />

dalla Regione<br />

€ 4.338.237,95 finanziati<br />

per il 95% dallo Stato e per<br />

il 5% a dalla Regione<br />

€ 300.000,00<br />

(finanziamento regionale)<br />

DESCRIZIONE<br />

Sopraelevazione struttura<br />

su Spalto Marengo /<br />

Via Santa Caterina per<br />

allocazione di gruppo<br />

operatorio, rianimazione<br />

e sterilizzazione<br />

centralizzata<br />

Ristrutturazione parziale<br />

degenza padiglione<br />

esistente per<br />

adeguamento a norme<br />

di sicurezza igieni-che e<br />

funzionali<br />

Realizzazione del<br />

Laboratorio<br />

TEMPI DI REALIZZAZIONE<br />

Inizio lavori: 08/01/<strong>2008</strong><br />

Fine lavori: 21/04/2011<br />

Progetto esecutivo<br />

approvato in data<br />

07/02/<strong>2008</strong><br />

Fine lavori: 23/07/2007<br />

Acquisizione arredi:<br />

anno <strong>2008</strong><br />

Inaugurazione: aprile 2009<br />

3.5.2 Altri investimenti<br />

Si dettagliano di seguito i principali investimenti in apparecchiature biomediche sostenuti nel triennio oggetto<br />

di analisi:<br />

INVESTIMENTI ANNO 2006<br />

Acquisto di letti degenza<br />

per il P.O. Borsalino<br />

Acquisto di<br />

apparecchiatura<br />

radiologica portatile per<br />

radiografia digitale diretta<br />

per il P.O. Borsalino<br />

SPESA COMPL.<br />

IVA INCLUSA<br />

€ 180.000,00 finanziati<br />

dalla Regione<br />

€ 202.800,00 finanziati<br />

dalla Regione<br />

DESCRIZIONE<br />

n. 150 letti degenza elettrificati adatti per terapia<br />

base e subintensiva, necessari sia per garantire<br />

il miglior livello di assistenza al paziente sia per<br />

ottimizzare la movimentazione e il posizionamento<br />

dello stesso da parte degli operatori sanitari.<br />

Diagnostica RX portatile completamente digitale.<br />

Permette l’esecuzione di radiografie di alto livello<br />

direttamente al posto letto con produzione delle<br />

immagini direttamente in formato digitale con la<br />

possibilità di condividere le stesse direttamente con<br />

la radiologia dell’Ospedale Civile.<br />

Rendiconto economico<br />

Divisione Psichiatria<br />

Piastra tecnologica –<br />

2^ lotto<br />

Sistema integrato taC-Pet<br />

Appalto decennale<br />

“Multiservizio energia”<br />

124<br />

€ 760.000,00<br />

(finanziamento regionale)<br />

€ 4.270.000,00<br />

(finanziamento regionale)<br />

€ 3.320.000,00<br />

(finanziamento Regionale)<br />

€ 87.190.833,00<br />

(finanziamento tramite<br />

terzi)<br />

Opere di ristrutturazione<br />

della Divisione di<br />

Psichiatria del P.O. “SS.<br />

<strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong>”<br />

Realizzazione Piastra<br />

tecnologica c/o il P.O.<br />

“SS. <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong>”<br />

Fornitura chiavi in mano<br />

del sistema integrato<br />

TAC-PET occorrente alla<br />

S.C. di Medicina Nuclare<br />

Verbale assegnazione<br />

lavori: 01/12/<strong>2008</strong><br />

Fine lavori: 27/09/2009<br />

Fine lavori: 01/08/<strong>2008</strong><br />

Collaudo: anno 2009<br />

Approvazione progetto<br />

costruttivo: anno <strong>2008</strong><br />

Fine lavori: anno 2009<br />

Gara d’appalto per Inizio lavori delle opere<br />

fornitura di servizi di riqualificazione impiantistica<br />

e strutturale<br />

gestione calore e termici<br />

continuativi, condizionamento<br />

estivo, termo-<br />

energetico e gestionale-<br />

finalizzate al risparmio<br />

ventilazione invernale, realizzazione impianto<br />

fornitura energia fotovoltaico e nuovo polo<br />

elettrica, manutenzione tecnologico.<br />

straordinaria migliorativa Collaudo impianto fotovoltaico:<br />

anno 2009<br />

impianti elettrici,<br />

realizzazione impianto<br />

fotovoltaico da 74 kw.<br />

Acquisto di n. 2 ecografi<br />

da destinare alla S.C.<br />

di neonatologia del<br />

presidio “C. Arrigo” e<br />

al presidio ospedaliero<br />

Borsalinoneonatologia<br />

del presidio “C. Arrigo”<br />

e al presidio ospedaliero<br />

Borsalino<br />

Acquisto attrezzature varie<br />

per l’avvio dell’attività del<br />

Presidio Borsalino<br />

€ 168.000,00 finanziati<br />

dalla Regione<br />

€ 191.982,76<br />

Ecografi di ultima generazione dotati di interfaccia<br />

per la condivisione delle immagini con tutti i reparti<br />

dell’azienda sanitaria, indispensabili per svolgere<br />

attività di diagnostica ecografica nei due presidi<br />

interessati.<br />

Ventilatori, lava padelle, defibrillatori,<br />

emogasanilizzatore, pompe infusionali,<br />

negativoscopi, carrelli, saturi metri, ecc…<br />

125


SPESA COMPL.<br />

INVESTIMENTI ANNO 2007 DESCRIZIONE<br />

INVESTIMENTI ANNO 2007<br />

IVA INCLUSA<br />

SPESA COMPL.<br />

IVA INCLUSA<br />

DESCRIZIONE<br />

Rendiconto economico<br />

Acquisto di un<br />

€ 1.707.653,94 finanziati<br />

acceleratore lineare dalla Regione<br />

e di attrezzature e<br />

strumentazioni accessorie<br />

per l’erogazione delle<br />

prestazioni, comprensive<br />

di assistenza tecnica, e<br />

delle opere edili ed affini,<br />

radio-protezionistiche ed<br />

impiantistiche, necessarie<br />

per l’adeguamento dei<br />

locali – aggiudicazione<br />

Acquisto sistema di<br />

videofluorangiografia<br />

per la S.C. di Oculistica<br />

Acquisto sistema di<br />

videobroncoscopia<br />

per la S.C. malattie<br />

dell’apparato respiratorio<br />

€ 129.360,00 finanziati<br />

dalla Regione<br />

€ 91.920,00 finanziati<br />

dalla Regione<br />

Apparecchiatura che, attraverso l’utilizzo di<br />

radiazioni ionizzanti, viene utilizzata per eradicare<br />

patologie tumorali o a scopo palliativo. In particolare,<br />

grazie all’azione dell’acceleratore lineare è possibile<br />

eliminare o ridurre le masse tumorali in maniera<br />

non invasiva, preservando al massimo i tessuti<br />

circostanti<br />

Apparecchiatura in grado i realizzare un esame<br />

diagnostico oculistico (fluorangiografia) che consente<br />

di studiare accuratamente i vasi sanguigni della retina<br />

e della coroide. Funziona iniettando in vena un mezzo<br />

di contrasto: così i medici oculisti possono osservare<br />

con particolare accuratezza lo stato di salute delle<br />

due strutture oculari<br />

Sistema di apparecchiature elettromedicali<br />

necessario per la realizzazione di videobroncoscopie<br />

in grado di produrre immagini direttamente in<br />

formato digitale<br />

Locazione per otto anni di € 30.000,00 finanziati<br />

una sala radiologica dalla Regione<br />

combinata (unità digitale<br />

per rx torace + unità<br />

digitale orizzontale),<br />

comprensiva di assistenza<br />

tecnica e delle opere<br />

edili ed impiantistiche,<br />

necessarie per<br />

l’adeguamento<br />

dei locali–aggiudicazione<br />

Acquisto barelle per<br />

il pronto soccorso del<br />

presidio “SS. antonIO<br />

E BIAGIO” dell’azienda<br />

<strong>Ospedaliera</strong> di<br />

Alessandria<br />

Acquisto sistema<br />

diagnostico per<br />

l’esecuzione di<br />

indagini endoscopiche<br />

gastrointestinali<br />

tramite videocapsule<br />

ingeribili<br />

€ 51.000,00 finanziati<br />

dalla Regione<br />

€ 25.764,00 finanziati<br />

dalla Regione<br />

Diagnostica radiologica specifica per esami toracici<br />

in grado di produrre immagini radiografiche<br />

direttamente in formato digitale<br />

Sistema di barelle specifiche per il trasporto interno<br />

di pazienti dal pronto soccorso verso i reparti<br />

ospedalieri<br />

Sistema di ultima generazione in grado di realizzare<br />

un esame diagnostico di endoscopia digestiva<br />

attraverso l’ingerimento di una pillola (videocapsula)<br />

che, dotata di microtelecamera e trasmettitore<br />

radio integrati, permette la successiva analisi delle<br />

immagini registrate a fini diagnostici. E’ ad oggi il<br />

sistema meno invasivo esistente per la realizzazione<br />

di diagnosi di relative all’apparato digerente.<br />

Rendiconto economico<br />

126<br />

127


SPESA COMPL.<br />

INVESTIMENTI ANNO <strong>2008</strong> DESCRIZIONE<br />

INVESTIMENTI ANNO <strong>2008</strong><br />

IVA INCLUSA<br />

SPESA COMPL.<br />

IVA INCLUSA<br />

DESCRIZIONE<br />

Acquisto di un tomografo<br />

assiale computerizzato<br />

(tac) per la S.C. di<br />

radiologia<br />

€ 872.398,80<br />

Sistema diagnostico ormai tra i più diffusi, in<br />

grado di generare immagini 3D attraverso l’utilizzo<br />

di radiazioni ionizzanti (RX). Grazie ai 32 strati<br />

permetterà anche la realizzazione di analisi di<br />

endoscopia e coronarografia virtuali.<br />

Acquisto di un sistema<br />

per la realizzazione di<br />

analisi di ematologia per<br />

la S.C. Laboratorio analisi<br />

€ 228.843,57<br />

Sistema di ultima generazione indispensabile per la<br />

realizzazione di esami di ematologia<br />

Rendiconto economico<br />

Acquisto n. 3<br />

tavoli operatori<br />

elettromeccanici per il<br />

blocco operatorio 1 O.C.<br />

E di un tavolo operatorio<br />

elettromeccanico per<br />

il blocco operatorio<br />

infantile O.I.<br />

Acquisto di un<br />

intensificatore di<br />

brillanza mobile per<br />

la S.C. di ortopedia e<br />

traumatologia<br />

Acquisto di un tomografo<br />

a coerenza ottica (oct)<br />

per la S.C. di oculistica<br />

€ 363.434,40<br />

€ 90.000,00<br />

€ 82.560,00<br />

Tavoli operatori chirurgici universali di ultima<br />

generazione, completamente elettrificati e<br />

caratterizzati da elevata portata ( › 250 Kg) e quindi<br />

adatti anche per il trattamento di pazienti obesi.<br />

Sistema portatile diagnostico a raggi X completo di<br />

catena televisiva necessario per l’attività ortopedica<br />

e traumatologica di sala<br />

L’OCT sfrutta un raggio laser infrarosso e riesce così<br />

a ricostruire al computer la struttura corporea in due<br />

o tre dimensioni. Il tutto grazie al riflesso dei raggi<br />

infrarossi.<br />

Consente, ad esempio, lo studio in sezione della<br />

retina e la diagnosi di eventuali patologie. Utile nel<br />

trattamento di patologie legate all’ipovisione.<br />

Acquisto di n. 1 sistema<br />

endoscopico in alta<br />

definizione per la S.C.<br />

Otorinolaringoiatria<br />

Acquisto di n. 1<br />

aspiratore ad<br />

ultrasuoni per la S.C.<br />

Neurochirurgia<br />

Acquisto di n. 1 laser<br />

ad olmio per la S.C.<br />

Pneumologia<br />

Acquisto di n. 1 sistema<br />

per il trasposto<br />

pneumatico (posta<br />

pneumatica)<br />

€ 95.879,41<br />

€ 141.600,00<br />

€ 27.600,00<br />

€ 151.603,20<br />

Sistema endoscopico completo di ultima generazione<br />

in alta definizione<br />

Sistema innovativo di ultima generazione per il<br />

trattamento (asportazione o riduzione) delle masse<br />

tumorali, in particolare in corrispondenza del<br />

basicranio e della colonna, in grado di asportare<br />

anche masse calcificate senza ricorrere all’uso di<br />

frese<br />

Sistema di grande utilità per il trattamento tramite<br />

laser di calcoli e piccoli interventi in laparoscopia<br />

Sistema esteso a tutto l’azienda che permette il<br />

trasporto di piccoli colli (fascicoli, provette, cartelle)<br />

sui tre presidi Infantile, Gardella e Civile senza<br />

l’utilizzo di ulteriore personale e/o mezzi di trasporto<br />

Rendiconto economico<br />

Acquisto di n. 140 letti<br />

degenza per il presidio<br />

civile<br />

Acquisto di un sistema<br />

per la realizzazione di<br />

analisi di coagulazione<br />

ed emostasi per la s.c.<br />

Laboratorio analisi<br />

€ 247.128,00<br />

€ 120.000,00<br />

Letti di degenza di elevatissima qualità dotati di<br />

tutte le movimentazioni elettrificate a garanzie sia<br />

del confort del paziente sia della realizzazione delle<br />

terapie necessarie sia in degenza ordinaria sia in<br />

degenza sub intensiva ed intensiva<br />

Sistema di ultima generazione indispensabile per la<br />

realizzazione di esami di coagulazione<br />

128<br />

129


Prospettive future<br />

Prospettive future<br />

1.1 Spunti di miglioramento<br />

Annualmente viene adottato dalla Direzione Generale,<br />

previa condivisione con il Collegio di Direzione,<br />

il piano di miglioramento aziendale diretto ad individuare<br />

e declinare gli obiettivi da assegnare alle<br />

strutture, attraverso una fase di concertazione con i<br />

Direttori/Responsabili delle stesse.<br />

Per l’anno 2009 il piano di miglioramento è stato<br />

caratterizzato sia dalla continuità con gli obiettivi<br />

assegnati per l’anno <strong>2008</strong> sia dal perseguimento<br />

dei nuovi obiettivi emersi dalla relazione di riesame<br />

aziendale.<br />

Si riportano qui di seguito gli obiettivi di miglioramento<br />

per l’anno 2009.<br />

1. mantenimento certificazione e incremento delle<br />

strutture da coinvolgere nella certificazione per la<br />

qualità secondo lo standard UNI EN ISO 9001, in<br />

logica sistemica e di processo<br />

In questo periodo il sistema di gestione per la qualità,<br />

che nel frattempo ha coinvolto nella certificazione<br />

più del 60% delle strutture aziendali, ha avuto grandi<br />

trasformazioni passando da approccio di gestione<br />

per strutture ad un approccio integrato e sistemico<br />

per processi.<br />

Il fulcro del sistema di gestione per la qualità implementato<br />

all’interno dell’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> “SS<br />

<strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e Cesare Arrigo” è la centralità del<br />

paziente.<br />

A questo proposito negli ultimi anni sono stati<br />

organizzate numerose iniziative volte a garantire<br />

non soltanto l’adeguatezza e appropriatezza delle<br />

prestazioni erogate ma innalzare anche il livello di<br />

qualità percepita dal paziente.<br />

Nel <strong>2008</strong> le strutture certificate erano 61% sul totale<br />

delle strutture componenti l’assetto organizzativo<br />

aziendale attuale.<br />

Per l’anno 2009 si prevede di estendere la certificazione<br />

secondo la norma ISO 9001 alle unità operative<br />

afferenti al Dipartimento Funzionale di urgenza e<br />

accettazione ed entro il 2010 a tutte le altre strutture<br />

aziendali che ad oggi risultano ancora non certificate.<br />

In questo modo l’<strong>Azienda</strong> nella sua globalità sarà<br />

dotata di strumenti comuni di gestione ed interfaccia<br />

e sarà davvero possibile avviare una gestione delle<br />

attività per processi, che non riversi sul paziente l’incongruenza<br />

di processi non correttamente integrati<br />

ma favorisca una presa in carico globale ed efficiente<br />

del cittadino.<br />

2. Implementazione Audit Civico<br />

Il progetto, coordinato a livello regionale dall’Aress<br />

e promosso da Cittadinanza Attiva, ha l’obiettivo<br />

di migliorare la qualità dei servizi sanitari della<br />

Regione con la partecipazione del cittadino. L’Audit<br />

Civico verrà condotto da un gruppo misto, composto<br />

da operatori sanitari e cittadini volontari che osserveranno<br />

direttamente la qualità e la sicurezza delle<br />

strutture, intervistando direttamente i responsabili<br />

e formulando giudizi e proposte di miglioramento<br />

alla Direzione <strong>Azienda</strong>le. La Direzione dovrà poi, in<br />

collaborazione e con il supporto dell’ARESS, adottare<br />

programmi di miglioramento della qualità.<br />

3. Redazione del bilancio sociale<br />

La redazione del bilancio sociale, inserita nell’ambito<br />

del progetto regionale coordinato dall’Aress, costituisce<br />

per l’<strong>Azienda</strong> un obiettivo prioritario con cui “rendicontare”<br />

le proprie attività ai propri stakeholders<br />

e raccogliere notizie ed informazioni finalizzate alla<br />

definizione di politiche di miglioramento aziendali. A<br />

partire dall’anno 2009, con la redazione del presente<br />

documento, l’<strong>Azienda</strong> ha ritenuto infatti prioritario<br />

prevedere l’adozione di tale documento annualmente<br />

al fine di garantire una comunicazione completa e<br />

circolare di tutte le informazioni sulla “vita dell’<strong>Azienda</strong>”,<br />

anche sotto il profilo economico, attraverso la<br />

formulazione in particolare di dati sintetici e leggibili<br />

da parte della cittadinanza.<br />

4. Sviluppo e implementazione della Customer<br />

satisfaction aziendale<br />

Il progetto di Customer satisfaction aziendale, analisi<br />

di gradimento di soddisfazione del cittadino, è stato<br />

ampiamente descritto nella relazione sociale del<br />

presente documento. In particolare, occorre evidenziare<br />

il fatto che la Direzione ha ritenuto di puntare<br />

molto sulla rilevazione sistematica nei confronti delle<br />

attività effettuate dalle strutture sanitarie e dalle<br />

strutture amministrative.<br />

5. Revisione sistema informativo aziendale<br />

Dal <strong>2008</strong> è iniziato lo studio di un piano pluriennale<br />

di revisione dei sistemi informativi aziendali mirato<br />

alla realizzazione di un nuovo sistema informativo più<br />

integrato e funzionale alle esigenze dell’azienda da<br />

attuarsi nel suo complesso a partire dall’anno 2009.<br />

Gli investimenti tecnologici legati all’area dell’Information<br />

and Communication Technology mirano<br />

conseguentemente alla realizzazione di un unico,<br />

organico ed integrato sistema informativo aziendale.<br />

Il nuovo Sistema Informativo, basato su una<br />

robusta infrastruttura tecnologica, sarà in grado di<br />

supportare i diversi utenti aziendali nell’operatività<br />

quotidiana ma anche di fornire strumenti di controllo<br />

e programmazione.<br />

L’obiettivo è quello di attivare gli investimenti tecnologici<br />

opportuni per realizzare un sistema informativo<br />

capace di fornire le informazioni in tempi utili<br />

ed in maniera garantita; in grado cioè di tracciare la<br />

storia socio-sanitaria del singolo cittadino-paziente,<br />

di fornire le informazioni utili ai cittadini per scegliere<br />

tra le varie offerte sanitarie ma anche di supportare<br />

i diversi processi organizzativi interni all’azienda.<br />

La realizzazione e l’ammodernamento dei sistemi<br />

informativi aziendali in una logica integrata si sviluppa<br />

attraverso una serie di azioni relative a specifiche<br />

aree aziendali e vista la complessità del progetto lo<br />

stesso sarà sviluppato in un periodo di circa 3/5 anni.<br />

In particolare sono previsti una serie di progetti<br />

strettamente correlati relativi:<br />

• Alla Riorganizzazione della struttura;<br />

• Alle Area clinica sanitaria, Area amministrativa<br />

e direzionale<br />

• Al Web, alle infrastrutture informatiche e di<br />

rete<br />

6. Revisione e individuazione di un nuovo sistema<br />

di indicatori aziendale<br />

La Direzione <strong>Azienda</strong>le ha ritenuto necessario impostare<br />

un sistema di revisione degli indicatori aziendali<br />

nell’ottica di uniformità di gestione e integrazione con<br />

il controllo di gestione. Le strutture interne coinvolte<br />

in tale processo sono la Direzione Medica dei Presidi<br />

e il Sistema Qualità.<br />

7. Implementazione del campo di applicazione degli<br />

audit interni<br />

La piena e totale attuazione della separazione tra<br />

potere di indirizzo, programmazione e controllo in<br />

Prospettive future<br />

132<br />

133


Prospettive future<br />

capo alla Direzione Generale da un lato e potere di<br />

gestione in capo alla Dirigenza dall’altro, impongono<br />

la definizione di meccanismi e strumenti di<br />

monitoraggio e analisi interni al fine di consentire<br />

alla Direzione la verifica della coerenza degli atti<br />

posti in essere dalla dirigenza rispetto alle direttive<br />

impartite.<br />

A tal proposito è sorta la necessità di individuare una<br />

specifica funzione aziendale, orientata al miglioramento<br />

dell’efficacia e dell’efficienza, da svolgersi<br />

tramite un approccio professionale sistematico, che<br />

presti assistenza a tutti i componenti dell’organizzazione,<br />

per consentire loro di adempiere efficacemente<br />

alle loro responsabilità, fornendo loro analisi,<br />

valutazioni, raccomandazioni e qualificati commenti.<br />

In particolare dovrà porsi l’attenzione al<br />

• Monitoraggio sistematico della congruenza tra<br />

risultati conseguiti ed obiettivi predefiniti assegnati<br />

alla Direzione <strong>Azienda</strong>le;<br />

• Controllo dell’andamento della spesa rispetto alle<br />

autorizzazioni e al bilancio di previsione;<br />

• Controllo di regolarità amministrativa rispetto agli<br />

elementi essenziali previsti;<br />

• Controllo del rispetto delle procedure organizzative<br />

definite.<br />

8. Sviluppo del Piano di comunicazione aziendale<br />

Pianificare e ordinare le varie iniziative di comunicazione<br />

sono stati i due elementi che hanno spinto<br />

l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> a dotarsi e approvare, nel<br />

febbraio 2009, di un piano di comunicazione, per<br />

individuare in un unico strumento operativo le varie<br />

iniziative di comunicazione e informazione che<br />

l’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> <strong>Santi</strong> <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e Cesare<br />

Arrigo attua quotidianamente.<br />

In particolare, la strategicità del piano di comunicazione<br />

consiste principalmente nell’intento di definire<br />

comunque una “comunicazione strutturata” al fine<br />

di garantire una continua e completa informazione<br />

alla cittadinanza.<br />

9. Sviluppo delle modalità di Valutazione personale<br />

del Comparto<br />

L’anno 2009 vedrà l’<strong>Azienda</strong> impegnata nella valorizzazione<br />

ed incentivazione delle prestazioni del<br />

personale nonché nello sviluppo delle competenze,<br />

attraverso l’utilizzo di una scheda specifica con<br />

l’individuazione di obiettivi annuali del dipendente.<br />

L’obiettivo del 2009 è infatti tendere ad una sistematizzazione<br />

delle modalità di valutazione comportamentale<br />

per arrivare poi ad un’implementazione<br />

della valutazione delle competenze.<br />

10. miglioramento modalità di identificazione degli<br />

operatori dell’<strong>Azienda</strong><br />

Il miglioramento della comunicazione col paziente<br />

“passa” anche attraverso l’identificazione del personale<br />

interno, attraverso la predisposizione di appositi<br />

cartellini identificativi dello stesso; tale azione si<br />

pone anche l’obiettivo di una maggiore responsabilizzazione<br />

degli operatori, nell’ottica dell’acquisizione<br />

della consapevolezza “di essere parte dell’<strong>Azienda</strong>”.<br />

11. Integrazione sistema qualità/budget<br />

La necessità di una gestione integrata tra gli aspetti<br />

di carattere organizzativo e gestionale con il sistema<br />

di qualità, ha spinto la direzione a porsi questo obiettivo<br />

per l’anno 2009, affinchè tutti gli attori interni<br />

coinvolti nel processo siano parte informata ed attiva<br />

nella definizione di tutte le politiche aziendali.<br />

12. Implementazione modalità di valutazione del<br />

benessere organizzativo<br />

L’obiettivo prioritario di valorizzazione e qualificazione<br />

delle risorse umane ha spinto la Direzione ad<br />

aderire al progetto regionale coordinato dall’Aress<br />

relativo alla definizione di una formazione intervento<br />

per indagini di clima interno finalizzate all’implementazione<br />

delle modalità di valutazione del benessere<br />

organizzativo.<br />

Tale intervento si realizzerà attraverso la creazione<br />

di un gruppo interno multidisciplinare che andrà a<br />

somministrare un questionario ad un campione di<br />

personale<br />

13. Revisione organizzativa Sistema Logistica e<br />

Archivio<br />

Il presente obiettivo si pone in linea con quanto già<br />

definito nell’anno <strong>2008</strong> e consiste nell’individuazione<br />

di una soluzione unica di gestione dei magazzini<br />

aziendali, articolandosi nella valutazione delle soluzioni<br />

presenti sul mercato, l’avvio delle procedure di<br />

dialogo competitivo e nella conseguente individuazione<br />

della soluzione ottimale.<br />

Prospettive future<br />

134<br />

135


Prospettive future<br />

Merita ancora evidenziare alcuni spunti di miglioramento<br />

riconducibili all’area assistenziale e sanitaria<br />

come di seguito illustrato<br />

Attivazione e implementazione a regime del Presidio<br />

BORSALINO<br />

Il progetto relativo all’attivazione del Presidio Borsalino,<br />

è stato inserito nel Piano di Riqualificazione<br />

e di Riequilibrio 2006-2007, che ha comportato l’autorizzazione<br />

da parte della Giunta Regionale dell’implementazione<br />

della dotazione organica e l’assunzione<br />

di nuovo personale necessario per la graduale<br />

apertura del Presidio stesso. La conclusione della<br />

prima fase del progetto è stata portata a termine a<br />

giugno 2007 con la completa attivazione dei 48 posti<br />

letto previsti, anche a seguito della conclusione del<br />

programma assunzioni autorizzato.<br />

Il Presidio Riabilitativo Borsalino con l’avvio della<br />

attività di 3° livello si è posto come Centro di riferimento<br />

per la riabilitazione per la provincia di<br />

Alessandria ma anche per quella di Asti, vale a dire<br />

per l’intera A.F.S. 4, nella applicazione della DGR 2<br />

aprile 2007 10-5605.<br />

L’apertura del Borsalino è avvenuta nel 2006,con<br />

l’attivazione dei primi 48 posti letto.<br />

A maggio 2007 è stato nominato il Direttore della<br />

Struttura complessa di Medicina Fisica e Riabilitazione<br />

di terzo livello e sono stati attivati conseguentemente<br />

i posti letto relativi ai gravi cerebrolesi e<br />

mielolesi.<br />

Al 31 Dicembre 2007 Il Presidio Borsalino ospitava<br />

circa il 50% della degenza prevista con le attività<br />

riabilitative ad essa connesse e più precisamente<br />

il corpo Nord raccoglieva le degenze delle S.O.C.<br />

di RRF di 2° e di 3° livello con le seguenti modalità<br />

organizzative:<br />

• Piano seminterrato: aree di attività riabilitative<br />

(palestre, terapia occupazionale, logopedia) della<br />

S.O.C. di 3° livello. L’area di idrochinesiterapia<br />

era in fase di apertura.<br />

• Piano terra: S.O.C. di RRF di 3° livello per un<br />

totale di 20 pl di cui 10 pl per medullolesi e 10<br />

pl per gravi cerebro lesioni acquisite.<br />

• Primo piano: S.O.C. di RRF di 2° livello per<br />

un totale di 28 pl per neurolesi e motulesi.<br />

Ulteriore sviluppo nel corso del <strong>2008</strong> e implementazione<br />

della FASR 2<br />

Nel corso dell’anno <strong>2008</strong> è stata implementata la<br />

Fase 2 e, a partire dal 2° semestre <strong>2008</strong> è stata<br />

gradualmente incrementata l’attività di degenza<br />

riabilitativa di 2° e 3° livello come previsto nel PRR<br />

<strong>2008</strong>-2010.<br />

Tutto ciò è stato facilmente realizzabile in quanto il<br />

Presidio Borsalino si presta ad un uso degli ambienti<br />

di degenza estremamente flessibile che possono<br />

ospitare pazienti in fase riabilitativa con differenti<br />

patologie e con differenti disabilità. È stata inoltre<br />

attivata a pieno regime l’attività di idrochinesiterapia,<br />

che permette un adeguato trattamento di sindromi<br />

cliniche spastiche e paretiche dei pazienti ricoverati<br />

in regime di degenza ordinaria o di D-H.<br />

Allo stato attuale il Presidio Borsalino per quanto<br />

attiene all’attività di 3° livello, sta quindi consentendo<br />

il ricovero di pazienti affetti da mielolesione e<br />

grave cerebro lesione acquista trattati presso tutti<br />

gli Ospedali dell’A.F.S. 4 e altri nosocomi, evitando<br />

trasferimenti.<br />

Per quanto attiene all’attività di riabilitazione di<br />

2° livello, il Presidio Borsalino sta consentendo la<br />

presa in carico di pazienti con disabilità secondaria<br />

a patologia neurologica e ortopedica, e a partire dal<br />

mese di dicembre anche di pazienti con disabilità<br />

secondaria a patologia cardiologia e respiratoria.<br />

Per i pazienti dimessi dalla degenza ordinaria si è<br />

reso possibile di proseguire il percorso riabilitativo<br />

in regime di day hospital implementa con un numero<br />

di 5p., fondamentale per garantire una adeguata<br />

continuità terapeutica. Contemporaneamente è stata<br />

avviata l’attività di follow up per tutti i pazienti dimessi<br />

dal 3° livello presso il Borsalino.<br />

Per quanto attiene al trattamento ambulatoriale<br />

dei pazienti dimessi vengono utilizzati gli spazi già<br />

previsti come aree di servizio, di palestre e terapia<br />

occupazionale, anche se l’intera attività ambulatoriale<br />

dipartimentale merita qualche riflessione in<br />

quanto la quota più importante continua ad essere<br />

allocata presso il Presidio Civile ed continua ad essere<br />

razione la possibilità di svolgere l’intera attività<br />

ambulatoriale unicamente al Borsalino e ciò nell’ottica<br />

di una razionalizzazione degli interventi e dell’uso<br />

delle risorse disponibili all’interno del Dipartimento<br />

di medicina Fisica e Riabilitazione.<br />

È stato comunque completato l’intero setting previsto<br />

per il dipartimento di riabilitazione dell’ASO di<br />

Alessandria con una presa in carico in fase acuta,<br />

in cui ai pazienti ricoverati presso i reparti per acuti<br />

del Civile verrebbe garantita una attività funzionale<br />

riabilitativa di supporto, una in fase post-acuta di<br />

degenza presso il Borsalino , e una in fase di reinserimento<br />

socio-familiare con il D.H. riabilitativo e/o<br />

trattamento ambulatoriale dipartimentale di recupero<br />

e Rieducazione Funzionale presso il presidio<br />

Borsalino al fine di ottimizzare l’uso di strumenti e<br />

di attrezzature, lasciando presso il presidio Civile la<br />

attività di supporto riabilitativo ai Reparti per acuti.<br />

Stato attuale<br />

Attualmente la degenza presso il Borsalino per un<br />

numero complessivo di 81 posti letto è così distribuita:<br />

• Al corpo Nord (totali 28 p.l.) di 3° livello garantiscono<br />

la presa in carico riabilitativa dei pazienti<br />

affetti da garve disabilità secondaria a mielolesione,<br />

grave cerebro lesione acquisita.<br />

• Al corpo Sud (totali 52 p.l.) la riabilitazione di<br />

2° livello per pazienti con disabilità secondaria a<br />

patologia neurologica e ortopedica (16 p.l.) e alla<br />

riabilitazione di gravi cerebrolesioni acquisite (6<br />

p.l.), alla riabilitazione secondaria a patologia<br />

cardiologia e respiratoria (2 p.l.)<br />

• Al corpo centrale n. 5 p.l. di D-H<br />

Completamento della fase 2 Presidio Borsalino<br />

In conclusione, rimanendo fondamentale l’assetto<br />

dipartimentale complessivo dell’intera struttura con<br />

flessibilità l’uso delle risorse logistiche, strumentali<br />

e professionali, presso il Presidio Borsalino è da<br />

prevedersi la conversione graduale dei p.l. dedicati<br />

ad patologia cardiorespiratorie, recentemente<br />

avviati; restano inoltre da attivare ancora 14 letti di<br />

riabilitazione di 3° livello. È ragionevole prevedere<br />

il completamento della Fase 2, tenendo conto dei<br />

tempi legati alla assunzione del nuovo personale (soprattutto<br />

infermieri), entro il primo semestre 2009.<br />

Prospettive future<br />

136<br />

137


Prospettive future<br />

NUOVE FRontIERE PER L’ematoloGIA:<br />

ACCREDItamento JACIE<br />

Si tratta delle procedure di Accreditamento previste<br />

dalla Normativa europea per consentire l’attività di<br />

trapianto di midollo nei centri specialistici ospedalieri.<br />

E’ un requisito fondamentale per il mantenimento<br />

della suddetta attività, che registra un costante incremento:<br />

è in corso l’attività di verifica preliminare delle<br />

procedure, che già hanno ottenuto la certificazione<br />

ISO 9001:2000 e la revisione degli spazi assistenziali;<br />

la criticità più cogente è relativa alla collocazione<br />

dell’ambulatorio per i pazienti sottoposti a trapianto,<br />

che verrà risolta nel corso dell’anno 2009 con la ricollocazione<br />

degli spazi, ora comuni con il day-hospital<br />

oncoematologico, nell’area dell’ex ambulatorio di<br />

cardiologia al piano terra.<br />

PERCORSO naSCIta<br />

L’ASO Al aveva già affrontato l’argomento in occasione<br />

dell’accreditamento regionale 2004: la fase più<br />

significativa è stata il rafforzamento del ruolo quale<br />

centro di riferimento di 2° e 3° livello per i parti a<br />

rischio , con l’aumento della dotazione di personale<br />

ostetrico in modo da garantire una doppia copertura<br />

anche nei notturni e festivi. Dal 2006 si è poi avuta<br />

una completa ridefinizione delle attività di neonatologia,<br />

con rafforzamento della TI neonatale e il progressivo<br />

incremento dell’assistenza presso il Nido.<br />

Sono stati ridefiniti alcuni protocolli assistenziali in<br />

collaborazione con il Territorio, in modo da consentire<br />

una gestione del neonato meno ospedaliera e più<br />

integrata nella rete dell’assistenza territoriale, come<br />

previsto dagli indirizzi del Piano Sanitario Regionale.<br />

In particolare, per quanto riguarda la Terapia intensiva<br />

neonatale, è stato approvato il progetto di<br />

ristrutturazione degli spazi (già finanziato e in via<br />

di realizzazione definitiva) e si sta progressivamente<br />

adeguando l’organico medico ed infermieristico;<br />

sono stati acquisiti 4 nuovi ventilatori meccanici per<br />

l’assistenza invasiva al neonato critico; sono stati ridefiniti<br />

gli spazi di ricovero tra la TIN e la rianimazione<br />

pediatrica, con l’apertura di 2 posti letto nell’area<br />

intensiva della rianimazione specificamente riservati<br />

ai neonati e gestiti dalla SOC Neonatologia. I posti<br />

a disposizione di quest’ultima sono attualmente 9.<br />

Sono stati redatti protocolli assistenziali condivisi<br />

con la rianimazione pediatrica, in modo da definire<br />

chiaramente i casi di rispettiva competenza, ed è<br />

stata riorganizzata l’attività di trasporto dalla sala<br />

parto alla TIN ora interamente effettuata dei medici<br />

della SOC Neonatologia.<br />

Da segnalare l’intensa attività formativa e la messa in<br />

atto di un sistema di monitoraggio di indicatori specifici<br />

che ha permesso l’inserimento della struttura<br />

nel Vermont Oxford Network<br />

Nel corso dell’anno 2009, al fine di adeguare la S.C.<br />

di Neonatologia ai criteri stabiliti dalle normative regionale,<br />

nazionale ed internazionale, si provvederà a:<br />

• un adeguamento strutturale dell’area Nido-<br />

Neonatologia, Sala Parto ed impiantistica gas<br />

biomedicali/elettrica;<br />

• un’implementazione delle procedure organizzative<br />

con la trasformazione di 3 posti della sezione<br />

Nido in 3 di Neonatologia per un totale di 15 posti<br />

per neonati fisiologici e 3 in area subcritica;<br />

• una miglioria impiantistica della stanza madri<br />

nutrici relativa ai gas biomedicali e l’impianto<br />

elettrico al momento attuale incompleta.<br />

Incremento del back transport = n. neonati dimessi<br />

dalla TIN trasferiti al punto nascita ASL di residenza<br />

della madre<br />

L’attività di trasporto neonatale nell’ASO di Alessandria<br />

si svolge da anni in collaborazione tra le SC<br />

di Terapia intensiva neonatale e Terapia Intensiva<br />

pediatrica. Quest’ultima ha svolto attività pertinenti<br />

la Terapia Intensiva neonatale in attesa di una ridefinizione<br />

strategica ed organizzativa della Terapia<br />

Intensiva neonatale a Struttura Complessa.<br />

Il ricovero dei piccoli pazienti arrivati con lo STEN<br />

è avvenuto pressocché esclusivamente nella SC di<br />

Terapia Intensiva Pediatrica che ha provveduto anche<br />

all’eventuale trasporto in ritrasferimento al punto<br />

nascita di residenza della madre.<br />

Nell’anno <strong>2008</strong> l’attività della Terapia Intensiva neonatale<br />

si è andata precisando con la nomina del<br />

Direttore di struttura complessa; la gestione dello<br />

STEN è rimasto prevalentemente a carico della<br />

Terapia Intensiva pediatrica in attesa di una ridefinizione<br />

dei ruoli.<br />

L’attività di back transport risulta complessivamente<br />

aumentata dal 2007 al <strong>2008</strong>, passando da 8 ad 11 casi.<br />

La struttura organizzativa, già efficiente dal punto<br />

di vista clinico, troverà nel 2009 miglior riscontro<br />

dei ruoli dirigenziali e delle rispettive competenze<br />

rispetto le specifiche discipline.<br />

Prospettive future<br />

138<br />

139


Prospettive future<br />

Messa a regime attività di neuroradiologia e radiologia<br />

interventistica<br />

Per quanto riguarda la neuroradiologia e la radiologia<br />

interventistica l’attività è stata implementata e<br />

comprende una serie di tecniche mini-invasive che<br />

consentono il trattamento di patologie vascolari,<br />

intra-extra craniche e spinali ed extravascolari della<br />

colonna.<br />

Nel <strong>2008</strong> sono state eseguite:<br />

PROCEDURA<br />

QuantITà<br />

Angiografie Diagnostiche<br />

115 (di cui 2 spinali)<br />

Infusione Locoregionale di Nimodipina 3<br />

Vertebroplastiche<br />

31 pz. per un totale di 70 vertebre trattate<br />

Biopsie di lesioni paravertebrali e vertebrali 6<br />

Embolizzazioni di aneurismi 18<br />

Embolizzazioni di MAV<br />

2 sullo stesso pz (chiusura ottenuta con 2 sedute)<br />

Prospettive future<br />

A tali attività partecipano sempre due medici radiologi,<br />

un tecnico di radiologia e un infermiere; inoltre<br />

tale attività è stata ottenuta anche grazie alla collaborazione<br />

dei rianimatori sempre presenti ad ogni<br />

intervento di embolizzazione.<br />

Nell’anno 2009, l’attività verrà incrementata grazie<br />

anche all’assunzione di nuovo personale adeguatamente<br />

formato.<br />

STROKE UNIT<br />

Stroke Unit indica un centro di terapia per le malattie<br />

cerebrovascolari acute, dotato in genere di 4-16 letti,<br />

dove ricoverare i malati con ictus, onde poterli sottoporre<br />

tempestivamente ad un protocollo diagnostico<br />

completo e alla terapia più adeguata al tipo di ictus.<br />

La Regione Piemonte con la DGR n° 44 del 15/5/06<br />

ha definito le indicazioni in merito al percorso preospedaliero<br />

ed intraospedaliero per i pazienti con<br />

Ictus cerebrale. Tale percorso è già in atto presso<br />

l’ASO di Alessandria, dove è attuato un programma<br />

diagnostico-terapeutico-riabilitativo svolto da un<br />

gruppo composto da neurologi, infermieri, fisiatri e<br />

terapiste della riabilitazione specializzati nella cura<br />

dell’ictus, anche in seguito all’apertura del Presidio<br />

Borsalino.<br />

L’attività di trombolisi, che ha visto l’ASO AL tra i<br />

pionieri in Piemonte, è proseguita al ritmo di circa<br />

l’8 % del totale dei ricoveri per ictus; la tempistica di<br />

intervento è stata rispettata grazie a precisi protocolli<br />

stipulati tra la Centrale 118, il DEA e la SOC di<br />

Neurologia. Da segnalare l’incremento dell’attività di<br />

neuroradiologia interventistica grazie alla stipula di<br />

apposita consulenza con l’AOU S. Giovanni Battista<br />

e lo sviluppo delle professionalità interne.<br />

140<br />

141


Prospettive future<br />

4.1 VERSO IL BILANCIO 2009<br />

Il <strong>Bilancio</strong> sociale del <strong>2008</strong> rappresenta il primo tentativo<br />

di rendicontare in modo trasparente risultati e<br />

obiettivi dell’<strong>Azienda</strong>.<br />

Probabilmente il documento, per quanto lo sforzo del<br />

gruppo di lavoro sia stato notevole, non potrà essere<br />

esaustivo di tutti gli indicatori, riferimenti e informazioni<br />

utili per poter leggere al meglio la complessità<br />

dell’organizzazione aziendale. Certamente la difficoltà<br />

è stata quella di semplificare un linguaggio molto<br />

settoriale, fatto di sigle e acronimi non proprio chiari<br />

al pubblico. L’auspicio è che il tentativo possa essere<br />

apprezzato, con la speranza di poter migliorare per<br />

la prossima edizione, che terrà anche maggiormente<br />

conto delle indicazioni fornite dagli stakeholders, che<br />

hanno comunque manifestato interesse e apprezzamento<br />

per il presente documento.<br />

Durante il mese di giugno 2009 è stato infatti realizzato<br />

un focus group sul presente documento a cui<br />

hanno partecipato quali stakeholders un rappresentante<br />

delle Associazioni di volontariato, un rappresentante<br />

delle Associazioni di categoria designato<br />

dalla Camera di Commercio locale, un mediatore<br />

culturale di lingua araba, un rappresentante del<br />

Corso di Laurea in Professioni sanitarie, un rappresentante<br />

dell’Ordine dei medici e un rappresentante<br />

della Conferenza dei Sindaci. La discussione è stata<br />

coordinata da uno psicologo dell’Università di Torino.<br />

Si ringraziano i partecipanti al focus (lo psicologo e gli<br />

stakeholders) che con le loro puntuali osservazioni<br />

hanno fornito interessanti spunti di miglioramento.<br />

La scelta di voler pubblicare il documento nel primo<br />

semestre dell’anno non ha permesso di adeguarlo<br />

alle osservazioni emerse dall’incontro, che costituiranno<br />

comunque la base di partenza per la stesura<br />

del <strong>Bilancio</strong> sociale dell’anno 2009. Un ringraziamento<br />

particolare va anche all’ARESS che ha coordinato<br />

l’attività in questo periodo.<br />

Prospettive future<br />

142<br />

143


A cura di<br />

<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> <strong>Santi</strong> <strong>Antonio</strong> e <strong>Biagio</strong> e Cesare Arrigo<br />

Via Venezia, 16 - Alessandria<br />

Direttore Generale Nicola Giorgione<br />

Direttore Sanitario Massimo Leporati<br />

Direttore Amministrativo Gianni Bonelli<br />

Gruppo di Lavoro<br />

Cristina Chialvi<br />

Mariateresa Dacquino<br />

Delfina Legora<br />

Tatiana Maan<br />

Paolo Michelutti<br />

Cleonice Penna<br />

La Direzione ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo volume<br />

Si ringrazia per la preziosa collaborazione<br />

Cassa di Risparmio di Alessandria - Gruppo BPM<br />

Takeda Italia Farmaceutici S.p.A.<br />

Crediti fotografici<br />

Albino Neri<br />

Progetto grafico<br />

Iniziative Editoriali - Moncalieri (Torino)<br />

Impaginazione<br />

Creatio s.a.s. - Alessandria (AL)<br />

Finito di stampare nel mese di luglio 2009<br />

presso Tipografia Canepa - Alessandria

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!