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MU6 - N. 14

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L’OPINIONE<br />

FIGURA 1 – Il crollo del transetto della Basilica di<br />

Collemaggio prodotto dallo scoppio dei due pilastri<br />

centrali. Sono visibili al livello del pavimento<br />

le basi sopravvissute<br />

FIGURA 2 – La base di uno dei pilastri centrali<br />

FIGURA 3 – Foto dall’alto di quanto è rimasto di<br />

uno dei pilastri centrali. Si osservi che la parte<br />

periferica (costituita da blocchi di pietra non connessi<br />

tra loro) non ha alcuna possibilità di fornire<br />

la capacità cerchiante e quindi di assicurare la<br />

resistenza di un nucleo costituito da muratura di<br />

qualità scadente, scarsamente legata<br />

FIGURA 4 – Vista di Santa Irene dall’esterno<br />

FIGURA 5 – Vista di Santa Irene dall’interno; si<br />

può osservare il grande arcone centrale che separa<br />

la cupola centrale dalla volta nella zona del nartece<br />

FIGURA 6A - Sezione - Una proposta provocatoria<br />

in Sant’Irene ad Istanbul inserendo puntelli<br />

metallici per ottenere un adeguamento sismico<br />

totale<br />

FIGURA 6B – Prospetto - Una proposta provocatoria<br />

in Sant’Irene ad Istanbul inserendo puntelli<br />

metallici per ottenere un adeguamento sismico<br />

totale<br />

comunque che gli interventi hanno<br />

aumentato la sicurezza rispetto alla situazione<br />

attuale.<br />

Questo criterio che è basato sulla filosofia<br />

del minimo intervento, per evitare che<br />

interventi troppo invasivi producano alterazioni<br />

significative tali da compromettere<br />

il valore storico originario, non è tuttavia<br />

universalemte accettato a livello internazionale.<br />

L’obiezione è questa: se un bene è così<br />

prezioso da dover essere tramandato alle<br />

generazioni future perché limitare gli<br />

interventi necessari aumentando, quindi,<br />

i rischi di danni gravi prodotti da un<br />

sisma, anche se la scelta del miglioramento<br />

riduce l’invasività degli interventi.<br />

Ove è il giusto limite tra interventi meno<br />

invasivi oggi e maggiore sicurezza<br />

domani<br />

All’inizio di settembre sono stato invitato<br />

in Giappone, a Kyoto, per partecipare ad<br />

un dibattito su questo tema e le opinioni<br />

non sono state concordi.<br />

In Turchia, coinvolto in un progetto di protezione<br />

sismica di alcuni monumenti di<br />

Istanbul, c’è uno scontro tra il locale<br />

“Protection Board” che naturalmente<br />

vuole il minimo intervento e la “World<br />

Bank”, che ha finanziato il progetto e<br />

richiede un adeguamento totale con accelerazioni<br />

di picco pari a 0,75 g in previsione<br />

di un forte sisma che si ritiene assai<br />

probabile a breve.<br />

Sottolineo solo che se si volesse soddisfare<br />

in pieno questo requisito in Sant’Irene<br />

(foto n. 4 e 5), splendida costruzione realizzata<br />

da Giustiniano congiuntamente a<br />

Santa Sofia, occorrerebbe addirittura<br />

applicare alle pareti laterali degli speroni<br />

metallici (figura n. 6).<br />

Il dibattito è quindi aperto e l’Italia ha il<br />

merito di averlo sollevato per prima.<br />

Il dibattito comunque non può essere<br />

limitato ai tecnici e neppure delegato ai<br />

soli organi di tutela; occorre, infatti, mettere<br />

insieme le varie culture stabilendo un<br />

protocollo che possa essere seguito da<br />

tutti, stabilendo i criteri per individuare le<br />

priorità di intervento in un’ottica costibenefici,<br />

ove costi e benefici hanno significati<br />

ben più ampi dei semplici aspetti<br />

finanziari e della sopravvivenza.<br />

FIGURA 6A<br />

FIGURA 4 FIGURA 5 FIGURA 6B<br />

R I ( V I A M O N S I G N O R B A G N O L I , 8 6 - AV E Z Z A N O ) / L I B R E R I A L A N U OVA E D I T R I C E ( C O R S O D E L L A L I B E R T À , 1 1 0 - AV E Z Z A N O ) / B O L O G N A :<br />

MU5

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