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Alpe di Siusi Magazine - estate 2013 - Seiser Alm

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Come fanno le<br />

conchiglie ad arrivare<br />

sulle montagne<br />

Il Geotrail <strong>di</strong> Bulla: storia<br />

geologica, scritta in pietra e<br />

avvincente come un action thriller<br />

Testo: Silvia Rier<br />

Foto: Helmuth Rier<br />

»<br />

Questa – racconta il dott. Nössing tenendo<br />

alta in mano la brochure, mentre<br />

il suo viso abbronzato si illumina –<br />

questa è una cosa unica al mondo: che ci cre<strong>di</strong>ate<br />

o no una pubblicazione geologica in quattro lingue<br />

non esiste da nessun’altra parte”. Il dott. Nössing e<br />

la sua collega, una giovane geologa perfettamente<br />

bilingue, hanno appena congedato i circa 40 partecipanti<br />

all’ultima escursione del “Geotrail <strong>di</strong> Bulla”<br />

e ora si scambiano le impressioni <strong>di</strong> questo pomeriggio<br />

pieno <strong>di</strong> stimoli nei locali dell’Hotel Pinei.<br />

La verità è che dopo un’intera vita spesa con successo<br />

al servizio della geologia, il dott. Nössing,<br />

da poco eletto geologo-capo della Provincia Autonoma<br />

<strong>di</strong> Bolzano, è ancora in grado <strong>di</strong> entusiasmarsi<br />

quando racconta dell’attrazione del “Geotrail<br />

<strong>di</strong> Bulla”.<br />

Bulla è una delle tre frazioni <strong>di</strong> lingua la<strong>di</strong>na del Comune<br />

<strong>di</strong> Castelrotto e giace un po’ defilato oltre il<br />

Passo Pinei (1.437 m), che da sempre rappresenta<br />

il confine culturale e linguistico <strong>di</strong> Castelrotto: da<br />

una parte dominano la cultura e le usanze tedesche,<br />

dall’altra quelle la<strong>di</strong>ne o reto-romane. Il paesino<br />

<strong>di</strong> 180 anime <strong>di</strong> Bulla ha avuto una sua importanza<br />

nei secoli passati perché qui si incrociavano<br />

le due strade per gli alpeggi <strong>di</strong> Castelrotto e della<br />

Val Gardena. Il Passo Pinei in sé ha proprio l’aspetto<br />

<strong>di</strong> un alpeggio: in particolare l’odore inconfon<strong>di</strong>bile,<br />

che i primi cal<strong>di</strong> raggi <strong>di</strong> sole risvegliano<br />

dall’erba alta e sottile, con i suoi innumerevoli fiori<br />

e le erbe aromatiche, sembra in<strong>di</strong>menticabile e riempie<br />

<strong>di</strong> gioia.<br />

È qui, in questo punto <strong>di</strong> scissione e raccordo fra<br />

due culture, che ha inizio il sentiero del “Geotrail<br />

<strong>di</strong> Bulla”, inaugurato nell’<strong>estate</strong> del 2011, dopo due<br />

anni <strong>di</strong> costruzione.<br />

Ma qual è la sua storia E perché si è deciso <strong>di</strong><br />

collocarlo proprio qui, ai margini del Parco Naturale<br />

dello Sciliar e ai pie<strong>di</strong> delle Dolomiti, <strong>di</strong>chiarate<br />

dall’UNESCO Patrimonio naturale Il dott.<br />

Nössing sorride luminoso: “Quello che per i costruttori<br />

<strong>di</strong> strade è spesso una male<strong>di</strong>zione, è<br />

una bene<strong>di</strong>zione per i geologi” <strong>di</strong>ce e ci racconta<br />

che la strada per Bulla era stata costruita su un<br />

terreno particolarmente friabile ed instabile ed è<br />

stato necessario chiuderla. Per secoli, fino a quel<br />

momento la vecchia strada ai pie<strong>di</strong> del Bullaccia<br />

era stata famosissima, anche se solo nei circoli<br />

scientifici e in particolare geologici. Ma cosa ha<br />

potuto attirare per così tanto tempo i gran<strong>di</strong> luminari<br />

della geologia dei quattro angoli della Terra<br />

in questo paesino che, per quanto grazioso, è anche<br />

piuttosto modesto e inaccessibile “È per via<br />

– racconta il dott. Nössing – del cosiddetto ‘Profilo<br />

del Bulla’, un affioramento geologico fra i più<br />

belli del mondo”. Nella stratificazione geologica<br />

<strong>di</strong> questo “Profilo del Bulla” è scritta nientemeno<br />

che la storia dell’immane catastrofe che ha causato<br />

cambiamenti epocali all’ambiente: questo evento<br />

conosciuto come Estinzione <strong>di</strong> massa del Permiano-Triassico,<br />

ha avuto come conseguenza, circa<br />

252 milioni <strong>di</strong> anni fa, l’estinzione <strong>di</strong> circa il 90%<br />

delle specie viventi <strong>di</strong> allora: la fine del mondo, in<br />

pratica. Si provi ora a figurarsi nella mente questo<br />

lasso temporale: 252 milioni <strong>di</strong> anni (e ci troviamo<br />

agli albori della storia della Terra…): sì, le escursioni<br />

geologiche sono sempre anche una sana lezione <strong>di</strong><br />

umiltà, se vogliamo.<br />

Durante i lavori <strong>di</strong> realizzazione della strada nuova<br />

ci si è accorti <strong>di</strong> come questo “cinema della storia<br />

geologica” avrebbe potuto attirare un pubblico<br />

molto più ampio senza grossi sforzi, e così all’inizio<br />

del 2006, guidata dal prof. Rainer Brandner (dell’Istituto<br />

<strong>di</strong> Geologia e Paleontologia dell’Università<br />

<strong>di</strong> Innsbruck) e dal dott. Lorenz Keim (dell’Ufficio<br />

Provinciale <strong>di</strong> Geologia e Prove Materiali), si è costituita<br />

un’équipe con il compito <strong>di</strong> definire e costruire<br />

un percorso <strong>di</strong>dattico geologico attorno a<br />

questo “Profilo del Bulla”. Ma qual era la visione<br />

alla base <strong>di</strong> questo progetto Portare le Dolomiti,<br />

questi “Monti Palli<strong>di</strong>” Patrimonio Naturale dell’Umanità<br />

secondo l’UNESCO, più vicine alle persone,<br />

raccontare la storia <strong>di</strong> questo panorama montano<br />

unico e aprire la mente al mondo naturale in cui<br />

viviamo.<br />

Fedele al proprio compito, il “Geotrail” non<br />

presenta nessun grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà, è quin<strong>di</strong> percorribile<br />

senza problemi anche da bambini e anziani,<br />

purché siano un po’ abituati a camminare in<br />

montagna. Nella sua parte superiore il percorso<br />

segue un sentiero antichissimo, il “Troj d’Ancion”,<br />

passa poi a sfiorare l’i<strong>di</strong>lliaco paesino <strong>di</strong> Bulla e ritorna<br />

al punto <strong>di</strong> partenza lungo la vecchia strada<br />

chiusa <strong>di</strong> Bulla. Il “Geotrail” è ritmato da otto tavole<br />

esplicative molto dettagliate, ciascuna de<strong>di</strong>cata<br />

ad uno specifico tema geologico: qui si potrà<br />

vedere come si generano le rocce e i complessi<br />

rocciosi, si potrà comprendere come si trasformano,<br />

come si muovono e come sono composte,<br />

ci si stupirà <strong>di</strong> eventi che hanno letteralmente<br />

scosso il pianeta, come nel caso dell’Estinzione<br />

del Permiano-Triassico o della frana <strong>di</strong> Pontives,<br />

e si correrà il rischio <strong>di</strong> veder franare anche qual-<br />

»<br />

Tra luglio e agosto<br />

tutti gli interessati<br />

hanno la possibilità<br />

<strong>di</strong> avviarsi per un’escursione<br />

geologica<br />

sul Geotrail <strong>di</strong> Bulla<br />

con il dott. Ludwig<br />

Nössing. Le escursioni<br />

si terranno ogni<br />

mercoledì con partenza<br />

alle ore 13.30.<br />

Iscrizioni & informazioni<br />

presso l‘Ufficio<br />

informazioni <strong>di</strong><br />

Castelrotto<br />

10 ALPE | Estate<br />

Estate | ALPE 11

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