Relazione presidenziale 2001 (GC) - Atc.stsbc.ch
Relazione presidenziale 2001 (GC) - Atc.stsbc.ch
Relazione presidenziale 2001 (GC) - Atc.stsbc.ch
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
ASSEMBLEA ORDINARIA <strong>2001</strong> - RELAZIONE PRESIDENZIALE<br />
Care colleghe, cari colleghi,<br />
In occasione dell’Assemblea ordinaria del 1991, l’allora Presidente Eros Crivelli aveva<br />
iniziato la sua relazione paragonando l’importanza di aver raggiunto 10 anni d’esistenza<br />
dell’ATC con quella del numero 10 quale numero base significativo per le “potenze” della<br />
<strong>ch</strong>imica.<br />
Ora gli anni sono 20: altro numero significativo, questa volta più legato alla dimensione<br />
umana <strong>ch</strong>e non “matematica” della nostra vita. Di solito i vent’anni si aspettano con<br />
trepidazione per<strong>ch</strong>é portano con sé un potenziale di speranze e di progettualità.. Si<br />
diventa adulti e si vuole fare qual<strong>ch</strong>e cosa d’importante. Penso <strong>ch</strong>e coloro <strong>ch</strong>e più di<br />
vent’anni fa si sono gettati nell’avventura di pensare una società <strong>ch</strong>e raggruppasse i<br />
<strong>ch</strong>imici del Cantone si siano trovati per l’appunto in una situazione simile: tanti progetti e<br />
tante speranze. Magari l’ATC d’oggi non assomiglia pienamente o per niente a quella da<br />
loro pensata e ipotizzata. Alcuni di loro sono qui con noi e altri ci raggiungeranno per la<br />
festa: glielo <strong>ch</strong>iederemo. Ma non importa: così come gli scenari sognati da un<br />
adolescente non assomigliano quasi mai a quelli <strong>ch</strong>e saranno le situazioni delle età<br />
adulta, così an<strong>ch</strong>e l’ATC raggiungendo i venti anni si è rinnovata ed è cambiata,<br />
assumendo comunque una sua ben precisa dimensione di Associazione di Professionisti,<br />
con una base sicuramente solida in termini di partecipazione ed attività.<br />
Analizziamo la situazione soci. Nel 1981 27 <strong>ch</strong>imici partecipavano all’Assemblea costitutiva<br />
dell’ATC. Nel 1986 i soci erano 59 di cui solo 29 (49%) risiedevano in Ticino. Nel 1991 si<br />
contavano 92 professionisti di cui 52 nel Cantone (57%). Nel 1997 eravamo in 130 (95, pari<br />
al 73 % in Ticino). Oggi siamo in 152 di cui ben 121 (80%) operano nel Cantone.<br />
Dal punto di vista professionale lo spettro di funzioni offerte dall’industria e dai servizi è<br />
diventato sempre più allettante per i Professionisti desiderosi di operare in Ticino. Le<br />
aziende hanno certamente operato un grosso salto di qualità e si misurano sempre di più<br />
con il mondo globalizzato, sia in termini di qualità di prodotti e servizi <strong>ch</strong>e in termini di<br />
tecnologie offerte. Come abbiamo visto in precedenza an<strong>ch</strong>e numericamente i posti<br />
sono aumentati e non di rado le industrie faticano a trovare il candidato ideale. Per il<br />
momento le prospettive sembrano mantenersi rosee. Le statisti<strong>ch</strong>e ATICEF iindicano in<br />
1600 il numero del personale occupato a fine 2000 (750 nel 1983; 1037 nel 1990).<br />
An<strong>ch</strong>e da un punto di vista dei salari la situazione è progredita notevolmente. Già nel<br />
1991 Eros poteva affermare: “ i tempi in cui al <strong>ch</strong>imico ticinese venivano offerti 1500<br />
Fr/mese ci sembrano lontanissimi”. Ricordiamoci <strong>ch</strong>e la problematica salari era stata una<br />
delle scintille <strong>ch</strong>e avevano fatto scattare la molla per la costituzione dell’ATC. Pur non<br />
disponendo di cifre ufficiali, ma potendo tastare il polso del mercato personalmente<br />
quando si è alla ricerca di nuovi collaboratori (o quando i collaboratori ti vengono<br />
“scippati”), si può tranquillamente affermare <strong>ch</strong>e la situazione è ulteriormente migliorata.<br />
Mediamente i salari offerti sono buoni.<br />
Tornando a dare uno sguardo al mondo industriale, possiamo costatare come le aziende<br />
“classi<strong>ch</strong>e”, quelle <strong>ch</strong>e hanno dato vita alla fase iniziale ed al consolidamento della<br />
struttura <strong>ch</strong>imico –farmaceutica cantonale, si siano mediamente rafforzate sia dal punto<br />
di vista commerciale <strong>ch</strong>e da quello produttivo, inserendo an<strong>ch</strong>e interessanti potenzialità
nell’ambito della ricerca e sviluppo. An<strong>ch</strong>e quelle <strong>ch</strong>e nel fermento degli acquisizioni e<br />
dei merging degli anni novanta sono passate da una conduzione locale ad una dettata<br />
dalle regole di una casa madre estera hanno saputo mantenere e nella maggior parte<br />
dei casi potenziare le loro strutture locali.<br />
Qualitativamente il salto come detto è stato notevole. Un solo esempio: a cavallo del<br />
duemila sono state qualificate dalla Food and Drug Administration americana sette<br />
società <strong>ch</strong>imico-farmaceuti<strong>ch</strong>e ticinesi. Questo fatto non è significativo ed emblematico<br />
solo da un profilo tecnico-qualitativo ma an<strong>ch</strong>e da un profilo di business, poi<strong>ch</strong>é<br />
conferma la capacità di competere in uno dei mercati più difficili del mondo, rispettando<br />
le regole ambientali e sociali dettate dalla società civile in cui viviamo.<br />
Alcune cifre, per trasformare la misura del successo in termini economici: L’ATICEF<br />
annuncia per il 2000 un fatturato globale di 790 milioni (250 nel 1983; 350 nel 1990) ed<br />
investimenti pari a 160 milioni (48 nel 1983; 51 nel 1990).<br />
Ma il Ticino non è solo industria <strong>ch</strong>imico-farmaceutica: an<strong>ch</strong>e altre realtà si sono<br />
affermate recentemente offrendo posti di lavoro interessanti.<br />
Mi piace poi far notare come an<strong>ch</strong>e in Ticino si stia facendo largo un nuovo fenomeno,<br />
quello dell’imprenditorialità fra i professionisti locali. Fa piacere vedere come<br />
recentemente siano state acquistate o fondate aziende da parte di nostri tecnici, <strong>ch</strong>e, di<br />
fatto, si sono lanciati nel mondo imprenditoriale con un buon successo. Quasi tutti sono<br />
nostri soci e alcuni di loro sono qui con noi questa sera. Bravissimi.<br />
Credo <strong>ch</strong>e questo fatto sia sintomatico e rappresenti una delle opportunità <strong>ch</strong>e il futuro ci<br />
riserverà.<br />
Da qual<strong>ch</strong>e tempo, infatti, si nota un cambiamento radicale nella struttura industriale e<br />
commerciale del settore. La recente notizia del ridimensionamento della Ro<strong>ch</strong>e (3000<br />
licenziamenti di cui 600 a Basilea, molti dei quali nella produzione <strong>ch</strong>imica di principi<br />
attivi), conferma, se di conferma ci fosse bisogno, la fine di un’era. Un’era caratterizzata<br />
da società verticalizzate, integrate dalla ricerca e sviluppo, alla produzione, alla<br />
distribuzione e operanti in diversi rami (<strong>ch</strong>imica di base, coloranti, agro, alimentare,<br />
farmaceutica). Società capaci di assorbire e offrire grosse capacità di lavoro con<br />
condizioni di impiego stabili e quasi “definitive”. E’ an<strong>ch</strong>e la fine di un certo tipo di grande<br />
impresa, multinazionale e manageriale da un lato, ma an<strong>ch</strong>e padronale o paternalistica<br />
dall’altro in cui il dipendente si riconosceva in modo quasi totale. Un cambiamento<br />
certamente drammatico, ma <strong>ch</strong>e si può vedere an<strong>ch</strong>e come foriero di grosse<br />
opportunità. Una sola cosa è certa per <strong>ch</strong>i opererà nei prossimi anni: l’unica cosa <strong>ch</strong>e non<br />
cambierà è la spinta verso i cambiamenti.<br />
Veniamo alla vita sociale. Nel corso dell’anno sociale 2000-<strong>2001</strong> il comitato ha<br />
organizzato diversi momenti di incontro:<br />
Il 25 di settembre si è tenuta una conferenza del prof. Peter Roepstoff riguardante i più<br />
recenti sviluppi nella tecnologia della spettroscopia di massa. Una decina i partecipanti a<br />
questa serata per specialisti.<br />
Il Dr. Rolf Hilfiker della Solvias di Basilea ci ha introdotto il tema: Polymorphism: industrial<br />
relevance and systematic investigation. La conferenza ha avuto luogo il 20 di novembre<br />
ed ha visto la partecipazione di una trentina di soci.
Il primo di dicembre ci si è ritrovati in una trentina a festeggiare la fine del 2000 presso il<br />
Grotto Loverciano di Castel San Pietro. Ottimo l’ambiente.<br />
I nostri soci Luciano Soldati, Ra<strong>ch</strong>id Benhamza e Fabio Mac<strong>ch</strong>i si sono impegnati il 28 di<br />
marzo per presentare a più di 30 presenti le possibilità di usare Internet nel campo<br />
<strong>ch</strong>imico-farmaceutico. Un grazie per l’ottima relazione.<br />
Nell’ambito dell’informazione agli studenti il socio Patrizio Asparri ed il sottoscritto hanno<br />
partecipato ad una serat per gli studenti del Liceo di bellinzona organizzata dal locale<br />
Rotary Club.<br />
In collaborazione con AFTI e l’Ufficio del farmacista Cantonale, si è tenuto il 28 di Maggio<br />
un incontro con Dr. Livio ed i signori Malandra e Montorfani sul tema degli accordi<br />
bilaterali svizzera-EU con particolare riferimento alle implicazioni sul mercato del lavoro.<br />
I contatti privilegiati con l’AFTI sono continuati, come si vede dalle occasioni di incontro<br />
organizzate assieme. Abbiamo inoltre riallacciato contatti con l’ATICEF (Associazione<br />
Ticinese Industrie Chimi<strong>ch</strong>e, farmaceuti<strong>ch</strong>e e Cosmeti<strong>ch</strong>e). E’ stato fatto un primo<br />
incontro fra AFTI, ATICEF e ATC e altri seguiranno allo scopo di scambiare informazioni sulle<br />
attività, i momenti formativi ed i bisogni delle tre associazioni. Durante il prossimo anno il<br />
comitato potrà informarvi meglio sull’evoluzione di questa collaborazione.<br />
Purtroppo quest’anno non sarà possibile assegnare il premio per il miglior lavoro di<br />
diploma e questo per mancanza di candidature: avevamo infatti solo un candidato.<br />
Questo conferma i timori espressi da alcuni di voi durante il dibattito nell’ultima<br />
Assemblea. Poco male: il comitato proporrà di rendere il premio biennale.<br />
Vorrei ora presentare i nuovi membri, per un totale di 15:<br />
1. Blum Cristine<br />
2. De Bon Marcello, IBSA<br />
3. Cambria Francesco, Micromacinazione<br />
4. Castagno Laura, Helsinn Chemicals<br />
5. Fregnan Daniela, Helsinn Healthcare<br />
6. Garavani Alberto, IBSA<br />
7. Genini Davide<br />
8. Giannoccaro Roberto, Pharmaton<br />
9. Lanfran<strong>ch</strong>i Giuseppe, Insegnante<br />
10. Lepori Elisa, Dottorando<br />
11. Mac<strong>ch</strong>i Fabio, Pharmaton<br />
12. Magri Paolo, Chemestry & Health<br />
13. Napoletano Mauro, Inpharzam Ricer<strong>ch</strong>e<br />
14. Nessi Flavio Widmer-CEC<br />
15. Pellacini Franco, Inpharzam Ricer<strong>ch</strong>e<br />
Mi congedo invece dai membri dimissionari:<br />
1. De Angelis Patrizia<br />
2. Leonardi-Bissig Flavia<br />
3. Rossi Francesca<br />
4. Tamburello Alfio<br />
5. Colombo Gianni
Come Associazione in questi anni ci siamo fatti sentire, all’inizio con operazioni più<br />
politi<strong>ch</strong>e e corporative, poi sempre più profilandoci come centro di formazione ed<br />
informazione per i soci e quale serbatoio di comunicazione trasversale far le ditte ed i<br />
sevizi operanti in Ticino. Comunicazione trasversale <strong>ch</strong>e di fatto anticipa e favorisce i<br />
contatti ufficiali fra le stesse.<br />
Vorrei qui ringraziare tutti i soci <strong>ch</strong>e nei vent’anni hanno contribuito all’affermazione<br />
dell’ATC. Non potendo ringraziare tutti, lo farò ringraziando i past-president presenti oggi:<br />
Mario Jäggli, Eros Crivelli e Monica-Duca Widmer ed il membro di comitato del 1981<br />
Pierluigi Pagani Durante la cena avremo poi l’opportunità di discutere con loro e con<br />
Marco Leidi, oggi non più membro ATC, ma promotore attivo alla fine degli anni settanta<br />
dell’idea “società di <strong>ch</strong>imici”.. Si scusano per non essere potuti intervenire gli altri membri<br />
di comitato di allora: Gianfranco Ruffoni, Fran<strong>ch</strong>ino Filippini e Antonio Togni.<br />
Come annunciato in comitato avremo degli avvicendamenti. Lascerà infatti il comitato<br />
Ra<strong>ch</strong>id Benhamza, <strong>ch</strong>e ringrazio con amicizia per il brillante contributo <strong>ch</strong>e sempre ha<br />
saputo dare. Grazie Ra<strong>ch</strong>id.<br />
Sempre nello spirito di rinnovamento evocato in precedenza, penso <strong>ch</strong>e sia bello an<strong>ch</strong>e<br />
per il vostro Presidente lasciare la carica in un ‘occasione così particolare e di festa come<br />
questa. E’ stato per me un piacere lavorare nel comitato sin dal 1989 ed esserne<br />
Presidente per sei anni. Anni molto piacevoli, arric<strong>ch</strong>enti ed an<strong>ch</strong>e divertenti, grazie alla<br />
collaborazione di tutti i membri di comitato e di tutti voi <strong>ch</strong>e ringrazio di cuore.<br />
L’attuale comitato all’unanimità proporrà alla Presidenza il nostro brillante segretario<br />
Massimo Bossi. Sono sicuro <strong>ch</strong>e ne apprezzerete l’efficacia e la sagacia, così come<br />
l’abbiamo sperimentata noi del comitato. Sarà lui ad indicarvi su quali temi il nuovo<br />
comitato direttivo intende muoversi nell’immediato futuro.<br />
Vediamo ora di terminare celermente i lavori assembleari in modo da poter sfruttare al<br />
massimo questa giornata, <strong>ch</strong>e vuole segnare un nuovo momento di amicizia fra i soci.<br />
Il mio augurio per l’ATC è proprio questo: <strong>ch</strong>e l’amicizia sia il vettore trainante<br />
dell’Associazione an<strong>ch</strong>e in futuro.<br />
Giorgio Calderari<br />
Presidente