Ospedale S. Maria della Misericordia â Perugia - Infosalute.info
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<strong>Ospedale</strong> S. <strong>Maria</strong> <strong>della</strong> <strong>Misericordia</strong> – <strong>Perugia</strong><br />
CLINICA OTORINOLARINGOIATRICA<br />
Attività<br />
- Chirurgia Oncologica testa-collo;<br />
- Microchirurgia Otologica;<br />
- Chirurgia Oro-Faringo-Laringea;<br />
- Rinologia;<br />
- Chirurgia Endoscopica Naso-sinusale;<br />
- Ronco-Chirurgica;<br />
- Foniatria e Laser-Chirurgia;<br />
- Traumatologia Maxillo-Facciale.<br />
La Clinica Otorinolaringoiatrica dell’<strong>Ospedale</strong> S. <strong>Maria</strong> <strong>della</strong> <strong>Misericordia</strong> di <strong>Perugia</strong> ha attivato<br />
proficue collaborazioni con altre strutture dell’Azienda per fornire un servizio più efficace<br />
basato sull’approccio multidisciplinare. In particolare:<br />
- con la Clinica Neurochirurgica per il trattamento chirurgico di patologie <strong>della</strong> base del<br />
cranio per via endonasale;<br />
- con la Clinica Oculistica per il trattamento delle patologie delle vie lacrimali.<br />
Le prestazioni ambulatoriali e di analisi svolte presso la struttura includono principalmente:<br />
- Esami Audio-Vestibolari<br />
- Endoscopie delle vie aeree superiori<br />
- Otomicroscopie<br />
- Accertamenti pre-operatori<br />
Centro per lo Studio e la Terapia degli Acufeni e dell’Iperacusia<br />
Gli acufeni (rumori o fischi negli orecchi) sono un problema molto diffuso nella popolazione, in<br />
genere adulta. Di solito ai pazienti affetti da acufeni, esclusa una patologia trattabile<br />
chirurgicamente o con farmaci, viene consigliato ma senza successo di “imparare a conviverci”.<br />
Grazie allo sviluppo di una nuova terapia (Tinnitus Retraining Therapy: TRT) attualmente si<br />
raggiungono miglioramenti significativi <strong>della</strong> sintomatologia in percentuale superiore all’80% dei<br />
pazienti trattati. Il miglioramento consiste nella scomparsa <strong>della</strong> consapevolezza <strong>della</strong> presenza<br />
dell’acufene e del fastidio da esso arrecato.<br />
Molto spesso all’acufene si associa la iperacusia (maggiore sensibilità ai suoni anche di intensità<br />
non elevata) che può essere anch’essa corretta totalmente o parzialmente dalla TRT.<br />
Il paziente che giunge in ambulatorio per la presenza di un acufene associato o meno ad ipoacusia<br />
e/o iperacusia effettua il seguente percorso:<br />
- visita presso gli ambulatori <strong>della</strong> Clinica Otorinolaringoiatrica, associata a valutazione audiologica<br />
e otoneurologica;<br />
- avvio al Centro per lo Studio e la Terapia degli Acufeni e dell’Iperacusia dove, dopo la<br />
compilazione di un apposito questionario e una valutazione psicologica, viene dato inizio (in caso di<br />
esito positivo delle valutazioni precedenti) alle procedure <strong>della</strong> TRT per la terapia degli acufeni e<br />
dell’iperacusia.<br />
Centro di Riferimento Regionale Umbro per Impianti Cocleari<br />
Il Centro di Riferimento Regionale Umbro per Impianti Cocleari è stato istituito presso la Clinica<br />
Otorinolaringoiatrica dell’<strong>Ospedale</strong> S. <strong>Maria</strong> <strong>della</strong> <strong>Misericordia</strong> di <strong>Perugia</strong> nel 2004.
La Clinica costituisce da molti anni uno dei migliori centri specializzati in<br />
otorinolaringoiatria, punto di riferimento di primo piano in Italia per la diagnosi precoce e<br />
cura delle ipoacusie infantili, avendo largamente contribuito allo sviluppo e alla applicazione di<br />
metodiche, come i potenziali evocati uditivi del tronco encefalico e, più recentemente, le<br />
otoemissioni acustiche evocate, che hanno offerto la possibilità di effettuare diagnosi obiettive e<br />
sicure anche in soggetti non collaboranti come i bambini più piccoli.<br />
L’istituzione del Centro di Riferimento Regionale Umbro per gli Impianti Cocleari ha consentito<br />
pertanto di offrire al paziente gravemente ipoacusico, adulto o in età pediatrica, tutte le possibilità<br />
terapeutiche che la scienza, al momento, è in grado di offrire.<br />
È noto infatti che la sordità congenita bilaterale profonda costituisce una delle malattie congenite in<br />
assoluto più frequenti, presentando una incidenza di circa 1-2 per 1000 nuovi nati, e che il suo<br />
inadeguato trattamento comporta gravi conseguenze sia sulla acquisizione del linguaggio che sullo<br />
sviluppo delle capacità cognitive superiori del bambino: al contrario, il suo tempestivo trattamento<br />
mediante protesizzazione acustica o, ove questa non fosse sufficiente, mediante impianto cocleare,<br />
consentono lo sviluppo pressoché normale del bambino gravemente ipoacusico.<br />
Inoltre, l’impianto cocleare rappresenta l’unica efficace possibilità terapeutica nel soggetto<br />
adulto affetto da sordità acquisita bilaterale profonda.