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IL RECUPERO DELLE SCUDERIE ... - La Venaria Reale

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<strong>IL</strong> <strong>RECUPERO</strong> <strong>DELLE</strong> <strong>SCUDERIE</strong> JUVARRIANE,<br />

NUOVO POLO ESPOSITIVO DELLA REGGIA DI VENARIA<br />

<strong>IL</strong> RESTAURO<br />

<strong>La</strong> monumentalità degli spazi delle Scuderie Juvarriane (5.000 mq complessivi di<br />

superficie, oltre 140 mt di lunghezza ognuna per quasi 34 di larghezza e 15 di altezza<br />

totali) si riflette anche nei numeri del restauro: oltre 362.000 ore di lavoro, 21.500 mc di<br />

materiali di scavo (trasportati da più di<br />

1.200 camion), quasi 5.200 mq di<br />

coperture, 14.780 mq di pittura ignifuga<br />

per le travi in legno, 5.600 mq di<br />

pavimentazioni in cotto e altrettanti di<br />

pietra, 9.400 mc di calcestruzzo, 966.000<br />

kg di ferro per armatura, 23.200 mq di<br />

intonaci (corrispondenti a circa 1.400.000<br />

kg di malta caricati su 960 pallets),<br />

196.500 mattoni per il restauro di 9.800<br />

mq di facciate, 28.500 mt di cavi per<br />

l’illuminazione e l’adeguamento alle<br />

norme di sicurezza. Per il restauro<br />

artistico (che ha riguardato 650 mq di trompe l'œil, 23.000 mq di marmorino, 19.000 mq di<br />

velature e oltre 7.250 mt di cornici a stucco) sono state impiegate oltre 3.000 giorni di<br />

lavoro, altrettante mascherine e 6.000 paia di guanti di lattice, 140 saggi stratigrafici e 50<br />

analisi di laboratorio.<br />

Nell’ambito del vasto progetto di recupero della Reggia di <strong>Venaria</strong>, la presentazione dei<br />

restauri delle Scuderie Juvarriane rappresenta, non solo metaforicamente, un vero<br />

ritorno alla luce: gli imponenti e suggestivi spazi della Citroniera, progettata nel<br />

Settecento come un’enorme serra luminosa, tornano infatti dopo decenni di buio ad<br />

accogliere i raggi del sole. Le grandi vetrate, rivolte a sud per garantire luce e calore agli<br />

agrumi e alle piante esotiche nei mesi invernali e studiate per creare uno straordinario<br />

gioco di luci e ombre, furono tamponate nell’Ottocento per trasformare le navate in stalle e<br />

magazzini militari. Le ricchissime decorazioni che caratterizzavano le sterminate navate<br />

furono danneggiate prima dall’umidità e dai vapori prodotti dal fieno, dalla paglia e dagli<br />

animali, quindi da successivi strati di tinta. Il secolare decadimento e l’abbandono dovuto<br />

all'uso militare, dal 1831 al 1983, causarono poi un gravissimo deperimento murario, lo<br />

sfascio delle incavallature e gravi dissesti strutturali. L’attento recupero architettonico,<br />

oltre al consolidamento strutturale destinato a sanare le secolari fragilità<br />

dell'edificio e ad un completo aggiornamento impiantistico finalizzato alla nuova<br />

destinazione d’uso, riprende e valorizza le straordinarie scenografie di questi<br />

ambienti progettati come fondale dei giardini e caratterizzati da un grande e complesso<br />

apparato decorativo di pareti a marmorino, ma anche da nicchie, lesene, cornici, volte e<br />

aperture, stucchi e trompe l’œil.<br />

Il recupero delle Scuderie Juvarriane riflette anche il valore paradigmatico di <strong>Venaria</strong><br />

<strong>Reale</strong>, straordinario esempio dell’architettura di corte sabauda e palcoscenico privilegiato<br />

per le sperimentazioni formali e tecnologiche degli architetti ducali e regi. Il cantiere ha<br />

richiesto innanzitutto un ampio processo analitico per la conoscenza del complesso,<br />

impegnativi approfondimenti sia in campo storico-critico, con mirati saggi<br />

archivistici, sia in quello strutturale, con l’analisi in sito dei materiali sostenuta da<br />

una campagna diagnostica di sondaggi, tasselli sugli apparati decorativi, analisi chimiche


fino allo studio delle facciate e degli ambienti. <strong>La</strong> campagna diagnostica promossa dalla<br />

Soprintendenza è poi proseguita in cantiere con ulteriori analisi strutturali mirate alla<br />

verifica dei problemi di ordine statico emersi in corso d’opera, a seguito di scavi<br />

archeologici e ritrovamenti di strutture murarie. Questo ampio insieme di elaborazioni<br />

preliminari ha confermato anche per questi spazi l’estrema complessità, caratteristica della<br />

Reggia: il grande sistema monumentale non è infatti solamente un palinsesto<br />

dell’architettura barocca di corte, ma anche una preziosa testimonianza di gusto, di<br />

pratiche di cantiere, di tradizioni costruttive d’epoca.<br />

I lavori, realizzati sotto l’alta sorveglianza<br />

dell’ing. Francesco Pernice, Conservatore Capo<br />

della Reggia di <strong>Venaria</strong>, e progettati dal prof. Paolo<br />

Marconi in collaborazione con gli architetti Augusta<br />

Cyrillo Gomes e Giancarlo Battista, gli ingegneri<br />

Salvatore D’Agostino e Mario Rosario Migliore e<br />

con ITACA SpA, si fondano su meditate scelte di<br />

restauro e di ripensamento funzionale.<br />

L’organizzazione del cantiere è stata programmata<br />

nei minimi particolari per abbattere i costi di<br />

intervento e conciliare il rispetto delle architetture con le nuove esigenze funzionali,<br />

riproponendo tecniche e materiali antichi ma con metodologie di restauro tra le più<br />

moderne.<br />

Nella Citroniera è stato ricostituito il sistema di aperture settecentesche, accompagnato<br />

dalla posa di pavimentazione in pietra; nella Scuderia Grande i pavimenti in pietra e cotto<br />

riprendono le pendenze ritrovate attraverso lo scavo archeologico e destinate allo<br />

smaltimento dei liquidi occorrenti alla bagnatura delle piante o provenienti dall’uso della<br />

scuderia e per la pulizia dei cavalli; le facciate sono state oggetto di un accurato intervento<br />

di recupero dei mattoni a vista, di cui si è voluta conservare l’originaria caratterizzazione;<br />

sono stati ricostruiti i serramenti, riproposti nei luminosi colori juvarriani e nei disegni<br />

settecenteschi emersi dalle indagini stratigrafiche. Gli oltre 300 prelievi della complessa<br />

campagna di analisi diagnostiche e di saggi<br />

stratigrafici finalizzati all’individuazione dei<br />

colori originali, delle composizioni materiche e<br />

delle antiche metodologie di applicazione,<br />

hanno garantito il restauro filologico di uno<br />

straordinario apparato decorativo portando alla<br />

sperimentazione e produzione di nuovi<br />

materiali e alla formazione di stuccatori,<br />

falegnami, marmisti, restauratori, pavimentisti<br />

in grado di applicare le antiche lavorazioni.<br />

Secondo canoni già utilizzati alla Reggia,<br />

l’accurato lavoro di restauro artistico ha riproposto le delicate cromie settecentesche di<br />

stucchi e intonaci a marmorino, mentre le superfici intonacate non affrescate sono state<br />

consolidate ove possibile; gli intonaci di nuova fattura, gli stucchi e le partiture<br />

architettoniche sono stati realizzati con materiali analoghi agli originali per composizione e<br />

finitura.<br />

Particolarmente rilevante è stato il restauro degli apparati decorativi della Citroniera con la<br />

progressiva messa in luce di estesissime porzioni di decorazioni settecentesche: i dipinti<br />

parietali realizzati a trompe l’œil risultavano fortemente degradati ed hanno richiesto<br />

interventi eterogenei con l’uso di tecnica conservativa sui dipinti esistenti e ripropositiva<br />

per integrare le lacune presenti nelle specchiature architettoniche.


L’apertura di questi grandiosi spazi conferma la Reggia come “cantierelaboratorio”,<br />

capace di coniugare recupero e nuove destinazioni d’uso, ricerca e<br />

contenimento dei costi, formazione e valorizzazione trasformando il complesso in un<br />

dinamico polo culturale e in una straordinaria risorsa per il territorio.<br />

<strong>IL</strong> NUOVO POLO CULTURALE E ESPOSITIVO DELLA REGGIA<br />

Già nei prossimi mesi gli ambienti delle restaurate Scuderie Juvarriane saranno scenario<br />

di grandi iniziative.<br />

Dal 12 al 15 marzo 2010 in particolare, la Citroniera ospiterà il Festival dei Fiori in<br />

collaborazione con il Mercato dei Fiori di San Remo, con la presenza dei migliori flower<br />

designer d’Italia e del mondo. Il Festival rappresenta l’appuntamento più rilevante in Italia<br />

per i fioristi e un’importante vetrina annuale di tutta la produzione floricola del Ponente<br />

Ligure.<br />

Dal 1° aprile 2010, in occasione dell’Ostensione della Sacra Sindone a Torino, nella<br />

galleria della Scuderia Grande sarà allestita la straordinaria esposizione Gesù. Il corpo,<br />

il volto nell’arte: una mostra focalizzata sull’interesse che la persona fisica di Gesù ha<br />

suscitato nell’arte occidentale. Le più di 150 opere esposte, comprendenti un nucleo di<br />

capolavori prestati per l’avvenimento dai più importanti musei, chiese e collezioni italiane<br />

ed europee, saranno organizzate in un percorso inteso a riscoprire la centralità del corpo<br />

nel pensiero europeo nonché a interrogarsi sul legame tra corpo umano e identità divina<br />

implicito nel culto della Sindone.<br />

In attesa di questi eventi, sabato 27 e domenica 28 febbraio i visitatori della Reggia e<br />

dei Giardini potranno ammirare in anteprima il restauro delle Scuderie Juvarriane.<br />

INFORMAZIONI, PRENOTAZIONI INGRESSI E VISITE GUIDATE<br />

Tel.: +39 011 499 23 33 (Call center) - +39 011 4992355 (Servizi Educativi)<br />

prenotazioni@lavenariareale.it - prenotazioneservizieducativi@lavenariareale.it<br />

www.lavenariareale.it<br />

<strong>La</strong> <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> - Comunicazione e Stampa<br />

tel.: +39 011 4992300 - www.lavenariareale.it<br />

comunicazione@lavenariareale.it – andrea.scaringella@lavenariareale.it


FINANZIAMENTI<br />

Unione Europea, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Piemonte, Consorzio<br />

di Valorizzazione Culturale “<strong>La</strong> <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong>”<br />

COORDINAMENTO GENERALE<br />

Maria Grazia Ferreri, Alberto Vanelli, Francesco Pernice<br />

LAVORI DI RESTAURO E <strong>RECUPERO</strong> FUNZIONALE<br />

CANTIERE CITRONIERA – SCUDERIA GRANDE<br />

RESPONSAB<strong>IL</strong>E DEL PROCEDIMENTO<br />

Dott.ssa Maria Grazia Ferreri<br />

Supporto al RUP<br />

Geom. Giuliano Ricchiardi<br />

ALTA SORVEGLIANZA AI RESTAURI<br />

Ing. Francesco Pernice<br />

Supporto operativo<br />

Arch. Elena Buonfrate, Arch. Francesco Bosso, Ing. Filippo Ronsisvalle<br />

GRUPPO di PROGETTAZIONE - DIREZIONE LAVORI<br />

Prof. Arch. Paolo Marconi (capogruppo)<br />

Arch. Augusta Cyrillo Gomes<br />

Arch. Giancarlo Battista<br />

Prof. Ing. Salvatore D’Agostino<br />

Prof. Ing. Mario Rosario Migliore<br />

ITACA S.p.A (Ing. Roberto Bellocci Sessa)<br />

Attività di coordinamento dell’ufficio di Direzione <strong>La</strong>vori<br />

Arch. Carla Ceraldi<br />

Assistente in Cantiere per la Direzione <strong>La</strong>vori<br />

Arch. Alessandra Da Re<br />

RESPONSAB<strong>IL</strong>E DELLA SICUREZZA E COORDINAMENTO<br />

IN FASE DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE DEI LAVORI<br />

Ing. Antonio Dori<br />

Consulente per la Prevenzione Incendi e la Sicurezza luoghi di lavoro<br />

Ing. Gianfranco Lo Cigno<br />

COMMISSIONE DI COLLAUDO<br />

Arch. Franco Ferrero<br />

Ing. Tommaso Turinetti<br />

Arch. Claudio Tomasini<br />

IMPRESA APPALTATRICE<br />

Ati Guerrini Costruzioni Generali S.p.A Capo gruppo mandataria – ARCAS S.p.A. – M.I.T.<br />

di Ulivi e Zeme srl<br />

Responsabile di Cantiere<br />

Geom. Massimo <strong>La</strong>vigna<br />

Assistente: Calogero Azzolina


IMPRESE SUBAPPALTATRICI e DITTE CHE HANNO COLLABORATO<br />

<strong>La</strong>vori di restauro<br />

Ottaviano Conservazione e Restauro<br />

<strong>La</strong>vori edili<br />

Demarchi Costruzioni srl<br />

Rivestimenti Bruni Zani srl<br />

Consorzio G.M.T.<br />

Cotiet Aurel<br />

Remo Michele<br />

Falegnameria F.lli Ambrosio sas<br />

Brignoli srl<br />

CO.VELT<br />

Idraulica G.T.L. di Fratestefano Pasquale<br />

A.M.G. srl<br />

CO.IMP.AGOSTINO<br />

AITHON srl<br />

Angelicchio Mauro<br />

Bergantin Vittorio<br />

Edilizia Vito Mecca<br />

Mastro Andrea<br />

Ezio Galfrè<br />

Fornace Ballatore<br />

Italfer di Franco Lovisato e C. snc<br />

Mario Piovano<br />

<strong>La</strong>vori Impiantistici<br />

Bogetto Engineering<br />

SCHINDLER S.p.A.<br />

Neri Illuminazioni S.p.A.<br />

SUPPORTO ALLA STAZIONE APPALTANTE E ALLA DIREZIONE OPERATIVA<br />

Sonia Amarena, Marinella Bellocchio, Alessia Bellone, Roberta Bianchi, Salvatore<br />

Buonaiuto, Giovanni Cairo, Chiara Candiollo, Enrica Carbotta, Daniele Carletti, Luciano<br />

Catena, Carla Cima, Irene Cirillo, Antonino Chisci, Domenica Chisci, Gianbeppe<br />

Colombano, Rosella Cucchi, Piera Patrizia De Luca, Francesca Evangelisti, Matteo<br />

Fagiano, Giuliana Girardi, Giampiero Mosso, Maria Giulia <strong>La</strong>paglia, Mirella Macera, Paola<br />

Meda, Mariella Micucci, Francesca Oberto, Angelo Pani, Erika Paggioro, Roberto Parolisi,<br />

Niva Pescio, Marco Piletta, Pierangelo Raselli, Maurizio Reggi, Carlo Savasta, Valentina<br />

Santise, Andrea Scaringella, Bruno Sica, Carla Enrica Spantigati, Rita Surgo, Celestina<br />

Topatigh, Elvio Troilo, Elisabetta Vanzella, Marisa Varese.<br />

<strong>La</strong> <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> - Comunicazione e Stampa<br />

tel.: +39 011 4992300 - www.lavenariareale.it<br />

comunicazione@lavenariareale.it – andrea.scaringella@lavenariareale.it

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