ITALIA Prada si compra tutta CarShoe Patrizio Bertelli completa l’acquisizione di CarShoe. L’imprenditore aretino ha infatti acquisito il restante 45% dell’azienda nata negli anni sessanta con le calzature da guida in auto. Il patron di Prada nove anni fa aveva deciso di entrare nel capitale di CarShoe con il 51% di quote, e due anni fa era salito al 55%. Poche settimane Patrizio Bertelli fa la decisione di acquisirla interamente dall’altro socio, l’imprenditore toscano Antonio Moretti, che possiede oltre alla catena di abbigliamento Modi & moda e i marchi Arfango e Bonora, anche l’azienda vitivinicola Tenuta Setteponti. CarShoe, che nel 2008 aveva registrato un fatturato di circa 34 milioni di ricavi, ora va ad aggiungersi agli altri brand del gruppo: Prada, Miu Miu e Church’s, che complessivamente hanno registrato solo nel primo semestre 2010 ben 930 milioni di euro. Cavalli torna all’utile nel primo semestre 2010 Migliorano i conti del Gruppo Roberto Cavalli che presenta quindi i primi risultati positivi dopo la riorganizzazione del gruppo con l’ingresso dei nuovi manager Gianluca Brozzetti come CEO e Carlo Di Biagio in qualità di COO. Nei primi sei mesi dell’anno l’utile netto è tornato positivo a 1,9 milioni di euro rispetto alla perdita di 3,5 milioni al 30 giugno 2009. Sostanzialmente stabile il fatturato a 86,2 milioni di euro, di poco inferiore agli 87,7 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Il leggero calo è legato anche alla flessione derivante dai ricavi da royalties, legata principalmente alla crisi di Ittierre, attualmente in amministrazione straordinaria, che ha in licenza l’importante collezione giovane Just Cavalli. L’ebitda è positivo per 12,1 milioni di euro e rappresenta il 14% del fatturato, sostanzialmente in linea con il 14,7% del medesimo periodo nello scorso anno. Migliora infine l’indebitamento verso le banche, che si è attestato a 6,7 milioni di euro contro gli 8,3 milioni del 31 dicembre 2009. 4 PAMBIANCOWEEK 30 settembre 2010 Valentino per Gap, una capsule firmata Piccioli e Chiuri Pier Paolo Piccioli, Maria Grazia Chiuri Gap entra in Italia in grande stile e per l’apertura del flagship milanese, prevista per il 2 dicembre in corso Vittorio Emanuele, ha ingaggiato un nome altisonante, la maison Valentino, per la sua prima capsule con un brand italiano. Il gruppo americano di abbigliamento casual realizzerà infatti in collaborazione con i due stilisti di Valentino, Pier Paolo Piccioli e Maria Grazia Chiuri una capsule collection nella quale i capi iconici di Gap saranno rivisitati in chiave haute couture. “Sono cinque gli item in co-branding – ha spiegato Pier Paolo Piccioli – nel rispetto delle due culture, ovvero lo spirito di Valentino e l’essenzialità di Gap.” La collezione sarà venduta solo in alcuni selezionati negozi, da Colette a Parigi e a Londra presso il Dover Street Market, oltre che presso il flagship store Gap di Milano. Anche Max Mara cede alla crisi La crisi economica del mercato non ha risparmiato neanche Max Mara, il gruppo di abbigliamento donna di proprietà della famiglia Maramotti. Come riportato da MF Fashion, il bilancio consolidato ha visto la Max Mara Fashion Group chiudere il 2009 con un fatturato che si è infatti attestato Luigi Maramotti a 1,16 miliardi di euro, in calo del 7,2% rispetto ai 1,257 miliardi dell’anno prima. Anche l’utile netto ha segnato una contrazione: il gruppo ha chiuso l’anno a 55,1 milioni di euro, in calo del 33% rispetto agli 83,2 milioni dell’esercizio precedente. L’unico segnale positivo è rappresentato dall’incremento del personale. Nel corso del 2009 i dipendenti del Max Mara Fashion Group sono passati da 4.899 a 4.973 unità.
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