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Taranto - Comune di Grottaglie

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Puglia<br />

Sacro e Profano<br />

<strong>Taranto</strong><br />

e la sua provincia<br />

In provincia <strong>di</strong> <strong>Taranto</strong> gli usi e costumi della tra<strong>di</strong>zione rivivono nei<br />

numerosi eventi legati al momento della festa. Azioni, rappresentazioni<br />

e riti raccontano <strong>di</strong> una cerimonialità vissuta dal popolo in maniera<br />

totale, collettivamente prima ancora che in<strong>di</strong>vidualmente. La<br />

comunicazione dei significati è affidata a gesti, abiti, figurazioni<br />

che rimandano ad eventi altrove ed in altro tempo verificatisi.<br />

Profondamente legata al mare, la città <strong>di</strong> <strong>Taranto</strong> rivive il momento<br />

dell’arrivo sulle coste ioniche del suo patrono, San Cataldo, attraverso<br />

una suggestiva processione in mare. Secondo la leggenda, il<br />

santo, <strong>di</strong> ritorno dalla Palestina, scampò ad un naufragio gettando<br />

nelle acque del Mar Grande l’anello pastorale e generando proprio<br />

in quel punto una sorgente <strong>di</strong> acqua dolce, l’Anjedde de San<br />

Catàvede. L’evento rivive la sera dell’8 maggio quando la statua del<br />

santo, dalla cattedrale in città vecchia, viene portata in processione attraverso<br />

i due mari della città con decine <strong>di</strong> imbarcazioni al seguito.<br />

Sempre al mare sono legati i festeggiamenti in onore della santa patrona<br />

dei pescatori, la Stella Maris: durante la processione <strong>di</strong> settembre<br />

numerose imbarcazioni ne scortano in mare il simulacro tra<br />

musiche e fuochi d’artificio.<br />

<strong>Taranto</strong>. Festa <strong>di</strong> S. Cataldo<br />

(foto <strong>di</strong> C. La Fratta)<br />

IL SANTO ED IL MARE<br />

La memoria collettiva <strong>di</strong> una comunità rivive nelle rievocazioni <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> eventi passati e nell’esaltazione dei profon<strong>di</strong> valori <strong>di</strong> civiltà che animarono<br />

quegli acca<strong>di</strong>menti. A Massafra si rivivono in settembre atmosfere me<strong>di</strong>oevali nel Palio della Mezzaluna, rievocazione storica <strong>di</strong> un evento accaduto<br />

nel 1594, allorquando un piccolo gruppo <strong>di</strong> armigeri locali riuscì a respingere l’asse<strong>di</strong>o dei Turchi nei pressi della foce del fiume Tara. Il palio rivive<br />

oggi gli ideali <strong>di</strong> operosa concor<strong>di</strong>a e unità <strong>di</strong> intenti che animarono quell’evento attraverso “giocose battaglie” tra i rioni della città. Cavalli e cavalieri<br />

in armature d’epoca, paggi, nobili e damigelle sfilano per le strade della città, si sfidano in competizioni cavalleresche, gareggiano in gare sportive.<br />

Particolarmente attesa la corsa a staffetta, l’atto conclusivo della manifestazione che decreterà l’assegnazione del palio al rione vincente. I fasti della corte<br />

al tempo del Principato si celebrano invece nel capoluogo ionico con il matrimonio tra la Maria D’Enghien, principessa <strong>di</strong> <strong>Taranto</strong> e La<strong>di</strong>slao, re <strong>di</strong><br />

Napoli. La rievocazione storica celebra l’evento del 1407 attraverso un’attenta ricostruzione <strong>di</strong><br />

quello che fu il ricco cerimoniale <strong>di</strong> corte previsto per l’occasione: dalla città vecchia il corteo raggiunge<br />

il castello aragonese dove tra danze, canti e combattimenti tra cavalieri, verrà celebrato<br />

il matrimonio. L’evento si conclude con il banchetto nuziale allestito nel chiostro <strong>di</strong> Santa Chiara,<br />

tra musiche e danze me<strong>di</strong>oevali.<br />

<strong>Taranto</strong>. Matrimonio <strong>di</strong><br />

Maria d’Enghien<br />

(foto <strong>di</strong> N. Calembo)<br />

Massafra. Palio della<br />

Mezzaluna<br />

(foto <strong>di</strong> R. Castellano)<br />

RIEVOCAZIONI STORICHE<br />

La tra<strong>di</strong>zione incontra la fede nel profondo<br />

misticismo delle sacre rappresentazioni.<br />

Nel periodo <strong>di</strong> Pasqua, le vicende legate alla<br />

vita ed alla Passione <strong>di</strong> Gesù vanno in scena<br />

come in un potente dramma teatrale in cui la<br />

devozione <strong>di</strong>venta silente partecipazione al<br />

dolore del Calvario. A <strong>Taranto</strong> la<br />

Confraternita del Carmine unitamente a<br />

quella <strong>di</strong> Maria SS. Addolorata danno vita<br />

da oltre due secoli ad una delle più belle manifestazioni<br />

<strong>di</strong> pietà popolare, i Riti della<br />

Settimana Santa. Alla mezzanotte del<br />

Giovedì Santo, ha inizio dalla chiesa <strong>di</strong> San<br />

Domenico Maggiore la processione<br />

<strong>Taranto</strong>. Processione dell’Addolorata (foto <strong>di</strong> C. La Fratta)<br />

dell’Addolorata: il mesto corteo con la statua della Vergine rivive, attraverso il dolore della Madre, il dramma della morte <strong>di</strong> Gesù, in uno dei momenti<br />

più toccanti della tra<strong>di</strong>zione religiosa tarantina. Il pellegrinaggio si concluderà solo al mattino seguente dopo aver attraversato le vie delle<br />

città vecchia e del borgo. Al pomeriggio, un altro intenso momento sarà vissuto dalla comunità con la processione dei Misteri, una rappresentazione<br />

della Via Crucis <strong>di</strong> Gesù attraverso statue e simboli della Passione portati in pellegrinaggio, per tutta la notte, attraverso le vie del borgo. Accomuna<br />

le due rappresentazioni sacre la presenza<br />

<strong>di</strong> confratelli in abito <strong>di</strong> rito e<br />

volto coperto (perdùne), che con incedere<br />

lento e dondolante (nazzecàte),<br />

accompagnano i simulacri in<br />

un lungo cammino <strong>di</strong> fede e penitenza.<br />

Altro momento <strong>di</strong> forte suggestione<br />

in cui la tra<strong>di</strong>zione incontra<br />

la fede nel continuo rimando-riproduzione<br />

delle vicende legate alla vita<br />

<strong>di</strong> Gesù, è la rappresentazione scenica<br />

della Passio Christi <strong>di</strong> Ginosa:<br />

un evento <strong>di</strong> grande impatto in cui<br />

più <strong>di</strong> trecento attori danno vita, nel<br />

suggestivo scenario della gravina,<br />

alla rappresentazione della vita <strong>di</strong><br />

<strong>Taranto</strong>. Processione dei Misteri<br />

Gesù, dall’Annunciazione alla<br />

(foto <strong>di</strong> C. La Fratta)<br />

Resurrezione.<br />

STORIA DI FEDE: LA PASQUA

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