12.01.2015 Views

Appunti dalle lezioni Parte I: capitoli 1–3 - Vernimark

Appunti dalle lezioni Parte I: capitoli 1–3 - Vernimark

Appunti dalle lezioni Parte I: capitoli 1–3 - Vernimark

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

2 La logica 14<br />

intendiamo oggi una procedura effettivamente computabile, che prenda in ingresso l’insieme delle<br />

premesse e deduca o derivi la conclusione operando esclusivamente trasformazioni formali degli<br />

enunciati. Una procedura del genere viene denominata procedura di prova o calcolo logico o<br />

semplicemente calcolo. Se un calcolo C è in grado di derivare l’enunciato ϕ partendo da Γ scriviamo<br />

Γ |– C ϕ,<br />

o più semplicemente<br />

Γ |– ϕ.<br />

Gli enunciati appartenenti a Γ sono dette premesse, ϕ è detto conclusione e la derivazione formale di ϕ da<br />

Γ è detta dimostrazione o deduzione o derivazione o prova della conclusione a partire <strong>dalle</strong> premesse. Si<br />

dice anche che la conclusione deriva o è deducibile <strong>dalle</strong> premesse.<br />

Un calcolo può essere formulato (anzi: deve essere formulato) senza fare nessun riferimento alla<br />

semantica (e quindi alla verità degli enunciati). Naturalmente, però, lo scopo del calcolo è di derivare<br />

formalmente proprio le conseguenze logiche di un insieme di assiomi. Quindi la relazione che sussiste<br />

fra derivazione e conseguenza logica è molto importante.<br />

Diremo che un calcolo è corretto (inglese: sound) quando gli enunciati derivati da Γ sono effettivamente<br />

conseguenze logiche di Γ:<br />

se Γ |– ϕ, allora Γ |= ϕ.<br />

Viceversa, si dice completo un calcolo in grado di derivare tutte le conseguenze logiche delle premesse:<br />

se Γ |= ϕ, allora Γ |– ϕ.<br />

Attenzione però: nulla si dice sul comportamento del calcolo quando siano in ballo un insieme di<br />

premesse e un enunciato che non è conseguenza logica delle premesse: anche un calcolo completo<br />

potrebbe non essere in grado di stabilirlo in tempo finito. Per alcune logiche particolarmente semplici,<br />

tuttavia, sono disponibili algoritmi di decisione, ovvero procedure che terminano in tempo finito con una<br />

risposta positiva (ϕ deriva da Γ) o negativa (ϕ non deriva da Γ).<br />

A seconda della particolare logica considerata si possono così verificare le situazioni seguenti:<br />

• La logica è decidibile. Ovvero, esiste una procedura che termina in tempo finito con una risposta<br />

positiva (ϕ deriva da Γ) o negativa (ϕ non deriva da Γ). Come si è già detto, una procedura del<br />

genere viene chiamata algoritmo di decisione.<br />

• La logica è indecidibile, ma comunque semidecidibile. Ovvero, esiste una procedura che termina in<br />

tempo finito con una risposta positiva quando ϕ deriva da Γ, ma può non terminare quando ϕ non<br />

deriva da Γ. Una procedura del genere viene denominata procedura di semidecisione.<br />

• La logica è indecidibile e non semidecidibile. Ovvero, non esiste né un algoritmo di decisione né<br />

una procedura di semidecisione.<br />

La logica proposizionale, ad esempio, è decidibile, e lo sono pure alcuni frammenti interessanti della<br />

logica predicativa del primo ordine (come ad esempio la logica monadica del primo ordine, che ammette<br />

predicati con al più un argomento). La logica predicativa del primo ordine nella sua totalità è invece<br />

soltanto semidecidibile, e le logiche predicative di ordine superiore al primo sono indecidibili e non<br />

semidecidibili.<br />

A questo punto è interessante vedere come si presenta un calcolo logico. L’idea di base è che il calcolo<br />

si limita ad analizzare le argomentazioni dal punto di vista formale, senza fare mai appello al significato<br />

delle costanti, dei predicati e così via. In altre parole, i calcoli sono algoritmi di elaborazione simbolica<br />

che operano su espressioni formali (gli enunciati del linguaggio logico prescelto).<br />

Marco Colombetti<br />

<strong>Appunti</strong> <strong>dalle</strong> <strong>lezioni</strong> di Ingegneria della conoscenza e sistemi esperti<br />

Politecnico di Milano Anno accademico 2000/2001 – Versione 2 aprile 2001

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!