Catalogo dei servizi e delle prestazioni - Repubblica e Cantone Ticino
Catalogo dei servizi e delle prestazioni - Repubblica e Cantone Ticino
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Strategia per promuovere l’integrazione degli invalidi nel<br />
<strong>Cantone</strong> <strong>Ticino</strong><br />
ALLEGATO 9<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong>, DSS - DASF,<br />
settembre 2005
Strategia per promuovere l’integrazione degli invalidi nel<br />
cantone <strong>Ticino</strong><br />
ALLEGATO 9<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong>, DSS - DASF,<br />
settembre 2005
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
Dipartimento della Sanità e della Socialità,<br />
Divisione dell’Azione Sociale<br />
Enti <strong>dei</strong> settori:<br />
anziani, invalidi, famiglia e minorenni,<br />
assistenza e cura a domicilio
Presentazione<br />
Il 1° gennaio 2006 - nei settori degli anziani, degli invalidi, della<br />
famiglia e <strong>dei</strong> minorenni, dell’assistenza e cura a domicilio - entrerà in<br />
vigore in modo generalizzato il nuovo sistema di regolazione e<br />
finanziamento basato sui contratti di prestazione e i contributi globali.<br />
È stato sviluppato in quattro anni di intenso lavoro congiunto<br />
dell’Amministrazione cantonale e degli Enti sussidiati, ed è stato<br />
sperimentato con successo tramite una dozzina di contratti pilota.<br />
Come lo dice il suo nome, un “contratto di prestazione” mette al centro<br />
<strong>delle</strong> negoziazioni (un contratto è un atto bilaterale, negoziato) le<br />
<strong>prestazioni</strong> da erogare ai cittadini. Quantità, qualità, costo. Tramite la<br />
sottoscrizione del contratto, il <strong>Cantone</strong> “acquista” a favore <strong>dei</strong> cittadini<br />
un insieme di <strong>prestazioni</strong>, con determinate caratteristiche qualitative,<br />
ad un determinato prezzo.<br />
La chiave di volta del contratto è dunque il catalogo <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
erogate dai diversi <strong>servizi</strong> (o istituti) ai loro utenti, concordate con il<br />
<strong>Cantone</strong>.<br />
Questa pubblicazione, che presentiamo alla vigilia della<br />
generalizzazione dello strumento contrattuale, è proprio il “<strong>Catalogo</strong><br />
<strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong>”: la base su cui verranno negoziati,<br />
stipulati e finanziati i quasi novanta contratti di prestazione per l’anno<br />
2006.<br />
Il catalogo non è però soltanto uno strumento di lavoro – accanto a<br />
quelli finanziari (contabilità analitica, prezzi standard…) – per la<br />
negoziazione <strong>dei</strong> contratti.<br />
È anche l’illustrazione - per i membri dell’esecutivo e del legislativo del<br />
<strong>Cantone</strong>, ma anche per i Comuni e per i cittadini - di quali siano oggi i<br />
<strong>servizi</strong> e le <strong>prestazioni</strong> che l’ente pubblico è chiamato a finanziare,<br />
poiché rispondono ai bisogni riconosciuti <strong>dei</strong> cittadini anziani, invalidi,<br />
ammalati, minorenni bisognosi di protezione.<br />
Rappresenta quindi un contributo importante alla trasparenza <strong>delle</strong><br />
politiche sociali e merita dunque una forma di presentazione accurata,
come quella elaborata e inserita in questo raccoglitore, che ne faciliti<br />
la consultazione anche per i non addetti ai lavori.<br />
Patrizia Pesenti<br />
Direttore del Dipartimento della sanità e<br />
della socialità<br />
Bellinzona, settembre 2005
Introduzione<br />
Nell’ambito del Progetto contratti di prestazione, la definizione <strong>delle</strong><br />
<strong>prestazioni</strong> ha rappresentato una <strong>delle</strong> attività prioritarie, nella quale<br />
sono state impegnate una parte considerevole <strong>delle</strong> risorse umane<br />
disponibili per un periodo di quasi due anni. Il risultato di questo<br />
impegno è il presente <strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong>, che<br />
vogliamo brevemente introdurre, rispondendo a tre domande.<br />
La prima. Qual è il concetto di prestazione che abbiamo adottato<br />
Ossia, cos’è che abbiamo denominato prestazione<br />
Tra le tante opzioni possibili, abbiamo definito prestazione il risultato<br />
di un processo, ossia di un insieme di attività coordinate e indirizzate<br />
a generare un determinato prodotto finito (utilizzabile a sé stante<br />
dall’utente).<br />
Questa scelta poggia su due considerazioni importanti:<br />
• oggetto di definizione deve essere un insieme di attività e non<br />
singole attività, al fine di evitare un eccesso di regolamentazione<br />
che potrebbe facilmente comportare un appiattimento<br />
dell’intervento a danno dell’autonomia e della creatività degli enti.<br />
La definizione ha quindi carattere generico e non dettagliatospecialistico;<br />
• l’attenzione di tutti gli attori del sistema (finanziatori e erogatori di<br />
<strong>prestazioni</strong>) deve essere sempre più orientata al risultato, per cui è<br />
quest’ultimo che deve essere definito, per poi essere negoziato e<br />
controllato.<br />
La seconda. Perché un catalogo non solo <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong> ma anche<br />
<strong>dei</strong> “<strong>servizi</strong>”, intesi come tipologia degli enti - <strong>servizi</strong> e istituti - che<br />
erogano le <strong>prestazioni</strong> (istituto per anziani, appartamento protetto,<br />
centro diurno, laboratorio, centro educativo per minorenni, <strong>servizi</strong>o di<br />
assistenza e cura a domicilio, ecc.)<br />
Anche questa scelta deriva da due considerazioni di fondo:<br />
• la prestazione, per poter essere correttamente interpretata e<br />
realizzata, deve essere collocata nel contesto organizzativo di<br />
produzione e erogazione;<br />
• per ottenere <strong>dei</strong> gruppi di <strong>prestazioni</strong> coerenti, è necessario<br />
prioritariamente definire il tipo di <strong>servizi</strong>o erogante di riferimento, le
cui finalità e i cui obiettivi fungano da traccianti per la definizione<br />
<strong>delle</strong> finalità e degli obiettivi di ogni singola prestazione del gruppo.<br />
La terza. Quali sono stati i criteri che hanno guidato il processo di<br />
individuazione e strutturazione <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
• Certamente il pragmatismo e l’economicità. In quest’ottica sono<br />
stati analizzati i lavori effettuati nell’ambito di altri progetti, a livello<br />
locale, cantonale, svizzero e di altre realtà nazionali, cercando di<br />
valorizzare quanto già fatto e, nel contempo, evitando lo spreco di<br />
risorse e la ripetizione degli errori.<br />
• Il rispetto <strong>dei</strong> vincoli legali, nel senso ampio del termine,<br />
considerando cioè oltre alle leggi e ai regolamenti, anche i<br />
messaggi e i documenti di pianificazione settoriali.<br />
• Il rispetto, per quanto possibile e compatibile con gli altri criteri,<br />
della realtà operativa in ogni singolo settore.<br />
• E, naturalmente, la funzionalità rispetto al complesso sistema <strong>dei</strong><br />
contratti di prestazione, in cui il catalogo <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong> deve<br />
assolvere a diverse funzioni:<br />
• supportare l’attività di negoziazione <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong>;<br />
• servire da base per una rilevazione analitica <strong>dei</strong> costi;<br />
• favorire l’elaborazione di una mappa strutturata <strong>dei</strong> fattori che<br />
determinano la qualità del <strong>servizi</strong>o e, quindi, l’individuazione degli<br />
indicatori di qualità maggiormente significativi;<br />
• consentire un’attività di controlling orientata ai risultati;<br />
• informare i cittadini in generale, e i cittadini-utenti in particolare,<br />
sui contenuti e gli obiettivi <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong> acquistate per loro<br />
conto dall’ente pubblico;<br />
• impegnare gli operatori su tali contenuti e obiettivi.<br />
Le prime quattro funzioni sono specifiche all’introduzione del nuovo<br />
sistema di finanziamento e ne determinano la coerenza. Le<br />
<strong>prestazioni</strong> contrattualizzate devono infatti essere definite nel catalogo<br />
<strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong> e occorre ritrovarle nei centri di costo finali della<br />
contabilità analitica, come pure nel set di indicatori di qualità. In tal<br />
modo è garantita la necessaria corrispondenza tra catalogazione e<br />
definizione <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong> contrattualizzate e loro misurazione in<br />
termini di quantità, di qualità e di costi.
Considerando la numerosità e la complessità di questi criteri/vincoli, è<br />
evidente che il catalogo, nonostante il grande impegno profuso nella<br />
sua elaborazione da parte <strong>dei</strong> gruppi di lavoro, non è perfetto.<br />
È da ritenere, per ora, il miglior risultato possibile e, nel contempo,<br />
una solida base sulla quale lavorare in un’ottica di miglioramento<br />
continuo. In questa consapevolezza, il catalogo è edito nella forma del<br />
raccoglitore ad anelli; una scelta voluta per consentirne un agevole,<br />
economico e tempestivo aggiornamento e ampliamento, attraverso<br />
l’inserimento di schede sostitutive o aggiuntive, ma anche per<br />
evidenziarne la dinamicità anche nella forma.<br />
Ringraziamenti<br />
Se questa prima versione del catalogo <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
può vedere la luce in tempo utile per supportare l’introduzione<br />
generalizzata <strong>dei</strong> contratti di prestazione in quattro settori, il merito va<br />
in primo luogo ai team di progetto settoriali, che qui ringraziamo sia<br />
per il contributo di gruppo sia per il contributo individuale:<br />
Team settore anziani<br />
Amministrazione: Borradori Giorgio, Germann Elena, Lucchini<br />
Claudia, Rusconi Matteo.<br />
Enti:<br />
Abbondanza Anna, Bernasconi Lino, Biasi Marina,<br />
Bonacina Graziella, Borghi Mariella, Brenn<br />
Chantal, Bujas Silvia, Canonica Chiara, Cariboni<br />
Bruno, Suor Caslini Giovanna, Comi Gianpiero,<br />
Filliger Claudio, Garganigo Caterina, Ghidotti<br />
Fabrizio, Janett Luca, Mordasini Giuseppe, Morisoli<br />
Silvano, Muttathukunnel Matthew, Patelli Rosa,<br />
Perucchi Roberto, Pezzoli Paolo, Poli Gianfranco,<br />
Santini Marina.<br />
Team settore invalidi<br />
Amministrazione: Fattorini Gabriele, Bagnovini Eros, De Lorenzi<br />
Ettore, Scolari Eva.<br />
Enti:<br />
Besomi Stefano, Cambrosio Rossano, Casarin<br />
Franco, Don Costantino Salvatore, Cattaneo<br />
Adriano, Intraina Daniele, Keller Antonella,<br />
Melasecca Massimo, Muto Monica, Panzeri
Roberto, Proietti Marzio, Suor Sabbioni Tiziana,<br />
Spagnolo Piergiorgio, Vago Elena.<br />
Team settore famiglia e minorenni<br />
Amministrazione: Pau-Lessi Ivan, Armi Gianni, Bionda Michela,<br />
Patocchi Sonia.<br />
Enti:<br />
Bottini Marco, Cao Luca, Doveri Carlo, Lüscher<br />
Christine, Mattei Raffaele, Sr. Pattacini Cristina,<br />
Petraglio Ivana, Riederer Astrid, Spadino Renzo.<br />
Team settore assistenza e cure a domicilio<br />
Amministrazione: Gulfi Chiara, Albertoni Renato, Invernizzi Carla.<br />
Enti:<br />
A Marca John, Balestra Gabriele, Cattori Cesare,<br />
Conte Enrico, Kläy Marianne, Macchi Marco,<br />
Maestrini Fabio, Orlando Nunzia, Ryser Daniele,<br />
Treichler Marco, Xhanino Maurizio, Zamperini<br />
Tiziana, Zanni Dario.<br />
Ringraziamo inoltre il Comitato consultivo, per il prezioso lavoro<br />
propositivo e di analisi critica <strong>delle</strong> soluzioni elaborate dai team di<br />
progetto. Anche in questo caso i ringraziamenti sono sia per il<br />
contributo di gruppo sia per quello individuale:<br />
Comitato consultivo<br />
Sindacati: Giudici Luca (SIT), Pestoni Graziano (SSP/VPOD),<br />
Ricciardi Renato (OCST)<br />
Ambito utenti: Avilés-Nani Alejandro, (Pro Juventute), Cagnasso<br />
Piergiorgio (Pro Senectute), Ferracin Mara<br />
(CPAST), Lupi Monica (ATGABBES), Matasci<br />
Enrico (Pro Infirmis), Spiga Maria (ATTE),<br />
Tomasoni-Ortelli Michela (APSI)<br />
Un sincero grazie va ancora ai colleghi dell’Ufficio del medico<br />
cantonale – Servizio vigilanza e qualità, Anna De Benedetti e<br />
Alexandre Aleman, per gli importanti confronti e per le verifiche in<br />
merito alla plausibilità sul piano tecnico <strong>delle</strong> soluzioni proposte e, per<br />
gli stessi motivi, alla professoressa Luisa Lomazzi dell’USI – Istituto di<br />
microeconomia ed economia pubblica.<br />
Infine, un ringraziamento particolare va all’assistente di progetto,<br />
Andrea Pronzini, al consulente di progetto Fares Sayegh e alla
collaboratrice scientifica della Divisione dell’azione sociale, Sabina<br />
Beffa, che hanno condiviso il lavoro di accompagnamento <strong>dei</strong> team di<br />
progetto e di verifica della congruenza complessiva del catalogo.<br />
La Direzione del Progetto Contratti di prestazione:<br />
Francesco Branca, Capo Progetto<br />
Carlo Denti, Capo Sezione del sostegno a enti e<br />
attività sociali<br />
Martino Rossi, Direttore della Divisione<br />
dell’azione sociale<br />
Bellinzona, settembre 2005
Struttura <strong>delle</strong> definizioni<br />
Servizi (tipologia degli Enti)<br />
• Definizione e caratteristiche<br />
• Prestazioni<br />
• Finalità<br />
• Obiettivi specifici<br />
• Contesto operativo<br />
Prestazioni<br />
• Definizione<br />
• Finalità<br />
• Obiettivi<br />
• Attività<br />
• Destinatari e modalità di erogazione<br />
• Figure professionali abilitate (e dotazione)<br />
• Specifiche in relazione alla casistica<br />
• Fattori di qualità 1<br />
1 Si tratta <strong>dei</strong> fattori che determinano la qualità della prestazione descritta, individuati cercando di dare<br />
prevalenza alla prospettiva dell’utente e tenendo presente il percorso-utente all’interno del <strong>servizi</strong>o. Essi<br />
risultano distinti in fattori di qualità di struttura, di processo e di risultato. Essi costituiscono il primo<br />
fondamentale passo di un lungo e complesso itinerario che, passando attraverso l’identificazione e la<br />
scelta degli indicatori di qualità ritenuti rilevanti, porta alla definizione degli standard di qualità, che<br />
rappresentano <strong>dei</strong> valori-obiettivo dichiarati.
Indice<br />
I<br />
II<br />
Anziani<br />
I-A Albero <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
I-B Servizi<br />
• Istituto per anziani<br />
• Appartamento protetto<br />
I-C Prestazioni<br />
• Cure<br />
• Animazione<br />
• Servizio alberghiero<br />
• Terapie riabilitative<br />
Invalidi<br />
Adulti<br />
II-A Albero <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
II-B Servizi<br />
• Casa con occupazione<br />
• Casa senza occupazione<br />
• Centro diurno<br />
• Laboratorio<br />
• Appartamento protetto<br />
II-C Prestazioni<br />
• Socio-educativa<br />
• Socio-occupazionale<br />
• Cure di base<br />
• Servizio alberghiero<br />
• Cure infermieristiche<br />
• Terapie e riabilitazione<br />
Minorenni<br />
II-D Albero <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
II-E Servizi<br />
• Scuola speciale<br />
• Unità abitativa<br />
• Ambulatorio<br />
• Centro oto-logopedico<br />
II-F Prestazioni<br />
• Socio-educativa<br />
• Pedagogico-scolastica<br />
• Osservazione e formazione professionale
• Cure di base<br />
• Servizio alberghiero<br />
• Cure infermieristiche<br />
• Terapie e riabilitazione<br />
• Scuola dell’infanzia e elementare<br />
• Accompagnamento e sostegno allievi<br />
• Servizio alberghiero (del Centro otologopedico)<br />
• Terapie logopediche e ritmiche<br />
III<br />
IV<br />
Famiglia e minorenni<br />
III-A Albero <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
III-B Servizi<br />
• Centro educativo per minorenni – CEM<br />
• Centri di esercitazione ai metodi<br />
dell’educazione attiva – CEMEA<br />
III-C Prestazioni<br />
• Educazione e formazione<br />
• Animazione e socializzazione<br />
• Gestione del caso<br />
• Economia domestica<br />
• Istruzione scolastica interna<br />
• Sostegno e accompagnamento educativo<br />
Assistenza e cura a domicilio<br />
IV-A Albero <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
IV-B Servizi<br />
• Servizio di assistenza e cura a domicilio-SACD<br />
IV-C Prestazioni<br />
• Cure infermieristiche<br />
• Cure di base<br />
• Aiuto domestico<br />
• Consulenza materno-pediatrica<br />
• Apertura ed evoluzione del caso
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
ISTITUTI PER INVALIDI ADULTI
ALBERO DELLE PRESTAZIONI<br />
SOTTOSETTORE INVALIDI ADULTI<br />
Casa con occupazione Casa senza occupazione Centro diurno Laboratorio Appartamento protetto<br />
Socio-educativa<br />
Socio-educativa<br />
Socio-educativa<br />
Socio-educativa<br />
Socio-educativa<br />
Socio-occupazionale<br />
Socio-occupazionale<br />
Socio-lavorativa<br />
Cure di base<br />
Cure di base<br />
Cure di base<br />
Cure di base<br />
Cure di base<br />
Servizio alberghiero<br />
Servizio alberghiero<br />
Servizio alberghiero<br />
Servizio alberghiero<br />
Servizio alberghiero<br />
Cure infermieristiche<br />
Cure infermieristich<br />
Cure infermieristiche<br />
Prestazioni erogate dal <strong>servizi</strong>o<br />
Terapie e riabilitazione<br />
Terapie e riabilitazione<br />
Terapie e riabilitazione<br />
Prestazioni che possono essere erogate dal <strong>servizi</strong>o
Casa con occupazione<br />
Definizione e caratteristiche<br />
Struttura residenziale per disabili fisici, psichici, mentali, sensoriali e<br />
da dipendenza, parzialmente o totalmente non autosufficienti, che<br />
manifestano un bisogno di cura, assistenza, accompagnamento e<br />
sorveglianza in un contesto protetto e comunitario.<br />
L'intervento si realizza attraverso misure assistenziali, educative,<br />
sanitarie, terapeutiche e incentivi a sostegno di attività occupazionali<br />
individuali e/o di gruppo. Esso si realizza inoltre tramite la promozione<br />
della vita di relazione, con particolare attenzione all’integrazione<br />
sociale della persona disabile.<br />
La Casa accoglie utenti in internato ed esternato residenti in Svizzera<br />
e beneficiari o in attesa di <strong>prestazioni</strong> AI; eccezioni devono essere<br />
autorizzate dal <strong>Cantone</strong>. All'utente è richiesto il pagamento di una<br />
retta definita sulla base <strong>dei</strong> relativi parametri cantonali.<br />
L'ammissione nella struttura avviene su espressa richiesta della<br />
persona disabile o del suo rappresentante legale, previo<br />
accertamento da parte della direzione del <strong>servizi</strong>o dello stato di<br />
bisogno, della disponibilità di risorse e dell'idoneità della struttura. La<br />
Casa notifica al <strong>Cantone</strong> l’ammissione ed elabora un programma di<br />
sviluppo individuale discusso e concordato con l’utente e/o il suo<br />
rappresentante legale e/o i suoi familiari.<br />
Prestazioni<br />
La Casa eroga in maniera continuativa le seguenti <strong>prestazioni</strong>:<br />
• prestazione socio-educativa;<br />
• prestazione socio-occupazionale;<br />
• cure di base;<br />
• <strong>servizi</strong>o alberghiero.<br />
Può inoltre erogare:<br />
• cure infermieristiche;<br />
• terapie e riabilitazione.<br />
L'insieme <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong> è strutturato, coordinato e proporzionato<br />
secondo le esigenze individuali e collettive <strong>dei</strong> residenti.<br />
II-B / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>servizi</strong> – casa con occupazione
Finalità<br />
Promuovere e stimolare l’autonomia e l’integrazione della persona<br />
disabile nel tessuto sociale, tramite attività occupazionali e ricreative<br />
che ne migliorino al contempo la qualità di vita.<br />
Organizzare e utilizzare al meglio le risorse strutturali e finanziarie<br />
disponibili.<br />
Obiettivi specifici<br />
• Garantire la dignità e la protezione dell'utente, nel rispetto della<br />
libertà individuale.<br />
• Assicurare un clima di tipo familiare e partecipativo e favorire,<br />
quando e per quanto possibile, il coinvolgimento e il<br />
mantenimento <strong>dei</strong> rapporti con i famigliari.<br />
• Mantenere e promuovere le risorse fisiche, psichiche e sociali<br />
della persona disabile, stimolando la sua massima autonomia.<br />
• Promuovere l'integrazione della persona disabile nel contesto<br />
sociale tramite attività educative, occupazionali, terapeutiche,<br />
artistiche, ecc.<br />
• Assicurare una progettualità educativa e capacità di risposta il più<br />
possibile personalizzata.<br />
Contesto operativo<br />
La Casa con occupazione è una struttura integrata in un sistema di<br />
<strong>servizi</strong> territoriali di sostegno alle persone disabili e di <strong>servizi</strong> sanitari<br />
e socio-sanitari, nel cui ambito opera in una logica di lavoro di rete.<br />
II-B / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>servizi</strong> – casa con occupazione
Casa senza occupazione (Foyer)<br />
Definizione e caratteristiche<br />
Struttura residenziale per disabili fisici, psichici, mentali, sensoriali e<br />
da dipendenza parzialmente o totalmente non autosufficienti, che<br />
manifestano un bisogno di cura, assistenza, accompagnamento e<br />
sorveglianza in un contesto protetto e comunitario.<br />
L'intervento si realizza attraverso misure assistenziali, educative,<br />
sanitarie e terapeutiche e tramite la promozione della vita di<br />
relazione, con particolare attenzione alla socializzazione della persona<br />
disabile.<br />
La Casa accoglie utenti in internato, residenti in Svizzera e beneficiari<br />
o in attesa di <strong>prestazioni</strong> AI; eccezioni devono essere autorizzate dal<br />
<strong>Cantone</strong>. All'utente è richiesto il pagamento di una retta definita sulla<br />
base <strong>dei</strong> relativi parametri cantonali.<br />
L’ammissione nella struttura avviene su espressa richiesta della<br />
persona disabile o del suo rappresentante legale, previo<br />
accertamento da parte della direzione del <strong>servizi</strong>o dello stato di<br />
bisogno, della disponibilità di risorse e dell'idoneità della struttura. La<br />
Casa notifica al <strong>Cantone</strong> l’ammissione ed elabora un programma di<br />
sviluppo individuale discusso e concordato con l’utente e/o il suo<br />
rappresentante legale e/o i suoi familiari.<br />
Prestazioni<br />
La Casa eroga in maniera continuativa le seguenti <strong>prestazioni</strong>:<br />
• prestazione socio-educativa;<br />
• cure di base;<br />
• <strong>servizi</strong>o alberghiero.<br />
Può inoltre erogare:<br />
• cure infermieristiche;<br />
• terapie e riabilitazione.<br />
L'insieme <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong> è strutturato, coordinato e proporzionato<br />
secondo le esigenze individuali e collettive <strong>dei</strong> residenti.<br />
II-B / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>servizi</strong> – casa senza occupazione
Finalità<br />
Promuovere e stimolare l’autonomia e l’integrazione nel tessuto<br />
sociale della persona disabile facendo leva sulle sue risorse personali,<br />
migliorandone allo stesso tempo la qualità di vita, organizzando e<br />
utilizzando al meglio le risorse strutturali e finanziarie disponibili.<br />
Obiettivi specifici<br />
• Garantire la dignità e la protezione dell'utente, nel rispetto della<br />
libertà individuale.<br />
• Assicurare un clima di tipo familiare e partecipativo e favorire,<br />
quando e per quanto possibile, il coinvolgimento e il<br />
mantenimento <strong>dei</strong> rapporti con i famigliari.<br />
• Mantenere e promuovere le risorse fisiche, psichiche e sociali<br />
della persona disabile, stimolando la sua massima autonomia.<br />
• Garantire attività di animazione e ricreative.<br />
• Assicurare una progettualità di presa a carico e una capacità di<br />
risposta il più possibile personalizzata.<br />
Contesto operativo<br />
La Casa senza occupazione è una struttura integrata in un sistema di<br />
<strong>servizi</strong> territoriali di sostegno alle persone disabili e di <strong>servizi</strong> sanitari<br />
e socio-sanitari, nel cui ambito opera in una logica di lavoro di rete.<br />
II-B / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>servizi</strong> – casa senza occupazione
Centro diurno<br />
Definizione e caratteristiche<br />
Struttura diurna per disabili fisici, psichici, mentali, sensoriali e da<br />
dipendenza, parzialmente non autosufficienti, che manifestano un<br />
bisogno di cura, assistenza, accompagnamento e sorveglianza in un<br />
contesto protetto e comunitario.<br />
L'intervento si realizza attraverso misure assistenziali, educative,<br />
terapeutiche e tramite incentivi a sostegno di attività occupazionali<br />
individuali e/o di gruppo.<br />
Il Centro accoglie utenti in esternato residenti in Svizzera e beneficiari<br />
o in attesa di <strong>prestazioni</strong> AI; eccezioni devono essere autorizzate dal<br />
<strong>Cantone</strong>. All'utente è richiesto il pagamento di una retta definita sulla<br />
base <strong>dei</strong> relativi parametri cantonali.<br />
L'ammissione nella struttura avviene su espressa richiesta della<br />
persona disabile o del suo rappresentante legale, previo<br />
accertamento da parte della direzione del <strong>servizi</strong>o dello stato di<br />
bisogno, della disponibilità di risorse e dell'idoneità della struttura. Il<br />
Centro notifica al <strong>Cantone</strong> l’ammissione ed elabora un programma di<br />
sviluppo individuale discusso e concordato con l’utente e/o il suo<br />
rappresentante legale e/o i suoi familiari.<br />
Prestazioni<br />
Il Centro eroga in maniera continuativa le seguenti <strong>prestazioni</strong>:<br />
• prestazione socio-educativa;<br />
• prestazione socio-occupazionale;<br />
• cure di base.<br />
Può inoltre erogare:<br />
• <strong>servizi</strong>o alberghiero;<br />
• cure infermieristiche;<br />
• terapie e riabilitazione.<br />
L'insieme <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong> è strutturato, coordinato e proporzionato<br />
secondo le esigenze individuali e collettive degli utenti.<br />
II-B / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>servizi</strong> – centro diurno
Finalità<br />
Promuovere e stimolare l’autonomia e l’integrazione nel tessuto<br />
sociale della persona disabile facendo leva sulle sue risorse personali,<br />
tramite attività occupazionali e ricreative che ne migliorino al<br />
contempo la qualità di vita, organizzando e utilizzando al meglio le<br />
risorse strutturali e finanziarie disponibili.<br />
Favorire la permanenza della persona disabile nel proprio nucleo<br />
famigliare.<br />
Obiettivi specifici<br />
• Garantire la dignità e la protezione dell'utente, nel rispetto della<br />
libertà individuale.<br />
• Assicurare un clima di tipo familiare e partecipativo.<br />
• Mantenere e promuovere le risorse fisiche, psichiche e sociali<br />
della persona disabile, stimolando la sua massima autonomia.<br />
• Promuovere l'integrazione della persona disabile nel contesto<br />
sociale tramite attività educative, occupazionali, terapeutiche,<br />
artistiche, ecc.<br />
• Assicurare una progettualità di presa a carico e una capacità di<br />
risposta il più possibile personalizzata.<br />
• Assicurare attività significative dal profilo sociale tese a<br />
promuovere un’immagine positiva della persona disabile e a<br />
favorirne l’integrazione nel tessuto sociale.<br />
• Stimolare lo sviluppo di competenze manuali e sociali utili ad un<br />
eventuale accesso ad un’occupazione in un laboratorio protetto.<br />
Contesto operativo<br />
Il Centro è una struttura integrata in un sistema di <strong>servizi</strong> territoriali di<br />
sostegno alle persone disabili e di <strong>servizi</strong> sanitari e socio-sanitari, nel<br />
cui ambito opera in una logica di lavoro di rete.<br />
II-B / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>servizi</strong> – centro diurno
Laboratorio<br />
Definizione e caratteristiche<br />
Struttura diurna per disabili fisici, psichici, mentali, sensoriali e da<br />
dipendenza, parzialmente non autosufficienti, che manifestano un<br />
bisogno di riabilitazione sia professionale sia sociale in un contesto<br />
protetto e comunitario.<br />
L'intervento si realizza essenzialmente tramite lo svolgimento di<br />
attività lavorative orientate al conseguimento <strong>dei</strong> requisiti per<br />
l'inserimento nel sistema produttivo.<br />
Il Laboratorio accoglie utenti in esternato residenti in Svizzera e<br />
beneficiari o in attesa di <strong>prestazioni</strong> AI; eccezioni devono essere<br />
autorizzate dal <strong>Cantone</strong>.<br />
L'ammissione nella struttura avviene su espressa richiesta della<br />
persona disabile o del suo rappresentante legale, previo accertamento<br />
da parte della direzione del <strong>servizi</strong>o dello stato di bisogno, della<br />
disponibilità di risorse e dell'idoneità della struttura. Il Laboratorio<br />
notifica al <strong>Cantone</strong> l’ammissione ed elabora un programma di sviluppo<br />
individuale discusso e concordato con l’utente e/o il suo<br />
rappresentante legale e/o i suoi familiari.<br />
Prestazioni<br />
Il Laboratorio eroga in maniera continuativa le seguenti <strong>prestazioni</strong>:<br />
• prestazione socio-educativa;<br />
• prestazione socio-lavorativa.<br />
Può inoltre erogare:<br />
• cure di base;<br />
• <strong>servizi</strong>o alberghiero.<br />
L'insieme <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong> è strutturato, coordinato e proporzionato<br />
secondo le esigenze individuali e collettive degli utenti.<br />
Finalità<br />
Promuovere e stimolare l’autonomia lavorativa e l’integrazione della<br />
persona disabile in realtà produttive esterne. Permettere all'utente di<br />
percepire un salario sulla base <strong>dei</strong> parametri definiti a livello federale.<br />
II-B / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>servizi</strong> – laboratorio
Favorire l’integrazione sociale della persona disabile, migliorandone<br />
allo stesso tempo la qualità di vita, organizzando e utilizzando al<br />
meglio le risorse strutturali e finanziarie disponibili.<br />
Obiettivi specifici<br />
• Garantire la dignità e la protezione dell’utente, nel rispetto della<br />
libertà individuale.<br />
• Mantenere e sviluppare le competenze generali e specifiche in<br />
campo lavorativo e sociale.<br />
• Assicurare un’offerta di attività diversificate che permettano di<br />
sperimentare l’assieme <strong>delle</strong> abilità personali.<br />
• Offrire possibilità lavorative pratiche personalizzate che<br />
permettano l’accrescimento <strong>delle</strong> competenze professionali e<br />
sociali.<br />
• Assicurare all'utente la partecipazione alla definizione <strong>delle</strong> attività<br />
e <strong>dei</strong> processi di lavoro, nei casi in cui ciò risulti possibile.<br />
• Promuovere e sostenere, quando possibile, una formazione<br />
professionale utile all’ottenimento di un certificato di capacità<br />
federale o cantonale.<br />
• Promuovere l’integrazione professionale tramite la ricerca di posti<br />
adeguati alle competenze della persona disabile, attraverso il<br />
sostegno al collocamento e l’accompagnamento durante la fase<br />
iniziale dell’inserimento.<br />
Contesto operativo<br />
Il Laboratorio è una struttura integrata in un sistema di <strong>servizi</strong><br />
territoriali a sostegno <strong>delle</strong> persone disabili con una pluralità di<br />
soluzioni di integrazione nel mondo produttivo, e nel cui ambito opera<br />
in una logica di lavoro di rete.<br />
In particolare esso intrattiene relazioni e collabora con le agenzie di<br />
formazione continua destinate a disabili e non e con la Divisione della<br />
formazione professionale del DECS.<br />
II-B / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>servizi</strong> – laboratorio
Appartamento protetto<br />
Definizione e caratteristiche<br />
Struttura residenziale per disabili fisici, psichici, mentali, sensoriali e<br />
da dipendenza, parzialmente non autosufficienti e con un buon grado<br />
di autonomia, che manifestano un bisogno di accompagnamento,<br />
assistenza e sorveglianza in un contesto protetto.<br />
L'intervento si realizza attraverso attività di sostegno alla vita<br />
residenziale in funzione dell'acquisizione di una sempre maggiore<br />
autonomia da parte della persona disabile.<br />
La struttura accoglie utenti in internato residenti in Svizzera e<br />
beneficiari o in attesa di <strong>prestazioni</strong> AI; eccezioni devono essere<br />
autorizzate dal <strong>Cantone</strong>.<br />
L'ammissione nella struttura avviene su espressa richiesta della<br />
persona disabile o del suo rappresentante legale, previo<br />
accertamento da parte della direzione del <strong>servizi</strong>o dello stato di<br />
bisogno, dell'idoneità della struttura e della disponibilità di risorse. La<br />
struttura notifica al <strong>Cantone</strong> l’ammissione ed elabora un programma<br />
di sviluppo individuale discusso e concordato con l’utente e/o il suo<br />
rappresentante legale e/o i suoi familiari.<br />
Prestazioni<br />
La struttura eroga in maniera continuativa le seguenti <strong>prestazioni</strong>:<br />
• prestazione socio-educativa.<br />
Può inoltre erogare:<br />
• cure di base;<br />
• <strong>servizi</strong>o alberghiero.<br />
L'insieme <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong> è strutturato, coordinato e proporzionato<br />
secondo le esigenze individuali e collettive degli utenti.<br />
Finalità<br />
Promuovere e stimolare l’autonomia abitativa e la gestione della<br />
quotidianità della persona disabile, migliorandone allo stesso tempo la<br />
qualità di vita, organizzando e utilizzando al meglio le risorse<br />
II-B / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – <strong>servizi</strong> – appartamento protetto
strutturali e finanziarie disponibili; quando possibile sostenerla nel<br />
completo reinserimento nel tessuto sociale.<br />
Obiettivi specifici<br />
• Garantire la dignità e la protezione dell'utente, nel rispetto della<br />
libertà individuale.<br />
• Garantire un processo di accompagnamento volto al<br />
reinserimento sociale.<br />
• Operare in modo da favorire le relazione dell’utente con il suo<br />
nucleo famigliare.<br />
Contesto operativo<br />
L'appartamento è una struttura integrata in un sistema di <strong>servizi</strong><br />
territoriali di sostegno alle persone disabili e di <strong>servizi</strong> sanitari e<br />
socio-sanitari, nel cui ambito opera in una logica di lavoro di rete.<br />
II-B / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – <strong>servizi</strong> – appartamento protetto
Prestazione socio-educativa<br />
1. Definizione<br />
La prestazione socio-educativa consiste di una pluralità di attività di<br />
osservazione, di ascolto, di interazione e di guida sia con la persona<br />
disabile o con il gruppo, sia con la rete familiare e sociale che la<br />
circonda; ciò garantisce all'utente l'indispensabile accompagnamento<br />
educativo ed affettivo nel suo processo di socializzazione, di<br />
acquisizione della maggior autonomia possibile e di integrazione<br />
sociale.<br />
La presa a carico si basa sul programma di sviluppo individuale e fa<br />
leva sulle risorse fisiche, psichiche, sociali e ambientali (famiglia,<br />
istituto, rete sociale) della persona disabile, tutelandone al contempo<br />
i diritti.<br />
2. Finalità<br />
Educare e accompagnare la persona disabile, compatibilmente con le<br />
sue esigenze soggettive (vissuto personale, età e stato civile, ecc.),<br />
nello sviluppo di un'autonomia personale e sociale e nell'acquisizione<br />
e/o mantenimento di competenze comportamentali, cognitive,<br />
affettive e relazionali, finalizzate ad un’adeguata integrazione sociale.<br />
3. Obiettivi<br />
• Assicurare all'utente accompagnamento e progettualità educative<br />
rispetto a tutte le dimensioni della sua quotidianità (lavarsi,<br />
vestirsi, mangiare, ecc.).<br />
• Stimolare lo sviluppo del potenziale dell'utente nella gestione<br />
della propria vita.<br />
• Favorire il processo di socializzazione e integrazione sociale della<br />
persona disabile.<br />
• Sostenere l’utente nei suoi rapporti affettivi e sociali.<br />
• Favorire e coordinare i contatti con il nucleo familiare di<br />
appartenenza e la rete sociale dell'utente.<br />
4. Attività<br />
La struttura definisce liberamente una propria strategia di presa a<br />
carico dal punto di vista dell'intervento socio-educativo,<br />
programmando in maniera continuativa una serie di attività e iniziative<br />
puntuali e ricorrenti. La prestazione socio-educativa si realizza<br />
II-C / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – prestazione socio-educativa
attraverso la definizione, la realizzazione e l’aggiornamento del<br />
programma di sviluppo individuale che considera i seguenti aspetti:<br />
• Attività individuali o di gruppo (accompagnamento uscite<br />
ricreative; organizzazione corsi, vacanze e tempo libero; attività<br />
ludiche; ecc.).<br />
• Affettività-emozionalità-relazionalità (contatti con compagni e<br />
operatori; relazione ospite-famiglia; contenimento dell'ansia e<br />
dell'aggressività; ecc.).<br />
• Autonomia e integrazione (aiuto uso mezzi pubblici e azioni di<br />
routine; aiuto negli spostamenti; aiuto nel vestirsi e svestirsi,<br />
bagno ecc.).<br />
• Comunicazione (aiuto nell'uso <strong>dei</strong> mezzi di comunicazione; aiuto<br />
nella comprensione e codificazione di messaggi; aiuto nella<br />
comunicazione verbale e simbolica; ecc.).<br />
• Mantenimento e sviluppo <strong>delle</strong> capacità cognitive (aiuto nel fare<br />
di conto, leggere, scrivere, nell’orientamento nello spazio e nel<br />
tempo; ecc.).<br />
• Gestione <strong>dei</strong> bisogni pratici (aiuto nella gestione della contabilità,<br />
negli acquisti ecc.).<br />
5. Destinatari e modalità d'erogazione<br />
La prestazione socio-educativa deve essere garantita a tutti gli utenti<br />
della struttura. Le attività socio-educative sono erogate e gestite dal<br />
personale dipendente dell'Ente.<br />
6. Figure professionali<br />
La struttura deve dotarsi di personale adeguato, sul piano<br />
quantitativo, della preparazione professionale, <strong>delle</strong> conoscenze<br />
empiriche e <strong>delle</strong> capacità relazionali, necessario per poter garantire<br />
l'erogazione della prestazione conformemente ai livelli di qualità<br />
dichiarati, prescritti dalle normative in materia o specificamente<br />
richiesti dell'Ente finanziatore.<br />
Le prestazione socio-educativa è erogata da:<br />
• Educatore diplomato o con titolo equivalente.<br />
• Operatore socio assistenziale.<br />
La definizione, il controllo e l’aggiornamento del programma di<br />
sviluppo individuale e di mantenimento e sviluppo <strong>delle</strong> capacità<br />
cognitive, relazionali e affettive competono all'educatore diplomato o<br />
II-C / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – prestazione socio-educativa
con titolo equivalente, che svolge queste attività in una logica di<br />
lavoro di rete, coinvolgendo le altre figure professionali di riferimento<br />
interne o esterne alla struttura, l’utente stesso e/o il suo<br />
rappresentante legale e/o i suoi familiari.<br />
7. Specifiche in relazione alla casistica<br />
Le modalità di erogazione della prestazione e l'impiego <strong>delle</strong> risorse<br />
in termini di figure professionali devono essere relazionati ai<br />
contenuti <strong>dei</strong> programmi di sviluppo individuali, tenendo conto in<br />
particolare <strong>dei</strong> livelli di autonomia e dell'età degli utenti.<br />
8. Fattori di qualità<br />
Valgono in generale le 19 condizioni definite dall'Ufas (Norma Ufas/AI<br />
2000), nonché i principi definiti nei manuali di sviluppo della qualità di<br />
ogni struttura certificata. Per la specifica prestazione assumono<br />
particolare rilevanza i seguenti fattori di qualità:<br />
Di struttura<br />
• Adeguata dotazione di personale sul piano quantitativo e<br />
qualitativo (formazione, specializzazione, aggiornamento).<br />
• Identificazione <strong>delle</strong> responsabilità per le attività principali e/o per<br />
l'insieme <strong>delle</strong> attività che compongono la prestazione.<br />
• Assegnazione di un educatore o di una coppia di educatori di<br />
riferimento per ogni utente.<br />
• Soddisfazione del personale afferente alla prestazione socioeducativa.<br />
Di processo<br />
• Presenza e aggiornamento nel tempo di un concetto di presa a<br />
carico e promozione socio-educativa della struttura che renda<br />
espliciti, per rapporto alle singole attività, il livello atteso di<br />
qualità, le modalità e i tempi di erogazione.<br />
• L'intervento si attiene agli obiettivi del Programma di sviluppo<br />
individuale concordato con l’utente o il suo rappresentante legale.<br />
• Definizione di una procedura di reclamo, apprezzamenti e<br />
suggerimenti, e <strong>delle</strong> relative modalità di risposta della struttura.<br />
II-C / 3<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – prestazione socio-educativa
Di risultato<br />
• Grado di soddisfazione dell'utente, del nucleo familiare di<br />
appartenenza e/o <strong>delle</strong> persone di riferimento.<br />
• Verifica del raggiungimento degli obiettivi del Programma di<br />
sviluppo individuale.<br />
II-C / 4<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – prestazione socio-educativa
Prestazione socio-occupazionale<br />
1. Definizione<br />
La prestazione socio-occupazionale è costituita da un insieme di<br />
attività individuali e/o di gruppo a carattere occupazionale che,<br />
attraverso lo svolgimento di lavori mirati e volti a favorire lo sviluppo<br />
di competenze e abilità individuali e sociali, garantisce alla persona<br />
disabile l'esercizio di attività che permettono la manifestazione della<br />
propria personalità.<br />
La presa a carico si basa su un programma di sviluppo individuale e<br />
fa leva sulle risorse psico-fisiche, cognitive, sociali e ambientali della<br />
persona disabile.<br />
2. Finalità<br />
Favorire il mantenimento e/o lo sviluppo <strong>delle</strong> capacità praticomanuali,<br />
cognitive ed espressive della persona disabile.<br />
3. Obiettivi<br />
• Assicurare alla persona disabile la possibilità di esercitare<br />
un'attività adatta alle sue capacità.<br />
• Stimolare lo sviluppo di competenze attraverso attività che<br />
abbiano una valenza terapeutica e/o riabilitativa della persona.<br />
• Mantenere e/o migliorare le abilità pratico-manuali dell'utente.<br />
• Mantenere e/o sviluppare le conoscenze dell'utente.<br />
• Favorire la socializzazione della persona disabile.<br />
• Assicurare all'utente rapporti significativi ed il più possibile stabili.<br />
• Stimolare la massima autonomia possibile dell'utente.<br />
4. Attività<br />
La struttura definisce liberamente una propria strategia di presa a<br />
carico dal punto di vista dell'intervento socio-occupazionale,<br />
programmando in maniera continuativa una serie di attività e<br />
iniziative puntuali e ricorrenti. La prestazione socio-occupazionale si<br />
realizza attraverso attività quali:<br />
• Attività pratico-manuali.<br />
• Attività artigianali (es. falegnameria ecc.).<br />
II-C / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – prestazione socio-occupazionale
• Attività espressive (es. ceramica, pittura, ecc.).<br />
5. Destinatari e modalità d'erogazione<br />
La prestazione socio-occupazionale deve essere garantita a tutti gli<br />
utenti della struttura. Le attività socio-occupazionali sono erogate e<br />
gestite da personale dipendente dell'Ente.<br />
6. Figure professionali abilitate<br />
La struttura deve dotarsi di personale adeguato, sul piano<br />
quantitativo, della preparazione professionale, <strong>delle</strong> conoscenze<br />
empiriche e <strong>delle</strong> capacità relazionali, necessario per poter garantire<br />
l'erogazione della prestazione conformemente ai livelli di qualità<br />
dichiarati, prescritti dalle normative in materia o specificamente<br />
richiesti dell'Ente finanziatore.<br />
Le prestazione socio-occupazionale è erogata da:<br />
• Educatore diplomato o con titolo equivalente.<br />
• Operatore di laboratorio con titolo inerente la funzione.<br />
• Operatore socio assistenziale.<br />
7. Specifiche in relazione alla casistica<br />
Le modalità di erogazione della prestazione e gli obiettivi devono<br />
essere relazionate ai contenuti <strong>dei</strong> progetti educativi individuali,<br />
tenendo conto in particolare <strong>dei</strong> livelli di autonomia degli utenti.<br />
8. Fattori di qualità<br />
Valgono in generale le 19 condizioni definite dall'Ufas (Norma<br />
Ufas/AI 2000), nonché i principi definiti nei manuali di sviluppo della<br />
qualità di ogni struttura certificata. Per la specifica prestazione<br />
assumono particolare rilevanza i seguenti fattori di qualità:<br />
Di struttura<br />
• Adeguata dotazione di personale sul piano quantitativo e<br />
qualitativo (formazione, specializzazione, aggiornamento).<br />
II-C / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – prestazione socio-occupazionale
• Identificazione <strong>delle</strong> responsabilità per le attività principali e/o per<br />
l'insieme <strong>delle</strong> attività che compongono la prestazione.<br />
• Assegnazione di un operatore di riferimento per ogni utente.<br />
• Soddisfazione del personale afferente alla prestazione sociooccupazionale.<br />
Di processo<br />
• Presenza e aggiornamento nel tempo di un concetto di intervento<br />
socio-occupazionale della struttura che renda espliciti, per<br />
rapporto alle singole attività, il livello atteso di qualità, le modalità e<br />
i tempi di erogazione.<br />
• Corrispondenza dell’intervento educativo agli obiettivi del<br />
programma di sviluppo individuale.<br />
• Definizione di una procedura di reclamo, apprezzamenti e<br />
suggerimenti, e <strong>delle</strong> relative modalità di risposta della struttura.<br />
Di risultato<br />
• Grado di soddisfazione dell'utente e/o del nucleo familiare di<br />
appartenenza e/o <strong>delle</strong> persone di riferimento.<br />
• Verifica del raggiungimento degli obiettivi del programma di<br />
sviluppo individuale.<br />
II-C / 3<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – prestazione socio-occupazionale
Prestazione socio-lavorativa<br />
1. Definizione<br />
La prestazione socio-lavorativa è costituita da un insieme di attività<br />
volte a stimolare il mantenimento e/o l'acquisizione di competenze,<br />
comportamenti e motivazioni adatti al contesto lavorativo e che al<br />
contempo permettono alla persona disabile di svolgere un'attività<br />
lavorativa retribuita in un ambiente protetto. La retribuzione è<br />
indicativamente relazionata ai parametri Ufas.<br />
La presa a carico si basa su di un programma di sviluppo individuale e<br />
fa leva sulle risorse psico-fisiche, cognitive, sociali e ambientali della<br />
persona disabile.<br />
2. Finalità<br />
Assicurare alla persona disabile il mantenimento o l'acquisizione <strong>delle</strong><br />
capacità teoriche e/o pratiche necessarie all'esercizio di un'attività<br />
lavorativa retribuita tenendo conto della situazione di disabilità<br />
individuale e, quando possibile, promuoverne il (re)inserimento nel<br />
mercato del lavoro.<br />
3. Obiettivi<br />
• Garantire alla persona disabile lo svolgimento di un'attività<br />
lavorativa retribuita - commisurata alle sue capacità, interessi e<br />
bisogni - che contribuisca a costruire e a darle la consapevolezza<br />
del proprio ruolo sociale.<br />
• Mediare tra le esigenze e i bisogni dell'utente e quelli del mondo<br />
del lavoro.<br />
• Garantire il processo di socializzazione dell'utente.<br />
• Assicurare all'utente rapporti significativi ed il più possibile stabili.<br />
4. Attività<br />
La struttura definisce liberamente una propria strategia di presa a<br />
carico dal punto di vista dell'intervento socio-lavorativo,<br />
programmando in maniera continuativa una serie di attività e iniziative<br />
puntuali e ricorrenti. La prestazione socio-lavorativa si realizza<br />
attraverso le seguenti attività:<br />
• Sostegno nello svolgimento dell'attività lavorativa dell'utente.<br />
II-C / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – prestazione socio-lavorativa
• Strutturazione <strong>delle</strong> fasi dell'attività lavorativa dell'utente.<br />
• Controllo della produzione dell'utente.<br />
• Sostegno e mediazione rispetto al (re)inserimento nel mercato del<br />
lavoro.<br />
5. Destinatari e modalità d'erogazione<br />
La prestazione socio-lavorativa deve essere garantita a tutti gli utenti.<br />
Le attività socio-occupazionali sono erogate e gestite dal personale<br />
dipendente della struttura.<br />
6. Figure professionali abilitate<br />
La struttura deve dotarsi di personale adeguato sul piano quantitativo,<br />
della preparazione professionale, <strong>delle</strong> conoscenze empiriche e <strong>delle</strong><br />
capacità relazionali, necessario per poter garantire l'erogazione della<br />
prestazione conformemente ai livelli di qualità dichiarati, prescritti<br />
dalle normative in materia o specificamente richiesti dell'Ente<br />
finanziatore.<br />
La prestazione socio-lavorativa è erogata da:<br />
- Operatore di laboratorio con diploma/titolo inerente la funzione.<br />
7. Specifiche in relazione alla casistica<br />
Le modalità di erogazione della prestazione, l'impiego <strong>delle</strong> risorse in<br />
termini di figure professionali e gli obiettivi devono essere relazionate<br />
ai contenuti <strong>dei</strong> progetti educativi individuali, tenendo conto in<br />
particolare <strong>dei</strong> livelli di autonomia e dell'età degli utenti.<br />
8. Fattori di qualità<br />
Valgono in generale le 19 condizioni definite dall'Ufas (Norma Ufas/AI<br />
2000), nonché i principi definiti nei manuali di sviluppo della qualità di<br />
ogni struttura certificata. Per la specifica prestazione assumono<br />
particolare rilevanza i seguenti fattori di qualità:<br />
Di struttura<br />
• Adeguata dotazione di personale sul piano quantitativo e<br />
qualitativo (formazione, specializzazione, aggiornamento).<br />
II-C / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – prestazione socio-lavorativa
• Identificazione <strong>delle</strong> responsabilità per le attività principali e/o per<br />
l'insieme <strong>delle</strong> attività che compongono la prestazione.<br />
• Assegnazione di un operatore di riferimento per ogni utente.<br />
• Soddisfazione del personale afferente alla prestazione sociolavorativa.<br />
Di processo<br />
• Presenza e aggiornamento nel tempo di un concetto di intervento<br />
socio-lavorativo della struttura che renda espliciti, rispetto alle<br />
singole attività, il livello atteso di qualità, le modalità e i tempi di<br />
erogazione.<br />
• Definizione e regolare aggiornamento di un programma di<br />
sviluppo individuale per ogni utente. L'intervento si attiene agli<br />
obiettivi di questo programma di sviluppo individuale.<br />
• Stipulazione di un contratto di lavoro con ogni singolo utente.<br />
• Definizione di una procedura di reclamo, apprezzamenti e<br />
suggerimenti, e <strong>delle</strong> relative modalità di risposta della struttura.<br />
Di risultato<br />
- Grado di soddisfazione dell'utente e/o del nucleo familiare di<br />
appartenenza e/o <strong>delle</strong> persone di riferimento.<br />
- Reinserimento della persona disabile nel mondo lavorativo<br />
(quando sussistono le premesse).<br />
- Verifica del raggiungimento degli obiettivi del programma di<br />
sviluppo individuale.<br />
II-C / 3<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – prestazione socio-lavorativa
Cure di base<br />
1. Definizione<br />
La prestazione cure di base assicura alla persona disabile un insieme<br />
di interventi di prevenzione e di sostegno alle attività della vita<br />
quotidiana, quali ad es. il vestirsi, l'alimentazione e l'igiene personale.<br />
Tali interventi sono volti a garantire all'utente un generale stato di<br />
benessere e sono sussidiari rispetto alle sue risorse personali. Essi<br />
sono parte integrante del programma di sviluppo individuale.<br />
2. Finalità<br />
Assicurare la dignità della persona disabile rispettandone<br />
l'individualità. Aiutarla a mantenere e, se possibile, recuperare<br />
l'autonomia sostenendola nella cura della propria persona e<br />
nell'espletazione <strong>dei</strong> suoi bisogni primari.<br />
3. Obiettivi<br />
• Assicurare una cura della persona tale da preservarne la dignità e<br />
l'autostima.<br />
• Sostenere l’utente nella cura della propria persona, stimolandone<br />
la massima autonomia possibile.<br />
• Assicurare il mantenimento <strong>delle</strong> capacità fisiche, cognitive e<br />
mentali residue.<br />
4. Attività<br />
La struttura definisce (se necessario, in accordo con il medico<br />
curante) la strategia di presa a carico dal punto di vista <strong>delle</strong> cure di<br />
base, programmando in maniera continuativa una serie di attività e<br />
iniziative puntuali e ricorrenti. La prestazione di cure di base si<br />
realizza attraverso le seguenti attività:<br />
• Igiene completa a letto.<br />
• Igiene parziale a letto o al lavandino<br />
• Igiene totale in bagno o doccia.<br />
• Igiene degli orifizi della faccia.<br />
• Igiene <strong>dei</strong> genitali e del sacro.<br />
• Frizioni, massaggi per prevenzione ulcere da decubito.<br />
• Lavare i capelli.<br />
II-C / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – cure di base
• Manicure e pedicure.<br />
• Vestire o svestire.<br />
• Rifacimento letto sia vuoto sia occupato.<br />
• Idratazione per via orale.<br />
• Alimentazione con aiuto completo.<br />
• Alimentazione con aiuto parziale.<br />
• Uso padella.<br />
• Uso pappagallo.<br />
• Svuotamento manuale del retto.<br />
• Utilizzo <strong>dei</strong> mezzi di protezione.<br />
• Mobilizzazione.<br />
• Posizionamento e comfort a letto.<br />
• Mobilizzare fuori o dentro il letto.<br />
• Alzare ed aiutare durante la deambulazione.<br />
• Esercizi di mobilizzazione passiva e/o attiva.<br />
• Accompagnamento e aiutare nella deambulazione all’esterno.<br />
• Bendaggio degli arti.<br />
• Applicazione di erogatori del freddo.<br />
5. Destinatari e modalità d'erogazione<br />
La prestazione di cure di base deve essere erogata a tutti gli utenti, in<br />
considerazione del loro stato fisico e mentale. Le attività di cure di<br />
base sono erogate e gestite dal personale della struttura.<br />
6. Figure professionali abilitate<br />
La struttura deve dotarsi di personale adeguato, sul piano<br />
quantitativo, della preparazione professionale, <strong>delle</strong> conoscenze<br />
empiriche e <strong>delle</strong> capacità relazionali, necessario per poter garantire<br />
l'erogazione della prestazione conformemente ai livelli di qualità<br />
dichiarati, prescritti dalle normative in materia o specificamente<br />
richiesti dell'Ente finanziatore.<br />
Le cure di base possono essere erogate da:<br />
• Infermiere/a con diploma specifico (CRS).<br />
• Operatore socio assistenziale.<br />
• Operatore socio sanitario.<br />
II-C / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – cure di base
7. Specifiche in relazione alla casistica<br />
Le modalità di erogazione della prestazione, l'impiego <strong>delle</strong> risorse in<br />
termini di figure professionali e gli obiettivi devono essere relazionate<br />
ai contenuti <strong>dei</strong> progetti educativi individuali, tenendo conto in<br />
particolare <strong>dei</strong> livelli di autonomia degli utenti.<br />
8. Fattori di qualità<br />
Valgono in generale le 19 condizioni definite dall'Ufas (Norma Ufas/AI<br />
2000), nonché i principi definiti nei manuali di sviluppo della qualità di<br />
ogni struttura certificata. Per la specifica prestazione assumono<br />
particolare rilevanza i seguenti fattori di qualità:<br />
Di struttura<br />
• Adeguata dotazione di personale sul piano quantitativo e<br />
qualitativo (formazione, specializzazione, aggiornamento).<br />
• Utilizzo di materiale sanitario conforme alle norme in vigore.<br />
• Rispetto <strong>delle</strong> norme igieniche e sanitarie in vigore.<br />
• Condizioni di lavoro rispettose della salute <strong>dei</strong> collaboratori.<br />
• Soddisfazione del personale afferente alle cure di base.<br />
Di processo<br />
• Pianificazione e attuazione degli interventi tenendo conto <strong>delle</strong><br />
esigenze dell'utente.<br />
• Aggiornamento regolare della cartella dell'utente.<br />
• Definizione di una procedura di reclamo, apprezzamenti e<br />
suggerimenti, e <strong>delle</strong> relative modalità di risposta della struttura.<br />
Di risultato<br />
• Soddisfazione dell'utente e/o del nucleo familiare di appartenenza<br />
e/o <strong>delle</strong> persone di riferimento.<br />
• Grado di autonomia dell’utente.<br />
II-C / 3<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – cure di base
Servizio alberghiero<br />
1. Definizione<br />
La prestazione <strong>servizi</strong>o alberghiero si compone di una pluralità di<br />
attività connesse con l'alimentazione, l'abbigliamento, la pulizia e la<br />
funzionalità degli spazi, che, nel loro insieme, sono volte a garantire<br />
alla persona disabile un ambiente adeguato e una condizione di vita<br />
dignitosa.<br />
2. Finalità<br />
Garantire alla persona disabile <strong>servizi</strong> generali e un contesto<br />
strutturale idonei affinché la stessa benefici di un’adeguata qualità di<br />
vita, nel rispetto della sua individualità e del suo grado di autonomia.<br />
3. Obiettivi<br />
• Contribuire al mantenimento e al miglioramento dello stato di<br />
salute e del benessere dell’utente.<br />
• Assicurare un'alimentazione sana, variata e rispettosa <strong>dei</strong> bisogni<br />
nutrizionali e <strong>dei</strong> gusti degli utenti.<br />
• Assicurare un <strong>servizi</strong>o di lavanderia e guardaroba nel rispetto della<br />
dignità e dell’identità dell’utente.<br />
• Garantire ambienti sicuri, protetti, puliti, accoglienti e arredati con<br />
cura e che tengano conto <strong>delle</strong> specifiche funzionalità e bisogni.<br />
• Garantire la sicurezza del personale e dell’utenza.<br />
4. Attività<br />
La struttura definisce liberamente una propria strategia di offerta<br />
alberghiera, programmando in maniera continuativa una serie di<br />
attività e iniziative puntuali e ricorrenti. Il <strong>servizi</strong>o alberghiero si<br />
realizza attraverso:<br />
• Il <strong>servizi</strong>o pasti.<br />
• Il <strong>servizi</strong>o di lavanderia e guardaroba.<br />
• La pulizia, l'igiene, la manutenzione e la cura degli ambienti.<br />
La struttura risponde inoltre alle necessità di mobilità esterna della<br />
persona disabile limitatamente al percorso struttura - abitazione e per<br />
i necessari contatti con i <strong>servizi</strong> psico-sociali e medici e con le<br />
II-C / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – adulti – <strong>prestazioni</strong> – <strong>servizi</strong>o alberghiero
commissioni tutorie, attraverso un proprio <strong>servizi</strong>o di trasporto e/o il<br />
coordinamento <strong>delle</strong> risorse della famiglia o di quelle presenti sul<br />
territorio.<br />
5. Destinatari e modalità d'erogazione<br />
Il <strong>servizi</strong>o alberghiero deve essere erogato a tutti gli utenti, con<br />
particolare attenzione al loro stato fisico e mentale. Le attività del<br />
<strong>servizi</strong>o alberghiero sono erogate e gestite dal personale della<br />
struttura o possono essere date in appalto a terzi (outsourcing).<br />
6. Figure professionali abilitate<br />
La struttura deve dotarsi di personale adeguato, sul piano<br />
quantitativo, della preparazione professionale, <strong>delle</strong> conoscenze<br />
empiriche e <strong>delle</strong> capacità relazionali, necessario per poter garantire<br />
l'erogazione della prestazione conformemente ai livelli di qualità<br />
dichiarati, prescritti dalle normative in materia o specificamente<br />
richiesti dell'Ente finanziatore.<br />
In particolare, per il <strong>servizi</strong>o pasti, la struttura deve dotarsi di:<br />
• Cuoco dietista diplomato o cuoco diplomato 1 .<br />
7. Specifiche in relazione alla casistica<br />
Le modalità di erogazione della prestazione, l'impiego <strong>delle</strong> risorse in<br />
termini di figure professionali e gli obiettivi devono essere relazionati<br />
ai contenuti <strong>dei</strong> progetti educativi individuali, tenendo conto in<br />
particolare <strong>dei</strong> livelli di autonomia degli utenti.<br />
8. Fattori di qualità<br />
Valgono in generale le 19 condizioni definite dall'Ufas (Norma Ufas/AI<br />
2000), nonché i principi definiti nei manuali di sviluppo della qualità di<br />
ogni struttura certificata. Per la specifica prestazione assumono<br />
particolare rilevanza i seguenti fattori di qualità:<br />
1<br />
Per strutture di dimensioni ridotte, è ammessa la consulenza e supervisione di un<br />
cuoco dietista diplomato.<br />
II-C / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – adulti – <strong>prestazioni</strong> – <strong>servizi</strong>o alberghiero
Di struttura<br />
• Adeguata dotazione di personale sul piano quantitativo e<br />
qualitativo (formazione, specializzazione, aggiornamento).<br />
• Identificazione <strong>delle</strong> responsabilità per le attività principali e/o per<br />
l'insieme <strong>delle</strong> attività che compongono la prestazione.<br />
• Disponibilità di locali e <strong>servizi</strong> igienici adeguati e conformi alle<br />
norme in materia di sicurezza.<br />
• Adeguata dotazione di macchinari, attrezzature, veicoli e impianti,<br />
rispondenti alle norme in materia di sicurezza.<br />
• Disponibilità e strutturazione degli spazi in modo che possa<br />
essere data risposta adeguata ai bisogni della persona portatrice<br />
di handicap.<br />
• Utilizzo di prodotti alimentari di qualità.<br />
• Utilizzo di articoli per l'igiene e la pulizia innocui per la salute e<br />
per l'ambiente.<br />
• Adozione di misure igieniche volte alla prevenzione di malattie<br />
ricorrenti in una comunità.<br />
• Ambiente sicuro, curato, pulito e accogliente in tutte le sue<br />
componenti (arredo, stoviglie, abbigliamento del personale, ecc.).<br />
• Soddisfazione del personale afferente al <strong>servizi</strong>o alberghiero.<br />
Di processo<br />
• Presenza e aggiornamento nel tempo di un concetto di <strong>servizi</strong>o<br />
alberghiero della struttura che renda espliciti, rispetto alle singole<br />
attività, il livello atteso di qualità, le modalità e i tempi di<br />
erogazione.<br />
• Garanzia della varietà del menu.<br />
• Adeguatezza del tempo a disposizione per i pasti.<br />
• Adeguatezza della temperatura <strong>dei</strong> pasti al momento del<br />
consumo.<br />
• Offerta di pasti che tenga debitamente in considerazione le<br />
festività (Natale, Pasqua, ecc.) e, per quanto desiderato, le<br />
ricorrenze personali (compleanni).<br />
• Puntualità e affidabilità del <strong>servizi</strong>o (rispetto degli orari <strong>dei</strong> pasti,<br />
ritiro e riconsegna della biancheria, rispetto degli orari e della<br />
frequenza della pulizia, ecc.).<br />
• Corretto utilizzo e impiego <strong>dei</strong> macchinari, degli strumenti, <strong>dei</strong><br />
veicoli, degli articoli di pulizia, ecc.<br />
II-C / 3<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – adulti – <strong>prestazioni</strong> – <strong>servizi</strong>o alberghiero
• Rilevazione sistematica <strong>dei</strong> bisogni/preferenze degli utenti,<br />
connessi con tutte le attività attraverso le quali la prestazione si<br />
realizza.<br />
• Definizione di una procedura di reclamo, apprezzamenti e<br />
suggerimenti, e <strong>delle</strong> relative modalità di risposta della struttura.<br />
Di risultato<br />
• Soddisfazione degli utenti e/o <strong>dei</strong> familiari e/o <strong>delle</strong> persone di<br />
riferimento rispetto alle singole attività del <strong>servizi</strong>o alberghiero.<br />
• Adeguatezza <strong>delle</strong> diete offerte agli utenti.<br />
II-C / 4<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – adulti – <strong>prestazioni</strong> – <strong>servizi</strong>o alberghiero
Cure infermieristiche<br />
1. Definizione<br />
La prestazione cure infermieristiche assicura alla persona disabile un<br />
insieme di interventi preventivi, riabilitativi, di sostegno, curativi e<br />
palliativi nell'ambito della sua evoluzione fisica e psichica.<br />
La presa a carico infermieristica segue un piano <strong>delle</strong> cure basato<br />
sulla valutazione multidimensionale e interdisciplinare <strong>dei</strong> bisogni e<br />
<strong>delle</strong> risorse dell'utente. Il piano <strong>delle</strong> cure è parte integrante del<br />
programma di sviluppo individuale.<br />
2. Finalità<br />
Prevenire, preservare, stimolare e, quando possibile, recuperare le<br />
risorse fisiche, psichiche della persona disabile, nell'ottica di una<br />
presa a carico globale.<br />
Accompagnare e sostenere l'utente nell'evoluzione del suo stato di<br />
salute, stimolandone la massima autonomia.<br />
3. Obiettivi<br />
• Offrire interventi adeguati volti al mantenimento della vita e che<br />
soddisfano i bisogni di base dell'utente (respirare, dormire e<br />
riposare, mangiare e bere in modo adeguato, ecc.).<br />
• Garantire cure volte a sviluppare e riacquistare le capacità<br />
diminuite, o a mantenere e sostenere le capacità residue<br />
dell'utente.<br />
• Assicurare conforto e sostegno all'utente rispetto alla sua<br />
dimensione fisica e psichica.<br />
• Favorire il mantenimento dell'autostima della persona disabile.<br />
• Garantire interventi in caso di crisi e malattie acute.<br />
• Accompagnare la persona disabile e la sua famiglia (o le sue<br />
persone di riferimento) verso la fase terminale della vita.<br />
• Garantire e coordinare i contatti con la rete sanitaria.<br />
4. Attività<br />
La struttura definisce (in accordo con il medico curante) la strategia di<br />
presa a carico dal punto di vista <strong>delle</strong> cure infermieristiche,<br />
programmando in maniera continuativa una serie di attività e iniziative<br />
II-C / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – cure infermieristiche
puntuali e ricorrenti. La prestazione cure infermieristiche si realizza<br />
attraverso le seguenti attività:<br />
• Esercizi respiratori.<br />
• Aerosol terapia.<br />
• Somministrazione di O2.<br />
• Aspirazione <strong>delle</strong> secrezioni naso-bocca.<br />
• Aspirazione endotracheale.<br />
• Cure della tracheostimia.<br />
• Umidificatore dell’aria inspirata.<br />
• Applicazione ventose/coppette.<br />
• Cataplasmi.<br />
• Insegnamento alimentazione e dieta.<br />
• Alimentazione per sonda.<br />
• Controllo sonda naso-gastroduodenale a caduta libera.<br />
• Posa sonda gastrica.<br />
• Cura della gastrostomia senza problemi.<br />
• Cura della gastrostomia con complicazioni.<br />
• Svuotamento della vescica con stimolazione manuale.<br />
• Irrigazione vescicole.<br />
• Lavaggio vaginale.<br />
• Cura dell’urostomia.<br />
• Lavaggio del catetere degli ureteri.<br />
• Cura e sorveglianza della sonda vescicale.<br />
• Posare tutti tipi di sonda e catetere; sonda vescicale o<br />
cambiamento catetere.<br />
• Prato-clyss o clistere normale.<br />
• Enteroclisma.<br />
• Cura anus praeter.<br />
• Vuotare il sacco della stomia.<br />
• Irrigazioni di stomia.<br />
• Bilancio idrico per le 24 ore.<br />
• Dialisi.<br />
• Tutte le cure terapeutiche su prescrizione medica.<br />
• Tutte le cure specialistiche.<br />
• Tutta la gestione <strong>dei</strong> medicamenti (gestione farmacia) e materiale<br />
sanitario.<br />
• Tutte le attività infermieristiche per indagini diagnostiche.<br />
II-C / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – cure infermieristiche
5. Destinatari e modalità d'erogazione<br />
La prestazione deve essere garantita, secondo il bisogno, a tutti gli<br />
utenti.<br />
Le cure infermieristiche sono erogate su prescrizione medica. Le<br />
attività di cure infermieristiche sono erogate e gestite da operatori<br />
dipendenti della struttura o da operatori o <strong>servizi</strong> con rapporto di<br />
convenzione con la struttura. È richiesta comunque la stretta<br />
collaborazione con le altre figure professionali della struttura.<br />
6. Figure professionali abilitate<br />
La struttura deve dotarsi di personale adeguato, sul piano<br />
quantitativo, della preparazione professionale, <strong>delle</strong> conoscenze<br />
empiriche e <strong>delle</strong> capacità relazionali, necessario per poter garantire<br />
l'erogazione della prestazione conformemente ai livelli di qualità<br />
dichiarati, prescritti dalle normative in materia o specificamente<br />
richiesti dell'Ente finanziatore.<br />
Le cure infermieristiche possono essere erogate da:<br />
• Infermiere con diploma specifico (CRS).<br />
• Operatore socio sanitario / Operatore socio assistenziale, con<br />
mansionario relazionato alla specifica formazione e esperienza<br />
professionale.<br />
La definizione, il controllo e l’aggiornamento del piano <strong>delle</strong> cure,<br />
come pure la delega <strong>delle</strong> singole attività al personale socio sanitario<br />
o socio assistenziale e l’informazione all’utente, al suo<br />
rappresentante legale e ai suoi familiari, competono all’infermiere<br />
diplomato.<br />
7. Specifiche in relazione alla casistica<br />
Le modalità di erogazione della prestazione, l'impiego <strong>delle</strong> risorse in<br />
termini di figure professionali e gli obiettivi devono essere relazionate<br />
ai contenuti <strong>dei</strong> progetti educativi individuali, tenendo conto in<br />
particolare <strong>dei</strong> livelli di autonomia degli utenti.<br />
II-C / 3<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – cure infermieristiche
8. Fattori di qualità<br />
Valgono in generale le 19 condizioni definite dall'Ufas (Norma Ufas/AI<br />
2000), nonché i principi definiti nei manuali di sviluppo della qualità di<br />
ogni struttura certificata. Per la specifica prestazione assumono<br />
particolare rilevanza i seguenti fattori di qualità:<br />
Di struttura<br />
• Adeguata dotazione di personale sul piano quantitativo e sul piano<br />
qualitativo (formazione, specializzazione, aggiornamento).<br />
• Dotazione del necessario materiale sanitario conformemente alle<br />
normative in vigore.<br />
• Rispetto <strong>delle</strong> norme igieniche e sanitarie in vigore.<br />
• Condizioni di lavoro rispettose della salute <strong>dei</strong> collaboratori.<br />
• Grado di soddisfazione del personale afferente alle cure<br />
infermieristiche.<br />
Di processo<br />
• Pianificazione degli interventi in base alle esigenze dell'utente.<br />
• Aggiornamento regolare della cartella dell'utente.<br />
• L'intervento tiene debitamente in considerazione le esigenze<br />
dell'utente.<br />
• Attuazione <strong>delle</strong> fasi del processo di cure.<br />
• Informazione all'utente sulle cure prestate, limitatamente agli<br />
aspetti oggettivi <strong>delle</strong> cure.<br />
• Definizione di una procedura di reclamo, apprezzamenti e<br />
suggerimenti, e <strong>delle</strong> relative modalità di risposta della struttura.<br />
Di risultato<br />
• Soddisfazione dell'utente e/o del nucleo familiare di appartenenza<br />
e/o <strong>delle</strong> persone di riferimento.<br />
• Valutazione <strong>dei</strong> risultati da parte del personale curante della<br />
struttura e del medico specialista/curante.<br />
• Valutazione sistematica <strong>dei</strong> risultati da parte dell'operatore che ha<br />
erogato la prestazione.<br />
II-C / 4<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – cure infermieristiche
Terapie e riabilitazione<br />
1. Definizione<br />
La prestazione terapie e riabilitazione si compone di interventi di<br />
prevenzione, riabilitazione e cura nel campo <strong>delle</strong> funzioni motorie,<br />
psicomotorie, psichiche, mentali e cognitive legate all'evoluzione<br />
dello stato complessivo di salute della persona disabile.<br />
Gli interventi terapeutici possono essere individuali o di gruppo e<br />
devono essere conformi alle capacità e alle abilità sociali degli utenti.<br />
La presa a carico, individuale o di gruppo, segue un piano di recupero<br />
o di intervento basato sulla valutazione <strong>dei</strong> bisogni e <strong>delle</strong> risorse<br />
dell'utente o del gruppo. Il piano di recupero o d’intervento è parte<br />
integrante del programma di sviluppo individuale.<br />
2. Finalità<br />
Preservare, stimolare e, se possibile, recuperare le potenzialità della<br />
persona disabile al fine di mantenere e possibilmente migliorare la<br />
sua qualità di vita, nel rispetto della sua libertà e dignità.<br />
3. Obiettivi<br />
• Stimolare l'autonomia e valorizzare le abilità personali della<br />
persona disabile attraverso il lavoro sulle funzioni motorie,<br />
psicomotorie, psichiche, mentali e cognitive compromesse.<br />
• Recuperare le funzioni compromesse in caso di eventi traumatici.<br />
• Stimolare l'apprendimento di nuove strategie per la<br />
compensazione di funzioni compromesse e irrecuperabili tramite<br />
l’impiego di mezzi ausiliari.<br />
• Garantire la massima attenzione alla gestione del dolore.<br />
4. Attività<br />
La struttura definisce liberamente una propria strategia di presa a<br />
carico dal punto di vista terapeutico/riabilitativo, programmando in<br />
maniera continuativa una serie di attività e iniziative puntuali e<br />
ricorrenti.<br />
La prestazione terapie e riabilitazione si realizza attraverso:<br />
• Interventi di fisioterapia, quali, tra gli altri, le terapie manuali,<br />
fisiche, chinesiterapiche e meccanoterapiche.<br />
II-C / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – terapie e riabilitazione
• Interventi di ergoterapia, quali l'esercitazione <strong>delle</strong> funzioni<br />
motorie e sensoriali e <strong>delle</strong> funzioni neurologiche, cognitive,<br />
comportamentali.<br />
• Logopedia.<br />
• Valutazione <strong>dei</strong> mezzi ausiliari adatti al singolo caso,<br />
addestramento all'uso e verifica dell'efficacia.<br />
5. Destinatari e modalità d'erogazione<br />
La prestazione deve essere garantita, secondo il bisogno, a tutti gli<br />
utenti.<br />
Il terapista progetta, realizza e sorveglia le attività terapeutiche di<br />
gruppo mirate al mantenimento e al miglioramento <strong>delle</strong> condizioni<br />
globali degli utenti, della socialità e della prevenzione. Il singolo<br />
intervento personalizzato di riabilitazione è praticato su prescrizione<br />
medica.<br />
Le attività di terapia sono erogate tramite professionisti con rapporto<br />
di dipendenza o liberi professionisti con rapporto di convenzione con<br />
la struttura. È richiesta comunque la stretta collaborazione di tali<br />
professionisti con le altre figure professionali della struttura.<br />
6. Figure professionali abilitate<br />
La struttura deve dotarsi di personale adeguato sul piano quantitativo,<br />
della preparazione professionale, <strong>delle</strong> conoscenze empiriche e <strong>delle</strong><br />
capacità relazionali, necessario per poter garantire l'erogazione della<br />
prestazione conformemente ai livelli di qualità dichiarati, prescritti<br />
dalle normative in materia o specificamente richiesti dell'Ente<br />
finanziatore.<br />
La prestazione terapie e riabilitazione può essere erogata da:<br />
• Terapista diplomato.<br />
7. Specifiche in relazione alla casistica<br />
Le modalità di erogazione della prestazione e gli obiettivi devono<br />
essere relazionati ai contenuti <strong>dei</strong> progetti educativi individuali,<br />
tenendo conto in particolare <strong>dei</strong> livelli di autonomia degli utenti.<br />
II-C / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – terapie e riabilitazione
8. Fattori di qualità<br />
Valgono in generale le 19 condizioni definite dall'Ufas (Norma Ufas/AI<br />
2000), nonché i principi definiti nei manuali di sviluppo della qualità di<br />
ogni struttura certificata. Per la specifica prestazione assumono<br />
particolare rilevanza i seguenti fattori di qualità:<br />
Di struttura<br />
• Adeguata dotazione di personale sul piano quantitativo e<br />
qualitativo (formazione, specializzazione, aggiornamento).<br />
• Presenza di spazi adibiti alle terapie.<br />
• Dotazione <strong>dei</strong> necessari mezzi tecnici.<br />
• Soddisfazione del personale afferente alle terapie e riabilitazione.<br />
Di processo<br />
• Presenza e aggiornamento nel tempo di un concetto di terapie<br />
della struttura.<br />
• Pianificazione e documentazione dell'attività da parte<br />
dell'operatore.<br />
• Valutazione sistematica <strong>dei</strong> bisogni degli utenti.<br />
• Collaborazione e dialogo continuo con tutto il personale della<br />
struttura.<br />
• Conoscenza dell'offerta di terapie da parte degli utenti e/o <strong>delle</strong><br />
relative persone di riferimento.<br />
• Definizione di una procedura di reclamo, apprezzamenti e<br />
suggerimenti, e <strong>delle</strong> relative modalità di risposta della struttura.<br />
Di risultato<br />
• Soddisfazione dell'utente e/o del nucleo familiare di appartenenza<br />
e/o <strong>delle</strong> persone di riferimento.<br />
• Valutazione sistematica <strong>dei</strong> risultati <strong>delle</strong> terapie da parte<br />
dell'operatore che ha erogato la prestazione.<br />
• Valutazione <strong>dei</strong> risultati da parte del personale curante della<br />
struttura e del medico specialista/curante.<br />
II-C / 3<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – adulti – <strong>prestazioni</strong> – terapie e riabilitazione
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
ISTITUTI PER INVALIDI MINORENNI & SCUOLE SPECIALI
ALBERO DELLE PRESTAZIONI<br />
SOTTOSETTORE INVALIDI MINORENNI<br />
Scuola speciale Unità abitativa Ambulatorio<br />
Centro otologopedico<br />
Socio-educativa<br />
Socio-educativa<br />
Scuola dell’infanzia<br />
ed elementare<br />
Pedagogico-scolastica<br />
Osservazione e formazione<br />
professionale<br />
Accompagnamento e sostegno<br />
allievi<br />
Cure di base<br />
Cure di base<br />
Servizio alberghiero<br />
Servizio alberghiero<br />
Servizio alberghiero<br />
Cure infermieristiche<br />
Cure infermieristiche<br />
Prestazioni erogate dal <strong>servizi</strong>o<br />
Terapie e riabilitazione<br />
Terapie e riabilitazione<br />
Terapie logopediche e ritmiche<br />
Prestazioni che possono essere erogate dal <strong>servizi</strong>o
Scuola speciale<br />
Definizione e caratteristiche<br />
Scuola speciale per minorenni con disabilità fisiche, psichiche,<br />
mentali, sensoriali e da dipendenza parzialmente o totalmente non<br />
autosufficienti, che manifestano un bisogno di scolarizzazione o di<br />
educazione pratica in un contesto protetto e comunitario.<br />
L'intervento si realizza attraverso un percorso d'istruzione o<br />
stimolazione 1 scolastica speciale individualizzato e tramite<br />
l'attuazione di adeguati provvedimenti di carattere pedagogico.<br />
La struttura accoglie disabili fino al 18.mo anno di età 2 , residenti nel<br />
<strong>Cantone</strong> e beneficiari o in attesa di <strong>prestazioni</strong> AI; eccezioni devono<br />
essere autorizzate dal <strong>Cantone</strong>.<br />
L'ammissione nella struttura avviene su espressa richiesta della<br />
famiglia o del rappresentante legale del minorenne, previo<br />
accertamento da parte della direzione del <strong>servizi</strong>o dello stato di<br />
bisogno, dell’idoneità della struttura e della disponibilità di risorse. La<br />
struttura chiede l’autorizzazione per l’ammissione al <strong>Cantone</strong> ed<br />
elabora un programma di sviluppo individuale discusso e concordato<br />
con i famigliari e/o il rappresentante legale del minorenne.<br />
Prestazioni<br />
La scuola speciale eroga in maniera continuativa le seguenti<br />
<strong>prestazioni</strong>:<br />
• prestazione socio-educativa;<br />
• prestazione pedagogico-scolastica;<br />
• osservazione e formazione professionale.<br />
Può inoltre erogare:<br />
• cure di base;<br />
• cure infermieristiche;<br />
• <strong>servizi</strong>o alberghiero.<br />
1<br />
Per minorenni non scolarizzabili.<br />
Le scuole speciali si dividono sostanzialmente in due tipologie:<br />
• Scuole speciali con minorenni scolarizzabili<br />
• Scuole speciali con minorenni praticamente educabili.<br />
2<br />
Il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport può autorizzare un<br />
prolungamento sino al massimo a 20 anni come misura eccezionale, unicamente se<br />
giustificato dal raggiungimento di specifici obiettivi scolastici e socio-professionali.<br />
II-E / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>servizi</strong> – scuola speciale
L'insieme <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong> è strutturato, coordinato e proporzionato<br />
secondo le esigenze individuali e collettive <strong>dei</strong> minorenni disabili e<br />
<strong>delle</strong> loro famiglie ed erogato organizzando e utilizzando al meglio le<br />
risorse strutturali e finanziarie disponibili.<br />
Finalità<br />
Assicurare al minorenne disabile un'educazione speciale<br />
individualizzata tesa allo sviluppo armonico <strong>delle</strong> sue competenze<br />
sensomotorie, cognitive, comunicative e culturali, nonché alla sua<br />
integrazione nel tessuto sociale e, per quanto possibile,<br />
professionale.<br />
Assicurare una protezione adeguata al minorenne.<br />
Obiettivi specifici<br />
• Garantire la dignità, la protezione e i diritti <strong>dei</strong> minorenni disabili.<br />
• Garantire l’aiuto alle funzioni vitali del minorenne.<br />
• Favorire il benessere e la crescita globale del minorenne disabile,<br />
mirando allo sviluppo armonico <strong>delle</strong> sue competenze e capacità<br />
nelle dimensioni della vita pratica e culturale.<br />
• Favorire, stimolare e sostenere il minorenne nell'acquisizione di<br />
un'identità articolata ed integrata.<br />
• Quando possibile, promuovere il passaggio ad altri ordini di<br />
scuola.<br />
• Osservare le capacità formative e lavorative del minorenne e<br />
orientarlo nella scelta di un iter formativo-professionale.<br />
• Promuovere la ricerca di posti adeguati alle competenze del<br />
minorenne disabile e garantire il sostegno al collocamento e<br />
l’accompagnamento sull'arco di tutto il ciclo formativo<br />
• Promuovere e sostenere, quando possibile, una formazione<br />
professionale commisurata a capacità ed interessi del minorenne<br />
disabile e utile all’ottenimento di un certificato di capacità<br />
federale o cantonale.<br />
• Sostenere ed accompagnare la famiglia del minorenne,<br />
stimolandone inoltre la collaborazione.<br />
Contesto operativo<br />
La scuola speciale è una struttura integrata in un sistema di <strong>servizi</strong><br />
territoriali di sostegno ai minorenni disabili e di <strong>servizi</strong> sanitari e<br />
socio-sanitari, nel cui ambito opera in una logica di lavoro di rete.<br />
Essa istaura collaborazioni con altri ordini scolastici locali e, quando<br />
possibile, partecipa a progetti di altre sedi scolastiche o integra i<br />
II-E / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>servizi</strong> – scuola speciale
minorenni disabili in altre sedi per attività particolari. Essa stabilisce<br />
collaborazioni con i <strong>servizi</strong> d’orientamento e con la Divisione della<br />
Formazione professionale.<br />
II-E / 3<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>servizi</strong> – scuola speciale
Unità abitativa<br />
Definizione e caratteristiche<br />
Struttura residenziale per minorenni con disabilità fisica, psichica,<br />
mentale, sensoriale e da dipendenza, parzialmente o totalmente non<br />
autosufficienti, che manifestano un bisogno di accompagnamento,<br />
assistenza, cura e sorveglianza in un contesto protetto e comunitario.<br />
L’unità abitativa ha funzionamento su tutto l’arco dell’anno o parziale.<br />
L'intervento si realizza attraverso misure educative, assistenziali,<br />
sanitarie, terapeutiche e tramite la promozione della vita di relazione,<br />
con particolare attenzione alla sviluppo, alla socializzazione, e<br />
all'integrazione sociale del minorenne disabile.<br />
La struttura accoglie utenti in internato ed esternato residenti in<br />
Svizzera e beneficiari o in attesa di <strong>prestazioni</strong> AI; eccezioni devono<br />
essere autorizzate dal <strong>Cantone</strong>. Ai genitori è richiesto il pagamento di<br />
una retta definita sulla base <strong>dei</strong> relativi parametri cantonali.<br />
L'ammissione nella struttura avviene su espressa richiesta della<br />
famiglia o del rappresentante legale del minorenne, previo<br />
accertamento da parte della direzione del <strong>servizi</strong>o dello stato di<br />
bisogno, dell’idoneità della struttura e della disponibilità di risorse. La<br />
struttura chiede l’autorizzazione per l’ammissione al <strong>Cantone</strong> ed<br />
elabora un programma di sviluppo individuale discusso e concordato<br />
con i famigliari e/o il rappresentante legale del minorenne.<br />
Prestazioni<br />
L’unità abitativa eroga in maniera continuativa le seguenti <strong>prestazioni</strong>:<br />
• <strong>prestazioni</strong> socio-educative;<br />
• cure di base;<br />
• <strong>servizi</strong>o alberghiero.<br />
Può inoltre erogare:<br />
• cure infermieristiche;<br />
• terapie e riabilitazione.<br />
L'insieme <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong> è strutturato, coordinato e proporzionato<br />
secondo le esigenze individuali e collettive <strong>dei</strong> residenti.<br />
II-E / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>servizi</strong> – unità abitativa
Finalità<br />
Dare risposta al crescente bisogno di protezione <strong>dei</strong> minorenni<br />
disabili.<br />
Accogliere e accompagnare il minorenne disabile nel suo percorso di<br />
crescita e sviluppo. Promuovere e stimolare l’autonomia e<br />
l’integrazione nel tessuto sociale del minorenne disabile, facendo leva<br />
sulle sue risorse personali, migliorandone allo stesso tempo la qualità<br />
di vita.<br />
Obiettivi specifici<br />
• Garantire la dignità e la protezione del minorenne, nel rispetto<br />
della libertà individuale.<br />
• Garantire l’aiuto alle funzioni vitali del minorenne.<br />
• Promuovere lo sviluppo <strong>delle</strong> risorse fisiche, psichiche e sociali<br />
del minorenne disabile, stimolando la sua massima autonomia.<br />
• Assicurare una progettualità di presa a carico e una capacità di<br />
risposta il più possibile personalizzata.<br />
• Assicurare un clima di tipo familiare e partecipativo e favorire,<br />
quando e per quanto possibile, il coinvolgimento e il<br />
mantenimento <strong>dei</strong> rapporti con i famigliari o tutori/rappresentanti<br />
legali.<br />
• Supportare e completare la presa a carico della scuola speciale.<br />
• Assicurare, quando possibile, lo sviluppo di competenze utili alla<br />
gestione dell’economia domestica e del proprio tempo libero.<br />
• Promuovere, nella misura del possibile, l’integrazione <strong>dei</strong><br />
minorenni con handicap in attività del tempo libero destinate ai<br />
minorenni in genere.<br />
Contesto operativo<br />
L'unità abitativa è una struttura integrata in un sistema di <strong>servizi</strong><br />
territoriali di sostegno ai minorenni disabili e di <strong>servizi</strong> sanitari e<br />
socio-sanitari, nel cui ambito opera in una logica di lavoro di rete. In<br />
particolare, essa istaura collaborazioni con gli enti e le associazioni<br />
locali che organizzano attività rivolte ai minorenni in genere.<br />
II-E / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>servizi</strong> – unità abitativa
Ambulatorio<br />
Definizione e caratteristiche<br />
Struttura di accoglienza in forma ambulatoriale per minorenni con<br />
disabilità fisica, psichica, mentale, sensoriale che manifestano un<br />
bisogno terapeutico-riabilitativo. L'intervento si realizza attraverso<br />
interventi di carattere medico-terapeutici.<br />
La struttura accoglie residenti in Svizzera e beneficiari o in attesa di<br />
<strong>prestazioni</strong> AI e/o con il riconoscimento del concordato <strong>delle</strong> Casse<br />
malati; eccezioni devono essere autorizzate dal <strong>Cantone</strong>.<br />
L'accesso alla struttura avviene su espressa richiesta della famiglia o<br />
del rappresentante legale del minorenne, previo certificato medico e<br />
accertamento da parte della direzione del <strong>servizi</strong>o dello stato di<br />
bisogno, della disponibilità di risorse e dell'idoneità della struttura.<br />
Prestazioni<br />
L'ambulatorio eroga le seguenti <strong>prestazioni</strong>:<br />
• terapie e riabilitazione.<br />
L'insieme <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong> è strutturato, coordinato e proporzionato<br />
secondo indicazione medica.<br />
Finalità<br />
Promuovere uno sviluppo armonico ed il benessere del minorenne,<br />
stimolandone al massimo la sua autonomia.<br />
Obiettivi specifici<br />
• Garantire la dignità e la protezione del minorenne, nel rispetto<br />
della libertà individuale.<br />
• Facilitare, potenziare e migliorare le capacità del bambino in età<br />
evolutiva.<br />
• Stimolare e promuovere al massimo il benessere psico-fisico del<br />
minorenne disabile.<br />
• Garantire un progetto terapeutico mirato e concordato.<br />
II-E / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>servizi</strong>o – ambulatorio
Contesto operativo<br />
L'ambulatorio è una struttura integrata in un sistema di <strong>servizi</strong><br />
territoriali di sostegno ai minorenni disabili e di <strong>servizi</strong> sanitari e<br />
socio-sanitari, nel cui ambito opera in una logica di lavoro di rete.<br />
II-E / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>servizi</strong>o – ambulatorio
Centro oto-logopedico per minorenni<br />
Definizione e caratteristiche<br />
Il Centro oto-logopedico è una scuola dell’infanzia ed elementare<br />
parificata per bambini normodotati con difficoltà di apprendimento<br />
della lingua parlata e scritta e allievi sordi o con problemi di udito ai<br />
sensi dell’AI. L'intervento si realizza attraverso misure scolasticoeducative<br />
e terapeutiche individuali e/o di gruppo.<br />
Il Centro accoglie bambini dai 3 anni fino al termine della scuola<br />
elementare, in esternato, semi esternato ed internato residenti in<br />
Svizzera e beneficiari o in attesa di <strong>prestazioni</strong> AI 1 ; eccezioni devono<br />
essere autorizzate dalle autorità scolastiche competenti. Ai genitori è<br />
richiesto il pagamento di una retta definita sulla base <strong>dei</strong> relativi<br />
parametri cantonali.<br />
Il Centro offre inoltre la possibilità di effettuare terapie otologopediche<br />
ambulatoriali.<br />
L’ammissione al Centro avviene su segnalazioni/richieste di ispettori<br />
scolastici, capi <strong>servizi</strong>o del sostegno pedagogico, SOIC, pediatri,<br />
logopedisti e genitori, previo accertamento da parte della direzione<br />
del Centro dello stato di bisogno, della disponibilità di risorse,<br />
dell'idoneità della struttura e dell’approvazione dell’AI cantonale.<br />
Prestazioni<br />
Il Centro eroga <strong>prestazioni</strong> di carattere prevalentemente scolasticoterapeutico.<br />
Per alcune <strong>prestazioni</strong> terapeutiche particolari<br />
(psicoterapie, psicomotricità, visite mediche specialistiche, ecc.), il<br />
Centro ricorre ai normali <strong>servizi</strong> sul territorio o a professionisti privati.<br />
Il Centro eroga in maniera continuativa le seguenti <strong>prestazioni</strong>:<br />
• Scuola dell’infanzia ed elementare.<br />
• Terapie logopediche e ritmiche.<br />
• Accompagnamento e sostegno allievi in semiesternato e<br />
internato.<br />
• Servizio alberghiero.<br />
Il Centro eroga, secondo le richieste, terapie oto-logopediche<br />
ambulatoriali.<br />
1<br />
Secondo la Circolare AI sui gravi disturbi di eloquio.<br />
II-E / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>servizi</strong> – centro oto-logopedico
L'insieme <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong> è strutturato, coordinato e proporzionato<br />
secondo le esigenze collettive e individuali <strong>dei</strong> minorenni e <strong>delle</strong> loro<br />
famiglie ed erogato organizzando e utilizzando al meglio le risorse<br />
strutturali e finanziarie disponibili.<br />
Finalità<br />
Favorire il reinserimento in un percorso scolastico normale di bambini<br />
con disturbi oto-logopedici ai sensi dell’AI, valorizzando al massimo le<br />
potenzialità di comunicazione e comprensione del linguaggio.<br />
Obiettivi specifici<br />
• Garantire la dignità, la protezione e i diritti <strong>dei</strong> minorenni.<br />
• Favorire il benessere e la crescita globale del minorenne, mirando<br />
al raggiungimento di un equilibrio personale e di un'identità<br />
articolata ed integrata.<br />
• Favorire l’apprendimento volto a raggiungere gli obiettivi della<br />
classe frequentata.<br />
• Favorire, supportare e controllare i rapporti del minorenne con il<br />
nucleo familiare di appartenenza.<br />
• Assicurare un percorso scolastico individualizzato.<br />
• Promuovere una vita comunitaria piacevole e garantire al<br />
minorenne attività ricreative adeguate all’età.<br />
• Sostenere, quando necessario, il minorenne e la sua famiglia nel<br />
passaggio ad altri ordini di scuola.<br />
Contesto operativo<br />
Il Centro è una struttura integrata in un sistema di <strong>servizi</strong> di sostegno<br />
alle famiglie, nel cui ambito opera in maniera coordinata e in una<br />
logica di lavoro di rete. In particolare, per poter raggiungere i suoi<br />
obiettivi, esso necessita della collaborazione fattiva <strong>delle</strong> autorità e<br />
<strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> scolastici e sociali cantonali.<br />
II-E / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>servizi</strong> – centro oto-logopedico
Prestazione socio-educativa<br />
1. Definizione<br />
La prestazione socio-educativa consiste di una pluralità di attività di<br />
osservazione, di ascolto, di interazione e di guida sia con il minorenne<br />
disabile o con il gruppo, sia con la rete familiare e sociale che lo<br />
circonda; ciò garantisce al minorenne l'indispensabile<br />
accompagnamento educativo ed affettivo nel suo processo di<br />
sviluppo, crescita, socializzazione e di acquisizione della maggior<br />
autonomia possibile. La prestazione assicura la protezione del<br />
minorenne ed è tesa a favorire la sua l'integrazione sociale.<br />
La presa a carico si basa su di un progetto educativo individuale e fa<br />
leva sulle risorse fisiche, psichiche, sociali e ambientali (famiglia,<br />
istituto, rete sociale) del minorenne disabile, tutelandone al contempo<br />
i diritti.<br />
2. Finalità<br />
Educare e accompagnare il minorenne, compatibilmente con le sue<br />
esigenze soggettive, nello sviluppo di un'autonomia personale e<br />
un’identità sociale e nell'acquisizione e/o mantenimento di<br />
competenze comportamentali, cognitive, affettive e relazionali,<br />
finalizzate ad un’adeguata integrazione sociale.<br />
3. Obiettivi<br />
• Assicurare al minorenne accompagnamento e progettualità<br />
educative rispetto a tutte le dimensioni della sua quotidianità<br />
(lavarsi, vestirsi, mangiare, ecc.).<br />
• Stimolare lo sviluppo del potenziale dell'utente nella gestione<br />
della propria vita.<br />
• Favorire il processo di socializzazione e integrazione sociale del<br />
minorenne disabile.<br />
• Sostenere l’utente nei suoi rapporti affettivi e sociali e assicurare<br />
relazioni stabili e affettivamente significative.<br />
• Favorire e coordinare i contatti con la famiglia o il rappresentante<br />
legale e la rete sociale del minorenne.<br />
4. Attività<br />
La struttura definisce liberamente una propria strategia di presa a<br />
carico dal punto di vista dell'intervento socio-educativo,<br />
II-F / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – prestazione socio-educativa
programmando in maniera continuativa una serie di attività e iniziative<br />
puntuali e ricorrenti. La prestazione socio-educativa si realizza<br />
attraverso la definizione, la realizzazione e l’aggiornamento di un<br />
programma di sviluppo individuale che considera i seguenti aspetti:<br />
• Attività individuali o di gruppo (accompagnamento uscite<br />
ricreative; organizzazione corsi, vacanze e del tempo libero;<br />
attività ludiche; ecc.).<br />
• Affettività-emozionalità-relazionalità (contatti con compagni e<br />
operatori; relazione ospite-famiglia; contenimento dell'ansia e<br />
dell'aggressività; ecc.).<br />
• Autonomia e integrazione (sostegno nell’integrazione in attività<br />
del tempo libero destinate ai minorenni in genere; aiuto uso mezzi<br />
pubblici e azione di routine; aiuto negli spostamenti; aiuto nel<br />
vestirsi e svestirsi, bagno, ecc.).<br />
• Comunicazione (aiuto nell'uso <strong>dei</strong> mezzi di comunicazione; aiuto<br />
nella comprensione e codificazione di messaggi; aiuto nella<br />
comunicazione verbale e simbolica; ecc.).<br />
• Mantenimento e sviluppo <strong>delle</strong> capacità cognitive (aiuto nel fare<br />
conti, leggere, scrivere, orientamento nello spazio e nel tempo,<br />
ecc.).<br />
• Gestione <strong>dei</strong> bisogni pratici (aiuto nella gestione della contabilità;<br />
negli acquisti; ecc.).<br />
5. Destinatari e modalità d'erogazione<br />
La prestazione socio-educativa deve essere garantita a tutti i<br />
minorenni della struttura. Le attività socio-educative sono erogate e<br />
gestite dal personale dipendente della struttura.<br />
6. Figure professionali<br />
La struttura deve dotarsi di personale adeguato, sul piano<br />
quantitativo, della preparazione professionale, <strong>delle</strong> conoscenze<br />
empiriche e <strong>delle</strong> capacità relazionali, necessario per poter garantire<br />
l'erogazione della prestazione conformemente ai livelli di qualità<br />
dichiarati, prescritti dalle normative in materia o specificamente<br />
richiesti dell'Ente finanziatore.<br />
Le prestazione socio-educativa è erogata da:<br />
• Educatore diplomato o con titolo equivalente.<br />
II-F / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – prestazione socio-educativa
La definizione, il controllo e l’aggiornamento del programma di<br />
sviluppo individuale e di mantenimento e sviluppo <strong>delle</strong> capacità<br />
cognitive, relazionali e affettive competono all'educatore diplomato o<br />
con titolo equivalente, che svolge queste attività in una logica di<br />
lavoro di rete, coinvolgendo le altre figure professionali di riferimento<br />
interne o esterne alla struttura, l’utente stesso e/o il suo<br />
rappresentante legale e/o i suoi familiari.<br />
7. Specifiche in relazione alla casistica<br />
Le modalità di erogazione della prestazione e l'impiego <strong>delle</strong> risorse<br />
in termini di figure professionali devono essere relazionate ai<br />
contenuti <strong>dei</strong> progetti educativi individuali, tenendo conto in<br />
particolare <strong>dei</strong> livelli di autonomia e dell'età <strong>dei</strong> minorenni.<br />
8. Fattori di qualità<br />
Di struttura<br />
• Adeguata dotazione di personale sul piano quantitativo e<br />
qualitativo (formazione, specializzazione, aggiornamento).<br />
• Identificazione <strong>delle</strong> responsabilità per le attività principali e/o per<br />
l'insieme <strong>delle</strong> attività che compongono la prestazione.<br />
• Soddisfazione del personale afferente alla prestazione socioeducativa.<br />
Di processo<br />
• Presenza e aggiornamento nel tempo di un concetto di presa a<br />
carico e promozione socio-educativa della struttura che renda<br />
espliciti, per rapporto alle singole attività, il livello atteso di<br />
qualità, le modalità e i tempi di erogazione.<br />
• L'intervento si attiene agli obiettivi del Programma di sviluppo<br />
individuale ed è presentato all'utente, alla famiglia o al<br />
rappresentante legale del minorenne.<br />
• Definizione di una procedura di reclamo, apprezzamenti e<br />
suggerimenti, e <strong>delle</strong> relative modalità di risposta della struttura.<br />
Di risultato<br />
• Grado di soddisfazione dell'utente, della famiglia e/o del<br />
rappresentante legale.<br />
II-F / 3<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – prestazione socio-educativa
• Verifica del raggiungimento degli obiettivi del Programma di<br />
sviluppo individuale.<br />
II-F / 4<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – prestazione socio-educativa
Prestazione pedagogico-scolastica<br />
1. Definizione<br />
La prestazione pedagogico-scolastica assicura al minorenne disabile<br />
un percorso di educazione speciale (scolarizzazione o educazione<br />
pratica) individualizzato.<br />
Essa si realizza nella ricerca ed applicazione di strategie pedagogiche<br />
e scolastiche appropriate alle esigenze individuali del minorenne e<br />
collettive della classe; nel loro insieme esse garantiscono al<br />
minorenne disabile l'indispensabile stimolo e sviluppo, commisurato<br />
alle sue possibilità individuali, di competenze, capacità e conoscenze<br />
indispensabili nel suo processo di sviluppo e integrazione sociale.<br />
2. Finalità<br />
Stimolare e sostenere lo sviluppo armonioso di tutte le capacità del<br />
minorenne disabile e promuoverne la massima integrazione possibile<br />
nel tessuto sociale e, se possibile, professionale.<br />
3. Obiettivi<br />
• Assicurare un'educazione speciale individualizzata.<br />
• Sviluppare le attitudini individuali del minorenne disabile.<br />
• Promuovere, stimolare al massimo l'acquisizione di competenze<br />
comunicative (espressione e comprensione del linguaggio), nel<br />
rispetto del grado di autonomia del minorenne.<br />
• Trasmettere al minorenne disabile un insieme di conoscenze e<br />
competenze indispensabili al suo sviluppo e all'integrazione<br />
sociale, sempre nel rispetto <strong>delle</strong> sue capacità e possibilità.<br />
• Trasmettere i requisiti che supportano il recupero di processi<br />
evolutivi compromessi.<br />
• Quando possibile, assicurare una scolarizzazione parificata.<br />
• Osservare le attitudini e le capacità lavorative del minorenne e<br />
orientarlo di conseguenza.<br />
• Completare la formazione e l'educazione data dalla famiglia e/o<br />
dall'intervento educativo della struttura.<br />
• Sostenere, quando possibile, l’integrazione del minorenne disabile<br />
in attività puntuali svolte in altri ordini scolastici, o la classe in<br />
attività svolte in collaborazione con classi di altri ordini scolastici.<br />
II-F / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – prestazione pedagogica-scolastica
4. Attività<br />
La struttura definisce liberamente una propria strategia di intervento<br />
pedagogico-scolastico, programmando in maniera continuativa una<br />
serie di attività e iniziative puntuali e ricorrenti. La prestazione si<br />
realizza attraverso interventi educativi e di sostegno rispetto alle<br />
seguenti dimensioni:<br />
• Attività scolastica tradizionale.<br />
• Interventi di supporto individualizzati e misure particolari,<br />
individuali o di gruppo, di pedagogia specializzata.<br />
• Attività di orientamento professionale e di organizzazione di<br />
stages (osservazione/pre-formazione).<br />
• Stimolazioni di base.<br />
• Comunicazione aumentativa alternativa.<br />
5. Destinatari e modalità d'erogazione<br />
La prestazione pedagico-scolastica deve essere garantita a tutti gli<br />
utenti della struttura. Le attività sono assicurate dal personale<br />
dipendente della struttura o da personale docente dipendente dal<br />
DECS.<br />
6. Figure professionali<br />
La struttura deve dotarsi del personale adeguato, sul piano<br />
quantitativo e sul piano della formazione professionale, <strong>delle</strong><br />
conoscenze empiriche e <strong>delle</strong> capacità relazionali, necessario per<br />
poter garantire l'erogazione della prestazione conformemente ai livelli<br />
di qualità dichiarati, prescritti dalle normative in materia o<br />
specificamente richiesti dall'Ente finanziatore.<br />
Le prestazione pedagogico-scolastica è erogata da:<br />
• Docente di scuola speciale riconosciuto dal DECS 1 .<br />
• Maestro socio-professionale, limitatamente all'attività di<br />
orientamento professionale.<br />
1<br />
In base al Regolamento sul riconoscimento <strong>dei</strong> titoli di studio e sulle procedure<br />
d'assunzione nelle scuole medie, nelle scuole superiori e in altri gradi di scuole, del 30<br />
gennaio 1996.<br />
II-F / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – prestazione pedagogica-scolastica
7. Specifiche in relazione alla casistica<br />
Le modalità di erogazione della prestazione, l'impiego <strong>delle</strong> risorse in<br />
termini di figure professionali e gli obiettivi devono essere relazionati<br />
ai contenuti <strong>dei</strong> progetti educativi individuali, tenendo conto in<br />
particolare <strong>dei</strong> livelli di autonomia <strong>dei</strong> singoli utenti e alla tipologia<br />
della struttura.<br />
8. Fattori di qualità<br />
Di struttura<br />
• Adeguata dotazione di personale sul piano quantitativo e sul piano<br />
qualitativo (formazione, specializzazione, aggiornamento).<br />
• Identificazione <strong>delle</strong> responsabilità per le attività principali e/o per<br />
l'insieme <strong>delle</strong> attività che compongono la prestazione.<br />
Di processo<br />
• Presenza di un concetto di intervento pedagogico-scolastico della<br />
struttura che renda espliciti, per rapporto alle singole attività, il<br />
livello atteso di qualità, le modalità e i tempi di erogazione.<br />
• Definizione e aggiornamento degli obiettivi pedagogico-scolastici<br />
nel programma di sviluppo individuale.<br />
• Definizione di una procedura di reclamo interna ed esterna<br />
semplice e <strong>delle</strong> relative modalità di risposta del Centro, che<br />
assicuri risposte concrete a fronte <strong>delle</strong> richieste del minorenne o<br />
della famiglia e/o del rappresentante legale.<br />
Di risultato<br />
• Grado di soddisfazione del minorenne, della famiglia e/o del<br />
rappresentante legale.<br />
• Grado di raggiungimento degli obiettivi definiti nel programma di<br />
sviluppo individuale.<br />
• Valutazione <strong>dei</strong> risultati da parte degli ispettori scolastici.<br />
II-F / 3<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – prestazione pedagogica-scolastica
Osservazione e formazione professionale<br />
1. Definizione<br />
Con la prestazione osservazione e formazione professionale si<br />
procede alla verifica <strong>delle</strong> attitudini formativo-professionali del<br />
minorenne disabile e a si stimola l’acquisizione di competenze e<br />
abilità pratiche specifiche e di comportamenti e motivazioni adatti al<br />
contesto lavorativo.<br />
2. Finalità<br />
Orientare e sostenere il minorenne disabile nella scelta di una<br />
adeguata formazione professionale.<br />
Promuovere lo svolgimento di una formazione professionale tesa<br />
all'acquisizione di conoscenze e capacità professionali specifiche e di<br />
competenze, comportamenti e motivazioni adatti al contesto<br />
lavorativo, tenendo conto della situazione di disabilità individuale.<br />
3. Obiettivi<br />
• Osservare le capacità lavorative dell'ospite e sostenerlo e<br />
accompagnarlo nella scelta di una formazione professionale<br />
adeguata.<br />
• Creare le condizioni per l'inserimento del minorenne nel mercato<br />
del lavoro o in un laboratorio protetto.<br />
• Promuovere lo svolgimento da parte del minorenne disabile di una<br />
formazione professionale commisurata alle sue capacità, interessi<br />
e bisogni, che contribuisca a costruire e a dargli la<br />
consapevolezza del proprio ruolo sociale.<br />
• Dare la possibilità al minorenne disabile di concludere la<br />
formazione con l'ottenimento di una qualifica ufficialmente<br />
certificata o attestata dal <strong>Cantone</strong> o dalla Confederazione.<br />
4. Attività<br />
La struttura definisce liberamente una propria strategia di presa a<br />
carico dal punto di vista dell'osservazione e della formazione<br />
professionale, programmando in maniera continuativa una serie di<br />
attività e iniziative puntuali e ricorrenti. La prestazione di<br />
osservazione e formazione professionale si realizza attraversale<br />
seguenti attività:<br />
II-F / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – osservazione e formazione professionale
• Osservazione <strong>delle</strong> capacità lavorative.<br />
• Sostegno nella scelta di una formazione professionale adeguata.<br />
• Sostegno nello svolgimento dell'attività lavorativa dell'utente.<br />
• Strutturazione <strong>delle</strong> fasi dell'attività lavorativa dell'utente.<br />
• Controllo della produzione dell'utente.<br />
• Sostegno e mediazione rispetto all'inserimento nel mercato del<br />
lavoro o nel passaggio a altri ordini di formazione (tirocinio<br />
pratico, tirocinio federale).<br />
5. Destinatari e modalità d'erogazione<br />
La prestazione di formazione deve essere garantita a tutti i minorenni<br />
disabili che beneficiano di una decisione di formazione professionale<br />
dell'AI.. Le attività di osservazione e formazione professionale sono<br />
erogate e gestite dal personale dipendente della struttura.<br />
6. Figure professionali abilitate<br />
La struttura deve dotarsi di personale adeguato, sul piano<br />
quantitativo, della preparazione professionale, <strong>delle</strong> conoscenze<br />
empiriche e <strong>delle</strong> capacità relazionali, necessario per poter garantire<br />
l'erogazione della prestazione conformemente ai livelli di qualità<br />
dichiarati, prescritti dalle normative in materia o specificamente<br />
richiesti dell'Ente finanziatore.<br />
La prestazione osservazione e formazione professionale è erogata da:<br />
• Docente di scuola speciale / Educatore con diploma o patente in<br />
pedagogia curativa, limitatamente alle attività di osservazione.<br />
• Maestro pratico di tirocinio con diploma federale, per le attività di<br />
formazione professionale.<br />
7. Specifiche in relazione alla casistica<br />
Le modalità di erogazione della prestazione, l'impiego <strong>delle</strong> risorse in<br />
termini di figure professionali e gli obiettivi devono essere relazionati<br />
ai contenuti <strong>dei</strong> progetti educativi individuali, tenendo conto in<br />
particolare <strong>dei</strong> livelli di autonomia degli utenti.<br />
II-F / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – osservazione e formazione professionale
8. Fattori di qualità<br />
Di struttura<br />
• Adeguata dotazione di personale sul piano quantitativo e<br />
qualitativo (formazione, specializzazione, aggiornamento).<br />
• Identificazione <strong>delle</strong> responsabilità per le attività principali e/o per<br />
l'insieme <strong>delle</strong> attività che compongono la prestazione.<br />
• Soddisfazione del personale afferente alla prestazione<br />
osservazione e formazione professionale.<br />
Di processo<br />
• Presenza e aggiornamento nel tempo di un concetto di intervento<br />
di osservazione e formazione della struttura che renda espliciti,<br />
rispetto alle singole attività, il livello atteso di qualità, le modalità<br />
e i tempi di erogazione.<br />
• Definizione e regolare aggiornamento di un programma di<br />
sviluppo individuale per ogni utente.<br />
• L'intervento si attiene agli obiettivi del programma di sviluppo<br />
individuale.<br />
• Definizione di una procedura di reclamo, apprezzamenti e<br />
suggerimenti, e <strong>delle</strong> relative modalità di risposta della struttura.<br />
Di risultato<br />
• Grado di soddisfazione dell'utente e/o della famiglia e/o del<br />
rappresentante legale.<br />
• Ottenimento di una qualifica ufficialmente certificata o attestata<br />
dal <strong>Cantone</strong> o dalla Confederazione.<br />
• Inserimento dell'utente nel mondo lavorativo (quando sussistono<br />
le premesse).<br />
• Verifica del raggiungimento degli obiettivi del programma di<br />
sviluppo individuale.<br />
• Verifica da parte dell'ispettore della formazione professionale.<br />
II-F / 3<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – osservazione e formazione professionale
Cure di base<br />
1. Definizione<br />
La prestazione cure di base assicura al minorenne disabile un insieme<br />
di interventi di prevenzione e di sostegno alle attività della vita<br />
quotidiana, quali ad es. il vestirsi, l'alimentazione e l'igiene personale.<br />
Tali interventi sono volti a garantire all'utente un generale stato di<br />
benessere e sono sussidiari rispetto alle sue risorse personali. Essi<br />
sono parte integrante del programma di sviluppo individuale.<br />
2. Finalità<br />
Assicurare la dignità del minorenne rispettandone l'individualità.<br />
Promuovere lo sviluppo della massima autonomia possibile<br />
sostenendolo nella cura della propria persona e nell'espletazione <strong>dei</strong><br />
suoi bisogni primari.<br />
3. Obiettivi<br />
• Assicurare una cura del minorenne tale da<br />
svilupparne/preservarne la dignità e l'autostima.<br />
• Sostenere l’utente nella cura della propria persona, stimolandone<br />
lo sviluppo della massima autonomia possibile.<br />
• Assicurare il mantenimento e/o, per quanto possibile, lo sviluppo<br />
<strong>delle</strong> capacità fisiche, cognitive e mentali residue.<br />
4. Attività<br />
La struttura definisce (se necessario in accordo con il medico<br />
curante) la strategia di presa a carico dal punto di vista <strong>delle</strong> cure di<br />
base, programmando in maniera continuativa una serie di attività e<br />
iniziative puntuali e ricorrenti. La prestazione di cure di base si<br />
realizza attraverso le seguenti attività:<br />
• Igiene completa a letto.<br />
• Igiene parziale a letto o al lavandino<br />
• Igiene totale in bagno o doccia.<br />
• Igiene degli orifizi della faccia.<br />
• Igiene <strong>dei</strong> genitali e del sacro.<br />
• Frizioni, massaggi per prevenzione ulcere da decubito.<br />
• Lavare i capelli.<br />
II-F / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – cure di base
• Manicure e pedicure.<br />
• Vestire o svestire.<br />
• Rifacimento letto sia vuoto sia occupato.<br />
• Idratazione per via orale.<br />
• Alimentazione con aiuto completo.<br />
• Alimentazione con aiuto parziale.<br />
• Uso padella.<br />
• Uso pappagallo.<br />
• Svuotamento manuale del retto.<br />
• Utilizzo <strong>dei</strong> mezzi di protezione.<br />
• Mobilizzazione.<br />
• Posizionamento e comfort a letto.<br />
• Mobilizzare fuori o dentro il letto.<br />
• Alzare ed aiutare durante la deambulazione.<br />
• Esercizi di mobilizzazione passiva e/o attiva.<br />
• Accompagnamento e aiutare nella deambulazione all’esterno.<br />
• Bendaggio degli arti.<br />
• Applicazione di erogatori del freddo.<br />
5. Destinatari e modalità d'erogazione<br />
La prestazione di cure di base deve essere erogata a tutti i minorenni,<br />
in considerazione del loro stato fisico e mentale. Le attività di cure di<br />
base sono erogate e gestite dal personale della struttura.<br />
6. Figure professionali abilitate<br />
La struttura deve dotarsi di personale adeguato, sul piano<br />
quantitativo, della preparazione professionale, <strong>delle</strong> conoscenze<br />
empiriche e <strong>delle</strong> capacità relazionali, necessario per poter garantire<br />
l'erogazione della prestazione conformemente ai livelli di qualità<br />
dichiarati, prescritti dalle normative in materia o specificamente<br />
richiesti dell'Ente finanziatore.<br />
Le cure di base possono essere erogate da:<br />
• Infermiere con diploma specifico (CRS).<br />
• Operatore socio sanitario / Operatore socio assistenziale, con<br />
mansionario relazionato alla specifica formazione e esperienza<br />
professionale.<br />
• Educatore diplomato o con titolo equivalente, con mansionario<br />
relazionato alla specifica formazione e esperienza professionale.<br />
II-F / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – cure di base
7. Specifiche in relazione alla casistica<br />
Le modalità di erogazione della prestazione, l'impiego <strong>delle</strong> risorse in<br />
termini di figure professionali e gli obiettivi devono essere relazionati<br />
ai contenuti <strong>dei</strong> progetti educativi individuali, tenendo conto in<br />
particolare <strong>dei</strong> livelli di autonomia <strong>dei</strong> minorenni.<br />
8. Fattori di qualità<br />
Di struttura<br />
• Adeguata dotazione di personale sul piano quantitativo e<br />
qualitativo (formazione, specializzazione, aggiornamento).<br />
• Utilizzo di materiale sanitario conforme alle norme in vigore.<br />
• Rispetto <strong>delle</strong> norme igieniche e sanitarie in vigore.<br />
• Condizioni di lavoro rispettose della salute <strong>dei</strong> collaboratori.<br />
• Soddisfazione del personale afferente alle cure di base.<br />
Di processo<br />
• Pianificazione e attuazione degli interventi tenendo conto <strong>delle</strong><br />
esigenze dell'utente.<br />
• Aggiornamento regolare della cartella dell'utente.<br />
• Definizione di una procedura di reclamo, apprezzamenti e<br />
suggerimenti, e <strong>delle</strong> relative modalità di risposta della struttura.<br />
Di risultato<br />
• Soddisfazione dell'utente e/o della famiglia e/o del rappresentante<br />
legale.<br />
• Grado di autonomia dell’utente.<br />
II-F / 3<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – cure di base
Servizio alberghiero<br />
1. Definizione<br />
La prestazione <strong>servizi</strong>o alberghiero si compone di una pluralità di<br />
attività connesse con l'alimentazione, l'abbigliamento, la pulizia e la<br />
funzionalità degli spazi che, nel loro insieme, sono volte a garantire il<br />
soddisfacimento <strong>dei</strong> bisogni materiali del minorenne, a garantirgli un<br />
ambiente adeguato e una condizione di vita dignitosa.<br />
2. Finalità<br />
Garantire al minorenne <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> generali e un contesto strutturale<br />
idonei affinché egli benefici di un’adeguata qualità di vita, nel rispetto<br />
della sua individualità e del suo grado di autonomia..<br />
3. Obiettivi<br />
• Assicurare un'alimentazione sana, variata, e rispettosa <strong>dei</strong> bisogni<br />
nutrizionali <strong>dei</strong> minorenni.<br />
• Assicurare un <strong>servizi</strong>o di lavanderia e guardaroba.<br />
• Garantire ambienti sicuri, protetti, puliti, accoglienti e arredati<br />
tenendo conto <strong>delle</strong> specifiche funzionalità e bisogni.<br />
• Garantire la sicurezza del personale e dell’utenza.<br />
4. Attività<br />
La struttura definisce liberamente una propria strategia di presa a<br />
carico dal punto di vista alberghiero, programmando in maniera<br />
continuativa una serie di attività e iniziative puntuali e ricorrenti. Il<br />
<strong>servizi</strong>o alberghiero si realizza attraverso:<br />
• Il <strong>servizi</strong>o pasti.<br />
• Il <strong>servizi</strong>o di lavanderia e guardaroba.<br />
• La pulizia, l'igiene, la manutenzione e la cura degli ambienti.<br />
La struttura risponde inoltre alle necessità di mobilità esterna del<br />
minorenne disabile limitatamente al percorso struttura - abitazione e<br />
per i necessari contatti con i <strong>servizi</strong> psico-sociali e medici e con le<br />
commissioni tutorie, attraverso un proprio <strong>servizi</strong>o di trasporto e/o il<br />
coordinamento <strong>delle</strong> risorse della famiglia o di quelle presenti sul<br />
territorio<br />
II-F / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – <strong>servizi</strong>o alberghiero
5. Destinatari e modalità d'erogazione<br />
Il <strong>servizi</strong>o alberghiero deve essere erogato a tutti gli utenti, con<br />
particolare attenzione al loro stato fisico e mentale. Le attività del<br />
<strong>servizi</strong>o alberghiero sono erogate e gestite dal personale della<br />
struttura o possono essere date in appalto a terzi (outsourcing).<br />
6. Figure professionali abilitate<br />
La struttura deve dotarsi di personale adeguato, sul piano<br />
quantitativo, della preparazione professionale, <strong>delle</strong> conoscenze<br />
empiriche e <strong>delle</strong> capacità relazionali, necessario per poter garantire<br />
l'erogazione della prestazione conformemente ai livelli di qualità<br />
dichiarati, prescritti dalle normative in materia o specificamente<br />
richiesti dell'Ente finanziatore.<br />
In particolare, per il <strong>servizi</strong>o pasti, la struttura deve dotarsi di:<br />
• Cuoco dietista diplomato o cuoco diplomato 1 .<br />
7. Fattori di qualità<br />
Strutturali<br />
• Adeguata dotazione di personale sul piano quantitativo e sul piano<br />
qualitativo (formazione, specializzazione, aggiornamento).<br />
• Identificazione <strong>delle</strong> responsabilità per le attività principali e/o per<br />
l'insieme <strong>delle</strong> attività che compongono la prestazione.<br />
• Disponibilità di locali e <strong>servizi</strong> igienici adeguati e conformi alle<br />
norme in materia di sicurezza.<br />
• Adeguata dotazione di macchinari, attrezzature, veicoli e impianti,<br />
rispondenti alle norme in materia di sicurezza.<br />
• Disponibilità e strutturazione degli spazi in modo che possa<br />
essere data risposta adeguata ai bisogni <strong>dei</strong> minorenni.<br />
• Utilizzo di prodotti alimentari di qualità.<br />
• Utilizzo di articoli per l'igiene e la pulizia innocui per la salute e<br />
per l'ambiente.<br />
1<br />
Per strutture di dimensioni ridotte, è ammessa la consulenza e supervisione di un<br />
cuoco dietista diplomato.<br />
II-F / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – <strong>servizi</strong>o alberghiero
• Ambiente sicuro, curato, pulito e accogliente in tutte le sue<br />
componenti (arredo, stoviglie, abbigliamento del personale, ecc.).<br />
Di processo<br />
• Presenza e aggiornamento nel tempo di un concetto di <strong>servizi</strong>o<br />
alberghiero della struttura che renda espliciti i livelli attesi di<br />
qualità, le modalità e i tempi di erogazione rispetto alle singole<br />
attività.<br />
• Viene garantita la varietà del menu e il rispetto di particolari<br />
esigenze del singolo minorenne.<br />
• Puntualità e affidabilità del <strong>servizi</strong>o (rispetto degli orari <strong>dei</strong> pasti,<br />
ritiro e riconsegna della biancheria, rispetto degli orari e della<br />
frequenza della pulizia, ecc.).<br />
• Corretto utilizzo e impiego <strong>dei</strong> macchinari, degli strumenti, <strong>dei</strong><br />
veicoli, degli articoli di pulizia, ecc..<br />
• Rilevazione sistematica <strong>dei</strong> bisogni/preferenze degli utenti<br />
connessi con tutte le attività attraverso le quali la prestazione si<br />
realizza.<br />
• Definizione di una procedura di reclamo e <strong>delle</strong> modalità di<br />
risposta della struttura.<br />
Di risultato<br />
• Soddisfazione degli utenti e/o della famiglia e/o del<br />
rappresentante legale rispetto alle singole <strong>prestazioni</strong> del <strong>servizi</strong>o<br />
alberghiero.<br />
• Valutazione della qualità del <strong>servizi</strong>o da parte del personale.<br />
II-F / 3<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – <strong>servizi</strong>o alberghiero
Cure infermieristiche<br />
1. Definizione<br />
La prestazione cure infermieristiche assicura al minorenne disabile un<br />
insieme di interventi preventivi, riabilitativi, di sostegno, curativi e<br />
palliativi nell'ambito della sua evoluzione fisica e psichica.<br />
La presa a carico infermieristica segue un piano <strong>delle</strong> cure basato<br />
sulla valutazione multidimensionale e interdisciplinare <strong>dei</strong> bisogni e<br />
<strong>delle</strong> risorse dell'utente. Il piano <strong>delle</strong> cure è parte integrante del<br />
programma di sviluppo individuale.<br />
2. Finalità<br />
Prevenire, preservare, stimolare e, quando possibile, recuperare le<br />
risorse fisiche, psichiche del minorenne, nell'ottica di una presa a<br />
carico globale.<br />
Accompagnare e sostenere il minorenne e i suoi famigliari<br />
nell'evoluzione del suo stato di salute, stimolandone la massima<br />
autonomia.<br />
3. Obiettivi<br />
• Offrire interventi adeguati volti al mantenimento della vita e che<br />
soddisfano i bisogni di base del minorenne (respirare, dormire e<br />
riposare, mangiare e bere in modo adeguato, ecc.)<br />
• Garantire cure volte a sviluppare, riacquistare o a mantenere le<br />
capacità residue del minorenne.<br />
• Assicurare conforto e sostegno al minorenne rispetto alla sua<br />
dimensione fisica e psichica.<br />
• Favorire lo sviluppo e il mantenimento dell'autostima del minorenne<br />
disabile.<br />
• Garantire interventi in caso di crisi e malattie acute.<br />
• Accompagnare il minorenne e la sua famiglia (o le sue persone di<br />
riferimento) verso la fase terminale della vita.<br />
• Garantire e coordinare i contatti con la rete sanitaria.<br />
4. Attività<br />
La struttura definisce (in accordo con il medico curante) la strategia di<br />
presa a carico dal punto di vista <strong>delle</strong> cure infermieristiche,<br />
II-F / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – cure infermieristiche
programmando in maniera continuativa una serie di attività e iniziative<br />
puntuali e ricorrenti. La prestazione di cure infermieristiche si realizza<br />
attraverso le seguenti attività:<br />
• Esercizi respiratori.<br />
• Aerosol terapia.<br />
• Somministrazione di O2.<br />
• Aspirazione <strong>delle</strong> secrezioni naso-bocca.<br />
• Aspirazione endotracheale.<br />
• Cure della tracheostimia.<br />
• Umidificatore dell’aria inspirata.<br />
• Applicazione ventose/ coppette.<br />
• Cataplasmi.<br />
• Insegnamento alimentazione e dieta.<br />
• Alimentazione per sonda.<br />
• Controllo sonda naso-gastroduodenale a caduta libera.<br />
• Posa sonda gastrica.<br />
• Cura della gastrostomia senza problemi.<br />
• Cura della gastrostomia con complicazioni.<br />
• Svuotamento della vescica con stimolazione manuale.<br />
• Irrigazione vescicole.<br />
• Lavaggio vaginale.<br />
• Cura dell’urostomia.<br />
• Lavaggio del catetere degli ureteri.<br />
• Cura e sorveglianza della sonda vescicale.<br />
• Posare tutti tipi di sonda e catetere; sonda vescicale o<br />
cambiamento catetere.<br />
• Prato-clyss oclistere normale.<br />
• Enteroclisma.<br />
• Cura anus praeter.<br />
• Vuotare il sacco della stomia.<br />
• Irrigazioni di stomia.<br />
• Bilancio idrico per le 24 ore.<br />
• Dialisi.<br />
• Tutte le cure terapeutiche su prescrizione medica.<br />
• Tutte le cure specialistiche.<br />
• Tutta la gestione <strong>dei</strong> medicamenti (gestione farmacia) e materiale<br />
sanitario.<br />
• Tutte le attività infermieristiche per indagini diagnostiche.<br />
II-F / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – cure infermieristiche
5. Destinatari e modalità d'erogazione<br />
La prestazione deve essere garantita, secondo il bisogno, a tutti gli<br />
utenti.<br />
Le cure infermieristiche sono erogate su prescrizione medica. Le<br />
attività di cure infermieristiche sono erogate e gestite da operatori<br />
dipendenti della struttura o da operatori o <strong>servizi</strong> con rapporto di<br />
convenzione con la struttura. È richiesta comunque la stretta<br />
collaborazione con le altre figure professionali della struttura.<br />
6. Figure professionali abilitate<br />
La struttura deve dotarsi di personale adeguato, sul piano<br />
quantitativo, della preparazione professionale, <strong>delle</strong> conoscenze<br />
empiriche e <strong>delle</strong> capacità relazionali, necessario per poter garantire<br />
l'erogazione della prestazione conformemente ai livelli di qualità<br />
dichiarati, prescritti dalle normative in materia o specificamente<br />
richiesti dell'Ente finanziatore.<br />
Le cure infermieristiche possono essere erogate da:<br />
• Infermiere con diploma specifico (CRS).<br />
• Operatore socio sanitario / Operatore socio assistenziale, con<br />
mansionario relazionato alla specifica formazione e esperienza<br />
professionale.<br />
La definizione, il controllo e l’aggiornamento del piano <strong>delle</strong> cure,<br />
come pure la delega <strong>delle</strong> singole attività al personale socio sanitario<br />
o socio assistenziale e l’informazione all’utente, al suo rappresentante<br />
legale e ai suoi familiari, competono all’infermiere diplomato.<br />
7. Specifiche in relazione alla casistica<br />
Le modalità di erogazione della prestazione, l'impiego <strong>delle</strong> risorse in<br />
termini di figure professionali e gli obiettivi devono essere relazionati<br />
ai contenuti <strong>dei</strong> progetti educativi individuali, tenendo conto in<br />
particolare <strong>dei</strong> livelli di autonomia <strong>dei</strong> minorenni disabili.<br />
8. Fattori di qualità<br />
II-F / 3<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – cure infermieristiche
Di struttura<br />
• Adeguata dotazione di personale sul piano quantitativo e sul piano<br />
qualitativo (formazione, specializzazione, aggiornamento).<br />
• Dotazione del necessario materiale sanitario conformemente alle<br />
normative in vigore.<br />
• Rispetto <strong>delle</strong> norme igieniche e sanitarie in vigore.<br />
• Condizioni di lavoro rispettose della salute <strong>dei</strong> collaboratori.<br />
• Grado di soddisfazione del personale afferente alle cure<br />
infermieristiche.<br />
Di processo<br />
• Pianificazione degli interventi in base alle esigenze dell'utente.<br />
• Aggiornamento regolare della cartella dell'utente.<br />
• L'intervento tiene debitamente in considerazione le esigenze<br />
dell'utente.<br />
• Attuazione <strong>delle</strong> fasi del processo di cure.<br />
• Informazione all'utente sulle cure prestate, limitatamente agli<br />
aspetti oggettivi <strong>delle</strong> cure.<br />
• Definizione di una procedura di reclamo, apprezzamenti e<br />
suggerimenti, e <strong>delle</strong> relative modalità di risposta della struttura.<br />
Di risultato<br />
• Soddisfazione dell'utente e/o della famiglia e/o del rappresentante<br />
legale.<br />
• Valutazione <strong>dei</strong> risultati da parte del personale curante della<br />
struttura e del medico specialista/curante.<br />
• Valutazione sistematica <strong>dei</strong> risultati da parte dell'operatore che ha<br />
erogato la prestazione.<br />
II-F / 4<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – cure infermieristiche
Terapie e riabilitazione<br />
1. Definizione<br />
La prestazione terapie e riabilitazione si compone di interventi di<br />
prevenzione, riabilitazione e cura nel campo <strong>delle</strong> funzioni motorie,<br />
psicomotorie, psichiche, mentali e cognitive legate all'evoluzione<br />
dello stato complessivo di salute del minorenne disabile.<br />
Gli interventi terapeutici possono essere individuali o di gruppo e<br />
devono essere conformi alle capacità e alle abilità sociali degli utenti.<br />
La presa a carico, individuale o di gruppo, segue un piano di recupero<br />
o di intervento basato sulla valutazione <strong>dei</strong> bisogni e <strong>delle</strong> risorse<br />
dell'utente o del gruppo.<br />
2. Finalità<br />
Preservare, stimolare e, se possibile, recuperare le potenzialità del<br />
minorenne disabile al fine di mantenere e possibilmente migliorare la<br />
sua qualità di vita, nel rispetto della sua libertà e dignità.<br />
3. Obiettivi<br />
• Stimolare l'autonomia e valorizzare le abilità personali del<br />
minorenne attraverso il lavoro sulle funzioni motorie,<br />
psicomotorie, psichiche, mentali e cognitive compromesse.<br />
• Recuperare le funzioni compromesse in caso di eventi traumatici.<br />
• Stimolare l'apprendimento di nuove strategie per la<br />
compensazione di funzioni compromesse e irrecuperabili tramite<br />
l’impiego di mezzi ausiliari.<br />
• Garantire la massima attenzione alla gestione del dolore.<br />
4. Attività<br />
La struttura definisce liberamente una propria strategia di presa a<br />
carico dal punto di vista terapeutico/riabilitativo, programmando in<br />
maniera continuativa una serie di attività e iniziative puntuali e<br />
ricorrenti.<br />
La prestazione terapie e riabilitazione si realizza attraverso:<br />
• Interventi di fisioterapia, quali tra gli altri le terapie manuali,<br />
fisiche, chinesiterapiche e meccanoterapiche.<br />
• Interventi di ergoterapia, quali l'esercitazione <strong>delle</strong> funzioni<br />
II-F / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – terapie e riabilitazione
motorie e sensoriali e <strong>delle</strong> funzioni neurologiche, cognitive,<br />
comportamentali.<br />
• Logopedia.<br />
• Valutazione <strong>dei</strong> mezzi ausiliari adatti al singolo caso,<br />
addestramento all'uso e verifica dell'efficacia.<br />
5. Destinatari e modalità d'erogazione<br />
La prestazione deve essere garantita, secondo il bisogno, a tutti gli<br />
utenti.<br />
Il terapista progetta, realizza e sorveglia le attività terapeutiche di<br />
gruppo mirate al mantenimento e al miglioramento <strong>delle</strong> condizioni<br />
globali degli utenti, della socialità e della prevenzione. Il singolo<br />
intervento personalizzato di riabilitazione riconosciuto dall’AI è<br />
praticato su prescrizione medica o sulla base di una convenzione con<br />
L'UFAS.<br />
Le attività di terapia sono erogate tramite professionisti con rapporto<br />
di dipendenza o liberi professionisti con rapporto di convenzione con<br />
la struttura. È richiesta comunque la stretta collaborazione di tali<br />
professionisti con le altre figure professionali della struttura.<br />
6. Figure professionali abilitate<br />
La struttura deve dotarsi di personale adeguato, sul piano<br />
quantitativo, della preparazione professionale, <strong>delle</strong> conoscenze<br />
empiriche e <strong>delle</strong> capacità relazionali, necessario per poter garantire<br />
l'erogazione della prestazione conformemente ai livelli di qualità<br />
dichiarati, prescritti dalle normative in materia o specificamente<br />
richiesti dell'Ente finanziatore.<br />
La prestazione terapie/riabilitazione può essere erogata da:<br />
• Terapista diplomato.<br />
Per le terapie AI, il terapista deve essere riconosciuto dall'AI e<br />
dall'associazione di categoria.<br />
7. Specifiche in relazione alla casistica<br />
Le modalità di erogazione della prestazione e gli obiettivi devono<br />
essere relazionati ai contenuti <strong>dei</strong> progetti educativi individuali,<br />
tenendo conto in particolare <strong>dei</strong> livelli di autonomia <strong>dei</strong> minorenni<br />
II-F / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – terapie e riabilitazione
disabili.<br />
8. Fattori di qualità<br />
Di struttura<br />
• Adeguata dotazione di personale sul piano quantitativo e<br />
qualitativo (formazione, specializzazione, aggiornamento).<br />
• Presenza di spazi adibiti alle terapie.<br />
• Dotazione <strong>dei</strong> necessari mezzi tecnici.<br />
• Soddisfazione del personale afferente alle terapie e riabilitazione.<br />
Di processo<br />
• Presenza e aggiornamento nel tempo di un concetto di terapie<br />
della struttura<br />
• Pianificazione e documentazione dell'attività da parte<br />
dell'operatore.<br />
• Valutazione sistematica <strong>dei</strong> bisogni degli utenti.<br />
• Collaborazione e dialogo continuo con tutto il personale della<br />
struttura.<br />
• Conoscenza dell'offerta di terapie da parte degli utenti e/o <strong>delle</strong><br />
relative persone di riferimento.<br />
• Definizione di una procedura di reclamo, apprezzamenti e<br />
suggerimenti, e <strong>delle</strong> relative modalità di risposta della struttura.<br />
Di risultato<br />
• Soddisfazione dell'utente, e/o della famiglia e/o del<br />
rappresentante legale.<br />
• Valutazione sistematica <strong>dei</strong> risultati <strong>delle</strong> terapie da parte<br />
dell'operatore che ha erogato la prestazione.<br />
• Valutazione <strong>dei</strong> risultati da parte del personale curante della<br />
struttura e del medico specialista/curante.<br />
II-F / 3<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – terapie e riabilitazione
Scuola dell’infanzia ed elementare<br />
1. Definizione<br />
La prestazione Scuola dell’infanzia ed elementare assicura agli allievi<br />
del Centro oto-logopedigo per minorenni (di seguito: Centro) una<br />
scolarizzazione parificata, in base a progetti di miglioramento <strong>delle</strong><br />
competenze del linguaggio orale e scritto commisurati alle esigenze<br />
individuali e collettive degli utenti.<br />
2. Finalità<br />
Migliorare le competenze linguistiche degli allievi preparandoli,<br />
quando possibile, ad accedere alla scuola elementare e/o a portare a<br />
termine con successo l’istruzione di livello elementare al fine di<br />
permettere un reinserimento in classi scolastiche normali e, a lungo<br />
termine, adeguate capacità di formazione professionale.<br />
3. Obiettivi<br />
• Sviluppare le attitudini individuali del minorenne.<br />
• Trasmettere i requisiti che supportano il miglioramento e il<br />
recupero <strong>delle</strong> competenze linguistiche compromesse.<br />
• Fornire al minorenne gli strumenti per acquisire sicurezza e<br />
autonomia nelle attività della vita quotidiana (allacciare le scarpe,<br />
mangiare in autonomia, ecc.) e di apprendimento prescolastico e<br />
scolastico.<br />
• Accedere alla scuola elementare.<br />
• Sviluppare l’intelligenza emotiva, la sensorialità e la capacità di<br />
relazione (interazione e socializzazione.<br />
• Trasmettere al minorenne le conoscenze scolastiche di livello<br />
elementare (lettura, scrittura, calcolo, ecc.) che permettano<br />
l’inserimento in classi elementari o medie pubbliche o private.<br />
• Collaborare con il nucleo famigliare alla formazione e<br />
all'educazione dell’utente.<br />
4. Attività<br />
La prestazione si compone <strong>delle</strong> seguenti attività, svolte nel rispetto<br />
della Legge sulla scuola e <strong>delle</strong> relative altre disposizioni legali in<br />
vigore:<br />
II-F / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – scuola dell’infanzia ed elementare
• Istruzione prescolastica parificata.<br />
• Ciclo completo di istruzione scolastica elementare parificata.<br />
• Interventi educativi, di sostegno e sorveglianza, di semi-esternato<br />
(doposcuola) e di internato.<br />
• Interventi di supporto e di logopedia differenziata individualizzati<br />
e/o di piccoli gruppi.<br />
5. Destinatari e modalità d'erogazione<br />
La prestazione Scuola dell’infanzia ed elementare accoglie utenti in<br />
esternato, semiesternato o internato residenti in Svizzera e beneficiari<br />
o in attesa di <strong>prestazioni</strong> AI; eccezioni devono essere autorizzate dal<br />
<strong>Cantone</strong>.<br />
L'insegnamento è erogato a tutti gli alunni del Centro, dal personale<br />
dipendente secondo il programma scolastico ufficiale cantonale.<br />
6. Figure professionali<br />
Il Centro deve dotarsi del personale adeguato, sul piano quantitativo e<br />
sul piano della formazione professionale, dell'esperienza e <strong>delle</strong><br />
capacità relazionali, necessario per poter garantire l'erogazione della<br />
prestazione conformemente ai livelli di qualità dichiarati, prescritti<br />
dalle normative in materia o specificamente richiesti dall'Ente<br />
finanziatore.<br />
Le prestazione "Scuola dell’infanzia ed elementare" è erogata da:<br />
• Insegnante di scuola dell’infanzia o elementare diplomato.<br />
7. Specifiche in relazione alla casistica<br />
Le modalità di erogazione della prestazione devono essere<br />
relazionate ai livelli di compromissione del linguaggio orale e scritto<br />
degli utenti.<br />
8. Fattori di qualità<br />
Di struttura<br />
II-F / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – scuola dell’infanzia ed elementare
• Adeguata dotazione di personale sul piano quantitativo e sul piano<br />
qualitativo (formazione, specializzazione, aggiornamento).<br />
• Identificazione <strong>delle</strong> responsabilità per le attività principali e/o per<br />
l'insieme <strong>delle</strong> attività che compongono la prestazione.<br />
Di processo<br />
• Presenza di un concetto di scuola dell’infanzia ed elementare del<br />
Centro che renda espliciti, per rapporto alle singole attività, il<br />
livello atteso di qualità, le modalità e i tempi di erogazione.<br />
• L'insegnamento è conforme agli obiettivi del programma ufficiale<br />
della scuola dell’infanzia ed elementare, tenendo in considerazione<br />
il progetto logopedico ed educativo individuale.<br />
• Definizione di una procedura di reclamo semplice e <strong>delle</strong> relative<br />
modalità di risposta del Centro.<br />
Di risultato<br />
• Grado di soddisfazione del nucleo familiare di appartenenza e/o<br />
<strong>delle</strong> persone di riferimento.<br />
• Visita da parte degli ispettori scolastici nel quadro di un ciclo di<br />
ispezioni.<br />
• Miglioramento dell’aspetto linguistico nell’anno (test logopedici ).<br />
• Percentuale utenti per classe che continua il percorso scolastico.<br />
II-F / 3<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – scuola dell’infanzia ed elementare
Accompagnamento e sostegno allievi in semi-esternato e<br />
internato<br />
1. Definizione<br />
La prestazione Accompagnamento e sostegno allievi in semiesternato<br />
e internato consiste di una pluralità di attività di<br />
osservazione, sorveglianza, di interazione con gli allievi; nel loro<br />
insieme esse garantiscono all’allievo l'indispensabile<br />
accompagnamento educativo ed affettivo nel suo processo di<br />
socializzazione e di acquisizione della maggior autonomia possibile.<br />
2. Finalità<br />
Accompagnare e sorvegliare l’allievo nei momenti extrascolastici della<br />
giornata, compatibilmente con le sue esigenze soggettive e, per<br />
quanto riguarda l’internato, anche nello sviluppo di un'autonomia<br />
personale e sociale.<br />
3. Obiettivi<br />
• Assicurare all’allievo un accompagnamento educativo rispetto a<br />
tutte le dimensioni della sua quotidianità (lavarsi, vestirsi, mangiare,<br />
ecc.).<br />
• Stimolare lo sviluppo della personalità dell'utente nel rispetto di sé e<br />
dell'ambiente di vita circostante.<br />
• Assicurare un clima di tipo famigliare, conviviale e affettivo<br />
4. Attività<br />
Il Centro definisce liberamente una propria strategia di<br />
accompagnamento e sostegno agli allievi in semi-esternato e<br />
internato, programmando in maniera continuativa una serie di attività<br />
e iniziative puntuali e ricorrenti. La prestazione si realizza attraverso<br />
interventi educativi e di sostegno rispetto alle seguenti dimensioni:<br />
• Attività individuali o di gruppo (accompagnamento uscite ricreative;<br />
attività ludiche; doposcuola, ecc.).<br />
• Autonomia e integrazione (aiuto nel vestirsi e svestirsi, bagno, ecc.).<br />
II-F / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – accompagnamento e sostegno allievi
• Comunicazione (aiuto nell'uso <strong>dei</strong> mezzi di comunicazione; aiuto<br />
nella comprensione e codificazione di messaggi; aiuto nella<br />
comunicazione verbale e simbolica; ecc.).<br />
5. Destinatari e modalità d'erogazione<br />
La prestazione Accompagnamento e sostegno allievi deve essere<br />
garantita a tutti gli utenti del Centro in semi-esternato o internato. Le<br />
attività sono assicurate dal personale dipendente dell'Ente.<br />
6. Figure professionali<br />
Il Centro deve dotarsi del personale adeguato, sul piano quantitativo e<br />
sul piano della formazione professionale, <strong>delle</strong> conoscenze empiriche<br />
e <strong>delle</strong> capacità relazionali, necessario per poter garantire<br />
l'erogazione della prestazione conformemente ai livelli di qualità<br />
dichiarati, prescritti dalle normative in materia o specificamente<br />
richiesti dall'Ente finanziatore.<br />
Le prestazione Accompagnamento e sostegno allievi è erogata da:<br />
• Personale con esperienza di sorveglianza di bambini (docenti di<br />
scuola dell’infanzia ed elementare, educatori di prima infanzia,<br />
educatori, altro personale con pratica nella cura e sorveglianza di<br />
bambini in età scolastica).<br />
7. Specifiche in relazione alla casistica<br />
Le modalità di erogazione <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong> devono essere in<br />
relazione all’età degli ospiti e alla complessità e alla gravità del caso<br />
del caso.<br />
8. Fattori di qualità<br />
Di struttura<br />
• Adeguata dotazione di personale sul piano quantitativo e sul piano<br />
qualitativo (formazione, specializzazione, aggiornamento).<br />
• Identificazione <strong>delle</strong> responsabilità per le attività principali e/o per<br />
l'insieme <strong>delle</strong> attività che compongono la prestazione.<br />
II-F / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – accompagnamento e sostegno allievi
Di processo<br />
• Presenza di un concetto di accompagnamento e sostegno allievi del<br />
Centro che renda espliciti, per rapporto alle singole attività, il livello<br />
atteso di qualità, le modalità e i tempi di erogazione.<br />
• Definizione di una procedura di reclamo interna ed esterna semplice<br />
e <strong>delle</strong> relative modalità di risposta del Centro, che assicuri risposte<br />
concrete a fronte <strong>delle</strong> richieste dell'utente.<br />
Di risultato<br />
• Grado di soddisfazione dell’allievo, del nucleo famigliare di<br />
appartenenza e/o <strong>delle</strong> persone di riferimento.<br />
II-F / 3<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – accompagnamento e sostegno allievi
Servizio Alberghiero (del Centro oto-logopedico)<br />
1. Definizione<br />
Il <strong>servizi</strong>o alberghiero si compone di una pluralità di attività connesse<br />
con l'alimentazione, l'abbigliamento, la pulizia e la funzionalità degli<br />
spazi, che nel loro insieme, sono volte a garantire all’allievo un<br />
ambiente adeguato.<br />
2. Finalità<br />
Garantire all’allievo <strong>servizi</strong> generali e un contesto strutturale idonei<br />
affinché benefici di un’elevata qualità di vita, nel rispetto della sua<br />
individualità e del suo grado di autonomia.<br />
3. Obiettivi<br />
• Assicurare un'alimentazione sana, variata, e rispettosa <strong>dei</strong> bisogni<br />
nutrizionali degli utenti.<br />
• Assicurare un <strong>servizi</strong>o di lavanderia e guardaroba.<br />
• Garantire ambienti sicuri, protetti, puliti, accoglienti e arredati<br />
tenendo conto <strong>delle</strong> specifiche funzionalità e bisogni.<br />
• Garantire la sicurezza del personale e dell’utenza.<br />
• Garantire i trasporti degli allievi in modo adeguato e sicuro.<br />
4. Attività<br />
Il Centro definisce liberamente una propria strategia di presa a carico<br />
dal punto di vista alberghiero, programmando in maniera continuativa<br />
una serie di attività e iniziative puntuali e ricorrenti. Il <strong>servizi</strong>o<br />
alberghiero si realizza attraverso:<br />
• Il <strong>servizi</strong>o pasti.<br />
• Il <strong>servizi</strong>o di lavanderia e guardaroba.<br />
• La pulizia, l'igiene, la manutenzione e la cura degli ambienti.<br />
• Il <strong>servizi</strong>o trasporto attraverso un <strong>servizi</strong>o e/o il coordinamento<br />
<strong>delle</strong> risorse della famiglia o di quelle presenti sul territorio.<br />
5. Destinatari e modalità d'erogazione<br />
II-F / 1<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – <strong>servizi</strong>o alberghiero (del Centro oto-logopedico)
Il <strong>servizi</strong>o alberghiero deve essere erogato a tutti gli allievi, in<br />
relazione alla loro permanenza nel Centro (internato, semiesternato,<br />
esternato). Le attività del <strong>servizi</strong>o alberghiero sono erogate o gestite<br />
dal personale del Centro o possono essere date in appalto a terzi<br />
(outsourcing).<br />
6. Figure professionali e dotazione<br />
Il Centro deve dotarsi del personale adeguato sul piano quantitativo e<br />
sul piano della preparazione professionale, <strong>delle</strong> conoscenze<br />
empiriche e <strong>delle</strong> capacità relazionali, necessario per poter garantire<br />
l'erogazione della prestazione conformemente ai livelli di qualità<br />
dichiarati, prescritti dalle normative in materia o specificamente<br />
richiesti dall'Ente finanziatore.<br />
In particolare, per il <strong>servizi</strong>o pasti, il Centro deve dotarsi di:<br />
• Cuoco diplomato.<br />
7. Specifiche in relazione alla casistica<br />
L'impiego <strong>delle</strong> risorse e gli obiettivi devono essere relazionati alla<br />
complessità e alla gravità del caso.<br />
8. Fattori di qualità<br />
Strutturali<br />
• Adeguata dotazione di personale sul piano quantitativo e sul piano<br />
qualitativo (formazione, specializzazione, aggiornamento).<br />
• Identificazione <strong>delle</strong> responsabilità per le attività principali e/o per<br />
l'insieme <strong>delle</strong> attività che compongono la prestazione.<br />
• Disponibilità di locali e <strong>servizi</strong> igienici adeguati e conformi alle<br />
norme in materia di sicurezza.<br />
• Adeguata dotazione di macchinari, attrezzature, veicoli e impianti,<br />
rispondenti alle norme in materia di sicurezza.<br />
• Disponibilità e strutturazione degli spazi in modo che possa essere<br />
data risposta adeguata ai bisogni degli allievi.<br />
• Utilizzo di prodotti alimentari di qualità.<br />
• Utilizzo di articoli per l'igiene e la pulizia innocui per la salute e per<br />
l'ambiente.<br />
II-F / 2<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – <strong>servizi</strong>o alberghiero (del Centro oto-logopedico)
• Ambiente sicuro, curato, pulito e accogliente in tutte le sue<br />
componenti (arredo, stoviglie, abbigliamento del personale, ecc.).<br />
Di processo<br />
• Presenza di un concetto di <strong>servizi</strong>o alberghiero del Centro che<br />
renda espliciti i livelli attesi di qualità, le modalità e i tempi di<br />
erogazione rispetto alle singole attività.<br />
• Viene garantita la varietà del menu e il rispetto di particolari<br />
esigenze del singolo allievo.<br />
• Puntualità e affidabilità del <strong>servizi</strong>o (rispetto degli orari <strong>dei</strong> pasti,<br />
ritiro e riconsegna della biancheria, rispetto degli orari e della<br />
frequenza della pulizia, ecc.).<br />
• Corretto utilizzo e impiego <strong>dei</strong> macchinari, degli strumenti, <strong>dei</strong><br />
veicoli, degli articoli di pulizia, ecc..<br />
• Rilevazione sistematica <strong>dei</strong> bisogni/preferenze <strong>dei</strong> residenti<br />
connessi con tutte le attività attraverso le quali la prestazione si<br />
realizza.<br />
• Definizione di una procedura di reclamo e <strong>delle</strong> modalità di risposta<br />
del Centro.<br />
Di risultato<br />
• Soddisfazione degli utenti e/o <strong>dei</strong> familiari e/o <strong>delle</strong> persone di<br />
riferimento rispetto alle singole <strong>prestazioni</strong> del <strong>servizi</strong>o alberghiero.<br />
• Valutazione della qualità del <strong>servizi</strong>o da parte del personale.<br />
II-F / 3<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
invalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – <strong>servizi</strong>o alberghiero (del Centro oto-logopedico)
Terapie logopediche e ritmiche<br />
1. Definizione<br />
La prestazione terapie logopediche e ritmiche si compone di<br />
interventi rieducativi-riabilitativi nel campo <strong>delle</strong> funzioni<br />
psicolinguistiche legate all'evoluzione dello stato complessivo di<br />
sviluppo della persona.<br />
Gli interventi terapeutici personalizzati possono essere individuali o di<br />
piccolo gruppo e devono essere adeguati alle capacità e abilità sociali<br />
degli utenti.<br />
La presa a carico, individuale o di gruppo, segue un piano di recupero<br />
o di intervento basato sulla valutazione <strong>dei</strong> bisogni e <strong>delle</strong> risorse<br />
dell'utente o del gruppo.<br />
2. Finalità<br />
Stimolare e, se possibile, recuperare le funzioni linguistiche,<br />
psicomotorie e cognitive della persona, al fine di permettere un<br />
reinserimento in classi scolastiche normali e quindi, a lungo termine,<br />
adeguate capacità di formazione professionale.<br />
3. Obiettivi<br />
• Stimolare lo sviluppo <strong>delle</strong> funzioni del linguaggio in tutte le sue<br />
caratteristiche fonetiche e fonologiche, morfosintattiche, lessicali<br />
e pragmatiche.<br />
• Stimolare l'apprendimento di nuove strategie per la<br />
compensazione di funzioni compromesse tramite l’impiego di<br />
mezzi ausiliari.<br />
• Guidare l’utente nell’apprendimento <strong>dei</strong> meccanismi di lettura e<br />
scrittura così da permettere il loro utilizzo funzionale.<br />
4. Attività<br />
Il Centro definisce liberamente una propria strategia di presa a carico<br />
dal punto di vista terapeutico/riabilitativo, programmando in maniera<br />
continuativa una serie di attività e iniziative puntuali e ricorrenti.<br />
La prestazione terapie/riabilitazione si realizza attraverso:<br />
• Logopedia.<br />
• Ritmica.<br />
II-F / 1<br />
i<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
nvalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – terapie logopediche e ritmiche
• Valutazione <strong>dei</strong> mezzi ausiliari adatti al singolo caso,<br />
addestramento all'uso e verifica dell'efficacia.<br />
5. Destinatari e modalità d'erogazione<br />
La prestazione deve essere garantita, secondo il bisogno, a tutti gli<br />
utenti.<br />
Il terapista, in stretta collaborazione con gli insegnanti, progetta<br />
l’intervento terapeutico che poi realizza attraverso l’attività<br />
terapeutica individuale o di piccoli gruppi e che monitorizza attraverso<br />
<strong>dei</strong> test specifici. Le attività di terapia sono erogate tramite<br />
professionisti con rapporto di dipendenza o liberi professionisti con<br />
rapporto di convenzione con il Centro. È richiesta comunque la stretta<br />
collaborazione di tali professionisti con le altre figure professionali del<br />
Centro.<br />
6. Figure professionali abilitate<br />
• Logopedista.<br />
• Terapista diplomato (ritmica).<br />
7. Specifiche in relazione alla casistica<br />
Gli interventi terapeutici devono essere relazionati alla complessità e<br />
alla gravità della casistica presa a carico.<br />
8. Fattori di qualità<br />
Per la specifica prestazione assumono particolare rilevanza i seguenti<br />
fattori di qualità:<br />
Di struttura<br />
• Adeguata dotazione di personale sul piano quantitativo e sul piano<br />
qualitativo (formazione, specializzazione, aggiornamento).<br />
• Presenza di un concetto di terapie del Centro.<br />
• Presenza di spazi adibiti alle terapie.<br />
• Dotazione <strong>dei</strong> necessari mezzi tecnici.<br />
Di processo<br />
• L'operatore pianifica e documenta l'attività.<br />
• L'operatore effettua la valutazione sistematica <strong>dei</strong> bisogni degli<br />
II-F / 2<br />
i<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
nvalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – terapie logopediche e ritmiche
utenti.<br />
• Collaborazione e dialogo continuo con tutto il personale del<br />
Centro.<br />
Di risultato<br />
• Soddisfazione da parte degli utenti o <strong>delle</strong> relative persone di<br />
riferimento.<br />
• Valutazione sistematica <strong>dei</strong> risultati <strong>delle</strong> terapie da parte<br />
dell'operatore che ha erogato la prestazione.<br />
• Valutazione <strong>dei</strong> risultati da parte del personale insegnante ed<br />
educativo del Centro.<br />
II-F / 3<br />
i<br />
<strong>Catalogo</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> e <strong>delle</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
nvalidi – minorenni – <strong>prestazioni</strong> – terapie logopediche e ritmiche