INGANNARE IL TEMPO â Bruno Munari archeologo - MunArt
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<strong>INGANNARE</strong> <strong>IL</strong> <strong>TEMPO</strong><br />
BRUNO MUNARI ARCHEOLOGO<br />
BOLOGNA MUSEO ARCHEOLOGICO<br />
dal 25 aprile al 20 maggio 2007<br />
Edizioni<br />
Corraini<br />
Mantova<br />
Il 2007 è l’anno di <strong>Bruno</strong> <strong>Munari</strong>: si celebrano infatti i 100 anni dalla sua nascita e certamente<br />
si assisterà ad una esplosione di iniziative dedicate al grande maestro.<br />
Bologna ha scelto di anticipare i festeggiamenti e organizzare una mostra molto particolare,<br />
non antologica ma specifica, sul tema “ingannare il tempo”.<br />
Promotori dell’inedito omaggio a BRUNO MUNARI sono la Fiera del Libro per Ragazzi (evento<br />
leader internazionale dedicato all’editoria libraria e multimediale per ragazzi), il Comune<br />
di Bologna - Museo Civico Archeologico e le Edizioni Corraini di Mantova (editori storici dei<br />
principali titoli munariani).<br />
Decisamente innovativo il format della mostra che vedrà alcune straordinarie opere del<br />
grande maestro, ospitate nelle sale del Museo Civico Archeologico di Bologna, tracciare un<br />
ideale percorso espositivo inserito nella proposta museale.<br />
L’inaugurazione della Mostra <strong>INGANNARE</strong> <strong>IL</strong> <strong>TEMPO</strong> – <strong>Bruno</strong> <strong>Munari</strong> <strong>archeologo</strong>, è prevista il<br />
24 aprile, in contemporanea con l’apertura della Fiera del Libro per Ragazzi 2007.<br />
Ma che ci fa <strong>Munari</strong> in un museo archeologico<br />
Forse non tutti sanno che <strong>Munari</strong> spesso usava “ingannare” il senso comune delle cose; con i fossili del<br />
2000, le ricostruzioni di oggetti teorici, le scritture immaginarie di popoli sconosciuti e altri particolari<br />
oggetti, <strong>Munari</strong> giocava con i metodi di ricostruzione e di osservazione tipici dell’archeologia.<br />
Nella esposizione al Museo Civico Archeologico e nel suo richiamo alla Fiera si giocherà anche<br />
mescolando frasi di <strong>Munari</strong> e altre dell'<strong>archeologo</strong> Gordon Childe sul tema della lettura di oggetti e<br />
civiltà lontane, a partire da piccoli frammenti lasciati nel tempo.<br />
Saranno esposte circa quaranta opere di <strong>Bruno</strong> <strong>Munari</strong> e l’allestimento all’interno del museo sarà<br />
anch’esso del tutto particolare: una squadra di operatori sposterà con la delicatezza del caso i reperti<br />
di età etrusca e romana, per lasciar spazio alle creazioni di <strong>Munari</strong> all'interno di vetrine ottocentesche.<br />
Per essere facilmente individuabili, le opere poggeranno su basi o fondi Rosa Dilma, un color rosa<br />
fluorescente che lo stesso <strong>Munari</strong> dedicò alla moglie.<br />
Le opere sono divise in quattro tipologie di oggetti: scritture illeggibili di popoli sconosciuti, fossili<br />
del 2000, ricostruzioni teoriche di oggetti immaginari, volti degli antenati con l'aggiunta di ora X e<br />
l'orologio tempo libero.<br />
Ad ogni tipologia sarà assegnata una zona del museo ma gli oggetti non si troveranno necessariamente<br />
in sequenza, gli uni accanto agli altri. In ognuna delle cinque zone ci sarà una breve descrizione<br />
dell’intervento di <strong>Munari</strong>.<br />
Ma sentiamo lo stesso <strong>Munari</strong> e altri esperti del suo lavoro raccontare le sue “creature”:<br />
- a proposito di fossili...<br />
"I 'Fossili del 2000' si trovano immersi nel metacrilato (invece che nell’ambra) e non sono insetti (anche<br />
se lo sembrano a prima vista) ma interni di valvole radio (vi ricordate) modellate sapientemente<br />
da un operatore contemporaneo. Nei Musei di Storia Naturale si vedono i resti di qualche animale<br />
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ignoto, messi assieme in modo da ricostruire l’animale come se fosse vivo. Con lo stesso principio si<br />
possono costruire, non solo animali per il Museo, ma anche 'Oggetti Immaginari' componendo assieme<br />
frammenti di residui di origine incerta e di uso ignoto. Incredibile!"<br />
[da <strong>Bruno</strong> <strong>Munari</strong>, Mostra collettiva di <strong>Bruno</strong> <strong>Munari</strong>, Edizioni Corraini, Mantova 2003]<br />
- a proposito di ricostruzioni teoriche...<br />
"Strani questi paleontologi. Quando trovano dei frammenti residui di animali riescono, con un rigore<br />
proverbiale che stupisce, a ricostruirne l'intero. Un giorno del 1956 <strong>Bruno</strong> <strong>Munari</strong> ragiona sul rigore<br />
teorico/metodologico che sottende queste ricostruzioni. Ma se provassimo a portare quel 'procedimento'<br />
nel campo dell'arte cosa potremmo ottenere<br />
Forse una Ricostruzione teorica di un oggetto immaginario in base a frammenti di residui di origine<br />
incerta e di uso ignoto. Un'opera d'arte che rappresenta qualcosa che non è mai esistito ma che è stato<br />
ricostruito con rigore! Proprio come (questo il paradosso sottolineato da <strong>Munari</strong>) nei musei di storia<br />
naturale. Chissà che Christian Boltanski per realizzare le sue Prove di ricostruzioni in plastilina nel<br />
dicembre 1970 non sia passato prima dal 'museo' <strong>Munari</strong>..."<br />
[da Beppe Finessi, <strong>Bruno</strong> <strong>Munari</strong>, Cosmit '99]<br />
- a proposito di scritture illeggibili...<br />
"Ogni popolo ha la sua scrittura, quella degli arabi è diversa da quella dei cinesi che, è diversa da<br />
quella di Shri Lanka, e via dicendo.<br />
[...] Queste scritture (per noi illeggibili) sono leggibili per i rispettivi popoli.<br />
Perché non provare di costruire altre scritture con altre regole appositamente progettate<br />
Che cosa si legge non lo so. Queste scritture sono belle come un disegno."<br />
[da <strong>Bruno</strong> <strong>Munari</strong>, Mostra collettiva di <strong>Bruno</strong> <strong>Munari</strong>, Edizioni Corraini, Mantova 2003]<br />
- a proposito di antenati...<br />
"...lo guardava ben bene e poi senza staccare lo sguardo gli diceva / il naso è di tua mamma, gli occhi<br />
sono del papà / ma lo sguardo è della zia Bernarda / che sta a Verona e non viene mai a trovarmi<br />
/ le orecchie sono di tuo nonno / la bocca è di mia sorella Kim / Il bambino sorrideva e mia nonna<br />
continuava / il sorriso è di uno zio che noi non avevamo mai visto / ma che aveva lasciato il paese da<br />
anni / e adesso lavora (dice lui) in Australia / ma da tanto tempo non si sa più niente..."<br />
[da <strong>Bruno</strong> <strong>Munari</strong>, Mostra collettiva di <strong>Bruno</strong> <strong>Munari</strong>, Edizioni Corraini, Mantova 2003]<br />
Ed ecco anche i pensieri dell’<strong>archeologo</strong> Gordon Childe che riflette in modo incredibilmente simile a<br />
<strong>Munari</strong> sugli oggetti studiati:<br />
- a proposito di fossili...<br />
"Il bullone allentato che è caduto dalla mia auto a Havestock Hill questa mattina, la scatola di<br />
sardine che ho accuratamente sotterrato dopo pranzo a Esher Common, e il cratere lasciato da una<br />
bomba tedesca sono dati archeologici proprio come la lama a foglia d'alloro, rotta e gettata via da un<br />
cacciatore di renne solutreano, il muro di Floddan intorno a Edimburgo o il "Ramasseum" di Karnak.<br />
[...] l'<strong>archeologo</strong> del 6000 potrebbe interpretare bulloni, scatole di sardine e crateri di bombe come<br />
documenti indicativi del tipo di veicolo usato sulle strade attorno ad una grande città, delle abitudini<br />
ordinate di alcuni dei suoi cittadini, e degli obblighi di sconosciuti nemici. Queste sono le cose alle quali<br />
si interessano gli archeologi, al pari degli storici - anzi, da storici: le azioni ed i pensieri umani."<br />
"I materiali archeologici hanno valore solo in quanto chiave per qualcos'altro: l'attività e la mentalità<br />
di chi li ha prodotti e usati."<br />
[da V. Gordon Childe, I frammenti del passato, Feltrinelli, 1960]<br />
- a proposito di ricostruzioni teoriche...<br />
"Non tutti gli elementi della vita di una società hanno lasciato dietro di sé residui fossili, e quindi tracce<br />
suscettibili di costituire un documento archeologico. Il linguaggio in particolare, se non era affidato alla<br />
scrittura, non ne ha lasciati certamente.<br />
[...] Per altre forme di vita sociale, che anch'esse non hanno lasciato tracce, possiamo tentare una<br />
ricostruzione, sempre precaria, ricorrendo alla deduzione da elementi ricostruibili. È impossibile pretendere<br />
di descrivere una società, quando si ignori tutto della sua struttura e della sua organizzazione."<br />
[da V. Gordon Childe, Preistoria della società europea, Sansoni, 1966]<br />
2
- a proposito di scritture illeggibili...<br />
"La scrittura rimase un'arte misteriosa i cui pochi iniziati, se non facevano addirittura parte della<br />
classe dominante, erano considerati molto superiori alle masse soggette. ‘Tu tieni la penna. Sta a te il<br />
comandare. Lo scriba è esente da qualsiasi lavoro manuale’ ci insegna un testo egiziano relativamente<br />
tardo."<br />
[da V. Gordon Childe, Preistoria della società europea, Sansoni, 1966]<br />
Insomma chi vorrà scoprire il genio di <strong>Munari</strong> in un percorso stimolante e divertente, che abbina<br />
oggetti davvero unici ai reperti di età romana ed etrusca, dovrà recarsi a Bologna al Museo Civico<br />
Archeologico e, ne siamo certi, grande o piccolo, ne rimarrà entusiasta.<br />
La mostra:<br />
<strong>INGANNARE</strong> <strong>IL</strong> <strong>TEMPO</strong> – BRUNO MUNARI ARCHEOLOGO<br />
Periodo dell’esposizione: 25 aprile - 20 maggio (inaugurazione 24 aprile)<br />
Sede: Museo Civico Archeologico di Bologna<br />
Orari di apertura:<br />
martedì - venerdì dalle 9 alle 14,30; sabato e festivi dalle 10 alle 18,30<br />
Ingresso libero<br />
Museo Civico Archeologico di Bologna, Via dell’Archiginnasio 2 - 40124 BOLOGNA<br />
La mostra è organizzata dal Museo Civico Archeologico di Bologna e dalla Fiera del Libro per Ragazzi<br />
di Bologna, con la collaborazione delle Edizioni Corraini di Mantova.<br />
Ufficio Stampa Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna:<br />
Isabella Bonvicini, tel. 051 282261, uff.stampa@bolognafiere.it<br />
Ufficio Stampa Museo Civico Archeologico di Bologna:<br />
Anna Dore, tel. 051 2757230, anna.dore@comune.bologna.it<br />
Ufficio Stampa Edizioni Corraini:<br />
Mara Vitali Comunicazione - Lucia Crespi, tel. 02 73950962, arte@mavico.it<br />
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