Lettera al mio editor del portale Apve - associazione pionieri e ...

Lettera al mio editor del portale Apve
Scrivo questa nota per spiegare la mia esigenza di proporre le citazioni in
lingua originale. Il testo che ti ho inviato è una testimonianza di fatti che potrebbero
risultare sorprendenti per la maggior parte dei lettori. La sorpresa aumenta la
necessità di documentazione autenticata. Per alleggerire la materia ho scelto di
sostenere le mie tesi scimmiottando “Mastro” Galileo.
Dialogo dei massimi sistemi petrolchimici.
Tra un chimico ed un petroliere ex-­‐colleghi in Eni
Chimico: il Neodimio, che era un elemento chimico poco conosciuto e di dubbia
utilità, è partito da Metanopoli ed ha conquistato il mondo.
Petroliere: mah, di cosa mi stai parlando
Chimico: di pneumatici, il prodotto dominante dell’industria della gomma. Il mercato
è globale, i produttori sono multinazionali, il valore economico molto rilevante,
anche per un colosso come Eni.
Petroliere: gli pneumatici mi interessano, una volta bisognava gonfiarli ogni due per
tre, bisognava ripararli dal sole con i cartoni, cambiarli spesso. Oggi durano quasi
quanto la macchina e mantengono la pressione senza problemi.
Chimico: oggi gli pneumatici si costruiscono con materiali di alta tecnologia. Il
principe di questi materiali è il polibutadiene al Neodimio.
Petroliere: mmh, il principe dei materiali, che conquista il mondo. Che linguaggio.
Temo che tu sia troppo coinvolto. Non sarai un pò esagerato Cosa dicono le fonti
ufficiali
Chimico: limitiamoci a quanto è stato pubblicato ufficialmente negli ultimi mesi. La
Cina (leader dei consumi) dice che il prodotto è indispensabile, la Michelin (leader
dei trasformatori) dice che il prodotto sostituisce progressivamente le gomme
tradizionali, la Bayer (leader dei fornitori) si fa premiare a livello mondiale proprio
per questo prodotto. In tutto il mondo si approvano progetti per l’aumento della
produzione.
Petroliere: va bene, ma tu perché ti emozioni
Chimico: perché il polibutadiene al Neodimio è nato a Metanopoli.

Petroliere: possibile come è stato
Chimico: la storia della chimica italiana in ambito Eni non è stata solo lacrime e
sangue. In quegli anni, tra il 1970 ed il 1990 si sviluppava anche una chimica
vincente. L’attività sulle gomme era costantemente in attivo sotto il profilo
economico ed era in grado di competere con chiunque sul piano tecnologico. E la
ricerca non si abbandonava al coro delle sofferenze (mancano le risorse, non si
spende abbastanza, ecc…), ma si confrontava senza complessi con i migliori: gli
americani ed i tedeschi.
Petroliere: forse tutto questo non emergeva così chiaramente. Come lo spieghi Vi
nascondevate
Chimico: quando la strategia è votata al ridimensionamento, la ricerca viene vista
come un centro di costo. Se poi arrivano anche i risultati, che richiedono nuovi
impianti … Sembra quasi una strategia antagonista.
Petroliere: effettivamente ….ma adesso
Chimico: adesso resta la soddisfazione platonica. Che non è poco. Ma mi rendo
conto dello stupore di chi sente squillare le trombe per la prima volta solo ora. So
anche che lo stupore genera perplessità, chiede approfondimenti e verifiche. Lo
stupore confina con il dubbio, che a sua volta si nutre di imprecisioni sulle date,
sulla legittimazione delle fonti e soprattutto di dubbi sulle traduzioni dalla lingua
originale. Per questo sto chiedendo al mio amico Romualdo di consentirmi di
conservare la solennità delle testimonianze in lingua originale.
Petroliere: buona fortuna!