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A quante situazioni si può applicare questo percorso
A tantissime!
Ognuno nel suo grande o nel suo piccolo attraversa
queste fasi. Nella vita quotidiana del decidere
di formare una famiglia, nel lasciare un
lavoro ed affrontarne uno totalmente nuovo o
nella stretta ammirazione di un profilo montagnoso
che tanto vorremmo salire.
Però capita anche che la deviazione dal nostro
percorso originale ci arrivi inaspettata, brutale,
violenta e ci costringa a cancellare la lavagna
della nostra vita vissuta fino a quel momento.
E allora il nostro percorso a fasi diventa obbligato.
La lavagna è da riscrivere daccapo.
Boom!!
Lo sparo del cannone e l’urlo immenso della folla
mi scuotono. Il nodo in gola si stringe. Arriva
anche un po’ di eco di Frank Sinatra. Alzo lo
sguardo e vedo i primi 25.000 che se ne vanno.
Ricapitolo nella mia testa le decisioni prese la
sera prima che includono cosa mangiare e bere,
quando fare i recuperi in camminata, se buttare
questa maglia o no... speriamo che la scritta sul
cartone si legga...
L’altoparlante chiama il mio gruppo e mi immetto
nel flusso di gente che mi porterà sul ponte.
Chissà se qualcuno pensa a me a casa, in Italia.
Io vi penso.
Penso a chi non ha la più pallida idea che io sia
qui, a chi invece sa benissimo che sono qui e
quanto e’ “nervoso” questo momento per me.
Penso a chi di questi momenti pre-gara ne ha
vissuti a iosa, ne vorrebbe rivivere altri 100, ma
sta ri-calibrando il tiro in funzione della deviazione
che la vita gli ha purtroppo portato...
Penso a chi mi ha sostenuto sin dall’inizio, a chi
probabilmente non gliene frega niente e penso
tanto a chi sta vivendo il mio esatto momento
qui, forse a pochi metri da me, chiedendomi se
anche lei è così felice.
Boom!!
Vai Frank! Canta anche per me perchè ci sono
anche io in mezzo a questi altri 20.000!
Partecipo alla festa di New York con grande gioia
e commozione pensando a tutto il mio percorso
a fasi.
E spero che alla fine di tutto ciò io e le persone
a cui penso sentiremo piano piano arrivare una
nuova visione di noi stessi protési verso il nostro
nuovo obiettivo, che sia esso una nuova corsa,
salire una montagna o semplicemente riprendere
a camminare.
Quindi, non sono Sir Hillary, non sono Baldini,
sono solo una persona che ha voluto rincorrere
l’onda di un’emozione e cavalcarla fino in fondo.
È stata solo una corsa a piedi, ma che mi ha
dato tanto a cui pensare ed essere felice...
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