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Il sommelier Paolo Basso, oltre il volto del campione - ceresiovini.ch

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<strong>Il</strong> <strong>sommelier</strong> <strong>Paolo</strong> <strong>Basso</strong>, <strong>oltre</strong> <strong>il</strong> <strong>volto</strong> <strong>del</strong> <strong>campione</strong><br />

http://www.swissinfo.<strong>ch</strong>/ita/societa/<strong>Il</strong>_<strong>sommelier</strong>_<strong>Paolo</strong>_<strong>Basso</strong>,_<strong>oltre</strong>_<strong>il</strong>_<strong>volto</strong>_<strong>del</strong>_<strong>campione</strong>.ht...<br />

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19.01.2011<br />

31 dicembre 2010 - 16:39<br />

<strong>Il</strong> <strong>sommelier</strong> <strong>Paolo</strong> <strong>Basso</strong>, <strong>oltre</strong> <strong>il</strong> <strong>volto</strong> <strong>del</strong> <strong>campione</strong><br />

Di Françoise Gehring, swissinfo.<strong>ch</strong><br />

Eleganza come tratto essenziale. E poi razionale,<br />

equ<strong>il</strong>ibrato, misurato. La sua passione per l’universo <strong>del</strong><br />

vino è frutto più di una curiosità intellettuale <strong>ch</strong>e di una<br />

pura accondiscendenza ai sensi. È gioia, certo, ma an<strong>ch</strong>e e<br />

soprattutto studio e disciplina.<br />

Ma cominciamo prima con un consiglio: sulle tavole imbadite<br />

<strong>del</strong>le feste non devono mai mancare le bollicine, parola di <strong>Paolo</strong><br />

<strong>Basso</strong>, a po<strong>ch</strong>i giorni dal passaggio dall’anno vec<strong>ch</strong>io a quello<br />

nuovo.<br />

<strong>Paolo</strong> <strong>Basso</strong>, miglior <strong>sommelier</strong> d'Europa. (zVg) Spesso, e a torto, l’immagine superficiale <strong>ch</strong>e ci facciamo di un<br />

<strong>sommelier</strong> è quella riduttiva di un uomo distinto av<strong>volto</strong> in un<br />

abito nero <strong>ch</strong>e presenta i vini, consigliando <strong>il</strong> miglior abbinamento per accompagnare un pasto. C’è sicuramente<br />

an<strong>ch</strong>e questa parte, sebbene <strong>il</strong> <strong>sommelier</strong> sia una professione <strong>ch</strong>e ri<strong>ch</strong>iede davvero molto impegno.<br />

Per conservare e arric<strong>ch</strong>ire <strong>il</strong> proprio bagaglio di conoscenze, <strong>il</strong> <strong>sommelier</strong> deve continuamente aggiornarsi,<br />

studiare, cercare, sperimentare. Per<strong>ch</strong>é <strong>il</strong> vino non è solo un prodotto sensoriale, una cultura, una tradizione. È<br />

an<strong>ch</strong>e business e investimenti economici. Sempre più spesso <strong>il</strong> <strong>sommelier</strong> non è più solo un consulente, ma<br />

an<strong>ch</strong>e un manager <strong>ch</strong>e gestisce cantine importanti.<br />

Sete di sapere e di conoscenza<br />

Con un certo timore reverenziale, aspettiamo in un winebar di Mendrisio un vero Signore <strong>del</strong> vino, appena<br />

laureatosi <strong>campione</strong> d’Europa (<strong>il</strong> 22 novembre 2010). Si tratta <strong>del</strong> ticinese <strong>Paolo</strong> <strong>Basso</strong>, 44 anni, <strong>ch</strong>e a<br />

Strasburgo è stato designato miglior <strong>sommelier</strong> d'Europa. Già vice<strong>campione</strong> <strong>del</strong> mondo nel 2007 e nel 2008,<br />

<strong>Basso</strong> l'ha spuntata quest'anno sul francese David Baraud (38 anni). Al terzo posto si è classificato <strong>il</strong> giovane<br />

italiano Matteo Ghiringhelli (23 anni).<br />

Ci troviamo di fronte un uomo dalla forza tranqu<strong>il</strong>la, misurato, equ<strong>il</strong>ibrato, <strong>ch</strong>e parla <strong>del</strong> suo lavoro senza enfasi,<br />

senza nulla concedere a formulazioni baroc<strong>ch</strong>e, quelle <strong>ch</strong>e spesso si riscontrano in qual<strong>ch</strong>e rubrica<br />

gastronomica. Se dovessimo scegliere un’eti<strong>ch</strong>etta, come per tutti vini, opteremmo per “riflessivo”. Del resto<br />

<strong>Paolo</strong> <strong>Basso</strong> seleziona con cura pure le parole. An<strong>ch</strong>e quando ci parla <strong>del</strong>la sua formazione alla scuola<br />

alberghiera.<br />

“<strong>Il</strong> vino mi ha sempre affascinato, da principio per<strong>ch</strong>é nei ristoranti vedevo quei signori <strong>ch</strong>e roteavano <strong>il</strong> vino nel<br />

bic<strong>ch</strong>iere, parlavano, sentenziavano, discutevano. Da giovane cameriere – ci racconta - guardavo ammirato<br />

queste persone convinto <strong>ch</strong>e dovessero essere dei maghi per riuscire a capire <strong>ch</strong>e cosa ci fosse dentro. Poi alla<br />

fine mi sono reso conto <strong>ch</strong>e non capivano molto. Parlavano e basta».<br />

Passando da enoteca in enoteca e vedendo differenze di prezzo decisamente notevoli, la curiosità continuava a<br />

crescere. Poi, grazie alla conoscenza di un grande <strong>sommelier</strong> a Ginevra, <strong>Paolo</strong> <strong>Basso</strong> decide <strong>ch</strong>e quella sarà la<br />

sua strada. Una scelta dettata da una curiosità intellettuale e non da un’esperienza sensoriale. Sete di<br />

conoscenza, dunque, come punto di partenza.<br />

Capire <strong>il</strong> vino Ci vuole studio<br />

Quanto ha contribuito <strong>il</strong> suo approccio “Intellettuale” versus “godereccio”, nella conoscenza <strong>del</strong> vino<br />

«Probab<strong>il</strong>mnente è stato ut<strong>il</strong>e per<strong>ch</strong>é ti poni davanti all’oggetto di studio con più distacco e lucidità. Uno dei freni<br />

nella conoscenza dei vini – sottolinea <strong>Basso</strong> – sono proprio i pregiudizi. Forse grazie al fatto <strong>ch</strong>e <strong>il</strong> mio approccio<br />

non è stato condizionato da memorie sensoriali o esperienziali, legate per esempio a tradizioni fam<strong>il</strong>iari, mi ha<br />

aiutato nel mio percorso professionale». Non basta amare <strong>il</strong> vino per capirlo. Occorre, insomma, andare a<br />

scavare.


<strong>Il</strong> <strong>sommelier</strong> <strong>Paolo</strong> <strong>Basso</strong>, <strong>oltre</strong> <strong>il</strong> <strong>volto</strong> <strong>del</strong> <strong>campione</strong><br />

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«I miei primi passi nel mondo <strong>del</strong> vino sono coincisi con le prime difficoltà nella comprensione di questa<br />

bevanda» spiega ridendo. E aggiunge: «<strong>Il</strong> vino è una bevanda <strong>ch</strong>e offre tantissimo pur<strong>ch</strong>é si sia capaci di tirarle<br />

fuori tutto quanto può dare. Per questo ci vogliono grandi capacità di degustazione». Quando poi <strong>il</strong> suo mentore,<br />

reduce da un concorso, gli mostra la lunga lista <strong>del</strong>le domande a cui ha dovuto rispondere, <strong>Paolo</strong> <strong>Basso</strong> compie<br />

<strong>il</strong> grande passo, spinto dalla sua passione per lo studio.<br />

«Si è vero, da quel momento ho cominciato a studiare, non ho più smesso ed eccomi qui. Le conoscenze <strong>del</strong><br />

<strong>sommelier</strong> – spiega – comprendono viticoltura, vinificazione, enologia, geografia vitivinicola e caratteristi<strong>ch</strong>e dei<br />

terreni e dei climi, senza dimenticare la storia. Le conoscenze debbono evidentemente spaziare su tutti i paesi<br />

vitivinicoli <strong>del</strong> mondo, <strong>ch</strong>e sono sempre di più». Insomma un bel bagaglio di informazioni <strong>ch</strong>e ri<strong>ch</strong>iedono un<br />

aggiornamento continuo, attento e rigoroso.<br />

Vini coca-cola e “fashion-wine”<br />

Addio volti rubicondi, guanciotte rosse. Un <strong>sommelier</strong> ha tutto l’interesse a restare in forma per prendersi cura<br />

dei propri sensi. «Mi prendo cura di me grazie a uno st<strong>il</strong>e di vita sano, imparato e adottato da giovane allor<strong>ch</strong>é<br />

correvo in bicicletta. Accanto allo sport – sottolinea - c’è an<strong>ch</strong>e una corretta alimentazione. La pancia piena<br />

induce sonnolenza, ecco per<strong>ch</strong>é quando si degustano i vini è meglio se si ha un po’ di appetito: gli organi dei<br />

sensi sono più all’erta».<br />

Un <strong>sommelier</strong> deve evidentemente allenare l’olfatto e <strong>il</strong> palato cercando di riconoscere aromi e gusti. Ma non<br />

basta: alla concentrazione, infatti, non si può rinunciare: «Naso e palato sono solo dei sensori. Percepiscono<br />

aromi e sensazioni gustative; tocca poi al cervello <strong>il</strong> compito di elaborarle tirando fuori dall’ar<strong>ch</strong>ivio <strong>del</strong>le<br />

memorie paragoni vicini e lontani. Prima di iniziare a degustare ci si deve concentrare dedicando ogni sforzo<br />

intellettuale all’ elaborazione dei dati. La degustazione professionale è davvero una disciplina faticosa. Niente a<br />

<strong>ch</strong>e vedere con <strong>il</strong> bere <strong>il</strong> vino a tavola, <strong>ch</strong>e resta un piacere».<br />

Tra i lati <strong>del</strong> suo mestiere <strong>ch</strong>e ama, è <strong>il</strong> rapporto con i consumatori, <strong>ch</strong>e vanno messi a loro agio e accompagnati<br />

nella scelta di un vino, oggi sempre più diffic<strong>il</strong>e visto la vastità <strong>del</strong>l’offerta e la quantità di “vini coca-cola” –<br />

come li definisce <strong>Basso</strong> - <strong>ch</strong>e inondano <strong>il</strong> mercato. E vista la crescente tendenza dei “fashion-wine”, vini <strong>ch</strong>e<br />

diventano di moda grazie a grosse operazioni di marketing.<br />

Se è vero <strong>ch</strong>e per <strong>Basso</strong> la disciplina, lo studio e l’apertura mentale sono gli strumenti principali <strong>del</strong>la sua<br />

professione, nel suo lavoro c’è naturalmente an<strong>ch</strong>e spazio per la dimensione emotiva legata ad un determinato<br />

vino bevuto in determinate circostanze. E quelle emozioni sono vive ancora adesso.<br />

«Quell’esperienza una cosa mi ha insegnato, <strong>ch</strong>e cerco sempre di condividere con gli altri: mai aspettare un<br />

momento comandato per aprire una grande bottiglia, ma stapparla quando se ne ha voglia, in qualsiasi<br />

momento. An<strong>ch</strong>e se si è da soli».<br />

Françoise Gehring, swissinfo.<strong>ch</strong><br />

Mendrisio<br />

ALBUM<br />

Un vigneto vicino al cielo<br />

<strong>Il</strong> vino bianco Heida cresce su ripidi terrazzamenti nel canton Vallese.<br />

VIDEO


<strong>Il</strong> <strong>sommelier</strong> <strong>Paolo</strong> <strong>Basso</strong>, <strong>oltre</strong> <strong>il</strong> <strong>volto</strong> <strong>del</strong> <strong>campione</strong><br />

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La fata verde<br />

Profumata d'assenzio ha inebriato e distrutto generazioni d'artisti.<br />

PAOLO BASSO<br />

<strong>Il</strong> ticinese <strong>Paolo</strong> <strong>Basso</strong>, 44 anni, è un <strong>sommelier</strong> indipendente e possiede una società di consulenza di vini a Lugano.<br />

Già vice<strong>campione</strong> <strong>del</strong> mondo nel 2000, nel 2007 e 2008, <strong>Basso</strong> quest’anno ha vinto <strong>il</strong> titolo di <strong>campione</strong> d’Europa.<br />

L’ha spuntata sul francese David Baraud (38 anni). Al terzo posto si è classificato <strong>il</strong> giovane italiano Matteo Ghiringhelli<br />

(23 anni).<br />

Tenuta nella cornice <strong>del</strong> Palais des Congrès et de la Musique a Strasburgo ed organizzata dall'Associazione dei<br />

<strong>sommelier</strong> internazionali (ASI), la competizione si è disputata sull'arco di tre giorni.<br />

Vi hanno preso parte 35 concorrenti in provenienza da diversi paesi.<br />

IL SOMMELIER<br />

<strong>Il</strong> <strong>sommelier</strong> è un professionista in grado di effettuare un'analisi organolettica <strong>del</strong>le bevande al fine di valutarne la<br />

tipologia, la qualità, le caratteristi<strong>ch</strong>e, le potenzialità di conservazione, soprattutto in funzione <strong>del</strong> corretto abbinamento<br />

vino-cibo.<br />

È impiegato in molteplici realtà aziendali, ultimamente an<strong>ch</strong>e nella GDO. Nei ristoranti si occupa <strong>del</strong>la selezione dei<br />

prodotti, in accordo con la direzione <strong>del</strong>la struttura, <strong>del</strong>la redazione e <strong>del</strong>l'aggiornamento <strong>del</strong>la lista dei vini non<strong>ch</strong>é <strong>del</strong>la<br />

gestione <strong>del</strong>la cantina.<br />

Nella sala ristorante consiglia ai clienti <strong>il</strong> giusto vino da abbinare alle preparazioni <strong>del</strong>lo <strong>ch</strong>ef. Cura <strong>il</strong> servizio dei vini stessi<br />

e di tutte le bevande alcoli<strong>ch</strong>e. <strong>Il</strong> <strong>sommelier</strong> non serve l'acqua, compito demandato esclusivamente ai camerieri.<br />

<strong>Il</strong> <strong>sommelier</strong> professionista deve conoscere le principali regioni vitivinicole <strong>del</strong> mondo (enografia), la storia <strong>del</strong> vino, le<br />

tecni<strong>ch</strong>e colturali ed enologi<strong>ch</strong>e, i vitigni (ampelografia) e i vini; in<strong>oltre</strong>, non deve trascurare la conoscenza dei dist<strong>il</strong>lati, dei<br />

liquori, <strong>del</strong>le birre, dei principali cockta<strong>il</strong> internazionali, <strong>del</strong>la gastronomia e <strong>del</strong>la cucina.<br />

LINK<br />

Associazione internazionale dei <strong>sommelier</strong><br />

Ceresiovini<br />

Ticinowine<br />

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