13.11.2012 Views

lega navale italiana - LNI Grado

lega navale italiana - LNI Grado

lega navale italiana - LNI Grado

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ISCRIZIONE TRIBUNALE DI GORIZIA NOTIZIARIO DELLA LEGA NAVALE DI GRADO – N. 4 2009 DECRETO DI DATA 13 MAGGIO 2009 - POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE – 70% DCB UD - N.3, 2010<br />

notiziario<br />

<strong>lega</strong> <strong>lega</strong> <strong>navale</strong> <strong>navale</strong> <strong>italiana</strong><br />

<strong>italiana</strong><br />

rivista di informazione nautica<br />

Novità <strong>LNI</strong><br />

di grado<br />

Completata la nuova Club House<br />

Attività e Manifestazioni<br />

Vela, mare e…unità cinofile<br />

da soccorso nautico<br />

Ritorna la <strong>Grado</strong>-Isola-<strong>Grado</strong><br />

Qui <strong>LNI</strong> <strong>Grado</strong><br />

Scuola di vela, scuola di vita:<br />

un'attività che dura da cent'anni


Oltre 100 anni di attività ci danno la consapevolezza di aver ben operato,<br />

di poter guardare con determinazione e serenità al futuro. Di fronte alle<br />

crisi, non abbiamo fatto passi indietro, sostenendo ancor di più la nostra<br />

gente. Comprendere le esigenze, intervenire, modificare per migliorare:<br />

questo per noi è fare banca.<br />

Nel segno<br />

della<br />

continuità<br />

BCC Staranzano e Villesse piazza della Repubblica, 9 Staranzano tel. 0481 716.111 fax. 0481 483.009 www.bancastaranzano.it


In copertina: Gran Pavesi<br />

per il Perdon di Barbana<br />

Tutti i diritti sono riservati.<br />

La riproduzione totale o parziale di<br />

testi, fotografie e marchi è vietata.<br />

Direttore responsabile:<br />

Luigia Bacarini<br />

Redazione:<br />

Lega Navale Italiana<br />

Sezione di <strong>Grado</strong>,<br />

Via Aquileia 54, 34073 <strong>Grado</strong><br />

Tel: 0431 81706, Fax: 0431 877767<br />

E-mail: grado@<strong>lega</strong><strong>navale</strong>.it<br />

Impaginazione e design:<br />

Grafica BI<br />

Hanno collaborato:<br />

Bruno Ledri, Giuseppe Tomad,<br />

Romano Paduano, Marcello Pozzar,<br />

Maurizio Chersin, Eleonora Strussiat,<br />

Ezio Fonda<br />

Stampa:<br />

La Tipografica Srl Basaldella<br />

Editore:<br />

Lega Navale Italiana<br />

Sezione di <strong>Grado</strong><br />

via Aquileia 54, 34073 <strong>Grado</strong><br />

Tel: 0431 81706, Fax: 0431 877767<br />

E-mail: grado@<strong>lega</strong><strong>navale</strong>.it<br />

sommario<br />

4<br />

8<br />

12<br />

13<br />

14<br />

16<br />

20<br />

22<br />

23<br />

24<br />

CLUB HOUSE:<br />

riapre, finalmente, il ristorante<br />

della nostra sezione<br />

SCUOLA DI VELA, SCUOLA DI VITA<br />

un’attività lunga cent’anni<br />

VELA, MARE E…UNITÀ CINOFILE<br />

DA SOCCORSO NAUTICO<br />

AGOSTO:<br />

tra concerti e regate<br />

SETTEMBRE:<br />

continua ilTrofeo della Laguna<br />

LA GRADO-ISOLA-GRADO<br />

VIAGGIO NEL MARE DI MEZZO:<br />

l’avventura continua...<br />

IL NOSTROMO<br />

PROGETTO MARE<br />

NO GHE XE PIÙ LA BORA DE UNA<br />

VOLTA<br />

COMUNICAZIONE AI SOCI


editoriale<br />

Quando Karl Drais brevettò la sua draisine tutti<br />

i quesiti poteva porsi meno che quello della sua<br />

sistemazione. Né del resto il Conte Mede de Sivrac<br />

aveva difficoltà per il deposito del suo celerifero.<br />

Forse soltanto Leonardo da Vinci, con la sua<br />

leggendaria lungimiranza, progettando il suo<br />

veicolo, poteva pensare alla mancanza di spazio per<br />

i successivi velocipedi, boneshaker, bici da corsa e<br />

rampichini.<br />

La realtà è che solo i Cherubini e i<br />

Serafini, cui l'iconografia medievale attribuiva l'uso<br />

di congegni ad una ruota, potevano godere di ampi<br />

spazi nuvolosi sui quali depositare le loro macchine<br />

celestiali. In effetti neanche il Battaglione<br />

Lombardo Volontari Ciclisti affollato di Marinetti,<br />

Boccioni, Sironi ed altri futuristi aveva problemi di<br />

parcheggi: nell'ottobre 1915 dalle parti di Malcesine<br />

non erano poche le trincee austriache da assaltare<br />

per lasciarvi la bicicletta.<br />

Ecco: bicicletta!<br />

Bicicletta dovrebbe essere libertà, silenzio,<br />

ecologia, movimento, poesia, tonicità muscolare,<br />

facilità di incontri romantici, prevenzione<br />

cardiovascolare. Bicicletta dovrebbe essere fantasia<br />

di nuove invenzioni ed accessori sgargianti, il<br />

cinema e la canzone di Nada a Belsize, il piacere di<br />

una ruota forata ed il trasporto al quinto piano<br />

senza ascensore. In realtà bicicletta è sudore,<br />

sacrificio e fatica: fatica per i bersaglieri di La<br />

Marmora nella “rissa da monaci” in Crimea, fatica<br />

per i corridori del Giro e del Tour sullo Stelvio e sul<br />

Tourmalet, fatica per i Soci della Lega Navale<br />

compressi fra necessità di spazio proprio ed il<br />

rispetto delle necessità altrui…<br />

Bruno Ledri


Tra note poetiche e degustazioni<br />

riapre, finalmente,<br />

Il ristorante<br />

della sezione


DOPO MESI, QUASI ANNI, DI ATTESA,<br />

LUNGAGGINI BUROCRATICHE, PERMESSI,<br />

RICHIESTE E TANTO MALTEMPO, IL RISTORANTE<br />

DELLA NOSTRA SEZIONE HA APERTO<br />

FINALMENTE I BATTENTI ALL'INIZIO DI GIUGNO.


6<br />

Il risultato è stato una splendida<br />

terrazza sul mare dove potersi<br />

godere un buon bicchiere di vino<br />

cullati dalla vista della laguna, un<br />

rinfrescante giardino<br />

mediterraneo e, finalmente, un<br />

luogo dove i Soci possano proporre<br />

simpatiche e interessanti iniziative<br />

di aggregazione. Come quelle che,<br />

durante il mese di giugno e luglio,<br />

hanno rallegrato la vita della<br />

Sezione. Proposte culturali che,<br />

con il valido sostegno del<br />

Ristortante, si sono trasformate in<br />

singolari momenti di relax e<br />

conoscenza: la lettura di brani<br />

poetici tratti dal vasto repertorio<br />

del poeta gradese Biagio Marin,<br />

l'indovinato abbinamento di brani<br />

musicali, cantati dal coro Castions<br />

delle Mura, alla degustazione di<br />

vini di un'azienda vinicola della<br />

zona o, infine, la simpaticissima<br />

lezione tenuta sulle virtù degli<br />

Omega 3, per non dimenticare che<br />

la salute…vien dal mare!<br />

Forniamo di seguito un<br />

interessante estratto del<br />

convegno.<br />

<strong>lega</strong> <strong>navale</strong> <strong>italiana</strong>


Gli Omega 3 sono presenti in modo particolare nel pesce e sono la base<br />

dell'alimentazione del popolo del Grande Nord. Da qui il consiglio di<br />

consumare regolarmente il pesce, in particolare il pesce azzurro, di cui i<br />

nostri mari sono ricchi. Una valida alternativa alla carne che consente di<br />

proteggere l'apparato cardiovascolare e di stare meglio.<br />

Gli Omega 3 sono acidi grassi polinsaturi di cui, già da alcuni anni, è nota<br />

l'importanza dal punto di vista della salute, in particolare è stato<br />

dimostrato il loro effetto benefico sull'apparato cardiovascolare.<br />

Polinsaturi sono quegli acidi grassi in cui l'acido grasso, che è formato dal<br />

<strong>lega</strong>me di atomi diversi, presenta ancora dei <strong>lega</strong>mi liberi, cioè non saturi,<br />

che si possono <strong>lega</strong>re ad altri composti. Le virtù degli Omega 3 sono<br />

emerse da studi effettuati sulla popolazione eschimese, nella cui<br />

alimentazione prevale il pesce (consumo annuo individuale di 146 chili di<br />

pesce contro i poco più di 10 degli italiani). L'assenza di disturbi<br />

cardiovascolari e l'ottimo livello di colesterolo che caratterizzavano gli<br />

eschimesi hanno fatto capire, in seguito agli studi effettuati, che era<br />

proprio l'alimentazione a essere alla base della loro buona salute<br />

cardiovascolare.<br />

Gli Omega 3, quindi, si caratterizzano per il loro effetto antiaterosclerotico<br />

(sono in grado di pulire il sangue dai trigliceridi), per un effetto<br />

antitrombotico (prevengono l'eccessiva aggregazione delle piastrine e la<br />

conseguente possibile formazione di trombi) e per una probabile funzione<br />

antiaritmica (così da ridurre i disturbi del ritmo cardiaco), evidenziata in<br />

studi recenti.<br />

E' emersa anche la capacità degli Omega 3 di attenuare le reazioni<br />

infiammatorie, soprattutto per quanto riguarda l'asma e l'artrite<br />

reumatoide. Sembra inoltre che favoriscano la vitalità delle cellule del<br />

sistema nervoso, poiché hanno una funzione antidepressiva. Aumentano<br />

poi le difese immunitarie e pare possano avere un effetto<br />

anticancerogeno. L'apporto ottimale di Omega 3, benefico per<br />

l'organismo, prevede il consumo di almeno due porzioni di pesce<br />

(preferibilmente azzurro) alla settimana nell'ambito di una dieta variegata,<br />

che è sempre alla base di un buono stato di salute. Gli Omega 3 sono,<br />

infatti, acidi grassi essenziali che il nostro organismo non è in grado di<br />

sintetizzare: è dunque indispensabile introdurli con l'alimentazione. Gli<br />

alimenti più ricchi di Omega 3 sono, tra i pesci, il salmone, lo sgombro, le<br />

sardine, le alici, le aringhe, il pesce spada e il tonno. Un alto contenuto di<br />

Omega 3 è presente anche nella selvaggina, nelle noci e nell'olio di semi di<br />

lino. Le diverse qualità di pesce possono essere alternate e cucinate in<br />

molti modi al forno, a vapore, alla griglia, in umido senza che gli Omega 3<br />

perdano le loro proprietà benefiche. Anche il fritto può essere concesso,<br />

una volta alla settimana, avendo l'accortezza di utilizzare<br />

l'olio una sola volta e prediligendo oli che hanno<br />

un punto di fumo alto e che quindi non<br />

producono sostanze tossiche (i<br />

migliori per friggere<br />

risultano l'olio di oliva e<br />

quello di semi di<br />

arachidi).<br />

<strong>lega</strong> <strong>navale</strong> <strong>italiana</strong> 7


SCUOLA DI VELA...<br />

Scuola di vita


Un'attivita'<br />

lunga cento anni<br />

Mercoledì 7 luglio presso la<br />

sede della SocietàTriestina<br />

della Vela, in occasione del<br />

420° Consiglio Federale, il<br />

Presidente della Federazione<br />

Italiana Vela, Carlo Croce, ha<br />

voluto incontrare e conoscere<br />

di persona tutti i<br />

rappresentanti delle Società<br />

Veliche del Friuli Venezia<br />

Giulia, compreso il Presidente<br />

della nostra Sezione, dott.<br />

Andrea Rocco.<br />

L'attività della Federazione, rivolta alla<br />

diffusione dello sport della vela,<br />

soprattutto tra i giovani, trova, negli<br />

intendimenti della <strong>LNI</strong>, il terreno più<br />

fertile per un promettente sviluppo.<br />

La scuola di vela diventa così necessaria<br />

e indispensabile base di iniziazione per<br />

formare e costituire gruppi sportivi che<br />

contribuiscano a tenere alti i colori della<br />

bandiera <strong>italiana</strong> (il recente successo<br />

della triestina Francesca Russo Cirillo agli<br />

europei della classe optimist ne è fulgido<br />

esempio).<br />

Crisi economiche e naturali cambiamenti<br />

di tipo sociale, contribuiscono a<br />

modificare anche la struttura della scuola<br />

di vela, non più entità passiva di semplice<br />

svago estivo, ma soggetto di rilevanza<br />

educativo-sportiva volta al<br />

coinvolgimento del giovane a partire dal<br />

suo ambito scolastico.


10<br />

Ecco quindi crearsi nuove sinergie, collaborazioni tra sport e educazione scolastica<br />

affinchè la vela diventi davvero una scuola di vita. A tal proposito anche la nostra<br />

Sezione quest'anno ha voluto sperimentare nuovi progetti che si spera possano<br />

portare a fattivi e duraturi interventi: durante il periodo scolastico un istruttore e<br />

socio della <strong>LNI</strong> ha, infatti, proposto presso le scuole medie inferiori di <strong>Grado</strong>,<br />

un'attività velica “a secco” dove movimento e teoria si sono dati il cambio, in<br />

palestra, basandosi su un apprendimento di tipo giocoso, utilizzando attrezzature<br />

messe a disposizione dalla Sezione. Le ultime due settimane di giugno sono,<br />

invece, state dedicate a un centro estivo di Cervignano: la mattina scuola di<br />

inglese, il pomeriggio scuola di vela.<br />

Non tutti sanno però che le origini dell'attività velica e la fondazione dei primi<br />

Circoli risalgono, in Italia, alla seconda metà dell'Ottocento ad opera di esponenti<br />

dell'aristocrazia e dell'alta borghesia, proprietari di prestigiose barche da diporto.<br />

La prima testimonianza scritta di una regata organizzata e svolta in Italia risale al<br />

1850: le "barche veliere" che partecipavano alle regate erano suddivise in due<br />

categorie: quelle superiori a sette metri di lunghezza (misura della linea d'acqua a<br />

barca vuota) e quelle inferiori a detta lunghezza. A Trieste, nel 1880, il capitano<br />

Enrico Ambrosini disegnò un cutter, il Nippon, costruito da cantiere Piccinich di<br />

Lussinpiccolo. Il suo esempio venne imitato e lo stesso Ambrosini diede inizio<br />

all'attività velica che si concretizzò nel 1903 con la fondazione delloYacht Club<br />

Adriaco. Nei primi anni di vita loYCA aprì consolati nelle principali cittadine della<br />

costa istriana e la prima barca sociale, l'Adriaco di 17 metri era la più grande<br />

imbarcazione da diporto del Golfo di Trieste. La regata divenne progressivamente<br />

prioritaria e si progettarono e costruirono barche solo per la competizione, tanto<br />

che, negli ultimi anni dell'Ottocento, la vela si diffuse progressivamente con la<br />

nascita di nuovi circoli. Dal 1899 al 1909 circoli velici del Lago Maggiore, del Lago<br />

di Como, di Cornigliano e Napoli, promossero i primi monotipi (sociali) con lo<br />

scopo di dar vita a barche di minor costo e con l'intenzione di ampliare la base di<br />

questo sport, avvicinando i giovani alla vela.<br />

Il primo monotipo italiano nasce nel 1899: Venezia una barca di quasi sette metri<br />

per novecentocinquanta lire, progetto Meloncini, del Regio VerbanoYacht Club e<br />

del Regio Regate Club Lariano. La barca vinse il concorso internazionale indetto a<br />

<strong>lega</strong> <strong>navale</strong> <strong>italiana</strong>


proposito, il cui bando specificava che: “Il prezzo dello yacht da costruirsi non deve<br />

superare franchi 900 compreso l'imballaggio... la barca deve essere arrovesciabile e<br />

in sommergibile, di facile trasporto, capace di quattro persone, manovrabile per<br />

quattro mani in regata, adatta al passeggio e alla corsa e presentare una<br />

costruzione tale da durare almeno cinque anni senza deformarsi... ". Le prime classi<br />

a restrizione nascono in Liguria, dove i velisti partecipavano alle regate, dette<br />

"d'incoraggiamento", con le barche esistenti sulla spiaggia. Inizialmente ogni circolo<br />

stabiliva le sue regole, ma ben presto emerse l'esigenza di un regolamento comune<br />

che facesse un po' d'ordine nelle caratteristiche delle barche che partecipavano a<br />

queste regate. Nel 1908 il RegioYacht Club Italiano, approvava la serie nazionale<br />

6,50: lunghezza massima 6,50 metri, superficie velica massima 30 metri quadrati,<br />

bordo libero (altezza fuori dall'acqua) non meno di 0,45, peso minimo dello scafo<br />

senza deriva, timone e paglioli, 350 chilogrammi, equipaggio non più di tre persone.<br />

Agli inizi del '900 la situazione delle formule si stazza era abbastanza confusa: ogni<br />

paese aveva la sua e spesso circoli della stessa nazione adottavano formule diverse.<br />

Nel gennaio del 1906 venne approvata a Londra da Austria, Belgio, Olanda,<br />

Danimarca, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Norvegia, Svezia e Svizzera "The<br />

International Rule for Measurement and Rating", che entrò in vigore nel 1908 senza<br />

poter essere modificata fino al 1917. Le classi della Stazza internazionale erano: 5, 6,<br />

7, 8, 9, 10, 12, 15, 19 e 23 metri. Nel 1913, nacque l'unione Nazionale della Marina da<br />

Diporto "per promuovere e sviluppare la navigazione da diporto e disciplinare le<br />

manifestazioni, coordinando l'opera delle diverse società di yachting" . A Trieste<br />

l'iniziativa di dar vita a un ente coordinatore, venne promossa dal RealeYacht Club<br />

Adriaco con la fondazione, nel febbraio del 1927, della Federazione Adriatica della<br />

Vela (FAV), Presidente Antonio N. Cosulich, Vice Presidente Augusto Hreglich,<br />

Segretario Carlo Stenar. Dopo la guerra, l'attività riprese nei centri tradizionali e<br />

contemporaneamente iniziò in altre località. In Adriatico, la Compagnia della Vela di<br />

Venezia deliberò la costruzione di una classe di costo modesto e facile impiego, la<br />

Classe San Marco 1924. A Trieste, molti avevano adottato i Catboat, di orgine<br />

americana, caratterizzati da un'unica vela e da diverse lunghezze tra i 4,50 e i 5,50<br />

metri. Il 13 aprile 1927, il CONI investì il RegioYacht Club Italiano della qualifica di<br />

Federazione Italiana della Vela con sede a Genova.<br />

<strong>lega</strong> <strong>navale</strong> <strong>italiana</strong> 11


M A N I F E S T A Z I O N I L N I G R A D O<br />

vela, mare e…<br />

Unità Cinofile da Soccorso Nautico<br />

12<br />

Una giornata finalmente estiva ha<br />

coronato la manifestazione<br />

“Alla scoperta del mare” promossa<br />

dalla <strong>LNI</strong> Sezione di <strong>Grado</strong> e offerta<br />

agli studenti degli Istituti scolastici di<br />

<strong>Grado</strong> e Aquileia.<br />

<strong>lega</strong> <strong>navale</strong> <strong>italiana</strong><br />

Il programma della manifestazione,<br />

suddiviso in due parti, ha visto la<br />

partecipazione, durante la mattinata,<br />

dell'Unità Cinofila da Soccorso Nautico del<br />

Friuli Venezia Giulia impegnata<br />

nell'addestramento dei simpatici quattro<br />

zampe che hanno utilizzato lo spazio<br />

acqueo antistante la <strong>LNI</strong> dalle 10.00 alle<br />

13.00 per i loro esercizi. Tra i guaiti degli<br />

immensi e docili terranova e l'abbaiare dei<br />

vivaci labrador, pronti a entrare in acqua al<br />

primo segnale del loro padrone, la<br />

mattinata è trascorsa in piacevole<br />

compagnia. L'Unità Cinofila da Soccorso è<br />

un'Associazione nazionale di volontariato<br />

che garantisce la preparazione tecnica e<br />

operativa di ogni realtà locale, dettandone<br />

linee guida coerenti con i miglior standard<br />

mondiali. Tuffi, recupero di un infortunato,<br />

traino di un gommone in avaria con quattro<br />

persone a bordo sono tutti esercizi che<br />

esaltano, attraverso un addestramento<br />

mirato, concepito come un gioco, le<br />

straorinarie doti che tutti i nostri amici a<br />

quattro zampe possiedono. Il pomeriggio,<br />

dopo una breve lezione teorica volta<br />

all'introduzione delle basi fondamentali<br />

dell'andare a vela, è stata offerta, invece, ai<br />

ragazzi della scuola di <strong>Grado</strong> intervenuti con<br />

i loro genitori una veleggiata in mare aperto<br />

con imbarcazioni messe gentilmente a<br />

disposizione dei Soci della <strong>LNI</strong>. Le uscite<br />

chiudevano idealmente un ciclo di lezioni “a<br />

secco” tenutesi presso la locale palestra<br />

comunale da istruttori della <strong>LNI</strong> di <strong>Grado</strong><br />

con brevetto FIV/Coni proponendosi come<br />

scopo non solo lo stimolo all'attività<br />

sportiva nel senso più stretto del termine,<br />

ma, soprattutto, la conoscenza di cosa sia<br />

l'ambiente marino e quale sia il rispetto ad<br />

esso dovuto.


agosto:<br />

tra concerti e regate<br />

Domenica 15 agosto alle ore 21.30 il gruppo<br />

“HarmonieBrass Ensemble” diretto dal M.o<br />

Giuliano Medeossi presenterà, come di<br />

consueto, il tradizionale concerto di Ferragosto<br />

offerto dalla nostra Sezione a tutti gli ospiti<br />

gradesi. Le melodie di Bach, Susato, Pizzolla,<br />

Berlin, solo per citare alcuni, oltre<br />

l'indimenticabile Gershwin, animeranno il ponte<br />

del trabaccolo, ormeggiato, per l'occasione, nel<br />

porticciolo di <strong>Grado</strong>.<br />

Sabato 28 e domenica 29 agosto, invece, gli<br />

appassionati di vela potranno partecipare alla<br />

regata <strong>Grado</strong>-Isola -<strong>Grado</strong>. Ai Soci regatanti<br />

verrà offerto l'ormeggio, presso il Marina di Isola<br />

a un prezzo convenzionato.<br />

continua il trofeo<br />

della Laguna<br />

Domenica 5 e domenica 12 settembre avranno<br />

luogo le ultime due prove valide per il Trofeo<br />

della Laguna 2010: il bastone della “Città di<br />

Torviscosa” (da percorrersi due volte lasciando<br />

le boe a sinistra per un totale di circa 8 miglia) e<br />

la “Lui&Lei” a vele bianche (percorso a vertici<br />

fissi di circa 6 miglia posizionate in prossimità<br />

delle foranee di <strong>Grado</strong> e Portobuso),<br />

organizzata dalla nostra Sezione,<br />

concluderanno una manifestazione che, basata<br />

sulla collaborazione e sulla sana competizione<br />

marinaresca, decreteranno il circolo vincitore<br />

dell'intero circuito.<br />

settembre:<br />

<strong>lega</strong> <strong>navale</strong> <strong>italiana</strong> 13


MANIFESTAZIONI <strong>LNI</strong><br />

G R A D O<br />

I S O L A<br />

G R A D O


Il 28 e 29 agosto, la nostra Sezione organizzerà una manifestazione<br />

velica aperta a tutti gli appassionati avvalendosi della preziosa<br />

collaborazione del Marina di Isola. I Soci regatanti potranno usufruire di<br />

ormeggi a tariffe agevolate e di una cena a base di pesce presso il<br />

ristorante del Marina.<br />

Isola d'Istria è una piccola città turistica di tradizione peschereccia. Il<br />

centro, col<strong>lega</strong>to alla costa 120 anni fa, ha mantenuto l'aspetto urbano<br />

tipico di una città medievale, con vie strette e case addossate le une alle<br />

altre. Già nel secondo secolo esisteva un insediamento romano<br />

denominato Halietum di cui parlava Stradone. Nel 1280 la comunità<br />

isolana fece atto di dedizione a Venezia, con cui aveva stipulato in<br />

precedenza rapporti commerciali, soprattutto, per la fornitura del sale.<br />

La Serenissima concesse ampia autonomia amministrativa alla<br />

Riprende la<br />

tradizionale regata<br />

<strong>Grado</strong>-Isola-<strong>Grado</strong>!<br />

comunità di pescatori. Con la caduta della Repubblica di Venezia, Isola entrò<br />

a far parte dei territori austriaci e, tranne il periodo d'occupazione francese<br />

tra il 1805 e il 1815, vi rimase fino al 1918 passando quindi all'Italia. Il centro<br />

ha saputo mantenere pressoché intatto il fascino di un tessuto urbano di<br />

medievale memoria, rimasto integro dal tempo della costruzione delle mura<br />

difensive. Merita sicuramente una visita Palazzo Besenghi degli Ughi,<br />

ottimo esempio di architettura tardo barocca, costruito nel 1781 e<br />

restaurato di recente, ma anche il Duomo di S. Mauro edificato nel 1547 sul<br />

luogo di una struttura romanica e il quattrocentesco gotico-veneziano<br />

Palazzo Manzioli. Fiore all'occhiello della cittadina, il Marina di Isola,<br />

concepito come un prolungamento del vecchio porticciolo cittadino inserito<br />

nel nucleo storico, ma al riparo dai venti di tutti i quadranti. La protezione di<br />

due nuove dighe foranee, l'ampio spazio di manovra, l'approdo sicuro,<br />

l'assistenza di un personale esperto e il fondale di oltre quattro metri<br />

rendono il Marina un porto di sicuro svago.<br />

<strong>lega</strong> <strong>navale</strong> <strong>italiana</strong> 15


L’AVVENTURA CONTINUA<br />

Viaggio<br />

nel Mare di Mezzo<br />

di Maurizio Chersin<br />

16<br />

<strong>lega</strong> <strong>navale</strong> <strong>italiana</strong><br />

MYKONOS<br />

EGEO…E ADESSO DOVE SI VA?<br />

MENTRE STAVAMO DECIDENDO<br />

DOVE PASSARE LA NOTTE,<br />

SIAMO STATI CONTATTATI VIA<br />

RADIO DA ALEXIA, UN<br />

TRIMARANO MOLTO SPORTIVO,<br />

CON A BORDO TRE<br />

SIMPATICISSIMI ROMAGNOLI<br />

CHE AVEVAMO CONOSCIUTO A<br />

TRIZONIA.


Ci siamo fatti compagnia per le tre tappe<br />

successive, Korfos, Aegina (isola famosa per<br />

la produzione dei pistacchi) e Poros. Salutati<br />

gli amici di Alexia siamo partiti per Idhra. Il<br />

porto, a forma di anfiteatro, è piccolo e<br />

affollato, abbiamo dovuto tribolare<br />

parecchio per trovare posto, ma siamo<br />

riusciti e ne è valsa sicuramente la pena.<br />

Idhra, fino all'inizio del XIX secolo è stata un<br />

porto mercantile importante con una flotta<br />

di oltre 150 navi, lo si desume<br />

dall'architettura ben più signorile e<br />

sofisticata di quella che si può incontrare<br />

nelle isole vicine. Successivamente abbiamo<br />

puntato la prua verso le Cycladi, sfruttando<br />

il fatto che non è ancora stagione di<br />

Meltemi. Due soste tranquille in baia,<br />

Kithnos e Siros, per poi arrivare all'isola più<br />

mondana delle Cycladi, presa d'assalto dai<br />

giovani e scatenati turisti provenienti da<br />

tutto il mondo: Mykonos. Il centro storico è<br />

affascinante, ma affollatissimo, la<br />

cementificazione dell'isola, anche se fatta in<br />

stile originale, è quanto mai esagerata. Il<br />

paesaggio arido, con formazioni rocciose<br />

particolari, il profumo penetrante di erbe<br />

selvatiche e, soprattutto, le spiagge di<br />

sabbia dorate con un mare, per noi gradesi,<br />

limpidissimo, raggiungono il top.<br />

Aggiungiamo che anche qui abbiamo<br />

trovato un marina di quelli quasi terminati,<br />

dove poter sostare in tutta tranquillità!<br />

Abbiamo sfruttato quest'occasione per<br />

noleggiare uno scooter scorazzando per<br />

qualche giorno ovunque, visitando le<br />

spiagge più belle e affascinanti. Da quando<br />

siamo arrivati in Egeo abbiamo visto: una<br />

tartaruga Caretta Caretta, numerosi delfini,<br />

tonni, pesci spada (li abbiamo visti saltare,<br />

ma non abboccare al nostro amo) e un<br />

pesce luna.<br />

<strong>lega</strong> <strong>navale</strong> <strong>italiana</strong> 17


L’AVVENTURA CONTINUA<br />

Viaggio<br />

18<br />

<strong>lega</strong> <strong>navale</strong> <strong>italiana</strong><br />

A NORD ABBIAMO<br />

TOCCATO ALTRE DUE CYCLADI:<br />

TINOS ED ANDROS, POCO<br />

FREQUENTATE DA TURISTI,<br />

ALMENO IN QUESTA STAGIONE,<br />

SOPRATTUTTO L'ULTIMA, DOVE<br />

ABBIAMO ORMEGGIATO NEL<br />

PORTO DI BATSI, CON L'ACQUA<br />

COSÌ TRASPARENTE CHE<br />

PERMETTEVA DI VEDERE OGNI<br />

PICCOLO DETTAGLIO SUL<br />

FONDALE DEL PORTO.<br />

SKIATHOSPUNTANDO


Da qui abbiamo optato per una rotta che ci<br />

ha condotto lungo il canale di Evvia, una<br />

scelta non tanto azzeccata, visto che questa<br />

zona non si è dimostrata particolarmente<br />

interessante, soprattutto la parte centrale<br />

che ospita varie industrie tipo “Marghera".<br />

Comunque anche qui abbiamo vissuto altri<br />

momenti memorabili. All'inizio dello stretto<br />

si trovano le isole "Petaloi", con fondali<br />

bassi e mare limpido, qui Maurizio ha fatto<br />

il suo terzo bagno della stagione (con il<br />

mutino) e ha colto l'occasione per provare il<br />

nuovo arbalete: il risultato è stato<br />

immediato! Alcuni saraghi gustati<br />

subito…delicatissimi e buonissimi! A circa<br />

metà dello stretto di Evvia siamo arrivati a<br />

Khalkis (città industriale e poco attraente)<br />

dopo aver sbrigato alcune formalità<br />

(bisogna rimanere in ascolto VHF tra le<br />

22.00 e le 04.00 di mattina, per ragioni di<br />

marea, aspettando il nulla osta della "Port<br />

Police" per passare il ponte girevole, che<br />

viene aperto per pochi minuti soltanto una<br />

volta ogni notte). Al momento dell'apertura<br />

del ponte, verso mezzanotte, si è scatenato<br />

un temporalone con tuoni, fulmini, vento<br />

forte e grandine, davanti alla nostra prua si<br />

è infilato a velocità folle un peschereccio,<br />

noi l'abbiamo seguito attraversando<br />

l'apertura di 36 metri sbandati, come di<br />

bolina, ma a secco di vele ed accecati dalla<br />

grandine. Dieci minuti dopo eravamo<br />

ormeggiati in banchina, il temporale già<br />

passato. Cielo spettacolare! Il canale di<br />

Evvia sembra non finire mai, abbiamo<br />

impiegato quattro giorni per attraversarlo<br />

e, soprattutto, l'ultimo pezzo nominato<br />

Dhiavlos Oreon (e non a caso) è stato<br />

lunghissimo. Bolinando contro vento e<br />

mare, eccoci arrivare all'isola Skiathos. Isola<br />

stupenda…ma ve lo raccontiamo la<br />

prossima volta!<br />

<strong>lega</strong> <strong>navale</strong> <strong>italiana</strong> 19


IL NOSTROMO<br />

IL NOSTROMO, OGGETTO,<br />

TALVOLTA, DI PARSIMONIOSE<br />

APPARIZIONI LETTERARIE<br />

COME QUELLA DEL FEDELE<br />

NOCCHIERO DI ENEA,<br />

PALINURO (SEPOLTO, COME<br />

VUOLE LA LEGGENDA, SU<br />

UN PROMONTORIO DEL<br />

CILENTO) O SEICENTESCO<br />

PROTAGONISTA NELLA<br />

TEMPESTA DI<br />

SHAKESPEARE, È UNA<br />

FIGURA DA SEMPRE<br />

AVVOLTA IN UN ALONE DI<br />

LEGGERO MISTERO,<br />

DEPOSITARIO DELLE<br />

TRADIZIONALI CONOSCENZE<br />

DI ARTE MARINARESCA,<br />

INDICATO COME UN<br />

PERSONAGGIO SBRIGATIVO<br />

E RUDE ANCORCHÉ<br />

CARISMATICO.<br />

20<br />

<strong>lega</strong> <strong>navale</strong> <strong>italiana</strong><br />

Addetto al governo dell'equipaggio, diventa custode<br />

del <strong>lega</strong>me tra uomo e barca, responsabile del<br />

rigging, delle vele e delle attrezzature, impartendo gli<br />

ordini con un fischietto i cui trilli, acuti e variamente<br />

modulati, potevano essere sentiti al di sopra del<br />

rumore del mare e del vento. Lo strumento, chiamato<br />

da allora in poi “fischietto del Nostromo”, è di origine<br />

britannica, noto già nel Medioevo, divenendo di uso<br />

corrente allorquando nel tardo Seicento Lord Heigh lo<br />

adottò come segno distintivo del suo rango di<br />

Ammiraglio della flotta.<br />

L'etimologia della parola “nostromo” si rifà, invece,<br />

allo spagnolo nuestr-amo cioè nostro padrone. Una<br />

precisazione va fatta sulla differenza tra nocchiero e<br />

nostromo. I nocchieri sono tutti gli uomini<br />

dell'equipaggio addetti alla manutenzione del ponte<br />

di coperta, cioè il ponte esterno, il nostromo di bordo<br />

è sempre e solo uno ed è capo supremo dei nocchieri.<br />

Impartisce gli ordini dati dal Comandante tramite il<br />

fischietto.<br />

In ambito francese, eccetto che con il tempo cattivo, il<br />

nostromo era solito rilevare l'ufficiale di guardia, per<br />

consentirgli di andare a mangiare in saletta, con i<br />

colleghi. Lui, invece, mangiava sul casseretto,<br />

puntellato contro l'albero di mezzana o contro il<br />

casotto, oppure seduto su un osteriggio, ma sempre<br />

vigile, sorvegliando la velatura e la rotta. Si ritiene<br />

che, fino alla fine della vela, tutti i capitani francesi<br />

abbiano rispettato l'usanza per cui il nostromo doveva<br />

essere servito per primo. Era il capitano in persona a<br />

servirlo. Raramente lasciava la cura di questo gesto<br />

rituale al suo secondooaunaltro ufficiale. Appena<br />

recava in tavola una portata, il camerotto porgeva il<br />

robusto piatto del nostromo al capitano, il quale vi<br />

deponeva una porzione abbondante, spesso la<br />

migliore, della vivanda. Il nostromo riceveva la sua


azione di vino dall'equipaggio, e di acquavite.<br />

Ma il giovedì e la domenica, i giorni festivi e più<br />

spesso verso la fine della campagna di mare,<br />

quando in saletta si stappavano delle bottiglie di<br />

vino pregiato o di liquore, il capitano non<br />

mancava di farsi portare un bicchiere, uno<br />

grande a causa del rollio, per il nostromo.<br />

E quando il mozzo camerotto tornava con il<br />

bicchiere vuoto in mano, cosa che avveniva in<br />

brevissimo tempo, non ometteva mai, nel<br />

dirigersi verso la dispensa, di passare nelle<br />

vicinanze del capitano e dire:<br />

- Comandante, il nostromo ringrazia.<br />

Questo ringraziamento, udito o no, era<br />

assolutamente obbligatorio.<br />

“Si ode un rumore tempestoso di tuoni e<br />

fulmini.<br />

Entrano il Capitano e il Nostromo.<br />

Capitano: Nostromo!<br />

Nostromo: Sono qui capitano, che c'è?<br />

Capitano: Bravo. Chiama i marinai, su<br />

presto datti da fare o finiremo in secca! […]<br />

Nostromo: Su cuori miei! […] Imbrigliate la<br />

gabbia! Pronti al fischio del capitano!”<br />

da "La Tempesta”<br />

di W. Shakespeare<br />

<strong>lega</strong> <strong>navale</strong> <strong>italiana</strong> 21


IL POLO FORMATIVO PER LO SVILUPPO<br />

DELL'ECONOMIA DEL MARE:<br />

progettoMare<br />

Friuli Venezia Giulia<br />

22<br />

<strong>lega</strong> <strong>navale</strong> <strong>italiana</strong><br />

Il progettoMare Friuli Venezia Giulia nasce con l'obiettivo di promuovere e<br />

realizzare attività di formazione nell'ambito dei molteplici settori afferenti<br />

all'economia del mare in base a fabbisogni formativi e occupazionali e a esigenze<br />

di innovazione del territorio. Questo perché il comparto dell'economia del mare<br />

nell'ultimo decennio ha subìto, a livello globale, profonde trasformazioni sia nelle<br />

strategie di produzione che nella commercializzazione. In questo scenario è<br />

emersa la necessità di avviare specifiche attività di formazione per le risorse<br />

umane che lavorano nel settore, una necessità che trova attuazione proprio nel<br />

progettoMare Friuli Venezia Giulia.<br />

L'iniziativa, voluta fortemente dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, è<br />

realizzata nell'ambito del Fondo Sociale Europeo - Programma Operativo<br />

Obiettivo 2 - Competitività regionale e occupazione - 2007/2013 - Asse 4 - capitale<br />

umano. Avrà una durata di tre anni e potrà contare per il primo anno su un budget<br />

di circa 1 milione 600mila euro. Le aree di intervento del progettoMare saranno<br />

numerose: dalla cantieristica <strong>navale</strong> alla nautica, dalla diportistica alla marina<br />

mercantile, dalla pesca all'allestimento <strong>navale</strong>. Molteplici le tipologie di attività<br />

formative che saranno attivate, da quella di base a quella specialistica. da quella<br />

individuale a quella d'aula. I primi percorsi prenderanno avvio tra settembre e<br />

ottobre.<br />

"La vera sfida del Polo per lo sviluppo dell'Economia del Mare, chiamato a<br />

intervenire, in senso ampio, su una molteplicità di ambiti economico/produttivi, è<br />

intercettare le nuove tendenze, attivare un processo continuo di generazione di<br />

conoscenze, condividere e diffondere le esperienze attraverso nuovi metodi di<br />

lavoro, nuove regole e nuove norme operative - afferma Paola Stuparich,<br />

direttrice Enaip FVG - I partner del progetto sono chiamati a pianificare e<br />

coordinare l'offerta formativa relativa al comparto dell'economia del mare. Una<br />

sfida importante che richiede dedizione, tempo e competenze, un impegno<br />

continuo di cui ENAIP FVG è portavoce, avendo scelto di operare per lo sviluppo,<br />

la crescita, l'innalzamento culturale e il miglioramento di vita della Regione Friuli<br />

Venezia Giulia e dei suoi cittadini".<br />

Tra gli obiettivi prioritari del progetto quello di rilevare e interpretare necessità ed<br />

esigenze del settore, attraverso la creazione di un osservatorio permanente sul<br />

mondo del mare che si adoperi in ricerca, analisi e monitoraggio dei fabbisogni di<br />

formazione e innovazione e sulle possibili opportunità di trasferimento<br />

tecnologico. A coordinare tale attività sarà AREA Science Park. "Stiamo<br />

raccogliendo, grazie al supporto degli altri partner, associazioni di categoria,<br />

università ed enti di ricerca - spiega Marta Formia dirigente del Servizio<br />

Formazione di AREA Science Park - dati aggiornati sulle esigenze formative del<br />

settore, ma anche sulle competenze coinvolte, sulle dinamiche occupazionali e<br />

sulle caratteristiche strutturali del comparto. Questi dati serviranno alla<br />

realizzazione di percorsi formativi in grado di rispondere efficacemente alle<br />

richieste del territorio".


L ’ A N G O L O D E L S O C I O<br />

Esaudiamo volentieri la<br />

richiesta di un nostro Socio<br />

di pubblicare questa poesia<br />

in dialetto triestino<br />

dedicata alla Bora<br />

No ghe xe più la bora de una volta<br />

Diseva quel vecio, che nissun più scolta<br />

Co le man drio la schiena, vardando el cantier<br />

Criticava quei bubez che no i ga più mestier.<br />

El veccio vizin, de ani in asedo<br />

Diseva altresì che xe vegnudo 'ssai fredo<br />

Cossa mai fredo, la parola xe “zima”<br />

Ghe diseva quel'altro, più garbo de prima.<br />

'na volta comunque, sta neve no iera<br />

Passando l'inverno, iera za primavera<br />

ma no ghe xe più le meze stagioni<br />

E semo ancor qua con 'sti capotoni<br />

Co sti tempi oramai no se capissi più gnente<br />

La neve e la bora insempia la gente<br />

El sindaco Of Square el diventa mato<br />

Ma solo con l'Austria iera tuto ordinato<br />

Del pian dela neve desso 'ssai i disi<br />

Ogni ano de più i ne scassa i bisi<br />

Ma mi me ricordo 'co se iera più sgai<br />

Che 'co iera cussì iera solo el tranvai<br />

Xe tuti in osmizaoaspasso coi cani<br />

E suso col tram e che lavori i furlani!


24<br />

COMUNICAZIONE AI SOCI<br />

NUOVO ORARIO<br />

PARCHEGGIO BICICLETTE<br />

DALLE 8.00 ALLE 24.00<br />

Chiediamo gentilmente a<br />

tutti i Soci di non voler<br />

trasformare la nuova area<br />

destinata al parcheggio<br />

biciclette, in un<br />

impraticabile deposito di<br />

ferrivecchi.<br />

Le griglie portabici non devono essere utilizzate come succursale personale<br />

del proprio garage, devono poter essere a disposizione di tutti. Per motivi di<br />

sicurezza, inoltre, ostruendo completamente il passaggio del vano caldaia, le<br />

bicinondevonoessereagganciateallegriglie.<br />

Per questo motivo il Consiglio Direttivo si è visto costretto a stabilire un orario<br />

difruizionedelparcheggioinoggetto:ognigiornodalleore8.00alleore24.00.<br />

Le bici rinvenute oltre l'orario consentito saranno portate al deposito<br />

comunale.<br />

<strong>lega</strong> <strong>navale</strong> <strong>italiana</strong>


HOTEL<br />

HANNOVER<br />

Affacciato sul caratteristico porticciolo di pescatori, sorge nel centro storico a soli<br />

200 metri dalla spiaggia. E<strong>lega</strong>nte, funzionale, offre sala meeting, Wi-fi, centro<br />

benessere, garage e romantica terrazza con bar e pianobar.Silenziose ed<br />

e<strong>lega</strong>nti le camere rifinite con classe e grandi comfort, ottimo il ristorante con i<br />

migliori piatti della tipica cucina locale, regionale e internazionale.<br />

OFFERTE E PACCHETTI SPECIALI<br />

Contattateci per un preventivo su misura oppure consultate il nostro sito.<br />

Speciale sconto 10% per tutti i soci della Lega Navale<br />

P.zza 26 Maggio 10 - 34073 <strong>Grado</strong> (GO)<br />

Tel. 0431 82264 - Fax 0431 82141<br />

www.hotelhannover.com - info@hotelhannover.com

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!