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Recentemente sono emerse importanti segnalazioni su una nuova ...

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<strong>Recentemente</strong> <strong>sono</strong> <strong>emerse</strong> <strong>importanti</strong> <strong>segnalazioni</strong> <strong>su</strong> <strong>una</strong> <strong>nuova</strong> alga br<strong>una</strong> di<br />

origine Giapponese, l'Eklonia Kava (SEANOL).<br />

Gli effetti <strong>sono</strong> stati già fortemente tramandati dalla tradizione popolare <strong>sono</strong> stati relazionati con<br />

gli effetti comprovati da sperimentazioni cliniche.<br />

E' stato dimostrato che la pianta contiene <strong>una</strong> categoria particolare di polifenoli, chiamati<br />

florotannini, che non si trovano nelle piante terrestri. Questi polifenoli contenuti nell’Ecklonia<br />

cava, anziché essere solubili nell’acqua, come quelli contenuti nelle piante terrestri, <strong>sono</strong> solubili al<br />

40% nel grasso, e la loro azione dura per 12 ore (quella dei polifenoli solubili nell’acqua è invece di<br />

30 minuti), e <strong>sono</strong> in grado di attraversare la barriera ematoencefalica.<br />

L’ Ecklonia Cava ha quindi dimostrato, sia in sperimentazioni in vitro o <strong>su</strong> animali, sia in studi<br />

clinici <strong>su</strong> pazienti, eccezionali capacità antinfiammatorie ed anti-radicali liberi. Il potere<br />

antiossidante di molecole polifenoliche dipende strettamente dalla loro struttura chimica. I<br />

florotannini presenti nell'Eklonia cava, tra cui eckol, dieckol e florofucoeckol, <strong>sono</strong> costituiti da otto<br />

o più anelli fenolici connessi tra loro e mostrano un'attività radical scavanger 10-100 volte più<br />

potente di qualsiasi altro polifenolo presente nelle piante terrestri, comprese le catechine del the<br />

verde, che hanno solamente 3-4 anelli fenolici e che <strong>sono</strong> comunemente considerate tra le molecole<br />

antiossidanti più efficaci.<br />

L'Ecklonia cava ha mostrato numerosi effetti<br />

benefici a livello del sistema cardiovascolare, la<br />

potente azione inibente dell'ossidazione del<br />

colesterolo LDL consente innanzitutto di ridurre la<br />

formazione di placche <strong>su</strong>ll'endotelio dei vasi, che<br />

causano l'insorgenza di processi infiammatori<br />

(es.vasculiti). Uno studio clinico condotto <strong>su</strong> pazienti<br />

con patologie coronariche ha confermato che<br />

l'Ecklonia cava è in grado di favorire la<br />

rigenerazione dell'endotelio vascolare determinando<br />

un recupero della plasticità dei vasi e<br />

contemporaneamente è stato osservato un


miglioramento significativo dei parametri del sangue (LDL, HDL, trigliceridi, pressione<br />

sanguigna, protezione antiossidante).<br />

Alcuni tannini presenti nell'Ecklonia cava hanno inoltre dimostrato di essere potenti inibitori<br />

naturali dell'ACE, enzima responsabile della conversione dell'angiotensina I in angiotensina II.<br />

Questa angiotensina è un vasocostrittore che regola la proliferazione cellulare, l'infiammazione e la<br />

funzione endoteliale e svolge un ruolo chiave nella patogenesi dell'aterosclerosi e delle<br />

complicanze ad essa associate. L'età e altri fattori di rischio vascolari tendono a causare un aumento<br />

dei livelli di ACE determinando un'eccessiva vasocostrizione e quindi ipertensione. La<br />

somministrazione dell'estratto di Eklonia è efficace nel promuovere vasodilatazione e riduzione<br />

della pressione sanguigna grazie all'azione inibitoria ne confronti dell'ACE da parte dei<br />

florotannini.<br />

Uno studio clinico ha confermato la capacità dell'estratto di Ecklonia cava di rigenerare l'endotelio<br />

vascolare e la plasticità dei vasi dopo un trattamento di 6 settimane mettendo a confronto un gruppo<br />

di pazienti affetti da CAD (malattia delle arterie coronarie) e un gruppo di pazienti sani. Nel gruppo<br />

dei pazienti malati, dopo 6 settimane di trattamento si è registrato un aumento % notevole della<br />

dilatazione vasale indice di <strong>una</strong> rigenerazione delle cellule endoteliali e di <strong>una</strong> riconquista della loro<br />

plasticità. Si attendono ulteriori studi per confermare questi dati.<br />

Inoltre, la presenza di danni e infiammazione a carico della parete dei vasi può portare ad <strong>una</strong><br />

eccessiva coagulazione con un aumento della viscosità del sangue e problemi alla circolazione per<br />

azione inibitoria nei confronti dell'antiplasmina: la plasmina è un enzima fibrinolitico in grado di<br />

eliminare i coaguli nel sangue e viene rapidamente inattivata dall'antiplasmina. Alcune delle<br />

molecole presenti nell'estratto dell'alga <strong>sono</strong> in grado di inibire l'azione dell'antiplasmina,<br />

promuovendo l'effetto fibrinolitico della plasmina e migliorando la fluidità del sangue.<br />

Da altri studi, inoltre, l'Ecklonia cava, sembra<br />

avere grande importanza nella cura delle<br />

disfunzioni erettili, le quali <strong>sono</strong> nella maggior parte<br />

dei casi determinate da problemi circolatori.<br />

Ad esempio è stato osservato che pazienti con<br />

disfunzioni erettili di origine vascolare hanno livelli<br />

elevati di angiotensina II durante l'erezione, pertanto<br />

è ragionevole <strong>su</strong>pporre che l'azione inibitoria dei<br />

florotannini <strong>su</strong>ll'ACE possa giocare un ruolo<br />

importante nel processo erettile.<br />

Gli effetti positivi nei confronti della funzionalità<br />

ses<strong>su</strong>ale <strong>sono</strong> stati confermati in uno studio clinico<br />

condotto <strong>su</strong> 31 pazienti con disfunzioni erettili, a<br />

cui è stato somministrato un estratto di Ecklonia cava<br />

per 8 settimane.<br />

Dopo 8 settimane <strong>sono</strong> stati riscontrati notevoli miglioramenti <strong>su</strong> tutti i parametri considerati ma in<br />

particolare per quanto riguarda i parametri concernenti in modo specifico la capacità di raggiungere<br />

e mantenere un'erezione <strong>su</strong>fficiente per l'attività ses<strong>su</strong>ale è stato osservato un miglioramento del<br />

74% e dell'87% rispettivamente.<br />

Altro aspetto interessante dell'Ecklonia cava è relativa alla funzione cognitiva: la capacità di<br />

attraversare parzialmente la barriera ematoencefalica permette ai florotannini di esplicare la loro<br />

funzione direttamente all'interno del cervello. Oltre alle potenti azioni protettive anti-radicali liberi e


antinfiammatoria, i florotannini agiscono <strong>su</strong>lla circolazione sanguigna aumentando il flusso di<br />

sangue nel cervello e possiedono <strong>una</strong> lieve azione inibitoria <strong>su</strong>ll'acetilcolinesterasi, l'enzima<br />

responsabile nella disattivazione dell'acetilcolina, mediatore coinvolto nei processi cognitivi.<br />

L'insieme di queste azioni a livello del cervello porta ad un generale aumento della funzionalità<br />

cognitiva, con miglioramento della capacità di memorizzazione, maggior vigilanza e prontezza di<br />

risposta agli stimoli.<br />

L'Eklonia cava è dunque un buon rimedio con un'azione antiossidante 10-100 volte <strong>su</strong>periore a<br />

quella dei comuni polifenoli, <strong>importanti</strong> <strong>sono</strong> i benefici <strong>su</strong>ll'apparato circolatorio, sia grazie alla<br />

capacità di stimolare la rigenerazione dell'endotelio dei vasi che in tal modo riacquista la <strong>su</strong>a piena<br />

funzionalità e plasticità, sia per azione diretta di alcuni florotannini <strong>su</strong>i sistemi che regolano la<br />

vasodilatazione. In tal modo l'Ecklonia cava può essere d'aiuto per contrastare i fenomeni di<br />

ipertensione e ipercoagulabilità del sangue. Infine, ma non per importanza ci <strong>sono</strong> le evidenze di<br />

efficacia <strong>su</strong>ll'attività ses<strong>su</strong>ale per <strong>una</strong> somministrazione a lungo termine.<br />

La posologia giornaliera consigliata prevede l'as<strong>su</strong>nzione di 1200-2400mg di Estratto di Eckloniacava.<br />

Ad oggi non ci <strong>sono</strong> ulteriori informazioni o notizie in merito alla tossicità o alle<br />

controindicazioni; si attendono ulteriori studi <strong>su</strong>ll'Ecklonia cava in particolare in merito al profilo<br />

tossicologico e <strong>su</strong>ll'utilizzo a lungo termine.

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