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Quaderno di statistica n° 1/2004 - Provincia di Viterbo

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FORUM PROVINCIALI SUI SISTEMI AGROALIMENTARI DEL LAZIO<br />

lare da tutti i corilicoltori della provincia<br />

<strong>di</strong> <strong>Viterbo</strong>;<br />

4.una documentazione fotografica relativa<br />

al quadro sintomatologico della<br />

patologia in questione.<br />

A seguito del Piano <strong>di</strong> Miglioramento<br />

Aziendale presentato sul finire del<br />

1997, l'associazione corilicola <strong>di</strong><br />

Caprarola ASSOFRUTTI, dal 1998 ha<br />

iniziato ad usufruire <strong>di</strong> un indennizzo<br />

per l'estirpazione e successivo reimpianto<br />

delle piante morte a causa della<br />

"moria".<br />

Successivamente questa iniziativa è<br />

stata tramutata in legge (<strong>n°</strong> 307 del<br />

17/8/99), ed anche l'Associazione<br />

APRONVIT (Vico Matrino -<br />

Capranica), oggi usufruisce dei medesimi<br />

benefici, così come l'associazione<br />

APNAL.<br />

Il Comitato Ristretto della<br />

Commissione Tecnico Scientifica<br />

Permanente per le problematiche del<br />

castagno e del nocciolo costituito<br />

dall'Amministrazione <strong>Provincia</strong>le <strong>di</strong><br />

<strong>Viterbo</strong>, Assessorato Agricoltura, in cui<br />

sono rappresentati L'or<strong>di</strong>ne degli<br />

Agronomi, l'Università della Tuscia, la<br />

Comunità Montana dei Cimini e le tre<br />

gran<strong>di</strong> Associazioni <strong>di</strong> produttori, ha<br />

recentemente rimesso alla stessa<br />

Amministrazione una relazione conclusiva<br />

della proposta tecnica nella<br />

quale è stata effettuata una proiezione<br />

dell'incidenza della moria del nocciolo<br />

a <strong>di</strong>cembre 2002 in base ai dati forniti<br />

dalle tre Associazioni <strong>di</strong> Produttori<br />

operanti nell'area dei Colli Cimini, in<br />

cui sono state elencate le iniziative in<br />

corso, le modalità <strong>di</strong> intervento ed il<br />

programma scientifico relativo alle<br />

stesse.<br />

C'è da <strong>di</strong>re che la Regione ha finanziato<br />

un progetto <strong>di</strong> ricerca triennale a<br />

favore dell'Università della Tuscia -<br />

Dipartimento <strong>di</strong> protezione delle piante<br />

per stu<strong>di</strong>are gli effetti e i rime<strong>di</strong> <strong>di</strong> questa<br />

patologia.<br />

Il problema moria, come riportato nella<br />

relazione <strong>di</strong> Alberto Grazini e <strong>di</strong>mostrato<br />

dalle 61.000 piante estirpate, è<br />

quanto mai attuale e pertanto, si presta<br />

ad un suo approfon<strong>di</strong>mento volto a promuovere<br />

iniziative scientifiche, tecniche<br />

ed operative, aventi lo scopo <strong>di</strong><br />

contribuire fattivamente ad un miglioramento<br />

della situazione fitosanitaria<br />

corilicola viterbese<br />

Inoltre analizzando altre problematiche<br />

della filiera è opportuno evidenziare<br />

4<br />

La filiera olearia<br />

Con poco più <strong>di</strong> 14mila ettari <strong>di</strong> oliveti,<br />

pari al 6,9% della superficie agricola<br />

provinciale ed al 18,9% della superche<br />

la Commissione Europea ha ufficializzato<br />

recentemente le proposte legislative<br />

per la revisione <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o termine<br />

della PAC che, per quanto riguarda la<br />

frutta in guscio, si propone <strong>di</strong> introdurre<br />

un pagamento <strong>di</strong> 100 Euro / ha, per<br />

un massimo <strong>di</strong> 800.000 ha <strong>di</strong> cui<br />

130.000 assegnati all'Italia. Il pagamento<br />

comunitario <strong>di</strong> cui sopra è subor<strong>di</strong>nato<br />

ad una superficie minima e alla densità<br />

d'impianto. E' consentito agli stati<br />

membri sommare un pagamento supplementare<br />

con finanziamento nazionale<br />

sino ad ulteriori 109 Euro / ha.<br />

Secondo alcune valutazioni (ad esempio<br />

Confagricoltura Viterbese) detta<br />

riforma risulterebbe penalizzante per i<br />

produttori locali rispetto a quelli <strong>di</strong> altri<br />

paesi UE. Le altre organizzazione degli<br />

agricoltori sono più possibiliste su questa<br />

eventualità.<br />

La col<strong>di</strong>retti sottolinea che la coltivazione<br />

corilicola ha gran<strong>di</strong> valenze<br />

ambientali e paesaggistiche, tali da<br />

caratterizzare il paesaggio <strong>di</strong> una vasta<br />

area della provincia. Gli interventi<br />

richiesti dunque a sostegno del settore<br />

servono anche e soprattutto a preservare<br />

aspetti economici e colturali del<br />

nostro territorio.<br />

La filiera della castagna nei Monti<br />

Cimini<br />

Nel Viterbese la coltivazione del<br />

castagno è documentata fin dall'antichità.<br />

La specie si è <strong>di</strong>ffusa a tal punto da<br />

<strong>di</strong>ventare una caratteristica del paesaggio<br />

dei Monti Cimini.<br />

Ancora oggi a maggior ragione, nel<br />

nostro territorio, la castanicoltura rappresenta<br />

una fonte <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to rilevante,<br />

tanto da <strong>di</strong>ventare, in alcuni Comuni, il<br />

fulcro dell'economia stessa. Infatti con<br />

quasi 3.500 ha <strong>di</strong> frutteto ed almeno il<br />

doppio a bosco ceduo, almeno con 5 - 6<br />

mila tonnellate <strong>di</strong> produzione, e oltre<br />

2000 aziende agricole interessate ed un<br />

indotto <strong>di</strong> grande rilievo, la castanicoltura<br />

rappresenta una indubbia fonte <strong>di</strong><br />

sostegno e <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to per l'economia<br />

viterbese.<br />

In questo contesto il castagno, è elemento<br />

<strong>di</strong>stintivo e qualificante del paesaggio<br />

rurale anche in considerazione<br />

dell'orientamento comunitario volto<br />

alla tutela ambientale <strong>di</strong> vaste aree per<br />

la salvaguar<strong>di</strong>a delle attività antropiche<br />

tra<strong>di</strong>zionali, in particolare <strong>di</strong> quelle<br />

agronomiche e silvo-pastorali e ad una<br />

presenza armonica degli inse<strong>di</strong>amenti<br />

umani.<br />

Il pieno recupero e il rilancio <strong>di</strong> questa<br />

coltura deve passare quin<strong>di</strong>, secondo<br />

i più moderni approcci ed il rispetto<br />

delle tra<strong>di</strong>zioni, attraverso la valorizzazione<br />

delle valenze e delle potenzialità<br />

turistiche e ricreative, come la realizzazione<br />

<strong>di</strong> percorsi tematici, naturalistici<br />

ed enogastronomici, che portano il turista<br />

sul territorio per conoscerlo e<br />

rispettarlo.<br />

A tale proposito si auspica che venga<br />

riconosciuto al più presto il marchio <strong>di</strong><br />

qualità "D.O.P." per le castagne e i<br />

marroni dei Monti Cimini, ricercando<br />

una piena valorizzazione dell'intero<br />

comprensorio.<br />

E' altresì non più rimandabile un<br />

intervento <strong>di</strong> controllo e profilassi sull'intero<br />

comprensorio dei gravi problemi<br />

fitosanitari <strong>di</strong> origine entomatica e<br />

fungina che affliggono non solo la<br />

castanicoltura viterbese ma anche<br />

buona parte <strong>di</strong> quella nazionale.<br />

Quella che oggi desta le maggiori<br />

preoccupazioni è sicuramente il "mal<br />

dell'inchiostro" (Phytopthora cambivora),<br />

malattia che nell'ultimo decennio<br />

ha denunciato inquietanti recrudescenze,<br />

con moria <strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong> piante sia nei<br />

frutteti che nei cedui. Per frenarne l'avanzamento,<br />

si impongono urgenti<br />

interventi <strong>di</strong> lotta peraltro previsti<br />

anche dalla Regione con la Legge n. 39<br />

del 28/10/2002 che detta le norme in<br />

materia <strong>di</strong> gestione della risorse forestali.<br />

A tale proposito riteniamo sia importante<br />

l'iniziativa promossa<br />

dell'Amministrazione <strong>Provincia</strong>le <strong>di</strong><br />

<strong>Viterbo</strong> in seno al Comitato Ristretto<br />

della Commissione Tecnico Scientifica<br />

Permanente per le problematiche del<br />

castagno e del nocciolo, Sezione<br />

Castagno che, coor<strong>di</strong>nata dal prof.<br />

Naldo Anselmi, propone <strong>di</strong> effettuare<br />

un intervento organico <strong>di</strong> monitoraggio<br />

e controllo della malattia.<br />

La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Viterbo</strong> si è impegnata<br />

a finanziare la proposta emersa.<br />

Solo così si riuscirà a frenare la<br />

malattia, evitando una nuova annunciata<br />

forte per<strong>di</strong>ta per la nostra castanicoltura,<br />

con incalcolabili danni economici<br />

ed ambientali.

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