FADIS, l'alternativa canadese: pratiche di collaborazione Dr ... - IFLA

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La catalogazione viene effettuata sulla base degli standard stabiliti dalle linee guida VRA Core del Getty Institute, nello specifico ULAN (Union List of Artists Names), TGN (Thesaurus of Geographic Names) e AAT (Art & Architecture Thesaurus). Tuttavia, poiché è stato aggiunto materiale d'archivio, è stato necessario aggiungere dei campi per la catalogazione archivistica, ad esempio per le condizioni, le dimensioni e le note ai titoli del documento. FADIS dietro le quinte L'architetto di FADIS è l'attuale programmatore, Gordon Belray, che gestisce la manutenzione quotidiana e continua ad aggiungere le nuove caratteristiche e i cambiamenti richiesti dai docenti e dagli amministratori che lavorano ai siti istituzionali. Ogni sito aderente ha un proprio amministratore che ha accesso a due livelli in FADIS ed è responsabile di assicurare che la qualità del materiale caricato in FADIS sia in linea con le linee guida correnti espresse nel manuale di catalogazione di FADIS. Gli amministratori effettuano controlli sulla qualità e diffondono i record agli utenti dopo aver verificato i dati. Ogni immagine viene catalogata in FADIS. FADIS permette la duplicazione di record; pertanto, per un'ampia collezione di immagini può essere creato un solo record di lavoro, poi duplicato e modificato per riflettere le caratteristiche di ogni immagine associata. Vengono creati record d'autorità per gli agenti (ad esempio, ULAN), nazione e località geografica (ad esempio, TGN), tipi di lavoro (ad esempio AAT), collezioni e archivi. Il gruppo di lavoro, che consiste degli amministratori di ogni sito partecipante, comunica quotidianamente attraverso una lista di discussione, mentre mensilmente si ha una riunione dei rappresentanti. In questi ambiti vengono si condividono le informazioni sullo sviluppo delle collezioni, si evidenziano le esigenze tecnologiche e si esaminano gli eventi giornalieri. I membri più lontani partecipano alle riunioni mensili via webcasting. Un manuale, preparato e aggiornato dagli stessi membri, serve da guida per gli amministratori nella catalogazione e nella preparazione dei contenuti digitali. Una cosa molto importante è che l'ambiente digitale nel quale FADIS opera ha creato uno spazio di collaborazione nel quale i nostri amministratori si sentono autorizzati a contribuire, condividere e supportare gli sforzi di ciascuno nel rendere FADIS un'opzione efficace a lungo termine per la didattica nelle rispettive comunità. Impariamo gli uni dagli altri. Non c'è una gerarchia nel nostro gruppo, per cui ognuno viene incoraggiato a dare il proprio contributo nei compiti che ci stanno davanti. Quello che abbiamo è l'input costante di conoscenze tecniche dal programmatore e il beneficio della memoria storica di coloro che hanno fatto parte del progetto fin dal suo inizio nel 2001. Se si combina tutto questo con il crescente numero di bibliotecari, catalogatori e specialisti di risorse visive nelle varie discipline, il risultato è un gruppo di lavoro preparato. L'aspetto che permette a questo gruppo di avere successo è il riconoscere continuamente che abbiamo bisogno di essere flessibili, modificando e adattando il lavoro alle esigenze pedagogiche in evoluzione. Le collezioni verso nuovi orizzonti di accesso FADIS viene sempre più arricchito di collezioni speciali e d'archivio. Ciò ha comportato una continua espansione e modifica dei record in FADIS. Lo schema base VRA non si adattava completamente alle collezioni d'archivio. Nuove aggiunte dalla collezione fotografica di architettura della Ryerson University (Toronto) nella Canadian Architect Magazine Image Collection (http://www.ryerson.ca/library/collections/special/ca/index.html) sono state possibili dopo l'introduzione di campi descrittivi solitamente utilizzati per le collezioni archivistiche (campo note del titolo, condizioni originali del documento, dimensioni originali del documento), oltre alle
informazioni sull'oggetto o sul sito catalogato. La University of Toronto Malcove Collection dello University of Toronto Art Centre ha inoltre sollevato la questione dell'accesso pubblico, poiché questa collezione di opere e immagini sono di proprietà dell'Università di Toronto. Ciò ha comportato l'introduzione di una marcatura dei record catalogati destinati al pubblico accesso e una discussione sulla predisposizione di una versione pubblica di FADIS. I vantaggi di usare FADIS Come risorsa condivisa, FADIS serve come vetrina delle collezioni istituzionali. Gli assistenti possono fare ricorso alle collezioni locali digitalizzate in FADIS per le lezioni e poi invitare i loro studenti a visitare gli oggetti reali nelle loro comunità. Sotto tutti gli aspetti, questo approccio incoraggia l'esperienza di apprendimento degli studenti e mostra le collezioni istituzionali ad altre comunità. Attraverso una piattaforma mobile, facile da usare, attraente ma nello stesso tempo centralizzata, FADIS viene apprezzata sia dai docenti che dagli studenti. Gli amministratori di ogni istituto si prendono la responsabilità di catalogare il materiale e preservare la collezione per la consultazione a lungo termine. L'aggiunta di un'ampia serie di collezioni in FADIS ha condotto alla rottura con la tradizione dell'insegnamento delle arti visive e sta allargando lo scopo e l'utilizzo di FADIS all'interno della comunità. I docenti che usano FADIS non sono solo di facoltà umanistiche ma anche delle scienze sociali, e stiamo attualmente esplorando il suo possibile utilizzo per le facoltà scientifiche. Stiamo riconoscendo che FADIS può avere un ruolo molto più ampio nella comunità, se troveremo il modo di continuare ad aggiungere materiali da fonti diverse. Per ulteriori informazioni su FADIS potete contattare l'autore di questo articolo, Harriet Sonne de Torrens, Visual Resource Librarian all'University of Toronto Mississauga, harriet.sonne@utoronto.ca, +(+1) 905-569-4610 o Gordon Belray, gordon.belray@utoronto.ca, Information Architect, o i referenti locali come segnalati sulla homepage del progetto FADIS, http://fadis.library.utoronto.ca. Translated from the English by Elena Corradini, MA/MSc IS, Biblioteca comunale di Ala (Trento), Italy. Traduzione dall'inglese di Elena Corradini, Biblioteca comunale di Ala (Trento), Italia.
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