La sovranità dell'Idea del Bene: Iris Murdoch con Platone - OpenstarTs
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RICCARDO FANCIULLACCI<br />
immediatamente come prendere sul serio la sua ricerca obblighi a ripensare a<br />
fondo l’interrogazione morale. Non si tratta solo di rivedere l’agenda <strong>del</strong><br />
filosofo morale o alcuni dei suoi strumenti teorici più <strong>con</strong>sueti (la qual cosa<br />
accade, ad esempio, se ci <strong>con</strong>frontiamo attentamente <strong>con</strong> il lavoro di un<br />
filosofo di cui è stato detto da un’attenta studiosa di <strong>Iris</strong> <strong>Murdoch</strong>, che è tra<br />
coloro che più ne hanno accolto l’eredità, cioè John McDowell, <strong>con</strong> la sua<br />
valorizzazione <strong>del</strong> tema <strong>del</strong>la percezione e le sue posizioni particolaristiche o<br />
anti-teoreticistiche 5 ): prendere sul serio tutto il percorso di <strong>Iris</strong> <strong>Murdoch</strong><br />
porta a ripensare il significato stesso <strong>del</strong>la domanda pratica degli esseri umani<br />
e dunque, tra l’altro, a mettere in questione il modo in cui è effettuato,<br />
disciplinato e coordinato <strong>con</strong>, o isolato da, altre ricerche, il lavoro accademico<br />
in filosofia morale.<br />
Essendo impossibile realizzare in questo breve spazio l’approccio<br />
multilaterale che l’ascolto di un’opera tanto variegata come quella di <strong>Iris</strong><br />
<strong>Murdoch</strong> richiederebbe, è interessante chiedersi attraverso quale<br />
accostamento provare ad entrare nel suo laboratorio filosofico. In effetti, per<br />
comprendere un fenomeno (in questo caso un pensiero) che è una singolarità,<br />
essendo inadeguato il metodo che sussume casi individuali sotto classi più o<br />
meno generali, ci si potrebbe proporre una sorta di metodo morfologico come<br />
quello elaborato da Goethe per studiare le piante e ripreso, tra gli altri, da<br />
Wittgenstein per indagare il linguaggio: si tratta di illuminare le peculiarità<br />
<strong>del</strong> fenomeno scegliendo <strong>con</strong> acume e sensibilità i fenomeni da porgli accanto;<br />
a se<strong>con</strong>da <strong>del</strong>l’accostamento, infatti, verranno in primo piano, o perché<br />
comuni ai due fenomeni accostati, o perché particolarmente differenti, tratti<br />
diversi <strong>del</strong> fenomeno in questione 6 . Questo metodo che è piuttosto un’arte e<br />
che mette al lavoro prima di tutto il pensiero analogico e solo in se<strong>con</strong>da<br />
battuta, cioè in fase di ripresa dei guadagni ottenuti, quello determinante, è<br />
efficace solo se sono variati gli accostamenti e, soprattutto, se sono scelti <strong>con</strong><br />
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politica attraverso una riappropriazione dei migliori esiti <strong>del</strong>la filosofia <strong>del</strong> linguaggio<br />
inglese ed americana, oltre che <strong>del</strong>la linguistica europea e americana: F. ROSSI LANDI, Il<br />
linguaggio come lavoro e come mercato. Una teoria <strong>del</strong>la produzione e <strong>del</strong>l’alienazione<br />
linguistiche, Bompiani, Milano 1968. In generale, il tipo di insoddisfazione verso un certo<br />
modo di rinviare al linguaggio ordinario che ho evocato in questa nota è quello<br />
ampiamente sviluppato da Jacques Derrida: cfr. J. DERRIDA, Il monolinguismo <strong>del</strong>l'altro o<br />
la protesi d'origine (1996), tr. it. di G. Berto, Raffaello Cortina, Milano 2004; J. DERRIDA,<br />
Limited Inc. (1990), tr. it. di N. Perullo, Raffaello Cortina, Milano 1997.<br />
5 Cfr. C. BAGNOLI, <strong>La</strong> mente morale. Un invito alla rilettura di <strong>Iris</strong> <strong>Murdoch</strong>, “Iride”, XVII<br />
(2004), pp. 47-64; cit. p. 63 n.<br />
6 Per una lucida esposizione <strong>del</strong> metodo morfologico (di Goethe e Spengler) e poi in<br />
particolare <strong>del</strong> suo uso da parte di Wittgenstein: M. ANDRONICO, Antropologia e metodo<br />
morfologico: studio su Wittgenstein, <strong>La</strong> Città <strong>del</strong> sole, Napoli 1998.<br />
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