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IL VERDE È DI TUTTI - Parchi Lazio.it

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2 La manutenzione delle opere fisse<br />

2.2<br />

di Michele Gallo<br />

La manutenzione delle opere fisse comincia fin dalla<br />

progettazione delle stesse. Infatti, già in corso di<br />

progettazione, si dovrebbero prevedere quegli<br />

accorgimenti costruttivi e di posa in opera che<br />

consentano una facile sost<strong>it</strong>uzione degli elementi<br />

maggiormente soggetti ad usura e/o deterioramento.<br />

Negli interventi in esame, calati nell’ambiente<br />

naturale, si fa largo uso di legname, sia naturale che<br />

pre-trattato in autoclave. Il legno é di fatto materiale<br />

privilegiato, in quanto è in grado di garantire un<br />

miglior inserimento dell’opera nel paesaggio<br />

circostante. D’altro canto il legno, soprattutto se<br />

esposto agli agenti atmosferici, presenta una durata<br />

relativamente lim<strong>it</strong>ata. Questo fatto deve essere<br />

considerato a livello progettuale, prevedendo tutte le<br />

possibili modal<strong>it</strong>à di azione che rendano più facile e<br />

contemporaneamente meno costosa la manutenzione.<br />

A t<strong>it</strong>olo di esempio, possiamo considerare alcuni<br />

accorgimenti da mettere in atto per quelli che<br />

risultano essere gli elementi di arredo in legno più<br />

impiegati quali: panche, gruppi panche - tavolo,<br />

staccionate, cartellonistica.<br />

La posa in opera, in particolare di panche e gruppi<br />

panche - tavolo, viene in genere realizzata mediante<br />

blocchi in calcestruzzo gettato in opera che le rendono<br />

inamovibili grazie al completo bloccaggio degli stanti.<br />

In questo modo però la sost<strong>it</strong>uzione della panca o del<br />

gruppo è resa assai difficile dovendosi estrarre anche i<br />

blocchi in calcestruzzo oppure tagliare gli stanti, con<br />

l’obbligo di riposizionare la nuova panca o il nuovo<br />

gruppo in un altro posto. Una valida alternativa è<br />

rappresentata, in questo caso, dalla posa in opera<br />

all’interno del blocco in cls di un tubo metallico, della<br />

lunghezza pari a cm 50 e del diametro leggermente<br />

superiore a quello dello stante in legno, in cui va<br />

inser<strong>it</strong>o lo stante stesso con il successivo bloccaggio<br />

ottenuto mediante un perno metallico (tav. 45). In<br />

questo modo, una volta sfilato il perno, la panca o il<br />

gruppo può essere sollevato e sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o, oppure<br />

trasportato in magazzino per l’eventuale messa in<br />

pristino. Tra l’altro, la possibil<strong>it</strong>à di estrarre i gruppi<br />

panche - tavolo si rivela importante soprattutto per le<br />

aree picnic poste in montagna, in quanto tali gruppi<br />

possono essere convenientemente confer<strong>it</strong>i in<br />

magazzino durante la stagione invernale per essere<br />

successivamente manutentati e riposizionati alla<br />

primavera successiva, con un sensibile aumento della<br />

loro durata media.<br />

Una analoga modal<strong>it</strong>à di posa in opera può essere<br />

adottata anche per gli stanti delle staccionate e dei<br />

cartelli indicatori. In questo caso, esiste una variante<br />

rappresentata dalla realizzazione di un basamento per<br />

lo stante, mediante inserimento nel terreno di un tubo<br />

in cls del diametro di cm 20 e della lunghezza di cm<br />

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