19 luglio 2013 b.pdf - Teatro Comunale di Modena
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<strong>19</strong> <strong>luglio</strong> <strong>2013</strong><br />
Il pubblico cresce e le risorse calano,<br />
il paradosso del <strong>Teatro</strong> <strong>Comunale</strong><br />
Uno sguardo sullo stato <strong>di</strong> salute del <strong>Teatro</strong> Pavarotti, schiacciato dalla crisi,<br />
ma potenziale volano per il turismo culturale nella nostra città. Tante richieste<br />
dall'estero che non si riescono a sod<strong>di</strong>sfare per la mancata copertura dei costi<br />
delle rappresentazioni<br />
Francesco Baral<strong>di</strong>18 <strong>luglio</strong> <strong>2013</strong><br />
Il M° Aldo Sisillo, Direttore del <strong>Comunale</strong><br />
L'anteprima della stagione lirica <strong>2013</strong>/14 del <strong>Teatro</strong> <strong>Comunale</strong> “L. Pavarotti” è stata<br />
non solo l'occasione per fare il punto sull'esperienza artistica e qualitativa <strong>di</strong> questa<br />
istituzione, ma anche quella per trarre un bilancio economico e gestionale. Fare i<br />
conti con la crisi per un ente culturale è sicuramente arduo, tanto quanto una<br />
qualunque impresa, come recita la scritta alle spalle del M° Aldo Sisillo, Direttore<br />
del <strong>Teatro</strong> <strong>Comunale</strong>.<br />
Lo stesso Sisillo, uomo <strong>di</strong> grande esperienza artistica e <strong>di</strong>rigenziale, al vertice della<br />
Fondazione del <strong>Comunale</strong> dal 2001, ha sottolineato come la stagione operistica che si<br />
aprirà in novembre sia il frutto <strong>di</strong> molti compromessi e <strong>di</strong> scelte volte a preservare
la qualità nonostante il calo verticale delle risorse degli ultimi anni. Con qualche<br />
paradosso.<br />
Gli abbonamenti sono stabili, anzi, in leggero rialzo, le richieste dall'estero e dai<br />
tour operator sono in costante aumento, gli spettacoli ottengono ottimi successi<br />
<strong>di</strong> pubblico, ma nonostante tutto ciò i fon<strong>di</strong> a <strong>di</strong>sposizione calano e le repliche<br />
vengono tagliate. Si tratta, a ben vedere, <strong>di</strong> un fenomeno storico e strutturale che<br />
affligge il teatro in tutto il vecchio continente: gli spettacoli non si ripagano da soli e<br />
soltanto il finanziamento pubblico può garantire l'effettivo svolgimento dell'attività<br />
artistica.<br />
Risulta perciò evidente come la riduzione delle finanze pubbliche e <strong>di</strong> conseguenza<br />
del Fondo Unico Spettacolo rappresentino una vera sciagura per molti Teatri,<br />
specialmente per quelli più virtuosi come il nostro <strong>Comunale</strong> che si colloca per<br />
qualità al quarto posto su 27 “concorrenti”. Al calo oggettivo delle risorse<br />
monetarie si aggiunge poi il mal-governo tipicamente italico, che lo stesso Direttore<br />
Aldo Sisillo ha voluto denunciare. Da un lato vi è la totale assenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>namiche<br />
premianti nella ripartizione dei fon<strong>di</strong>, ancorati a “meccanismi borbonici che non<br />
premiano il merito”, anzi, molto spesso servono solo a “salvare chi va male o si<br />
indebita”. Il bilancio del <strong>Teatro</strong> <strong>Comunale</strong> Luciano Pavarotti si aggira sui 4,8 milioni<br />
<strong>di</strong> euro, <strong>di</strong> cui quasi 3 milioni provengono da Comune e Fondazione Cassa <strong>di</strong><br />
Risparmio, mentre 800mila euro arrivano dal Ministero. Le entrate proprie,<br />
ritornando al paradosso iniziale, coprono appena il 10% <strong>di</strong> questo bilancio.<br />
Dall'altro lato vi è poi una questione <strong>di</strong> governance scadente. Basti pensare al fatto<br />
che i bilanci, così come per gli enti pubblici, vengono ufficializzati solo a metà anno,<br />
costringendo così i teatri a “lavorare sulle scommesse”. Il confronto, purtroppo, non<br />
regge neppure con il resto d'Europa, dove, nonostante cachet più alti, gli investimenti<br />
arrivano e la programmazione vine fatta in modo oculata, rendendo possibile<br />
partnership europee e reperimento <strong>di</strong> ulteriori sovvenzioni. A <strong>Modena</strong> come nel<br />
resto del Paese invece, si programma un anno per l'altro.<br />
In mezzo a tutte queste <strong>di</strong>fficoltà, il dato indubbiamente più significativo è il grande<br />
potenziale <strong>di</strong> richiamo turistico che il <strong>Comunale</strong> potrebbe avere per la città. Quel<br />
“non si riesce ad accontentare i tour operator” pronunciato dal Direttore Sisillo<br />
suona come un malinconico richiamo alle Istituzioni. Il <strong>Teatro</strong> raccoglie in Corso<br />
Canalgrande un pubblico stabile <strong>di</strong> poco inferiore alle mille persone, <strong>di</strong> cui 200<br />
provenienti dall'estero: lo spazio per trasformarlo in un punto <strong>di</strong> riferimento<br />
artistico, culturale e turistico è ampio, ma occupare quello spazio appare oggi una<br />
missione impossibile.