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La terra trema ultimissimo - Protezione Civile - Provincia di Brindisi

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<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Brin<strong>di</strong>si<br />

Settore <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong><br />

Sala Operativa via Nicola Bran<strong>di</strong>, 16- 72100 Brin<strong>di</strong>si<br />

Tel. 0831- 56 57 61 Fax 0831 – 56 57 60<br />

Numero Verde 800.95.95.94<br />

http:\\ protezionecivile.provincia.brin<strong>di</strong>si.it<br />

<strong>La</strong> Terra <strong>trema</strong>,<br />

ma con la prevenzione tu puoi<br />

<strong>trema</strong>re <strong>di</strong> meno…….<br />

PROVINCIA DI BRINDISI<br />

Settore protezione civile<br />

<strong>La</strong> Terra <strong>trema</strong>!<br />

Il rischio sismico<br />

la protezione civile ?<br />

……….sei anche TU!<br />

Realizzato con il contributo dei volontari del Servizio<br />

<strong>Civile</strong> Nazionale progetto “ERMES : COMUNICARE<br />

LA PROTEZIONE CIVILE 2


Che cos’è il RISCHIO?<br />

Il rischio e’ considerato come una particolare con<strong>di</strong>zione in cui si<br />

trova l’uomo, le sue opere e tutto l’ecosistema in cui vive.<br />

Il rischio (R) e’ il prodotto <strong>di</strong> tre fattori: R= P x E x V<br />

P = pericolosita’ – probabilita’ che un evento si verifichi;<br />

E = esposizione – valore delle vite umane e dei beni che possono<br />

andare <strong>di</strong>strutti in caso <strong>di</strong> calamita’;<br />

V = vulnerabilita’- la possibilita’ che un bene subisca dei danni in<br />

caso <strong>di</strong> calamita’.<br />

Il <strong>di</strong>segno rappresentato <strong>di</strong> seguito rappresenta come il rischio<br />

potrebbe <strong>di</strong>minuire variando i parametri <strong>di</strong> esposizione e<br />

vulnerabilità :<br />

5. fissare bene alle pareti scaffali e mobili;<br />

6.Conoscere i piani comunali ed il piano <strong>di</strong> evacauzione della<br />

scuola, ufficio,ecc<br />

Durante il terremoto:<br />

1.Mantenere la calma;<br />

2.Allontanarsi dalle finestre, porte con vetri, arma<strong>di</strong> perché<br />

, cadendo, potrebbero ferire;<br />

3.Ripararsi sotto un tavolo o sotto un banco se a scuola;<br />

4.Ripararsi vicino ai muri portanti;<br />

5.Ripararsi sotto gli architravi delle porte;<br />

6.Allontanarsi dagli e<strong>di</strong>fici e dagli alberi;<br />

7.Non ripararsi sotto le linee elettriche;<br />

8.Allontanarsi dai lampioni.<br />

Dopo il terremoto:<br />

27<br />

1.uscire <strong>di</strong> casa senza accendere né spegnere la luce o azionare<br />

interruttori elettrici;<br />

2.non usare l'ascensore e non scendere le scale <strong>di</strong> corsa;<br />

3.non avvicinarsi agli animali perché spaventati potrebbero<br />

reagire in modo negativo;<br />

4.se si è a scuola abbandonare l'e<strong>di</strong>ficio seguendo le in<strong>di</strong>cazioni<br />

degli insegnanti; rispettare i piani <strong>di</strong> evacuazione presenti negli<br />

e<strong>di</strong>fici;<br />

5.raggiungere le zone <strong>di</strong> ritrovo e seguire le <strong>di</strong>rettive della<br />

<strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong>;<br />

6.essere <strong>di</strong> aiuto alla comunità senza intralciare l'opera <strong>di</strong><br />

soccorso e senza intasare le linee telefoniche.


B)Determinazione del periodo <strong>di</strong> ritorno (analisi statistica<br />

sull’attività sismica dell’area in esame);<br />

C)Determinazione della massima intensità possibile in una<br />

determinata zona.<br />

<strong>La</strong> ricerca finalizzata alla prevenzione dei terremoti, invece, mira<br />

allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> probabili fenomeni premonitori in con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong>verse quali:<br />

1.Aumento della microsismicita’,<br />

2.Deformazione delle rocce;<br />

3.Comparsa <strong>di</strong> microfratture;<br />

4.Variazione della velocità <strong>di</strong> propagazione delle onde P ed S;<br />

5.Sollevamenti dei suoli;<br />

6.Emissione <strong>di</strong> gas rari imprigionati nelle rocce;<br />

7.Variazioni della resistenza elettrica al passaggio della corrente.<br />

Come comportarsi in caso <strong>di</strong> terremoto:<br />

Un terremoto è un fenomeno naturale e, allo stato attuale delle<br />

conoscenze, è un fenomeno non preve<strong>di</strong>bile.<br />

Un terremoto, inoltre, in quanto fenomeno naturale non uccide.<br />

<strong>La</strong> per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> vite umane che, purtroppo, si verifica in alcuni casi<br />

a seguito <strong>di</strong> un forte terremoto, è causata dal crollo <strong>di</strong> fabbricati<br />

appartenenti al nostro patrimonio e<strong>di</strong>lizio, spesso fatiscente e<br />

privo <strong>di</strong> manutenzione anche or<strong>di</strong>naria.<br />

Le semplici norme comportamentali che ognuno deve conoscere<br />

possono riferirsi a tre momenti: prima, durante, dopo.<br />

Prima del terremoto:<br />

1.Sapere se si vive in una zona a rischio;<br />

2.Accertarsi del grado <strong>di</strong> sicurezza della propria abitazione;<br />

3.Conoscere o annotare i numeri <strong>di</strong> telefono del pronto<br />

intervento;<br />

4.Sapere dove sono ubicati gli interruttori generali del gas, della<br />

luce, dell’acqua;<br />

I rischi possono essere classificati in mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti, tenendo<br />

conto dei fattori che lo determinano (P,E,V) o dello scenario in<br />

cui si verificano (<strong>di</strong>retti o indotti).<br />

Generalmente i rischi si classificano in base alla loro Origine<br />

intesa sia come Derivazione (rischi tipicamente naturali) che<br />

come Causa (rischi tipicamente antropici, cioe’ legati all’attività<br />

dell’uomo).<br />

Una ulteriore sud<strong>di</strong>visione e’ fatta per quelli tipicamente naturali<br />

classificandoli in:<br />

rischi endogeni - che hanno origine da fenomeni al <strong>di</strong>sotto della<br />

superficie terrestre;<br />

rischi esogeni - che hanno origine all’esterno della superficie<br />

terrestre.<br />

Rischio Sismico<br />

Tra i rischi endogeni il rischio sismico e’ quello tra i piu’<br />

importanti sul territorio italiano.<br />

In modo del tutto equivalente alla definizione <strong>di</strong> rischio, quello<br />

sismico puo’ essere definito come il prodotto tra la probabilità’<br />

che un determinato terremoto si verifichi (Pericolosita’) ed il<br />

danno, sia in per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> vite umane che in termini economici<br />

(Esposizione) che esso causerebbe nelle parti meno resistenti<br />

dell’ecosistema umano (Vulnerabilita’).<br />

Il rischio sismico e’, ovviamente, dovuto al manifestarsi <strong>di</strong> un<br />

terremoto.<br />

Che cos’e’ un terremoto?<br />

Il terremoto e’ un rapido scuotimento del suolo causato dalla<br />

fratturazione <strong>di</strong> strati rocciosi elastici nell’interno della litosfera.<br />

Un terremoto avviene quando lo sforzo accumulato in tempi<br />

lunghissimi all’interno della crosta terrestre supera la soglia <strong>di</strong><br />

resistenza alla rottura delle rocce.<br />

<strong>La</strong> rottura avviene lungo un piano, detto piano <strong>di</strong> faglia, e<br />

l’energia immagazzinata nella crosta viene istantaneamente<br />

rilasciata.<br />

Il processo <strong>di</strong> fratturazione delle rocce e’ proposto nella figura<br />

che segue.


Il punto all’interno della <strong>terra</strong> da cui si origina il terremoto e’<br />

noto come ipocentro ed il corrispondente punto sulla superficie<br />

terrestre, posto <strong>di</strong>rettamente sopra, è detto epicentro.<br />

Quando si verifica un terremoto è necessario stimarne la “forza”,<br />

o meglio, la sua energia.<br />

Nel 1935 il Sismologo C.F. Richter definì il parametro<br />

“Magnitudo” come misura oggettiva della quantità <strong>di</strong> energia<br />

elastica rilasciata durante un terremoto<br />

<strong>La</strong> magnitudo e’ espressa attraverso un numero puro e per ogni<br />

incremento <strong>di</strong> una unita’ <strong>di</strong> magnitudo corrisponde un<br />

incremento, in termini <strong>di</strong> energia, <strong>di</strong> 30 volte .<br />

L'uomo avverte, se si trova in prossimita’ dell'area epicentrale, i<br />

terremoti con magnitudo maggiore <strong>di</strong> 2.5.<br />

I terremoti che possono provocare danni al patrimonio e<strong>di</strong>lizio e<br />

vittime hanno, generalmente, Magnitudo superiore a 5.5.<br />

Il parametro che quantifica la forza <strong>di</strong> un terremoto in base agli<br />

effetti che esso produce è l'Intensità.<br />

Essa è espressa con la scala MCS (Mercalli-Cangani-Sinberg),<br />

meglio nota come “Scala Mercalli” in onore del sismologo italiano<br />

che per primo propose una scala basata sugli effetti prodotti da<br />

un terremoto.<br />

<strong>La</strong> scala Mercalli è costituita da do<strong>di</strong>ci gra<strong>di</strong> e l'Intensità<br />

<strong>di</strong>minuisce con l'aumentare della <strong>di</strong>stanza epicentro - punto <strong>di</strong><br />

osservazione. L'uomo avverte gli effetti a partire dal III grado<br />

Confronto Mercalli – Richter<br />

Intensità Magnitudo<br />

I – II 0 – 2,8<br />

III – IV 2,8 – 3,1<br />

IV 3,2 – 3,4<br />

V 3,7 – 3,9<br />

VII 4,7 – 4,9<br />

VIII 5,2 – 5,6<br />

IX 5,7 – 6,1 *<br />

X 6,1 – 7,3<br />

XI- XII 7,3 - > 8,1<br />

* si riferisce all’intensità del terremoto che ha colpito l’Aquila il 6<br />

aprile 2009<br />

Valutazione del rischio sismico<br />

Per valutare il rischio sismico è in<strong>di</strong>spensabile dare una risposta<br />

a queste tre domande:<br />

1.Dove avverrà un terremoto?<br />

2.Con quale “forza” si manifesterà?<br />

3.Quando avverrà?<br />

Prevedere oggi un terremoto e’ impossibile.<br />

E’ possibile, però, presumere qual’e’ la massima intensità che<br />

può avere un terremoto in una determinata zona e in un<br />

prefissato intervallo <strong>di</strong> tempo.<br />

Per dare una risposta alle precedenti domande la Ricerca<br />

Scientifica segue due in<strong>di</strong>rizzi principali:<br />

1)Zonazione sismica;<br />

2)Previsione dei terremoti.<br />

Al primo in<strong>di</strong>rizzo concorrono:<br />

A)l’identificazione delle aree sismogenetiche (stu<strong>di</strong>o della<br />

sismicità storica, la geologia strutturale e la neotettonica);

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