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ANTI-HAV IGG - laboratorioprivitera.it

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04855019001V6<br />

Anti-<strong>HAV</strong><br />

Anticorpi totali (IgM ed IgG) contro il virus dell’epat<strong>it</strong>e A<br />

Reattivi – soluzioni pronte all’uso<br />

REF 04854977 190<br />

100 test<br />

a) Complesso di rutenio (II) tris(2,2’-bipiridile) (Ru(bpy) 2+<br />

3 ) scatto (CalSet Vials). Incollare le etichette forn<strong>it</strong>e nella confezione sui rispettivi<br />

• Indica gli analizzatori su cui la confezione può essere usata<br />

M Microparticelle rivest<strong>it</strong>e di streptavidina (tappo trasparente),<br />

1 flacone, 6,5 mL:<br />

Elecsys 2010<br />

MODULAR<br />

microparticelle rivest<strong>it</strong>e di streptavidina 0,72 mg/mL; conservante.<br />

cobas e 411 cobas e 601<br />

ANALYTICS E170<br />

R1 Ag dell’<strong>HAV</strong> (tappo grigio), 1 flacone, 10 mL:<br />

antigene dell’<strong>HAV</strong> (umano) 40 U/mL (un<strong>it</strong>à Roche); tampone<br />

• • • •<br />

HEPES b 50 mmol/L, pH 7,2; conservante.<br />

R2 Anticorpi anti-<strong>HAV</strong>~biotina; anticorpi anti-<strong>HAV</strong>~Ru(bpy) 2+<br />

3<br />

Italiano<br />

(tappo nero), 1 flacone, 10 mL:<br />

anticorpo (murino) monoclonale biotinilato anti-<strong>HAV</strong> 0,25 µg/mL;<br />

Final<strong>it</strong>à d’uso<br />

Test immunologico per la determinazione quant<strong>it</strong>ativa in v<strong>it</strong>ro degli<br />

anticorpi totali contro il virus dell’epat<strong>it</strong>e A nel siero e nel plasma umani. La<br />

anticorpo (murino) monoclonale anti-<strong>HAV</strong> marcato con<br />

un complesso di rutenio 0,15 µg/mL; tampone HEPES<br />

50 mmol/L, pH 7,2; conservante.<br />

determinazione dell’anti-<strong>HAV</strong> viene impiegata come ausilio nella diagnosi Cal1 Calibratore negativo 1 (tappo bianco), 2 flaconi (liofilizzato)<br />

di un’infezione da <strong>HAV</strong> pregressa o in corso nonché per il mon<strong>it</strong>oraggio<br />

per 1,0 mL ciascuno:<br />

della risposta immun<strong>it</strong>aria dopo una vaccinazione contro l’<strong>HAV</strong>.<br />

siero umano negativo per anti-<strong>HAV</strong>; conservante.<br />

L’esecuzione dell’ImmunoAssay in ElettroChemiLuminescenza “ECLIA” è Cal2 Calibratore pos<strong>it</strong>ivo 2 (tappo nero), 2 flaconi (liofilizzato)<br />

destinata all’uso sugli immunoanalizzatori Elecsys e cobas e.<br />

per 1,0 mL ciascuno:<br />

Sommario<br />

Il virus dell’epat<strong>it</strong>e A è un virus contenente RNA privo di involucro che<br />

anti-<strong>HAV</strong> (umano) ca. 46 IU/L, in siero umano; conservante.<br />

b) HEPES = acido [4-(2-idrossietil)-piperazina]-etansolfonico<br />

appartiene alla famiglia dei picornavirus. Finora sono stati descr<strong>it</strong>ti solo un Precauzioni e avvertenze<br />

unico sierotipo umano e 7 genotipi. Il capside virale consiste di 3 proteine Per uso diagnostico in v<strong>it</strong>ro.<br />

(VP1–VP3) che, sulla superficie della particella virale, formano una struttura Osservare le precauzioni normalmente adottate nella manipolazione<br />

immunodominante e altamente conservata tra tutti i genotipi, contro la quale è dei reagenti di laboratorio.<br />

diretta la risposta immun<strong>it</strong>aria dopo vaccinazione o dopo infezione naturale. 1<br />

Lo smaltimento di tutti i rifiuti deve avvenire secondo le direttive locali.<br />

L’epat<strong>it</strong>e A è la forma più frequente dell’epat<strong>it</strong>e virale acuta. La trasmissione Scheda dati di sicurezza disponibile su richiesta per gli utilizzatori professionali.<br />

avviene per via oro-fecale. Non è conosciuto un decorso cronico della Tutto il materiale di origine umana deve essere considerato<br />

malattia, né si osserva la persistenza del virus nell’organismo. 2<br />

come potenzialmente infettivo.<br />

Il virus dell’epat<strong>it</strong>e A è una delle cause più frequenti (10–20 %) del<br />

Per la preparazione dei calibratori (Cal1 e Cal2) viene utilizzato solo sangue<br />

decorso fulminante di un’epat<strong>it</strong>e virale. 3<br />

di donatori che sono stati testati individualmente e risultati negativi per<br />

L’anti-<strong>HAV</strong> (IgM) totale è pos<strong>it</strong>ivo già all’inizio dell’epat<strong>it</strong>e A. Dopo<br />

la ricerca di HBsAg e di anticorpi anti-HCV e anti-HIV.<br />

un’infezione naturale, gli anticorpi IgG anti-<strong>HAV</strong>, di sol<strong>it</strong>o, sono rilevabili I metodi di dosaggio impiegati sono stati approvati dall’FDA o rilasciati in<br />

per tutta la v<strong>it</strong>a e hanno come effetto la protezione dall’infezione<br />

conform<strong>it</strong>à con la Direttiva Europea 98/79/CE, Allegato II, Lista A.<br />

anche in caso di una reinfezione. 4<br />

Il siero contenente anti-<strong>HAV</strong> (Cal2) e l’antigene dell’<strong>HAV</strong> (umano; R1) sono<br />

Oggi sono disponibili vaccini contro l’epat<strong>it</strong>e A nonché vaccini combinati stati inattivati impiegando β-propiolattone e raggi ultravioletti.<br />

contro l’epat<strong>it</strong>e A e l’epat<strong>it</strong>e B. 5 In segu<strong>it</strong>o ad una vaccinazione contro Poiché non è comunque possibile escludere con sicurezza il pericolo di<br />

l’epat<strong>it</strong>e A, gli anticorpi IgG anti-<strong>HAV</strong> sono rilevabili dopo 2 settimane. infezione con nessuna inattivazione o con nessun metodo di dosaggio,<br />

In caso di un’immunizzazione completa sussiste, normalmente, una<br />

è necessario manipolare il materiale con le stesse precauzioni adottate<br />

protezione pluriennale. 6 Non è stato defin<strong>it</strong>o un valore lim<strong>it</strong>e per l’immun<strong>it</strong>à, per i campioni prelevati dai pazienti. Nel caso di una esposizione, si deve<br />

ma valori di anti-<strong>HAV</strong> superiori a 10–20 IU/L vengono generalmente<br />

procedere secondo le specifiche indicazioni san<strong>it</strong>arie. 7,8<br />

considerati come protettivi contro un’infezione.<br />

I reattivi non devono essere impiegati dopo la data di scadenza indicata.<br />

I test per la rilevazione degli anticorpi anti-<strong>HAV</strong> vengono impiegati per la Ev<strong>it</strong>are la formazione di schiuma con tutti i reattivi e tipi di campione<br />

diagnosi di un’epat<strong>it</strong>e A pregressa o in corso. Inoltre servono a mon<strong>it</strong>orare (campioni, calibratori e controlli).<br />

la risposta immun<strong>it</strong>aria in segu<strong>it</strong>o ad una vaccinazione contro l’<strong>HAV</strong>.<br />

Utilizzo dei reattivi<br />

Principio del test<br />

I reattivi della confezione, forn<strong>it</strong>i in flaconi compatibili con il sistema,<br />

Principio di competizione. Durata complessiva del test: 18 minuti.<br />

sono pronti all’uso (tranne Cal1 e Cal2).<br />

• 1 a incubazione: 50 µL di campione; l’anti-<strong>HAV</strong> del campione<br />

si lega all’antigene dell’<strong>HAV</strong> aggiunto.<br />

Anti-<strong>HAV</strong> Elecsys Cal1 e Cal2: sciogliere con cautela il contenuto<br />

• 2 a incubazione: dopo l’aggiunta di anticorpi biotinilati e di anticorpi marcati<br />

di un flacone aggiungendo esattamente 1,0 mL di acqua distillata<br />

con un complesso di rutenio a specifici contro l’antigene dell’<strong>HAV</strong> nonché<br />

o deionizzata, e lasciar riposare il flacone chiuso 15 minuti per la<br />

di microparticelle rivest<strong>it</strong>e di streptavidina, vengono occupati i s<strong>it</strong>i di<br />

ricost<strong>it</strong>uzione. Mescolare accuratamente, ev<strong>it</strong>ando la formazione di<br />

legame ancora liberi degli antigeni dell’<strong>HAV</strong>, ed il complesso totale si<br />

schiuma. Versare il calibratore ricost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o nei flaconi vuoti ed etichettati<br />

lega alla fase solida mediante l’interazione biotina-streptavidina.<br />

con chiusura a scatto forn<strong>it</strong>i nella confezione.<br />

• La miscela di reazione viene aspirata nella cella di misura<br />

dove le microparticelle vengono attratte magneticamente alla<br />

superficie dell’elettrodo. Successivamente si eliminano le sostanze<br />

non legate impiegando ProCell. Applicando una tensione<br />

all’elettrodo, si induce l’emissione chemiluminescente che viene<br />

misurata mediante il fotomoltiplicatore.<br />

Analizzatori Elecsys 2010 e cobas e 411: i calibratori Cal1 e Cal2 ricost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i<br />

devono essere lasciati sull’analizzatore a 20–25 °C solo durante la<br />

calibrazione. Dopo l’uso, richiuderli quanto prima e conservarli a 2–8 °C.<br />

Ev<strong>it</strong>are l’adesione del liquido di calibrazione nel tappo con chiusura a<br />

scatto quando aperto. Per ev<strong>it</strong>are un’eventuale evaporazione, non eseguire<br />

più di 5 calibrazioni per set di flaconi di calibratori.<br />

• I risultati vengono calcolati in base ad una curva di calibrazione, che viene<br />

generata in modo specifico per lo strumento con una calibrazione a 2 punti<br />

e con una curva master forn<strong>it</strong>a insieme al codice a barre del reattivo.<br />

Analizzatori MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601: se, per la<br />

calibrazione sull’analizzatore, non è necessario l’intero volume, trasferire<br />

aliquote del calibratore appena ricost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o in flaconi vuoti con chiusura a<br />

flaconi. Conservare le aliquote per impegni successivi a 2–8 °C.<br />

Ogni aliquota può essere utilizzata solo per una calibrazione.<br />

Tutte le informazioni necessarie per l’utilizzo corretto vengono lette nello<br />

strumento con i codici a barre dei rispettivi reattivi.<br />

2009-08, V 6 Italiano 1 / 4 Analizzatori Elecsys e cobas e


Anti-<strong>HAV</strong><br />

Anticorpi totali (IgM ed IgG) contro il virus dell’epat<strong>it</strong>e A<br />

Conservazione e stabil<strong>it</strong>à<br />

Conservare a 2–8 °C.<br />

Conservare la confezione di reattivi Anti-<strong>HAV</strong> Elecsys (M, R1, R2) in<br />

posizione verticale in modo da garantire la completa disponibil<strong>it</strong>à delle<br />

microparticelle durante il mescolamento automatico prima dell’uso.<br />

Stabil<strong>it</strong>à:<br />

prima dell’apertura a 2–8 °C<br />

fino alla data di scadenza indicata<br />

M, R1, R2 dopo l’apertura a 2–8 °C 8 settimane<br />

su MODULAR ANALYTICS E170<br />

e cobas e 601 a 20–25 °C<br />

8 settimane<br />

su Elecsys 2010 e cobas e 411 a 20–25 °C 8 settimane<br />

calibratori liofilizzati<br />

fino alla data di scadenza indicata<br />

calibratori ricost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i a 2–8 °C<br />

6 settimane<br />

su Elecsys 2010 e cobas e 411 a 20–25 °C fino a 5 ore<br />

su MODULAR ANALYTICS E170<br />

e cobas e 601<br />

per 1 impiego unico<br />

Conservare i calibratori in posizione verticale. Ev<strong>it</strong>are l’adesione del liquido<br />

di calibrazione nel tappo con chiusura a scatto quando aperto.<br />

Prelievo e preparazione dei campioni<br />

Solo i tipi di campione elencati di segu<strong>it</strong>o sono stati testati e risultano accettabili.<br />

Siero, prelevato con provette standard per prelievi di campioni o<br />

con provette contenenti gel di separazione.<br />

Plasma con l<strong>it</strong>io/sodio eparina, K 3 -EDTA e c<strong>it</strong>rato di sodio.<br />

Valutazione: recupero 90–110 % del valore nel siero o slope 0,9–1,1 + intercetta<br />

< ±2 x lim<strong>it</strong>e di sensibil<strong>it</strong>à anal<strong>it</strong>ica + coefficiente di correlazione > 0,95.<br />

Stabil<strong>it</strong>à: 7 giorni a 2–8 °C, 3 mesi a –20 °C. I campioni possono<br />

essere congelati 6 volte.<br />

I tipi di campione elencati sono stati testati impiegando una selezione di<br />

provette per il prelievo di campioni disponibili in commercio al momento<br />

dell’analisi; non sono, quindi, state testate tutte le provette disponibili di tutte<br />

le case produttrici. Alcuni sistemi per il prelievo di campioni di vari produttori<br />

possono contenere diversi materiali e in alcuni casi possono interferire sui<br />

risultati del test. Quando si trattano i campioni in provette primarie (sistemi per<br />

il prelievo di campioni), seguire le istruzioni del produttore delle provette.<br />

I campioni contenenti precip<strong>it</strong>ati e quelli congelati devono essere centrifugati<br />

prima dell’esecuzione del test. Non impiegare campioni inattivati a caldo.<br />

Non impiegare campioni e controlli stabilizzati con azide.<br />

Assicurarsi che i campioni prelevati dai pazienti, i calibratori ed i controlli al<br />

momento della misura siano a temperatura ambiente (20–25 °C).<br />

Per ev<strong>it</strong>are un’eventuale evaporazione, misurare i campioni, calibratori<br />

e controlli che si trovano sugli strumenti entro 2 ore.<br />

Materiali a disposizione<br />

Per i reattivi, vedere la sezione “Reattivi – soluzioni pronte all’uso”.<br />

• 2 x 6 etichette per flaconi<br />

• 4 flaconi vuoti ed etichettati con chiusura a scatto<br />

Materiali necessari (ma non forn<strong>it</strong>i)<br />

• REF 04855043190, PreciControl Anti-<strong>HAV</strong>, per 2 x 4 mL ciascuno<br />

di PreciControl Anti-<strong>HAV</strong> 1 e 2<br />

• REF 11361252122, Diluent Hepat<strong>it</strong>is A, 2 x 15 mL di diluente<br />

• REF 11776576322, CalSet Vials, 2 x 56 flaconi vuoti con chiusura a scatto<br />

• Normale attrezzatura da laboratorio<br />

• Analizzatore Elecsys 2010, MODULAR ANALYTICS E170 o cobas e<br />

• Acqua distillata o deionizzata<br />

Accessori per gli analizzatori Elecsys 2010 e cobas e 411:<br />

• REF 11662988122, ProCell, 6 x 380 mL di tampone del sistema<br />

• REF 11662970122, CleanCell, 6 x 380 mL di soluzione di lavaggio<br />

per celle di misura<br />

• REF 11930346122, SysWash Elecsys, 1 x 500 mL di add<strong>it</strong>ivo<br />

per l’acqua di lavaggio<br />

• REF 11933159001, adapter per SysClean<br />

• REF 11706802001, AssayCup Elecsys 2010, 60 x 60 coppette di reazione<br />

• REF 11706799001, AssayTip Elecsys 2010, 30 x 120 puntali di pipettaggio<br />

Accessori per gli analizzatori MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601:<br />

• REF 04880340190, ProCell M, 2 x 2 L di tampone del sistema<br />

• REF 04880293190, CleanCell M, 2 x 2 L di soluzione di lavaggio<br />

per celle di misura<br />

• REF 03023141001, PC/CC-Cups, 12 coppette per il preriscaldamento<br />

di ProCell M e di CleanCell M prima dell’uso<br />

• REF 03005712190, ProbeWash M, 12 x 70 mL di soluzione di lavaggio<br />

per la conclusione del run ed il lavaggio al cambio di reattivi<br />

• REF 12102137001, AssayTip/AssayCup Combimagazine M, 48 supporti<br />

da 84 coppette di reazione e 84 puntali di pipettaggio, sacchetti per rifiuti<br />

• REF 03023150001, WasteLiner, sacchetti per rifiuti<br />

• REF 03027651001, SysClean Adapter M<br />

Accessori per tutti gli analizzatori:<br />

• REF 11298500316, SysClean Elecsys, 5 x 100 mL di soluzione<br />

di lavaggio per il sistema<br />

Esecuzione<br />

Per una performance ottimale del test, attenersi alle indicazioni<br />

riportate nel presente documento per l’analizzatore in questione. Per<br />

le istruzioni specifiche dell’analizzatore relative all’esecuzione del test,<br />

consultare il manuale d’uso dello strumento.<br />

La risospensione delle microparticelle prima dell’uso avrà luogo<br />

automaticamente. Leggere i parametri test-specifici nello strumento dal<br />

codice a barre del reattivo. Nel caso eccezionale che non sia possibile<br />

leggere il codice a barre, dig<strong>it</strong>are la sequenza di 15 cifre.<br />

Analizzatori MODULAR ANALYTICS E170, Elecsys 2010 e cobas e: portare<br />

i reattivi conservati al fresco alla temperatura di ca. 20 °C e collocarli<br />

nel rotore portareattivi (20 °C) dell’analizzatore. Ev<strong>it</strong>are la formazione di<br />

schiuma. La regolazione della temperatura esatta, l’apertura e la chiusura<br />

dei flaconi avranno luogo automaticamente nello strumento.<br />

Collocare i calibratori Cal1 e Cal2 ricost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i nelle posizioni per i campioni degli<br />

strumenti. Lasciarli aperti solo durante la calibrazione. Tutti i dati necessari<br />

per la calibrazione del test sono contenuti nel codice a barre dell’etichetta<br />

sui flaconi dei calibratori e vengono letti nello strumento automaticamente.<br />

Dopo l’esecuzione della calibrazione, conservare Cal1 e Cal2 a 2–8 °C oppure<br />

eliminarli (analizzatori MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601).<br />

Calibrazione<br />

Tracciabil<strong>it</strong>à: questo metodo è stato standardizzato contro il<br />

“Second International Standard for Anti-Hepat<strong>it</strong>is A, Immunoglobulin,<br />

Human, NIBSC code: 97/646” dell’NIBSC (National Inst<strong>it</strong>ute for<br />

Biological Standards and Control).<br />

Frequenza di calibrazione: effettuare una calibrazione per ogni lotto di<br />

reattivo con le soluzioni Anti-<strong>HAV</strong> Elecsys Cal1 e Cal2 e con reattivo fresco<br />

(al massimo 24 ore dopo l’identificazione della confezione di reattivo sullo<br />

strumento). Si consiglia di ripetere la calibrazione come segue:<br />

• dopo 1 mese (28 giorni) se si impiega lo stesso lotto di reattivo<br />

• dopo 7 giorni (se si impiega la stessa confezione di reattivo sullo strumento)<br />

• all’occorrenza: ad es. se un controllo di qual<strong>it</strong>à con i reattivi PreciControl<br />

Anti-<strong>HAV</strong> Elecsys si trova al di fuori dei lim<strong>it</strong>i indicati<br />

• più spesso se richiesto dalle leggi vigenti.<br />

Controllo di qual<strong>it</strong>à<br />

Per il controllo di qual<strong>it</strong>à, impiegare PreciControl Anti-<strong>HAV</strong> Elecsys.<br />

I controlli 1 e 2 devono essere esegu<strong>it</strong>i con determinazione in singolo almeno<br />

1 volta ogni 24 ore quando il test è in uso, al cambio di ogni confezione di<br />

reattivi e dopo ogni calibrazione. Gli intervalli e lim<strong>it</strong>i del controllo dovranno<br />

essere conformi alle esigenze individuali di ogni laboratorio. I valori ottenuti<br />

devono rientrare nei lim<strong>it</strong>i defin<strong>it</strong>i. Ogni laboratorio deve definire delle misure<br />

correttive da attuare nel caso che alcuni valori siano al di fuori dei lim<strong>it</strong>i.<br />

Eventualmente va ripetuta la misura dei corrispondenti campioni.<br />

Per il controllo di qual<strong>it</strong>à, attenersi alle normative vigenti e alle linee guida locali.<br />

Nota<br />

Considerare sempre il foglietto relativo ai valori teorici contenuto nella<br />

confezione del test/PreciControl e assicurarsi se i valori teorici per specifiche<br />

combinazioni test/PreciControl devono essere introdotti manualmente.<br />

Analizzatori Elecsys e cobas e 2 / 4 2009-08, V 6 Italiano


04855019001V6<br />

Anti-<strong>HAV</strong><br />

Anticorpi totali (IgM ed IgG) contro il virus dell’epat<strong>it</strong>e A<br />

Calcolo<br />

L’analizzatore effettua il calcolo automatico della concentrazione<br />

dell’anal<strong>it</strong>a di ogni campione (in IU/L).<br />

Interpretazione dei risultati<br />

I campioni con concentrazioni < 20 IU/L sono non reattivi<br />

nel test Anti-<strong>HAV</strong> Elecsys.<br />

I campioni con concentrazioni ≥ 20 IU/L sono reattivi nel test Anti-<strong>HAV</strong> Elecsys.<br />

Concentrazioni > 20 IU/L indicano un’infezione da epat<strong>it</strong>e A pregressa<br />

o in corso oppure la presenza di anticorpi anti-<strong>HAV</strong> in segu<strong>it</strong>o ad<br />

una vaccinazione contro l’epat<strong>it</strong>e A.<br />

Importante! I valori di anti-<strong>HAV</strong> misurati possono differire a seconda<br />

del procedimento di test impiegato. I risultati ottenuti con un singolo<br />

campione possono, quindi, deviare l’uno dall’altro se si impiegano<br />

test di differenti produttori. Se durante il mon<strong>it</strong>oraggio dei vaccinati<br />

avviene un cambio del metodo di determinazione, i valori di anti-<strong>HAV</strong><br />

ottenuti durante la fase di passaggio vanno confermati mediante<br />

misurazioni parallele con entrambi i metodi.<br />

Lim<strong>it</strong>i del metodo – interferenze<br />

L’<strong>it</strong>tero (bilirubina < 855 µmol/L oppure < 50 mg/dL), l’emolisi<br />

(Hb < 0,745 mmol/L oppure < 1,2 g/dL), la lipemia (Intralipid < 1000 mg/dL) e<br />

la biotina < 205 nmol/L oppure < 50 ng/mL non interferiscono sul test.<br />

Valutazione: recupero entro ±10 % del valore iniziale.<br />

Ai pazienti sottoposti a terapia con alti dosaggi di biotina (>5 mg/die), il campione<br />

dovrà essere prelevato almeno 8 ore dopo l’ultima somministrazione di biotina.<br />

Non sono state osservate interferenze da fattori reumatoidi fino<br />

ad una concentrazione di 1600 IU/mL.<br />

Tra 18 farmaci di frequente impiego, testati in v<strong>it</strong>ro, non si è osservata<br />

alcuna interferenza nel test.<br />

In casi rari possono riscontrarsi interferenze causate da t<strong>it</strong>oli estremamente<br />

alti di anticorpi diretti contro anticorpi specifici anti-anal<strong>it</strong>a, di anticorpi<br />

anti-streptavidina o di anticorpi anti-rutenio. Tali effetti sono ridotti al<br />

minimo attraverso un procedimento appropriato del test.<br />

Importante!<br />

Ai fini diagnostici, i risultati devono sempre essere valutati congiuntamente con<br />

la storia clinica del paziente, con gli esami clinici e con altre evidenze cliniche.<br />

In caso di dubbio, particolarmente se nel test si ottengono risultati<br />

vicini al cutoff (20 IU/L), si deve prendere in considerazione una<br />

vaccinazione contro l’epat<strong>it</strong>e A.<br />

Intervallo di misura<br />

3,00–60 IU/L (defin<strong>it</strong>o dal lim<strong>it</strong>e di sensibil<strong>it</strong>à inferiore e dal massimo valore<br />

della curva master). I valori al di sotto del lim<strong>it</strong>e di sensibil<strong>it</strong>à vengono<br />

indicati come 60 IU/L o i campioni vanno dilu<strong>it</strong>i.<br />

I campioni contenenti IgM anti-<strong>HAV</strong> possono, in alcuni casi singoli,<br />

mostrare un comportamento di diluizione non lineare.<br />

Diluizione<br />

I campioni con concentrazioni di anti-<strong>HAV</strong> al di sopra dell’intervallo<br />

di misura possono essere dilu<strong>it</strong>i con Diluent Hepat<strong>it</strong>is A Elecsys. La<br />

concentrazione del campione dilu<strong>it</strong>o deve essere superiore a 20 IU/L.<br />

Moltiplicare i risultati per il fattore di diluizione.<br />

Dati specifici sulla performance del test<br />

Qui di segu<strong>it</strong>o sono riportati i dati rappresentativi delle prestazioni sugli<br />

analizzatori. I risultati dei singoli laboratori possono differire da questi.<br />

Precisione<br />

La precisione è stata determinata impiegando reattivi Elecsys, sieri<br />

umani e controlli (ripetibil<strong>it</strong>à: n = 21, precisione intermedia: n = 10); la<br />

precisione intermedia sull’analizzatore MODULAR ANALYTICS E170<br />

è stata determinata in base ad un protocollo modificato (EP5-A) del CLSI<br />

(Clinical and Laboratory Standards Inst<strong>it</strong>ute): 6 volte al giorno per 10 giorni<br />

(n = 60). Sono stati ottenuti i seguenti risultati:<br />

Analizzatori Elecsys 2010 e cobas e 411<br />

Ripetibil<strong>it</strong>à c Precisione intermedia<br />

Campione Media DS CV Media DS CV<br />

IU/L IU/L % IU/L IU/L %<br />

SU d , negativo


Anti-<strong>HAV</strong><br />

Anticorpi totali (IgM ed IgG) contro il virus dell’epat<strong>it</strong>e A<br />

Letteratura<br />

1. Robertson BH, Nainan OV. Genetic and antigenetic variants of hepat<strong>it</strong>is A<br />

virus. In: Viral Hepat<strong>it</strong>is and Liver Disease. Eds: Rizzeto M, Purcell RH,<br />

Gerin JL, Verme G, Edizioni Minerva Medica, Torino 1997;14–18.<br />

2. Koff RS. Hepat<strong>it</strong>is A. Lancet 1998;341:1643–1649.<br />

3. Lemon ML, Days SL. Type A hepat<strong>it</strong>is. In: Gorbach S, Bartlett JG,<br />

Blacklown NL (eds). Infectious Diseases. Saunders WB,<br />

Philadelphia, 1992;705–708.<br />

4. Stapleton JT. Host Immune Response to Hepat<strong>it</strong>is A Virus.<br />

JID 1995;171(Suppl 1):9–14.<br />

5. Ambrosch F, Wiedermann G, André FE, Delem A, Gregor H, Hofmann H<br />

et al. Clinical and Immunological Investigation of a New Combined<br />

Hepat<strong>it</strong>is A and Hepat<strong>it</strong>is B Vaccine. J Med Virol 1994;44:452–456.<br />

6. Dobler G, N<strong>it</strong>schko H, Frösner GG, Langer BCA. Hepat<strong>it</strong>is A:<br />

Medizinische Bedeutung, Klinik, Diagnostik, Aussagewert diagnostischer<br />

Verfahren. In: Frösner G (ed.). Moderne Hepat<strong>it</strong>isdiagnostik,<br />

Kilian Verlag 2001;19–30, 2 a edizione.<br />

7. Occupational Safety and Health Standards: bloodborne pathogens.<br />

(29 CFR Part 1910.1030). Fed. Register. July 1, 2001;17:260–273.<br />

8. Direttiva del Consiglio (2000/54/CE). Gazzetta Ufficiale delle<br />

Comun<strong>it</strong>à Europee N. L262 del 17 ott. 2000.<br />

Per ulteriori informazioni, consultare il manuale d’uso appropriato per il<br />

relativo analizzatore, i rispettivi fogli di applicazione, la Product Information<br />

ed i foglietti illustrativi di tutti i componenti necessari.<br />

Le aggiunte o modifiche significative sono indicate mediante una linea verticale posizionata al margine.<br />

Le modifiche riguardanti i parametri test-specifici del codice a barre del reattivo già letti nello strumento<br />

vanno introdotte manualmente.<br />

© 2009, Roche Diagnostics<br />

Roche Diagnostics GmbH, D-68298 Mannheim<br />

Analizzatori Elecsys e cobas e 4 / 4 2009-08, V 6 Italiano

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