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BREVE STORIA DELL' ACCADEMIA LIGUSTICA DI BELLE ARTI DI ...

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<strong>BREVE</strong> <strong>STORIA</strong> DELL’ <strong>ACCADEMIA</strong> <strong>LIGUSTICA</strong> <strong>DI</strong> <strong>BELLE</strong> <strong>ARTI</strong> <strong>DI</strong> GENOVA<br />

Nel 1751 nasceva l’Accademia Ligustica di Belle Arti per volontà dell’aristocrazia illuminata di<br />

Genova sensibile alle nuove idee illuministiche che iniziavano a circolare in tutt’Europa e che<br />

prefiguravano nuove impostazioni di “metodologia” didattica. Si istituzionalizzavano così i “privati<br />

convegni” di giovani artisti gravitanti intorno alla figura di Giovanni Francesco D’Oria, fautore e<br />

promotore della nuova fondazione.<br />

Tra le più antiche, affiancava nel progetto pedagogico l’Accademia di Venezia (1750), Parma<br />

(1757), Napoli (1752) precedendo nell’istituzione anche Brera (1776). Solo Bologna con la<br />

fondazione nel 1709 la precederà (salvo naturalmente le accademie “storiche” cinque e seicentesche<br />

fiorentine, romane e bolognesi, ben diverse dalle accademie settecentesche nella struttura didattica e<br />

culturale).<br />

A Genova si aprivano, alla data della fondazione, tre corsi: Pittura, Scultura ed Architettura; Pittura<br />

e Scultura ulteriormente suddivise in Disegno elementare e Disegno dal rilievo e dal nudo. A questi<br />

primi corsi si aggiungevano nel tempo Architettura civile, Scuola di disegno dai gessi e la Scuola di<br />

Incisione; con connotati più applicativi, prefigurando le ottocentesche “Scuole di arti e mestieri”, si<br />

formavano la Scuola di ornato e la Scuola di disegno per l’arte dei tessitori in seta (quest’ultima<br />

decretata ma mai aperta per diverse vicissitudini). L’istituzione dei corsi nuovi confermava<br />

all’Accademia una caratterizzazione sempre più modernamente didattica.<br />

Tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento al primitivo corpo della Scuola si affiancava<br />

l’idea della creazione di un museo cittadino avvalendosi anche delle opere d’arte già patrimonio<br />

dell’istituto (museo in realtà aperto al pubblico solo nel 1980).<br />

Nella seconda metà dell’Ottocento il ruolo didattico dell’Accademia aveva una parte molto<br />

importante con la figura di Tammar Luxoro e la sua Scuola di Paesaggio dal vero in netto contrasto<br />

con il conservatorismo accademico. L’istituto rivestiva, nell’ambito cittadino, sino ai primi anni del<br />

Novecento, un forte significato, anche sostenendo il ruolo delle attuali Soprintendenze nelle<br />

pratiche riguardanti il patrimonio artistico della regione.<br />

Il ruolo sia didattico che artistico perse valore dai primi decenni del Novecento: si cominciò ad<br />

identificare nell’Accademia il conservatorismo nell’arte e la Ligustica spariva dal dibattito culturale<br />

nella città.<br />

L’istituto tornava ad acquistare una sua funzione ben precisa iniziando una sostanziale<br />

trasformazione dagli anni Settanta: nel 1975 l’Accademia si riapriva alla città istituendo corsi di<br />

formazione professionale nel settore del restauro del patrimonio artistico, nel 1979 si legalizzavano<br />

i corsi quadriennali di istruzione artistica superiore e nel 1980 si inaugurava la pinacoteca del<br />

Museo dell’Accademia: la sua vocazione didattica e culturale riotteneva significato nel contesto<br />

della città e della regione.<br />

Dagli anni Ottanta le iniziative didattiche e artistiche si sono moltiplicate anche attraverso la<br />

corrispondenza con altre realtà culturali presenti nel territorio. Si sono attivati tra gli anni Ottanta e<br />

Novanta i laboratori di sperimentazione didattica con attività artistiche per bambini condotti dagli<br />

studenti dell’Accademia, workshops fotografici di studenti realizzati in collaborazione con enti<br />

culturali di altre regioni d’Italia, collaborazioni con il Conservatorio e per mostre d’arte con<br />

1


l’Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Genova, laboratori sull’illustrazione nel settore<br />

dell’editoria didattica e interventi di decorazione pittorica nell’ambiente urbano (durevoli ed<br />

effimeri).<br />

Nei primi anni del 2000 si sono aperti masters sulla progettazione dell’abito e del costume per lo<br />

spettacolo (due edizioni, 2002-2003 e 2004-2005). I masters sono stati autorizzati dal Ministero<br />

dell’Istruzione Università e Ricerca Scientifica. Le due edizioni del master, a numero chiuso, si<br />

sono avvalsi anche di collegamenti professionali con atelier e teatri ed erano aperti a studenti in<br />

possesso di titolo di Accademia di Belle Arti, Laurea in Architettura, Disegno Industriale, Beni<br />

Culturali, Dams.<br />

In tempi più recenti nell’ambito delle collaborazioni culturali, oltre alle facoltà universitarie (scambi<br />

di docenze e studenti con la Facoltà di Architettura, Facoltà di Scienze della Formazione, Facoltà di<br />

Lettere e Filosofia, Conservatorio musicale Nicolò Paganini), sono nati proficui rapporti con i<br />

musei genovesi per la didattica e la ricerca (Museo d’Arte contemporanea di Villa Croce, Galata-<br />

Museo del mare, polo museale di Genova Nervi), i teatri genovesi (attivi scambi anche a livello di<br />

stage di formazione, soprattutto per la Scuola di Scenografia, con il teatro Carlo Felice, il teatro<br />

Stabile, il teatro della Tosse, il teatro dell’Archivolto, il teatro Cargo).<br />

Per le attività di ricerca artistica, a latere dell’attività didattica più specifica, si segnalano oltre alle<br />

realtà locali e nazionali (Assessorato alla cultura e alle istituzioni museali del Comune di Genova,<br />

BAG-Borsa arte giovane, Biblioteca Berio, Palazzo Ducale-Fondazione per la Cultura,<br />

Celso/Centro ligure di studi orientali, Festival della Scienza, GAI-circuito Giovani Artisti Italiani,<br />

Comune di Albisola Superiore –per la ceramica-, Centro Europeo Carige, cineteca Griffith,<br />

Associazione MUSE) anche realtà europee come l’Ecole de Beaux arts di Tolone, il Salon de<br />

Montrouge e in tempi recenti l’Institut National des Beaux Arts de Tétouan.<br />

Dal 2008 l’Accademia Ligustica partecipa al Festival dell’Eccellenza al Femminile coinvolgendo<br />

giovani artiste, studentesse dell’istituto, con eventi performativi alla manifestazione genovese.<br />

A proposito dei rapporti con le Accademie ed Istituti d’arte europei ed extraeuropei, ottima<br />

occasione di scambio e interrelazione è stata la mostra Periplo del Mediterraneo, organizzata<br />

dall’Accademia Ligustica nel 2004, nell’ambito dell’anno europeo della cultura a Genova. La<br />

mostra, dedicata ai maggiori esponenti europei dell’arte contemporanea e alle nuove promesse, e il<br />

collegato convegno, ha consentito alla Ligustica di allacciare rapporti culturali con le Accademie<br />

del Mediterraneo.<br />

La Scuola si confronta alla pari con le altre accademie statali italiane collaborando attivamente con<br />

alcune di esse a mostre, convegni, manifestazioni, concorsi.<br />

Inoltre la legge di Riforma 508/99 e il D.M. 268/2002 hanno equiparato il titolo rilasciato dalle<br />

Accademie ai Diplomi di laurea di primo livello dell’Università. Una svolta che ha consentito alle<br />

Accademie di riguadagnare un ruolo fondamentale nel contesto della formazione e della ricerca.<br />

La legge 508 consente alle Accademie di stipulare convenzioni con altre istituzioni quali Facoltà<br />

universitarie, Dipartimenti di Ricerca, realtà professionali.<br />

Nel percorso di studi proposto dall’Accademia è centrale la problematica del rapporto tra pratica<br />

artistica, linguaggi e modi della comunicazione nella società contemporanea.<br />

Proprio questa “apertura” ha consentito all’Accademia Ligustica, da alcuni anni, di ampliare il<br />

proprio raggio di azione, dalla formazione all’ideazione e all’organizzazione di progetti per giovani<br />

artisti, in particolare in collaborazione con il Comune di Genova, con il progetto BAG (Borsa Arte<br />

Giovane) e con la partecipazione alle attività del circuito nazionale Giovani Artisti Italiani.<br />

2


I positivi risultati delle nuove ricerche artistiche degli studenti della Ligustica hanno avuto positivi<br />

riscontri in molte occasioni “pubbliche”. Tra le più interessanti le mostre annuali, curate dal<br />

Dipartimento Comunicazione e Didattica dell’Arte, Monitoraggi. Nelle intenzioni della rassegna la<br />

proposta dei lavori più originali e innovativi degli studenti alla ricerca di nuovi linguaggi che<br />

sperimentano e “contaminano” linguaggi diversi (pittura, fotografia, video, installazione).<br />

L’edizione di Monitoraggi del 2008 è stata esportata a Dubai in occasione di una importante<br />

rassegna sull’arte contemporanea.<br />

Con altrettanti ottimi risultati la partecipazione di alcuni studenti selezionati al Premio Nazionale<br />

delle Arti nelle sue diverse edizioni (2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012). Il Premio<br />

Nazionale delle Arti, voluto, organizzato e curato dall’AFAM (Alta Formazione Artistica e<br />

Musicale) del Ministero dell’Università e della Ricerca, ha il preciso compito di monitorare la<br />

ricerca artistica e musicale nelle Accademie e Conservatori italiani.<br />

Nel 2004 si passa dal tradizionale corso quadriennale allo sdoppiamento secondo il modello<br />

universitario: un diploma breve di tre anni e uno di specializzazione di due anni. Questa nuova<br />

impostazione (che ha modellato e adeguato perfettamente l’Accademia Ligustica allo schema<br />

universitario) ha comportato una graduale e necessaria evoluzione degli insegnamenti attivati con<br />

un’offerta formativa estesa, appropriata e conforme ai dettami ministeriali.<br />

Per il triennio di formazione l’Accademia presenta diversi indirizzi di studio: attive le Scuole di<br />

Pittura, Scultura, Decorazione, Scenografia, Progettazione Artistica per l’Impresa, Grafica d’Arte e<br />

Comunicazione e Didattica dell’Arte.<br />

Per il biennio di specializzazione sono aperti gli indirizzi di Pittura, Decorazione, Scenografia e<br />

Scultura.<br />

La nuova organizzazione didattica, più attuale e conforme alle nuove esigenze professionali, ha<br />

fatto crescere, anche numericamente, negli ultimi anni le presenze degli studenti.<br />

Come le Facoltà universitarie L’Accademia Ligustica partecipa al programma Socrates-Erasmus<br />

(programma che sostiene e favorisce la mobilità studentesca e degli insegnanti in Europa) dall’anno<br />

accademico 1997. I partners europei riguardano istituti belgi, tedeschi, spagnoli, francesi, olandesi,<br />

polacchi e bulgari. Gli studenti dell’Accademia Ligustica selezionati nell’ambito del Programma<br />

usufruiscono di una borsa di studio erogata dall’Agenzia Nazionale Socrates Italia, Settore Erasmus<br />

presso il Ministero dell’Università e della ricerca Scientifica. La mobilità dei docenti consente ai<br />

professori della Ligustica di svolgere un breve periodo di lezioni presso uno di tali istituti e di<br />

ospitare per un analogo periodo insegnanti da essi provenienti. Inoltre l’Accademia Ligustica è<br />

aperta al libero scambio ed a rapporti culturali anche con Scuole ed Accademie europee al di fuori<br />

di tale progetto.<br />

Dall’anno accademico 2002-2003 è stato inoltre introdotto il sistema europeo di trasferimento dei<br />

crediti accademici (ECTS).<br />

L’Accademia Ligustica ha inoltre attivati una rete di rapporti con laboratori artistici e di restauro,<br />

studi grafici, gallerie d’arte, musei civici e teatri locali e nazionali in modo da consentire agli<br />

studenti un’esperienza di formazione in stage. Durante il periodo di tirocinio lo studente ha la<br />

possibilità di verificare le conoscenze e le competenze acquisite a diretto contatto con la realtà del<br />

lavoro e di individuare più chiaramente un possibile orientamento professionale.<br />

3


La scuola dell’Accademia è collegata al Museo dell’Accademia che dispone di un laboratorio di<br />

restauro; in questo ambito si svolgono stages sull’organizzazione e la didattica museale e sul<br />

restauro.<br />

Gli stages vengono regolati attraverso apposite convenzioni stipulate tra soggetto promotore<br />

(Accademia Ligustica) e soggetto ospitante (Ditte, Agenzie, Teatri, Musei…) per disciplinare le<br />

modalità delle acquisizioni professionali, i referenti didattico/formativi per il soggetto promotore e<br />

per il soggetto ospitante e le necessarie assicurazioni.<br />

L’attività dell’Accademia Ligustica nel settore didattico/formativo si è estesa negli ultimi anni alla<br />

preparazione dei diplomati nel settore specifico dell’insegnamento (corsi di abilitazione<br />

all’insegnamento). Nel 2003-2004 l’Accademia Ligustica ha collaborato con la SSIS (Scuola di<br />

Specializzazione Istruzione Secondaria) dell’Università di Genova per i corsi di abilitazione<br />

all’insegnamento dell’indirizzo Arte e Disegno. Dal 2004 i corsi abilitanti relativi alle materie<br />

artistiche sono stati affidati con decreto ministeriale alla gestione diretta delle Accademie statali. La<br />

Ligustica– attraverso una convenzione con l’Accademia di Brera (Accademia statale) – ha<br />

proseguito l’attività didattica nel settore dei corsi abilitanti per le diverse discipline dell’indirizzo<br />

Arte e Disegno sotto la denominazione corsi “Cobaslid” (corsi biennali di secondo livello ad<br />

indirizzo didattico finalizzato alla formazione dei docenti).<br />

I corsi hanno avuto durata biennale e hanno previsto oltre a piani di studio con materie appropriate<br />

alla specifica formazione del docente, un’intensa esperienza di tirocinio nelle scuole.<br />

Attualmente i corsi “Cobaslid” sono sospesi in attesa della nuova normativa nel settore delle<br />

abilitazioni all’insegnamento.<br />

Ogni anno l’Accademia Ligustica apre il suo anno accademico invitando personalità dell’arte e<br />

della cultura ad inaugurare il corso di studi. Si sono avvicendati negli ultimi anni Giulio Paolini,<br />

Concetto Pozzati, Michelangelo Pistoletto, Edoardo Sanguineti, Gillo Dorfles, Moni Ovadia, Enrico<br />

Ghezzi, Giancarlo Berardi, Ruggero Pierantoni.<br />

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