Handicap e Integrazione Scolastica - Provincia di Frosinone
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PROVINCIA DI FROSINONE<br />
ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI<br />
OSSERVATORIO PROVINCIALE PER LE POLITICHE SOCIALI<br />
I Fogli dell’Osservatorio<br />
__________________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Han<strong>di</strong>cap</strong> e <strong>Integrazione</strong> <strong>Scolastica</strong><br />
Analisi dei Dati a.s. 2004-2005<br />
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Analisi dati “<strong>Han<strong>di</strong>cap</strong> e integrazione scolastica” – <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Frosinone</strong><br />
Tra settembre e ottobre del 2004 l’Assessorato alle Politiche Sociali della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Frosinone</strong>, ha<br />
inoltrato alle scuole superiori <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne, richiesta dei dati relativi all’applicazione della legge<br />
104/92 per l’anno scolastico 2004/2005.<br />
Le relative risposte giunte dalle scuole, ci hanno permesso <strong>di</strong> mettere a punto la presente analisi<br />
statistica, cercando, nella volontà <strong>di</strong> informazione e stu<strong>di</strong>o, <strong>di</strong> preservare il <strong>di</strong>ritto alla privacy degli<br />
studenti <strong>di</strong>versamente abili.<br />
Per tale ragione le tabelle statistiche presentate sono in numero inferiore rispetto alle informazioni in<br />
possesso dell’Assessorato e le finalità statistiche <strong>di</strong> certi andamenti o incroci <strong>di</strong> variabili sono state<br />
messe in secondo or<strong>di</strong>ne rispetto alla possibilità <strong>di</strong> garantire la riservatezza dei dati acquisiti.<br />
In via del tutto generale possiamo <strong>di</strong>re che hanno risposto alla richiesta 52 plessi scolastici con<br />
relative se<strong>di</strong> <strong>di</strong>staccate e in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o (per complessive 58 se<strong>di</strong> scolastiche).<br />
Di queste scuole, 11 se<strong>di</strong> complessive hanno segnalato la totale assenza <strong>di</strong> allievi portatori <strong>di</strong><br />
han<strong>di</strong>cap mentre le rimanenti (41 se<strong>di</strong>) si sono <strong>di</strong>fferenziate nella tipologia <strong>di</strong> articolazione della<br />
risposta: un primo gruppo, il più numeroso, ha allegato in risposta, la relativa documentazione<br />
in<strong>di</strong>viduale degli allievi portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap come da applicazione <strong>di</strong> legge (avremo modo <strong>di</strong> vedere in<br />
seguito l’articolazione <strong>di</strong> tale documentazione); un secondo gruppo <strong>di</strong> scuole ha solo segnalato in via<br />
del tutto generica e <strong>di</strong>fforme nei casi, il numero complessivo degli studenti portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap, la<br />
tipologia generale della <strong>di</strong>sabilità, la residenza degli allievi o il numero dei pendolari (dunque dei non<br />
residenti nel comune della scuola), e in qualche caso, è stata formulata la richiesta per l’integrazione<br />
scolastica a norma <strong>di</strong> legge (dettaglio che vedremo in seguito).<br />
Persona han<strong>di</strong>cappata.<br />
“E’ persona han<strong>di</strong>cappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale,<br />
stabilizzata o progressiva, che è causa <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento, <strong>di</strong> relazione o <strong>di</strong><br />
integrazione lavorativa e tale da determinare un processo <strong>di</strong> svantaggio sociale o <strong>di</strong><br />
emarginazione”. ( Legge n. 104 del 5.2.1992, art. 3 comma 1). Per han<strong>di</strong>cap si intende una<br />
<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> autonomia e <strong>di</strong> relazione della persona, connessa a una <strong>di</strong>sabilità derivante da<br />
una menomazione. La persona han<strong>di</strong>cappata ha <strong>di</strong>ritto ai benefici e alle prestazioni previste<br />
dalla legge: Cura, riabilitazione, integrazione sociale, scolastica, lavorativa (legge 104/1992).<br />
La nostra analisi si compone dunque, <strong>di</strong> dati che dal generale cercheremo <strong>di</strong> ricondurre<br />
all’informazione particolare, dove possibile e dove consentito.<br />
La prima informazione è relativa alla generale ripartizione delle scuole in base alla tipologia <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o:<br />
professionale – tecnico – liceo; si nota come la <strong>di</strong>stribuzione tra le tre gran<strong>di</strong> categorie <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sia<br />
tutto sommato in equilibrio, testimoniando un processo integrativo che non relega le categorie <strong>di</strong><br />
han<strong>di</strong>cap in certo tipo <strong>di</strong> scuole anziché altro.<br />
Certo, c’è da <strong>di</strong>re che l’informazione successiva, sul numero <strong>di</strong> allievi con <strong>di</strong>sabilità, mostra un<br />
andamento molto meno equilibrato ma il dato più che ad un processo <strong>di</strong> “relegazione” su tipologia <strong>di</strong><br />
scuola, andrebbe letto come pratiche <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o che consentono l’espressione <strong>di</strong> determinate abilità (si<br />
pensi a titolo esemplificativo, ad un istituto agrario e alle possibilità che tale in<strong>di</strong>rizzo concede: contatto<br />
con la natura, un sapere ed un saper fare pratico ecc.). Osserviamo <strong>di</strong>fatti che il primato dei licei<br />
(scientifico, classico, linguistico, socio-psico-pedagogico, artistico e istituto d’arte), dal 36% del<br />
contributo percentuale sulle scuole che hanno segnalato la presenza <strong>di</strong> studenti iscritti con <strong>di</strong>versa<br />
abilità, scende a circa il 17% del contributo sul totale della popolazione scolastica <strong>di</strong>versamente abile<br />
segnalata nell’anno scolastico.<br />
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1. risposte complessive per tipologia scuola<br />
Frequency Percent<br />
professionale 12 29,3<br />
tecnico 14 34,1<br />
liceo 15 36,6<br />
Total 41 100,0<br />
2. segnalazioni complessive per tipologia scuola<br />
Frequency Percent<br />
professionale 265 58,4<br />
tecnico 109 24,0<br />
liceo 80 17,6<br />
Total 454 100,0<br />
Graf. 1 – Ripartizione risposte complessive per tipologia scuola<br />
Graf. 2 – Ripartizione segnalazioni studenti iscritti con han<strong>di</strong>cap per tipologia scuola<br />
3<br />
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3. ripartizione segnalazioni in<strong>di</strong>viduali per tipologia scuola<br />
Frequency Percent<br />
professionale 158 60,5<br />
tecnico 90 34,5<br />
liceo 13 5,0<br />
Total 261 100,0<br />
4. ripartizione segnalazioni <strong>di</strong> gruppo per tipologia scuola<br />
Frequency Percent<br />
professionale 107 55,4<br />
tecnico 19 9,9<br />
liceo 67 34,7<br />
Total 188 100,0<br />
La tavola successiva è relativa al totale complessivo delle segnalazioni (sia in<strong>di</strong>viduali che <strong>di</strong> gruppo),<br />
siamo dunque in presenza <strong>di</strong> una popolazione scolastica <strong>di</strong>versamente abile <strong>di</strong> 454 unità.<br />
Il 18% circa <strong>di</strong> tale popolazione frequenta un professionale con in<strong>di</strong>rizzo Industria e Artigianato; più del<br />
17% Commercio e Turismo; poco meno del 13% l’in<strong>di</strong>rizzo Alberghiero e della Ristorazione; circa il<br />
12% un liceo Artistico o Istituto d’Arte.<br />
Le tavole successive (6 e 7) mostrano lo stesso dato ma con dettaglio delle segnalazioni in<strong>di</strong>viduali e<br />
<strong>di</strong> gruppo.<br />
5. ripartizione segnalazioni totali per in<strong>di</strong>rizzo scuola<br />
Frequency Percent<br />
ips indust.artig. 82 18,1<br />
ips alberghiero 57 12,6<br />
ips comm.turismo 79 17,4<br />
ips abbig. moda 29 6,4<br />
it comm. e geomet. 42 9,2<br />
ips agric. e ambiente 18 4,0<br />
it industriale 26 5,7<br />
it femminile 5 1,1<br />
it chim. e biolog. 36 7,9<br />
liceo scient. e classico 16 3,5<br />
liceo pedag. e linguis. 10 2,2<br />
liceo art. e i. d’arte 54 11,9<br />
Total 454 100,0<br />
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Graf. 3 - Segnalazioni totali per in<strong>di</strong>rizzo scuola<br />
6. ripartizione segnalazioni in<strong>di</strong>viduali per in<strong>di</strong>rizzo scuola<br />
Frequency Percent<br />
ips indust.artig. 53 20,3<br />
ips alberghiero 57 21,8<br />
ips comm.turismo 19 7,3<br />
ips abbig. moda 29 11,1<br />
it comm. e geomet. 38 14,6<br />
it industriale 11 4,2<br />
it femminile 5 1,9<br />
it chim. e biolog. 36 13,8<br />
liceo scient. e classico 10 3,8<br />
liceo pedag. e linguis. 3 1,2<br />
Total 261 100,0<br />
7. ripartizione segnalazioni <strong>di</strong> gruppo per in<strong>di</strong>rizzo scuola<br />
Frequency Percent<br />
ips indust.artig. 29 15,0<br />
ips agric. e ambiente 18 9,3<br />
ips comm.turismo 60 31,1<br />
it comm. e geomet. 4 2,1<br />
it industriale 15 7,8<br />
liceo scient. e classico 6 3,1<br />
liceo pedag. e linguis. 7 3,6<br />
liceo art. e i. d’arte 54 28,0<br />
Total 193 100,0<br />
La tabella n. 8 ripartisce le segnalazioni complessive per <strong>di</strong>stretto socio-sanitario <strong>di</strong> riferimento (dei<br />
paesi dove sono situate le scuole); notiamo come il primato % spetti al <strong>di</strong>stretto B, il più grande della<br />
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nostra provincia, quello che ospita la città capoluogo e il numero maggiore <strong>di</strong> scuole superiori.<br />
<strong>Frosinone</strong>, Cassino, Sora e Anagni sono i paesi che nell’or<strong>di</strong>ne, hanno il maggior peso % e nella<br />
<strong>di</strong>stribuzione delle scuole e nel contributo delle segnalazioni complessive <strong>di</strong> studenti <strong>di</strong>versamente<br />
abili.<br />
8. <strong>di</strong>stretto socio-sanitario <strong>di</strong> appartenenza delle scuole (segnalazioni complessive)<br />
Frequency Percent<br />
<strong>di</strong>stretto A 105 23,1<br />
<strong>di</strong>stretto B 156 34,4<br />
<strong>di</strong>stretto C 82 18,1<br />
<strong>di</strong>stretto D 111 24,4<br />
Total 454 100,0<br />
Graf. 4 – Ripartizione per <strong>di</strong>stretto socio-sanitario <strong>di</strong> ubicazione scuole<br />
Anche per quanto riguarda la residenza degli studenti abbiamo preferito trattare il dettaglio del paese<br />
attraverso la sua più generica ubicazione <strong>di</strong>strettuale; nella tabella 9 si può vedere come il primato %<br />
spetta al <strong>di</strong>stretto B, seguito con poco scarto percentuale dal <strong>di</strong>stretto A, il più piccolo per estensione<br />
territoriale e numero <strong>di</strong> comuni raggruppati: rispettivamente 30 e 28%.<br />
Troviamo studenti che pur frequentando le scuole <strong>di</strong> <strong>Frosinone</strong>, sono residenti in altre province, paesi<br />
limitrofi ai nostri comuni ma in provincia <strong>di</strong> Roma, Latina, Caserta, L’Aquila, Isernia.<br />
Va detto inoltre, che molte scuole sottolineano nelle loro informazioni <strong>di</strong> risposta, il pendolarismo<br />
associato molto spesso alle componenti <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap dei soggetti, come aggravio <strong>di</strong> una situazione già<br />
<strong>di</strong> non facile gestione anche negli stessi spostamenti intracomunali.<br />
9. <strong>di</strong>stretto socio-sanitario residenza studenti (segnalazioni complessive)<br />
Frequency Percent Valid Percent<br />
<strong>di</strong>stretto A 102 22,5 28,1<br />
<strong>di</strong>stretto B 111 24,4 30,5<br />
<strong>di</strong>stretto C 69 15,2 19,1<br />
<strong>di</strong>stretto D 54 12,0 14,9<br />
<strong>di</strong>stretto altra prov. 27 5,9 7,4<br />
Total 363 80,0 100,0<br />
Missing System 91 20,0<br />
Total 454 100,0<br />
6<br />
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Graf. 5 – Ripartizione per <strong>di</strong>stretto socio-sanitario <strong>di</strong> residenza degli studenti (segnalati complessivamente)<br />
Per quanto riguarda la composizione per sesso degli studenti con han<strong>di</strong>cap ve<strong>di</strong>amo che essa è<br />
prossima al 57-43% rispettivamente <strong>di</strong> maschi e femmine, tale composizione è calcolata sulle<br />
informazioni <strong>di</strong> tipo in<strong>di</strong>viduale fornite dalle scuole mentre quella calcolata sui gruppi restituisce una<br />
composizione prossima al 45-55% <strong>di</strong> maschi-femmine. Se sommiamo i due tipi <strong>di</strong> frequenza abbiamo<br />
una composizione risultante del 51% <strong>di</strong> maschi e del 49% <strong>di</strong> femmine.<br />
10. ripartizione studenti per sesso (su dettaglio in<strong>di</strong>viduale)<br />
Frequency Percent Valid Percent<br />
Valid maschio 142 54,4 57,3<br />
femmina 106 40,6 42,7<br />
Total 248 95,0 100,0<br />
Missing System 13 5,0<br />
Total 261 100,0<br />
Graf. 6 – Ripartizione degli studenti per sesso (su dettaglio in<strong>di</strong>viduale)<br />
Per quanto riguarda l’età degli studenti ve<strong>di</strong>amo che questa presenta una me<strong>di</strong>a aritmetica prossima<br />
ai 17 anni con una età minima rilevata nella popolazione <strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong> 14 anni ed una massima <strong>di</strong><br />
28 anni.<br />
Se all’età me<strong>di</strong>a calcolata aggiungiamo l’informazione relativa alla classe frequentata (che molto<br />
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spesso coincide con il passato anno scolastico, relativo alla documentazione <strong>di</strong> riferimento), ve<strong>di</strong>amo<br />
che il 35% degli studenti è <strong>di</strong> classe prima, dunque un’età anagrafica che <strong>di</strong>fficilmente riesce a<br />
coincidere con l’età scolastica; un ritardo nella maggior parte dei casi, determinato anche nel corso<br />
della frequenza della scuola me<strong>di</strong>a inferiore.<br />
Diritto all’istruzione e all’integrazione scolastica.<br />
Si fonda sugli artt. 3, 34 della Costituzione, l’alunno <strong>di</strong>sabile può frequentare la scuola<br />
dell’obbligo anche sino al compimento del 18° anno <strong>di</strong> età (legge 104/1992, art. 14,<br />
comma 1). Inoltre può essere consentita una terza ripetenza in singole classi.<br />
Agli alunni <strong>di</strong>sabili si applicano le norme previste per l’integrazione nella scuola <strong>di</strong><br />
base (Legge n. 9 del 20.1.1999). La frequenza non può, comunque andare oltre il 18°<br />
anno (Sentenza Corte Costituzionale 4.7.2001 n. 226). L’eventuale assolvimento<br />
dell’obbligo può essere assolto nei corsi d’istruzione per adulti che dovranno, pertanto,<br />
garantire le medesime facilitazioni previste dalle istituzioni scolastiche (es. insegnanti<br />
<strong>di</strong> sostegno, ausili tecnologici, ecc…).<br />
La sentenza della Corte Costituzionale n. 215/1988 estende il <strong>di</strong>ritto alla frequenza<br />
scolastica anche agli istituti secondari <strong>di</strong> secondo grado. Per l’esercizio del <strong>di</strong>ritto<br />
all’istruzione la normativa prevede:<br />
1. la nomina <strong>di</strong> docenti specializzati,<br />
2. l’elaborazione <strong>di</strong> una documentazione specifica finalizzata a un intervento<br />
in<strong>di</strong>vidualizzato (Diagnosi Funzionale, Profilo Dinamico Funzionale, Piano Educativo<br />
In<strong>di</strong>vidualizzato).<br />
Per l’esercizio del <strong>di</strong>ritto alla frequenza scolastica la normativa prevede l’elaborazione<br />
<strong>di</strong> una documentazione specifica finalizzata ad un intervento in<strong>di</strong>vidualizzato.<br />
11. età (su dettaglio in<strong>di</strong>viduale)<br />
N<br />
Vali<strong>di</strong> 212<br />
Missing 49<br />
Me<strong>di</strong>a 16,09<br />
Minimo 14<br />
Massimo 28<br />
12. classe frequentata (su dettaglio in<strong>di</strong>viduale)<br />
Frequency Percent Valid Percent<br />
Valid prima 40 15,3 35,4<br />
seconda 22 8,4 19,5<br />
terza 24 9,2 21,2<br />
quarta 11 4,2 9,7<br />
quinta 16 6,1 14,2<br />
Total 113 43,3 100,0<br />
Missing System 148 56,7<br />
Total 261 100,0<br />
La grande classificazione dell’han<strong>di</strong>cap riportata nei vari modelli allegati dalle scuole, testimonia tre<br />
or<strong>di</strong>ni principali per le <strong>di</strong>sabilità: psicofisiche (psf), u<strong>di</strong>tive (u<strong>di</strong>t) e visive (vis):<br />
osserviamo come la stragrande maggioranza dei casi, circa 91%, è relativa a una <strong>di</strong>sabilità <strong>di</strong> tipo<br />
psico-fisico; segue 6 volte su 100, una <strong>di</strong>sabilità <strong>di</strong> tipo u<strong>di</strong>tivo e 3 volte su 100 una forma <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap<br />
legata alla vista (sono chiaramente presenti le doppie categorie cioè quelle che associano han<strong>di</strong>cap<br />
psicofisico al visivo o u<strong>di</strong>tivo, qui abbiamo cercato <strong>di</strong> privilegiare il “primario” essendo lo psicofisico in<br />
generale una componente che accompagna e si innesta sugli altri due or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità).<br />
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La <strong>di</strong>sabilità.<br />
Si <strong>di</strong>stingue secondo la tipologia in fisica e/o psichica e sensoriale, secondo la gravità in<br />
lieve me<strong>di</strong>a grave/gravissima. L’OMS nel 1980 ha in<strong>di</strong>viduato la seguente<br />
classificazione della <strong>di</strong>sabilità: <strong>di</strong>sabilità nel comportamento, <strong>di</strong>sabilità nella<br />
comunicazione, <strong>di</strong>sabilità nella cura della persona, <strong>di</strong>sabilità locomotorie, <strong>di</strong>sabilità<br />
dovute all’assetto corporeo, <strong>di</strong>sabilità nella destrezza, <strong>di</strong>sabilità circostanziali, <strong>di</strong>sabilità<br />
in particolari attività, <strong>di</strong>sabilità per altre restrizioni all’attività.<br />
13. categoria han<strong>di</strong>cap<br />
Frequency Percent Valid Percent<br />
Valid psf 402 88,5 90,9<br />
u<strong>di</strong>t 26 5,7 5,9<br />
vis 14 3,1 3,2<br />
Total 442 97,4 100,0<br />
Missing System 12 2,6<br />
Total 454 100,0<br />
Va precisato che la documentazione che abbiamo classificato sia come “<strong>di</strong> tipo in<strong>di</strong>viduale” sia come<br />
“<strong>di</strong> gruppo” in 12 casi su 454 (dunque nel 2,6% circa dei soggetti), non riferisce nulla sulla tipologia <strong>di</strong><br />
han<strong>di</strong>cap nella generale classificazione che qui stiamo considerando (psf, u<strong>di</strong>t e vis) né esplicita in<br />
alcun modo (19 volte su 454) la <strong>di</strong>agnosi me<strong>di</strong>ca relativa all’han<strong>di</strong>cap che avrebbe permesso <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>scriminare fra le tre categorie.<br />
Siamo dunque, in presenza <strong>di</strong> rilevanti <strong>di</strong>sabilità psicofisiche; un tentativo <strong>di</strong> sintesi da noi compiuto,<br />
assolutamente <strong>di</strong>screzionale che bada più alla comunicabilità statistica (sintesi) che alla correttezza<br />
clinica, tenta <strong>di</strong> presentare le varie <strong>di</strong>agnosi rilevate sulle documentazioni in<strong>di</strong>viduali, segnalando<br />
“Categorie <strong>di</strong> Deficit” e “Grado associato”.<br />
Le categorie <strong>di</strong> deficit sono state messe a punto raggruppando tra loro le definizioni più simili, relative<br />
allo stesso asse <strong>di</strong> valutazione; ne segue uno schema <strong>di</strong> sintesi che può essere letto qui <strong>di</strong> seguito.<br />
Categoria deficit Definizioni Grado<br />
Cognitivo<br />
Ritardo/Deficit/Impoverimento cognitivo – ritardo dello<br />
sviluppo cognitivo – ritardo delle competenze<br />
cognitive -<br />
1. lieve o non specificato;<br />
2. me<strong>di</strong>o – lieve;<br />
3. me<strong>di</strong>o;<br />
4. me<strong>di</strong>o – grave;<br />
5. grave;<br />
6. borderline o limite inferiore alla norma<br />
Appren<strong>di</strong>tivo<br />
Linguistico<br />
Affettivo-Relazionale<br />
Ritardo/Difficoltà/Disturbo/Disturbo evolutivo<br />
dell’appren<strong>di</strong>mento – delle capacità/prestazioni<br />
scolastiche/prestazioni intellettive – dell’area prassica<br />
Difficoltà/Ritardo/Deficit/Caduta linguistica –<br />
pregressa <strong>di</strong>fficoltà – ritardo delle competenze<br />
linguistiche/neuro linguistiche – con componente<br />
<strong>di</strong>sfasico -<br />
Difficoltà/Problematiche/Disturbo affettivo relazionale<br />
- sfera emozionale – <strong>di</strong>sagio/inibizione emotiva –<br />
instabilità relazionale – ritardo/immaturità affettiva –<br />
inibizione psicoaffettiva – <strong>di</strong>fficoltà adattamento<br />
psicosociale – <strong>di</strong>fficoltà integrazione sociale – <strong>di</strong>sagio<br />
sociale – svantaggio socio-culturale/ambientale –<br />
strutturazione autistica della personalità<br />
1. lieve o non specificato;<br />
2. globale, generalizzato o misto;<br />
3. specifico, me<strong>di</strong>o-grave, grave<br />
1. <strong>di</strong>fficoltà lieve o non specificato;<br />
2. <strong>di</strong>sturbo - ritardo specifico;<br />
3. ritardo – deficit grave;<br />
4. assenza <strong>di</strong> linguaggio<br />
1. <strong>di</strong>fficoltà lieve o non specificato;<br />
2. ritardo-deficit-svantaggio grave;<br />
3. strutturazione autistica<br />
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Personalità e Condotta<br />
Mentale-Intellettivo e<br />
psicomotorio<br />
Instabilità comportamentale – instabilità psicomotoria<br />
e attentiva – <strong>di</strong>sturbi della personalità e condotta –<br />
<strong>di</strong>sturbi del comportamento – deficit dell’attenzione –<br />
labilità attentiva – turbe del comportamento –<br />
personalità borderline – grave <strong>di</strong>sturbo della<br />
personalità -<br />
Ritardo mentale – basso profilo neuropsicologico –<br />
immaturità <strong>di</strong> sviluppo - <strong>di</strong>sturbo generalizzato dello<br />
sviluppo – funzionamento intellettivo al limite –<br />
insufficienza mentale – ritardo psicomotorio<br />
1. <strong>di</strong>fficoltà-labilità-<strong>di</strong>sturbo-instabilità;<br />
2. turbe o grave <strong>di</strong>sturbo<br />
1. lieve, al limite o non specificato;<br />
2. me<strong>di</strong>o, me<strong>di</strong>o-lieve;<br />
3. grave, me<strong>di</strong>o-grave;<br />
Con tale modalità <strong>di</strong> categorizzazione delle <strong>di</strong>agnosi siamo passati al conteggio sia delle <strong>di</strong>sabilità<br />
documentate in forma in<strong>di</strong>viduale che <strong>di</strong> quelle raggruppate e comunicate a cura della scuola.<br />
Siamo dunque, in presenza <strong>di</strong> 454 allievi <strong>di</strong>sabili la cui forma <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap è per il 20% circa fisicosensoriale,<br />
in tale categoria abbiamo assommato tutte quelle forme congenite, traumatiche, morbose,<br />
da sindrome ecc. che determinano un danno biologico dell’in<strong>di</strong>viduo. Per i rimanenti casi (che<br />
comunque non ridanno il 100% in quanto più tipologie, possono essere contemporaneamente<br />
presenti), prevalgono categorie <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap Cognitivo, seguite dall’Appren<strong>di</strong>tivo<br />
N.B. il danno motorio dovuto a lesioni o sindromi <strong>di</strong> origine biologica viene conteggiato nel “fisicosensoriale”,<br />
l’han<strong>di</strong>cap psicomotorio assommato al mentale e intellettivo, si riferisce alle forme <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>sabilità nel coor<strong>di</strong>namento percettivo spazio-temporale, del controllo dei movimenti e dell’attenzione,<br />
dello sviluppo psico-motorio associato ad un <strong>di</strong>agnosticato basso profilo neuro-psicologico.<br />
14. tipologia han<strong>di</strong>cap<br />
Cognitivo<br />
Appren<strong>di</strong>tivo<br />
Linguistico<br />
Affettivo-relazionale<br />
Personalità e condotta<br />
Mentale-intellettivo e psicomotorio<br />
Fisico-sensoriale<br />
Total<br />
Frequency Percent<br />
129 29,7<br />
110 25,3<br />
43 9,9<br />
46 10,6<br />
25 5,7<br />
69 15,9<br />
98 22,5<br />
435<br />
10<br />
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Graf. 7 – Andamento % della tipologia d’han<strong>di</strong>cap segnalata<br />
Come si può notare nella tabella 14 il totale su cui è stato calcolato il contributo % delle varie tipologie<br />
<strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap, è pari a 435 e non 454 come risulta essere il numero complessivo <strong>di</strong> segnalazioni; i 19<br />
casi mancanti siano essi <strong>di</strong> segnalazioni cosiddette in<strong>di</strong>viduali o <strong>di</strong> gruppo, sono relativi a studenti<br />
segnalati con varia <strong>di</strong>citura: dall’attesa <strong>di</strong> aggiornamento della cartella clinica ASL, alla generica<br />
presenza <strong>di</strong> “forma <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap” o “<strong>di</strong>sabilità”; in due casi era anche richiesta l’eventuale convocazione<br />
<strong>di</strong> una riunione per la raccolta delle informazioni necessarie da parte dell’ente <strong>di</strong>rettamente con le<br />
famiglie degli studenti interessati.<br />
La certificazione.<br />
L’accertamento della <strong>di</strong>sabilità, ai fini dell’integrazione scolastica, è fino ad ora<br />
regolato dall’art. 2 dell’Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e coor<strong>di</strong>namento (DPR 24.2.1994) e spetta<br />
all’apposita Commissione dell’ASL (Unità multi<strong>di</strong>sciplinare composta da un<br />
neurologo, uno psicologo, un pedagogista, un assistente sociale e da eventuali<br />
operatori specialisti in riabilitazione) tuttavia è sufficiente la certificazione <strong>di</strong> uno<br />
specialista pubblico o <strong>di</strong> uno psicologo in servizio o convenzionato con l’ASL.<br />
La segnalazione può essere fatta, ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. 24.2.1994, anche dal<br />
Dirigente scolastico; il decreto non fa riferimento alla famiglia, ma è chiaro che<br />
questa comunque debba essere sempre coinvolta per non violare i <strong>di</strong>ritti del minore<br />
e la tutela parentale.<br />
L’informazione presentata nella tabella <strong>di</strong> seguito è relativa alla documentazione inviata dalle scuole;<br />
abbiamo a che fare con varia tipologia <strong>di</strong> certificati: il Modello H equivalente alla certificazione<br />
dell’Azienda Sanitaria Locale (ai sensi della L.104/92 e del DPR 24/2/94 e del Cons. della Regione<br />
Lazio n.1017/94); il Modello B equivalente alla scheda in<strong>di</strong>viduale scolastica con <strong>di</strong>agnosi da Mod. H;<br />
ancora, DF, PDF equivalenti alla Diagnosi Funzionale e al Profilo Dinamico Funzionale; e PEI e PEP,<br />
rispettivamente il Piano Educativo In<strong>di</strong>vidualizzato e Piano Educativo Personalizzato.<br />
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15. Allegati inviati<br />
Modello H<br />
Rapporto in deroga<br />
Diagnosi funzionale<br />
Profilo <strong>di</strong>namico funzionale<br />
Piano educativo In<strong>di</strong>vidualizzato/Personalizzato (PEI/PEP)<br />
Modello B<br />
Risposta scuola/Altro*<br />
Total<br />
Frequency<br />
Percent<br />
111 24,4<br />
14 3,1<br />
91 20,0<br />
9 2,0<br />
21 4,6<br />
51 11,2<br />
229 50,4<br />
*Altro: Modello Commissione Mista – Scheda Anagrafica Alunno – Attestazione stato han<strong>di</strong>cap –<br />
Relazione Insegnati Sostegno<br />
454<br />
La Diagnosi funzionale (DF).<br />
E’ il documento che certifica sul versante sanitario l’han<strong>di</strong>cap, deve contenere elementi clinici,<br />
elementi psicosociali, <strong>di</strong>fficoltà e potenzialità dell’alunno, è “la descrizione analitica della<br />
compromissione funzionale dello stato psicofisico dell’alunno han<strong>di</strong>cappato (D.P.R.<br />
24.02.1994, art. 3). Essa è redatta prima dell’iscrizione o dopo la segnalazione, dall’Unità<br />
Multi<strong>di</strong>sciplinare dell’ASL composta dallo specialista della patologia invalidante, dal<br />
neuropsichiatria infantile, dal terapista della riabilitazione e da operatori sociali. I contenuti<br />
della D.F., che ha il carattere <strong>di</strong> temporaneità e transitorietà, sono: anamnesi familiare;aspetti<br />
clinici (anamnesi fisiologica e patologica, <strong>di</strong>agnosi clinica); aspetti psicosociali (area cognitiva,<br />
affettivo relazionale, linguistica, sensoriale, motorio-prassica, neuropsicologica, autonomia).<br />
Una sintesi della Diagnosi Funzionale costituisce la premessa per la redazione del Profilo<br />
Dinamico Funzionale.<br />
Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF).<br />
E’ la descrizione delle <strong>di</strong>fficoltà e dello sviluppo potenziale dell’alunno han<strong>di</strong>cappato nei tempi<br />
brevi (sei mesi) e me<strong>di</strong> (due anni) (art. 4 DPR 24.2.1994).<br />
Il PDF è il documento che fa seguito alla DF, viene redatto da un Gruppo <strong>di</strong> lavoro misto<br />
composto dell’Unità Multi<strong>di</strong>sciplinare, dai docenti curriculari, dal docente <strong>di</strong> sostegno e dai<br />
genitori dell’alunno; i suoi contenuti riguardano: - l’asse cognitivo, - l’affettivo relazionale, - il<br />
comunicazionale, - il linguistico, - il sensoriale, - il motorio prassico, il neuropsicologico.<br />
Per ogni asse va analizzato il funzionamento e il preve<strong>di</strong>bile livello <strong>di</strong> sviluppo.<br />
Fonti per la redazione del PDF sono: - la <strong>di</strong>agnosi funzionale, - il fascicolo personale<br />
dell’alunno, - le informazioni della scuola precedente, - le informazioni della famiglia, - le<br />
osservazioni sistematiche.<br />
Il PDF è soggetto a verifiche, per un bilancio <strong>di</strong>agnostico e prognostico, in me<strong>di</strong>a ogni biennio:<br />
- alla fine della seconda elementare, - alla fine della quarta elementare, - alla fine della<br />
seconda me<strong>di</strong>a, - alla fine del biennio e del quarto anno del superiore.<br />
Si procede altresì ad un suo aggiornamento: - alla fine della Scuola dell’Infanzia, - della<br />
Scuola Elementare, - della Scuola Me<strong>di</strong>a, - durante la Scuola Superiore.<br />
Il documento ha valore amministrativo, in esso vengono infatti in<strong>di</strong>cate le ore <strong>di</strong> sostegno e<br />
l’area <strong>di</strong>sciplinare del docente <strong>di</strong> sostegno.<br />
Una sintesi del PDF costituisce la “premessa” per la relazione del Piano Educativo<br />
In<strong>di</strong>vidualizzato.<br />
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Il Piano Educativo In<strong>di</strong>vidualizzato o Personalizzato (PEI o PEP).<br />
E’ il documento nel quale vengono descritti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del<br />
<strong>di</strong>ritto all’educazione, all’istruzione ed all’integrazione scolastica ( DPR 24.2.1994, art. 5).<br />
Al PEI o PEP provvede un gruppo <strong>di</strong> lavoro operativo (GLHO) costituito da:<br />
- operatori designati dall’ASL, - insegnanti curriculari,- docente <strong>di</strong> sostegno, - genitori<br />
dell’alunno e rappresentanti istituzionali che se ne occupano.<br />
Esso viene redatto all’inizio <strong>di</strong> ciascun anno scolastico ovviamente dopo un periodo <strong>di</strong><br />
osservazione e deve prevedere: - gli interventi educativi per l’area socio-affettiva e psicomotoria,<br />
- gli interventi <strong>di</strong>dattici per l’area linguistico-comunicativa, logico-matematica, tecnicopratica<br />
e le singole <strong>di</strong>scipline.<br />
Il PEI è soggetto a verifiche or<strong>di</strong>narie trimestrali/quadrimestrali e, straor<strong>di</strong>narie da parte del<br />
GLHO.<br />
L’ultima tabella è relativa al tipo <strong>di</strong> richieste pervenute da parte delle scuole leggibili sia nel cosiddetto<br />
Modello H sia nelle risposte scritte inoltrate dalle scuole stesse. Tali richieste hanno a che fare<br />
prevalentemente con la necessità <strong>di</strong> insegnanti <strong>di</strong> sostegno per la classe (tipo <strong>di</strong> richiesta che<br />
troviamo trascritta 106 su complessivi 454 casi) e un maggior numero <strong>di</strong> ore del medesimo sostegno;<br />
va detto che alcune scuole specificano tale maggiorazione, 18 ore settimanali, altre chiedono<br />
semplicemente il massimo delle ore concesse.<br />
Assistenza specialistica e assistenza <strong>di</strong> base compaiono rispettivamente con una frequenza del 3 e<br />
5% mentre le varie tipologie <strong>di</strong> deroga al rapporto 1/138 (docente sostegno/alunni), variano da circa il<br />
6% del rapporto 1 a 2, a poco più del 3% del rapporto 1 a 1, per terminare con l’1% <strong>di</strong> frequenza<br />
riscontrata per il rapporto 1 a 4.<br />
Compaiono infine, due casi <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> attività <strong>di</strong>dattica <strong>di</strong> sostegno per due allievi con <strong>di</strong>sabilità e<br />
una richiesta <strong>di</strong> indennizzo economico per la frequenza scolastica dell’allievo portatore <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap.<br />
16. Richieste inoltrate<br />
insegnante sostegno classe<br />
sostegno educatore specializzato/ass. specialistica<br />
assistenza autonomia <strong>di</strong> base<br />
maggior n. ore sostegno<br />
rapporto in deroga 1:1<br />
rapporto in deroga 1:2<br />
rapporto in deroga 1:4<br />
att. <strong>di</strong>dattica <strong>di</strong> sostegno/indennità <strong>di</strong> frequenza<br />
Total<br />
Frequency Percent<br />
106 23,3<br />
14 3,1<br />
23 5,1<br />
76 16,7<br />
15 3,3<br />
26 5,7<br />
5 1,1<br />
3 0,7<br />
454<br />
Valutazione degli alunni <strong>di</strong>sabili e insegnante <strong>di</strong> sostegno.<br />
Sia per la scuola dell’obbligo sia per la scuola superiore è riconosciuta l’effettiva con titolarità<br />
dei docenti <strong>di</strong> sostegno che partecipano pertanto a pieno titolo alle operazioni <strong>di</strong> valutazione<br />
con <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto per tutti gli alunni della classe.<br />
Tale riconoscimento è coerente con la funzione del docente <strong>di</strong> sostegno che è assegnato<br />
non all’alunno in situazione <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap ma alla classe della quale fa parte l’alunno.<br />
Rapporto numerico insegnanti – alunni (Rapporto in Deroga).<br />
La legge 27.12.1997, n. 449 all’art. 40 comma 3 attribuisce, nell’ambito dell’organico<br />
provinciale, un insegnante specializzato per ogni gruppo <strong>di</strong> 138 alunni complessivamente<br />
frequentanti gli istituti scolastici statali della provincia.<br />
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I <strong>di</strong>rigenti scolastici possono procedere, con adeguate motivazioni, alla nomina <strong>di</strong> docenti <strong>di</strong><br />
sostegno in deroga al rapporto 1/138 alunni ( legge 20.8.2001, n. 333, c.m. 4.10.2001, n.<br />
146).<br />
Ai fini dell’integrazione scolastica dei soggetti portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap si intendono destinatari<br />
delle attività <strong>di</strong> sostegno ai sensi dell’art. 3 comma 1 della legge 104/92, gli alunni che<br />
presentano una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva.<br />
L’attivazione <strong>di</strong> posti <strong>di</strong> sostegno in deroga al rapporto insegnanti - alunni in presenza <strong>di</strong><br />
han<strong>di</strong>cap particolarmente gravi, <strong>di</strong> cui alla legge 449/97 è autorizzato dal <strong>di</strong>rigente preposto<br />
all’Ufficio Scolastico Regionale, assicurando comunque le garanzie per gli alunni in<br />
situazione <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap <strong>di</strong> cui al predetto articolo 3 della legge 5.2.1992, n. 104.<br />
All’in<strong>di</strong>viduazione dell’alunno come soggetto portatore <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap provvedono le aziende<br />
sanitarie locali sulla base <strong>di</strong> accertamenti collegiali, con modalità e criteri definiti con decreto<br />
del Presidente del Consiglio dei Ministri da emanare d’intesa con la Conferenza unificata <strong>di</strong><br />
cui all’art. 8 del decreto legislativo 28.8.1997, n. 281, e previo parere delle competenti<br />
Commissioni parlamentari, su proposta dei Ministri dell’Istruzione, dell’Università, della<br />
Ricerca e della Salute, entro sessanta giorni dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore della legge<br />
finanziaria.<br />
Classi con alunni in situazione <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap .<br />
Il D.M. 6.6.1999 n. 141, sostitutivo dell’art. 10 del D.M. 24.7.1998, n. 33, ripristina il numero<br />
massimo <strong>di</strong> 20 alunni e comunque non più 25, in relazione alle dotazioni organiche<br />
provinciali e previa valutazione della gravità dell’han<strong>di</strong>cap, delle situazioni soggettive<br />
dell’alunno, nonché delle con<strong>di</strong>zioni organizzative e risorse professionali esistenti in<br />
ciascuna scuola per le classi <strong>di</strong> tutti i gra<strong>di</strong> e gli or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> scuola che accolgono alunni in<br />
situazione <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap.<br />
La necessità della riduzione numerica a 20 alunni deve essere esplicitata e motivata in<br />
rapporto alle esigenze formative dell’alunno e il progetto articolato d’integrazione deve<br />
definire espressamente le strategie e le metodologie adottate dai docenti della classe,<br />
dall’insegnante <strong>di</strong> sostegno, nonché da altro personale della scuola.<br />
Ogni classe può accogliere, normalmente, un solo alunno <strong>di</strong>sabile e, comunque, non più <strong>di</strong><br />
due, se non gravi (d.m. 141/1999).<br />
Assistenza <strong>di</strong> base<br />
L’assistenza <strong>di</strong> base, intesa come ausilio materiale per l’accesso, l’uscita e spostamento nei<br />
locali scolastici, rientra nelle mansioni or<strong>di</strong>narie dei collaboratori scolastici (CCNL<br />
1998/2001, Accordo relativo al secondo biennio economico 15.02.2001, tab. D; <strong>di</strong>rettiva<br />
30.11.2001).<br />
L’ausilio materiale per esigenze <strong>di</strong> particolare <strong>di</strong>sagio, per le attività <strong>di</strong> cura alla persona ed<br />
ausilio materiale nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale rientra, invece,<br />
tra le funzioni aggiuntive.<br />
Terminiamo mostrando i dati in possesso dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio – Centro <strong>di</strong><br />
Servizi Amministrativi <strong>di</strong> <strong>Frosinone</strong> forniti in sintesi statistica, dal prof. Pietrobono; prima osservazione<br />
da fare è nel numero complessivo: 500 gli allievi con han<strong>di</strong>cap risultanti nella loro sintesi, 454 quelli a<br />
noi comunicati; 459 il numero <strong>di</strong> soggetti con han<strong>di</strong>cap psicofisico risultante al CSA, 402 il dato che<br />
noi siamo riusciti a ricavare; 29 e 12 rispettivamente gli studenti con han<strong>di</strong>cap u<strong>di</strong>tivo e visivo<br />
annoverati dal CSA, 26 e 14 quelli conteggiati nella documentazione in nostro possesso nella<br />
rispettiva tipologia <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap.<br />
Altro dato <strong>di</strong> sintesi del CSA fa riferimento al numero <strong>di</strong> cattedre richieste per Area (evidentemente il<br />
numero <strong>di</strong> insegnanti <strong>di</strong> sostegno per area <strong>di</strong>dattica: l’insieme delle materie <strong>di</strong> insegnamento<br />
scolastico cumulabili sullo stesso asse – area scientifica, area tecnica ecc.; risultati 4 complessive<br />
aree <strong>di</strong>dattiche).<br />
La richiesta <strong>di</strong> rapporti in deroga leggibili nella sintesi del CSA <strong>di</strong>fferisce nuovamente dalla lettura delle<br />
richieste in nostro possesso (va detto che il dato della tabella successiva è <strong>di</strong>fficilmente confrontabile<br />
con quello da noi ricavato che con maggior frequenza presenta richiesta <strong>di</strong> insegnante <strong>di</strong> sostegno per<br />
la classe senza esplicitare i termini della deroga al 1/138 <strong>di</strong> partenza).<br />
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Rapporti richiesti<br />
Frequenza<br />
1/1 139<br />
1/2 283<br />
1/3 29<br />
1/4 49<br />
Totale 500<br />
Totale cattedre richieste 301,25<br />
Gruppo <strong>di</strong> lavoro interistituzionale provinciale (GLIP).<br />
Il processo d’integrazione dell’alunno <strong>di</strong>sabile, inteso come inserimento attivo ed organico nel gruppo classe,<br />
comporta una collaborazione interistituzionale la cui espressione sono i seguenti gruppi <strong>di</strong> lavoro. Presso il CSA<br />
è istituito, ai sensi dell’art. 15, comma 1, della legge 104/92, il gruppo <strong>di</strong> lavoro interistituzionale provinciale in<br />
sigla GLIP.<br />
Ha funzione <strong>di</strong> consulenza per l’Ufficio Scolastico a livello provinciale e per le singole scuole e <strong>di</strong> collaborazione<br />
con gli EE.LL. allo scopo <strong>di</strong> favorire le con<strong>di</strong>zioni del processo d’integrazione degli alunni <strong>di</strong>sabili (D.M.<br />
26.6.1992, D.M. 11.04.1994).<br />
Esso è composto ( art. 15, comma 1 legge 104/1992) da:<br />
· Un ispettore tecnico,<br />
· un esperto della Scuola,<br />
· due esperti designati dagli EE.LL.,<br />
· due esperti dell’ASL,<br />
· tre esperti designati dalle Associazioni delle persone han<strong>di</strong>cappate.<br />
Il gruppo <strong>di</strong> lavoro interistituzionale ha la funzione <strong>di</strong> consulenza e proposta all’Ufficio provinciale, <strong>di</strong> consulenza<br />
alle singole scuole, <strong>di</strong> collaborazione con gli EE.LL. e le ASL, per l’impostazione e l’attuazione del PEP e per<br />
qualunque altra attività inerente l’integrazione degli alunni <strong>di</strong>sabili (D.M. 26.6.1992, DM 11.04.1994 n. 122). Alle<br />
riunioni del GLIP partecipano anche i rappresentanti delle scuole <strong>di</strong> volta in volta interessate.<br />
N.B. La CM del 20.10.2000 n. 235, che si riporta in stralcio , a seguito della riforma degli uffici Periferici del<br />
MIUR, prevede una ridefinizione dell’organismo che deve collaborare con i Nuclei per l’autonomia.<br />
“A livello locale, la riforma del Ministero obbliga ad un ripensamento delle strutture <strong>di</strong> servizio per l'integrazione<br />
dell'han<strong>di</strong>cap nell'ottica del nuovo sistema <strong>di</strong> responsabilità. In questa fase <strong>di</strong> transizione è opportuno che i<br />
<strong>di</strong>versi livelli territoriali pre<strong>di</strong>spongano azioni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e proposte <strong>di</strong> riorganizzazione conseguenti al processo più<br />
complessivo <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no dei servizi, nella logica del supporto e della consulenza, tenendo conto del nuovo livello<br />
regionale <strong>di</strong> governo e pianificazione del servizio scolastico. A tale proposito i Glip sono le strutture che meglio<br />
dovranno essere ridefinite nel nuovo contesto. A tale riguardo l'annuale relazione sulle attività dei Glip, prevista<br />
dall'art. 15 della legge n. 104/1992 e dal D.M. applicativo n. 122 dell'11/4/1994art. 4 punto f) - invio entro il 15<br />
<strong>di</strong>cembre <strong>di</strong> ogni anno - dovrà essere finalizzata a fornire notizie ed in<strong>di</strong>cazioni sui seguenti punti:<br />
1. attività istituzionale effettivamente svolta;<br />
2. collaborazione tra Glip e Nuclei per l'autonomia;<br />
3. modalità <strong>di</strong> utilizzo dei fon<strong>di</strong>, con particolare attenzione alla quota del 25% destinata ad attività <strong>di</strong><br />
perequazione;<br />
4. proposte operative <strong>di</strong> revisione dei Glip in relazione alla riforma dell'Amministrazione.”.<br />
Gruppo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> lavoro d’istituto (GLHI).<br />
Presso ogni scuola è istituito un gruppo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> lavoro d’Istituto (GLHI) composto da:<br />
· insegnanti,<br />
· operatore dei servizi,<br />
· familiari e studenti.<br />
Il Gruppo ha il compito <strong>di</strong> collaborare alle iniziative educative e <strong>di</strong> integrazione pre<strong>di</strong>sposte dal Piano Educativo (<br />
Legge 104/92, art. 5, comma 2).<br />
L’accordo <strong>di</strong> programma.<br />
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Lo strumento giuri<strong>di</strong>co operativo per facilitare l’intesa e l’assolvimento, da parte delle varie istituzioni, dei compiti<br />
specifici, è l’Accordo <strong>di</strong> Programma (legge 142/1990, art. 27; legge 104/1992, art. 13, comma 1, lett.a; d.m.<br />
9.7.1992).<br />
Nell’accordo vengono definite le funzioni della Scuola e delle Istituzioni che interagiscono con essa per<br />
l’attuazione del processo d’integrazione.<br />
Esso è finalizzato alla “programmazione coor<strong>di</strong>nata delle attività formative, sanitarie, socio-assistenziali, culturali<br />
e sportive” (d.m. 9.7.1992, art. 2, comma 2).<br />
Gli accor<strong>di</strong> possono essere stipulati a livello regionale, provinciale, comunale e da parte delle singole unità<br />
scolastiche autonome con gli enti territoriali (legge 449/1997, art. 40).<br />
L’accordo deve prevedere:<br />
· gli obiettivi,<br />
· le modalità<br />
· gli interventi finanziari,<br />
· le risorse <strong>di</strong>sponibili,<br />
· i compiti <strong>di</strong> ciascun ente sottoscrittore.<br />
Fonte normativa: Scuola&Scuola “<strong>Integrazione</strong> scolastica alunni <strong>di</strong>sabili” in www.edscuola.it<br />
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