Concetto di comunità virtuale - Garito.it
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uno stato <strong>di</strong> fuoriusc<strong>it</strong>a da sé e <strong>di</strong> totale compenetrazione della rete -<br />
Matrix - , favor<strong>it</strong>a dall'uso <strong>di</strong> sostanze chimiche" 2 .<br />
Gibson nei suoi romanzi descrive il cyberspazio come un universo parallelo dove i<br />
dati, le informazioni e i contenuti sono rappresentati attraverso arch<strong>it</strong>etture che<br />
evocano quelle del mondo reale, e<br />
" [...] la rete Internet, che per sua natura tende ad agglutinare lo spazio<br />
che circoscrive, <strong>di</strong>viene il contorno e lo spazio della possibil<strong>it</strong>à <strong>di</strong> nuove<br />
relazioni comun<strong>it</strong>arie. Da comunicazione a comun<strong>it</strong>à" 3 .<br />
Il primo autore che ha cercato <strong>di</strong> tracciare gli elementi caratteristici delle<br />
comun<strong>it</strong>à virtuali è stato Howard Rheingold, sostenendo che:<br />
"le comun<strong>it</strong>à virtuali sono aggregazioni sociali che emergono dalla rete<br />
quando un certo numero <strong>di</strong> persone porta avanti delle <strong>di</strong>scussioni<br />
pubbliche sufficientemente a lungo, con un certo livello <strong>di</strong> emozioni<br />
umane, tanto da formare dei reticoli <strong>di</strong> relazioni sociali personali nel<br />
cyberspazio" 4 .<br />
Le <strong>di</strong>scussioni portano alla luce una miriade <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> vista e <strong>di</strong> interpretazioni<br />
dello stesso fenomeno, creando dunque, “tram<strong>it</strong>e un processo <strong>di</strong> generazione<br />
<strong>di</strong>alogico e basato sull’integrazione negoziale da parte dei membri” 5 , nuova<br />
conoscenza, cioè una rielaborazione e riorganizzazione delle conoscenze<br />
provenienti da ogni singolo. “La vera intelligenza”, scrisse Albert Einstein, “non<br />
consiste nella conoscenza delle cose, ma nella capac<strong>it</strong>à <strong>di</strong> creare nessi tra le<br />
cose”.<br />
Il primo problema che si pone a chi stu<strong>di</strong> le comun<strong>it</strong>à virtuali è <strong>di</strong> identificarne<br />
una definizione operativa, ecco riportate alcune definizioni tratte dalla letteratura<br />
del settore:<br />
Howard Rheingold 6 , notissimo giornalista americano, esperto <strong>di</strong> comunicazione<br />
multime<strong>di</strong>ale, definisce le comun<strong>it</strong>à virtuali come nuclei sociali che nascono nella<br />
Rete quando alcune persone partecipano costantemente a <strong>di</strong>batt<strong>it</strong>i pubblici e<br />
intessono relazioni interpersonali nel Cyberspazio.<br />
2 L. DE CARLI, Internet. Memoria e oblio, Bollati Boringhieri, Torino, 1997.<br />
3 P. CARBONE, P. FERRI, Le comun<strong>it</strong>à virtuali, op. c<strong>it</strong>., pag. 82.<br />
4 H. RHEINGOLD, Comun<strong>it</strong>à Virtuali. Parlare, incontrarsi, vivere nel cyberspazio, op.c<strong>it</strong>., pag. 5.<br />
5 H. RHEINGOLD, Comun<strong>it</strong>à Virtuali. Parlare, incontrarsi, vivere nel cyberspazio, Sperling&Kupfler, Milano 1994,<br />
pag. 6.<br />
6 Rheingold H., Comun<strong>it</strong>à virtuali. Parlare, incontrarsi, vivere nel cyberspazio, Ed. Sperling & Kupfer, Milano,<br />
1994.<br />
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