25.06.2015 Views

Il bambino e il gioco rubato - anno 4° - Associazione Nazionale ...

Il bambino e il gioco rubato - anno 4° - Associazione Nazionale ...

Il bambino e il gioco rubato - anno 4° - Associazione Nazionale ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Miranda Calliari Magni da ormai 29 anni<br />

conduce un particolare laboratorio di pittura che<br />

favorisce la libera espressione, <strong>il</strong> “Closlieu”. Si<br />

ispira ad Arno Stern, famoso ricercatore francese<br />

che ha dedicato tutta la sua vita allo studio e alla<br />

difesa della traccia naturale.<br />

M.Magni ha fondato nel 1996 l’<strong>Associazione</strong><br />

Culturale <strong>il</strong> Segno <strong>il</strong> Colore, allo scopo di tutelare<br />

<strong>il</strong> lavoro pratico dell’Atelier di pittura, curare<br />

<strong>il</strong> patrimonio delle immagini e promuovere la<br />

divulgazione del Closlieu con conferenze e corsi,<br />

presso la sede di Bergamo, scuole e istituti<br />

universitari.<br />

<strong>Il</strong> <strong>gioco</strong> <strong>rubato</strong> - Baratti 2009<br />

<strong>Il</strong> laboratorio di pittura che Arno Stern ha fondato a<br />

Parigi nel 1946, chiamato Closlieu, rappresenta un<br />

luogo protetto dall’invadenza di modelli culturali e<br />

sociali per nulla rispettosi della vita del <strong>bambino</strong>.<br />

<strong>Il</strong> praticien è <strong>il</strong> guardiano e <strong>il</strong> servitore del <strong>gioco</strong> che si<br />

svolge nel Closlieu.<br />

Non rubiamo <strong>il</strong> <strong>gioco</strong> ai bambini, non organizziamo<br />

tutta la loro vita, non facciamola diventare troppo<br />

comoda, troppo protetta, troppo piena di stimoli…<br />

la nostra continua interferenza può renderli troppo<br />

dipendenti dal mondo degli adulti, incapaci di<br />

desiderare, di fare progetti autonomi, di sopportare<br />

fatica e impegno.<br />

<strong>Il</strong> Closlieu, dove dipingere è un <strong>gioco</strong>, rappresenta<br />

un’oasi protetta in cui la naturale capacità del <strong>bambino</strong><br />

di tracciare segni, immagini e usare colori viene<br />

tutelata, dove <strong>il</strong> dipingere è considerato un <strong>gioco</strong><br />

libero come quello della palla o di altri ugualmente<br />

indispensab<strong>il</strong>i al suo benessere<br />

Vivo con la costante sensazione che <strong>il</strong> Gioco del<br />

<strong>bambino</strong> sia stato <strong>rubato</strong>, con la certezza che <strong>il</strong><br />

<strong>gioco</strong> del tracciare, del dipingere e del rappresentare<br />

<strong>il</strong> proprio mondo sia oggi - per la maggior parte dei<br />

bambini- negato.<br />

Se i bambini non sapessero più giocare, quali sarebbero<br />

le conseguenze ?<br />

<strong>Il</strong> furto messo in atto nei riguardi del <strong>gioco</strong><br />

compromette <strong>il</strong> suo elemento fondante cioè la libertà…<br />

Un <strong>gioco</strong> per essere tale non può che essere libero, non<br />

si gioca seguendo le aspettative di altri, non si gioca<br />

per ottenere un risultato ma si gioca solo per vivere <strong>il</strong><br />

piacere di giocare, come non si dipinge per un prodotto<br />

da mostrare ma per <strong>il</strong> piacere profondo di esprimersi.<br />

Nel Closlieu si gioca dipingendo per soddisfare<br />

un’esigenza profonda e personale.<br />

M.M

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!