02.07.2015 Views

Progetto Preliminare.pdf - Comune di Urago d' Oglio

Progetto Preliminare.pdf - Comune di Urago d' Oglio

Progetto Preliminare.pdf - Comune di Urago d' Oglio

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

COMUNE DI URAGO D’OGLIO<br />

________________________________________________________________________________<br />

Lavori <strong>di</strong> Riqualificazione e completamento<br />

del Centro Sportivo<br />

in via Ru<strong>di</strong>ano<br />

________________________________________________________________________________<br />

<strong>Progetto</strong> <strong>Preliminare</strong><br />

(art. 93 e 128, comma 6 del D. Lgs. n. 163/2006)<br />

(art. 17 D.P.R. n. 207/2010)<br />

________________________________________________________________________________<br />

<strong>Progetto</strong>:<br />

geom. Giuseppe Zipponi<br />

via Aldo Moro 6<br />

25020 Azzano Mella<br />

C.F. ZPPGPP67P06B157Y<br />

p.IVA 03493950178<br />

tel 339-2868202<br />

mail: giuseppezipponi@libero.it<br />

Collegio Geometri BS: n. 4292<br />

Azzano Mella 21 novembre 2012<br />

________________________________________________________________________________<br />

1


In<strong>di</strong>ce<br />

______________________________________<br />

1) Fonti normative inerenti la redazione del<br />

progetto preliminare pag. 3<br />

2) Inquadramento pag. 4<br />

3) Premesse pag. 7<br />

4) Stato attuale pag. 7<br />

5) Rapporto fotografico pag. 8<br />

6) Identificazione catastale pag. 16<br />

7) Destinazione urbanistica pag. 17<br />

8) Descrizione del progetto pag. 19<br />

9) Fasi successive alla progettazione preliminare pag. 21<br />

10) Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> prefattibilità ambientale pag. 21<br />

11) Prime in<strong>di</strong>cazioni e <strong>di</strong>posizioni per la stesura<br />

dei piani <strong>di</strong> sicurezza pag. 21<br />

12) Stima sommaria dei costi pag. 27<br />

13) Quadro economico preliminare pag. 28<br />

Allegati pag. 28<br />

2


1) Fonti normative inerenti la redazione del progetto preliminare.<br />

Art. 93 D.L.vo 163/2006: Livelli della progettazione per gli appalti e per le concessioni <strong>di</strong> lavori<br />

Il progetto preliminare definisce le caratteristiche qualitative e funzionali dei lavori, il quadro delle<br />

esigenze da sod<strong>di</strong>sfare e delle specifiche prestazioni da fornire e consiste in una relazione illustrativa<br />

delle ragioni della scelta della soluzione prospettata in base alla valutazione delle eventuali soluzioni<br />

possibili, anche con riferimento ai profili ambientali e all'utilizzo dei materiali provenienti dalle attività<br />

<strong>di</strong> riuso e riciclaggio, della sua fattibilità amministrativa e tecnica, accertata attraverso le in<strong>di</strong>spensabili<br />

indagini <strong>di</strong> prima approssimazione, dei costi, da determinare in relazione ai benefici previsti, nonché in<br />

schemi grafici per l'in<strong>di</strong>viduazione delle caratteristiche <strong>di</strong>mensionali, volumetriche, tipologiche,<br />

funzionali e tecnologiche dei lavori da realizzare; il progetto preliminare dovrà inoltre consentire l'avvio<br />

della procedura espropriativa.<br />

Art. 17 D.P.R. 207/2010: Documenti componenti il progetto preliminare<br />

Il progetto preliminare definisce le caratteristiche qualitative e funzionali dei lavori, il quadro delle<br />

esigenze da sod<strong>di</strong>sfare e delle specifiche prestazioni da fornire nel rispetto delle in<strong>di</strong>cazioni del<br />

documento preliminare alla progettazione; evidenzia le aree impegnate, le relative eventuali fasce <strong>di</strong><br />

rispetto e le occorrenti misure <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a, nonché le specifiche funzionali ed i limiti <strong>di</strong> spesa delle<br />

opere da realizzare, ivi compreso il limite <strong>di</strong> spesa per gli eventuali interventi e misure compensative<br />

dell’impatto territoriale e sociale e per le infrastrutture ed opere connesse, necessarie alla realizzazione.<br />

Il progetto preliminare stabilisce i profili e le caratteristiche più significative degli elaborati dei successivi<br />

livelli <strong>di</strong> progettazione, in funzione delle <strong>di</strong>mensioni economiche e della tipologia e categoria<br />

dell’intervento, ed è composto dai seguenti elaborati, salva <strong>di</strong>versa motivata determinazione del<br />

responsabile del proce<strong>di</strong>mento ai sensi dell’articolo 15, comma 3, anche con riferimento alla loro<br />

articolazione:<br />

a) relazione illustrativa;<br />

b) relazione tecnica;<br />

c) stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> prefattibilità ambientale;<br />

d) stu<strong>di</strong> necessari per un’adeguata conoscenza del contesto in cui è inserita l’opera, corredati da dati<br />

bibliografici, accertamenti ed indagini preliminari - quali quelle storiche archeologiche ambientali,<br />

topografiche, geologiche, idrologiche, idrauliche, geotecniche e sulle interferenze e relative relazioni ed<br />

elaborati grafici – atti a pervenire ad una completa caratterizzazione del territorio ed in particolare delle<br />

aree impegnate;<br />

e) planimetria generale e elaborati grafici;<br />

f) prime in<strong>di</strong>cazioni e misure finalizzate alla tutela della salute e sicurezza dei luoghi <strong>di</strong> lavoro per la<br />

stesura dei piani <strong>di</strong> sicurezza con i contenuti minimi <strong>di</strong> cui al comma 2;<br />

g) calcolo sommario della spesa;<br />

h) quadro economico <strong>di</strong> progetto;<br />

i) piano particellare preliminare delle aree o rilievo <strong>di</strong> massima degli immobili.<br />

3


2) Inquadramento – Ortofoto<br />

4


2.1 ) Inquadramento – C.T.R.<br />

5


2.2) Inquadramento particolare<br />

6


3) Premesse.<br />

L’Amministrazione del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Urago</strong> d’<strong>Oglio</strong>, dopo aver eseguito un primo intervento <strong>di</strong><br />

riqualificazione nel corso del 2010, intende procedere alla ulteriore riqualificazione e al completamento<br />

del centro sportivo in via Ru<strong>di</strong>ano al fine <strong>di</strong> adeguarlo alle attuali necessità del paese me<strong>di</strong>ante interventi<br />

puntuali miranti, in particolare, alla modernizzazione della struttura.<br />

Tali interventi sono descritti nel successivo punto 8.<br />

4) Stato attuale.<br />

l <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Urago</strong> d’<strong>Oglio</strong> è dotato <strong>di</strong> un Centro Sportivo situato nella parte Sud del centro abitato, in<br />

una zona compresa tra la strada per Orzinuovi ed una lanca del fiume <strong>Oglio</strong>.<br />

Il Centro è sostanzialmente caratterizzato dalla presenza <strong>di</strong> due <strong>di</strong>stinte zone tra loro parzialmente<br />

interconnesse ma funzionalmente <strong>di</strong>stinte come destinazione e come utilizzo:<br />

- nella parte a sud: lo sta<strong>di</strong>o del calcio (in erba) con le proprie strutture <strong>di</strong> supporto (spogliatoi,<br />

magazzino etc.) oltre che un secondo campo <strong>di</strong> calcio (in terra battuta);<br />

- nella parte a nord: alcuni impianti <strong>di</strong> completamento per altre attività sportive, in prossimità<br />

dell’acceso principale; ovvero tre campi per le bocce, tennis e basket.<br />

La struttura <strong>di</strong> supporto ai suddetti impianti sportivi <strong>di</strong> completamento del Centro Sportivo è stato<br />

recentemente oggetto <strong>di</strong> un intervento <strong>di</strong> riqualificazione come da progetto definitivo-esecutivo<br />

approvato con deliberazione <strong>di</strong> Giunta Comunale n. 23 del 21/03/2010 e successiva perizia suppletiva<br />

approvata con deliberazione <strong>di</strong> Giunta Comunale n. 31 del 11/05/2011.<br />

7


5) Rapporto fotografico.<br />

Particolare zona Servizi a nord<br />

Particolare campo in erba naturale<br />

8


Particolare campo in terra battuta<br />

Viale alberato centrale (vista dalla S.P.)<br />

Controstrada sulla S.P.<br />

9


Spazio tra campo e viale alberato<br />

Zona a ovest del campo in terra battuta (futuri parcheggi)<br />

Viale a ovest (verso Morti in Campo)<br />

10


Particolare campo in terra battuta<br />

Tribuna campo in erba sintetica<br />

Tribuna campo in erba sintetica<br />

11


Tribuna campo in erba sintetica<br />

Particolare della copertura della tribuna campo in erba sintetica<br />

Tribuna campo in erba sintetica<br />

12


Magazzino sotto tribuna campo in erba sintetica<br />

Campo bocce<br />

Campo tennis<br />

13


Campo basket<br />

Campo in erba naturale<br />

Spogliatoi<br />

14


Accessori<br />

Palazzina Servizi a nord<br />

Palazzina Servizi a nord<br />

15


6) Identificazione catastale.<br />

Le aree oggetto <strong>di</strong> intervento sono identificate dalle particelle 265 - 267 - 219 - 268 – 16 del foglio 14<br />

Catasto Terreni ritualmente intestate al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Urago</strong> D’<strong>Oglio</strong>.<br />

Si riporta <strong>di</strong> seguito l’estratto mappa con evidenziato il limite del comparto.<br />

16


7) Destinazione urbanistica.<br />

L’intervento ricade nella “zona S.P.” - Servizi Pubblici del P.G.T. vigente e del relativo Piano dei<br />

Servizi, come evidenziato nell’allegato. In particolare il paino dei servizi classifica l’immobile come “<br />

attrezzature verde – Sportive – Centro Sportivo”.<br />

Tale zona è regolata dagli articoli 8 e 10 delle N.T.A. del Piano dei Servizi che prevedono:<br />

Art. 8 - Concorso dei privati alla realizzazione del Piano dei Servizi<br />

I privati hanno la facoltà <strong>di</strong> proporre la realizzazione, a loro intero carico o in compartecipazione col <strong>Comune</strong> od<br />

altro Ente, delle attrezzature previste dal Piano dei servizi, sia su aree <strong>di</strong> loro proprietà, come su aree <strong>di</strong><br />

proprietà del comune, o appositamente asservite all'uso pubblico. La proposta <strong>di</strong> realizzazione può anche<br />

prevedere una localizzazione <strong>di</strong>versa da quella in<strong>di</strong>cata dal Piano dei Servizi, anche su aree non specificamente<br />

destinate ai servizi, purché non si tratti <strong>di</strong> aree agricole, aree ambientali, aree <strong>di</strong> rispetto o aree <strong>di</strong> non<br />

trasformazione; tale <strong>di</strong>versa previsione non comporta variante del Piano dei servizi ed è soggetta alle previsioni <strong>di</strong><br />

cui all'art. 2.<br />

Art. 10 - Costruzioni nelle aree a servizi<br />

I limiti <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficabilità delle aree del Piano dei Servizi sono definiti in sede <strong>di</strong> approvazione del progetto esecutivo,<br />

tenendo conto della necessità <strong>di</strong> garantire, soprattutto per quanto riguarda l'altezza degli e<strong>di</strong>fici, un coerente<br />

rapporto col contesto e<strong>di</strong>lizio ed ambientale In<strong>di</strong>cativamente si ritiene opportuno non superare i due piani fuori<br />

terra e l'altezza <strong>di</strong> m. 8,50 ed un rapporto <strong>di</strong> copertura RC del 40%.<br />

Qualora per comprovate ragioni, non fosse possibile rispettare i succitati parametri, l’Amministrazione potrà<br />

ricorrere all’istituto del permesso <strong>di</strong> costruire in deroga <strong>di</strong> cui all’art. 40 della legge regionale n. 12/05 e<br />

successive mo<strong>di</strong>fiche e nel rispetto della <strong>di</strong>sciplina ivi contenuta.<br />

Sono in ogni caso fatti salvi i <strong>di</strong>ritti dei terzi: in particolare dovrà sempre essere rispettata la <strong>di</strong>stanza minima<br />

del fabbricato dai confini <strong>di</strong> proprietà pari a mt. 5,00 e la <strong>di</strong>stanza minima tra fabbricati con pareti finestrate<br />

pari a mt. 10,00.<br />

Nelle aree per attrezzature sportive è ammessa anche la costruzione dell’alloggio del custode<br />

Parcheggi in zone "S.P.": all'interno delle zone per attrezzature scolastiche ed attrezzature <strong>di</strong> interesse comune,<br />

ma in posizione perimetrale, sono da prevedersi adeguati parcheggi. Per le zone a verde sarà destinata al<br />

parcheggio non più del 10% dell'area, in posizione perimetrale, tale da essere raggiungibile dalle strade <strong>di</strong> accesso<br />

senza attraversamento dell'area.<br />

Tutti i parcheggi saranno alberati con piante <strong>d'</strong>alto fusto nella misura <strong>di</strong> almeno una pianta ogni mq. 30.<br />

Si riporta <strong>di</strong> seguito estratto P.G.T. con evidenziato il limite del comparto.<br />

17


8) Descrizione del progetto.<br />

Il progetto, che consiste nella riqualificazione e completamento organico del centro sportivo, si articola<br />

nei seguenti interventi particolari:<br />

A) Copertura dei 3 campi a nord (zona nord - ingresso)<br />

I 3 campi attuali sono utilizzati per: bocce, tennis e basket.<br />

Il progetto prevede la realizzazione <strong>di</strong> una struttura <strong>di</strong> copertura per ognuno dei 3 campi avente<br />

<strong>di</strong>mensioni (ciascuna) <strong>di</strong> circa 20 x 37 m affinchè possano essere utilizzati anche durante il periodo<br />

invernale per la pratica delle più <strong>di</strong>ffuse attività sportive.<br />

La copertura è prevista:<br />

- con struttura in acciaio zincato a caldo reticolare o scatolato avente un’altezza <strong>di</strong> circa m. 8,50<br />

conprensiva <strong>di</strong> elementi strutturali, , giunti, bulloni, aste , irrigi<strong>di</strong>menti della maglia a forma sferica,<br />

- copertura composta da teli sfilabili in doppia membrana<br />

La doppia membrana è costituita da una prima membrana esterna principale portante e da una seconda<br />

membrana interna saldata alla prima per garantire il maggiore isolamento termico ed una maggiore<br />

stabilità ai carichi dovuti a neve e vento grazie alla pneumaticitá generata dal cuscino <strong>d'</strong>aria che si viene<br />

a creare tra le due membrane. I vantaggi particolari della doppia membrana devono garantire:<br />

1. una notevole riduzione del fenomeno "condensa"<br />

2. una drastica riduzione dei consumi <strong>di</strong> combustibile per il riscaldamento <strong>di</strong> circa il 50% rispetto alla<br />

singola membrana, a parità <strong>di</strong> temperatura interna<br />

3. una migliore abitabilità nelle stagioni interme<strong>di</strong>e ed ottima coibentazione in estate con eliminazione<br />

dell'effetto "cappa <strong>di</strong> calore"<br />

4 una eccellente luminosità naturale determinata dalla proprietà <strong>di</strong>ffusiva e quin<strong>di</strong> antiabbagliante della<br />

speciale membrana interna.<br />

La copertura sarà completa <strong>di</strong> accessori, porte e uscite si sicurezza e impianti per l’illuminazione,<br />

riscaldamento/ventilazione, struttura <strong>di</strong> protezione, bruciatore, impianto <strong>di</strong> emergenza,<br />

Inoltre sarà necessario provvedere alla sistemazione e, ove necessario, rifacimento, della<br />

pavimentazione con pavimento sportivo.<br />

In sostanza verranno ricavati n. 3 campi coperti polivalenti.<br />

B) Trasformazione dell’attuale campo <strong>di</strong> calcio a 11 da fondo in terra battuta in erba<br />

sintetica.<br />

Il progetto prevede la totale sostituzione del fondo, attualmente in terra battuta, del campo <strong>di</strong> calcio a<br />

sud <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni (misurazione al muretto) 130 x 70 m.<br />

La superficie è quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> 9.100 m 2 .<br />

19


Il nuovo fondo sarà in erba sintetica <strong>di</strong> ultima generazione e comprenderà anche i necessari spessori<br />

sottostanti, drenaggi, livellazioni, canalette, sottofon<strong>di</strong>, manti e porte e segnaletica.<br />

Il tutto omologato F.I.G.C..<br />

Viene inoltre previsto l’impianto <strong>di</strong> irrigazione, una tribuna in ferro prefabbricata con capienza circa<br />

300 persone, la verifica ed eventuale messa a norma dell’impianto <strong>di</strong> illuminazione.<br />

C) Rifacimento copertura della tribuna del campo <strong>di</strong> calcio in erba naturale e contestuale<br />

installazione <strong>di</strong> pannelli fotovoltaici sulla copertura.<br />

Si tratta <strong>di</strong> intervenire sulla tribuna/magazzino del campo <strong>di</strong> calcio in erba naturale esistente la quale ha<br />

<strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> circa 30 x 12 m.<br />

E’ prevista:<br />

- la manutenzione della struttura lamellare in legno,<br />

- la verifica della portata e l’eventuale adeguamento strutturale per il sovraccarico dei pannelli<br />

fotovoltaici;<br />

- la fornitura e posa <strong>di</strong> pannelli fotovoltaici per la produzione <strong>di</strong> energia elettrica per una potenzialità <strong>di</strong><br />

circa 40 Kw;<br />

- la ma nutazione or<strong>di</strong>naria dell’intera struttura me<strong>di</strong>ante opere minori <strong>di</strong> manutenzione e tinteggiature<br />

per renderla maggiormente decorosa.<br />

D) Sistemazioni esterne.<br />

E’ prevista la realizzazione <strong>di</strong> una nuova zona <strong>di</strong> parcheggi esterni a sud con accesso dalla contro strada<br />

esistente. I parcheggi saranno dotati <strong>di</strong> impianto <strong>di</strong> illuminazione e raccolta acque.<br />

Altri parcheggi <strong>di</strong> servizio verranno reperiti nelle pertinenze interne.<br />

Verde <strong>di</strong> arredo a completamento dei filari alberati esistenti e pavimentazione con autobloccanti della<br />

zona ingresso.<br />

Si allegano i seguenti elaborati grafici descrittivi <strong>di</strong> quanto sopra:<br />

- planimetria <strong>di</strong> rilevo: (allegato A);<br />

- planimetria e schemi <strong>di</strong> progetto (allegato B);<br />

In sede <strong>di</strong> progettazione definitiva dovrà essere realizzato un rilievo dettagliato degli immobili ad uso<br />

della progettazione definitiva stessa.<br />

Il progetto potrà essere eventualmente attuato in <strong>di</strong>versi lotti funzionali.<br />

20


9) Fasi successive alla progettazione preliminare.<br />

Le successive fasi della progettazione, previste nel D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207, dovranno rispettare<br />

quanto stabilito ed evidenziato nel presente progetto preliminare, soprattutto in riferimento agli<br />

obiettivi che lo stesso intende perseguire, dettati dalle esigenze attuali dello stato <strong>di</strong> fatto.<br />

La progettazione esecutiva dovrà essere supportata da idonea relazione geologica che comprenda un<br />

inquadramento sismico, la verifica delle classi <strong>di</strong> fattibilità geologica per le azioni <strong>di</strong> piano e le<br />

prescrizioni per la progettazione definitiva-esecutiva.<br />

Allo stato attuale si <strong>di</strong>spone comunque <strong>di</strong> una relazione geologica, che si intende integralmente<br />

richiamata, recentemente commissionata dal <strong>Comune</strong> e inerente i recenti lavori <strong>di</strong> riqualificazione la<br />

quale conclude nel modo seguente:<br />

“I depositi che caratterizzano il sottosuolo in corrispondenza dell’immobile oggetto <strong>di</strong> riqualificazione sono<br />

costituiti in prevalenza da ghiaia e sabbia addensata con ciottoli e rari trovanti.<br />

In fase <strong>di</strong> progettazione definitiva-esecutiva si potranno effettuare prove penetrometriche per verificare il grado <strong>di</strong><br />

addensamento del terreno, non essendo stato possibile in questa fase eseguire specifiche indagini <strong>di</strong> dettaglio.<br />

La falda acquifera è situata a profon<strong>di</strong>tà superiori ai 10 m.<br />

Sulla base <strong>di</strong> quanto rilevato nella presente relazione si ritiene che l’intervento sia compatibile con le<br />

caratteristiche geologiche, idrogeologiche e sismiche del territorio.”.<br />

10) Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> prefattibilità ambientale.<br />

Al fine <strong>di</strong> valutare la fattibilità dell’intervento si fa riferimento al Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio<br />

comunale.<br />

L’immobile è classificato come “Tessuto urbano consolidato e <strong>di</strong> completamento con classe <strong>di</strong><br />

sensibilità paesistica 2: bassa.<br />

Non vi sono vincoli.<br />

Da quanto sopra emerso si può dedurre che non sussiste alcun particolare vincolo o limitazione<br />

interferente sulle aree <strong>di</strong> intervento che ne possa con<strong>di</strong>zionare la fattibilità.<br />

11) Prime in<strong>di</strong>cazioni e <strong>di</strong>posizioni per la stesura dei piani <strong>di</strong> sicurezza.<br />

Gli interventi in progetto ricadono nell’ambito <strong>di</strong> applicazione del D.L.vo 81/2008.<br />

In particolare altre normative <strong>di</strong> riferimento sono: L. 415/98, D.P.R. 554/99, D.P.R. 34/00.<br />

La redazione del Piano <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento, come pure del Fascicolo Tecnico con le<br />

caratteristiche dell’opera, è demandata in sede <strong>di</strong> progetto definitivo – esecutivo.<br />

I rischi particolari (aggiuntivi rispetto a quelli generici) ai quali bisognerà prestare dovuta attenzione<br />

saranno comunque i seguenti:<br />

21


linee elettriche<br />

Risulta evidente quin<strong>di</strong> quanto la segnaletica, messa in opera seguendo il principio della visibilità e della<br />

leggibilità, rappresenti un elemento fondamentale per la sicurezza del cantiere.<br />

Facendo riferimento alla Norma UNI EN 1436, idonea segnaletica andrà posta in avvicinamento al<br />

cantiere, con relativi in<strong>di</strong>cazioni della lunghezza del tratto interessato dal cantiere stesso; verranno poi<br />

posizionati segnali, come previsto dagli schemi segnaletici del <strong>di</strong>sciplinare del Co<strong>di</strong>ce della Strada, in<br />

verticale su supporti zavorrati.<br />

Ovviamente tutta la segnaletica temporanea dovrà essere rimossa al termine dei lavori, senza lasciare<br />

alcuna traccia.<br />

Tutti i lavoratori dovranno operare nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza più alte possibili: per questo dovranno<br />

essere obbligatoriamente utilizzati indumenti ad alta visibilità <strong>di</strong> classe 3 o 2.<br />

Particolare attenzione nella stesura del Piano <strong>di</strong> Sicurezza e Coor<strong>di</strong>namento dovrà essere posta nella<br />

valutazione dei rischi, come <strong>di</strong> seguito specificato.<br />

Oltre ai rischi propri del cantiere oggetto del presente piano, insiti nelle varie lavorazioni previste, e<br />

trattati estesamente nei capitoli successivi, occorre tener presenti anche i rischi correlati all’ambiente<br />

circostante il cantiere. Essi possono essere indotti nel cantiere dall’ambiente circostante (ossia originatisi<br />

all’esterno del cantiere e propagatisi all’interno dello stesso) oppure indotti dal cantiere verso l’ambiente<br />

circostante esterno (ossia originatisi nel cantiere e propagatisi all’esterno <strong>di</strong> esso). In ogni caso essi<br />

devono essere valutati attentamente dall’impresa incaricata <strong>di</strong> realizzare il cantiere, ossia dall’impresa<br />

capofila, prima dell’apertura del cantiere e prima dell’inizio dei lavori.<br />

Premesso che la <strong>di</strong>stinzione tra questi due tipi <strong>di</strong> rischio non è sempre netta, <strong>di</strong> massima detti rischi<br />

sono brevemente in<strong>di</strong>cati nei capitoli successivi.<br />

Rischi indotti dal sito al cantiere<br />

Meteorologici<br />

Il luogo in cui sorge il cantiere può essere soggetto a nebbie; qualora la visibilità in cantiere fosse critica,<br />

le movimentazioni, i sollevamenti, gli accessi e le uscite per il cantiere dovranno<br />

essere sospesi o condotti a ritmo ridotto con visione <strong>di</strong>retta del carico, con segnalazioni alternative a<br />

quelle visive (ad esempio segnalazioni acustiche) e avvertimento per i passanti. Non si sospetta la<br />

presenza <strong>di</strong> or<strong>di</strong>gni bellici interrati.<br />

Da intrusione <strong>di</strong> traffico<br />

Poiché nell’esecuzione dei lavori ci sono delle interferenze inevitabili alla sede stradale, si deve<br />

prevedere la chiusura temporanea al traffico dei tratti <strong>di</strong> strada interessati dal cantiere e delle aree <strong>di</strong><br />

cantiere limitrofe.<br />

Anche il traffico dei mezzi d’opera scorrerà attraverso la strada pubblica e pertanto occorrerà prestare<br />

particolare attenzione per le strade a circolazione intensa che collegano la via predetta.<br />

Gli accessi al cantiere saranno ben segnalati con <strong>di</strong>vieti <strong>di</strong> accesso alle persone e ai mezzi non<br />

autorizzati, tutta la zona <strong>di</strong> cantiere e la segnaletica dovrà essere illuminata nelle ore buie e ne dovrà<br />

essere garantita l’efficienza anche nei giorni non lavorativi.<br />

Dovranno essere esposti in modo visibile, anche durante le ore buie, i cartelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> parcheggio<br />

nelle zone <strong>di</strong> lavoro.<br />

Prima <strong>di</strong> iniziare tutte le fasi <strong>di</strong> lavoro andrà posizionata l segnalazione stradale prevista dal<br />

Regolamento <strong>di</strong> attuazione del Co<strong>di</strong>ce della Strada (DPR 16/12/92) e concordata con il <strong>Comune</strong> in<br />

funzione delle necessità del momento.<br />

22


Tutti i lavoratori impegnati in zone interessate dal traffico dovranno indossare indumenti ad alta<br />

visibilità.<br />

Dovranno essere esposti in modo visibile, anche durante le ore buie, i cartelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> parcheggio<br />

ed utilizzo delle zone <strong>di</strong> lavoro.<br />

La presenza eventuale <strong>di</strong> pedoni dovrà essere confinata entro appositi percorsi ben segnalati e protetti,<br />

ponendo attenzione alla chiusura dei tratti dove si sviluppano i lavori allo scopo <strong>di</strong> evitare intrusioni.<br />

Da opere confinanti<br />

Non sono presenti, al momento della pre<strong>di</strong>sposizione del progetto, altre attività <strong>di</strong> cantiere nelle<br />

a<strong>di</strong>acenze della zona in oggetto; nel caso si riscontri tale situazione sarà in<strong>di</strong>spensabile evitare<br />

sovrapposizioni <strong>di</strong> lavorazioni ed eventualmente prestare particolare attenzione soprattutto all’accesso<br />

dei mezzi nelle strade <strong>di</strong> circolazione comune.<br />

Da attività confinanti<br />

Oltre ai collegamenti con strade esistenti aperte al traffico, particolare attenzione dovrà essere posta alle<br />

interferenze con i parcheggi esistenti.<br />

Incen<strong>di</strong> o scoppi<br />

Tutte le lavorazioni che implicano la manipolazione o l’uso <strong>di</strong> sostanze infiammabili dovranno essere<br />

effettuate secondo le prescrizioni del presente piano e del P.O.S. che verrà redatto dalle imprese<br />

operanti in cantiere e trasmesso al coor<strong>di</strong>natore della sicurezza in fase esecutiva.<br />

In cantiere, in ogni area <strong>di</strong> lavoro, dovranno essere presenti estintori o analoghi presi<strong>di</strong> antincen<strong>di</strong>o.<br />

Da reti <strong>di</strong> servizi<br />

Prima <strong>di</strong> dare avvio alle opere, l’impresa verificherà gli accor<strong>di</strong> eventualmente già stipulati dalla<br />

Committente con gli enti gestori e ubicherà con saggi, rilevazioni, estrapolazioni e altri mezzi adeguati la<br />

precisa posizione delle reti esistenti segnalate o meno, prima <strong>di</strong> avviare le lavorazioni interessate,<br />

prendendo contatto <strong>di</strong>retto con gli enti gestori <strong>di</strong> tali linee o sottoservizi.<br />

In presenza <strong>di</strong> nastro segnalatore interrato o in vicinanza <strong>di</strong> linee, lo scavo dovrà essere condotto a<br />

mano senza uso <strong>di</strong> attrezzi che possano causare urti o azioni violente. I <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> progetto riportano le<br />

planimetrie delle reti esistenti nell’area dei lavori.<br />

Il personale <strong>di</strong> cantiere sarà avvisato della presenza delle linee, in particolare gli assistenti e gli operatori<br />

<strong>di</strong> mezzi meccanici, affinché adeguino il loro comportamento al fine <strong>di</strong> evitare pericolosi avvicinamenti.<br />

Anche i subaffidatari dovranno essere avvisati in tal senso.<br />

Si ricorda che la liberazione <strong>di</strong> corde, cavi, tubi interrati metallici o plastici può dare luogo a pericolosi<br />

ritorni elastici con violenti colpi: i lavoratori impegnati in tali operazioni devono<br />

vincolare tali possibili elasticità con i ritegni tecnicamente possibili oppure sostare al <strong>di</strong> fuori del raggio<br />

<strong>di</strong> azione dei mezzi meccanici impegnati in tali operazioni.<br />

Per quanto riguarda le tavole redatte del progetto esecutivo, si precisa che:<br />

- le planimetrie, anche dove siano quotate, sono da ritenersi approssimative in quanto lavori successivi<br />

alla posa dei servizi possono avere determinato uno stato <strong>di</strong> fatto non conforme a quello descritto nelle<br />

mappe, e fatto dunque obbligo all’appaltatore <strong>di</strong> svolgere tutte le verifiche <strong>di</strong> rispondenza necessarie;<br />

- la profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> posa dei servizi è variabile;<br />

- sulle planimetrie non sono sempre evidenziate le derivazioni <strong>di</strong> allacciamenti;<br />

- servizi <strong>di</strong> recente posa possono non essere stati ancora inseriti nelle mappe;<br />

- l’impresa dovrà comunque eseguire i lavori con la massima cautela e <strong>di</strong>ligenza, anche me<strong>di</strong>ante<br />

opportuni assaggi ove necessario;<br />

- il personale dei servizi competenti e dei reparti operativi degli Enti gestori sarà a <strong>di</strong>sposizione su<br />

richiesta anche prima <strong>di</strong> iniziare i lavori;<br />

Dato che nel tempo intercorrente tra il progetto e l’inizio dei lavori potrebbero essere realizzate o<br />

mo<strong>di</strong>ficate varie linee <strong>di</strong> sottoservizi, l’impresa appaltatrice, prima dell’inizio dei lavori, dovrà accertarsi<br />

presso tutti gli enti gestori circa tali possibili nuove situazioni.<br />

23


Rischi indotti dal cantiere al sito<br />

Si elencano qui <strong>di</strong> seguito i principali rischi generati dal cantiere nei confronti dell’ambiente esterno.<br />

Si dovrà in particolare valutare se le lavorazioni previste nel cantiere possono provocare danni, lesioni,<br />

rotture o altri incidenti nell’ambiente circostante (proiezione <strong>di</strong> sassi, ce<strong>di</strong>menti, smottamenti <strong>di</strong> terreno,<br />

acque reflue, polvere, fughe <strong>di</strong> gas, ecc...).<br />

Si appureranno inoltre, ai fini del rispetto dei valori limite delle sorgenti sonore <strong>di</strong> cui al Decreto del<br />

Presidente del Consiglio dei Ministri del 14/11/1997, la classe (o le classi) delle aree circostanti il<br />

cantiere.<br />

Si rinvia ai capitoli specifici (rumore, macchine da cantiere, ecc...) per in<strong>di</strong>viduare i rime<strong>di</strong> possibili nei<br />

vari casi sopra esposti.<br />

L’accesso al cantiere avverrà tramite la scala esterna (via <strong>di</strong> fuga) posta in lato est, con partenza dal<br />

secondo interrato.<br />

Da convivenza con il traffico urbano<br />

Durante l’intero periodo <strong>di</strong> esecuzione dei lavori l’impresa dovrà dare piena e puntuale attuazione alle<br />

<strong>di</strong>sposizioni dettate dal DPR 16 <strong>di</strong>cembre 1992 n. 495 – regolamento <strong>di</strong> attuazione del nuovo co<strong>di</strong>ce<br />

della strada – in particolare per quanto attiene agli articoli da 30 a 43.<br />

In particolare, poiché è previsto un movimento <strong>di</strong> automezzi da e per il cantiere, l’Appaltatore dovrà<br />

segnalare il fatto al <strong>Comune</strong> (in quanto ente proprietario delle strade) ed attenersi alle prescrizioni dallo<br />

stesso fornite (particolare attenzione deve essere posta in occasione dell’eventuale entrata o uscita <strong>di</strong><br />

veicoli con carichi eccezionali autorizzati a circolare senza scorta tecnica o della polizia stradale).<br />

Da passaggio <strong>di</strong> carichi sospesi<br />

Tutti i sollevamenti e le rotazioni dovranno avvenire entro l’area <strong>di</strong> pertinenza del cantiere.<br />

In caso <strong>di</strong> situazioni <strong>di</strong>verse, per le quali i carichi dovessero necessariamente transitare all’esterno del<br />

cantiere, i manovratori dovranno essere istruiti sui comportamenti da seguir (avvisi acustici,<br />

segnalazioni, ecc.) e dovranno essere sistemati chiari cartelli <strong>di</strong> avviso per chi transita.<br />

Si ricorda che in presenza <strong>di</strong> linee aeree telefoniche ed elettriche l’impresa dovrà uniformarsi alle<br />

normative in atto circa e <strong>di</strong>stanze <strong>di</strong> rispetto e comunque, in prossimità <strong>di</strong> queste linee, gli operatori<br />

dovranno essere assistiti a terra da personale istruito in tal senso.<br />

Da proiezione o caduta <strong>di</strong> materiali verso l’esterno<br />

Non si possono escludere proiezioni <strong>di</strong> materiali all’esterno, ad esempio sassi lanciati dalle ruote <strong>di</strong><br />

mezzi pesanti.<br />

Per eventuali lavorazioni caratterizzate da alte pressioni, l’impresa dovrà impiegare protezioni solide e<br />

ben fisse in corrispondenza dei punti <strong>di</strong> svolgimento <strong>di</strong> tali lavorazioni, ad esempio utilizzando apposite<br />

“campane” o schermi equivalenti.<br />

Si dovrà porre particolare attenzione in ogni occasione <strong>di</strong> trasporto o movimentazione dei materiali o<br />

manufatti affinché sia scongiurato il rischio <strong>di</strong> rovesciamento o caduta degli stessi verso la strada o<br />

l’area non interessata dai lavori, ad esempio curando sempre l’imbragatura dei pezzi.<br />

Da mezzi pesanti su vie con traffico intenso<br />

Oltre al rispetto <strong>di</strong> quanto stabilito dal Co<strong>di</strong>ce della strada, l’uscita dal cantiere con mezzi pesanti dovrà<br />

essere segnalata sia <strong>di</strong> giorno che nelle ore serali.<br />

La precedenza andrà data al traffico stradale.<br />

I mezzi uscenti dal cantiere dovranno immettersi all’esterno dopo avere pulito le parti che possano<br />

sporcare la sede stradale (ruote, assali, parafanghi, paraurti, canali, cassoni, sponde, ecc.).<br />

24


Da scarsa visibilità<br />

La recinzione del cantiere e gli accessi alle zone <strong>di</strong> lavoro dovranno essere ben visibili e segnalati, come<br />

già detto, sia <strong>di</strong> giorno che <strong>di</strong> sera.<br />

Si ricorda che la zona del cantiere potrebbe essere soggetta a forte nebbia: la segnalazione e la<br />

illuminazione dovranno essere perciò visibili anche in tale caso.<br />

Dovrà essere realizzata una sufficiente illuminazione provvisoria sia in prossimità degli accessi che<br />

collegano il cantiere con l’or<strong>di</strong>naria viabilità sia in corrispondenza delle varie strutture <strong>di</strong> cantiere.<br />

Da intrusione <strong>di</strong> persone<br />

Tutta l’area <strong>di</strong> cantiere andrà opportunamente delimitata con un adeguata recinzione lungo la quale<br />

andrà posta la segnaletica <strong>di</strong> avviso del pericolo e <strong>di</strong> <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> accesso; laddove vi siano scavi aperti,<br />

trincee o buche, si dovrà recingere l’area con parapetti o barriere che ne impe<strong>di</strong>scano l’accesso.<br />

Durante le lavorazioni, soprattutto in presenza <strong>di</strong> mezzi in movimento, le zone <strong>di</strong> cantiere dovranno<br />

essere presi<strong>di</strong>ate a vista per impe<strong>di</strong>re transiti non compatibili con la lavorazione in corso, anche<br />

fermando temporaneamente le lavorazioni per consentire ingressi e uscite <strong>di</strong> persone.<br />

Dovrà essere quoti<strong>di</strong>anamente controllato il perfetto stato della recinzione e <strong>di</strong> tutti gli ingressi<br />

pedonali e carrai al cantiere.<br />

La recinzione del cantiere non deve dar luogo, in caso <strong>di</strong> vento, a <strong>di</strong>stacchi o altri fenomeni pericolosi.<br />

Da incen<strong>di</strong> o scoppi<br />

Eventuali scoppi in cantiere potrebbero verificarsi per <strong>di</strong>fetti a macchinari e attrezzature (compressori,<br />

cannelli ossiacetilenici, serbatoi, fusti e lattine, ecc.), pertanto, per prevenire tali rischi verso l’esterno, le<br />

potenziali fonti <strong>di</strong> scoppio dovranno essere tenute <strong>di</strong>stanti, per quanto tecnicamente possibile, dalle<br />

attività esistenti.<br />

Naturalmente ciò non esimerà dalla verifica perio<strong>di</strong>ca e puntuale circa la perfetta efficienza <strong>di</strong> macchine,<br />

attrezzature, impianti.<br />

L’impresa dovrà mantenere in cantiere ed alla portata due estintori a polvere da 6 kg.<br />

Da rumore <strong>di</strong> macchine e attività <strong>di</strong> cantiere<br />

Il cantiere potrà produrre, durante il lavoro, rumori derivanti dall’uso <strong>di</strong> macchine e attrezzature, dalla<br />

movimentazione dei materiali, ad attività varie.<br />

Le emissioni sonore avverranno pertanto durante le ore lavorative, che si prevede siano <strong>di</strong>stribuite<br />

nella fascia oraria tra le 7 e le 19. Esse dovranno essere contenute nei limiti <strong>di</strong> legge; inoltre l’impresa è<br />

tenuta ad effettuare le attività più rumorose al <strong>di</strong> fuori dell’orario <strong>di</strong>dattico (sfruttando per esempio<br />

giorni festivi e prefestivi).<br />

Poiché appare tecnicamente poco praticabile segregare le aree <strong>di</strong> lavoro, il contenimento delle emissioni<br />

sonore nei pressi degli inse<strong>di</strong>amenti esistenti (in particolare delle abitazioni) dovrà essere attuato<br />

limitando il rumore prodotto dai macchinari.<br />

Da acque reflue <strong>di</strong> cantiere<br />

Possono essere acque meteoriche o <strong>di</strong> lavorazione.<br />

Le acque meteoriche uscenti dalle aree <strong>di</strong> lavoro dovranno essere raccolte in modo da non <strong>di</strong>sperdersi<br />

sulle se<strong>di</strong> stradali o sulle aree circostanti il cantiere, convogliandole nelle eventuali linee <strong>di</strong> raccolta già<br />

presenti o adottando opportune contropendenze.<br />

Nel caso che acque meteoriche allagassero gli scavi all’interno <strong>di</strong> strade e piazzali, si dovrà attendere il<br />

naturale drenaggio o convogliarle presso le ca<strong>di</strong>toie esistenti, senza <strong>di</strong>sperderle sul suolo pubblico.<br />

Da polveri <strong>di</strong> cantiere<br />

Si dovrà tenere bagnato il fondo delle zone <strong>di</strong> transito dei mezzi <strong>di</strong> cantiere e movimentare le terre<br />

limitandosi allo stretto necessario.<br />

Eventuali polveri e residui <strong>di</strong> terre e ghiaie che dovessero sporcare le zone circostanti il cantiere<br />

dovranno essere quoti<strong>di</strong>anamente ripuliti.<br />

25


Eventuali polveri cementizie o <strong>di</strong> particolare finezza che dovessero prodursi con continuità<br />

nell’esercizio <strong>di</strong> impianti e attività varie (ad esempio nel rifornire <strong>di</strong> cemento eventuali impastatori, ecc.),<br />

dovranno essere convogliate in appositi filtri depolveratori, da scaricare e ripulire regolarmente.<br />

Alcune lavorazioni potrebbero produrre polveri tali da <strong>di</strong>ffondersi nelle zone circostanti il cantiere (ad<br />

esempio polveri da tagli <strong>di</strong> materiali lapidei, da per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> compressori, ecc.). In tali casi si dovranno<br />

adottare misure <strong>di</strong> volta in volta idonee a limitare le polveri (ad esempio bagnatura, adozione <strong>di</strong><br />

macchine da taglio ad umido, controllo delle per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> tubazioni <strong>di</strong> aria, ecc.).<br />

26


12) Stima sommaria dei costi.<br />

Descrizione Parametri Costo<br />

A.<br />

Copertura dei 3 campi a<br />

nord (zona ingresso) e<br />

opere accessorie<br />

B.<br />

Trasformazione dell’attuale<br />

campo <strong>di</strong> calcio a 11 da<br />

fondo in terra battuta in<br />

erba sintetica e opere<br />

accessorie.<br />

C.<br />

Rifacimento copertura e<br />

manutenzione della tribuna<br />

del campo <strong>di</strong> calcio in erba<br />

naturale e contestuale<br />

installazione <strong>di</strong> pannelli<br />

fotovoltaici sulla copertura.<br />

Viene stimato un costo <strong>di</strong> 100.000 € per<br />

ognuna delle tre strutture<br />

Viene stimata un’incidenza <strong>di</strong> circa 45 euro/<br />

m 2 per la superficie <strong>di</strong> 9.100 m 2 .<br />

Per le opere <strong>di</strong> manutenzione viene stimato<br />

un costo <strong>di</strong> 70.000 €.<br />

Per l’impianto fotovoltaico, tenuto conto<br />

degli elevati oneri <strong>di</strong> sicurezza, viene<br />

stimato un costo <strong>di</strong> 3.000 €/Kw per un<br />

totale <strong>di</strong> 120.000 €<br />

300.000,00 €<br />

410.000,00 €<br />

190.000,00 €<br />

D.<br />

Sistemazioni esterne.<br />

Per i parcheggi e accessi viene stimata<br />

un’incidenza <strong>di</strong> 50 €/ m 2 per la superficie <strong>di</strong><br />

circa 3.000 m 2 ; ovvero 150.000 €.<br />

Per il verde viene stimato un costo <strong>di</strong><br />

30.000 €.<br />

Per la pavimentazione della zona ingresso<br />

50.000 €<br />

230.000,00 €<br />

Totale opere<br />

a base d’asta 1.130.000,00 €<br />

27


13) Quadro economico preliminare.<br />

In base al presente livello <strong>di</strong> analisi si propone il seguente quadro economico <strong>di</strong> spesa:<br />

QUADRO ECONOMICO<br />

Opere a base <strong>di</strong> gara 1.130.000,00 €<br />

Oneri per la sicurezza 2% 22.600,00 €<br />

Totale lavori da appaltare 1.152.600,00 €<br />

IVA 10% 115.260,00 €<br />

Spese Tecniche (oneri e IVA, incentivo al RUP, verifica e validazione<br />

80.000,00 €<br />

del progetto) 7 %<br />

Spese per gara d’appalto (AVCP, pubblicazioni, ect.) 2.000,00 €<br />

Fondo per accor<strong>di</strong> bonari 5.000,00 €<br />

Imprevisti e arrotondamenti circa 2,2 % 25.140,00 €<br />

Totale somme a <strong>di</strong>sposizione 227.400,00 €<br />

Totale complessivo 1.380.000,00 €<br />

Allegati.<br />

Si intendono parte integrante del progetto preliminare i seguenti allegati:<br />

- allegato A: schema planimetria <strong>di</strong> rilievo<br />

- allegato B: schema planimetria <strong>di</strong> progetto.<br />

Azzano Mella, 21 Novembre 2012<br />

Il Progettista<br />

Geom. Giuseppe Zipponi<br />

28

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!