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(Facchini, '88). - Forma e fitness

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Seminario del Corso<br />

“La Preparazione Fisica nei Giochi di Squadra”<br />

in collaborazione con il Comitato Regionale Lazio AIPAC<br />

Sabato 18 gennaio 2003, Aula Magna IUSM Roma<br />

La preparazione fisico-tecnica<br />

nelle categorie Giovanissimi<br />

ed Allievi nel gioco del calcio<br />

Alessandro Ruspantini<br />

Andrea Bambina<br />

Walter Ameli<br />

A. S. LODIGIANI


Proposta metodologica<br />

di preparazione fisica<br />

nelle categorie<br />

Giovanissimi e Allievi<br />

Un ringraziamento particolare ad Emanuela


“Vi sono prove tali da suggerire che l’allenamento<br />

dei giovani calciatori non necessiti di essere<br />

localizzato sul miglioramento delle prestazioni<br />

fisiche. Spesso i giovani calciatori ricevono sufficienti<br />

stimoli per lo sviluppo della prestazione fisica<br />

praticando le abituali partite ed esercitazioni”<br />

?<br />

(Bangsbo, 1996)


Alcune considerazioni<br />

introduttive…<br />

La preparazione fisica rappresenta ormai un<br />

fattore imprescindibile nel gioco del calcio<br />

Per ottimizzare questo aspetto bisogna puntare:<br />

‣sulla qualità del lavoro<br />

‣sulla educazione alla preparazione fisica nel<br />

settore giovanile


Punti cardine su cui impostare la<br />

preparazione fisica in un settore<br />

giovanile:<br />

‣ Progressione didattica negli anni per l’apprendimento<br />

corretto delle tecniche di esecuzione (qualità del lavoro)<br />

‣ Progressione del carico (modulato in base alle<br />

caratteristiche biologico-antropometriche e<br />

psicologiche del giovane calciatore) per non<br />

“bruciare” il giocatore.<br />

‣ Analisi del modello di prestazione del giovane<br />

calciatore del quale conosciamo poco o nulla perché in<br />

letteratura esistono pochi lavori strutturati su questo<br />

argomento.


Alcune problematiche<br />

ESTERNE<br />

INTERNE<br />

– pregiudizi<br />

– difficoltà nel comprendere la<br />

visione “a lungo termine”<br />

– partita settimanale<br />

– (attrezzatura)<br />

– investimento sulle “risorse<br />

umane”<br />

– conoscenza dell’età<br />

biologica<br />

– conoscenza della<br />

fragilità della struttura<br />

di ogni singolo atleta<br />

– conoscenza<br />

approfondita del<br />

modello funzionale del<br />

giovane calciatore


Il lavoro nei Giovanissimi e Allievi fa<br />

parte di un percorso e di una<br />

progressione di più ampio respiro<br />

che caratterizzano gli anni del settore<br />

giovanile.


È importante che le stesse<br />

persone seguano lo stesso<br />

gruppo di ragazzi per<br />

qualche anno per non<br />

dover ricominciare ogni<br />

volta da capo.


GIOVANISSIMI<br />

(13 -15 anni)


Caratteristiche antropometriche<br />

Periodo di allungamento prevalente (proceritas secunda) ) o fase pre-pubertaria<br />

pubertaria: : 12-14 14 per<br />

i maschi; 10-12 12 per le femmine (<strong>Facchini</strong>, ‘88).<br />

Nei maschi forte crescita staturale (in media 7 cm all’anno), anno), dovuta principalmente agli<br />

arti inferiori (<strong>Facchini</strong>, ‘88).<br />

Secondo Sale (in(<br />

Cometti, ‘02) l’anno l<br />

del picco di crescita<br />

costituisce il riferimento biologico più importante (in media 12 anni per le femmine e 14<br />

anni per i maschi). 6 mesi dopo, si ha lo sviluppo puberale con aumento ponderale e<br />

difficoltà nelle esecuzioni tecniche (Marella, ’01).<br />

La grande apertura delle braccia si accresce più che in quelli successivi (<strong>Facchini</strong>, ‘88).<br />

Il peso, soprattutto nel 12° anno, presenta forti incrementi (<strong>Facchini</strong>, ‘88).<br />

Ossificazione non ancora completata e notevole crescita delle ossa a lunghe (AASS e<br />

AAII) con cartilagini ancora in via di sviluppo (Beraldo<br />

e Polletti, ‘88).<br />

L’apparato muscolare non ancora adeguato al notevole incremento dello sviluppo<br />

scheletrico, anche se trofismo generale tende ad un evidente miglioramento (Beraldo<br />

e<br />

Polletti, ‘88).<br />

Relativo dimagrimento (Beraldo<br />

e Polletti, ‘88).<br />

Gli apparati cardio-circolatorio circolatorio e respiratorio non hanno una completa funzionalità e la<br />

gabbia toracica non è ancora completamente sviluppata (Beraldo<br />

e Polletti, ‘88).<br />

Sono frequenti f<br />

le scapole alate e gli atteggiamenti paramorfici in particolare quelli<br />

scoliotici (Beraldo<br />

e Polletti, ‘88).


Metodi di valutazione auxologica<br />

‣ Metodi somatometrici (vari) con specifico riferimento alla<br />

comparazione del peso e della statura nelle diverse fasce di età<br />

(<strong>Facchini</strong>, ‘88).<br />

‣ Metodi biologici:<br />

– la prima e seconda dentizione (<strong>Facchini</strong>, ‘88);<br />

– lo stato di ossificazione rilevabile radiologicamente. . Come riferimento<br />

i centri di ossificazione delle ossa della mano, del polso, delle e ossa<br />

lunghe, del bacino, da cui vengono determinate le epoche di<br />

comparsa, la grandezza e la forma dei nuclei di ossificazione (De e Toni,<br />

‘68, in <strong>Facchini</strong>, ‘88);<br />

– il dosaggio di testosterone (nelle urine o nel sangue) e degli steroidi s<br />

androgeni (17 –chetosteroidi)) nei maschi e degli steroidi estrogeni<br />

nelle femmine: i valori si accrescono decisamente nel periodo<br />

prepuberale e puberale (<strong>Facchini</strong>, ‘88);<br />

– osservazione del grado di sviluppo dei caratteri sessuali primari i e<br />

secondari (con varie proposte di classificazione: Reynold e Wines, ‘48,<br />

‘51, Tanner, ‘64,<br />

‘81 citati da <strong>Facchini</strong>, ‘88).


Curva staturale di velocità (<strong>Facchini</strong>, ‘88)<br />

Curva di crescita di diversi tessuti e apparati<br />

(da Scammon R E, in Marella et al., ‘84)


Curva Peso e curva Velocità-Peso (<strong>Facchini</strong>, ‘88)


Caratteristiche endocrinologiche<br />

Accelerazione della crescita e caratterizzazione sessuale determinati<br />

rispettivamente dagli ormoni della crescita e le somatomedine e dagli<br />

ormoni gonoidei (testosterone negli uomini ed estrogeni nelle donne)<br />

(Bosco, ‘97).<br />

Fortissima connessione tra le espressioni di forza esplosiva e la<br />

concentrazione serica di TestosteroneT<br />

(Bosco, ‘97).


Le funzioni attribuite al Testosterone (Bosco, 1997):<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

effetti sulla crescita dei tessuti sessuali (pene, scroto, prostata, ecc.);<br />

formazione dello sperma;<br />

sviluppo dei peli (ascelle, faccia, pube);<br />

crescita di muscoli ed ossa (incremento della sintesi proteica);<br />

stimolazione dell’eritropoietina (ormone increto dal surrene, preposto alla<br />

stimolazione della produzione di globuli rossi);<br />

favorisce la fenotipizzazione delle fibre veloci spostandole verso un processo<br />

glicolitico più marcato (Bleish et al., 1984);<br />

se in elevata concentrazione è correlato di più con la forza esplosiva e con la<br />

velocità di sprint che con la forza massima (Bosco e Bosco et al., 1993-1996);<br />

favorirebbe i processi neurogeni, potenziando l’effetto dell’azione<br />

dell’acetilcolina che favorisce a sua volta la comunicazione tra le diverse<br />

strutture nervose e la connessione tra il nervo motore (α – motoneurone) ed il<br />

muscolo scheletrico;<br />

favorirebbe la pompa Ca ++ che determina la formazione dei ponti di<br />

actomiosina regolando il numero dei cross-bridge e l’entità della tensione<br />

sviluppata da ognuno. Il fenomeno verrebbe amplificato durante gli effetti<br />

indotti dalla fatica (Bosco et al., ‘97);<br />

favorirebbe la rigenerazione ed il recupero delle strutture muscolari lesionate<br />

da lavoro eccentrico (Rolling et al., ‘96);


Caratteristiche psicologiche<br />

L’ideale costruzione del mondo e dei rapporti con gli altri<br />

coetanei e adulti è nuova e un po’ confusa (Beraldo<br />

e Polletti,<br />

‘88).<br />

Inizia a nascere il senso critico (Beraldo<br />

e Polletti, ‘88).<br />

C’è<br />

curiosità verso il mondo esterno e le nuove acquisizioni<br />

(Beraldo<br />

e Polletti, ‘88).<br />

Rifiuto o di ogni forma di esame e giudizio sulla propria<br />

personalità (Beraldo<br />

e Polletti, ‘88).<br />

Tendenza<br />

nza ad una indipendenza dall’adulto<br />

adulto anche se i modelli<br />

comportamentali sono ancora incerti e da definire (Beraldo<br />

e<br />

Polletti, ‘88).


Caratteristiche fisiologiche<br />

La capacità vitale aumenta costantemente nel periodo della crescita<br />

(Schiassi, ‘33, Suster, ‘63, <strong>Facchini</strong>, ‘65, in <strong>Facchini</strong> ‘88).<br />

La F.C. diminuisce durante il periodo della crescita, in relazione con il<br />

diminuire dei processi metabolici (<strong>Facchini</strong>, ‘88), comunque è più<br />

elevata che negli adulti.<br />

Gli atti respiratori diminuiscono (<strong>Facchini</strong>, ‘88).<br />

Secondo alcuni Autori, nel periodo prepuberale si avrebbe un notevole<br />

incremento nei valori pressori (Grahm e coll., ‘45, Conrad, ‘63,<br />

<strong>Facchini</strong>, ‘65, in <strong>Facchini</strong>, ‘88).<br />

Il metabolismo basale decresce con l’aumentare dell’età (<strong>Facchini</strong>, ‘88).<br />

La temperatura diminuisce gradualmente (Iliff e Lee, ‘52, Eichorn e Mc<br />

Kee, ‘53, in <strong>Facchini</strong>, ‘88).<br />

I bambini e i giovani sono molto adatti a sforzi di resistenza di tipo<br />

aerobico, sia da un punto di vista cardiopolmonare, sia da un punto di<br />

vista metabolico (Weineck, ’98).<br />

Con l’incremento della statura aumenta anche il VO2 max (Weineck,<br />

’98).


Meccanismi energetici 1<br />

MECCANISMO AEROBICO:<br />

- Dopo 12 anni c’èc<br />

un leggero abbassamento dei valori relativi di<br />

VO2 max (Manno, ’89).<br />

- La risposta adattativa nei bambini allenati è del tutto simile a<br />

quella degli adulti (Manno, ’89).<br />

- Se e si considera il valore relativo (ml/kg/min), si ha, in entrambi i i<br />

sessi, il valore più alto intorno ai 10 anni (circa 50 ml/kg/min nei<br />

maschi e 40 ml/kg/min nelle femmine) con una progressiva<br />

diminuzione con l’etl<br />

età per quanto riguarda i soggetti sedentari<br />

(Åstrand e Rhodal, ‘70, Hermansen e Oseid, ‘71, Bailey, ‘73,<br />

Mocellin, ‘75, Bailey et al., ‘75, Mellerowicz, ‘81, Shephard, ‘82,<br />

Flandrois et al., ‘82, in Bisciotti, ‘00).


Meccanismi energetici 2<br />

MECCANISMO ANAEROBICO LATTACIDO:<br />

- Quando si riesce a motivare i ragazzi negli impegni lattacidi, , si<br />

rilevano picchi di lattato ematico simili a quelli degli adulti (Jacobs,<br />

‘86, in Arcelli, ‘95).<br />

- Secondo Tittel (‘93, in Arcelli, ‘95) il metabolismo anaerobico<br />

lattacido è già consolidato funzionalmente a 13 anni.<br />

- Secondo Bar-Or (‘99,(<br />

in Arcelli, ‘95) l’allenabilitl<br />

allenabilità della<br />

fosfofruttochinasi (PKF) è uguale sia per i ragazzi dagli 11 ai 15 anni<br />

che negli adulti.<br />

- Controindicazioni sull’allenamento di questa capacità: : produzione di<br />

fatica duratura e iperproduzione di ormoni da stress (Manno, ’89,<br />

Arcelli, ‘95).<br />

- Bassa allenabilità della massima potenza lattacida, , degli enzimi<br />

coinvolti nel processo anaerobico, nello smaltimento di acido lattico e<br />

nella produzione di catecolamine (Eriksson, ‘72,<br />

Benzi, ‘76,<br />

Lehman,<br />

‘80, in Weineck, ‘01).


Meccanismi energetici 3<br />

MECCANISMO ANAEROBICO ALATTACIDO:<br />

- La dotazione di ATP e CP a livello muscolare e la cinetica della loro<br />

utilizzazione sono simili a quelli degli adulti (Dal Monte e Faina, in<br />

Marella et al., ’84).<br />

- Secondo Williams (’99,(<br />

in Bisciotti, ’00), però, la disponibilità di CP<br />

sarebbe inferiore nei giovanissimi e aumenterebbe con l’etl<br />

età.<br />

- L’andamento di test indiretti su ragazzi dai 6 ai 18 anni segue quello<br />

della forza, quindi con un incremento dovuto all’aumento aumento delle masse<br />

muscolari dato dalla crescita (Dal Monte e Faina, in Marella et al.,<br />

’84).<br />

- Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, la minore produzione<br />

di potenza a svantaggio del giovane rispetto all’adulto, adulto, potrebbe<br />

essere spiegata da:<br />

• fattori ormonali (produzione di testosterone) (Falgairette(<br />

et al.,<br />

1990, Williams CA, 1997, in Bisciotti, , 2000);<br />

• l’area di sezione traversa del muscolo (Bisciotti(<br />

Bisciotti, , 2000);<br />

• l’angolo di pennazione muscolare (Sargeant, 1986, 1989, in<br />

Bisciotti, 2000).


ALLENABILITÀ DELLE CAPACITÀ MOTORIE<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Durante gli anni della Scuola Calcio un intervento coordinativo ha un<br />

successo superiore rispetto a quello fatto all’inizio o durante la fase<br />

puberale (Hirtz e Starosta, ‘00, Stemmler, ‘77, Hirtz, ‘76, in Marella ‘02).<br />

Di conseguenza, a questa età il lavoro più importante sulle capacità<br />

coordinative si sta concludendo.<br />

Teoria delle fasi sensibili.<br />

Fasi sensibili molto incerte per il divario tra età cronologica ed età<br />

biologica: è difficile individuarle precisamente.<br />

Secondo Marella (‘02) le spinte allo sviluppo motorio non deriverebbero<br />

dalle fasi sensibili ma sarebbero dovute al fatto che nuove capacità o livelli<br />

superiori di una capacità possano essere acquisite solo se siano già state<br />

acquisite certe capacità o determinati livelli di queste.<br />

Ci sarebbe un collegamento tra picco di crescita (che precede<br />

immediatamente lo sviluppo puberale) ed un peggioramento nella<br />

coordinazione (Greifswald e Starosta, ‘90, in Marella, ‘02), legato anche<br />

ad una stagnazione nell’incremento delle abilità tecniche (Sharma,<br />

Wutscherk, ‘87, Sharma ‘91, ‘93, Hirtz, ‘77, in Marella ‘02).


Fasi sensibili alle diverse capacità motorie e qualità psichiche<br />

nelle età dai 6 ai 15 anni, secondo Martin (’82, in Manno ’89)


La Forza<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Con l’inizio l<br />

della fase puberale si evidenziano eccezionali cambiamenti della forza<br />

in tutte le sue manifestazion riflettendo<br />

endo le drastiche modificazioni ormonali che<br />

sopraggiungono in questo periodo (Bosco, ‘97).<br />

Drastica increzione di TestosteroneT<br />

nei maschi, che coincide con il drastico<br />

incremento della forza esplosiva (Bosco, 1997).<br />

Per Verchoshanskij j (‘97,(<br />

in Marella ‘02) la forza veloce è la capacità tipica dei<br />

giovani fino a 14-15 15 anni, dalla quale dipendono lo sviluppo delle altre espressioni<br />

di forza nei rispettivi campi di applicazione.<br />

Secondo Cometti (‘02)(<br />

il momento nel quale la forza aumenta maggiormente nei<br />

maschi è situato un anno dopo il picco di crescita. Per le ragazze invece 6 mesi dopo<br />

il picco di crescita.<br />

Verso i 13 anni la forza degli estensori delle gambe aumenta molto generando uno<br />

squilibrio con i flessori: ciò potrebbe provocare dei problemi alla muscolatura degli<br />

ischio-crurali<br />

crurali se non si effettuano lavori specifici per la muscolatura posteriore<br />

ore<br />

(Fowler e Gardner, ‘67, in Cometti, ‘02).<br />

Il lento andamento dei processi di adattamento dovuto alla crescita, rende<br />

necessario un rigoroso sviluppo progressivo delle sollecitazioni, , per dare tempo alle<br />

strutture del sistema motorio passivo di adattarsi (per adattamenti muscolari di<br />

una settimana ce ne vogliono alcune per far adattare le ossa, le cartilagini, i tendini<br />

e i legamenti) (Weineck(<br />

Weineck, ’98).


Esercitazioni utilizzate per lo sviluppo della forza<br />

‣ Sprint (max 30m) in salita (anche con cambi di direzione)<br />

‣ Insegnamento dell’uso e utilizzo delle macchine da palestra<br />

‣ Lanci palla medica (fino a 3 kg)<br />

‣ Insegnamento squat ed esercizi derivati<br />

‣ Salto in lungo e multibalzi brevi<br />

‣ Brevi sprint con opposizione del compagno<br />

‣ Gesti esplosivi seguiti da sprint<br />

‣ Gradoni e gradini (1/2 squat jump, sprint, skip)<br />

‣ Affondi laterali e sagittali (ATTENZIONE), step-up<br />

‣ Forza AASS e tronco con esercizi di preatletismo classici e<br />

l’insegnamento nell’uso di macchine e attrezzature “da palestra”


La Velocità<br />

La componente ‘velocità di movimento’ diminuisce tra i 12 e i 15-<br />

16 anni (Dal Monte e Faina, in Marella et al., ’84).<br />

‣ Il miglioramento del tempo nei test di corsa veloce, dopo i 12 anni, a<br />

è a carico esclusivo dell’aumentata lunghezza dei passi (Dal Monte<br />

e Faina, in Marella et al., ’84).<br />

‣ Fino all’et<br />

età puberale bisogna stimolare le qualità nervose con<br />

esercitazioni che favoriscano l’attivazione l<br />

dei meccanismi<br />

intersinaptici del SNC (giochi di destrezza, agilità, , velocità) ) (Dal<br />

Monte e Faina, in Marella et al., ’84).<br />

‣ Dall’et<br />

età di 14 anni l’allenamento l<br />

alla velocità deve essere praticato<br />

almeno due volte alla settimana (Cometti, ’02).


Esercitazioni utilizzate per lo<br />

sviluppo della velocità<br />

‣ Sprint da 5 a 40 m con e senza pallone, con e<br />

senza cambi di direzione o di velocità;<br />

‣ Skip per la rapidità<br />

‣ Andature di preatletismo (passo saltellato,<br />

doppio impulso, ecc.);<br />

‣ Esercizi per la reazione (principalmente a<br />

stimoli visivi)<br />

‣ Allunghi<br />

‣ (Alcune esercitazioni tecnico-tattiche)<br />

tattiche)


La Resistenza<br />

‣ Non ci sono controindicazioni biologiche per i lavori di<br />

resistenza (secondo Crasselt, , citato da Manno, ’89, a 8 anni<br />

si può cominciare un allenamento aerobico), bensì<br />

psicologiche (motivazione) (Manno, 1989)<br />

‣ Nonostante alcune particolarità dovute all’et<br />

età, , i bambini e i<br />

giovani mostrano gli stessi meccanismi di adattamento (in<br />

senso positivo) degli adulti (Weineck(<br />

Weineck, ’98)<br />

‣ La massima capacità di allenamento si riscontra nei periodi<br />

di crescita accelerata (Dobrzynski(<br />

Dobrzynski, ’76,<br />

Koinzer, ’78, in<br />

Weineck, ’98)<br />

‣ Non si raggiunge uno sviluppo esauriente della capacità di<br />

prestazione di resistenza se durante il periodo della pubertà<br />

lo sfruttamento delle capacità di adattamento funzionale<br />

rimane incompleto (Weineck(<br />

Weineck, ’98)


Esercitazioni utilizzate per lo<br />

sviluppo della resistenza<br />

‣ (Corsa continua)<br />

‣ Ripetute (1000m), 4x4’<br />

‣ Lavori intermittenti (5/25, 10/20, 15/15, 20/20,<br />

30/30):<br />

- con la palla<br />

- con sprint<br />

- con allunghi<br />

- con circuiti di destrezza (“coordinativi(<br />

coordinativi”)<br />

‣ “Quadrati”


La Flessibilità<br />

<br />

<br />

Manno (1989) riporta che molti<br />

autori indicano questa età come<br />

quella di massimo sviluppo della<br />

flessibilità, , anche se con delle<br />

diversità tra le articolazioni.<br />

Lo o scheletro dei giovani non è<br />

ancora maturo, perciò non<br />

bisogna utilizzare esercitazioni<br />

riconducibili specificatamente al<br />

calcio, ma quelle che abbiano un<br />

effetto generalizzato per una<br />

crescita globale e armonica di<br />

tutto il corpo


TEST<br />

‣Seat & Reach<br />

‣10m – 20m – 30m<br />

‣Lungo da fermo<br />

‣Yo-Yo Intermittent Endurance Test


Periodizzazione e<br />

organizzazione del lavoro<br />

‣ Ciclo biennale o triennale<br />

‣ Preparazione pre-campionato (periodo limitato): 4<br />

fasi:<br />

1. Ripresa e test<br />

2. Capacità aerobica, potenziamento generale (resistenza alla<br />

forza), rapidità, accenno di velocità – test<br />

3. Potenza aerobica, potenziamento più specifico, rapidità, velocità<br />

4. Forza esplosiva e velocità, rapidità, mantenimento della potenza<br />

aerobica<br />

‣ Preparazione campionato<br />

- 3 allenamenti settimanali: R - V+F - V<br />

‣ Preparazione post-campionato<br />

‣ Transizione (programma)


ALLIEVI<br />

(16 - 17 anni)


Caratteristiche antropometriche<br />

Periodo puberale (turgor tertius): 14-17 17 per i maschi; 12,5-15,5 15,5 per le<br />

femmine (<strong>Facchini</strong>, ‘88).<br />

Periodo<br />

contrassegnato dalla maturazione sessuale, ed ha inizio, dal<br />

punto di vista biologico, con la formazione delle prime cellule<br />

germinali. Lo sviluppo sessuale è più precoce nella donna (1-2 2 anni) e<br />

presenta oscillazioni da individuo a individuo, per le influenze<br />

ormonali e costituzionali (<strong>Facchini</strong>, ’88).<br />

Complesso di modificazioni morfologiche, funzionali e psichiche, che<br />

consistono in un prevalente accrescimento ponderale dell’organismo e<br />

nel completamento dell’individualit<br />

individualità sessuale con la maturazione delle<br />

gonadi e l’intensa l<br />

produzione degli ormoni specifici che regolano la<br />

comparsa dei caratteri sessuali secondari.<br />

La crescita durante il periodo puberale è caratterizzata dall’aumento<br />

aumento<br />

delle masse muscolari, del peso, dell’altezza del busto, dei diametri del<br />

torace e, particolarmente nelle femmine, della larghezza delle anche. a<br />

Si verifica invece una decelerazione per la statura e la lunghezza za degli<br />

arti a partire dall’inizio puberale.


Curva staturale di velocità (<strong>Facchini</strong>, 1988)<br />

Curva di crescita di diversi tessuti e apparati<br />

(da Scammon R E, in Marella et al., 1984)


Curva Peso e curva Velocità-Peso (<strong>Facchini</strong>, 1988)


Caratteristiche endocrinologiche<br />

Verso i 16 anni le increzioni delle<br />

somatomedine, dell’hGH e del<br />

Testosterone raggiungono il<br />

massimo delle loro espressioni<br />

biologiche (Bosco, ‘97).


Caratteristiche psicologiche<br />

L’iniziale stato di disagio psichico trova il suo equilibrio verso 17-18<br />

anni (Beraldo e Polletti, ‘88).<br />

L’apatia, l’ansia, la contraddizione, l’incoerenza e l’eccessiva<br />

aggressività tendono ad un progressivo e stabile miglioramento<br />

(Beraldo e Polletti, ‘88).<br />

La personalità, in generale, è in fase di definitiva formazione (Beraldo e<br />

Polletti, ‘88).


Caratteristiche fisiologiche<br />

La capacità vitale ha il maggior incremento nel periodo della pubertà<br />

(Schiassi, ‘33, Suster, ‘63, <strong>Facchini</strong>, ‘65, in <strong>Facchini</strong> ‘88).<br />

La F.C. diminuisce durante il periodo della crescita, in relazione con il<br />

diminuire dei processi metabolici (<strong>Facchini</strong>, ‘88), comunque è più elevata<br />

che negli adulti.<br />

Gli atti respiratori negli anni della crescita diminuiscono (<strong>Facchini</strong>, ‘88).<br />

Secondo alcuni Autori, nel periodo puberale si avrebbe un notevole<br />

incremento nei valori pressori (Grahm e coll., ‘45, Conrad, ‘63, <strong>Facchini</strong>,<br />

‘65, in <strong>Facchini</strong>, ‘88).<br />

Il metabolismo basale via via decresce con l’aumentare dell’età (<strong>Facchini</strong>,<br />

‘88).<br />

Nell’infanzia e nell’adolescenza la temperatura diminuisce gradualmente<br />

(Iliff e Lee, ‘52, Eichorn e Mc Kee, ‘53, in <strong>Facchini</strong>, ‘88).<br />

I bambini e i giovani sono molto adatti a sforzi di resistenza di tipo<br />

aerobico, sia da un punto di vista cardiopolmonare, sia da un punto di<br />

vista metabolico (Weineck, ’98).<br />

Con l’incremento della statura aumenta anche il VO2 max (Weineck, ’98).


Meccanismi energetici 1<br />

MECCANISMO AEROBICO:<br />

- il VO2 max aumenta per il processo<br />

di accrescimento: la massa muscolare<br />

(che è la maggior usufruitrice del<br />

consumo di ossigeno), aumenta<br />

sensibilmente determinando un<br />

aumento del consumo di ossigeno in<br />

valore assoluto


Meccanismi energetici 2<br />

MECCANISMO ANAEROBICO LATTACIDO:<br />

- La capacità anaerobica cresce notevolmente durante la<br />

pubertà e l’adolescenza (Labitzke/Vogt, ’76,<br />

Wasmund/Nowacki, ’78, in Weineck, ’98) permettendo<br />

l’utilizzo di esercitazioni mirate al suo miglioramento.


Meccanismi energetici 3<br />

MECCANISMO ANAEROBICO<br />

ALATTACIDO:<br />

- La dotazione di ATP e CP a livello<br />

muscolare e la cinetica della loro<br />

utilizzazione sono simili a quelli<br />

degli adulti (Dal Monte e Faina, in<br />

Marella et al., ’84).<br />

- L’andamento di test indiretti su<br />

ragazzi dai 6 ai 18 anni segue quello<br />

della forza, quindi con un<br />

incremento dovuto all’aumento<br />

aumento<br />

delle masse muscolari in seguito alla<br />

crescita (Dal Monte e Faina, in<br />

Marella et al., ’84).


La Forza<br />

L’allenabilità della forza diventa notevole e negli adolescenti l’aumento l<br />

della<br />

tolleranza del carico risulta più evidente (Winter, ‘87, Farfel, ‘59, Stemmler, ‘77,<br />

Crasselt, ‘82, in Marella, ‘02).<br />

L’incremento della forza esplosiva raggiunge il suo massimo sviluppo (Bosco, ’97).<br />

La a forza esplosiva è legata alla capacità del sistema nervoso (invio di treni<br />

d’impulso con frequenze rapide e sincrone) che proprio nella pubertà completa il<br />

suo stadio di maturazione (Bosco, ‘97).<br />

È il momento biologicamente più corretto per iniziare le esercitazioni di forza<br />

massima: si passa<br />

sa da fasi di apprendimento della tecnica a fasi di allenamento vero<br />

e proprio (Bosco, ‘97).<br />

Verso i 16 anni è il periodo più idoneo per l’ipertrofia. Infatti in questo periodo<br />

l’increzione delle somatomedine, dell’hGH e del Testosterone raggiungono il<br />

massimo delle loro espressioni biologiche, favorendo quindi la sintesi s<br />

proteica e la<br />

costruzione di imponenti masse muscolari (Bosco, ‘97).<br />

Verso la fine della pubertà è il periodo più consono per iniziare ad allenare<br />

sistematicamente la resistenza alla forza veloce. Elevati livelli ormonali e la<br />

maturazione completa di tutti gli organi favoriscono la capacità psico-fisica di<br />

sostenere e sopportare gli effetti della fatica indotti da sollecitazioni violente e brevi<br />

ma protratte nel tempo, che caratterizzano gli allenamenti di forza veloce e di<br />

resistenza lattacida (Bosco, ‘97).


Esercitazioni utilizzate per lo sviluppo della forza<br />

‣ Sprint (max 30m) in salita (anche con cambi di direzione);<br />

‣ Insegnamento dell’uso e utilizzo delle macchine da palestra<br />

incrementando i carichi;<br />

‣ Lanci palla medica (fino a 3 kg);<br />

‣ Insegnamento squat ed esercizi derivati (aumento dell’intensit<br />

intensità<br />

con i jump);<br />

‣ Salto in lungo e multibalzi brevi;<br />

‣ Brevi sprint con opposizione del compagno;<br />

‣ Gesti esplosivi seguiti da sprint;<br />

‣ Gradoni e gradini (1/2 squat jump, sprint, skip);<br />

‣ Affondi laterali e sagittali (ATTENZIONE), step-up;<br />

‣ Concatenazioni (tipo “Cometti”);<br />

‣ Forza AASS e tronco con esercizi di preatletismo classici e<br />

l’insegnamento nell’uso di macchine e attrezzature “da palestra”;<br />

‣ Circuit-training<br />

training generale.


La Velocità<br />

‣ La velocità di movimento riprende a svilupparsi dai 16 ai 18 anni<br />

(Dal Monte e Faina, in Marella et al., ’84).<br />

‣ I miglioramenti che si registrano in prove di velocità sono da<br />

attribuirsi al solo sviluppo delle capacità tensive (Dal Monte e<br />

Faina, in Marella et al., ’84).<br />

‣ Essendo la velocità legata alle doti nervose, risulta scarsamente<br />

allenabile e migliorabile e, in ogni caso, non dopo la pubertà (Dal<br />

Monte e Faina, in Marella et al., ’84).


Esercitazioni utilizzate per lo<br />

sviluppo della velocità<br />

‣ Sprint da 5 a 40 m con e senza pallone, con e<br />

senza cambi di direzione o di velocità;<br />

‣ Skip per la rapidità<br />

‣ Andature di preatletismo (passo saltellato,<br />

doppio impulso, ecc.)<br />

‣ Esercizi per la reazione (principalmente a<br />

stimoli visivi)<br />

‣ Allunghi<br />

‣ (Alcune esercitazioni tecnico-tattiche)<br />

tattiche)


La Resistenza<br />

‣ Il carico non deve osservare una progressione simile a<br />

quella degli anni precedenti, ma deve avere una stasi<br />

per permettere una stabilizzazione funzionale durante<br />

il grande accrescimento somatico (Manno, ‘89).<br />

‣ La capacità di resistenza migliora grazie ad una<br />

economizzazione del gesto di corsa (Weineck(<br />

Weineck, ’98).<br />

‣ La capacità anaerobica cresce notevolmente durante la<br />

pubertà e l’adolescenza l<br />

consentendo l’impiego l<br />

di<br />

metodi e mezzi di allenamento volti al miglioramento<br />

della capacità anaerobica (ma in maniera limitata e<br />

differenziata) (Weineck(<br />

Weineck, ’98).


Esercitazioni utilizzate per lo<br />

sviluppo della resistenza<br />

‣ Ripetute (1000m), 4x4’<br />

‣ Lavori intermittenti (5/25, 10/20, 15/15, 20/20,<br />

30/30):<br />

‣ con la palla;<br />

‣ con sprint;<br />

‣ con allunghi;<br />

‣ con circuiti di destrezza (“coordinativi(<br />

coordinativi”)<br />

‣ “intermittente-forza”<br />

‣ Lavori lattacidi principalmente con l’1>1l


La Flessibilità<br />

Secondo Weineck (‘98)(<br />

dai 14 ai 16 anni lavori di<br />

stretching statico possono entrare sistematicamente a<br />

far parte dell’allenamento calcistico, con una<br />

intensificazione degli stessi dopo i 16 anni.


TEST<br />

‣Seat & Reach<br />

‣10m – 20m – 30m<br />

‣Lungo da fermo<br />

‣Yo-Yo Intermittent Endurance Test


Periodizzazione e<br />

organizzazione del lavoro<br />

‣ Ciclo biennale<br />

‣ Preparazione pre-campionato (periodo limitato): 4 fasi:<br />

1. Ripresa e test<br />

2. Sviluppo potenza aerobica e forza generale, rapidità e<br />

preparazione al lavoro di velocità<br />

3. Sviluppo potenza aerobica, sviluppo forza esplosiva, rapidità e<br />

velocità<br />

4. “Settimana tipo”<br />

‣ Preparazione campionato<br />

- 4 allenamenti settimanali:<br />

- (F - R - F o V - V) oppure<br />

- (R - F - V o L -V)<br />

‣ Preparazione post-campionato<br />

‣ Transizione (programma)


Conclusioni<br />

‣ La preparazione in ogni fascia di età va<br />

inquadrata in un percorso a lungo termine<br />

‣ La preparazione fisica si orienta su un aspetto<br />

didattico e su un potenziamento delle capacità<br />

in base al grado di sviluppo<br />

‣ Bisogna pesare le esercitazioni tecniche prima<br />

di programmare il lavoro fisico<br />

‣ L’organizzazione del lavoro deve comunque<br />

tener conto della partita settimanale


GRAZIE PER L’ATTENZIONEL


Bibliografia<br />

‣Arcelli, ACIDO LATTICO E PRESTAZIONE, QUELLO CHE L’ALLENATORE L<br />

DEVE SAPERE,<br />

Cooperfativa Dante Editrice, Vigevano, 1995<br />

‣ Beraldo e Polletti, IL LIBRO DELLA PREPARAZIONE FISICA, , Edizioni Mediterraneee, , Roma,<br />

1988<br />

‣Bisciotti,, TEORIA E METODOLOGIA DEL MOVIMENTO UMANO – BIOMECCANICA E<br />

BIOENERGETICA MUSCOLARE, Teknosport Libri, Ancona, 2000<br />

‣Bosco,<br />

LA FORZA MUSCOLARE, ASPETTI FISIOLOGICI ED APPLICAZIONI PRATICHE, , SSS,<br />

Roma, 1997<br />

‣ Bangsbo, LA PREPARAZIONE FISICA NEL CALCIO – UN APPROCCIO SCIENTIFICO, Kells<br />

Edizioni, Ancona, 1996<br />

‣ Cometti, FORZA E VELOCITÀ NELL’ALLENAMENTO DEL CALCIATORE, , Edizioni Correre,<br />

Milano, 2002<br />

‣ Manno, FONDAMENTI DELL’ALLENAMENTO SPORTIVO, Zanichelli, , Bologna, 1989<br />

‣ Marella, STATO DELL’ARTE NELL’ALLENAMENTO IN ETÀ PRE-PUBERE PUBERE E PUBERE,<br />

relazione presentata al IX Congresso Nazionale “La preparazione fisica in età prepuberale e<br />

puberale”, , Firenze, Lunedì 6 Maggio 2002, Centro Affari di Firenze, a cura dell’A.I.P.A.C., Patrocinio<br />

dell’Universit<br />

Università degli Studi di Firenze<br />

‣Marella,<br />

Nicoletti, Salvini, , Dal Monte, Faina, Manno, Morino, Merni, , Carbonaro, NUOVI<br />

ORIENTAMENTI PER L’AVVIAMENTO L<br />

DEI GIOVANI ALLO SPORT, Società Stampa Sportiva,<br />

Roma, 1984.<br />

‣ Weineck, LA PREPARAZIONE FISICA OTTIMALE DEL CALCIATORE, Calzetti-Mariucci<br />

Editori,<br />

Perugia, 1998<br />

‣ Weineck, L’ALLENAMENTO OTTIMALE, Calzetti-Mariucci<br />

Editori, Perugia, 2001

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