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Gioca Stelle News

il numero zero di Gioca Stelle News in occasione di GIOCA ESTATE CON LE STELLE 2015 a Porto San Rocco Muggia Trieste

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Uno slalom con la palla in mano per<br />

superare gli avversari che avevamo<br />

davanti, solo che non erano altri bambini<br />

e neanche Massimo, Marta, Roberta,<br />

Luca, Renato e Marco, i nostri istruttori.<br />

Erano avversari che abbamo saltato<br />

come... birilli. Perchè erano proprio birill,<br />

messi su tre file parallele in modo che<br />

potevamo palleggiare tre per volta. E<br />

dopo aver saltato i nostri quattro<br />

"avversari", due passi e poi ecco il<br />

canestro davanti. Su con le braccia e il<br />

pallone tirato verso quel cerchio con una<br />

retina legata sotto. Che bello vedere il<br />

pallone gonfiare quella retina... Non<br />

avevamo mai giocato prima di oggi a<br />

pallacanestro, ma quel pallone che<br />

entrava nell'anello è stata una<br />

soddisfazione grande. E siamo stati<br />

anche bravi, perchè anche se<br />

principianti abbiamo segnato quasi<br />

tutti i tiri che abbiamo fatto. dall'altro lato del<br />

campo, invece, c'erano i cerchi poggiati a<br />

terra, erano le posizioni dalle quali<br />

dovevamo tirare a canestro. Destra, centro,<br />

sinistra e ancora più indietro per i tiri da<br />

lontano, che se fossimo più grandi<br />

sarebbero i tiri da 3 punti. Beh,<br />

qualcuno di noi a basket deve aver già<br />

giocato prima, perchè c'era chi<br />

segnava sempre da tutte le posizioni e<br />

palleggiava davvero bene.<br />

Boom! Il suono è dolce quando si<br />

spara per sport. La ricerca di un<br />

obiettivo, la precisione, la<br />

concentrazione. Tutte caratteristiche<br />

che accompagnano la vita del<br />

tiratore. L’occhio di falco, per mirare<br />

bene al centro del bersaglio. Il tiro a<br />

segno da queste parti è uno sport<br />

speciale. Fu proprio a Trieste che<br />

nacque nel lontano 1799 la prima<br />

società italiana. Nel secolo seguente<br />

si erge a sport per nobili, divenendo<br />

una delle discipline più praticate. A<br />

testimoniare l’importanza di questo<br />

sport, l’inserimento tra le discipline<br />

olimpiche fino dalla prima edizione<br />

dei Giochi ad Atene nel 1896.<br />

Ecco che <strong>Gioca</strong> Estate con le <strong>Stelle</strong><br />

ha dato spazio al tiro a segno,<br />

raccogliendo l’entusiasmo dei<br />

bambini, alcuni veramente piccolini,<br />

ma con un grande cuore e<br />

soprattutto con lo spirito brioso che<br />

si conviene nello sport.Una bella<br />

vetrina quindi, grazie al lavoro e<br />

alla passione degli istruttori<br />

dell’Unione Italiana Tiro a Segno,<br />

sezione regionale del Friuli Venezia<br />

Giulia.E allora… Boom! L’urlo felice<br />

di ogni bambino che ha<br />

accompagnato questa giornata per<br />

noi così speciale.<br />

Tanti palloni bicolori e tricolori, un<br />

gazebo bianco e una rete collocata al<br />

centro della piazzetta di Porto San<br />

Rocco, a pochi metri soltanto dal mare.<br />

Sono tantissimi i bambini che hanno<br />

deciso di iniziare la loro giornata<br />

sportiva muggesana con la pallavolo e,<br />

grazie agli insegnamenti dei tecnici<br />

dell’Asd Euro Volley School, hanno<br />

provato a imparare i rudimenti di questa<br />

divertente disciplina.<br />

Il tradizionale parquet, ovviamente,<br />

non c’è ma non importa, perché il<br />

tappeto blu steso sulla superficie in<br />

cemento permette a tutti i<br />

pallavolisti in erba di cimentarsi<br />

con entusiasmo. Il presidente<br />

Renato Brusadin, affiancato dai<br />

tecnici Lorenzo Sparello e Jessica<br />

Vascotto (una delle migliori<br />

giocatrici della società triestina),<br />

impartisce poche ma basilari<br />

nozioni.<br />

La rete, ovviamente, è un po’ più<br />

bassa e i palloni un po’ più piccoli<br />

rispetto quelli dei grandi ma i<br />

‘fondamentali’, invece, non<br />

cambiano e tutti i ragazzini sono<br />

pronti a palleggiare, divertendosi<br />

un sacco.<br />

Sembra facile controllare quei<br />

palloni che rimbalzano spesso in<br />

maniera dispettosa, provare la<br />

ricezione in bagher o la battuta da<br />

fondo campo, ma neppure una<br />

delle sfere colorate finisce in mare.<br />

“Siamo ancora piccoli – ride<br />

qualcuno – non possiamo ancora<br />

schiacciare o ‘andare a muro’, ma<br />

possiamo fare tante altre cose. Il<br />

volley va bene anche per chi non è<br />

ancora altissimo di statura, per i<br />

maschi o le femmine”.<br />

Il prossimo anno, questa la<br />

sorpresa promessa da una società<br />

capace di portare anche degli atleti<br />

in Nazionale, ci sarà spazio anche<br />

per la disciplina paralimpiaca del<br />

’sitting volley’.<br />

Quanta emozione al momento di<br />

impugnare quell’arco e di puntare<br />

quelle frecce verso il bersaglio, proprio<br />

come gli indiani visti tante e tante volte<br />

in televisione! Ma questo è uno sport,<br />

impegnativo e molto tecnico; è<br />

divertimento e concentrazione.<br />

Come batte il cuore mentre si prende<br />

la mira, fissando con attenzione il<br />

classico bersaglio a tinte concentriche,<br />

collocato proprio davanti al muro del<br />

porticciolo di Muggia. Tutto in<br />

sicurezza e tutto molto divertente.<br />

Ogni bambino attende con pazienza e<br />

curiosità il proprio turno, i genitori<br />

scattano fotografie dall’esterno della<br />

corsia mentre Virgilio Fontanone,<br />

presidente della Compagnia Arcieri<br />

Trieste, impartisce le indicazioni<br />

fondamentali aiutato dai suoi tecnici e<br />

da alcune simpatiche allieve.<br />

Il bersaglio è a circa 5 metri: sembra<br />

lontanissimo ma poi, in realtà, è tutto<br />

facile. Basta indossare le pattelle che<br />

proteggono le dita e il parabraccio, poi<br />

farsi consegnare l’arco e le frecce. E,<br />

infine, mirare. Colpire il centro,<br />

caratterizzato dal colore giallo, è<br />

invece più difficile anche se qualcuno<br />

ci riesce con insospettabile abilità: che<br />

soddisfazione! E che divertimento!<br />

Gli istruttori e le istruttrici sono<br />

simpatici e preparati, bene organizzati<br />

e pronti a distribuire il materiale<br />

tecnico a tutti. Nessun pericolo, solo<br />

tanta abilità e la massima attenzione<br />

per non farsi tradire dalla luce. Ma<br />

quale Guglielmo Tell? Lui usava la<br />

balestra! Questi arcieri in erba, invece,<br />

sono come Robin Hood e hanno<br />

davvero l’occhio di falco.

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