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Callas - Audio Review.pdf - 4Audio

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O PERA CALLASL’ASCOLTO di Gian Piero MatarazzoCome per il dualismo B&W-KEF, posso dire di essermi sistematodi fronte ai due piccoli diffusori Opera con l’intenzione diannotare quanto queste <strong>Callas</strong> siano lontane, in un senso onell’altro, dalle Sonus Faber Auditor M provate a novembredell’anno appena terminato. Intanto il diffusore trevigiano “paga”immediatamente pegno per i circa due decibel di sensibilitàin meno rispetto alla Auditor del costruttore di Arcugnano.Come sempre il computo secco delle sensibilità in camera anecoicavuol dire ben poco, tanto che, come abbiamo spesso verificatoalle misure, non è detto che diffusori considerati ad altaefficienza con i vari 95-96 decibel di pressione, con 2,83 Vai morsetti di ingresso poi dimostrino di poter mantenere pressionipiù elevate senza distorcere.La filosofia di progetto, l’implementazionedegli altoparlanti ela realizzazione dei filtri crossoversono molto distanti, ma questoimporta veramente poco, vistoche ogni teoria è buona sepoi in sala d’ascolto il componentesuona bene, un risultatoche in buona sostanza è quelloche interessa all’audiofilo. Bene,se il buon giorno si vede dalmattino posso dire di aver trovatouna posizione corretta dopoun sol tentativo, condizionatonella ricerca di una collocazionemigliore rispetto alla prima piùdalla misura a terzi di ottava che dalle realicondizioni di emissione. Comunque sia ho lasciato la distanzadalle pareti posteriori invariata a meno di un metro e dieci,mentre ho allontanato leggermente le Opera dalla parete lateraleportandole a circa sessanta centimetri. Nel precedentetentativo ero probabilmente stato attratto dalla scena centraleche, pur con i componenti non ruotati verso il punto di ascolto,non tendeva a ridurre la presenza centrale degli esecutori. Itweeter per dichiarazione esplicita del costruttore hanno delferrofluido nel traferro, seppur molto poco denso. Ciò comportaun periodo di “riscaldamento” in modo che l’olio possa acquistarela viscosità tipica e possa distribuirsi in posizionestrategica nel traferro, diminuendone anche le già esigue dimensioni,a tutto vantaggio della sensibilità.Il primo paragone viene dalla gamma bassa, con quella Operameno appariscente ma probabilmente più tonda e menoaggressiva anche nell’ascolto della musica classica dalle grandimasse orchestrali. La risposta in tale porzione di frequenzeappare abbastanza estesa e ben smorzata anche grazie aduna pendenza minore. La gamma mediobassa è correttamente“linkata” alla bassa, con un rispetto notevole della coerenzaarmonica. Ci guadagnano le percussioni estese e possenti, benriprodotte nell’equilibrio tra armoniche iniziali e la risonanzafondamentale, che si attenua in genere con maggiore lentezza.Probabilmente un’elettronica a stato solido rende meglioquesta capacità di estensione e coerenza, ma dalla prova conelettroniche al vetro di potenza non esaltante posso dire di nonaver ricevuto alcuna impressione distante da quelle ricavatecon i MosFet di potenza. Man mano che passa il tempo lagamma alta si scioglie e si propone sempre meglio, conl’estremo alto definito e molto realistico, senza effetti speciali econ una grana che non dipende affatto dall’esaltazione in frequenzache, misure alla mano, non c’è. La gamma media emedioalta è esaltata dalle prestazioni del midwoofer che, purincrociando in maniera invisibile con i due tweeter frontali,mostra le sue qualità sulle voci maschili e su quelle femminili.La <strong>Callas</strong> invero non avvantaggia alcun sesso, rendendo le vocidel coro misto con la stessa definizione e con la stessa correttariproduzione della scena, con un leggero margine dicompletezza sulla concorrenza. A proposito di scena ripropostain ambiente, posso affermare che il disegno dello stagebrilla per profondità, pur senza cedere sullo stage orizzontale,sempre ben largo e realistico. Questa coesistenza di entrambele dimensioni è dovuta ai tre tweeter posteriori e al correttofunzionamento del lobo posteriore di radiazione, che in veritàfunziona assai bene. D’altro canto èbastato un panno doppio accostatoai pannelli posteriori dei due diffusoriper ridurre fortemente l’emissioneposteriore e vedere la scena appiattirsisenza guadagnare o perderealcunché nella dimensione orizzontale.La quota degli esecutori ècorretta e naturale, senza gigantismie senza penose riduzioni, con un effettodecisamente corretto soltantosul senso di profondità e sullo spazioche si intravede tra gli esecutorinel pieno rispetto dei vari piani orchestrali.Passando ai generi a maggiorcontenuto energetico, non sonoriuscito ad annotare contrazioni della scena enemmeno irrigidimenti della gamma alta. A pressioni moltoelevate, nell’area ove si comincia a prestare attenzione ai limitiimponibili alle elettroniche, la gamma bassa tende a perderedettaglio, ma ad una soglia leggermente migliore rispetto adiffusori che utilizzano trasduttori delle stesse dimensioni. Ovviamentela natura impulsiva della musica è ben differente daisegnali quasi continui che si immettono con i test di laboratorio,e spesso diventa difficile poter discernere sulla qualità delleemissioni a bassa frequenza proprio in virtù della velocitàdell’evento sonoro. In genere però la scena non mente mai edin questo caso inizia a mostrare segni di cedimento con uncerto garbo, senza eccessivo affanno. Va notato comunque comela gamma vocale esprima una sua coerenza dimensionalee timbrica in maniera leggermente differente dalle componentimediobasse, col disegno della dimensione che resta chiaro ebene articolato. Sulla riproduzione della voce femminile a volumimediamente esagerati (disco Ciare realizzato da <strong>Audio</strong>-Records) il diffusore non comprime, non appuntisce i massimipicchi raggiunti dalla cantante e la riproduzione continua senzaaccenni di raucedine e senza farsi camuffare pecche cheevidentemente non ha dalla gamma altissima. La stessa tracciadi questo CD ci propone un sassofono corretto, pulito ed incredibilmentedefinito, anche dal basso dei suoi -24 decibel rispettoai picchi della voce della cantante. Le ultime sedute diascolto hanno visto la prestazione della piccola <strong>Callas</strong> ben attestatasu livelli elevati, confermando l’idea che ci siamo fattisin dai primi ascolti. Rifiniture al test sono venute dagli ultimibrani di musica jazz e dalla riproduzione del pianoforte, ricco,dinamico, con un eccellente senso del ritmo, disegnato sututta la parete posteriore, così come succede quando il fonicocattura il suono sistemando i microfoni praticamente “dentro”la cassa armonica ad una spanna dalle corde. Ma quella èun’altra storia.90 AUDIOREVIEW n. 286 gennaio 2008

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