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Audio Review - Unison Research

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U NISON RESEARCH REFERENCE E REFERENCE PREIn questa fotografia è ben visibile il generoso edirregolare spessore del vetro frontale il qualeriporta la serigrafia <strong>Unison</strong> <strong>Research</strong> e il logostesso impresso in fase di colatura. Le valvolefinali sono le KT88 della slovacca JJ (ex Tesla),le altre sono di produzione russa.dinanzi a tutto questo, vale a dire in posizionefrontale, che appare la piccola rivoluzioneestetica del quale l’amplificatoreè testimone, ovvero uno spessopannello in vetro realizzato a Muranoche porta impresso il logo della fabbricae le serigrafie riguardanti i comandifrontali. La forma irregolare sul pianofrontale del pannello in vetro lascia giàintuire la lavorazione artigianale e la depressionein corrispondenza del logo,addolcita sugli angoli esterni, trasmettechiaramente la sensazione di fluidità delvetro al momento della lavorazione.Proprio sulle fasi di realizzazione diquesto componente <strong>Unison</strong> ci ha fornitoun’abbondante documentazione fotograficaed una relazione allegata che riportiamoalle pagine 70-71. Nella parteposteriore superiore, un coperchio similea quello che protegge le valvole mameno traforato di questo copre i trasformatoridi alimentazione e uscita. La rimozionedella lamiera di acciaio, su cuiè fissato il coperchio in questione, permettedi “visitare” la zona che li ospitaed in cui risaltano anche i grandi condensatorielettrolitici di filtro dell’alimentazionedelle valvole finali e i circuitidi bias delle stesse. Già in questa primafase dell’ispezione è possibile notareparticolari interessanti sulla costruzionee sulla filosofia adottate a partire dallaconfigurazione totalmente dual-mono,come testimoniato dalla presenza diquattro trasformatori anziché tre comeavviene comunemente quando il trasformatoredi alimentazione è comune adentrambi i canali, e decisamente impressionanteappare il dimensionamento diquesti componenti considerando la potenzadi 70 watt e la classe di funzionamentoAB. Non meno impressionantisono i quattro condensatori di filtro da1000 microfarad, 400 volt, rappresentantidi un serbatoio di energia capaced’immagazzinare un totale teorico di 80joule e che ragionevolmente fanno ipotizzarecirca trenta joule reali disponibiliper ogni canale, pronti a liberarsi al comandoimposto dalle valvole finali inuna catena che, passando per il trasformatoredi uscita e gli altoparlanti deidiffusori, si conclude con le orecchie e…lo stomaco dell’ascoltatore. I circuiti dipolarizzazione, che risultano abbastanzaaffollati di componenti e sono montatisu circuiti stampati dedicati posti nelmezzo tra gli zoccoli ceramici di ognicoppia di valvole finali, fanno capoEsemplarel’ingegnerizzazionedell’amplificatore.ognuno ad un operazionale TL052 eduna rapida occhiata al datasheet rendechiara la propensione di tale componentead operare con segnali in correntecontinua, e in particolare risulta evidentel’ottimo comportamento nei confrontidell’offset al variare della temperatura,parametro evidentemente sensibile inun’apparecchiatura a tubi. Torno alladescrizione dell’estetica vera e propria, ein proposito voglio evidenziare la sezioneinferiore del pannello frontale, che riprendela geometria del pannello in vetrocon un disegno che risulta chiaramente“bilanciato” con questo rispetto alpiano di mezzeria. La sua costituzione èrobustissima grazie ad uno spessore diquasi due centimetri ed è rifinito conuna verniciatura nera lucida di ottimaqualità. I tre manopoloni che risaltanosu di esso sono anch’essi di costituzionegenerosa; realizzati in acciaio inox tramitetornitura, attuano i comandi di accensione,volume e selezione degli in-AUDIOREVIEW n. 287 febbraio 2008 67


U NISON RESEARCH P70L’ANALISI CIRCUITALELe valvole possono essere amate in modo viscerale da una platea ampia diaudiofili, ma al progettista serio pongono una serie di problemi che con lostato solido semplicemente non esistono. Nel corso dei test di laboratoriocapita abbastanza frequentemente, ad esempio, di osservare fenomeni diparziale instabilità del comportamento quando viene approssimata la saturazione,con i residui di distorsione che “oscillano” intorno ad un valoremedio, oppure notare piccole componenti a frequenza bassissima che sisommano al segnale utile in modo apparentemente casuale. Ciò è soventedovuto alla pratica necessità di accoppiare i vari stadi in alternata ed allaparallela difficoltà di consegnare ai circuiti un’alimentazione perfettamentefiltrata e stabile, viste le tensioni operative. Inoltre le valvole “invecchiano”e i loro parametri derivano lentamente nel tempo ben prima di arrivare adessere inutilizzabili, e i circuiti che non tengono conto di questo aspettovanno periodicamente ritarati per essere conformi al comportamento previstoin sede di progetto. Se poi la deriva giunge a squilibrare gli stadi diuscita di un finale in classe AB, il cui trasformatore (a differenza di quelliper single-ended) non può tollerare un valore della corrente media d’ingressosignificativamente diverso da zero, allora si rischia l’insorgenza difenomeni di non linearità e di riduzione della potenza di uscita. Chi scrive èda sempre favorevole all’impiego dello stato solido per “stabilizzare” ilcomportamento dei circuiti a valvole, e non ha mai compreso le scelte oltranzistedi taluni produttori (supportati peraltro da una evidente richiestadi mercato) che hanno preteso di fare male e costosamente con le valvolequello che si può fare bene ed economicamente con il silicio. Per fortunaesistono costruttori al di sopra di ogni sospetto che da anni hanno sposatoquesta filosofia (VTL, ad esempio), ed in Italia c’è quantomeno il team capitanatoda Leopoldo Rossetto, professore di elettronica all’università diPadova e da molti anni in forza alla <strong>Unison</strong> <strong>Research</strong>. Un Progettista con lamaiuscola, tanto poco incline all’istrionismo che sovente affligge il mondoaudio quanto brillante nello sviluppo di idee innovative e concretamente efficaci.Nel progetto del P70 Rossetto si è posto alcuni obiettivi aggiuntivi rispettoalla “mera” ricerca del “buon suono”, che garantissero da un lato un prezzofinale più abbordabile ma al contempo un’alta stabilità nel tempo delle prestazioni,ovvero:1) Assenza di tarature.2) Minima dipendenza della polarizzazione dall’invecchiamento delle valvole.3) Possibilità di operare correttamente con valvole non selezionate.4) Bilanciamento della componente continua di corrente nei due avvolgimentidel trasformatore di uscita.5) Facilità di regolazione della corrente di polarizzazione (a scopo di test).Il primo item è un must delle produzioni di serie, ed in <strong>Unison</strong> è stato ottenutocon successo sin dalle prime generazioni di “Unico”, nonostante ildavvero non piccolo grado di complessità circuitale. Riguardo i punti successivi,Rossetto si è in particolare concentrato sui problemi specificidell’amplificazione valvolare in classe AB, quando viene utilizzato un circuitopush-pull necessariamente dotato di due correnti di polarizzazione indipendenti(una per polarità) che devono bilanciarsi esattamente, pena la magnetizzazionedel nucleo. Per stabilizzare la corrente nei tubi di uscita vengonoutilizzate (esattamente come nello stato solido) delle resistenze direazione locale, che però in sé aumenterebbero troppo le perdite e ridurrebberosia il guadagno che la potenza disponibile: in genere vengonoquindi bypassate con delle capacità, le quali però tendono a caricarsi perampie escursioni di segnale (proprio per il funzionamento in classe AB deitubi) e spostano quindi in basso il punto dilavoro, con conseguente produzione di nonlinearità. Talvolta vengono impiegati circuitidi “tracking” della tensione di griglia, inmodo da mantenere più o meno costante latensione di polarizzazione (griglia-catodo),ma anche questi sono ampiamente criticabiliper una serie di ragioni (basate fondamentalmentesu limiti di precisione e sincronismo)che sarebbe impossibile riassumerein poche battute, ed in ogni caso nonsi risolverebbe uno dei problemi intrinsecidel pilotaggio di un push-pull valvolare, ovverola non-costanza della corrente di polarizzazionelegata all’andamento parzialmenteparabolico della transcaratteristica deitubi. Rossetto ha quindi disegnato un circuitocompensativo costituito da due stadie riportato in figura: la sezione superiore sioccupa di rilevare in tempo reale la tensionesulle resistenze di catodo e di renderecostante la componente di modo comunedella polarizzazione (la semisomma dellecorrenti di catodo), l’altra rende nullo il valoremedio della corrente totale circolantenei primari, impedendo l’indesiderato caricamentodel nucleo. La parte che agiscesulla tensione di polarizzazione di modo comunesi autoelimina in presenza di ampisegnali, laddove, in un classe AB, non è piùpraticamente possibile determinare la componentedi polarizzazione della corrente diuscita. Mutatis mutandis, potremmo vederequesto sistema come qualcosa di concettualmentevicino al non switching usato talvoltanello stato solido, ed in particolare intutti gli amplificatori “Unico” della <strong>Unison</strong>.F. MontanucciB C D E

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