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SIME SFIDE”
“La filosofia generale sarà quella di migliorare l’approccio
in ciascuna disciplina sulle piste facili, che da sempre sono
il nostro tallone d’Achille, sia come condizioni di neve sia
in termini di pendenze. Stando alle notizie che arrivano da
Sochi, i pendii delle prossime Olimpiadi sembrano molto
dolci, quindi dovremo adattarci al più presto a tali condizioni.
Dal punto di vista dei gruppi, si cercherà di portare
linfa nuova soprattutto in gigante. L’obiettivo è quello di
avvicinare al top giovani sciatori come Giovanni Borsotti,
Mattia Casse, Matteo Marsaglia e Hagen Patscheider, capaci
di farsi notare sui circuiti minori. Li dovremo abituare
a un’interpretazione della specialità più moderna, come
fanno le altri nazioni. Il gruppo che tanto bene ha fatto
nelle stagioni passate di gigante, giga ga g nt ha vissuto un passag- assag
n e, ha vissuto un pa - dinata
gio a vuoto. Ci aspettavamo qualcosa in più dagli atleti di
esperienza, adesso dobbiamo cercare nuove strade per
far rinascere gli stimoli, iniettare nuova freschezza mentale.
Nonostante questo non ci dimenticheremo della vecchia
guardia, valuteremo Davide Simoncelli quando avrà
completato la rieducazione dopo l’infortunio al ginocchio.
Blardone rimane uno dei punti di forza della specialità,
Schieppati deve prima risolvere i suoi problemi fisici, da
Ploner mi aspetto un ulteriore salto che gli consenta di
piazzarsi con continuità nelle posizioni che contano”. Si
prospettano cambiamenti anche nella gestione dei gruppi
giovanili. “Per quanto riguarda la Coppa Europa, si agirà
in più stretto contatto con la Commissione Giovani coordinata
da Stefano Dalmasso, che si occuperà maggior-
mente
della Coppa Europa rispetto al passato. La filosofia
sarà qquella
di creare un circuito nazionale di élite per tutti
coloro
che aspirano a raggiungere le categorie superio-
ri, e
mi riferisco a Coppa del Mondo e Coppa Europa”.
La L La sstraordinaria
spedizione iridata sulle nevi tedesche di
Ga GGarmisch rm ha riconsegnato al mondo un’Italia ai massimi
li llivelli. vel “Disponiamo di sciatori che possono ulteriormente
cr ccrescere es in termini di rendimento” spiega Rulfi. “Chri-
st sstof o Innerhofer ha finalmente raccolto i frutti di un lavoro
co ccominciato
tanti anni fa ma adesso si deve chiedere
co ccome
fare a crescere. Nel 2012 dovrà allargare il suo
sh sshare
di partecipazione a gare dove può raccogliere
bbuoni
piazzamenti come il gigante. Entrare nei trenta
ddella
lista FIS sarebbe la cosa più importante. Wer-
nner
Heel ha lavorato bene in primavera sui materiali,
ssembra
che abbia trovato il bandolo della matassa,
apportando qualche novità che ha già prodotto dei
Numero 02 aprile 2011
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