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La Prima Guerra Mondiale - Scuolapiancavallo.it

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COMMENTO ALLA POESIAGiuseppe Ungaretti (1888-1970), partecipò alla prima guerra mondiale eproprio durante le battaglie, scrisse molte poesie tra le quali “Veglia”.Questa poesia è molto drammatica, è composta da versi brevi, duri, comese il poeta singhiozzasse.Racconta un episodio accaduto in trincea: di fianco a lui c’è un compagnomorto, il suo volto è illuminato dal chiarore della luna piena, le sue manisono fredde, l’espressione del suo viso è di dolore e sofferenza. Questodolore penetra nel cuore del poeta e gli fa scoprire quanto sia importantevivere.Nella v<strong>it</strong>a quotidiana, a volte, non si capisce il valore della v<strong>it</strong>a. Con questadescrizione Ungaretti mostra come sia importante.In tutte le sue poesie, Ungaretti racconta che la guerra è terribile, che lefer<strong>it</strong>e non sono solo quelle delle bombe ma soprattutto quelle interiori che isoldati portano con loro per tutta la v<strong>it</strong>a.SoldatiBosco di Courton, luglio 1918Si sta comed’autunnosugli alberile foglieGiuseppe UngarettiCOMMENTO ALLA POESIAQuesta poesia esprime lo stato d’animo dei soldati in guerra attraverso unasimil<strong>it</strong>udine. Come le foglie nella stagione autunnale pendono dagli alberiScuola Media Piancavallo - www.scuolapiancavallo.<strong>it</strong> p.2


in attesa di staccarsi da un momento all’altro, così anche i soldati in trinceasentono di essere costantemente in pericolo di morte. I soldati sono fragilicome le foglie d’autunno.VERSO LA GRANDE GUERRANel 1914 la guerra sembrava ormai inev<strong>it</strong>abile.Erano state accumulate migliaia di tonnellate di armi.Inghilterra e Francia non sopportavano più l’espansione tedesca, Stati Un<strong>it</strong>ie Giappone non nascondevano le loro ambizioni di grandezza.<strong>La</strong> Francia voleva la rivinc<strong>it</strong>a della tremenda sconf<strong>it</strong>ta sub<strong>it</strong>a dallaGermania nel 1870 e intendeva riprendersi l’Alsazia e la Lorena; l’Austriasperava di appianare le difficoltà interne con una pol<strong>it</strong>ica estera aggressiva.<strong>La</strong> Germania ambiva a costruire un grande stato formato da tutti i popol<strong>it</strong>edeschi, così anche l’impero russo pensava di unificare sotto di sé tutte lenazioni slave; l’Italia desideravadi liberare Trento e Trieste: tuttocontribuiva a rendere inev<strong>it</strong>abile la catastrofe.Nel passato, si erano formate già due alleanze:<strong>La</strong> triplice intesa, formata da: Russia, Francia e Inghilterra,la Triplice Alleanza formata da: Germania, Austria, Ungheria e Italia.L’ATTENTATO DI SARAJEVO<strong>La</strong> <strong>Prima</strong> <strong>Guerra</strong> <strong>Mondiale</strong>, iniziò a causa della morte del granducaFrancesco Ferdinando, ucciso in Bosnia il 28 giugno 1914, da uno studentenazionalista serbo.Francesco Ferdinando era l’erede altrono d’Austria.Dopo l’assassinio, l’Austria dichiaròguerra alla Serbia. Sub<strong>it</strong>o, a fiancodella Serbia si schierò la Russia.Gli stati europei si compattaronointorno alle due alleanze (la TripliceAlleanza e la Triplice Intesa) e siassistette a una serie di dichiarazionidi guerra tra i Paesi dell’Europa.L’Italia non entrò in guerra nel 1914ma solo un anno dopo.Successivamente, in questo confl<strong>it</strong>to, entrarono a combattere anche ilGiappone, a fianco dell’Intesa e l’impero turco a fianco dell’Alleanza.Scuola Media Piancavallo - www.scuolapiancavallo.<strong>it</strong> p.3


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DA GUERRA DI MOVIMENTO A GUERRA DIPOSIZIONEDopo la battaglia sul fiume Marna, fall<strong>it</strong>i i piani di una v<strong>it</strong>toria lampo, glieserc<strong>it</strong>i franco-inglese e tedesco si fronteggiarono praticamente fermi su unfronte che si sviluppava dal Belgio fino alla Svizzera. <strong>La</strong> guerra dimovimento si trasformò in guerra di posizione. Furono scavate delletrincee, estese a volte per centinaia di chilometri, dove i soldati vivevanonella sporcizia, esposti alle intemperie.Nel frattempo, sul fronte orientale l’eserc<strong>it</strong>o tedesco riuscì a occupare laPolonia dopo due v<strong>it</strong>torie ottenute presso i laghi Masuri e Tannenberg. Piùa sud Austriaci e Russi si schierarono lungo un fronte assai esteso masostanzialmente fermo.UNA GUERRA DIVERSANel passato le guerre venivanocombattute secondo schemi sempreuguali: la fanteria e la cavalleria siscontravano in campo aperto e di sol<strong>it</strong>oaveva la meglio l’eserc<strong>it</strong>o più numerosoo il comandante più abile che eracapace di assalire i nemici di fianco oalle spalle.Durante la prima guerra mondiale questo tipo dibattaglia fu resa impossibile soprattutto dalleenorme potenza distruttiva delle nuove armiinventate.Gli eserc<strong>it</strong>i in guerra, dunque, dovettero costruirsidei ripari, le trincee, che scavavano rapidamente edavanti alle quali (sul lato che guardava ilnemico) costruivano barricate di sacchetti disabbia, tronchi , filo di ferro spinato.Scuola Media Piancavallo - www.scuolapiancavallo.<strong>it</strong> p.6


LA VITA NELLE TRINCEEDurante la prima guerra mondiale furono scavate oltre 800 chilometri d<strong>it</strong>rincee. I soldati scavavano questi cunicoli e ci vivevano o per giorni o permesi. Quando il generale di un battaglione dava l’ordine di attaccare l’altroschieramento, molto spesso i soldati che s<strong>it</strong>rovavano ad avanzare venivano uccisi.I disertori (coloro che si rifiutavano diobbedire ai comandi) venivano pun<strong>it</strong>i.Talvolta, come nella foto, erano legati aglialberi ed esposti al fuoco nemico.All’interno delle trincee alcuni soldatiavevano il comp<strong>it</strong>o di osservare il nemicodi giorno e di notte: erano le vedette.Queste vedette erano dotate dicannocchiale e non appena vedevano unmovimento sul fronte nemico avvisavano i tiratori scelti, armati di fucili diprecisione, che prendevano di mira chiunque si esponesse allo scoperto.In mezzo alle due trincee si estendeva la cosiddetta “terra di nessuno”disseminata di mine e di filo spinato.Nelle trincee si viveva molto male, perché le battaglie duravano settimane ea volte mesi. Se in questo periodo pioveva o nevicava, la terra delle trinceediventava fango e i soldati non avevano indumenti per coprirsi o percambiarsi. Non c’erano servizi igienici e spesso i combattenti eranocostretti a sopravvivere di fianco ai cadaveri dei loro compagni uccisi dalfuoco nemico. A causa di queste condizioni di v<strong>it</strong>a, nelle trincee era facileammalarsi.Quando non c’erano scontri a fuoco, nella trincea sivivevano momenti di tregua nei quali i soldati eranoconsumati dalla noia e dalla paura, nell’attesadell’attacco successivo.Ogni attacco era normalmente preceduto da unlungo bombardamento delle postazioni nemiche,esegu<strong>it</strong>o dai cannoni.Talvolta l’eserc<strong>it</strong>o tedesco bombardava le trinceenemiche con gas asfissianti.Terminato il bombardamento le truppe attaccantiuscivano allo scoperto strisciando sul terreno, sequesto offriva qualche riparo, altrimenti correvano allo scoperto sotto ilfuoco delle m<strong>it</strong>ragliatrici nemiche.Non sempre gli assal<strong>it</strong>ori arrivavano nella trincea avversaria: a voltemorivano colp<strong>it</strong>i dal fuoco dei nemici oppure saltavano in aria sulle minementre cercavano di attraversare la “terra di nessuno”.Scuola Media Piancavallo - www.scuolapiancavallo.<strong>it</strong> p.7


1915: L’ITALIA ENTRA IN GUERRAL’Italia entrò in guerra soltanto l’annosuccessivo allo scoppio della prima guerramondiale, nel 1915, perché alcune forzepol<strong>it</strong>iche si erano opposte.I neutralisti erano coloro che si dichiaravanocontrari alla guerra. Di questo schieramentofacevano parte i liberali, i socialisti e i cattolici.I liberali come Giol<strong>it</strong>ti, che poco tempo primaaveva lasciato la presidenza del consiglio, siera impegnati per mantenere la neutral<strong>it</strong>à<strong>it</strong>aliana. Giol<strong>it</strong>ti era sicuro che gran parte delterr<strong>it</strong>orio <strong>it</strong>aliano ancora occupato dall'Austriapoteva essere ottenuto mediante trattative diplomatiche. I cattolici e buonaparte dei socialisti erano contro la guerra.Gli interventisti erano: i liberali di destra, i nazionalisti imperialisti e gliindustriali che fabbricavano le armi.I nazionalisti r<strong>it</strong>enevano importante combattere, per inserire l'Italia tra legrandi potenze, gli industrialipensavano di arricchirsi con laguerra.Il 26 aprile 1915 il governo<strong>it</strong>aliano con Giol<strong>it</strong>ti strinse con leforze dell’Intesa un patto segreto,il Patto di Londra.Manifestazioni di piazzasostennero l’intervento;pronunciarono infuocati discorsiGabriele D’Annunzio e altri interventisti. Il re era decisamente favorevolealla guerra. Il Parlamento, ancora contrario, fu praticamente obbligato adapprovare il patto di Londra.Il 24 maggio 1915 l’Italia entrò in guerra a fianco dell’Intesa control’impero austro-ungarico. Sul fronte austriaco ebbe sub<strong>it</strong>o inizio la guerradi logoramento.Scuola Media Piancavallo - www.scuolapiancavallo.<strong>it</strong> p.8


IL FRONTE ITALIANOMolti <strong>it</strong>aliani si arruolarono volontari, ma la maggior parte dei combattentifu cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a dai richiamati alle armi con l’arruolamento obbligatorio.Furono numerose le battaglie che vennero combattute, soprattutto inTrentino, Veneto e Friuli.Tre furono i fiumi teatro di grandibattaglie: l’Isonzo, il Tagliamento eil Piave.Anche quella sul fronte <strong>it</strong>aliano fuuna guerra di trincea, contrassegnatada sanguinosi assalti e dacombattimenti feroci per laconquista di pochi metri di terreno.L’unico risultato significativoraggiunto fu la conquista di Gorizia (agosto 1916) avvenuta dopo che gli<strong>it</strong>aliani erano riusc<strong>it</strong>i a fermare una pesante offensiva austriaca, lacosiddetta "spedizione pun<strong>it</strong>iva", sull’altopiano di Asiago. Il solo primoanno di guerra costò agli <strong>it</strong>aliani la perd<strong>it</strong>a di circa 250.000 uomini framorti, fer<strong>it</strong>i, dispersi e prigionieri.ANNO 1916In tutta Europa i fronti si estendevano per migliaia di chilometri.L’arruolamento obbligatorio era diventato la regola in tutti i paesi e icombattenti erano milioni.Tutti gli operai rimasti e moltissime donne lavoravano nelle fabbricheaddette alla produzione mil<strong>it</strong>are. Sul fronte occidentale, ebbe inizio labattaglia di Verdun che si protrasse per mesi senza vinc<strong>it</strong>ori né vinti.Facevano il loro esordio nuove armi: gli aerei, i carri armati, i gas e ilanciafiamme. Inizialmente gli aerei furono usati solo per combattere traloro o per m<strong>it</strong>ragliare le trincee, rarissimamente bombardarono le c<strong>it</strong>tà.Intanto, la guerra si estese anche ai mari.<strong>La</strong> marina inglese, infatti, bloccava i port<strong>it</strong>edeschi per impedire i rifornimenti di merci,materie prime, generi alimentari. Le nav<strong>it</strong>edesche si scontrarono con quelle inglesi nellabattaglia della Jutland e dopo la sconf<strong>it</strong>ta, <strong>it</strong>edeschi dovettero r<strong>it</strong>irare le loro navi nei portie proseguire la guerra sui mari soltanto con isommergibili e le navi corsare. Il loro comp<strong>it</strong>o era quello di affondare lenavi mercantili in modo da mettere in crisi i rifornimenti per l'Inghilterrache provenivano dagli USA.Scuola Media Piancavallo - www.scuolapiancavallo.<strong>it</strong> p.9


IL 1917: L’ANNO DECISIVO<strong>La</strong> gente delle c<strong>it</strong>tà e dei villaggi aveva visto tornare a casa numerosissimifer<strong>it</strong>i, mutilati, invalidi. Quasi tutte le famiglie contavano una v<strong>it</strong>tima diguerra.Non c'erano più contadini per lavorarela terra e le donne, i vecchi, i ragazzi lisost<strong>it</strong>uivano come potevano.Mancavano quasi del tutto lozucchero, il burro, la carne. Il pane, lapasta, la verdura vennero razionati.Insieme al malcontento dei c<strong>it</strong>tadini cresceva il malumore dei combattenti,che uscivano dal fango della trincea solo per rischiare la v<strong>it</strong>a in assalti dicui non vedevano né lo scopo né il risultato.Vi furono su tutti i fronti numerosi episodi di diserzione o diammutinamento. Iniziò a diffondersi il fenomeno della ren<strong>it</strong>enza alla leva.Per questi motivi vi furono numerosi processi, severe condanne e talvoltaanche fucilazioni.LA RUSSIA ESCE DALLA GUERRANella primavera del 1917 in Russia, dapprima a Pietroburgo poi in altrec<strong>it</strong>tà, scoppiarono rivolte popolari. Lo zar Nicola II fu costretto ad abdicare.Lenin prese il potere nel dicembre 1917 e firmò l’armistizio con laGermania nella c<strong>it</strong>tà di Brest-Lirtovsk cedendo Polonia, Estonia, Lettonia,L<strong>it</strong>uania, Finlandia.Le potenze degli Imperi Centrali si indebolirono per l’usc<strong>it</strong>a dalla guerradella Russia.Scuola Media Piancavallo - www.scuolapiancavallo.<strong>it</strong> p.10


1917: GLI STATI UNITI ENTRANO IN GUERRADopo la pace con la Russia, Austria e Germania spostarono sul frontefrancese e su quello <strong>it</strong>aliano le divisioni cheavevano combattuto contro i russi. Benpresto tuttavia si trovarono davanti un nuovoavversario: gli Stati Un<strong>it</strong>i d’America.L’opinione pubblica americana era rimastamolto colp<strong>it</strong>a dagli affondamenti delle navicivili realizzati dai sommergibili tedeschi.Dopo l’affondamento da parte deisommergibili tedeschi del transatlantico “Lus<strong>it</strong>ania” dove morirono più dimille persone, gli americani entrarono ufficialmente in guerra. Il 6 aprile1917 gli USA dichiararono guerra alla Germania. Già negli anni precedentigli USA avevano riforn<strong>it</strong>o gli inglesi con viveri e armi. Arrivarono inEuropa centinaia di migliaia di combattenti e aiuti ancora più ingenti inmateriali, rifornimenti e prest<strong>it</strong>i.IL 1917 IN ITALIA: CAPORETTODopo dodici inutili battaglie sul fiume Isonzo nel mesed’ottobre del 1917 il comando austriaco organizzò unapotente offensiva contro l’Italia avvalendosi delledivisioni provenienti dal fronte orientale.L’attacco sfondò lo schieramento <strong>it</strong>aliano comandatodal generale Cadorna a Caporetto tra il 24 e il 30ottobre 1917.Le altre armate <strong>it</strong>aliane dovettero r<strong>it</strong>irarsi per ev<strong>it</strong>are di restare accerchiateo comunque di venire attaccate alle spalle. <strong>La</strong> r<strong>it</strong>irata non era statapreparata per tempo, così essa si trasformòin una disfatta.Intere divisioni dovettero arrendersi.Migliaia di cannoni, autocarri, m<strong>it</strong>ragliatricicaddero in mano del nemico. Numerosissimiprofughi civili abbandonarono le loro case.Si giunse a temere che gli austriaci potesseroaddir<strong>it</strong>tura conquistare Venezia. Ma ilgoverno <strong>it</strong>aliano richiamò tutti alla resistenza. Vennero richiamati alle armii ragazzi del 1899 e venne sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o il generale Cadorna con il comandanteArmando Diaz: l'eserc<strong>it</strong>o si riorganizzò e bloccò l'avanzata nemica sulPiave, sull'altipiano di Asiago e sul monte Grappa.Scuola Media Piancavallo - www.scuolapiancavallo.<strong>it</strong> p.11


L’ANNO DELLA VITTORIA:1918I tedeschi si fronteggiarono ancora contro i francesi sul fronte occidentale,ma a causa dei continui ammutinamenti e delle debolezza economica(Austria e Germania non ce la facevano più: le campagne erano stateabbandonate, le materie prime mancavano, il razionamento alimentareaveva colp<strong>it</strong>o anche le truppe), furono costretti a firmare la resa.Nel 1918, il nuovo eserc<strong>it</strong>o di Armando Diaz ottenne una serie di v<strong>it</strong>toriecontro l’Austria, fino alla battaglia di V<strong>it</strong>torio Veneto, dopo la quale gliaustriaci furono costretti a firmare l’armistizio, il 4 novembre 1918.L'11 novembre la Germania chiese la pace.Il 18 gennaio 1919, alla conferenza di pace di Parigi, i paesi vinc<strong>it</strong>ori:USA, Italia, Francia, Inghilterra e Giappone, concordarono i danni diguerra.TRAGICO BILANCIOCaduti <strong>it</strong>aliani: 600.000, caduti francesi: 1.400.000, caduti tedeschi:1.800.000, caduti austro-ungarici: 1.300.000, russi 1.600.000.Comunque la maggior parte dei caduti sono tra i combattenti: la secondaguerra mondiale sarà invece caratterizzata dall'enorme numero di v<strong>it</strong>timecivili.Scuola Media Piancavallo - www.scuolapiancavallo.<strong>it</strong> p.12

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