Uno sguardo sincronico sul libro del profeta ... - Chiesa di Milano

Ger 16) perché il suo servizio alla parola di Dio lo porta fino a consumarsi fisicamente peressa in una vera e propria passione. La “passione” personale del profeta, espressaliricamente nelle “confessioni”, viene narrata in questa seconda parte del libro. Essa assumechiaramente la struttura letteraria di un dittico formato dai cc. 26-36 e dai cc. 37-45.La prima sezione (cc. 26-36), inclusa tra il c.26 e il c. 36 che iniziano entrambi con laparola di JHWH a Geremia all'epoca di Ioiakìm, ci presenta il conflitto del profeta con isacerdoti e i falsi profeti (c. 26) e quello con il re e i funzionari della corte (c. 36). In tutti edue i casi il profeta corre un rischio serio per la sua vita. I cc. 30-31, solitamente chiamati“libretto della consolazione”, hanno un'importanza notevole in questo contesto. Essiannunciano la speranza di una restaurazione di Israele, mediante una nuova alleanza. Forsecoloro che hanno inserito in questo punto il “libretto della consolazione” volevano offrire allettore la possibilità di uno sguardo fiducioso al futuro prima di inoltrarsi nella narrazionedel fallimento totale del profeta.Nella seconda sezione (cc. 37-45) sono narrate tutte le vicissitudini della sofferenza diGeremia nelle ore tragiche che precedono immediatamente la caduta di Gerusalemme.Questa sezione si conclude con un oracolo rivolto a Barùc (c. 45): “Dice il Signore, Diod’Israele, su di te, Baruc: Tu hai detto: «Guai a me, poiché il Signore aggiunge tristezza almio dolore. Io sono stanco dei miei gemiti e non trovo pace». Dice il Signore: Ecco ioabbatto ciò che ho edificato e sradico ciò che ho piantato; così per tutta la terra. E tu vaicercando grandi cose per te? Non cercarle, poiché io manderò la sventura su ogni uomo.Oracolo del Signore. A te farò dono della tua vita come bottino, in tutti i luoghi dove tuandrai”.Nella versione greca della LXX, che riflette un testo ebraico più antico del testomasoretico, questo oracolo assume una rilevanza particolare perché è collocato alla fine dellibro, quasi come un invito a rileggerlo alla luce di queste parole.La terza parte (cc. 46-51) potrebbe avere come titolo “oracoli contro le nazioni”. Già inAmos troviamo una serie di oracoli che esprimono il giudizio di JHWH sulle nazioni checonfinano con Israele e, dopo di lui, tutti gli altri profeti hanno oracoli di questo tipoorientati chiaramente a mettere in risalto che JHWH non esercita la sua signoria solo sulterritorio di Israele, ma su tutte le nazioni e su tutta la storia. Nel caso di Geremial’attenzione maggiore è data alle due superpotenze che si alternavano in quegli anni sullascena politica dell’Antico Vicino Oriente, l’Egitto e Babilonia. Sono oracoli certamenteposteriori a Geremia, perché a proposito di Babilonia l’oracolo profetico afferma:“Proclamatelo fra i popoli e fatelo sapere, non nascondetelo, dite: «Babilonia è presa, Bel ècoperto di confusione, è infranto Marduc, sono svergognati i suoi idoli, sono infranti i suoifeticci»” (50,2). Si suppone quindi che Babilonia sia già caduta e perciò gli oracoli devonoessere stati composti dopo il 539 a.C.2