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Uno sguardo sincronico sul libro del profeta ... - Chiesa di Milano

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UNO SGUARDO SINCRONICO SUL LIBRO DI GEREMIAIl <strong>libro</strong> <strong>di</strong> Geremia si presenta composto da tre parti, introdotte, dopo l’intestazione(1,1-3), dalla narrazione <strong>del</strong>la vocazione (1,4-19), con cui il <strong>profeta</strong> esibisce le credenzialiprima <strong>di</strong> prendere la parola, e concluse da un’appen<strong>di</strong>ce storica (c. 52).Nella prima parte (cc. 1 – 25) troviamo tre raccolte che potrebbero avere come titolo “ilgiu<strong>di</strong>zio su Israele e su Giuda”.La prima raccolta (cc. 1-10) ci offre una serie <strong>di</strong> oracoli in cui troviamo quasi tutti i temi<strong>del</strong>la pre<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong> <strong>profeta</strong> incentrati <strong>sul</strong>la situazione <strong>di</strong> infe<strong>del</strong>tà <strong>del</strong> popolo, accusato <strong>di</strong>costanti comportamenti idolatrici che costituiscono la ra<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ogni peccato, e<strong>sul</strong>l’annuncio <strong>del</strong>la possibilità <strong>di</strong> una sua conversione, esclusivamente per l’iniziativa <strong>di</strong>JHWH che, nella sua indefettibile fe<strong>del</strong>tà misericor<strong>di</strong>osa, guarisce il cuore malato <strong>di</strong> Israele e<strong>di</strong> Giuda me<strong>di</strong>ante la grazia <strong>del</strong> perdono.La seconda raccolta (cc. 11-20) ci conduce nel cuore <strong>del</strong>l’esperienza profetica <strong>di</strong> Geremia,offrendoci le pagine più dense <strong>del</strong> suo messaggio - espresso talora con il linguaggio <strong>del</strong>le“azioni simboliche” – che ha come tema <strong>di</strong> fondo la ricerca <strong>del</strong>l’autentico volto <strong>di</strong> JHWH.Questa ricerca richiede una lotta costante e tenace per andare oltre le immagini umane che,sfidando la trascendenza <strong>di</strong> JHWH, ne <strong>di</strong>storcono il volto. Essa emerge con particolareintensità nelle cosiddette “confessioni”: in questi testi troviamo l’istanza esigente <strong>di</strong> unitinerario esistenziale che si apra alla consapevolezza <strong>del</strong>l’ineffabile trascendenza e <strong>del</strong>laparadossale vicinanza <strong>di</strong> JHWH, il Dio <strong>del</strong>l’alleanza. Egli non rinuncia mai a perseguire il suo<strong>di</strong>segno nella storia che tuttavia resta anche l’ambito affidato alla libertà e alla responsabilità<strong>del</strong>l’uomo. Il piano <strong>di</strong> JHWH è perciò la guarigione <strong>del</strong> cuore malato <strong>del</strong>l’uomo.Nella terza raccolta (cc. 21-25) la parola <strong>del</strong> <strong>profeta</strong>, rivolta per molti anni “con premura einsistenza” ma sempre inascoltata, <strong>di</strong>venta parola che proclama il giu<strong>di</strong>zio che ormai sta perrealizzarsi. È parola <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio contro la casa <strong>di</strong> David – “Guai ai pastori che fanno perire e<strong>di</strong>sperdono il gregge <strong>del</strong> mio pascolo” (23,1) – e contro i sacerdoti e i falsi profeti dei qualiviene detto: “Persino il <strong>profeta</strong>, persino il sacerdote sono empi, persino nella mia casa hotrovato la loro malvagità” (23,11). Il c. 25 conclude, a modo <strong>di</strong> sintesi, i capitoli precedenti:Babilonia è presentata come lo strumento che JHWH utilizza per attuare il suo giu<strong>di</strong>zio, maessa stessa deve ricordarsi che sarà giu<strong>di</strong>cata.La seconda parte (cc. 26-45) potrebbe essere definita “un <strong>libro</strong> nel <strong>libro</strong>” perchéripercorre i temi già incontrati nella prima parte, collocandoli però in un contesto <strong>di</strong>narrazione biografica. È questa una caratteristica certamente originale <strong>del</strong> <strong>libro</strong> <strong>di</strong> Geremiarispetto agli altri libri profetici. La vita stessa <strong>di</strong> Geremia costituisce un segno profetico (cf1


Ger 16) perché il suo servizio alla parola <strong>di</strong> Dio lo porta fino a consumarsi fisicamente peressa in una vera e propria passione. La “passione” personale <strong>del</strong> <strong>profeta</strong>, espressaliricamente nelle “confessioni”, viene narrata in questa seconda parte <strong>del</strong> <strong>libro</strong>. Essa assumechiaramente la struttura letteraria <strong>di</strong> un <strong>di</strong>ttico formato dai cc. 26-36 e dai cc. 37-45.La prima sezione (cc. 26-36), inclusa tra il c.26 e il c. 36 che iniziano entrambi con laparola <strong>di</strong> JHWH a Geremia all'epoca <strong>di</strong> Ioiakìm, ci presenta il conflitto <strong>del</strong> <strong>profeta</strong> con isacerdoti e i falsi profeti (c. 26) e quello con il re e i funzionari <strong>del</strong>la corte (c. 36). In tutti edue i casi il <strong>profeta</strong> corre un rischio serio per la sua vita. I cc. 30-31, solitamente chiamati“libretto <strong>del</strong>la consolazione”, hanno un'importanza notevole in questo contesto. Essiannunciano la speranza <strong>di</strong> una restaurazione <strong>di</strong> Israele, me<strong>di</strong>ante una nuova alleanza. Forsecoloro che hanno inserito in questo punto il “libretto <strong>del</strong>la consolazione” volevano offrire allettore la possibilità <strong>di</strong> uno <strong>sguardo</strong> fiducioso al futuro prima <strong>di</strong> inoltrarsi nella narrazione<strong>del</strong> fallimento totale <strong>del</strong> <strong>profeta</strong>.Nella seconda sezione (cc. 37-45) sono narrate tutte le vicissitu<strong>di</strong>ni <strong>del</strong>la sofferenza <strong>di</strong>Geremia nelle ore tragiche che precedono imme<strong>di</strong>atamente la caduta <strong>di</strong> Gerusalemme.Questa sezione si conclude con un oracolo rivolto a Barùc (c. 45): “Dice il Signore, Diod’Israele, su <strong>di</strong> te, Baruc: Tu hai detto: «Guai a me, poiché il Signore aggiunge tristezza almio dolore. Io sono stanco dei miei gemiti e non trovo pace». Dice il Signore: Ecco ioabbatto ciò che ho e<strong>di</strong>ficato e sra<strong>di</strong>co ciò che ho piantato; così per tutta la terra. E tu vaicercando gran<strong>di</strong> cose per te? Non cercarle, poiché io manderò la sventura su ogni uomo.Oracolo <strong>del</strong> Signore. A te farò dono <strong>del</strong>la tua vita come bottino, in tutti i luoghi dove tuandrai”.Nella versione greca <strong>del</strong>la LXX, che riflette un testo ebraico più antico <strong>del</strong> testomasoretico, questo oracolo assume una rilevanza particolare perché è collocato alla fine <strong>del</strong><strong>libro</strong>, quasi come un invito a rileggerlo alla luce <strong>di</strong> queste parole.La terza parte (cc. 46-51) potrebbe avere come titolo “oracoli contro le nazioni”. Già inAmos troviamo una serie <strong>di</strong> oracoli che esprimono il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> JHWH <strong>sul</strong>le nazioni checonfinano con Israele e, dopo <strong>di</strong> lui, tutti gli altri profeti hanno oracoli <strong>di</strong> questo tipoorientati chiaramente a mettere in risalto che JHWH non esercita la sua signoria solo <strong>sul</strong>territorio <strong>di</strong> Israele, ma su tutte le nazioni e su tutta la storia. Nel caso <strong>di</strong> Geremial’attenzione maggiore è data alle due superpotenze che si alternavano in quegli anni <strong>sul</strong>lascena politica <strong>del</strong>l’Antico Vicino Oriente, l’Egitto e Babilonia. Sono oracoli certamenteposteriori a Geremia, perché a proposito <strong>di</strong> Babilonia l’oracolo profetico afferma:“Proclamatelo fra i popoli e fatelo sapere, non nascondetelo, <strong>di</strong>te: «Babilonia è presa, Bel ècoperto <strong>di</strong> confusione, è infranto Marduc, sono svergognati i suoi idoli, sono infranti i suoifeticci»” (50,2). Si suppone quin<strong>di</strong> che Babilonia sia già caduta e perciò gli oracoli devonoessere stati composti dopo il 539 a.C.2


Nel testo masoretico il c. 52 offre una conclusione storica, a modo <strong>di</strong> appen<strong>di</strong>ce a tutto il<strong>libro</strong>. È un testo che deve essere letto in parallelo a quello deuteronomistico <strong>di</strong> 2Re 24-25che presenta però qualche <strong>di</strong>fferenza significativa soprattutto a riguardo <strong>del</strong> numero deideportati (cf Ger 52,28-30 con 2Re 25,14-16). Il racconto deuteronomista ci dà l’idea <strong>di</strong> unadeportazione <strong>di</strong> massa; Geremia, invece, <strong>di</strong>stingue tre momenti nella deportazione, frutto <strong>di</strong>una selezione che comprende la corte <strong>del</strong> re, l’apparato burocratico e la classe militare.IL PROFETA GEREMIA NELL’AVVENTO AMBROSIANONella lettura liturgica <strong>del</strong>l’Avvento ambrosiano i testi tratti dal <strong>libro</strong> <strong>del</strong> <strong>profeta</strong> Geremiasi presentano così <strong>di</strong>stribuiti:Prima settimana 1,4-19; 2,1-10.12-32Seconda settimana3,1-12.14-25; 4,1-4; 5,1-9bTerza settimana 5,15-19.25-31; 6,8-12; 7,1-11.21-28; 9,22-23Quarta settimana 10,1-16; 11,1-8; 16,19-21; 17,19-26; 23,1-8Quinta settimana 1 24,1-7; 30,1-9.18-22; 31,1-7; 32,36-44; 33,1.14-221In questa settimana la lettura <strong>di</strong> Geremia viene interrotta quando iniziano le ferie prenatalizie “de Exceptato”.3

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