FNOMCeOonde garantire che il livello di assistenzasanitaria sia adeguato alleesigenze specifiche <strong>dei</strong> migranti.Il medico presta massima attenzionenell’affrontare le patologiedi importazione e nell’attuare leiniziative atte a contrastare l’acquisizionedi quelle presenti nelpaese ospitante.- Attenzione di genere e divietodi praticare e/o favorire mutilazionisessuali femminili -Per garantire il rispetto <strong>dei</strong> dirittidelle donne e l’uguaglianzatra i sessi, il medico promuovel’integrità psicofisica della donnatutelando il suo corpo e lasua naturalità.A tal fine il medico si adoperaper contrastare qualsivogliacondizione di subalternità delladonna nella società in grado digenerare una limitazione al suodiritto alla salute.- Formazione del medico -La formazione del medico deveessere improntata al superamentodelle concezioni dogmatichee riduttive in medicina.Il medico in formazione deveacquisire nozioni di ordine psicologico,antropologico, etnologicoe conoscenze relative alleconcezioni di vita e dellamorte, della salute e della malattia,che gli permettano di inquadrareil paziente.La formazione professionalepermanente deve porre particolareattenzione allo sviluppodi conoscenze, competenze ecomportamenti che adeguinole capacità del medico di interpretareed affrontare situazionicliniche diverse, collocandolenel loro contesto esistenziale esociale.RIFERIMENTI:-Codice di Deontologia Medica-Codice di Deontologia MedicaFNOMCeO 2006: art 3, 4, 6, 13,15, 42- Dichiarazioni -Dichiarazione universale sulla diversitàculturale adottata dalla32° sessione della Conferenzagenerale dell’UNESCO, Parigi 2Novembre 2001Dichiarazione di AMSTERDAM:verso ospedali “migrant-friendly’’in una Europa diversa sulpiano etno-culturale- Legislazione -A livello mondiale: La Dichiarazioneuniversale <strong>dei</strong> diritti dell’uomo,la Carta della Convenzioneinternazionale per i diritti<strong>dei</strong> lavoratori emigranti, Convenzionidel Consiglio d’Europa;Convenzione sulla partecipazionedegli stranieri alla vitapubblica a livello locale del 5febbraio 1992.A livello comunitario: Trattato diMaastricht, Schengen, Amsterdam,Convenzione di Dublino,Risoluzione sul rispetto <strong>dei</strong> dirittiumani nell’Unione Europeadel Parlamento Europeo (1996);Costituzione della RepubblicaItaliana: art.2, 3, 8, 10, 13, 15,24, 32, 35, 36 38, 51.A livello italiano: Legge 6 marzo1998 n. 40; Decreto Presidenzadel Consiglio 16 ottobre 1998n. 286; Decreto Presidente dellaRepubblica n. 215 del 5 agosto1998; Legge 5 febbraio1992 n. 91 e relativi regolamentidi esecuzione, introdotti conDPR del 12 ottobre 1993, n.572 e DPR 18 aprile 1994, n.362 sulla cittadinanza italiana;sentenza della Corte Costituzionalen. 454 del 30 dicembre1998; Legge Bossi-Fini 2003;Legge 9 gennaio 2006 n. 7 “Disposizioniconcernenti la prevenzionee il divieto delle pratichedi mutilazione genitale femminile;Decreto Ministero dell’Interno23 aprile 2007 pubblicatosulla G.U. n. 137 del 15giugno 2007.14 BOLLETTINO N. 2 - FEBBRAIO <strong>2008</strong>
L’argomento che andremo asviluppare è un motivo per ridaresmalto e spessore alla dimensionedella pratica quotidiana.La FNOMCeO è impegnata suquesto da circa un anno e mezzo,perché siamo convinti chedobbiamo superare uno <strong>dei</strong>problemi che a volte ha condizionatoil nostro interno: laframmentazione. Una frammentazioneche in alcuni casi ha lasciatoognuno di noi in qualchemodo da solo a rispondere allesfide mosse dal cambiamentodella società.Una società a sua volta frammentatanon solo nei vissuti,nelle etiche e nelle ideologie,nei modi di intendere l’esistenzae gli obiettivi della vita, mauna frammentazione che intaccai portati culturali e tradizionali.Riannodare quel filod’Arianna della cultura dellaprofessione, di cui siamo nellostesso tempo portatori e interpreti,lo considero compito dichi ha responsabilità nella professione.Multiculturalismo in medicinae sanità: i diritti delle differenze.Quando discutiamo di medicina,sistemi sanitari o di tuteladella salute, parliamo di contenutiscientifici, metodologici, discopi, di modelli, di tecniche, dirisorse implicabili o implicate, diaspetti giuridico-formali, di attese,di bisogni, di soddisfazione;parliamo anche, di riflesso,di scelte umane a queste correlate.Oggi medicina e sanitàIL RICHIAMO ETICODEL MULTICULTURALISMOFNOMCeOhanno bisogno di nuove definizioni,perché da un lato i nuoviapparati concettuali della conoscenzascientifica obbligano ilmedico a modificare i tradizionaliapprocci (basti pensare allosviluppo della genomica e diconseguenza lo sviluppo dellamedicina predittiva, che reclamanoun superamento del modellomeccanicistico della medicina),dall’altro, basti pensare airiferimenti sociali della domandarispetto ai sistemi di offertadelle prestazioni, che richiedonouna modifica del contestooperativo in cui si organizza lamedicina.L’esercizio della medicina sipresenta in continua mutazione;il progresso scientifico ha, difatto, ridiscusso il paradigmafondamentale della medicina,cioè la sola "tutela".La strada del codice deontologicosi presenta altrettanto insalita e la divaricazione tra finidel sistema sanitario e fini dellamedicina ci appare sempre piùpreoccupante.L’argomento di oggi è uno <strong>dei</strong>tanti <strong>dei</strong> fattori di crisi dellamedicina e della sanità.Il fattore di crisi è costituito dalfatto che gruppi e comunitàaliene rispetto alle maggioranzechiedono non tanto l'integrazione,e sul piano politico ilriconoscimento di eguali dirittidi cittadinanza, quanto il riconoscimentodel valore in sé dellapropria differenza, da cui farderivare diritti differenziati easimmetrici anche in campo sanitario.<strong>Medici</strong>na e sanità corrono il rischiodi una vera e autenticadestrutturazione e con essa laprofessione medica.In estrema sintesi il quadro dicrisi è dato dalla interrelazionefra un pluralismo <strong>dei</strong> valori, unpluralismo delle appartenenze,un pluralismo delle culture.Le domande che dobbiamoporci sono queste: quali possonoessere le basi della tolleranzae della convivenza, quali sonoi mezzi per individuare strategieatte a governare questofattore di crisi, ma anche di innovazione,cercando di minimizzarei costi, compresi quellietici, che hanno sempre guidatoil nostro esercizio professionale?La bioetica in generale, l'eticae la deontologia professionalemedica costituiscono ambitispecifici nei quali l'emergenzadelle questioni connesse al pluralismoè particolarmente sentita.Le culture d’origine di questinuovi connazionali rivestonouna considerevole importanzanel guidare e condizionare lecondotte individuali (e collettive),al pari delle religioni di appartenenza,le richieste cure, ladisponibilità a determinate terapie.Dinanzi a tali esigenze, imedici, come se non bastasserole difficoltà di ogni giorno, neincontrano di nuove nell’applicazione<strong>dei</strong> principi che guidanola prassi sanitaria nel mondooccidentale, ossia i principi diBOLLETTINO N. 2 - FEBBRAIO <strong>2008</strong> 15