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Storica visita alle campane del Vaticano - Campanologia

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Flavio ZambottoSTORICA VISITA ALLE CAMPANE DEL VATICANO


Flavio Za mbottoSTORICA VISITA ALLE CAM PANE DEL VATICANOIl presente elaborato è tratto da: Quaderni campanologici, nr.1, edizione Preprintdigitale, Associazione Italiana di campanologia, Como, Febbraio 2010. Realizzazionegrafica: Peron Vittorio.Tutti i diritti sono riservati.Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, archiviata, memorizzata otrasmessa in qualsiasi forma e mezzo – elettronico, meccanico, reprografico, digitale- se non nei termini previsti dalla legge che tutela il Diritto d'Autore.Per altre informazioni info@campanologia.orgIn copertina: il campanone <strong>del</strong> Valadier.


<strong>Storica</strong> <strong>visita</strong> <strong>alle</strong> <strong>campane</strong> <strong>del</strong> <strong>Vaticano</strong>21Fla vio ZambottoSTORICA VISITAALLE CAMPANE DEL VATICANOLa data <strong>del</strong> 7 Gennaio 2008 puòdefinirsi storica per la campanologiaitaliana, dato che le <strong>campane</strong> di S.-Pietro in <strong>Vaticano</strong> danno realmentevoce al centro <strong>del</strong>la cristianità. Siamosaliti in cella in 5 insieme ad altricampanari <strong>del</strong>la capitale tra cui GiacomoDiano, organizzatore <strong>del</strong>la <strong>visita</strong>che ringrazio.L’ambiente che ospita i bronzi papali èmolto più grande di quel che si può immaginareguardandolo dall’esterno (comesiamo solitamente abituati a fare). Daquesta posizione infatti ci si ferma all’autoritariocampanone a <strong>alle</strong> due piccole negliangoli, che presenziando in prima linea,precludono la vista al resto <strong>del</strong>la ricchezzacampanaria.Un vero peccato soprattutto per l’uditoconsiderando che lo stesso campanone èsospeso sulla sola estremità di un lungocastello ligneo che, reggendo le altre celatee pregiate opere, si immerge in profonditànel grande vano campanario dicubatura inaspettatamente simile ad uncampetto sportivo al coperto!Questa <strong>visita</strong> ha permesso finalmentedi fare un po' di chiarezza. Perquesto è doveroso ringraziare il sig.Paolo,che ci ha permesso di fare tutti i rilievi<strong>del</strong> caso, contribuendo quindi alla stesura La cella campanaria prima <strong>del</strong>l'elettrificazionecompleta <strong>del</strong>la scheda <strong>del</strong> concerto. Ovviamente non è stato possibile raggiungere le2 più piccole poste in alto sulla finestra per motivi di sicurezza personale. L'insieme<strong>del</strong>le 6 <strong>campane</strong>, a parte il prestigio <strong>del</strong>la location, si colloca ad un livello di interessedirei unico tra i concerti storici italiani.E' stato soddisfacente e utile scoprire e capire il valore intrinseco <strong>del</strong> “doppio”<strong>Vaticano</strong>, oltre che sfatare miti e leggende che hanno per lungo tempo contemplatopesi esagerati.


22Quaderni campanologiciNon necessita di presentazione il “Campanone” in Mi2 crescente, detto anche"Valadier" dal nome <strong>del</strong> suo fonditore, Luigi Valadier che la rifuse nel 1785 aumentandoneil peso dopo che la precedente si ruppe.Questa campana, tra le prime inItalia per dimensioni e popolarità, èun capolavoro di arte fusoria, vistasoprattutto l’originalità nello stiledecorativo comprendente immaginied elementi di natura anche estremamentevaria.Ci vorrebbe quindi una mattinata soloper guardarla nella sua ricchezza! Alcuniesempi sono gli apostoli nellafascia centrale, gli addobbi florealisul bordo, molti piccoli motivi geometricie una vera chicca rappresentatada infanti posti alla base <strong>del</strong>leP art icolare <strong>del</strong>le t recce <strong>del</strong> camp anonetrecce che realmente prendono forma protraendosi fuori a 3 dimensioni!Il suono è invece molto scomposto ed irregolare, la battuta superiore di quarta, udibilefrequentemente in <strong>campane</strong> grandi (solo quando suonano in movimento), è inquesto caso, presente anche a campana ferma; forse per semplice fortuna tale quartacoincide con la nota nominale <strong>del</strong>la secondagrossa, con la quale, per l’appunto,il campanone forma un reale intervallo diquarta. Siamo comunque di fronte ad unsuono troppo originale e particolare, edunque estremamente diagnostico!Il buon Valadier orafo e artista e padre<strong>del</strong>l’altrettanto talentuoso architetto Giuseppe,nel fondere questa campana ci miseletteralmente la vita: infatti sul finire <strong>del</strong>lagrande opera, si suicidò gettandosi nelTevere, in seguito ad ansia e scoraggiamentisuscitati d<strong>alle</strong> chiacchiere dei numerosifonditori di <strong>campane</strong> <strong>del</strong>l'urbe, gelosie maldicenti a causa <strong>del</strong> fatto che un’operadi tale grandezza ed importanza, fossestata commissionata ad un orafo e non adIl Camp anoneun fonditore specializzato.


<strong>Storica</strong> <strong>visita</strong> <strong>alle</strong> <strong>campane</strong> <strong>del</strong> <strong>Vaticano</strong> 23Immagini degli A p os t oli vis ibili s ul camp anone <strong>del</strong> Valadier


24Quaderni campanologiciDisegno raffigurante il camp anone <strong>del</strong> ValadierRiproduzione in bronzo <strong>del</strong> campanone <strong>del</strong> Valadier, Ø cm 10 H. cm 17, proprietà Emanuele Lonardi


<strong>Storica</strong> <strong>visita</strong> <strong>alle</strong> <strong>campane</strong> <strong>del</strong> <strong>Vaticano</strong>25Seconda in ordine di grandezza, il Sib2calante, detta "Il Campanoncino" fusa nel1725 da Innocenzo Casini, probabilmenteil padre di Andrea Casini che insiemeall’orafo Giuseppe Spagna realizzerà ledue <strong>campane</strong> <strong>del</strong> Campidoglio (di cui nellinguaggio comune si ricorda erroneamentesolo la Patarina) nel 1804.Molto spoglia a livello di immagini edi sagoma abbondante, è interessante a livelloacustico; si tratta infatti di una campanamolto potente ed aggressiva e purtroppopoco udibile durante i plenum siadalla piazza che dal Campo Santo Teutonico(all’interno <strong>del</strong> <strong>Vaticano</strong>). Sorprendenteil fatto che si tratti di una campana ditipologia Ottava (cioè con il parziale diottava inferiore che è intonato un ottavasotto rispetto alla nota nominale).“Il “ Camp anoncino”La Camp ana “ <strong>del</strong>la Rot a”Menzione d'onore alla decana <strong>del</strong> gruppo,ovvero la "Campana <strong>del</strong>la Rota", l'unica cheprobabilmente alloggiò anche nella, o nelletorri campanarie esistenti un tempo (si trovanoinformazioni controverse) che furonocostruite più volte, forse in seguito a crolli,prima di cedere il passo al luogo attuale dicollocazione.Si tratta di un Re3 calante <strong>del</strong> XIII seccon la tipica sagoma <strong>del</strong> tempo denominata"pan di zucchero" forse fusa dal celeberrimoGuidotto Pisano (informazione diffusa e<strong>del</strong> resto probabile ma non ancora verificataneanche nel passato). Campana dalla vocedavvero “senile” e tipica <strong>del</strong>l'epoca, mi piacedefinirla a "parziali intermittenti", assolutamenteaustera ma non priva di potenza.Personalmente mi ha rapito.


26Quaderni campanologiciIl Fa3, nominata "Predica" posta inalto, vicino al lucernario <strong>del</strong>la cella, è unbuon prodotto <strong>del</strong>la fonderia romana "Lucenti"(Giovan Battista) <strong>del</strong> 1909 fusa insostituzione a una medievale ora ai MuseiVaticani. Probabilmente poiché nell’insiemeemerge più di tutte (data la sua posizionein alto) si conquistò l'appellativo“la chiacchierina”, donatole dal popolo.Chiudono il gruppo le 2 <strong>campane</strong> minoriposte in finestra assieme al Valadier.Il Si3 detta "Ave Maria" ad opera <strong>del</strong>lafonderia Colbachini di Padova <strong>del</strong> 1932, èla più scadente <strong>del</strong> gruppo non solo comeLa Camp ana “ <strong>del</strong>la p redica”timbro ma anche come intonazione assolutamentefuori dal resto <strong>del</strong> concerto.La più piccola è il Do4 detta "<strong>campane</strong>lla" opera sempre dei Lucenti.Alcune considerazioni di tipo storico ci hanno condotti a pensare che queste duesquille fossero state posizionate solo in seguito dove le vediamo oggi, oppure cheinizialmente fossero destinate solo al battito <strong>del</strong>le ore, e successivamente inceppatecon la sola volontà di aumentare il numero <strong>del</strong>le voci nel complesso.Se è vero però che sotto occhio esperto piange il cuore a vedere e sentire i trepezzi forti soffocati dalla presenza scenica e sonora <strong>del</strong> campanone e se è vero chele due piccole sono musicalmente condannabili è altrettanto vero che ormai il lorocontributo musicalmente aspro all’insieme ha conferito caratteristiche proprie alconcerto tanto da farlo riconoscere a primo ascolto.E’ un po’ la solita considerazione per la quale si rischierebbe di ridurre ogni insiemead un accordo standard trascurando quegli elementi effettivamente poco pertinenti,ma che in fondo danno colore e personalità.Ad ogni modo per metterle in secondo piano consiglio di ascoltare il concerto dadietro la facciata (dentro al <strong>Vaticano</strong>).Se si eccettuano le due malcapitate, l'accordo di S.Pietro ricalca il trend generaledei complessi campanarii antichi <strong>del</strong>l'urbe che per la maggior parte si rivelano essereintonati “a salto” suonando così accordi di vario tipo (sovente di intonazionevacillante e senso musicale dubbio).Ho voluto raccontare poco sotto il punto di vista tecnico, per il quale c'è la apposita tabella maal di là di ogni considerazione è stata un'emozione fortissima toccare con mano le <strong>campane</strong><strong>del</strong>la Chiesa madre, le <strong>campane</strong> <strong>del</strong>la Chiesa universale.


<strong>Storica</strong> <strong>visita</strong> <strong>alle</strong> <strong>campane</strong> <strong>del</strong> <strong>Vaticano</strong>27CAMPANE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO IN VATICANOSCHEDA TECNI CACAMPANA I II III IV V VICAMPANONECA M PA N O N CIN OROTAPREDICAAVE MARIACAMPANELLANOMINALEMI2+5/16SIb2-6/16RE3-6/16FA3-8/16SI3-5/16DO4-3/16ANNO DI FUSIONE 1785 1725 XIII sec. 1909 1932 1825FONDITORELuigiValadierInnocenzoCasiniGuidottoPisanoGiovanbattistaLucenti e figliDacianoColbachini e figliLuigiLucentiDIAMETRO MM 2316 1772 1361 1085 750 730PESO BRONZO KG 8950 3640 1815 830 250 235SPESSORE BATTUTA MM 176 145 104 - - -BATTUTA/DIAMETRO 13.4 12.2 13.1 - - -PESANTEZZA 1 680 653.3 716.9 605 592 602.7ROBUSTEZZA 1.45 3.11 -0.2 -0.49 -3.77 -1.48GENERE DI SAGOMA Media MedioPesanteGotica Leggera Leggera MedioLeggeraTIPOLOGIA Nona Ottava – Nona - - -QUALITÀ II I I I \ II II \ III II -1- Peso/Diam³ [Kg/m³]Rilievi effettuati il 7 Gennaio 2008 da Flavio Zambotto e Valerio Rasi

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