10.07.2015 Views

IMG2014122312260145

IMG2014122312260145

IMG2014122312260145

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Arte Fiera ha quasi quarant’annima vuole ancora crescere210 espositori, 5 sezioni, un premio, un film e vari eventi collaterali animanola 39ma edizione della fiera di moderno più antica d’ItaliaBOLOGNA. ll presidente di Bolognafiere, Duccio Campagnoli,e l’assessore alla cultura del Comune di Bologna, AlbertoRonchi, insieme agli organizzatori scientifici, hanno presentatoil 3 dicembre in conferenza stampa la 39ma Arte Fiera, con unocchio già rivolto all’edizione del quarantennale che cadrà nel2016. Ideata nel 1974 e inaugurata dopo un paio di anni, questamanifestazione è la mostra mercato più antica d’Italia, secondanel mondo solo ad Art Basel, che ha aperto i battenti nel 1970.Cresce quest’anno il numero di gallerie: 185 (nel momentoin cui andiamo in stampa), con un incremento dell’8% rispettoalle 172 del 2014, e del 47% rispetto alle 126 del 2013, annodel debutto del duo composto da Claudio Spadoni e GiorgioVerzotti con il compito di rilanciare Arte Fiera. In totale gliespositori saranno circa 210, tra gallerie, editori, librerie,istituzioni e periodici d’arte, suddivisi nei due tradizionalipadiglioni.Ritornano importanti galleristi che avevano lasciato la fieraanni fa. Due fra tutti: Alfonso Artiaco di Napoli e MassimoMinini di Brescia.Il cuore della Fiera è la Main section, nella quale sono presenti127 gallerie di arte moderna e contemporanea. Dieci i colleghinella sezione Focus Est, curata da Marco Scotini e focalizzatasulla produzione del Mediterraneo e del Medio Oriente. Dopoil successo dello scorso anno, ritorna lo spazio dedicato allaFotografia, a cura di Fabio Castelli, con 24 gallerie selezionatein collaborazione con MIA Fair Milano. Le altre due sezionisono Solo Show, con 14 stand di respiro museale nei qualisono allestite mostre monografiche di grandi autori modernie contemporanei italiani e internazionali, e Nuove proposte,con 10 gallerie e artisti rigorosamente under 35.Nei quattro giorni di apertura al pubblico, si potrannoammirare oltre 2mila opere di un migliaio di artisti, tracui figurano nomi storici e consolidati nel mercato (LucioFontana, Piero Manzoni, Enrico Castellani e AlighieroBoetti), ma anche artisti italiani che solo di recente hannoconosciuto un boom nelle aste internazionali (AgostinoBonalumi, Paolo Scheggi e Turi Simeti). Figurano, poi,Michelangelo Pistoletto (celebrato dal Louvre nel 2013),Alberto Burri, Dadamaino, Gianni Colombo, Pier PaoloCalzolari e tanti altri ancora.Ma Arte Fiera va oltre il mercato, come dimostrano lenumerose iniziative collaterali previste. Art City Bologna,per esempio, è il programma affidato a Gianfranco Maraniello,direttore del MAMbo e dell’Istituzione Bologna Musei. Ècomposto di decine d’iniziative promosse da enti pubblici eprivati che trasformano la città in un museo diffuso, apertoper tre giorni di fila. Sabato 24 gennaio ci sarà, come diconsueto, Art White Night, la notte bianca dell’arte durantela quale musei, gallerie e associazioni cittadine resterannoaperti fino alle ore piccole. Debutta l’Associazione delleFondazioni d’arte contemporanea italiane, che saràpresentata il 23 gennaio ad Arte Fiera da Patrizia Sandretto ReRebaudengo, responsabile dell’omonima fondazione torinesee presidente della neonata associazione. Il rapporto tra legallerie che hanno segnato l’evoluzione dell’arte italiana eil collezionismo è invece approfondito in fiera nello spazioProtagonisti, ideato e curato dal collezionista Lorenzo Paini.Da segnalare anche «Too early, too late», la mostra affidataa Marco Scotini (nella Pinacoteca Nazionale dal 23 gennaioal 12 aprile), realizzata grazie a un centinaio di opere messea disposizione da importanti collezionisti privati italiani chead Arte Fiera trovano così la propria «casa». Figurano prestitiprovenienti da AgiVerona, Alessandra e Paolo Barillari,Erminia Di Biase, Giuseppe Iannaccone, La Gaia, AntonioMartino, Giancarlo e Danna Olgiati, Daniela Palazzoli,Claudio e Mariagrazia Palmigiano, Enea Righi, FondazioneFotografia Modena, Fondazione Giovanni Giuliani, FondazioneNomas, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e FondazioneVideoinsight.Arte Fiera Conversations è il programma dei talk di ArteFiera, coordinato dalla giornalista di «Art Economy» RiccardaMandrini e composto di nove incontri in tre giorni, dedicatiprincipalmente ai temi del mercato e degli investimentipubblici e privati con particolare attenzione ai mercatiemergenti di Asia e Medio Oriente. Tra i relatori Ramin Salsali(Salsali Museum, Dubai), Arsalan Mohammed (Harper’s BazaarArabia), Renate Wiehager (Daimler corporate collection), UrsStahel (MAST, Bologna), Todd Levin (Levin Art Group), HouHanru (Museo MaXXI, Roma), Vasif Kartun (SALT, Istanbul) eil critico d’arte di Repubblica Lea Mattarella. Ad Arte Fiera,il 25 gennaio, sarà inoltre proiettato in anteprima nazionale«Mr. Turner», film del regista Mike Leigh dedicato al grandepittore inglese interpretato da Timothy Spall, già premiatocome migliore interprete nell’ultimo Festival di Cannes.Infine il Premio Gruppo Euromobil under 30, riservatoalle opere di artisti under 30 esposte in fiera: quest’annooltre al premio della giuria sarà assegnato un secondoriconoscimento su votazione del pubblico. q S.L.Arte Fiera 2015 Quartiere fieristico di Bologna, piazza della Costituzione6, gio 11-21 (solo su invito), ven-dom 11-19, lun 11-17, tel. 051/282111www.artefiera.bolognafiere.it, dal 23 al 25 gennaioDall’alto«L’Avana» di Enzo Obiso (part.),2012 © Must Gallery. Foto di Enzo Obiso«Cina» di Michael Gambino, 2014,© Colossi Arte Contemporanea«Composizione» di Manlio Rho,1954 © Roberta Lietti ArteContemporanea«La peau et la pierre»di Leonardo Cremonini, 2005© Estate of Leonardo Cremonini.Courtesy Richard Saltoun Gallery«Intreccio di situazioni (dalladivina proporzione)» di ArmandoMarrocco, 1968 © Galleria AntonioBattaglia-Il Castello ContemporaryLa nostra è una Fiera doc che sostiene il made in ItalyBOLOGNA. I curatori di Arte Fiera, Claudio Spadoni (nella foto,a destra), direttore del Museo della città di Ravenna (Mar) eGiorgio Verzotti (nella foto, a sinistra), critico d’arte, rispondonoad alcune domande.Spadoni dove state indirizzando la fiera?C.S. Quando ho iniziato a occuparmi di Arte Fiera con Verzotti,ho subito pensato che la sua identità fosse l’aspetto principale.Non intendo dire che con il susseguirsi delle edizionioccorra restare all’interno di costanti immutabili, ma certo occorremantenere un carattere di riconoscibilità pur attraversole trasformazioni richieste dai tempi. Un importante aspettoche annunciammo, quasi come un manifesto programmatico,già nel 2013.Come definirebbe questa identità?C.S. Bisogna evitare provincialismi, siamo il made in Italy dell’arte.La nostra è la più importante manifestazione del Paese euno dei suoi compiti è sostenere i valori dell’arte italiana, senzatrascurare ciò che avviene all’estero. Siamo molto attential sistema dell’arte in Italia, un sistema che implica un’ampiapluralità di soggetti con risvolti culturali ed economici.Molti artisti italiani hanno avuto di recente un boom nelleaste internazionali.C.S. Già, puntavamo su questo nel 2013. Non siamo statipreveggenti ma fortunati. Stanno piovendo riconoscimentiinsperati sull’arte italiana, sia sui nomi storici, sia sui nomiche non apparivano di importanza capitale neppure nel nostroPaese. Forse abbiamo una sudditanza psicologica atavica rispettoalla nostra arte. Ci prostriamo innanzi a quanto avvieneall’estero e siamo semprereticenti nei confronti di ciòche è accaduto qui se nonc’è prima un riconoscimentointernazionale. È fondamentaledunque insisteresul made in Italy.Verzotti, un altro aspettosu cui puntate è il rapportocon i collezionisti.G.V. Insistiamo sempre di più sul collezionista, soggetto fondamentaledella fiera. In Italia c’è un collezionismo illuminatoche, nel ’900, ha supportato un sistema nel quale si è via viaesaurita la committenza pubblica. Arte Fiera mette in risaltoquesta figura, poi ovviamente c’è l’altro polo fondamentalerappresentato dalle gallerie.Ci spieghi meglio.G.V. Con questa edizione guardiamo al futuro, forti dei risultatigià realizzati nei due anni precedenti. Il primo parametro di giudizioè il numero in crescita delle gallerie, con molti importantigalleristi che tornano a Bologna. Lavoriamo inoltre in vista delquarantennale del 2016.Altre novità riguardo le gallerie?G.V. Abbiamo chiesto agli espositori di non presentare unostand da fiera, ma di costruirlo come una mostra per il propriospazio canonico. La richiesta proviene da Spadoni e dal sottoscritto,due curatori di mostre. Abbiamo ricevuto risposte positivee assai convincenti. C’è molto spirito di collaborazione.VEDERE A BOLOGNA | 4

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!